debbano dare il grano. soderini, ii-56 : non affatica [l'avena] troppo
alimento. segneri, ii-56 : senza tener più minimo conto né pur
maniere d'allettevoli vaghezze. ojetti, ii-56 : un salotto teso di damasco, con
in compagnia alquanti vescovi. giordani, ii-56 : vorrei trovare un savio e gentile
acerbo che non risonava. panzini, ii-56 : egli mi stava ad ascoltare col
awer- sarii amicamente. de sanctis, ii-56 : le immagini escono dalla loro classica
noi gli andàmo dietro. aretino, ii-56 : mi vien voglia di andar dietro
fra vanimo: ripensare. tasso, ii-56 : com'è possibile che 'l duca di
parlar de gli altri. marino, ii-56 : non curo punto ch'altri tenga
simile a un dio. panzini, ii-56 : l'arte pura, la filosofia,
comodi e meno dispendiosi. giordani, ii-56 : vorrei trovare un savio e gentile
acciaio, la bocca crudele. panzini, ii-56 : atteggiò il labbro ad amarezza.
spegnere i moti del cuore. moravia, ii-56 : egli camminava avanti agli altri facendo
con una birba matricolata. soffici, ii-56 : così avveniva talvolta che qualcuno di
messo in bocca di pittagora. magalotti, ii-56 : dice tutto quello che gli mette
volgarmente si dicono bullettini. muratori, ii-56 : in caso di necessità si permetterà
afferrò la pelle a pena. vasari, ii-56 : dipinse ancora un quadro dov'è
, ecc.). soderini, ii-56 : brillano alcuni l'avena, e brillata
a pasturare de la vaccina. soderini, ii-56 : brillano alcuni l'avena, e
più'; ovvero 'è morto'. gherardini, ii-56 : quel fatto di buda è oggimai
ova butiro, formaggio. soderini, ii-56 : cotto, se ne fa palle che
: collana di perle. ojetti, ii-56 : saranno solo clienti straricche che da
scaldarsi i petti algenti. giordani, ii-56 : agli occhi umidi e tremolanti, non
forza e alle passioni. gioberti, ii-56 : l'azione civile dei chierici regolari
citarista. b. davanzali, ii-56 : allora uno schiavo... ceterista
nel farne l'apologià. pellico, ii-56 : ed avea potuto credere che l'infame
è in lui l'accieca. aretino, ii-56 : mi vien voglia di andar dietro
i muri degli edifizi. tommaseo, ii-56 : ciascuna parola potrebb'essere fioren- tinissima
/ il cor d'arrigo. panzini, ii-56 : egli mi stava ad ascoltare col
rendere la persona condegna? gioberti, ii-56 : qual opera più condegna della milizia
e rovescio i pezzi. gioberti, ii-56 : l'azione civile dei chierici regolari.
fe'la congregazione a efeso. sarpi, ii-56 : la congregazione, dopo che ebbe
storia e della tradizione. bocchelli, ii-56 : se clima e fatiche fanno sfiorire
consulente, consigliere. ariosto, ii-56 : se tu pretendi ragion nella femina,
furioso e pazzo. ricettario fiorentino, ii-56 : alcuni altri [semi], come
de l'italo coturno? prati, ii-56 : plato e dione / qua meditare.
