, il senso d'infelicità. deledda, ii-51 : anche in aprile il frantoio continuò
e scintillante tutto il fogliame. panzini, ii-51 : un grande acquazzone avea rinfrescato l'
beltà sono sempre congiunte. deledda, ii-51 : il bimbo lo seguiva tutto lieto
a tener famigli. berni, 16-2 (ii-51 ): rideva l'un, che
maggior parte immaginate divine. mazzini, ii-51 : quei miseri, che i padroni trattavano
ebbi la tal contentezza. mazzini, ii-51 : il io novembre d'ogni anno
anco inconsiderato di me? sarpi, ii-51 : molti ancora amavano in lui la
al taglio delle foreste. boine, ii-51 : il mondo s'arricchiva, il mondo
]. chiome attorte. panzini, ii-51 : da quella candidezza di idem, pr
, sol cose nere. deledda, ii-51 : era un paesaggio dolce e melanconico,
cedono, al vento. beltramelli, ii-51 : la piccola mano di lei si
gran bu bu. idem, ii-51 : or dunque zitti zitti a'paretai /
, gatti e baliste. scgneri, ii-51 : bastò ordinare alla morte che lo
togliersi dalla vista un barbaglio. panzini, ii-51 : divenuto cittadino libero, egli è
crudeltà; condotta inumana. guicciardini, ii-51 : avesse incrudelito nelle età miserabili eziandio
2. barbata. soderini, ii-51 : ancora in sul divelto si possono [
uno e l'altro lato. carena, ii-51 : maniglia, chiamano quel foro quadro
uno spessore più grosso. carena, ii-51 : penna, è l'estremo lembo della
loro guai. berni, 16-2 (ii-51 ): e forse che non par ch'
tovaglia non ne resta bruttata. idem, ii-51 : bìlichi, quei due robusti perni
al figur. bacchetti, ii-51 : severissimo predicatore e confessore, oltre
il quale muovesi lo stantuffo. idem, ii-51 : bronzine, due massicci pezzi di
escono del bulicame. ser giovanni, ii-51 : la città di viterbo fu fatta.
infetto moralmente, corrotto. monti, ii-51 : dalla loro viva voce potrai intendere
delle braccia e del viso. panzini, ii-51 : da quella candidezza di vestimenta viene
io presi ci siamo. giusti, ii-51 : facciamo a compatirci piuttosto che a
di quello di schiavo. pellico, ii-51 : il confessare con franchezza, e
elettori di volerglielo addossare. segneri, ii-51 : come adunque ardite tanto di offenderlo [
in una strada a'sassi. vasari, ii-51 : né lascerò di dire che piero
fare entrare il desideratissimo ospite. pellico, ii-51 : sono svegliato da romore di catenacci
polvere le cattivate bandiere. prati, ii-51 : né il campo nostro / né il
pluto a cenar spinti. prati, ii-51 : « fratelli », l'ospite cenciata
riferisce ai ciclisti. panzini, ii-51 : tele candide e finissime, dal soave
pubblichi, senza veruna formalità. monti, ii-51 : il cittadino salvi già frate,
della certezza della salute. pellico, ii-51 : egli è dovere di confessare un'importante
, quanto questo. ser giovanni, ii-51 : per la detta mutazion del cielo è
corio e l'amnio. vallisneri, ii-51 : pensa che queste vesciche., possano
dell'automobile, clacson. panzini, ii-51 : -vengo da x, -esclamò festosamente
coronano / in volta ministrando. prati, ii-51 : fratelli! - / l'ospite
me parve, cortegiana. leopardi, ii-51 : i primi scrittori d'una lingua
, quando volgea la faccia. aretino, ii-51 : la fortuna ha il crine dinanzi
accadevano a'tempi suoi. leopardi, ii-51 : tanti scrittori fiorentini o toscani
d'argento al suon cantava. prati, ii-51 : i capitani, / dell'ardir
altra non è durabile. vasari, ii-51 : si contentava veder salvatico ogni cosa
, altri prossimi al martirio. baruffaldi, ii-51 : splende il terrò, e in
