sciocca e ridicola presunzione. mazzini, ii-39 : [l'avarizia] è uno dei
che dir nulla. g. gozzi, ii-39 : questo è un mare che non
/ trasser la nave. colletta, ii-39 : incontro agli accampamenti francesi non restando
pulitamente per il naso. verga, ii-39 : vennero gli sbirri e li acciuffarono
un grosso gatto bigio. deledda, ii-39 : ridevano sgangheratamente, accoccolati sulle sanse
gran terreno adacqua. idem, ii-39 : lasso!, che quando ima-
e cedri ai lor bisogni. soderini, ii-39 : vengono ben più grossi [gli
(il terreno). soderini, ii-39 : vengono [gli agli] ben più
a una setta. mazzini, ii-39 : la contribuzione colla quale ogni affigliato
, presa in affitto. panzini, ii-39 : casetta mia!... (
come son talliti svaniscono. soderini, ii-39 : ha questo aglio d'india una
a le stelle inalzerem corinna. giordani, ii-39 : se quella piena libertà producesse molti
antologia ragionata di autori classici. panzini, ii-39 : ben possono i filosofi moderni prendere
potea intenderne il significato. giordani, ii-39 : e poi a dir vero, uno
ripido; ripidezza. ottimo, ii-39 : qui seguendo il poema, tratta dell'
, ripido, scosceso. ottimo, ii-39 : dice che tra lerici...
anzi pur col cuore? mazzini, ii-39 : oggi gli uomini -ed è uno dei
suo apparir gli arresta. idem, ii-39 : ardì una vedovella di por freno
frullo solo centomila fusi. panzini, ii-39 : mi lavavo intanto e mi pareva che
che ringhia nel canile. idem, ii-39 : invece di rodersi il cuore pensando sempre
voi tutto 'l dì comperate. aretino, ii-39 : a chi le vendo, a
uomini, veniva la madonna. moravia, ii-39 : doveva attraversare oltre al salone e
e generale di armata. giusti, ii-39 : io non ho nominato a vitupero che
serviva che di barbazale. ojetti, ii-39 : lustrando con la sabbia bagnata l'acciaio
l'imda toglia. lorenzo de'medici, ii-39 : benché pastor, sentenzia odo ch'
beverone per le vacche. ojetti, ii-39 : io mi sedevo al muro della stalla
che si parli italiano. monti, ii-39 : il bello si è che nel mandato
persone potenti e pregiate. monti, ii-39 : ho parlato ieri con gam- bari
, anguilla giovane. boccalini, ii-39 : sua maestà, affine di proveder all'
sotto il tuo piede. bocchelli, ii-39 : faceva i conti di cassa. anche
lascia in breve tra'sassi. tommaseo, ii-39 : la polvere levata sui rami dal
rilevata, ben determinata. serra, ii-39 : la vena latina è quasi seccata e
tutta la pelle del cranio. gioberti, ii-39 : la qualità della nascita e i
, biscazziere, donnaiolo. bocchelli, ii-39 : barberino ogni poco scendeva in po
l'arte del carbonaio. pellico, ii-39 : mi chiese poscia s'io era in
dal dominio straniero. pellico, ii-39 : mi chiese poscia s'io era in
di razza bianca. vasari, ii-39 : in fiorenza e di man sua in
al varco qualche suggerimento. bocchelli, ii-39 : scendendo a fil d'acqua coi
come testo di lingua. tommaseo, ii-39 : nel dizionario citaronsi non toscani con
e tutti sciogliessi i sacchetti. aretino, ii-39 : questo che invita, smusicando,
piaceri e dell'oblio. panzini, ii-39 : bene io vorrei a passo a
di loro. de amicis, ii-39 : uno dei due galli...
