improvviso). de amicis, ii-63 : è un luccichio abbarbagliante di cristalli
cose così maravigliosamente costituito. soffici, ii-63 : tutti noi scolari ci eravamo accaniti
nel mondo dei vegetali. panzini, ii-63 : aggiungerei una strofa all'« inno dei
ha ingegno e fama. de sanctis, ii-63 : il giorno in cui do principio
tu sogni e anfani. aretino, ii-63 : egli anfana. -egli non può far
fronte fin quasi alle sopracciglia. ojetti, ii-63 : un'altra, scostate le fronde
l'aprirebbe egli mai? deledda, ii-63 : a misura che egli cresceva,.
credendol animai bianco pennuto. giordani, ii-63 : stampata (notate bene; non a
del tono di voce. ottimo, ii-63 : nota che il canto è mutazione di
non è di certo filosofo. ojetti, ii-63 : qualcosa come i fili che gli
promettesse niente osservò. berni, 16-38 (ii-63 ): ed io prometto, e
scherzar l'aura ha vaghezza. parini, ii-63 : oh! fortunate / genti,
. dimin. bagagliuòla. caporali, ii-63 : feci due mazzi di tagliuole: /
di calamai dal grosso stoppaccio. soffici, ii-63 : quando non sapevamo che altro fare
fratello fare l'acquisto. pananti, ii-63 : e gli uccelli a
, filettature verdi verdi. soffici, ii-63 : quando non sapevamo che altro fare
idem, conv., ili -canzone, ii-63 : sua bieltà piove fiammelle di foco
stabili. a. f. doni, ii-63 : che giova saper partire i conti
recava le caraffe arrubinate. soffici, ii-63 : tutti noi scolari ci eravamo accaniti
, d'irresistibile effetto. moravia, ii-63 : dovunque, per le vaste sale bianche
trentino, e chiamansi biedoni. soderini, ii-63 : il bietone è del salvatico e
e due pani bigi. prati, ii-63 : gagliardi e innocenti pastor, / che
. a. f. doni, ii-63 : oh, veramente l'uomo stolto si
a. f. doni, ii-63 : che giova saper partire i conti e
. caldanino: scaldino. pananti, ii-63 : qui al paretaio / non temi che
una prateria ivi vicina. vasari, ii-63 : misurò [bramante] quanti edifizi erano
la sua gran pazia. aretino, ii-63 : come le donne si danno a far
o vuoi quattro dita. vasari, ii-63 : costui dipinse in milano molte altre
sanctis, lett. it., ii-63 : grave fu lo sgomento negli italiani quando
parole a correzione di costoro. gelli, ii-63 : era dottissimo, secondo che si
, mieterò palme a cataste. pananti, ii-63 : che gusto i giorni che non
duchessa mandò per me. vasari, ii-63 : aveva bramante recato di lombardia e
vuota ch'è lì. prati, ii-63 : narra il vulgo che quattro fratelli
perché quivi si esercitasse. soffici, ii-63 : ci eravamo accaniti bestialmente contro due
, ecc. l. bellini, ii-63 : e l'uno e l'altro a
, ecc.). pellico, ii-63 : e nella sua ingenua fiducia mi raccontò
dir altro che questo. pellico, ii-63 : voi mi fate un brutto complimento;
passato del verbo ródere. soffici, ii-63 : ci eravamo accaniti bestialmente contro due
figur. francesco da barberino, ii-63 : un septimo con questi si conserra
i compagni fossero gente ignobile. vasari, ii-63 : costui dipinse in milano molte altre
poesia drammatica in generale. pellico, ii-63 : mi veniva un po'd'inquietudine
a me, lo pregai. caporali, ii-63 : e di mia propria man gli
e pur son arrestato. cesarotti, ii-63 : valoroso garzon, curva i superbi
quante le ferite attossicate. lastri, ii-63 : la divina provvidenza ha creato tante
sanctis, lett. it., ii-63 : gli stranieri guardavano attoniti le maraviglie
. dimin. cucchino. soffici, ii-63 : ci eravamo accaniti bestialmente contro due
-figur. l. bellini, ii-63 : e dell'algebra intinto è nel cibreo
sottomettere, opprimere. cesarotti, ii-63 : valoroso garzon, curva i superbi,
gli alberghetti di ciascuna. vasari, ii-63 : scoperto in questo modo l'animo
sue vittoriose e sacre foglie. folengo, ii-63 : avea deposto [la donna]
fossero levate le censure. pallavicino, ii-63 : in ultimo luogo fu deputato per
. benvenuto da imola volgar., ii-63 : scipione, desolata la città d'iuiturgo
e faccia della casa. boccalini, ii-63 : gli altri infiniti grammatici...
