idee di rigida morale. deledda, ii-58 : egli s'era fatto tondo tondo,
noi di fuori venga. mazzini, ii-58 : entrati i francesi e rientrata con essi
adomeze e piacimento. giacomo da lentini, ii-58 : e nulla donna vio / c'
b. croce [basile], ii-58 : e in ultimo ci hai dato segno
dalla amicizia, dal dolore. idem, ii-58 : rifletta a quelle poche o molte
diventare amico; solidarizzare. pellico, ii-58 : cibai questo [il ragno] con
con le lor proprie armi. gioberti, ii-58 : gli ordini religiosi...
: il gatto scrivano. deledda, ii-58 : e sognava di trovarsi ancora lassù,
render bella la sua maniera. giordani, ii-58 : il corpo ha due mani,
: più che felicissimo. baretti, ii-58 : quella è la donna ch'io ho
e facti fuor di casa. panni, ii-58 : i baldanzosi fianchi / de le
via l'acido della frutta. deledda, ii-58 : divorava già la sua colazione,
penne arruffate zufolava. b. davanzati, ii-58 : ottone... camminava.
attaccate dintorno. domenichi [plinio], ii-58 : i nostri chiamano l'asfodelo astula
atti pubblici e delle scuole. panzini, ii-58 : ma sa, questo buon uomo
dell'alpeggio. ojetti, ii-58 : sale talvolta a vivere per un mese
padiglioni, e trabacche. colombini, ii-58 : ti darà grandi e maravigliosi doni spirituali
. peggior. barbutàccio. aretino, ii-58 : barbutaccia fantasima, ne la mal'ora
e però fiorisce lungamente. soderini, ii-58 : il bassilico, detto ocimo dai
coperto di bianchi veli. cesarotti, ii-58 : ma già fuor fuor per la marina
occhi accigliati e biechi. panzini, ii-58 : quando voi, lavoratori, cantate
stava né aperta né chiusa. ojetti, ii-58 : a descrivermi il mutar della luce
chiamava, lo pungeva. moravia, ii-58 : per l'aria ancora pungente di gelo
patir non li poss'io. segneri, ii-58 : quando ecco videsi, non lungi
estremamente vile, paurosa. aretino, ii-58 : barbutaccia fantasima, ne la mal'ora
sedeva là in un cantone. vasari, ii-58 : aveva paura grandissima delle saette,
piena di ghiribizzi. pananti, ii-58 : conosci il dì che sono in buona
collo in centomila corbellerie. pananti, ii-58 : quando poi passan certi girelloni /
, e fa più cespo. soderini, ii-58 : vi si conserva gran tempo [
prudenzia, tesoro e riputazione. vasari, ii-58 : venivagli voglia di lavorare, e
). giacomo da dentini, ii-58 : se l'amor ch'eo vi porto
per il mio bisogno. aretino, ii-58 : mi vergogno a porre con un
fermi e puzzolenti. pellico, ii-58 : vedendo sì di rado creature
petti il vincitor calpesta. prati, ii-58 : è gran dolcezza /...
gli occhi con le grida. vasari, ii-58 : veni- vagli voglia di lavorare,
una compassione a vederlo. vasari, ii-58 : venivagli voglia di lavorare, e per
de sanctis, lett. it., ii-58 : [machiavelli] era un piacevolone
o dirittura di consiglio. sarpi, ii-58 : maturata questa consultazione, e risoluto
di lui e di me. sarpi, ii-58 : maturata questa consultazione, e risoluto
, / così, sarpi, ii-58 : maturata questa consultazione, e risoluto
e doloroso. giacomo da lentini, ii-58 : se l'amor ch'eo vi porto
de sanctis, lett. it., ii-58 : poco agiato de'beni della fortuna
cospirante come il vostro. tommaseo, ii-58 : deve la nazione, in fatto e
posarci il capo la notte. pellico, ii-58 : è cosa indicibile, come s'
per le tube faloppiane. vallisneri, ii-58 : i testicoli stavano appesi curiosamente quattri
i soli caratteri delle foglie. leopardi, ii-58 : la lingua francese è povera di
e stimavano per cittadini. folengo, ii-58 : manda [augusto] un editto