altra? pellico, corte., ii-51 : se dureranno in italia le denominazioni di
; trarre in giù. folengo, ii-51 : [dio] dome / tien le
si cominciaro. donato degli albanzani, ii-51 : cesare voleva dilungare il tempo ed aspettare
dimostrano. pellico, conc., ii-51 : il tempo però che dissipa tutti
, a dirlo espresso. forteguerri, ii-51 : in questa congiuntura, / a
. benvenuto da imola volgar., ii-51 : portando li scudi dinanzi da sé
, non in parlar disciolto. baldi, ii-51 : deggio cantar in rima, o
patetiche lamentazioni dei zelatori. pisacane, ii-51 : il dominio della sicilia è il pomo
una data condizione. giordani, ii-51 : nella basilica di monza e in san
, come se invecchiasse. moravia, ii-51 : parlava con tono elegiaco, come
da ogni terreno affetto. milizia, ii-51 : la maggior parte degl'inclinati alle
predecessori. pellico, conc., ii-51 : il tempo... che dissipa
e di poca fantasia. milizia, ii-51 : provvisti di esattezza e di raziocinio
, slancio balzano. aretino, ii-51 : sai tu ciò che ti avverrà,
e crudo. giusto de'conti, ii-51 : al superbo faretrato divo, / che
farsetto: il corpo. giovio, ii-51 : debbe bene efestione amore al fusto
aggiunse una scure. a. verri, ii-51 : [siila] immantinente apparve nel
far ragione. g. capponi, ii-51 : s'accozzava egli nel priorato con tre
già macinato in chilo. menzini, ii-51 : chi mai del vesuvio estinguer spera
/ al cener di sicheo. caporali, ii-51 : scrivete voi ai secoli futuri /
, ecc.). giusti, ii-51 : a napoli ultimamente... volevano
pupille accender fiamme nell'acque. arici, ii-51 : folgorante / era il guardo di
gli dà alcun stento. folengo, ii-51 : dome / tien [dio] le
oca. -forcellétta. ottimo, ii-51 : al tempo che l'uva s'inbruna
né albero né pianta alcuna. menzini, ii-51 : chi mai del vesuvio estinguer spera
a similitudine sua. lorenzo de'medici, ii-51 : l'intelletto e il disir così
a tutta l'assemblea. verga, ii-51 : tese l'arco delle sopracciglia,
aumentandola a più doppi. prati, ii-51 : trecento / levar le spade, fremebondi
se non in frigandò. goldoni, ii-51 : -nella prima portada ghe daremo la
, degli aristocratici ed oligarchi. monti, ii-51 : forlì, 19 frimale. caro
, ecc.). marino, ii-51 : di cento vezzi e di mille delizie
tastando qua e là. soderini, ii-51 : alla primavera si satollino [gli asparagi
de'navigi ostili aspro ritegno. testi, ii-51 : or tu ch'ai suon de'
, calamità, orrore. segneri, ii-51 : un embrice, ch'all'entrare di
quiete nel futuro anno. caporali, ii-51 : scrivete voi ai secoli futuri / questa
allegrezza allor mi pascolo. pananti, ii-51 : o donne, sì gentil sesso
di fermarsi a vederlo. rovani, ii-51 : comparve il papa sulla sedia gestatoria,
vulcani 's'appellarono. colletta, ii-51 : il monte vesuvio, che da parecchi
e le teste in delirio. brancati, ii-51 : arrivava dopo tre ore, penetrava
gialappa in mia vece. periodici popolari, ii-51 : domani il medico monta le scale
si diede ad essere biasimatore. patrizi, ii-51 : né ar- chilogo, né simonide
giovanni da samminiato [petrarca], ii-51 : nella sua gioventùdine fu pastore. aretino
ridoni la grazia sua. pananti, ii-51 : per tutto [o donne] siete
. grugno. periodici popolari, ii-51 : al par d'un cerbero, digrigna
, nodi, ecc. caporali, ii-51 : mi rose [la sorca] un
non veggio con che ripararmi. caporali, ii-51 : tutto quel tempo che abitai /
particella pronom.). soderini, ii-51 : amandogli bianchi [gli asparagi],
