, e turbossi. g. gozzi, ii-44 : in poesia di uomini e
d'imperiale sapor tedesco. verga, ii-44 : faceva il maestro di scuola per
ad occupare il luogo suo. mazzini, ii-44 : ma in quei mesi fatali
. avanzato, proposto. soffici, ii-44 : il più di codesti affari, affacciati
o meno vantaggiosamente affittabile. soffici, ii-44 : né c'era affare che potesse
b. croce [basile], ii-44 : e si rimase buon pezzo afflitti come
s'affratellassero in questa. mazzini, ii-44 : quei che più s'erano affratellati con
cime indorate dal sole declinante. panzini, ii-44 : il tuo capo [o maiale
destinate, siano musicate davvero. mazzini, ii-44 : fu la tempesta del dubbio:
si ammalassero d'autunno. panzini, ii-44 : in questo villaggio la gente stenta a
quello della nostra immortalità. conciliatore, ii-44 : l'accademia ha decretato una medaglia
grande scompiglio e confusione. aretino, ii-44 : sono in openione che andrà sottosopra
fa testo. berni, 15-48 (ii-44 ): il sasso del tuo fallo difensore
invocai il dono del pianto. idem, ii-44 : i sinistri presentimenti che mi angosciavano
questi a giusta distanza. carena, ii-44 : nella parte interna del corpo [del
una incombenza). baretti, ii-44 : egli arrabbia della trista commissione appoggiatagli
è arbitro della mia felicità. soffici, ii-44 : valendosi del fatto di quella sua
si servono dell'archetto. carena, ii-44 : la vibrazione sonora delle corde viene
non avermi ad arrabbiare. idem, ii-44 : egli arrabbia della trista commissione appoggiatagli.
possono mai venire asserviti. soffici, ii-44 : quella specie di asservimento che lo
saputo arrivar tant'oltre. mazzini, ii-44 : io aveva l'anima traboccante e
idee e le intere nomenclature. mazzini, ii-44 : quell'edi- fizio morale d'amore
ch'io so risponderne. mazzini, ii-44 : poco m'importava anche allora che
avventori ripiene di vero caffè. panzini, ii-44 : la nonna non vuole, non
in prigione invece di me? soffici, ii-44 : già prevenuto sfavorevolmente dal dissesto del
preziosa: alabandina. sacchetti, ii-44 : perle, zaffir, balasci, argento
all'indole sua primitiva. tommaseo, ii-44 : per cansare la barbarie taluni ricorsero
/ gli stolti esempi. idem, ii-44 : oltre a stroppiarmi dolorosamente questi poveri
noi abbiamo una belva ». prati, ii-44 : altri disegni / da me,
convenevolmente dotato. lorenzo de'medici, ii-44 : tre spezie son de'beni uman
bere. a. f. doni, ii-44 : il mangiare e bere, ch'è
biasma il sesso femminile. sarpi, ii-44 : li protestanti detestavano vinterim più che
piombo catenate. b. davanzati, ii-44 : eran principi, o signori coperti
cagione delle mie petulanze. panzini, ii-44 : domenica ho intesa la nuora leticare
sfondo bruno rosato. aretino, ii-44 : -torniamo a le pietre preziose: vedi
vada liberandosi la nostra italia. monti, ii-44 : imola è una cancrena puzzolente,
, la regola delle terzine. serra, ii-44 : sono i « trionfi * un
romani e degli spartani. vasari, ii-44 : è quest'arte tanto difficile ed ha
andar col capo rotto. pananti, ii-44 : non segue a'paretai come a'teatri
lume per ogni cantone. aretino, ii-44 : questo è un carbone, fratello,
vero che fondità altri contramoti. tommaseo, ii-44 : le incernon è del tutto impossibile
il cervel filosofando. berni, 18-48 (ii-44 ): né pare a me che
; senza far rumore. giusti, ii-44 : così, mi si cacciano sotto la
una sola chiacchera non sazia. ariosto, ii-44 : io t'ho inteso, non
russi un gran macello. parini, ii-44 : io de'miei colli ameni / nel
vescica uscì la punta. panzini, ii-44 : tempo fa il porcello era infermo.