de la civil dignità. testi, ii-63 : non è vanto minore / il disprezzar
amorosi. giacomo da lentini, ii-63 : in gran dilettanz'era, /
verrò teco. lorenzo de'medici, ii-63 : alfeo, statti con dio; tu
ogni maniera del suo governo. lanzi, ii-63 : osservava le antiche sculture, e
toni più bassi. ottimo, ii-63 : nota che 'l canto è mutazione di
a tramutare ò bono. aretino, ii-63 : cavaliere spron d'oro? 10
portarla in mano. de sanctis, ii-63 : il giorno in cui do principio alle
dacché gli costavano cari. de marchi, ii-63 : il pianelli capì che era l'
nelle estremità del corpo. pisacane, ii-63 : annibaie evitò le due vie eccentriche
presentimento confuso e incerto. gobetti, ii-63 : accanto all'iniziale ironia con cui queste
in la nostra redenzione. guicciardini, ii-63 : essere contento di dargli in ricompenso
dei nemici). pisacane, ii-63 : s'avanza nel piano e lascia non
vostra signoria il fagotto. giusti, ii-63 : ti porterò tutto il fagotto delle mie
, la consuetudine. luca pulci, ii-63 : io ho familiar, tutti i suoi
, abituro di picciolo tempo. giovio, ii-63 : il scisma di doi papi.
, ripugnante, spregevole. cavalca, ii-63 : al diavolo vogliono dare lo fiore della
ricevere l'assalto alla muraglia. giordani, ii-63 : molto lungamente ho desiderato, mio
. 0. targioni pozzetti, ii-63 : fienarola. spannocchina. gramigna de'
che brucassero l'erba. palazzeschi, ii-63 : in fila infinita si seguono i
, fuora di porta tosa. pananti, ii-63 : qui non temi che grandini,
far torto. b. davanzali, ii-63 : i legionari sotto le dette coperture zappano
riferimento a dio). folengo, ii-63 : avea [la donna] deposto in
di bell'aspetto. de marchi, ii-63 : capì che era l'ora di tornare
uno sgorbio. l. bellini, ii-63 : di pappo, archimede e del pergeo
; buratto. caporali, ii-63 : poi, nel giudicio e ne la
splendore dei suoi occhi. fazio, ii-63 : mi piace el letto e di
chi saetta, di saettare. tasso, ii-63 : quando giove tuona e quando fulmina
e futuri. foscolo, gr., ii-63 : leggiadramente d'un ornato ostello,
cade gelata dal cielo. ottimo, ii-63 : sono [alcuni vapori] sì materiali
chiesa fa allora generale processione. nardi, ii-63 : furono ancora in pensiero i capitani
del campo. b. davanzali, ii-63 : chiamò adunque tiziano suo fratello,
gente al grosso dei francesi. pisacane, ii-63 : annibaie... schierò il
cosa da imparare. periodici popolari, ii-63 : tutte le classi si lamentano:
, faccendo piccole giornate. ramusio, ii-63 : avendo perso i cavalli, si
e quanto in costumi. cavalca, ii-63 : al diavolo vogliono dare lo fiore
camaglio. andrea da barberino, ii-63 : pose sua lancia nella gola al
gesuiti o agli scolopi. boine, ii-63 : si sentiva troppo giovane e troppo
venga giù parte del cielo. pananti, ii-63 : qui non temi che grandini o
molte città in asia. vasari, ii-63 : desiderando di acquistare e di gratuirsi
ce vo a la fiata. aretino, ii-63 : come le donne si danno a
de tanta piacenza ». cavalca, ii-63 : perde il tempo, che gli è
guastare lo 'mperio. bibbia volgar., ii-63 : levati, dio, e guasta
vana ed affettata beneficenza. foscolo, ii-63 : sprezzator di tutti / con la
il guardo immobilmente affisse. marini, ii-63 : fitto mai sempre gli occhi lagrimosi
caccia di un posto. boine, ii-63 : cominciò [il prete] una specie
, un'opinione). pindemonte, ii-63 : de l'imperante opinion non sono
