abusi, abbonivano quella riforma. pellico, ii-57 : di tutto puossi abusare: e
grido acutissimo di ribrezzo. deledda, ii-57 : vibrava nel silenzio caldo il lamento
applicato bene. fra giordano, ii-57 : nell'una tavola ne scrisse tre
torrido). d'annunzio, ii-57 : torrido soffio affocante / qual fiato
energia facile e pronta. panzini, ii-57 : obbiettai che non era cosa agevole per
aumentare la luce agitandola. deledda, ii-57 : coricato supino sul limitare della porta
meneghino di porta ticinese. deledda, ii-57 : parlava con se stesso ad alta voce
potenza d'imitazione anatomica. panzini, ii-57 : vorrei che tu potessi contemplare la
gran percossa. berni, 16-22 (ii-57 ): orlando un man rovescio andar gli
m'ha mal animo. panzini, ii-57 : « ignorante », borbottai fra me
tratto: in precedenza. mazzini, ii-57 : taluni mi rimproverarono poco dopo,
l'ascesi. soffici, ii-57 : quel povero frate, magro, debole
ciglio asciutto? pellico, conc., ii-57 : durante questa scena di desolazione il
un tratto da mille pensieri. pellico, ii-57 : per più settimane fui assalito,
. e'potessero viversi. baretti, ii-57 : il marito suo è bastevol- mente
. e al figur. panzini, ii-57 : fissando il postino con occhio assorto
disus. bacchico. vasari, ii-57 : lavorò [pier di cosimo] alcune
/ come fa labacicchia. soderini, ii-57 : la baciglia, finocchio marino,
, pure troppo baldanzose. parini, ii-57 : qui con la mente sgombra, /
e metterla al giogo? de sanctis, ii-57 : per godere della poesia bisogna alzarsi
una testiera d'acciaio. aretino, ii-57 : voglio ricamare la mia veste d'
il corpo ereditario. de sanctis, ii-57 : ci ha di quelli, i quali
gruppo fresco di betulle. moravia, ii-57 : guardate come brilla laggiù il sole
così schizzinoso di palato. serra, ii-57 : a far boccuccia ai trionfi già aveva
albero di trinchetto. d'annunzio, ii-57 : e la nave era parte /
il core. lorenzo de'medici, ii-57 : amore è quello, il qual
fino ai prati perenni. prati, ii-57 : dalle pingui aiuole / lungamente brucò l'
le future / sento. soffici, ii-57 : le grosse lacrime che gli colavano dagli
1 discriminanti delle cose reali. moravia, ii-57 : qui si vede la forza dello
ogni spezie di metalli. sarpi, ii-57 : la camera apostolica esausta malamente può
cornetta e la testa caprina. vasari, ii-57 : fece sì strani fauni, satiri
il cielo in sorte. giordani, ii-57 : seguono la pompa con facce dimesse
da divina natura mosso? giordani, ii-57 : seguono la pompa con facce dimesse
: numerosissimi. giacomo da lentini, ii-57 : a ciò mi doglio: / non
alla cera una bestia selvatica. vasari, ii-57 : fece sì strani fauni, satiri
dare 'l buon giorno. pananti, ii-57 : ed una pincianella vai mille ori,
quella canaglia che fuggiva. giordani, ii-57 : seguono la pompa con facce dimesse
abbia cattivo odore? d'annunzio, ii-57 : torrido soffio affocante / qual fiato
mantenute dal codice cappuccinesco. pellico, ii-57 : m'appariva chiaramente quanto foss'ella [
impresa di che si tratta. pellico, ii-57 : tutta la legge ed i profeti
mosse certi ragionamenti gravi. vasari, ii-57 : per risparmiare il fuoco, le coceva
anche rifl. giacomo da lentini, ii-57 : vorria servire a piacimento / là
organico e compiuto. pellico, ii-57 : rinnovai il proponimento di coordinare alla