immortalità di voi carte. vasari, ii-44 : molti sono che hanno disegnato divinamente
per il letto. d'annunzio, ii-44 : e partiva il suo letto / di
specie del vino. sarpi, ii-44 : biasmavano sopra tutto la dottrina della
essere di nazione stranieri. pellico, ii-44 : forse si dànno smanie di natura
di un cappello). beltramelli, ii-44 : -ti sembra brutto? [il colore
di rapportarsi a quello. magalotti, ii-44 : passa [platone] poi avanti
un'ombra di realtà. serra, ii-44 : cercherò di esporre sommariamente la contenenza
altro contrabbasso. l. bellini, ii-44 : de'quali [suoni] il crocchio
, ornare di corona. soderini, ii-44 : usavano gli antichi... di
sempre gli cresceva di piacere. vasari, ii-44 : essendo tali le cose sue,
percosso. l. bellini, ii-44 : de'quali il crocchio stovigliesco è il
abitare con marco lepido? bembo, ii-44 : non prima fui scorto da lei,
al servizio del pubblico. verga, ii-44 : talché lungo la perenne 'via
avean cinto il bel loco. folengo, ii-44 : la cui simplicità, la castimonia
tratti il bene. ser giovanni, ii-44 : la seconda [cosa] è il
soddisfatta ogni nostra brama. magalotti, ii-44 : primo principio di tutte le cose
dire chi vuole). lanzi, ii-44 : essi sieguono il secco disegno dei
descese in apulia. ser giovanni, ii-44 : passando annibai palpi apennine, per
e il divo achille. giordani, ii-44 : le grandi cose che si narrano
giudice, ti disnebbi. monti, ii-44 : io mi studiava di disnebbiare questi sospetti
corsero di divagamento ferino. mazzini, ii-44 : era... la rovina,
da me lunge dispiega. pananti, ii-44 : augel palustre va radendo il suolo
senza alcun disvaro. bandello, 2-40 (ii-44 ): dal poter a tesser è
volte diverse mie lettere. marino, ii-44 : fu recitata un'altra orazione in mia
d'amor s'appaghi. folengo, ii-44 : or una donzelletta, a l'altre
invar. poscritto. tasso, ii-44 : doposcritta. la fretta che ho di
ignoto della prateria notturna. ungaretti, ii-44 : amore, mio giovane emblema,
1 verbi come costringere. guittone, ii-44 : amor, poi sostenere / de lo
tua coscienza non possa travagliare. fazio, ii-44 : chi vi cerca scommettere / cacciatei
terra. a. f. doni, ii-44 : il dormire assai vi fa mezzo
e col timore di dio. sarpi, ii-44 : andò l'imperatore nell'inferior germania
spirto detto. bandello, 2-40 (ii-44 ): dal poter a tesser è un
proprio fonte altro aforismo. colletta, ii-44 : alcuni de'congiurati mancarono al convenuto
; compleanno, onomastico. verga, ii-44 : un giorno, lo rammentava sempre con
sono io a forzarla. de marchi, ii-44 : il comitato ordinatore del circolo non
accrescono fiamma tratto tratto. verga, ii-44 : portava, sotto il paletò spelato,
e così si finisce. vasari, ii-44 : tanta era la morbidezza delle carni
. a. pucci, ii-44 : non si puote andare più oltre né
della tromba e del flauto. giovio, ii-44 : esso se ne volse risentir con
percuotere con forza. giovio, ii-44 : meritate li bianchi destreri, frabotando
fracassamento delle lor lance. milizia, ii-44 : si fecero indi i gradini di legno
interrogare, senza profitto. moravia, ii-44 : finii di vuotare in fretta e furia
avrebbe dovuto farsi sentire. ungaretti, ii-44 : è l'ultima volta che miro
un lino bagnato. emanuelli, ii-44 : erano tutte già sfatte...