/ mente il discorso. pindemonte, ii-63 : cor franco, anima desta,
dessero per marito. m. ricci, ii-63 : tutti ci importunavano a battezzarsi di
consegnare. a. pucci, ii-63 : havi un barone al quale si dee
seggiole rozze di legno. ojetti, ii-63 : siamo entrati in un'infermeria di
poc'a poco viva stata. patrizi, ii-63 : se noi diremo che la poesia
una circostanza. bibbia volgar., ii-63 : infra questo tempo nacque la mormorazione
defraudi o inganni. della casa, ii-63 : egli vi ha nella guerra abbandonati,
nulla, senza domandarle. boine, ii-63 : s'ingarbugliò [il prete],
un'iniezione. moretti, ii-63 : guai se tu non fossi, manovrando
soffuso di luce. papi, ii-63 : o tu sì fresca e gaia /
. giusto de'conti, ii-63 : qual chi mai cose insolite e
gl'insonnii son frequenti. pisacane, ii-63 : annibaie, quantunque viaggiasse sull'unico
il detto luogo. dalla croce, ii-63 : [galeno] vuole che se
s. santità. a. verri, ii-63 : era l'aspetto...
poi si ristà confuso. periodici popolari, ii-63 : eppure questo stesso popolo tanto lamentevole
percosse. -protendersi. bramati, ii-63 : le mani si lanciavano sul giovine.
libro] / squisito legator. mamiani, ii-63 : quando la impressione fu bella e
secondo il piacere altrui. emanuelli, ii-63 : continuavo a sorriderle, nel tentativo
il nuovo regime della tutela. brancati, ii-63 : da quei gesti ella liquidava fulmineamente
serria periculoso. lorenzo de'medici, ii-63 : felice è più a chi manco
nostra predicazione? m. ricci, ii-63 : abbiamo raccolti già deci- nove o
e furibonda. a. verri, ii-63 : era l'aspetto di tiberio grave
di famiglia borghese. soffici, ii-63 : quando non sapevamo che altro fare
della virtù, della fede. giannone, ii-63 : quindi eziandio naque la costanza colla
maschio valore solamente adorna. pindemonte, ii-63 : ecco / donna in riva del
masserizia tuttavia stato solo. vasari, ii-63 : aveva bramante recato di lombardia e
all'astronomia; astronomico. gherardi, ii-63 : dissono ancora più altri di non minore
buona mercé dell'altissimo dio. grossi, ii-63 : d'ampia mercé cortese / ei
. ulloa [castagneda], ii-63 : essendo cinque dì che era partito
de'padri. giusto de'conti, ii-63 : sole in altrui minuir della fama /
fussero stati nostri amici. caporali, ii-63 : feci due mazzi di tagliuole: /
barbaria aveva sofferta. della casa, ii-63 : egli vi ha... con
va molto a sangue. giordani, ii-63 : molto e lungamente ho desiderato,
vostre mormorazioni. bibbia volgar., ii-63 : infra questo tempo nacque la mormorazione
letteraria e poetica. caporali, ii-63 : giunto a la pieve, io diventai
spreg.). della casa, ii-63 : raffigurate in lui la sozza e mortifera
: tugurio, abituro. prati, ii-63 : là di viù nella tacita valle /
[tra provincie] prevalgano. pascoli, ii-63 : io non sapeva se altri avesse
. s s cavalca, ii-63 : la nequissima repromissione, cioè per
al niente già divenuti. ramusio, ii-63 : subito che sarete divisi, le
valere poco o nulla. gelli, ii-63 : ho veduto a'miei dì di molti
bosco di noci. prati, ii-63 : tra le frasche d'un ampio noceto
di mio sterile intendimento. gioberti, ii-63 : chi fu, se non un frate
de'vani garzoni. albertano volgar., ii-63 : prendi moglie ornata di buon costumi
il naso). d'annunzio, ii-63 : ci ritraemmo, con nari / occluse
/ sì fatte offese. gherardi, ii-63 : chiaro e aperto si mostra lo oculto
tanto amabile. donato degli albanzani, ii-63 : questa è la prima famosa vittoria di