uso nell'antiche esequie. giordani, ii-57 : la viril turba più volentieri mira
avere pietà. giacomo da lendini, ii-57 : ma d'una cosa mi cordoglio,
bassi e corrotti. d'annunzio, ii-57 : torrido soffio affocante / qual fiato
qualche cosetta per vivere. vasari, ii-57 : fece una tavoletta della concezione nel
come. giacomo da lentini, ii-57 : maravigliosamente / mi sforzo, s'
, l'altrui pane coceva. vasari, ii-57 : non curava de'suoi comodi e
cognome). giacomo da lentini, ii-57 : lo vostro amor, ch'è caro
chiusa. lo vedrete subito. soffici, ii-57 : il pianto di quel povero frate
lunga e virtuosa mansuetudine. verga, ii-57 : la povera zitellona per molti giorni ancora
il regno del nostro cuore. menzini, ii-57 : nulla è per lui ciò che
antica e perfetta dignità. bembo, ii-57 : forse li verrà un giorno alcuna
patria. pellico, corte., ii-57 : durante questa scena di desolazione il
particella pronom. concretarsi. verga, ii-57 : un giorno infine il romanzo sembrò
lato. b. davanzali, ii-57 : quattro legioni erano: dumila di
. giovanni da samminiato [petrarca], ii-57 : benché le leggi civili, per
danno. berni, 16-20 (ii-57 ): le percosse ognun numera e
che segue al domani. boine, ii-57 : quand'egli il domani come un'automa
lor machine e scale. metastasio, ii-57 : come mai / obbliar lo potrei
ammollisce e poi le imprime. marino, ii-57 : gracchino pure i pedantuzzi moderni,
falsi quanto begli. m. ricci, ii-57 : i grandi tutti sono della setta
la sua scaltrezza ermetica. moravia, ii-57 : al perro tutto chiuso nell'ermetica corazza
salvator s'è mostro. panzini, ii-57 : non avrei mai supposto che mi
spinta dei colori interni. ungaretti, ii-57 : con fuoco d'occhi un nostalgico
esser fedele. pellico, conc., ii-57 : durante questa scena di desolazione il
di lei. giusto de'conti, ii-57 : sai che farò, poch'ella pur
e copia di dottrina. verga, ii-57 : allora correva a buttarsi ai piedi
-torrido, rovente. folengo, ii-57 : era quella stagion fiammata ed arsa
erba di san pietro. soderini, ii-57 : la baciglia, finocchio marino,
) di fiori. baruffaldi, ii-57 : noi siam fiorai / allegri e gai
fissa l'aquila nel sole. battista, ii-57 : chi mira un corpo vasto,
del mare. m. adriani, ii-57 : publio e quinto...
, un astro). fazio, ii-57 : le stelle fredde al nostro poi sparranno
- anche: impotente. fazio, ii-57 : amor, non so che mia vita
(un luogo). fazio, ii-57 : quale in più frondifero / bosco celata
lei ogni salma. berni, 16-21 (ii-57 ): a la fucina in
-ad alta voce. bocchelli, ii-57 : la nemica di elia ribatteva gagliardamente,
d'ogni condizione. bartolini, ii-57 : dapprima vennero ghigliot tinati
vendetta minacci anco giacente. cesarotti, ii-57 : or tu, figlio di semo,
in questa vita mortale. gherardi, ii-57 : i nostri giorni con piacere consumare
. di rimanere oppresso. cesarotti, ii-57 : io sarò teco: ove più grande
giovanni da samminiato [petrarca], ii-57 : hai tu... adosso la
dio). bibbia volgar., ii-57 : stavano nelle guardie del signore,
. benvenuto da imola volgar., ii-57 : pochi dì potevano quivi sostenere dallo
la fama. b. tasso, ii-57 : avete co'raggi della vostra virtù illustrata
dipende dall'ilozoismo. ardigò, ii-57 : come nella filosofia primordiale, o della
si coperse di sudore. tozzi, ii-57 : -quando un'opera, signor roberto?