che sia più tardi? vasari, ii-39 : la signoria di venezia ordinò di
-anche rifl. petrarca volgar., ii-39 : di poi per comporre e acquietare
e le sue gengie. vasari, ii-39 : si vede un quadro lavorato a olio
quella portata in registro. bocchèlli, ii-39 : scendendo a fil d'acqua coi
piccola con due comi. d'annunzio, ii-39 : ei tolto s'avea l'arco
atteggiamenti ingannevoli). prati, ii-39 : cozza immensa de'brandi la lite;
fedeli alla sua legge. pellico, ii-39 : mi chiese poscia s'io era
la prudenza dell'uomo. giusti, ii-39 : chi dice noi non è uno,
. e al figur. prati, ii-39 : cozza immensa de'brandi la lite;
con gran rabbia. aretino, ii-39 : tu debbi avere anco da rumare il
scoppiare il fegato. aretino, ii-39 : tu debbi avere anco da minare il
rabbia da scoppiarne. aretino, ii-39 : tu debbi avere anco da minare il
preferite alla vita contemplativa. serra, ii-39 : quando la vena latina è quasi
cavò da quell'abisso. verga, ii-39 : era stato per la disperazione, dacché
fu terribile. lorenzo de'medici, ii-39 : la differenza, ch'è tra 'l
spesso le più timide. de marchi, ii-39 : carattere delicato e scrupoloso, quel
arena gli uomini abbarbaglia. folengo, ii-39 : viene al petroso ed arido deserto,
ciascuna il più destro. caporali, ii-39 : intanto veggio, / tra le montane
per sua commissione detenuti. monti, ii-39 : la causa dei patrioti detenuti è al
). bandello, 2-40 (ii-39 ): ora quali fossero i pensieri di
. -figur. ungaretti, ii-39 : d'altri diluvi una colomba ascolto.
non va bene. giraldi cinzio, ii-39 : non mi è paruto sconvenevole addurre
malavolti si disdisse. bandello, 2-40 (ii-39 ): ella, per mio giudizio
è levato la sete. folengo, ii-39 : poi giunge ove posàro le lor salme
, fece straripare fiumi. bramati, ii-39 : narrò che s'era recato, solo
leggieri. arrivabene, conc., ii-39 : la quale opinione quanto sia riprovevole e
operazioni simulazione o dopiezza. boccalini, ii-39 : esortava ognuno che, lasciate le finzioni
la dichiarasse come egli. cavalca, ii-39 : e però s. paolo ammonisce
salvator gli elesse. bandello, 2-40 (ii-39 ): ella, per mio giudizio
onesta e cristiana spezieria. verga, ii-39 : vennero gli sbirri e li acciuffarono tutti
correggere, riformare. tasso, ii-39 : la particolar [giustizia] poi ne
, induzione. labriola, ii-39 : e a volere esprimere nella forma
scrittore di lettere. lanzi, ii-39 : a questo giudizio però contrappone l'epi
cadere in un inganno. pcrlicari, ii-39 : la moltitudine è presa all'esca del
e 'l benefattore depresso. segneri, ii-39 : a suo dispetto convien che in faccia
un gran monte di terra. vasari, ii-39 : dilettossi molto nel dipignere in fresco
delle fallacie dell'occhio libero. menzini, ii-39 : ma pur, qual dissi,
aiutavano il loro campione. perticari, ii-39 : la moltitudine è presa all'esca del
e l'uscio fermò. folengo, ii-39 : qual vago cigno e più di neve
più d'una dizion purgata. rovani, ii-39 : il popolo col prepotente intuito del
infiammato, incandescente. folengo, ii-39 : vola qua giuso a noi l'augel
le orecchie, dormirai. moravia, ii-39 : usava dire « buona notte mamma »
sodio, soda. ricettario fiorentino, ii-39 : quello che propriamente si chiama fior
meglio è el bianco. ibidem, ii-39 : quello che dioscoride chiama fior di
perocché giusta cosa è. savonarola, ii-39 : guarda se roma è piena di superbia
eo, né sì forti. guittone, ii-39 : non me parrà mai / forte
s. bernardino da siena, ii-39 : li mandano colle camice ben sottile
dal linguaggio cristiano). cavalca, ii-39 : fratelli miei, se trovate alcuno preoccupato
. -assol. ojetti, ii-39 : c'è una sorgente fredda che gela
diletto. foscolo, gr., ii-39 : gioia promette e manda pianto amore.