/ di crassa onda letèa. pindemonte, ii-56 : qual v'ebbe mai clima più
solo crescente in diritta verga. parini, ii-56 : celebrerò col verso / i villan
conforme alla dottrina cristiana. gioberti, ii-56 : qual opera più condegna della milizia
entrata dinanzi dello spedale.] vasari, ii-56 : la fece gagliarda [la chiesa
non si è considerato. aretino, ii-56 : io ti consiglio da fratello, ed
et osti e cuochi. gélli, ii-56 : e non sono invidiosi solamente i maligni
(un terreno). soderini, ii-56 : nel magro ancora e debole [terreno
alcun di sé asseta. boccalini, ii-56 : il bemi di seno si cavò il
antico segnale d'amicizia. idem, ii-56 : sisenna centurione, che portava le destre
più di quaranta zecchini. ojetti, ii-56 : tra i fili di platino perlinato sono
più discrete. a. verri, ii-56 : i popoli cedevano alle mie squadre
parti, diede istruzioni. pisacane, ii-56 : la dispositura de'tre eserciti contro l'
giovanni da samminiato [petrarca], ii-56 : io sono venuto in questo mondo
traccia delle violenze patite. moravia, ii-56 : egli camminava avanti agli altri facendo
averi in troppo prospera fortuna. verga, ii-56 : fu la sola « missiva »
quasi tutto a dormire. palazzeschi, ii-56 : centanni ha la vecchia. / nessuno
più alte e imminenti. pisacane, ii-56 : scelsero voghera come emporio dei loro
suo primo atto d'esperienza. leopardi, ii-56 : i filosofi antichi seguivano la speculazione
defli miei fatti. lorenzo de'medici, ii-56 : come error fa maggiore e più
manzoni vi aveva introdotte. serra, ii-56 : mi varrò anche dei canti e
estinto. b. davanzali, ii-56 : esser questi due discordi, trascurati,
miei confusi ed avviluppati fantasmi. segneri, ii-56 : come dunque ha verun di voi
2. pomposamente. milizia, ii-56 : pur troppo scimiotti copisti compilatori fanno
fanciulli di quel paese. pindemonte, ii-56 : la dotta / grecia in que'
s'inchina e cede. cesarotti, ii-56 : calmàr somiglia / ai padri suoi
, al sommo ascesero. caporali, ii-56 : ahi! crudele avarizia, ahi!
/ gli odorati concetti. pindemonte, ii-56 : figliò nel quito / grossa ignoranza quel-
ai giri del ballo. de marchi, ii-56 : alte grida chiesero il galoppo finale
ha mai ricevuti. verga, ii-56 : le era caduto un'altra volta
il seme stiacciato e chiaro. soderini, ii-56 : nasce il seme [dell'attreplice
/ un capro giovine. palazzeschi, ii-56 : cent'anni ha la vecchia. /
onore loro? bibbia volgar., ii-56 : se peregrino o forestiere sarà fra
, castelli e villaggi. milizia, ii-56 : se poi han da formare una casa
uno schieramento politico. ungaretti, ii-56 : penelopi innumeri, astri / vi riabbraccia
-che esprime fervida passione. verga, ii-56 : il giorno dopo le scrisse una lettera
un più succulento pranzetto. bacchelli, ii-56 : sui culmini dei tetti...
al figur. a. verri, ii-56 : sentii nel petto languire quella forza
voleva essere gelosamente sepolta. verga, ii-56 : fu la sola « missiva »
prezzo. a. verri, ii-56 : i popoli cedevano alle mie squadre
ad onore degli dei. gherardi, ii-56 : si vedea con amirazione di tutto il
l'anima mia piover parea. cesarotti, ii-56 : eran suo scherzo e gioco /
il torto a sdegno. folengo, ii-56 : ecco di gelosia l'atroce vermo /
ulisse mendico e canuto. gioberti, ii-56 : i governi mal provvederebbono al bene
bicchierino di grappa. dossi, ii-56 : tu che scannavi un cristiano per guadagnarti
intendimenti delle cose grandi. pindemonte, ii-56 : figliò nel quito / grossa ignoranza
me n'piaciono gueri. latini, ii-56 : così fa l'ausignuolo: / serve
, lamento, dolore. gonzaga, ii-56 : meschina me, sgraziata me, hu
imbellettata d'unguenti. l. pascoli, ii-56 : tro- varon dipinta una bellissima vacca
impiccata sto pendente. ojetti, ii-56 : titoli di rendita tagliuzzati a scala
di necessario). piccolomini, ii-56 : la [proposizione] semplicemente impossibile
suoni e d'improvviso. bellincioni, ii-56 : va, bellincione, e fa bene
opporre resistenza. a. cattaneo, ii-56 : se un bambino reale...