, motto di spirito. roberti, ii-44 : due orribili magagne seguirono a contaminar
/ rallegra i sonni miei. zanella, ii-44 : ove romito poggia / un colle
per il giovedì seguente. marino, ii-44 : qui hanno voluto in ogni modo
cyperus longis). ricettario fiorentino, ii-44 : lo squinanto, cioè fior di
sono il principale distintivo. milizia, ii-44 : 'anelli'diconsi i tre listelli sopra
pietra o di marmo. milizia, ii-44 : l'anfiteatro era un edificio spazioso ordinariamente
leggiadro al grazioso volto. manni, ii-44 : dipinge tutta l'apparenza ed il tratto
— anche al figur. musso, ii-44 : io non so né voglio romper giammai
a disagio. petruccelli della gattina, ii-44 : rhoda,... che dell'
del teatro di ibsen. gobetti, ii-44 : il tacere di ibsen è evidentemente un
immemore onda di lete. ungaretti, ii-44 : morte, arido fiume...
una tragedia). giraldi cinzio, ii-44 : per le semplici [tragedie] non
o le ereditarono. patrizi, ii-44 : potè scacciar di tebe la progenie
sa capacitarsi o convincersi. guicciardini, ii-44 : ma perché la città quasi tutta
; imprudenza, negligenza. micheli, ii-44 : purché... per incautezza di
-rifl. bandello, 2-40 (ii-44 ): quante fiate, partendoti da la
ardore. a. fanioni, ii-44 : elpino dietro della siepe ascoso / la
viventi dalla pianta all'uomo. deledda, ii-44 : le cento lire gli sembravano un
, un sentimento). siri, ii-44 : con questi sparlamenti s'infelloniva lo
e la cangiata forma. delminio, ii-44 : il fiato,... tirato
solennemente erano state deliberate. firenzuola, ii-44 : così nacque amore, in fra di
fama, divenire celebre. balbo, ii-44 : raffaello... imparò a perugia
-assol. b. davanzali, ii-44 : sbuffano i soldati; chiamano traditori
ineluttabile, inevitabile. gherardi, ii-44 : aparia il felicissimo augusto colla sua
in quelli di toscana. marini, ii-44 : a capo di poche settimane così
venerdì santo inverso il sabato. pindemonte, ii-44 : giuran che l'han talora inverso
e con irresistibile effetto. brancati, ii-44 : quella stupidità... era per
(la pioggia). ungaretti, ii-44 : è l'ultima volta che miro /
seppe parto. ungaretti, ii-44 : è l'ultima volta che miro /
quattro anni asse larghissime. della casa, ii-44 : voi soli fra tutte le città
modo di comportarsi. marrini, ii-44 : il linguaggio del cuore e degli occhi
dissolutezze di questa lupa. segneri, ii-44 : come... scialacquar prima
-neo posticcio. a. cattaneo, ii-44 : una testa ben acconcia, studiata
essi che gli antipasti. marinetti, ii-44 : voi dovrete anzitutto dimostrare la vostra
magagne del mio stile. emiliani-giudici, ii-44 : tale magagna... un
greci * acontia'. pascoli, ii-44 : la bestia malvagia che è a
fu d. pietro agostini. moretti, ii-44 : la sua pensione ammontava, se
, costituito. l. bellini, ii-44 : il manto è tutto rabescato / di
prima e più forzosa maniera. balbo, ii-44 : i freschi da lui [michelangelo
possono procedere più rapidamente. lastri, ii-44 : il migliore espediente [per pulire
la salda incude. b. davanzali, ii-44 : quel dì essendo molliccio e didiacciato
e più manosi. d'annunzio, ii-44 : telemaco dal suo seggio / coperto
alle mazze di marruca-. ungaretti, ii-44 : amore, salute lucente, / mi
si trovonno. bandello, 2-40 (ii-44 ): sovvengati, camillo, quante fiate
potuto dolere alla metà. vasari, ii-44 : molti sono che hanno disegnato divinamente,
della pubblica tranquillità. a. verri, ii-44 : l'aspetto di tanto uomo e
con la zuppiera fumante. ungaretti, ii-44 : è l'ultima volta che miro /
si reggono. g. averani, ii-44 : gli antichi filosofanti,...
