). francesco da barberino, ii-391 : vogliot'or dire / del tosto
di signore che graziosamente sbigottivano. soffici, ii-391 : [una] accolta di gente
qualche volta si vede. soffici, ii-391 : s'impegnava una battaglia che era
che fa imperfetto. b. davanzali, ii-391 : amò le lettere, favorì gli
l'autunno e parevano ranocchi. beltramelli, ii-391 : ecco certaldo, annidato lassù sulla
ascoltare le sue ispirazioni. leopardi, ii-391 : è ben ardua e difficile la condizione
l'arsiccio. d'annunzio, ii-391 : chiama a nome / i suoi ca
e di balsami perfuso. tommaseo, ii-391 : il vescovo di spalato, uomo
un rombo cupo di ali. soffici, ii-391 : dall'alto dei cocchi, delle
, dieci per una crazia. soffici, ii-391 : qui, tra codesta accolta di
che vi bolliva sotto. moravia, ii-391 : ella bolliva di impazienza e di ira
/ di sì tragran devizia. monte, ii-391 : così condotto sono a mal mio
di dover fare, intendete? tommaseo, ii-391 : sopra cavalletti sono gli arredi del
, classiche e romantiche. panzini, ii-391 : se io dovessi classificare gli uomini
quando si spara l'arma. ojetti, ii-391 : m'aprì la vetrina delle armi
andare alla terrena gierusalemma. tommaseo, ii-391 : per tornare alla mia nobiltà,
gli fossero. b. davanzali, ii-391 : per la dannosa gola, di
e movimento nelli animali. monti, ii-391 : i miei nemici, lo veggo,
o le ricchezze. periodici popolari, ii-391 : le nostre finanze sono depresse, le
. benvenuto da imola volgar., ii-391 : altri dicono che traiano nonne era
sicure strade da corrersi. cesarotti, ii-391 : ciò mi diede molta consolazione,
co'piccoli si discapita. segneri, ii-391 : scorge quanto egli, opponendosi,
per processo dissimigliando. leopardi, ii-391 : la letteratura e la lingua mai non
numero, copiosità. monte, ii-391 : condotto sono a mal mio grado /
quanti ci sono stati. pananti, ii-391 : il quacchero placidamente seguitò il suo
italia: garibaldi. d'annunzio, ii-391 : ancora dorme la città che ululò
, ecc.). segneri, ii-391 : mirando iddio dalle cime del monte
più vasta orma stampar. mazzini, ii-391 : i sogni della prima giovinezza sono
un fattorino del telegrafo. de amicis, ii-391 : quando il tranvai s'arrestò,
ricciutelli con somma bellezza. pindemonte, ii-391 : nevi non tocche il nudo sen
, la s). monti, ii-391 : il vostro orecchio preferirà egli sempre
in realtà ci cercavamo. moravia, ii-391 : quei contatti, ella giurava,
l'aure odorate. d'annunzio, ii-391 : ei li pensa [i cavalli]
vi tegniate gabbato. p. fortini, ii-391 : la buona donna, sicome ella
forte legno. p. fortini, ii-391 : e1 giovane... si
-anche al figur. monte, ii-391 : condotto sono a mal mio grado /
, via d'uscita. monte, ii-391 : non veggio per me passo né guado
-anche al figur. monte, ii-391 : così condotto sono a mal mio grado
corpo suo sarebbe perpetuo. tommaseo, ii-391 : il vescovo di spalato, uomo
le più diverse impurità. serra, ii-391 : la forza [di croce]
. intimamente, profondamente. monte, ii-391 : s'eo portai mai dolore fu neiente
. s. bernardino da siena, ii-391 : iddio sia tu sempre ringraziato perché
/ de'cani involerà. arici, ii-391 : la pimplea... invola /
pose a crescer felici. niccolini, ii-391 : io dal giorno / che beatrice nelle
mazza a la meloria. barilli, ii-391 : nel loro paese, il zululand,
, databile al medioevo. beltramelli, ii-391 : ecco certaldo, il paesino annidato
soavissimo canto o suono. monti, ii-391 : il vostro orecchio preferirà egli sempre
uno palagio. b. davanzali, ii-391 : pochi plebei e due soli nobili
delle arti belle. de marchi, ii-391 : eredi legittimi non ne ha,
. o. targioni tozzetti, ii-391 : ortensia... ha il pregio
per aspetto e collocazione. beltramelli, ii-391 : ecco certaldo, il paesino annidato
che la verità partorisce odio? lanzi, ii-391 : niun'opera gli ha forse partorita
de spinosa. francesco da barberino, ii-391 : voglio tor dire / del tosto uscire
poetica o letteraria. de sanctis, ii-391 : la sua italia è piuttosto un luogo