quando l'uva imbruna. ottimo, ii-51 : al tempo che l'uva s'
invenzioni. f. f. frugoni, ii-51 : imaginarie menzogne... tutto
impauroe ulisse. andrea da barberino, ii-51 : con furia si mosse, e corse
quando l'uva imbruna. ottimo, ii-51 : al tempo che l'uva s'imbruna
o in bestrica mi lodo? giovio, ii-51 : * breviter ', noi ne
da una calotta. dossi, ii-51 : un lùrido vecchio, plumbleo di faccia
il cappuccio. gonzaga, ii-51 : non vi conoscerebbe la notte con
se incatenate 0 sciolte. balbo, ii-51 : l'italia era incatenata di su,
. prov. albertano volgar., ii-51 : compagno si fa della colpa chi
così di botto riconoscere. straparola, ii-51 : andando per la città, s'incontrò
che potea elli. frate ubertino, ii-51 : perfetto insegnamento / non s'ha
romani. g. bentivoglio, ii-51 : senza l'interposizione e l'autorità
in quella del padre suo. prati, ii-51 : duci aduna, arde fochi,
il concistoro per domani. sarpi, ii-51 : l'imperatore... intimò la
. s. bernardino da siena, ii-51 : indimoniati e nimici della umana generazione
accusativo alla greca. marini, ii-51 : ridottami miracolosamente a terra, forse
divietò fino il nome. dossi, ii-51 : erano laidità; èrano orrende bestemmie
sentimento). francesco da barberino, ii-51 : mo vedi, se tu vuo'
dicesse male. albertano volgar., ii-51 : per lui facci ogni cosa che per
i campi e alberi. soderini, ii-51 : sia... ben letaminato con
litro, bottiglia. periodici popolari, ii-51 : vien la domenica: noi pur sul
costrizione; scappatoia. bocchelli, ii-51 : costoro esercitavan l'arte di far denaro
in malissimo conto. m. adriani, ii-51 : gli ateniesi, prestando fede agli
2. manetta. roseo, ii-51 : il savio filosofo, senza dire altro
né chi ve le appicca. roseo, ii-51 : il savio filosofo...
mare oon mercatanzie. bernì, 16-2 (ii-51 ): chi va per mar,
: il crocifisso. f. casini, ii-51 : richiesti di un qualche uffizio a
de la barba di cristallo. vasari, ii-51 : né lascerò di dire che piero
selvaggi; il cielo ardeva. ungaretti, ii-51 : avido lutto ronzante nei vivi,
fisionomia delle nostre parti. verga, ii-51 : a proposito, lei è messa divinamente
minore, occuperanno poco spazio. bellori, ii-51 : ridusse l'opera a perfezione in
tra i capitani francesi. marini, ii-51 : ridottami miracolosamente a terra, forse
, non ne posso più. ojetti, ii-51 : ti metteva la mano sulla mano
. mordacchia. roseo, ii-51 : il savio filosofo... pose
manecchie, ferri da piedi. idem, ii-51 : i lacedemoni... con
in modo assoluto. della casa, ii-51 : quasi l'imperatore come essi facciano
la fuga oltre rapiva. pindemonte, ii-51 : tra piagge di bei fior mugghia
tutti i buon forte dispiacque. gherardi, ii-51 : grandissima guerra naque fra'romani e
qua partire volersi. caro, 12- ii-51 : mi contento che voi crediate che io
, giustificare. francesco da barberino, ii-51 : mo vedi se tu vuo piacerle
all'argine. berni, 16-4 (ii-51 ): così si risolve finalmente /
è da pregiarsi il boccaccio. cesari, ii-51 : un bel poeta, un prosatore
modestia ed i consigli. foscolo, ii-51 : pazienza opposi / a tuo furore io
e agli grandi travagli. bocalosi, ii-51 : per poterci dire veramente liberi..
orizzonte razionale). ristoro, ii-51 : lo cerchio de l'orizzonte lo divide
mezzo involta nelle fiamme. pindemonte, ii-51 : natura... / spesso gode
. 0. targioni tozzetti, ii-51 : foglie come setole; pannocchia sparsa
e la scopetta. p. fortini, ii-51 : un gentil omo firentino,.
