acume, con più pazienza. panzini, ii-435 : se avesse usato pari acume e
mare una casetta adoma. idem, ii-435 : la parola di quell'altero signore
questo spesso spesso annaspa. carena, ii-435 : aggomitolare, ridurre in gomitolo il
cima al melograno. d'annunzio, ii-435 : come la nube, quando è spento
dopo la pioggia dirotta. déledda, ii-435 : dai boschi di castagni arrossati precocemente
verginità a quelle memorie. panzini, ii-435 : « mi pare, mi pare
n'avevano nelle gambe. verga, ii-435 : sidoro corse anche lui, mentre
piena di denti d'oro. idem, ii-435 : nella luce eguale, chiara,
numero fino a sei. leopardi, ii-435 : vecchi ritirati per cagionevolezza dell'età
molte altre cose. b. davanzali, ii-435 : avvegnaché deu'otto membra del cambio
con grande accompagnamento di bravi. leopardi, ii-435 : ho conosciuto uno che dal capo
cartacei, alessandro tassoni. panzini, ii-435 : lo aveva visto due o tre
assedio il nostro muro. beltramelli, ii-435 : l'incertezza, il suo sussultare ad
amerebbe l'uomo assai meno. giusti, ii-435 : quando uno [editore] affida
si trasporta nei magazzini. panzini, ii-435 : mai il povero bibliotecario del suo paese
sanctis, lett. it., ii-435 : i sistemi sono sospetti, le leggi
fede ». pellico, conc., ii-435 : tale doveva infatti essere colui che
uomo si dee guardar. pallavicino, ii-435 : la qual operetta insieme con un
voce ripetono l'antico incanto. ojetti, ii-435 : vorrebbe che questi giovani, di
dolorose nozze. p. fortini, ii-435 : egli se n'andava per la
sanctis, lctt. it., ii-435 : la nuova letteratura, rifatta la coscienza
interpretazione. b. davanzali, ii-435 : questa equivalenza si chiama la pari
, ecc.). ottimo, ii-435 : assediaron gerusalem, la quale a
, per consolidare. pallavicino, ii-435 : la qual operetta, insieme con un
disordine, gran confusione. rovani, ii-435 : i cittadini e gli uomini della pace
lascia liberare. tommaseo, ii-435 : or tutto il libro del sismondi è
continuamente, senza sosta. leopardi, ii-435 : l'abile e giudizioso e ben perito
, vivano così quieti? pallavicino, ii-435 : furono quivi due gran fortificamenti della
, un uomo europeo. pascoli, ii-435 : l'avarizia... da sé
parole con fatica accoppio. tozzi, ii-435 : per quanto il mio udito sia
di parma. b. davanzali, ii-435 : dell'otto membra del cambio, in
poltiglia di materiali vari. bocchelli, ii-435 : quando un operaio cadeva nelle tramoggie
dett'anima della sua colei. bontempelli, ii-435 : si udivano da un angolo arrivare
. 0. targioni tozzetti, ii-435 : 'prunus mahaleb... mahaleb
arde sempre un lumicino. moravia, ii-435 : il fossatello di qualche orto o
schiavitù della trasmigrazione. barilli, ii-435 : con tutte le loro macerazioni e meditazioni
giovanni da samminiato [petrarca], ii-435 : la memoria del pgccato ti debbe
spie bisogna esser molto più cauto e star ii-435 : sui mulini, schiavetto giurava che il
ignoranti della filosofia. emiliani- giudici, ii-435 : io non accenno alle moderne metafisicherie,
pan fare a miccino. giusti, ii-435 : nel paese della carta fo a miccino
loro parti o componenti. delfico, ii-435 : restarono in ozio le monetali officine
concorse a quel conio. delfico, ii-435 : restarono in ozio le monetali officine
aprì la sua officina. moretti, ii-435 : vedevo sempre il delizioso avventuroso
per scherno l'operista. ojetti, ii-435 : il presidente umberto giordano, equanime
l'ozio alla propria zecca. delfico, ii-435 : restarono in ozio le monetali officine
. subord. c. campana, ii-435 : bisognò che dal valersi de'denari
al campo assediante. botta, 6- ii-435 : i granatieri ed un altro colonnello inglese
e per la villa. giusti, ii-435 : nel paese della carta fo a miccino
davvero un incredibile portento. moretti, ii-435 : sarebbe stato bello dissertare come nel quattrocento
si attentino d'inquietarli. gioannetti, ii-435 : se è vero quanto avete poco
avanti la festa del santo. deledda, ii-435 : dai boschi di castagni arrossati precocemente
tale ambito artistico. moretti, ii-435 : rivedo il sorriso senza malizia [di
et al convento. b. davanzali, ii-435 : oì fatti cambi molto a proposito
puzza. s. bernardino da siena, ii-435 : colla... perseveranza la
ne cavo un marcio quattrinello. foscolo, ii-435 : signor naldi mio caro, in
iscire fuore delle caverne loro. ottimo, ii-435 : poiché il riposo del sonno fu
membri diversi. b. davanzati, ii-435 : universal benefizio, risultante dal molto
trovare conforto, consolazione. pananti, ii-435 : l'uomo onesto ingiustamente accusato può
, tramortito. b. giambullari, ii-435 : per l'acqua calvaneo e il povero
, tratto in inganno. ottimo, ii-435 : eresitone... domanda mangiare nel
degli elementi naturali. santi, ii-435 : vedonsi colà mescolate e confuse lave
secchi e freschi. b. davanzati, ii-435 : vedete come se a, fatto
. parzialmente scorificato. santi, ii-435 : vedonsi colà mescolate e confuse lave
psicologico o fisico). ottimo, ii-435 : poiché il riposo del sonno fu cacciato
: sposmunto e distrutto. segneri, ii-435 : aridi son quei che hanno le
operai occupati al lavoro. moretti, ii-435 : vedevo sempre il delizioso avventuroso disordine
. -sostant. tasso, ii-435 : quasi mezzo tra 'l supplichevole e 'l
(la mente). marinetti, ii-435 : so soltanto che la mia povera testa
sua substentatione. b. davanzali, ii-435 : non vi correndo punto di sangue dell'
mutato, trasformato. segneri, ii-435 : tale è lo stato delle anime,
alchimico). c. campana, ii-435 : facendo dunque cotal esperienza rarissime volte
è mai stato usato. moretti, ii-435 : vedevo sempre il delizioso avventuroso disordine
da qualunque corpo terrestre. de amicis, ii-435 : l'incendio di parigi comincia.
c. e. gadda, ii-435 : li regazzini... spiritelli perversi
, puro, incorrotto. monti, ii-435 : se voi non sentite, veneratissimo amico