alla corte di parma. moravia, ii-39 : il piccolo sebastiano...
almeno erano un po'racconciati. verga, ii-39 : si mise a giurare e spergiurare
poli. lorenzo de'medici, ii-39 : il verno a'tempi rigidi e
- anche al figur. roberti, ii-39 : chi è finalmente il musso? il
uno gonfiamento di mente. bembo, ii-39 : sapete... quanto io
una guastarda. bibbia volgar., ii-39 : una guastarda d'ariento di peso
. ornamento, monile. aretino, ii-39 : non ho io altro che ventagli,
spirito santo. petrarca volgar., ii-39 : l'angelo, apparendo a certi,
gli uomini. g. ferrari, ii-39 : il sistema si spiega colle cose esteriori
di ragionare; convincere. tasso, ii-39 : il giusto signore, vincendo l'affetto
sempre indiavolato. bandello, 2-40 (ii-39 ): non sai che non è
'ndugio spesso prende vizio. bellincioni, ii-39 : fugge la lepre mentre e'piscia
al figur. lorenzo de'medici, ii-39 : talora un vento sì crudel ne
una morbida mite gelatina. fagiuoli, ii-39 : ha la sua zucca, rimondata
danneggiato, offeso. latini, ii-39 : riceve inganno / non certo sanza danno
bisognevole le mete. a. verri, ii-39 : alla vista del quale profferì druso
pietà del cor languente. michiele, ii-39 : s'aver fra gli astri te sublime
di età molto tenera. bellori, ii-39 : si scopre... un'altra
di rimediarsi colle parole. ardigò, ii-39 : nella linea di successione di effetti del
, come t'inganni! menzini, ii-39 : l'intelletto / anch'ei diviene e
una lucidezza spirituale. periodici popolari, ii-39 : egli stesso [franklin] attribuisce a
cor stampa nel viso. tortora, ii-39 : a questa così gran machina, atta
e tuo dono? g. ferrari, ii-39 : il sistema si spiega colle cose
son baronate da serve. pananti, ii-39 : ricorri all'ago e subito risana
eran distrutte! lorenzo de'medici, ii-39 : né più tu del gran danno tuo
questo è un difetto maiuscolo. pananti, ii-39 : fece un error maiuscolo chi pose
sermone e di previdenza. monti, ii-39 : bologna è cancrenata ancora dallo spirito
il xanto! foscolo, gr., ii-39 : gioia promette e manda pianto amore
volto e le chiome. segneri, ii-39 : niente più gli varrà né mettere ululati
molti anni. bandello, 2-40 (ii-39 ): chi sa se ella, -pentita
l'onore della patria. panzini, ii-39 : quale senso di religione afferrò con
persone di sesso maschile. batacchi, ii-39 : a tal romor d'ira bestiai si
vertù divina sanza mezzano. reina, ii-39 : con questa intelligenza averebbe veduto che
unitario e armonico. delfico, ii-39 : in tale stato di cose non ci
o di meschio o granito. caporali, ii-39 : dedalo, col finissimo spultiglio,
della sua opera. panzini, ii-39 : a me venne una gran voglia,
, vile mobile). spallanzani, ii-39 : in genere di storia naturale conservo
superba apparenza. compagnia della lesina, ii-39 : mi son ingegnata con ogni sorte di
dirotto lagrimar si ponga. foscolo, ii-39 : per quel fatale amore / che ci
chi li guardi dal cielo. boriili, ii-39 : l'imponente convoglio si mise in
antri e vie incerte. ottimo, ii-39 : tra lerici... e lunigiana
partire. a. f. doni, ii-39 : il buon uomo s'è trovato
mosse dei cavalli. de amicis, ii-39 : gli spettatori se- guon coll'occhio
aborti e mostri sempre cova. roberti, ii-39 : alcuni amano i mostri in poesia