guadagnarne in qualche modo. verga, ii-44 : mulinando avventure da don giovanni nella
pesci. f. f. frugoni, ii-44 : la morena tien l'anima nella
alla casa dei medici. guicciardini, ii-44 : per la spessa mutazione de'magistrati
tempo). giusto de'conti, ii-44 : ben fo neffando, infausto e
irregolarmente di noccioli nericci. santi, ii-44 : la tufa di color per lo
abbuiò loro la fronte. patini, ii-44 : il cousin, quando andò a trovarlo
sempre in bocca della fama. manzoni, ii-44 : tu pur, beata, un
-come personificazione. francesco da barberino, ii-44 : c'è una donna ch'ha
nel corpo. giusto de'conti, ii-44 : ben fo infelice il ventre che,
, ricevuto, ospitato. grossi, ii-44 : fuor del vallo le torme ebber ricetto
messo in mostra. il concuiatore, ii-44 : la macchina inventata a parigi da
fondo dell'ottavo cerchio. pascoli, ii-44 : la bestia malvagia che è a
valersi di forze esterne. guicciardini, ii-44 : per la spessa mutazione de'magistrati e
lo stimi una patacca. pananti, ii-44 : un cantante ha gli onori e
oggetto di intenso desiderio. fazio, ii-44 : chi vi cerca scommettere / cacciatei
testa: no 'l sai? colletta, ii-44 : non dormivano i repubblicani, sopra
la loro penna, mantennero. gherardi, ii-44 : o felicissimi giovani, tanto leggiadramente
beatissima ternitade. ulloa [guevara], ii-44 : cristo salvator nostro dieci dì avanti
assai mi pesa. lorenzo de'medici, ii-44 : il prolungare a voi ed a
da sé nell'isole. il conciliatore, ii-44 : l'accademia... ripeterà
uno strumento affine. carena, ii-44 : 'bischeri', che i moderni fiorentini chiamano
a tante fanciulle poverine. delfico, ii-44 : tutti gli ordini religiosi, anche
beati. catzelu [guevara], ii-44 : quell'anima ch'è amata da me
pigliare l'oglio santo. marino, ii-44 : non mi diffondo in essaggerare più
di considerazione. g. bentivoglio, ii-44 : le provincie unite avevano di già fatta
de la cosa nostra. tortora, ii-44 : per conseguire fine tanto bramato da
non ne toma salvo. giovio, ii-44 : tutti quelli di casa diventaranno stirici in
capitassimo bene. lorenzo de'medici, ii-44 : il prolungare a voi ed a me
. catzelu [guevara], ii-44 : del messia promesso nella legge,
pettinato. l. pascoli, ii-44 : aveva occhi vivaci, naso aquilino,
1. tavolato [in lacerba, ii-44 ]: nascondetevi, ceffi ai cera,
infettassero i sani. l. pascoli, ii-44 : vestiva con proprietà e pulisia e
saprà fare nulla per casa. bellincioni, ii-44 : i gran punti sottil lascio al
, quartina. b. tasso, ii-44 : posto che vizio fosse ne'miei versi
a mantenerlo in vita. segneri, ii-44 : non potreste ogni sera fare un
con l'ali il rade. pananti, ii-44 : augel palustre va radendo il suolo
). catzelu [guevara], ii-44 : poi che questo ordine di basilio
d ^. lui. giusti, ii-44 : non scappa fuori sonetto, epigramma
opinioni portate dagli eretici. segneri, ii-44 : voglio rapire le parole di bocca all'
che poco si tegna. mazzei, ii-44 : màndola aperta: che se volete pesi
(il fuoco). giuliani, ii-44 : mentre il fuoco è in ardenza,
bisogna farla in regola. boine, ii-44 : ci furono delle cose che certo incoscientemente
(la luce). manzoni, ii-44 : la luce rapida / corre di cosa
si risensa e desta. pindemonte, ii-44 : a la voce di mia fida scorta
sono, ma rari). segneri, ii-44 : io parlo sempre, o miei
difetto, ecc. gobetti, ii-44 : se si pensa che l'estetica moderna
prende alla sprovvista. contile, ii-44 : chi cerca il male ne truova più
di renderlo pubblico. tasso, ii-44 : la fretta, che ho di mandar
(l'esistenza). ungaretti, ii-44 : amore, mio giovine emblema, /
e leggendo in cella sua. musso, ii-44 : voi salmeggiate ogni giorno, e
cristo. catzelu [guevara], ii-44 : la intemerata virgine maria come una