eran figurati dalla guerra. moravia, ii-56 : un tono incisivo, calcato,
il che è da ammettere. gobetti, ii-56 : il povero tumiati...
ecc., ecc. labriola, ii-56 : socrate..., insistendo continuamente
, di una professione. gherardi, ii-56 : lasciamo ornai più dire della industria
. benvenuto da imola volgar., ii-56 : lo caldo del meriggio e lo
g. m. cecchi, ii-56 : -abbi cura a quest'uscio e tienlo
con spessi innaffiamenti gtimmollasse. gonzaga, ii-56 : buon fu che questo inaffiamento non
suo conspecto. lorenzo de'medici, ii-56 : chi di sue bellezze s'innamora,
attuali circostanze della nazione. massaia, ii-56 : per molte malattie, il suo frutto
in noi due offici. dalla croce, ii-56 : acciò possi il paziente respirare ed
cognosciuto da nessun sarai. straparola, ii-56 : se altrimenti farai, io non intendo
lorenzo de'medici, ii-56 : di questi due è il nettare
più nelle sinistre interpretazioni. giannone, ii-56 : l'antica credenza de'padri non
in se stesso. brancoli, ii-56 : in quella ragazza analfabeta, la percezione
toro. 1. nelli, ii-56 : oh corpo di giove intorato! gioberti
muta il fatto compiuto. emiliani-giudici, ii-56 : la poesia di dante parve ruvida,
avvinte alle calate antenne. landolfi, ii-56 : la sciarpa... calava scoprendo
donato un vestito. g. capponi, ii-56 : costrinsero l'armata regia ad abbandonare
, fiorente, florido. bocalosi, ii-56 : né dobbiamo già credere che le luminose
stare appartato. bandello, 2-40 (ii-56 ): a lui e anco a me
mento di sangue. dalla croce, ii-56 : per consumare e risolvere il sangue,
. tenne stabilmente quel grado. mamiani, ii-56 : ogni cattiva ragione sembra ottima e
grandezza ogni mortai sembianza. pananti, ii-56 : nulla non fan gl'irresoluti e i
diffìcile da raggiungere. luca pulci, ii-56 : nobil creati fumo nei cieli irti,
è modo dell'uso. soffici, ii-56 : avveniva talvolta che qualcuno di noi
strinsi. s. caterina da siena, ii-56 : ma se la volontà è morta
m'affliga. lorenzo de'medici, ii-56 : leva in superbia l'animo di terra
strana delle membra. d'annunzio, ii-56 : ora meridiana / d'inimitabile vita
, depravazione morale. fagiuoli, ii-56 : i drappi e gli ori, ed
lor da'piedi. dalla croce, ii-56 : per consumare e risolvere il sangue,
notizia calunniosa o tendenziosa. pallavicino, ii-56 : i quali fogli, per conseguire spaccio
; malfattore, delinquente. sercambi, ii-56 : funno presi dalle guardie di lucca
denaro. gir. priuli, ii-56 : per la quarantia criminal fu con-
di spirito di profezia. tasso, ii-56 : l'avarizia, sempre vilissima,
censurato, biasimato aspramente. caporali, ii-56 : pur se altri ci tenessero le mani
carpir dal paradiso. a. cattaneo, ii-56 : alcuni bambini ben maturati escon da
un mazzo di lettere. ojetti, ii-56 : titoli di rendita tagliuzzati a scala e
concerto de'desideri. g. ferrari, ii-56 : nell'arte il mondo non è
son sì mendico. della casa, ii-56 : io voglio tacere, serenissimo principe,
la persa appiè del monte. fantoni, ii-56 : pallide viole / narcisi, aneti
egoisticamente e disonestamente. caporali, ii-56 : ahi! crudele avarizia, ahi!