uccello di richiamo). pananti, ii-57 : a lunga verga che si piega e
e passare il ponte. giordani, ii-57 : i giuochi furo istituiti per tale
impaniando l'ale. a. cattaneo, ii-57 : la roba, le comodità,
lo diverta coll'impensato. beltramelli, ii-57 : sprofondavo nell'impensato con la velocità
, malvagio. lamenti storici, ii-57 : quando di san lorenso fu la
. pellico, conc., ii-57 : difendi l'augello implume, poiché
ne le muse. c. gozzi, ii-57 : diceva a certi signori co'quali
primieramente al nuovo mondo. tozzi, ii-57 : quando usciva di lì, indolenzito,
. stufarsi di qualcuno. reina, ii-57 : forse si è infastidito di quello che
.). g. ferrari, ii-57 : dovunque l'arte diventa infedele al
rende appetitevole alla gola. dossi, ii-57 : dietro a me si sguinzagliò un reggimento
(una persona). fazio, ii-57 : costei, crescendo in tempo, più
un tempo. bandello, 2-40 (ii-57 ): s'accostò camillo al letto
tifera. fantoni, ii-57 : non potata pende / da quell'oppio
avinchi e che s'irrami. prati, ii-57 : la semenza avara, / sin
trovare; cercare. luca pulci, ii-57 : posson [gli spiriti maligni] pigliare
. benvenuto da imola volgar., ii-57 : bene che la notte, la piova
de'moti del cor. pindemonte, ii-57 : lo sguardo in sé raccolto,
in queste selve ombrose! bocalosi, ii-57 : queste nazioni lampeggiarono soltanto sull'orizzonte
discorso). bandello, 2-40 (ii-57 ): s'accostò camillo al letto ove
in cima. bandello, 2-40 (ii-57 ): mille volte ogni momento d'ora
comprano lucciole per lanterne. moravia, ii-57 : « attento, non gridare così forte
il lineamento del mare. onofri, ii-57 : il verde assolato del lene / pendio
lui la lepra. ser giovanni, ii-57 : lo battezzò e fecelo cristiano e mondollo
ed espurgati dagli escrementi. massaia, ii-57 : nelle malattie si suole prenderne il
ragion sprezza. rinaldo degli albizzi, ii-57 : vi mandiam le lettere che a
letter. limatura. ojetti, ii-57 : da quell'acqua filtrata, dalla spazzatura
solidità, stabilità. bocalosi, ii-57 : dalla costituzione egizia organizzata in
notte sentivo urlare i lupi. ungaretti, ii-57 : con fuoco d'occhi un nostalgico
, molto magne. a. pucci, ii-57 : nel mezzo di tutti è il
. s. caterina da siena, ii-57 : all'obediente che non ha volontà,
male. giuseppe flavio volgar., ii-57 : di poi lo tirorono fuori della porta
-pensare, ritenere. luca pulci, ii-57 : in un attimo andar nell'onde stigie
comune fune si tira. pananti, ii-57 : chi due fringuelli ad una mazza
in dono. c. ridolfi, ii-57 : sogliono [i coltivatori] rovesciare le
modo sdolcinato e lezioso. bersezio, ii-57 : quell'impostorone faceva il melato.
e nell'altoparlante). emanuelli, ii-57 : ebbi la sensazione che sentiva le
la testa. berni, 16-22 (ii-57 ): orlando un man rovescio andar
la mesta opra e compiila. manzoni, ii-57 : non s'aspetti di squilla il
la detta città. r. borghini, ii-57 : il quale [borgo] essendo
e poi altri senza misura. bocalosi, ii-57 : ella [la potenza romana]
angeli si vede. della casa, ii-57 : mirate un poco la piccola città
a soggetti collettivi. periodici popolari, ii-57 : i discorsi ed i parlamenti dei
de la grazia autore. manzoni, ii-57 : cessan gl'inni e i misteri
non se n'avvedesse. lamenti storici, ii-57 : presi ancora la cità di sibilia
esprimere un giorno. g. ferrari, ii-57 : quando l'uomo opera, domina
più ricchezza. albertano volgar., ii-57 : pigrezza e morbidezza e lussuria e l'
. gerg. sangue. ossi, ii-57 : dietro a me si sguinzagliò un reggi
. dimin. muricciòla. soderini, ii-57 : si fa nascer [la baciglia]
manti de i re. fagiuoli, ii-57 : le murici di tiro il sangue loro
rampata al caro ». caporali, ii-57 : perché egli era balbo e scilinguato,
altra persona. b. davanzati, ii-57 : in quella città discordante che per
fede della loro difesa. caporali, ii-57 : perché egli era baldo e scilinguato
e delle fauci. parini, giorno, ii-57 : egli ozioso siede / dispregiando le
capretti a noi tempesta. caporali, ii-57 : si legge in certi libri che colui
nota di essi denari. boccalini, ii-57 : dette che ebbe il petrarca queste
6). de sivo, ii-57 : proclamò la sua dittatura in nome di
far tremare il crine. fantoni, ii-57 : ah tirsi, tirsi, qual follìa
presente o futura. bocalosi, ii-57 : queste nazioni lampeggiarono soltanto sull'orizzonte
a farsi strepitosamente sentire. bocalosi, ii-57 : allorché una nazione esce dall'oscurità
ma reali e palpabili. moravia, ii-57 : chi avrà poi il coraggio di
con fasce incrociate. dalla croce, ii-57 : alle volte anco fa bisogno ritrovar
in volgare del sacrosanto matrimonio. caporali, ii-57 : oh! quanto meglio facea il
quella scuola visionaria. periodici popolari, ii-57 : i discorsi ed i parlamenti dei demagoghi
-sfruttare, depredare. della casa, ii-57 : mirate un poco la piccola città di
passivo, servile. milizia, ii-57 : opererà in ogni occasione non da
etiopico. g. f. pagnini, ii-57 : una libbra di pepe,.