confortollo a vivere catolicamente. folengo, ii-44 : or una donzelletta, a l'altre
. i. tavolato [in lacerba, ii-44 ]: questi balordi gonzi e grulli
di vivanda. b. davanzati, ii-44 : sbuffano i soldati: chiamano traditori
(un'opera). giusti, ii-44 : non scappa fuori sonetto, epigramma e
porta). bandello, 2-40 (ii-44 ): sovvengati, camillo, quante fiate
co'baci sci- loppando. bellincioni, ii-44 : stu m'hai, lorenzo, sempre
. acquistan carco. fazio, ii-44 : chi vi cerca scommettere / cacciatei
, si scontorce ». segneri, ii-44 : ditemi ora. fate altrettanto per averla
. i. tavolato [in lacerba, ii-44 ]: fumano, questi strac
, lasso di tempo. manzoni, ii-44 : tu [maria] pur beata un
con la propria penna segnatrice. milizia, ii-44 : gli anelli servirono lungo tempo di
sentenza. catzelu [guevara], ii-44 : nella primitiva chiesa subitogli apostoli et altri
su le smorte gote. testi, ii-44 : pur se 'l comandi, i'lascierò
1. tavolato [in lacerba, ii-44 ]: già tutto il paese fuma,
negligenza. s. caterina da siena, ii-44 : la sonnolènzia della mente si vuole
v. sontuoso). ungaretti, ii-44 : botro, d'irruenti / acque sontuoso
a colui. girolamo da siena, ii-44 : ama, ch'e'[tuo marito
l'assediasse in meldola. tortora, ii-44 : egli non ricuserebbe di esporre la
sorella morte! ». ungaretti, ii-44 : immemore sorella, morte, /
. -intr. pisacane, ii-44 : sorvoleremo sulle campagne da esso guerreggiate
, ed esser segreto: della casa, ii-44 : voi soli fra tutte le città
, ignominia. albertano volgar., ii-44 : dice tullio: « quando lo tempo
spaccio, a un altro. tasso, ii-44 : la fretta che ho di mandar
duca si gittava a'franciosi. siri, ii-44 : con questi sparlamenti s'infelloniva lo
dio o delli santi. segneri, ii-44 : come... cristo bestemmiare in
camedreos, squinanti. ricettario fiorentino, ii-44 : già soleva venire la pianta con
e però è graziosa. ricettario fiorentino, ii-44 : credesi da molti che ella [
degl'inciampi e delle cadute. verga, ii-44 : lungo la perenne 'via crucis'di
. l. bellini, ii-44 : perché il manto è tutto rabescato /
. l. bellini, ii-44 : perché il manto è tutto rabescato /
da impegni. l. pascoli, ii-44 : tenutolovi [in villa] non breve
al morto. catzelu [guevara], ii-44 : non tagliavano [i nazarei]
spese piccole ma continue. comisso, ii-44 : un ricco possidente del paese..
anche delle azioni avventate. tabucchi, ii-44 : con un fare un tantino teatrale che
ad udire la messa. fagiuoli, ii-44 : già il detto alfopre lor non è
non spedito subito b. davanzati, ii-44 : quando da piccola cagione, onde menodopo
con aperto viso mi partii. mazzei, ii-44 : messer torello leggerà in sino al
leggesse quella scrittura testimoniale. mazzei, ii-44 : mandola aperta: che se volete pesi
un sospiro di sollievo. tabucchi, ii-44 : l'uomo, come se avesse immaginato
gli dovesse togliere il senno. panzini, ii-44 : la natura le ha tolto la
drusilla, essendo ancor fanciulletto. brancati, ii-44 : perché non me l'hai tolta
in una categoria. restoro, ii-44 : e'mestieri per forza de rascione che
diverse nel tempo. de sanctis, ii-44 : un dio personale che fa atto di
il fiume a quel passaggio. papi, ii-44 : altri, più saggi / e
i. tavolato [in lacerba, ii-44 ]: fumano, questi straccioni e stron-
nuovo pregio della rarità. labriola, ii-44 : scontento [socrate] della falsa
che gli stavano aspettando. de amicis, ii-44 : un custode vi si attacca ai
la dea di gnido. fantoni, ii-44 : elpino dietro della siepe ascoso / la
sue gambe forti. verga, ii-44 : lungo la perenne 'via crucis'di tutti
di assai piacevole lettura. goldoni, ii-44 : a fronte delle commedie che vedevansi due
comiziesca. tavolato [in lacerba, ii-44 ]: via, barbe comiziesche che mi