tutti. benvenuto da imola volgar., ii-56 : lo caldo del meriggio e lo
e amor ti sprona. bellincioni, ii-56 : se senza il suo voler qui
la forma del dialogo. labriola, ii-56 : socrate... reagì contro le
-recipr. l. pascoli, ii-56 : giacché lo vedeva così inclinato e
d'invidia. a. cattaneo, ii-56 : né solamente sono beni senza mischianza
intiero sopra al porto. fagiuoli, ii-56 : siano d'oro le vesti e un
montar per lo raggio divino. ottimo, ii-56 : lo stato della beatitudine è così
protetti dalla fortuna. lettere inedite, ii-56 : mi trovò questo avviso in letto co'
senza fallo certamente. dante, li ii-56 : mostra poi la faccia scolorita /
e farle tacere. lettere inedite, ii-56 : segue a persuadermi con gagliardi motivi
fratellanza loro. francesco da barberino, ii-56 : verso i gravati compassion ti mova.
quando arano. o. targioni tozzetti, ii-56 : gabbie o musarole per i cavalli
egli sul collo aveva. soderini, ii-56 : la farina nell'aceto disfatta manda via
signore. s. carlo da sezze, ii-56 : non mi castighi il signore con
sua ambrosia. lorenzo de'medici, ii-56 : di questi due è il nettare
e verso il cielo ritornare. zilioli, ii-56 : comparve prima fermata in alto a
contemporaneo. francesco da barberino, ii-56 : lo tuo parlar confermi / ogni
el buon cammino aperto. nardi, ii-56 : i viniziani duravano in lega col
ippolito / degli alberigli. vasari, ii-56 : volendo far fare una tavola..
cattolica. petrarca volgar., ii-56 : anastasio ortodosso impera- dore. caro
chiarita o risolta. soffici, ii-56 : la quale [famiglia] poi non
, le acque crude. parini, ii-56 : sotto ad una frese'ombra /
siete stato mio parziale. marino, ii-56 : in publiche scritture ed in ogni
quarto de la fisica). milizia, ii-56 : pur troppo scimiotti copisti compilatori fanno
-con uso aggett. caporali, ii-56 : ahi! crudele avarizia, ahi!
sempre all'orza. d'annunzio, ii-56 : oh perìstrofe gioiosa / verso la pampinea
(un gioiello). ojetti, ii-56 : tra i fili di platino perlinato sono
critica aspra e dura. zeno, ii-56 : ho veduta quella critica fatta contra 'messer
libertinaggio e di pinzoccheria. baretti, ii-56 : questa verità, come tutte le verità
il profitto de'giovani. pascoli, ii-56 : la faccia vermiglia era la volontà di
e cascono i monconi. lippi, ii-56 : i gatti e paol corbi inveleniti,
qualunque altra creatura vivente. pascoli, ii-56 : mi pareva chiaro come le tre facce
[anno accademico 1984- 1985], ii-56 : la facoltà ha previsto tra gli insegnamenti
[anno accademico 1984- 1985], ii-56 : gli esami relativi agli insegnamenti propedeutici
aveva sede. gir. priuli, ii-56 : per la quarantìa criminal fu conde-
la potenza de'romani. nardi, ii-56 : essendo quietati i tumulti in ispagna e
cioè a vita felice. piccolomini, ii-56 : non può avvenire già per modo
diventato freddo. mazzei, ii-56 : ditemi se vi paresse da tórre un
ha diritto di riscuotere. segneri, ii-56 : è salutevole questa mattina ire alla predica
negativamente sulla situazione presente. panzini, ii-56 : che umiliazione ricevere di queste lezioni
. benvenuto da imola volgar., ii-56 : asdrubale, destandosi al romore de'
ad oste. gir. priuli, ii-56 : per la quarantia criminal fo condenato
fare allo spasimo. fagiuoli, ii-56 : siano d'oro le vesti: e
dio sperare. francesco da barberino, ii-56 : lo tuo parlar confermi / ogni
, e quivi essere abbandonati. sarpi, ii-56 : restava solo l'altra via di
riconoscenza con taluno. nardi, ii-56 : 1 viniziani duravano in lega col
sia obligato rigorosamente gastigargli. tasso, ii-56 : quand'io avessi a lamentarmi o
rigurgita di errori grammaticali. delfico, ii-56 : tutti i loro storici antichi erano
possiede. catzelu [guevara], ii-56 : niente ti giova aver rinunziato il mondo
-avvinare una botte. mazzei, ii-56 : ditemi se vi paresse da torre un
la morte. bandello, 2-40 (ii-56 ): poi che camillo per sua,
al romor dell'acque. palazzeschi, ii-56 : al dolce romore dell'acqua / la
bellissimo e finissimo lavoro. emiliani-giudici, ii-56 : la poesia di dante parve ruvida
meritare più laida appellazione. cesari, ii-56 : io avea ripreso il parlare non badando
preseno 14 stendardi del turco. giovio, ii-56 : cesare dittatore ad ilerda,.