mangiare al rosticciaio. de marchi, ii-391 : eredi legittimi non ne ha, ma
col diavolo. documenti visconti- sforza, ii-391 : disse: pota de la verzene maria
in precedenza. francesco da barberino, ii-391 : extimando / camminando / migliare la
che discese da teseo. filangieri, ii-391 : il danaro non fu mai il
, un comportamento). segneri, ii-391 : mirando iddio dalle cime del monte sinai
di produrre e di intendere. ojetti, ii-391 : aveva letto in un foglio proletario
o favorirla nella carriera. segneri, ii-391 : ti prospererò, ti promoverò, ti
, io son contenta. pananti, ii-391 : sopra un manoscritto, ancora pronunziandoci
calde 'e pei giovani. giuliani, ii-391 : per traslazione chiamano 'tondo '
stile epistolare). ^ eno, ii-391 : con tutto l'ossequio sempre più mi
rannodarsi le trecce. bacchelli, 1- ii-391 : attortigliò rapidamente in due filze [i
ceri non necessari. filangieri, ii-391 : per rendere più vigoroso, più
orecchie che colla ragione. monti, ii-391 : se vi siete ricreduta degl'ingiusti vostri
corruttivo. g. paleotti, l- ii-391 : dicono... necessario, per
conquiste del nemico. l'aurora, ii-391 : nobili milanesi! sbandite i vostri timori
invar. letter. chi trasoderini, ii-391 : le vivuole ordinarie, venendo la priscorre
bia regira dallo monte. giuliani, ii-391 : gira e rigira, toma addosso
remendare mantenamente. m. ricci, ii-391 : con questa [lettera] ri-
rimescolato; vangato. soderini, ii-391 : delle rivuole di tutte le sorte che
ira a terra gittava. segneri, ii-391 : non solo rinunzia il nuovo principato che
oggetto di rappresentazione. pascoli, ii-391 : osservo che nella ripetizione, per così
aderente a un altro. giuliani, ii-391 : sto ritto (bambino) è di
4. operare chirurgicamente. giuliani, ii-391 : sto ritto (bambino) è di
. benvenuto da imola volgar., ii-391 : li delitti e peccati delli discepoli
-scherz. concetto filosofico. papini, ii-391 : il pragmatismo... non è
si partì. bibbia volgar., ii-391 : io ti comando che ti conforti e
quella ecclesiastica. gir. priuli, ii-391 : sopra le vestidure si ponevano [le
quasi più giovani. de amicis, ii-391 : all'angolo di via baretti, salì
attribuiti alla popolazione piemontese. ojetti, ii-391 : l'arcadia deu'awenire e del socialismo
li partono quando è tempo. goldoni, ii-391 : -a noi. - come volete
per divozione. b. davanzati, ii-391 : due ne dicollò; la terza
, a fiorenza scardassieri. giuliani, ii-391 : 'il conta dino è
espressione di rabbia). bacchetti, ii-391 : gli schiumaron di bocca le più laide
zainetto alle spalle, questa con gli ii-391 : tale armeggio e... tanti
contrasegni degli dei sdegnati. segneri, ii-391 : formi di tutto sé quasi un
ne 'l suo costato. monti, ii-391 : il 'povero monti'vive...
ch'io non ti sfracelli? giuliani, ii-391 : invero gli si rende [al
altra il fumo. pananti, ii-391 : il luterano messe fuori una pietra,
soggiorno nel basso egitto. delfico, ii-391 : tre... furono le regioni
.. fuori di noi. papini, ii-391 : tanto un solipsista arrabbiato quanto un
de'danari. b. davanzati, ii-391 : ad adoardo sostituì maria nata di caterina
, senza parole. de marchi, ii-391 : la paura lo tirava invece ad immaginazioni
). gir. priuli, ii-391 : quasi tutte le vestidure stricate a questo
l'alimento. f. f frugoni, ii-391 : s'avviarono a casa di platone
perfetta tenuta d'acqua. santi, ii-391 : credo adunque che i due recinti fossero
nel regno generalmente introdotta. giuliani, ii-391 : a tirare questa lana, che non
se non costretto. verga, ii-391 : la ragazza... s'era
parola tira l'altra. giuliani, ii-391 : gira e rigira, toma addosso a
a un'altro. saraceni, ii-391 : invaghito costantino dei paesi orientali,
li suoi lombi. gir. priuli, ii-391 : sopra le vestidure si ponevano uno
co'vincigli la vite. lucini, ii-391 : l'industria conquistò le strade erbose e
, violentata. borsieri, corte., ii-391 : non -indotto con dolce violenza
). periodici popolari, ii-391 : le nostre finanze sono depresse..