anche sostant. petrarca volgar., ii-57 : apertamente mostrava che liberio era eretico
cambio d'uno più lontano. deledda, ii-57 : l'infelice creatura, soprannominata rebecca
avea dato a fare penitenza. ottimo, ii-57 : belacqua fu una pigrissima persona.
divozione pitagorico. m. ricci, ii-57 : gli altri più bassi, che confessano
alla prosa. g. ferrari, ii-57 : quando l'uomo opera, domina
pietra. ulloa [castagneda], ii-57 : la casa dove questi idoli
ed il 'giornale agrario'. moretti, ii-57 : m'ero abituato a scrivere nella
'intelletto prattico '. giuliani, ii-57 : è soltanto per questa pratichevole via che
ricco sempre ricerca le preeminenze. segneri, ii-57 : qual contrassegno... di
in modo adeguato. pananti, ii-57 : giungono a lieto fin tutte le imprese
eterna de'lor casi amari! nardi, ii-57 : questo francesco, vivendosi privatamente,
-indizio, sospetto. panzini, ii-57 : 1 ricchi mi avevano respinto sentendo
; plosstrato; conducere. savonarola, ii-57 : drieto [al carro] seguitava assai
nei fianchi e nelle spalle. brancati, ii-57 : egli... vide,
inondarono le nostre scene. monti, ii-57 : milano mi è divenuto odioso, perché
-per metonimia: pugilato. giovio, ii-57 : ricordisi sua maestà che cristiani in ogni
punto ed i ricami. fagfuoli, ii-57 : invii le pelli sue moscovia ancora,
pupillarità. m. adriani, ii-57 : caio marzio..., allevato
di un medicamento). massaia, ii-57 : nelle malattie si suole prenderne [del
. - anche sostant. grossi, ii-57 : là giunto circa i padiglion di francia
deve cadere una scelta. monti, ii-57 : la quaderna per gli amministratori centrali
indole di una persona. tortora, ii-57 : usciti con buone condizioni, diedero a'
temendosi la sua potenza. chiari, ii-57 : prima che terminasse quell'abboccamento,
s. maria maddalena de'pazzi, ii-57 : molto piaceva a jesu la laude
molta lode e attenzione. giovio, ii-57 : baccio la invitta mano a v.