a nafta. ricettario fiorentino, ii-39 : quello [sale] che nasce nel
la notte. giusto de'conti, ii-39 : vien legato or nanzi alla mia
ecc.). dalla croce, ii-39 : quando i muscoli, o nervi,
stagione). lorenzo de'medici, ii-39 : il verno a'tempi rigidi e
e tutti gli affetti. giordani, ii-39 : come uno de'marcelli de'claudi de'
e basta ». b. davanzati, ii-39 : da'loro capitani persuasi che,
amico e cordiale. a. verri, ii-39 : invano il senato invitò con la
di quei modesti operai. pascoli, ii-39 : l'altro [camicione] era
gemito. giusto de'conti, ii-39 : de'sospiri e de'oimè non ti
la gente, schivo. soffici, ii-39 : la troppo buona zia e le umbratili
quegli rimedi che noi possiamo? menzini, ii-39 : quegli / che piega alla vendetta
la patria a sprezzar morte. testi, ii-39 : op- pon lo strano / il
partito. giuseppe flavio volgar., ii-39 : in niuna cosa è da maravigliarsi
hai lume renduto. c. gozzi, ii-39 : io non merito che la brama
sul capo ci piove. / iera, ii-39 : è folta nebbia e l'
di correzione e riforma. bocalosi, ii-39 : né la felicità e la gloria d'
s. gregorio magno volgar., ii-39 (5): veglando a la fenestra
si pente. bandella, 2-40 (ii-39 ): non sai che non è pertinacia
della ostinazione della sodomia. savonarola, ii-39 : roma,... tu pure
dell'alghe un padiglione. fagiuoli, ii-39 : gli cade un padiglione o sia mantello
pur dirmi addio. l. pascoli, ii-39 : posto già aveva gli occhi sur
esercita il meretricio. rovani, ii-39 : la 'dionisia 'era il nome
liticarono due dita della mano. idem, ii-39 : non ho io mai potuto rintracciare
fossi qualche bel figliuolo. cebà, ii-39 : quando diciam delle femmine, non
. ant. bardiglio. caporali, ii-39 : dedalo, col finissimo spultiglio, /
sposo e l'onore. filangieri, ii-39 : che diremo finalmente della legge che condanna
testa rara e dura. brancati, ii-39 : il barone... si passava
avemmarie succeda un paternostro. fagiuoli, ii-39 : dondola un coroncione ed ha per
, vuota la seggetta. brancati, ii-39 : lo zio edmondo con una pecetta
gli stivaletti di belisario. landolf, ii-39 : sono andato... all'opera
fa- bro. petrarca volgar., ii-39 : ancora ciascuno inquilino, cioè avventiccio
viver chiaro. bandello, 2-40 (ii-39 ): non sai che non è
: zona torrida. ristoro, ii-39 : li savi chiamaro quella via zona perusta
n'è il pesatore. tasso, ii-39 : né uomo alcuno, quanto si voglia
ha foglie di coriandro. caporali, ii-39 : con altre erbe a la vita utili
le piastrelle nell'acqua. guerrazzi, ii-39 : chi è lo sciagurato che si è
io. prov. bellincioni, ii-39 : fugge la lepre mentre e'piscia el
grani partirà verso vienna. spallanzani, ii-39 : in genere di storia naturale conservo una
ancor vuoi seguitare. giusto de'conti, ii-39 : laura, ch'io già cantai
considerazione le loro parole. cebà, ii-39 : quando diciam delle femmine, non
l'altra è sposa. lemene, ii-39 : sotto il freddo e sotto il
pò parir nebiore. francesco da barberino, ii-39 : amor non può durare / senza
vento. lorenzo de'medici, ii-39 : talora un vento sì crudel ne
utile al buon pittore. spallanzani, ii-39 : alcuni miei scolari... ora
dì del signore è presso. savonarola, ii-39 : guarda se roma è piena di
cuore e alla immaginazione? idem, ii-39 : un cotal notaio di bufi..