rende atti a difendersi. monti, ii-58 : il papa deve temer la perdita di
- anche al figur. fazio, ii-58 : su'più frigidi monti si dileguano /
ti sia assempro. p. fortini, ii-58 : el giovane, vedendo tal giuoco
1 tetti si ritiraro. vasari, ii-58 : quando diluviava il cielo d'acqua
ad ambedue le facciate. milizia, ii-58 : questo monumento era diptero, cioè
eguale a quello di costui? soffici, ii-58 : fin dalle prime lezioni si era
mento della verità. gioberti, ii-58 : anche nelle scienze sperimentali ed osservative
da altri pensieri). ungaretti, ii-58 : l'anima dissuade l'aspetto / di
l'acqua con loro. boine, ii-58 : pigliò il mattino dopo la prima diligenza
intenda, io negherolla. leopardi, ii-58 : distinguo. la lingua francese è povera
serpenti si domesticano da piccolo. fazio, ii-58 : quale in più frondifero / bosco
cieco schiavo del sacerdozio dominatore. mazzini, ii-58 : le ciarle delle gazzette francesi e
a dorso d'asino. boine, ii-58 : rivide i conti al fattore, che
la posta. berni, 16-25 (ii-58 ): ebbro di stizza e cieco di
o accusare alcuno cittadino romano. folengo, ii-58 : manda [augusto] un editto
emissione dello sperma. vallisneri, ii-58 : e que'canali che si chiamano eiaculatori
dei venti). fazio, ii-58 : eolo s'acqueta e sua asprezza mitica
. dimin. erbèlla. caporali, ii-58 : non era in uso ancora saio o
-proprio di popoli nomadi. metastasio, ii-58 : al variar dell'anno / variano i
. affrettarsi, avviarsi. fazio, ii-58 : soperchio è il mio dolor, signor
esprimette di quale consolazione. folengo, ii-58 : già gli sei mesi che fór
una lingua non mia! bartolini, ii-58 : meglio essere servi d'un umile impiego
sotto un certo sportellino. aretino, ii-58 : egli è un peccato a farti bene
più felice stato. giusto de'conti, ii-58 : ahi fugace speranza, che n'
-individuo magrissimo, macilento. aretino, ii-58 : barbutaccia fantasima, ne la mal'ora
di sé lunga riga. fazio, ii-58 : su'più frigidi monti si dileguano /
andar in chiesa. de marchi, ii-58 : sotto i trabalzi del suo passo
raggio, / è deserta. prati, ii-58 : è gran dolcezza / favellar cogli
di palla. a. verri, ii-58 : spirai, credo, più di stupore
e gittar fischi orribili. prati, ii-58 : le pupille / fiere e leggiadre
figura: per esempio. lanzi, ii-58 : la vista di firenze non lo trasse
la primavera è finita. ungaretti, ii-58 : anima ignara che torni dall'acqua
riso). bibbia volgar., ii-58 : se tu continuerai il sonare più
del fiume forti e molte. fazio, ii-58 : il mar profondo non f romba
altro non le diceva. aretino, ii-58 : -voi siate il ben trovato. -ben
nudriti in tanta altezza. marini, ii-58 : non potrà il freddo di momentanea
, tanto sono gelate. alberti, ii-58 : questo qui presso argenteo e purissimo fonte
(un terreno). fazio, ii-58 : su'più frigidi monti si dileguano /
strepito, rumoreggiare. fazio, ii-58 : il mar profondo non fromba né litica
vuol, tanto la volve. caporali, ii-58 : non era in uso ancora saio
mattutin volge la fronte. cesarotti, ii-58 : stridono i massi e la scoscesa fronte
movere un passo? giusto de'conti, ii-58 : ahi fugace speranza, che n'
loco. s. caterina da siena, ii-58 : quanto più si fa suddito,
uscì fuori da drieto. fazio, ii-58 : tutta la terra crepida / e dai
e riversar la nave. vasari, ii-58 : aveva paura grandissima delle saette, e
scuotere e a sfasciare. de marchi, ii-58 : al cessare della musica fece uno
-e a voi gaudio. de marchi, ii-58 : -o gaudio! -gridò il bianchi