ingordi. s. carlo da sezze, ii-56 : sia benedetto il nostro bon signore
capacità di una facoltà. tasso, ii-56 : quand'io avessi a lamentarmi o di
aspetto culturale o storico. labriola, ii-56 : un'umanità più larga si formava a
. guicciar- lorenzo de'medici, ii-56 : leva in superbia l'animo di
e tu m'aresti scomodata. segneri, ii-56 : per rintracciar seriamente qual sia la
(un incontro). bacchetti, ii-56 : arginelli di risaia, casali da pesca
tutto 'l popolo. f. casini, ii-56 : si azzuffavano insieme con fremito e
grosso e rapidofiume dell'adda. pisacane, ii-56 : quando la comunicazione con roma era
acquario, pesci). restoro, ii-56 : trovamo lo cerchio del zodiaco diviso en
-fare sprofondare. b. tasso, ii-56 : l'incauto fanciùl col cor rivolto /
sieno beffati i minuti emiliani-giudici, ii-56 : la eccellenza di uno scrittore
l'altra quattro figlie femmine. brancati, ii-56 : le fece il verso con una
, ve l'abbiamo inscritto. giordani, ii-56 : le madri, pocofa spaventate, ora
/ mia voce si smarrì. ungaretti, ii-56 : una fuligine / lilla corona i
a guisa di snodata catena. ojetti, ii-56 : ecco un bracciale di platino,
a pochi passi. t. regge, ii-56 : la stazione- cilindro utilizzerebbe come pannelli
elementi naturali o architettonici. verga, ii-56 : sull'uscio del cortiletto, cogli occhi
l'aquila il volo. pananti, ii-56 : gli augei, stendendo le dorate piume
stampite-, affettata. bersezio, ii-56 : voi parlate come se foste in città
prezzo). c. gozzi, ii-56 : mi si disse che le chiavi de'
ricordati nelle opere storiografiche. moravia, ii-56 : vi sembrerà assurdo.., ma
ne strascica un buono avanzo. fagiuoli, ii-56 : siano d'oro le vesti:
macellaio di infimo ordine. fagiuoli, ii-56 : moglie sarà d'uno strascino, /
i mollissimi strati si confuse. grossi, ii-56 : -che rivela i diversi strati
1. nelli, ii-56 : ei se la [la vergine]
punti di sutura. dalla croce, ii-56 : è molto conveniente, quanto più presto
che molto ha della palma. massaia, ii-56 : il tamarindo, dopo la palma
-suicidarsi. bandello, 2-40 (ii-56 ): a lui e anco a me
si versa fuori. c. gozzi, ii-56 : entrai quella sera nel teatro potendo
, manifestare. lorenzo de'medici, ii-56 : chi di sue bellezze s'innamora,
. stuello. dalla croce, ii-56 : se veramente questo modo di medicare
di suon buio. giuliani, ii-56 : v'è scambiata qualche lettera, unke'
accolito. g. m. cecchi, ii-56 : - abbi cura a quest'uscio
ricorrenze religiose. bibbia volgar., ii-56 : e se peregrino o forestiere sarà fra
sien zembuti. b. giambullari, ii-56 : il buon destrier qui gli fu