ond'ero lieto tanto. bellincioni, ii-39 : giovan, francesco e pietro,
proporzione inconveniente. lorenzo de'medici, ii-39 : ne più tu del gran danno tuo
pura: metafora semplice. delminio, ii-39 : è da sapere che la locuzione traslata
scanda- lezzare i pusilli. boccalini, ii-39 : que'pusilli... tutto quello
diversi. c. gonzaga, ii-39 : cur non latine 'ma 'dicendo
non li su- btangie. strafiarola, ii-39 : cominciando dal pricipio del fatto,
s. gregorio magno volgar., ii-39 (18): rapito in dee
di nuocere, impotenza. fagiuoli, ii-39 : insegna a superar la tentazione / e
verrà in testa. l. pascoli, ii-39 : nella chiesa di san marco sotto
e le maliziose reticenze. delfico, ii-39 : il voluttuoso genio storico però fu permanente
disventure e caso tristo! monti, ii-39 : origine di sì strano delirio dicesi
ingannarsi o essere ingannato. latini, ii-39 : riceve inganno / non certo sanza danno
sì com'orno perduo. cavalca, ii-39 : per giusto giudizio di dio tuttodì troviamo
ricorrer al fuoco, abbruciandolo. pananti, ii-39 : ricorri all'ago, e subito
aveva, lo licenziò. goldoni, ii-39 : giuro di osservare il più rigoroso silenzio
(la testa). fagiuoli, ii-39 : ha la zucca rimondata e netta.
de'preti. catzelu [guevara], ii-39 : quello che non renunzierà tutte le
erano meno capaci di soffenrlo. bocalosi, ii-39 : né la felicità e la gloria
s. gregorio magno volgar., ii-39 (3): beneto se reposà in
destinato al suo eterno riposo. fantom, ii-39 : cadea, ma amor la resse
-rammendare. pananti, ii-39 : ricorri all'ago e subito risana /
è resoluta in fumo. giovio, ii-39 : resta mo'che faccia del resto e
-dire in confessione. savonarola, ii-39 : ha voluto che la sua croce sia
sostanze acide. arti e mestieri, ii-39 : è utile il sapere che il rosseggiamento
fila laterale di bottoni. parise, ii-39 : era piccola, bionda e 'ben pettinata'
al minuto. documenti perugini, ii-39 : sale el quale venisse a la
fare il sale. ricettario fiorentino, ii-39 : quello che propriamente si chiama fior
è possibile. francesco da barberino, ii-39 : sanamente intendi detto altrove / ch'
sandaraca, cipresso. ricettario fiorentino, ii-39 : questo nome di sandaraca appresso gli
ipanim ha il metallo. ricettario fiorentino, ii-39 : la san- aaraca è una pietra
osco significa appunto consacrati. pisacane, ii-39 : dall'istante ch il brando sannite
volto con copiose lacrime. fazio, ii-39 : di lagrime convien che 'l viso adacqui
evirare, castrare. giovio, ii-39 : questi discorrenti qua dicono che potevafar non
testa. s. carlo da sezze, ii-39 : scere (v.).
dell'organismo. a. cattaneo, ii-39 : questo giovane, che voi vedete di
da un percorso prestabilito. caroso, ii-39 : la dama, in luogo di fare
scortato da cinquanta galee. barilli, ii-39 : l'imponente convoglio si mise in
altra cosa / ricerca segretezza. goldoni, ii-39 : - signora clarice, vi hoda confidare
duri di bell'uomo beltramelli, ii-39 : senza attender risposta, infilai l'uscio
si ritrova differenza alcuna. piccolomini, ii-39 : noi veggiamo sensatamente, e la
della felicità. catzelu [guevara], ii-39 : insegnami, signor, le vie
sover questo corpo veneraber. fantoni, ii-39 : cadea, ma amor la resse:
di sei lati. g. averani, ii-39 : l'api... sessagone
(la sorte). fazio, ii-39 : quando... /..