riceve benedizione di dio. fazio, ii-58 : tutta la terra crepida /
diliquo, in gestro. caporali, ii-58 : non era in uso ancora saio o
proporzioni. l. bellini, ii-58 : tal sulle sue braccia nerborute /
a dì 27 di settembre. bembo, ii-58 : essendo quel dì giobia, che
una persona. andrea da barberino, ii-58 : si davano molti colpi di spada
in quell'alto burrato. fazio, ii-58 : su'più frigidi monti si dileguano
caso e di necessità. colletta, ii-58 : il governo provvisorio, nel dirsi
. s. caterina da siena, ii-58 : o obedienzia,... tu
-il dire ed il folengo, ii-58 : augusto... manda un editto
guaito prolungato. de marchi, ii-58 : o gaudio! - gridò il bianchi
calpistato corno uva entinata. cavalca, ii-58 : cristo non trova appena servo che
elementi della natura). fazio, ii-58 : quei che più piacevoli / fiumi son
fatto una nobile impresa. mazzini, ii-58 : le ciarle delle gazzette francesi e
nostre adolescenze ignare e belle. ungaretti, ii-58 : conca lucente che all'anima ignara
la mente. b. davanzali, ii-58 : la fortuna per giuoco l'impadronì
fuor de la ghiaccia. pascoli, ii-58 : per la persona che offende, la
li pagassi e'denari. nardi, ii-58 : non poteva sostenere cesare che il
calcina diluita. c. ridolfi, ii-58 : cotesta pianta crittogama... è
più di darla a getulio. fagiuoli, ii-58 : così ognun nel suo grado è
che tutte le leggi. pallavicino, ii-58 : chi presumesse di ricevere o ritener nell'
gl'inesperti nubile. d'annunzio, ii-58 : i preti / scaltri, nelle
compatto come feltro. lastri, ii-58 : se la mano del coltivatore sarà in
, l'aspetto). tozzi, ii-58 : egli aveva avuto una grave malattia
grand'editto antiquo. m. adriani, ii-58 : l'ira impaziente e l'ostinazione
-recipr. andrea da barberino, ii-58 : si percotieno ora di punta ed
ma insegnamenti. g. ferrari, ii-58 : si potrà considerare l'arte sotto l'
troppo vive, insidiose. ungaretti, ii-58 : l'anima dissuade l'aspetto / di
uscire da pié del letto. vasari, ii-58 : aveva paura grandissima delle saette,
terra. a. f. doni, ii-58 : mi trovo involto in sì bei
non senza aristocratica schifiltà. dossi, ii-58 : non vi fidate di quel suo obliquo
al figur. berni, 16-23 (ii-58 ): fugge con esso l'accorto destriero
noci. ulloa [castagneda], ii-58 : ci sono in questo regno grandi e
chiarore velato e triste. barilli, ii-58 : la strada in cui mi trovo,
quattro bandiere di fanti. guicciardini, ii-58 : industriosamente aveva fatto [il duca
sostenitore del langravio. giovio, ii-58 : io sono stato, come qua profeta
torpore. albertano volgar., ii-58 : nelli suoi dì difendere si dee
servire da legamento. dalla croce, ii-58 : nel numero anco di queste membra
sua eminente mossa per francia. mazzini, ii-58 : m'affrettai a chiedere..
e qui dice no. fazio, ii-58 : il mar profondo non fromba né
dalla memoria nostra lontane. delfico, ii-58 : se, dico, si tenessero
-pericoloso, nocivo. fazio, ii-58 : il mar profondo non fromba né litica
e i mammoletti. ser giovanni, ii-58 : quelle sono le madri dei mamoletti
: burocratico. panzini, ii-58 : semplificherei gli eserciti mandarineschi degli
senso osceno. p. fortini, ii-58 : parve quel maneggiamento di cavalcare molto
e l'amarezze. c. gozzi, ii-58 : ecco il fondamento d'un diabolico
a sud est dell'attendamento. ojetti, ii-58 : non c'è valle, villaggio
dipinge; appoggiamano. vasari, ii-58 : venivagli voglia di lavorare, e per
i suoi bei crini. vallisneri, ii-58 : aperto il ventre,...
