, / s'ammusano. idem, ii-646 : poi guata [la cavalla] verso
annusarlo un giorno. d'annunzio, ii-646 : taluna [delle cavalle] / esce
sua ampolla di balsamo. pirandello, ii-646 : ritorna insieme con due fanti che recheranno
, solenne, tremendo]. leopardi, ii-646 : la quale specie di società essendosi
un culaccino di beccafico. panzini, ii-646 : la gente dovrebbe nascere senza il
è degno. foscolo, gr., ii-646 : sentirò / come forse d'eliso
faccia una grande bontà. pirandello, ii-646 : questa sua « solitudine » e
ha. nicolini, conc., ii-646 : nel far noto al pubblico lo stabilimento
e non mai farle intere. manzoni, ii-646 : non ha più nemici / il
nel suo genere. ojetti, ii-646 : quale altro strumento infatti dopo più
pigro e lento. d'annunzio, ii-646 : taluna [cavalla] / esce dal
comprendere ottimamente le cose. pascoli, ii-646 : per contemplare, l'uomo deve essere
animali; mandria. d'annunzio, ii-646 : taluna [cavalla] / esce del
-con valore aggettivale. ojetti, ii-646 : quale altro strumento infatti dopo più di
eroi del cristianesimo? de amicis, ii-646 : i movimenti della sua bocca,
-l'atto di mangiare. bresciani, ii-646 : ne'seni... accorrono le
letter. avere paura. bresciani, ii-646 : quelle bestiacce insensate, dando di
nacqu'io. bibbia volgar., ii-646 : in quella terra dove ti porrai
se non una anima. saraceni, ii-646 : cose tutte che movevano i capitani prat-
disfaceva una mannella. beltramelli, ii-646 : qualche volta, stanco dei compagni
sostegni della corte di torino. pascoli, ii-646 : per contemplare, l'uomo deve
e in luogo riparato. ojetti, ii-646 : la scelta dei legni, la
d'amore verso la morte. moretti, ii-646 : non so come, senza averlo