/ esbernace con gran suavetate. restoro, ii-39 : quelprime, cioè calidità, frigidità
prendendo velocissimo corso. andrea da barberino, ii-39 : con villane parole si sfidarono e
di un prato. n. ginzburg, ii-39 : un uomo si è messo un
valla bene acconciando. documenti perugini, ii-39 : smeralglio, per soma libbra i
alla sua snaturata ambizione. foscolo, ii-39 : per quel fatale amore, / che
s. gregorio magno volgar., ii-39 (2): inseme se porgesem l'
malaugurata pace di tolentino. bocalosi, ii-39 : sparta... durò più e
. s. gregorio magno volgar., ii-39 (17): ca maravegla è dun-cocchi
5. gregorio magno volgar., ii-39 (19): levando l'animo a
mentre è di altri. spallanzani, ii-39 : in genere di storia naturale conservo unalista
le spalle. documenti perugini, ii-39 : spalliere francesche lavorate, per ciascuno
dice le pandette. dalla croce, ii-39 : quando i muscoli o nervi o
scarsa dote del- dalla croce, ii-39 : passato poco tempo si sveglia [l'
brutti a vederli. dalla croce, ii-39 : fansi delle contrazzioni spasmose nelle parti
, pota e annesta. fagiuoli, ii-39 : gli spenzola dal mento una barbetta,
s. gregorio magno volgar., ii-39 (7): vi'l'anima de
la costa della sardegna. bacchetti, ii-39 : barberino ogni poco scendeva in po a
disposto spirto d'amor turge. cavalca, ii-39 : fratelli miei, se trovate alcuno
gli occhi a sportello. fagiuoli, ii-39 : tlen le mani rimesse, il collo
con nodi e con gruppi. foscolo, ii-39 : ombra... gigante smarriscono facilmente
terrestre. f. f. frugoni, ii-39 : non mai mi porto con la testa
fu giovanni. donato degli albanzani, ii-39 : elio avea tolto statichi de'suoi
in tutti 1 sensi. brancati, ii-39 : si passava le palme delle mani
di tristezza. c. marzocchi, ii-39 : la figliola del re aveva stomacucci,
-tr. bandello, 2-40 (ii-39 ): chi sa se ella, pentita
, ecc.). fagiuoli, ii-39 : strascica i piedi ognor pe'sacri chiostri
quel cutorfo ». c. marzocchi, ii-39 : c'era una vecchia che aveva
ma per isturbar il bisogno. giovio, ii-39 : presumerà d'assaltar l'uno per
dimensioni subatomiche. t. regge, ii-39 : con gli acceleratori attuali risolviamo dettagli
quiete che all'esercizio. fagiuoli, ii-39 : insegna a superar la tentazione, /
vitelle. c. marzocchi, ii-39 : tagliò uno zufolo di sambuco e si
, del tutto cor frangere. gonzaga, ii-39 : io son coa- toimo coarttato,
l'insinuarle ombre di vilipendio? ojetti, ii-39 : le raria, lasciai dopo due
tenebroso e corto. menzini, ii-39 : l'intelletto / anch'ei diviene
pianta della città. r. borghini, ii-39 : ebbe [apelle]..
la necessità e la convenienza. tortora, ii-39 : a questa così gran machina atta
: il colore stesso. milizia, ii-39 : amicizia. specie di simpatia, che
. s. gregorio magno volgar., ii-39 (3): beneto se reposà
squittisce e favella. b. tasso, ii-39 : odi da quel- l'ignuda arida
alla fabrica d'edifici. giordani, ii-39 : come... avrebbero continuamente accusato
di tenebre e poco saputo. ardigò, ii-39 : nella linea di successione di
.. o i respingenti sui caporali, ii-39 : me l'han dato [il finocchio
di lontananza dalla mia famiglia. cavour, ii-39 : era cosa assai probabile che molti
per le scuole alte dispùte. straparola, ii-39 : rcominciando dal principio del fatto li raccontò
il contraccambio. giusto de'conti, ii-39 : io 'l vo'saper per render le
c. carrà [in lacerba, ii-39 ]: oleografie fatte a mano vignettismo aneddotico
(una preghiera). marini, ii-39 : rallegrossi ognuno in vederlo sano, e
campane doppie in qualche appendice. gobetti, ii-39 : a ciò che nella commedia è
ben quell'arte ». mazzini, ii-39 : una voce a'vostri, una voce