] a menar la carretta. betlincioni, ii-58 : un pezzo di migliaccio mala via
ecc.]. albertano volgar., ii-58 : alli vecchi le fatiche del corpo
orecchia le tagliò le chiome. caporali, ii-58 : a l'uscir, da mezza
paesi caldi. bibbia volgar., ii-58 : se sonerai due volte con amendue
anchecome epiteto ingiurioso). bellincioni, ii-58 : un pezzo di migliaccio mala via /
del corpo loro. della casa, ii-58 : ecco dunque, serenissimo principe,
quella di loreto. periodici popolari, ii-58 : taccio per ora della misura del salario
loro [dei venti]. fazio, ii-58 : eolo s'acqueta e sua asprezza
mano ad un principe. bontempelli, ii-58 : dietro ogni persiana luccicavano occhi a
scelta dei moralisti. g. ferrari, ii-58 : si potrà considerare l'arte sotto
un muto desiderio di festino. ungaretti, ii-58 : conca lucente che all'anima ignara
solitudine della prigione. d'annunzio, ii-58 : i preti / scaltri, nelle tuniche
e ne la integrità sua. caporali, ii-58 : non eran anco adulatori e spie
, frangente. c. campana, ii-58 : vedevasi il negocio ridotto ad ottima
al bosco di cleves. segneri, ii-58 : che poteva un vulgo imbelle di
in qualche luogo. vittorelli, ii-58 : ad onta dell'età pur
cerca di essere solo glorioso. straparola, ii-58 : trovavasi in questa alma città un
colpa). albertano volgar., ii-58 : chi ebbe in odio la compagnia
. -anche sostant. milizia, ii-58 : questo monumento era diptero, cioè
minaccia, anche bonaria. deledda, ii-58 : -ohi, ohi, se non fai
zoccolante il segno colse. de amicis, ii-58 : vedo due casine bianche: è
suole ombrare in ogni cosa. tortora, ii-58 : condé, o che veramente ombrasse
ventimila uomini di piè. ramusio, ii-58 : avendo inteso haloon che 'l soldato di
coloro che lo amano. pindemonte, ii-58 : illustri detti e forti / bevea
godea fra rombre e tacque. arici, ii-58 : quando dall'aureo ostello / le
rovinare, alterare. e marchi, ii-58 : senza che l'ombra di un pensiero
foraggio. o. targioni pozzetti, ii-58 : paleo, forasacco peloso, segale
stargli volentieri a'panni. bersezio, ii-58 : io veniva loro a panni.
pappagallo. f. f. frugoni, ii-58 : più pap pagalli che
vista or chiara or bruna. gherardi, ii-58 : amore... è una
'n aventura. giusto de'conti, ii-58 : ahi passi sparsi tanto che i
delle bellezze delle donne. fagiuoli, ii-58 : aprasi lo sportello, il bel pedino
. dimin. pellegrinètto. segneri, ii-58 : povera madre del pellegrinetto tobia!
. peritoneo. dalla croce, ii-58 : altre [membrane] sono, che
fisiologica. catzelu [guevara], ii-58 : la propria volontà traditrice e rubella
de sanctis, lett. it., ii-58 : niccolò machiavelli, ne'suoi tratti
ver'romagna i piei. testi, ii-58 : già la regia sposa / da le
ant. navigare. fazio, ii-58 : il mar profondo non fromba né litica
il letto del fiume. vasari, ii-58 : quando diluviava il cielo d'acqua,
una situazione. g. ferrari, ii-58 : interprete dell'armonia sociale e pittore
, appoggiarsi, reggersi. vasari, ii-58 : mentre che e * boicottava, o
-anche assol. uca pulci, ii-58 : se la reina di zambra vi fé
in medio '. g. gozzi, ii-58 : si rideva, si applaudiva,
privilegio di quel dominio. giovio, ii-58 : appunto bisognava l'occasione d'una
una processione di schiocchezze. serra, ii-58 : queste lunghe processioni di nomi,
un altro varie cose. straparola, ii-58 : arrivò ad un certo porto dove
grecia al tempo di cecrope. gioberti, ii-58 : gli ordini religiosi...