. -sostant. bellincioni, ii-57 : secondo con chi, farò el da
sofferenza. g. prati, ii-57 : la semenza avara, / sin dal
e sottile. arti e mestieri, ii-57 : vi sono delle droghe d'uso per
di rinforzo. b. davanzati, ii-57 : dumila accoltellatori, laido ripieno,
spesa. g. f. bagnini, ii-57 : 1 mercanti vi hanno il risico
avanzarono nelle morali virtù. bocalosi, ii-57 : per conoscere qual differenza v'ha tra
uno stato). della casa, ii-57 : mirate un poco la piccola città di
, di complicità. mazzei, ii-57 : presemi la mano ritta, e disse
d'arti e zappa. della casa, ii-57 : mirate un poco la piccola città
e litiginoso. r. borghini, ii-57 : ii... ritratto [di
scoppio di risa. malaparte, ii-57 : si pensi a quel che sarebbe diventata
piccola importanza. b. davanzati, ii-57 : in quella città discordante che er
non toma. arti e mestieri, ii-57 : vi sono delle droghe d'uso per
appetito, mas segneri, ii-57 : non potete... negarmi che
sanguigna. g. prati, ii-57 : dalle pingui aiuole / lungamente brucò
il sapore d'ogni cosa. brancati, ii-57 : fu subito ripescata, e dopo
sfondrate, e da terra. idem, ii-57 : avendo il nobil disegno di usargli
disus. scappatoia. sarpi, ii-57 : questo pericolo era da tutti veduto,
. subord. compagnia della lesina, ii-57 : il governatore... con
e come bambini scilinguati. caporali, ii-57 : perché egli erabalbo e scilinguato, /
lungo e in largo milano. ungaretti, ii-57 : con fuoco d'occhi un nostalgico
ironica scrollatina di capo. verga, ii-57 : egli chinava il capo arrossendo,
ben fatto a dover fare. savonarola, ii-57 : drieto [al carro] seguitava
scandoli e di zizzanie. tasso, ii-57 : com'è possibil, dico, ch'
e chiuso. m. ricci, ii-57 : molti dicono che siamo quasi quasi
arriva. c. gonzaga, ii-57 : non pensando più alla porta dinanzi,
e coperte. berni, 16-22 (ii-57 ): orlando un man rovescio andar glilascia
dei pontefici a roma. brancati, ii-57 : abbassò la voce sfiduciato: «
cogliere con lo sguardo. battista, ii-57 : se... troppo minuto è
sentesi la regina di napoli documenti perugini, ii-57 : el... dicto nostro signore
nella massa liquida. p. levi, ii-57 : bisognerebbe andare un po'lontano per
crebo songhiogare. donato degli albanzani, ii-57 : singhiozzando pregava che elio gli donasse
; sovvenire. albertano volgar., ii-57 : quando tu vecchio reciterai antichi detti
trae profitto. n. ginzburg, ii-57 : io ero, a quanto dicevano la
una ribellione. b. davanzati, ii-57 : seguitavano con piccole distanze la settima
spazio, cioè nelle novelle. bocalosi, ii-57 : allorché una nazione esce dall'oscurità
. benvenuto da imola volgar., ii-57 : asdrubale con li africani s'afforzarono nelli
region. milza. glossarietto francese-veneto, ii-57 : la rate qo è la splenda.
canestro e la sporta grande. vasari, ii-57 : si riduceva a mangiar continuamente ova
la pena di sprecarsi troppo. buzzati, ii-57 : vi mettevate nella miglior posizione in
solenne). luca pulci, ii-57 : in un attimo andar nell'onde stigie
o rumori. andrea da barberino, ii-57 : aiolfo giunto fuori della porta,
. s. carlo da sezze, ii-57 : se prevalse l'ingannatore...
. in modo bizzarro. vasari, ii-57 : nella quale vita così stranamente godeva che
. g. m. cecchi, ii-57 : ohimè, botte mia, tu hai
poi ritrovar non vorrìa. caporali, ii-57 : forse anche da ciò suase e
giove altera sposa e suora. arici, ii-57 : fra le dive del eie!
ne prese. donato degli albanzani, ii-57 : e così ammonito lo lasciò,
asperso, e di sale. batacchi, ii-57 : in quest'ampolla l'onda si
il cammino. b. tasso, ii-57 : dal sicuro mai diritto cammino / di
riprovevole. albertano volgar., ii-57 : la lussuria è laida in ogni età
quando ne può trarre. tasso, ii-57 : com'è possibil, dico, ch'
entrare nel letto nostro. fagiuoli, ii-57 : quindi, a tirar tale macchina
che e'si dovessero muovere. malaparte, ii-57 : si pensi a quel che sarebbe
pendente colle mani dirieto. aretino, ii-57 : che vorrà la mia balia, che
pur anco dell'antiche forme. grossi, ii-57 : gli svegliati / occhi volgendo in
a lavorare all'uncinetto. moretti, ii-57 : m'ero abituato a scrivere nella
fama sarebbe stata debolezza. gobetti, ii-57 : tutto il resto, platonismo,
per corrergli dietro sul serio. dossi, ii-57 : i zaffi perdevano volentieri le traccie
o a organi periferici. cavour, ii-57 : io credo che si debba discentralizzare il
fiocchi fiammanti. n. ginzburg, ii-57 : mi trovai un mattino, con cartella