oltra l'usato oscura. menzini, ii-63 : ei pur deve all'ira /
cinque la libbra. periodici popolari, ii-63 : molti spedali e comunità religiose e
s. maria maddalena de'pazzi, ii-63 : veramente dio è l'istessa verità
podestà la più estesa. pagano, ii-63 : ecco lo stato delle famiglie separate
era in piede allora. denina, ii-63 : ricimero essendo morto poco dopo antemio
. s. bernardino da siena, ii-63 : dicono alcuni che de'due o
io nel manderò con voi. nardi, ii-63 : urono ancora in pensiero i
che vanno per essa. cavalca, ii-63 : dice la scrittura che la nequissima repromissione
abbassamento, calo. ottimo, ii-63 : altro non è a dire o lungo
(una persona). bocalosi, ii-63 : cotali uomini non sono permanenti nell'
. cravaliz [gómara), ii-63 : guavabo è alto e gentilissimo arboro
dignità. giuseppe di santa maria, ii-63 : per la festa de'santi apostoli
classi sociali. donato degli albanzani, ii-63 : questa è la prima famosa vittoria
e della natura. massaia, ii-63 : il paradiso stesso del mussulmano, che
potere). lamenti storici, ii-63 : fui di corsica singnore, / alla
l'awenta nel campo avverso. boine, ii-63 : l'armonium interruppe e precipite apparve
le crescenti radici. c. ridolfi, ii-63 : comunque per l'indole loro,
le scimmie calano dagli alberi. pananti, ii-63 : poi fatta quella presa così bella
sarò presso a napoli. beltramelli, ii-63 : giunti presso la finestra della mia soffitta
essa, ne saremo scacciati. lemene, ii-63 : gli attributi di dio mal si
iniziale di una fuga. gianelli, ii-63 : 'fuga rigorosa ': consiste questa
beltà ragioni alquanto. dalla croce, ii-63 : sono tre le differenze de'spasimi
/ un nume punitor. pascoli, ii-63 : così... era tricorpore anche
come rappresentazione allegorica. della casa, ii-63 : se egli vi ha nella guerra abbandonati
s. maria maddalena de'pazzi, ii-63 : dio è l'istessa verità che sempre
beatrice la mia vista. ottimo, ii-63 : alcuni [vapori] sono che sono
spettacolo. c. gozzi, ii-63 : mi si protestò che, troncassi io
saresti da'poveri ricolto. tortora, ii-63 : il principe... uscì
le spalle. berni, 16-39 (ii-63 ): sentendo talor parlar d'orlando,
trasparire nello sguardo. brancati, ii-63 : subito la tenerezza e la gratitudine le
-influsso, esempio. fagiuoli, ii-63 : ogni esempio da te riceveranno: /
, rigoroso senza alcuno strumento. gianelli, ii-63 : 'fuga rigorosa': consiste questa
chiari e rilucenti ornai. fantoni, ii-63 : espero rilucente in ciel fiammeggia.
polemiche e provocatorie. lacerba, ii-63 : ardengo soffici, non avendo né il
attendersi qualcosa; speranza. cavalca, ii-63 : dice la scrittura che la nequissima repromissione
contrassoggetto è del tuono. gianelli, ii-63 : 'fuga rigorosa': consiste questa composizione
che nostra novella si ristette. ottimo, ii-63 : nota che 'l canto è mutazione
-circospezione, cautela. massaia, ii-63 : gli eretici e gli scismatici orientali,
valore spreg.). lacerba, ii-63 : ardengo soffici non avendo né il tempo
. s s giovio, ii-63 : ben sapete ch'ai buon evangelista bisoerà
ri- cognoscerlo da dio. segneri, ii-63 : credo... che quel che
le forme della pazzia sessuale. lacerba, ii-63 : la salvezza delle generazioni future non
degno. benvenuto da imola volgar., ii-63 : tanto erano inanimati l'uno contra
desueto e superato). bocalosi, ii-63 : da che mai è ciò derivato?