'l cannello alla palla. bar etti, ii-58 : dando per supposto che la figliuola
, ecc.). caroso, ii-58 : l'uomo ha da lasciar la man
fisica. a. pucci, ii-58 : sono iscelte cento per volta le più
esclamative. catzelu [guevara], ii-58 : o quanti e quanti vi sono oggidì
-innato, congenito. musso, ii-58 : niun cibo è tanto puro che ci
di questo straordinario poeta. bocalosi, ii-58 : suppongo inutile lo sminuzzamento di quelle
f f a. pucci, ii-58 : vinta la battaglia, molti ischemivano la
diviene la vittima infelice. colletta, ii-58 : fu prescritto che sino agli ordini
loro. benvenuto da imola volgar., ii-58 : lucio scipione dal duca scipione fu
di tolone. g. capponi, ii-58 : la guerra da principio fu impetuosa,
veruna ribalderia. a. cattaneo, ii-58 : la presenza di grandi personaggi è
mando / una spenta dolcezza. ungaretti, ii-58 : anima ignara... tomi
ritorno in un luogo. guerrazzi, ii-58 : mentre filippo pur troppo sospettava essere
qualcosa tirando un filo. pananti, ii-58 : se vedi che un uccel vien dritto
consumarsi fredda. l. bellini, ii-58 : mentre ognun con fanterie polpute / a
tutti gli elementi abbandonati. marini, ii-58 : non deve uomo forte sbigottirsi nelle avversità
tempo dei grandi calori. massaia, ii-58 : il coccodrillo vi arriva addosso come
vista un dito. de amicis, ii-58 : a destra e a sinistra si
un discorso, terminarlo. mazzei, ii-58 : di questa parte, innanzi io ristesse
svezia di ritener la livonia. paruta, ii-58 : non erano bastanti [i cristiani
e la pena. b. tasso, ii-58 : se 'l nostro amor, se
una fonte. fazio, ii-58 : su'più frigidi monti si dileguano /
/ perché sia vendicata. vasari, ii-58 : aveva paura grandissima delle saette,
/ platani e palme! ungaretti, ii-58 : conca lucente che all'anima ignara
, cresce la speme. marini, ii-58 : questo ben dirowi: che non
scan- delezzati di sentirla. sarfi, ii-58 : le cose esser in un stato
. dimin. schìvolo. fazio, ii-58 : quei c'hanno d'amore il cor
oscurità, ch'era completa! verga, ii-58 : lo coin tali occasioni, cangeranno
errore o di equivoco. bocalosi, ii-58 : suppongo inutile lo sminuzzamento diquelle verità alle
dominarne i movimenti. vasari, ii-58 : venivagli voglia di lavorare e per il
esitarlo fuori della provincia. chiari, ii-58 : voi vedete bene che ad un
). giuseppe flavio volgar., ii-58 : vespasiano... aveva la somma
mi venne. bandello, 2-40 (ii-58 ): gran sonno la occupò che non
strada molto stretta a. pucci, ii-58 : le mura di fuori sono tutte listate
lor due. bandello, 2-40 (ii-58 ): ella, ancora dal sovravenuto accidente
: gli amabili lettori l. belimi, ii-58 : dietro a lui veniane il gonfalone /
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-58 : essa diletta anima fu rapita al
di un altro veicolo. fagiuoli, ii-58 : aprasi lo sportello: il bel pedino
presi. b. davanzati, ii-58 : né strazio, né morte la spuntò
ad una straordinaria statura. bocalosi, ii-58 : queste verità hanno... una
zelo. giuseppe flavio volgar., ii-58 : dicevano el momento nondimeno essere veloce
(il mare). fazio, ii-58 : su'più frigidi monti si dileguano /
e naturalmente si stritola. vasari, ii-58 , quando diluviava il cielo d'acqua,
pontificio. giuseppe di santa maria, ii-58 : l'officio di commissario apostolico subdelegato l'
ecco un 'pane e pasta'. tabucchi, ii-58 : la stazioncina era deserta. in
alardo che si mova. bembo, ii-58 : son tardo a rispondere che ho avuto
tendente al verde. c. gozzi, ii-58 : il comico vitalba, buon uomo
. tendine. dalla croce, ii-58 : sono anco quasi di questa natura le
croce diamo alle favisse!? bacchelli, ii-58 : un ansioso tenebrore dell'animo saliva
. tendine. dalla croce, ii-58 : sono anco quasi di questa natura le
fingeva) alla mia testimonianza. delfico, ii-58 : ora quel giudice il meno avveduto
uso aggett. l. bellini, ii-58 : i venti gli tenean quattro paggetti,
la barba. manni, ii-58 : di parecchi e parecchi anni si era
.?? bersezio, ii-58 : un urlo soffocato... mi
la noce di benevento. arici, ii-58 : tresche notturne e balli e puri stagni
foglie pudiche a dafne irrora. monti, ii-58 : impossibilitato a difendersi, egli [
di comportamento. colletta, ii-58 : fu prescritto che sino agli ordini nuovi
(una persona). alberti, ii-58 : molti de'vostri fortunatissimi cittadini a me
ciel tacque la luna. barilli, ii-58 : la strada in cui mi trovo,
, una composizione). gherardi, ii-58 : guarda e pensa quanto bene in pochi
bottiglia per la fermentazione. d'annunzio, ii-58 : serbansi i pomi in orci unti
di vomitare, suscitaa. cattaneo, ii-58 : 'memor esto judicii mei', o recidivo
l'augello vede zimbellare. pananti, ii-58 : tu non zimbellerai se cheti cheti,
chiara e distinta. imbriani, ii-58 : le arterie delle tempie gli pulsavano audibilmente
da seta. porro-lambertenghi, conc. ii-58 : il desiderio però di semplificare l'