.). pari. ristoro, ii-51 : faremo uno cerchio sì grande come
importante. lorenzo de * medici, ii-51 : lo specular cose celesti e belle
questo giorno passiamo. ottimo, ii-51 : molto tempo era trascorso nel parlamento
-stormo di uccelli migranti. pananti, ii-51 : convien che un tenditor sappia, indovini
un poco di clemenza. foscolo, ii-51 : pazienza opposi / a tuo furore io
li marzadelli. ulloa [guevara], ii-51 : il grano di tormento che cadde
(un astro). testi, ii-51 : tramonteran de le maligne stelle / i
piattola, rispondeva smargiasso. giusti, ii-51 : bisognerebbe avere il sangue di piattola per
restai com'un merlotto. mamiani, ii-51 : e tu picchia e ripicchia che
operare d'awantaggio. periodici popolari, ii-51 : o dilettissimi, spesso da voi
in quella. a. cattaneo, ii-51 : che tempo ha di prepararsi alla
, una sensazione). bratteati, ii-51 : tutte cose che, pigiate nei sensi
in un piatto comune. malaparte, ii-51 : spogliare un carciofo d'empoli,
note al malmantile [1788], ii-51 : 'pizzicata': quasi cosa che si piglia
assiderato e fatto plumbeo. dossi, ii-51 : un lurido vecchio, plumbeo di
, né ancora masticarlo. delminio, ii-51 : volendo sonar, non è di
, preludio. a. cattaneo, ii-51 : io so bene che le malattie sono
ansaldo? giuseppe flavio volgar., ii-51 : sempre preponeva l'utilità pubblica alla
, ora fu sospeso. beltrametli, ii-51 : come era prevedibile, l'ultima distanza
carte. catzelu [guevara], ii-51 : ladro corsaro è quel monaco che tien
(un monte). ungaretti, ii-51 : avido lutto ronzante nei vivi, /
di nomi celesti e infernali. massaia, ii-51 : la purificazione... consiste
i punti, dottorarsi. caporali, ii-51 : se io avessi avuto a recitare
immacolato. catzelu [guevara], ii-51 : contentarsi un religioso di aver la
prima armarsi. g. bentivoglio, ii-51 : querelaronsi co 'l re di questa
volontà. francesco da barberino, ii-51 : mo vedi, se tu vuo'piacerle
cenni di star zitto. moravia, ii-51 : più di una volta sebastiano, invece
(un recipiente). ottimo, ii-51 : al tempo che l'uva s'imbruna
, non poterono ritrovare. marini, ii-51 : ridottami miracolosamente a terra, forse
e sei rigine. documenti perugini, ii-51 : onne persona de la ci- tà
degna del remo. c. gozzi, ii-51 : considerava tra me che un secretano
del corpo). dalla croce, ii-51 : ne ho veduti di simili [nasi
, rimesso in salute. baretti, ii-51 : allora la mia mariannina starà bene e
piede sulla terra ferma. marini, ii-51 : ridottami miracolosamente a terra,..
, un ortaggio). soaerini, ii-51 : quando averai colti gli asparagi, volendone
parti guaste o superflue. soderini, ii-51 : quando averai colti gli asparagi, volendone
ha rinfrescato il tempo oggi. fanzini, ii-51 : un giorno che un grande acquazzone
. f. f. frugoni, ii-51 : i pipistrelli... si rintanano
altra lettera dell'8 febbraio. mamiani, ii-51 : e tu picchia e ripicchia che
con fasce incrociate. dalla croce, ii-51 : alle volte anco fa bisogno ritrovar
l'aria i vostri balli. lemene, ii-51 : del suo poter, del suo
. -ostilità. fagiuoli, ii-51 : io la guardava fiso fiso: ed
nel rozzo dialetto della balia. giuliani, ii-51 : quella rozza pronuncia, quelle storpiature
, troiaccia. c. gonzaga, ii-51 : poverello me! non era già ella
sul nido di comiglia rugginoso. brancati, ii-51 : alle case di catania erano succeduti
pietà degli artefici. monte, ii-51 : vedrai di giovinetta donna / sotto viso
il gattìce, il tiglio. moretti, ii-51 : sorrideva al numero rilevante degli zoccoli
. a. f. doni, ii-51 : -chi ci cavò della prigionia? -san