del duomo di firenze (1500), ii-63 : a sandro di giovanni, orafo
dì saré perduto. b. davanzati, ii-63 : venia questi con la legion prima
gruppi limitati di ospiti. milizia, ii-63 : l''appartamento di società'o per
: averlo in odio. bellincioni, ii-63 : tutto perdonar può 'l sommo giove,
tenga sospese. giusto de'conti, ii-63 : qual chi mai cose insolite e stupende
alla badessa. donato degli albanzani, ii-63 : questa è la prima famosa vittoria
-compiere un miracolo strepitoso. malaparte, ii-63 : qual meraviglia... se ogni
- anche sostant. tortora, ii-63 : avvenne accidente contrario alla intenzione degli
speziale allegrezza. dante, infi, ii-63 : per l'altro modo quell'amor s'
uno strumento. p. levi, ii-63 : mi sono comprato un elaboratore di testi
e di cedrata. rinaldo degli albizzi, ii-63 : a dì detto, messer antonio
stato è incerto ». straparola, ii-63 : considerava tra me stessa, valorose
errori d'intonazione. galeazzi, ii-63 : per quanto belle siano le composizioni,
. -viaggio. beltramelli, ii-63 : riprendemmo la strada con l'ultima luce
-occasione, opportunità. tortora, ii-63 : si ritirò lasciando ampia strada a'cattolici
ostacoli o intralci. sercambi, ii-63 : diliberanno rafforzare alcuni passi intorno a
/ che mi consuma. marini, ii-63 : né pur vede i miei [occhi
(una costruzione). milizia, ii-63 : il celebre campanile di pisa è strapiombato
stupefacente. giusto de'conti, ii-63 : qual chi mai cose insolite e stupende
caserma pestrini. p. levi, ii-63 : ho letto il libro di pozzoli.
di confessione. lorenzo de'medici, ii-63 : quel chiaro spiracolo, / che sé
tal rapresaglia, / che que'caporali, ii-63 : io feci due mazzi di tagliuole:
o renitenza. l. bellini, ii-63 : l'averani, il bello, è
suso i novizi. a. pucci, ii-63 : ogni uccello ha a'piedi una
modo di procedere). tortora, ii-63 : laonde clermont vedendo di non poter.
in tutta l'asia. massaia, ii-63 : il mussulmano, dicevami un giorno,
riferimento a soggetti inanimati. nardi, ii-63 : aveva tentato prima, e tentava leone
navigare. ulloa [castagneda], ii-63 : il di seguente per tempo, il
l'aveano tradito. della casa, ii-63 : se egli vi ha nella guerra abbandonati
una struttura architettonica. bacchetti, ii-63 : a salonicco, ritrovavo trame di tali
balia, mia madre. giannone, ii-63 : quindi eziandio naque la costanza,
erano avvolte a turbante. tabucchi, ii-63 : per un attimo rivide se stessa bambina
il suo tirocinio altrove. gobetti, ii-63 : contro lo spirito comune di professori
o di mare). lemene, ii-63 : quanto è in dio, tutto è
senza nota di ribellione. colletta, ii-63 : molte comunità avevano lite co'ba
. ventina di venti. pananti, ii-63 : poi fatta quella presa così bella,
. giuseppe flavio volgar., ii-63 : benché la città fussi vessata 4.
altro ha li transversali. dalla croce, ii-63 : percioché, come diceva galeno e
violato. ulloa [guevara], ii-63 : gran constanzia ebbe ancora violana2
tali caratteristiche. ottimo, ii-63 : altri [vapori] sono che sono
appianato e indurito. c. ridolfi, ii-63 : quando siano fatte su lavori superficiali
invar. coito orale. lacerba, ii-63 : affermò che l'espressione massima della pura
o le sirene). pascoli, ii-63 : così dunque era tricorpore anche caco;
region. vinaio. periodici popolari, ii-63 : sedici soldi d'un boccale di vino
– anche sostant. baretti, ii-63 : che maledetti sieno tutti gli arcadi,