ch'è berlingaccio. periodici popolari, ii-51 : quell'altro, gonfio come una botte
sbrigliata fantasia. c. gozzi, ii-51 : non v'era nessuno che non
l'eccesso della goffaggine. idem, ii-51 : -ben, son contento; ma come
radici della terra circostante. soderini, ii-51 : quando averai colti gli asparagi, volendone
moneta. giuseppe di santa maria, ii-51 : consegnai qualche denaro a detto padre
questo imperio loro ». balbo, ii-51 : casa savoia sola, grazie al vicinato
e quella è sciolta. ottimo, ii-51 : l'anima, s'ella ode,
scomunicato. catzelu [guevara], ii-51 : i beni di ierico furono agli ebrei
religiosi. catzelu [guevara], ii-51 : o tu fratello che leggi, overo
scarso impegno e convinzione. baretti, ii-51 : non chiamo invenzione quella facile facoltà
a dar lor beccata. bellincioni, ii-51 : o liete oggi campagne! o fortunate
. bellotti [euripide], ii-51 : perché crucciarmi / dello sposo io
-fuori posto, staccato. baruffaldi, ii-51 : da barbaro garzone / è vibrato il
ogni più nobile concetto. giuliani, ii-51 : quella rozza pronunzia, quelle storpiature
sfuggito, lo travagliava. marini, ii-51 : ridottami miracolosamente a terra, forse
pananti, ii-51 : quando si sgolano i cantanti, /
e purità dei vocaboli. gobetti, ii-51 : l'idillio sgraziato, la tendenza alla
'cresco insieme'; cfr. dalla croce, ii-51 : « crescono le par
. gatto, donato degli albanzani, ii-51 : ancora ch'egli potessono 2-119: pallone
un esercito contra nemici. vasari, ii-51 : recavasi spesso a vedere o animali o
della società in genere. garibaldi, ii-51 : miei cari amici, sì! l'
s. maria maddalena de'pazzi, ii-51 : durò sino all'undici ore sonate,
o di un parere. piccolomini, ii-51 : questa... è la defensione
l'opera de la misericordia? marini, ii-51 : fui altresì compartita, medicata e
-facoltà intellettuale. mile. giusti, ii-51 : volevano maritare a una specie di galeotti
con essa la polvere. panzini, ii-51 : un giorno che un grande acquazzone
iperb.). ungaretti, ii-51 : estate, / sino ad orbite ombrate
rie fortune, fulminee ruine. deledda, ii-51 : l'inverno passò, ma =
da una lingua strapazzatrice. giusti, ii-51 : io credo che un vitupero simile
; ridurre in pezzi. caporali, ii-51 : il pensar d'attoscarla [una sorcia
degli stilemi dell'arcadia. baretti, ii-51 : così volesse la peste venir a bella
disubbidienza alla sedia apostolica. tortora, ii-51 : al signor di villars suo luogotenente
dimandato e'gli avevano. cesari, ii-51 : egli si mette sulle berte assai per
governo è da dirsi popolare. delfico, ii-51 : la vera storia non si dovrebbe
oldfinger non si preoccupa. buzzati, ii-51 : in testa, staccati da tutti
le trapellé). caporali, ii-51 : il pensar d'attoscarla una sorca era
. tenore di vita. pattavicino, ii-51 : che l'onore de'magistrati debba misurarsi
sua moglie patisce. a. verri, ii-51 : poscia nella sua casa tripudiava di
riferimento a soggetti inanimati. ottimo, ii-51 : al tempo che l'uva s'imbruna
di veste i nudi. fagiuoli, ii-51 : che siete pazza eh? dove siam
vi potesse usare. a. pucci, ii-51 : samarca è una città del gran
in combattimento. andrea da barberino, ii-51 : avendo fatto pruova grande, cominciarono
con valoroso suo moto. arici, ii-51 : con dolci sorrisi e con sembianta /
, un argomento). giovio, ii-51 : breviter, noi ne incacamo al periculo
modi sagaci la zuffa. gherardi, ii-51 : sendo afrontati li eserciti insieme alla zuffa
soggetto. mandeville volgar., ii-51 : e sapiate, che quegli che sono
di un flauto. marinetti, ii-51 : sogliola, voltando la propria cavalcatura verso