fatto d'almanaccare una novella. idem, ii-378 : dal momento che son partito di
origine alle stirpi nuove. d'annunzio, ii-378 : l'ancile di marte è scodella
della malavita. giusti, ii-378 : ho bisogno di sapere due cose:
a un'abitudine). monte, ii-378 : amor, ché m'hai e tenemi
, / similemente m'impiglio. monte, ii-378 : hami sì preso che fo come
insieme riesciva disperatissima cosa. tommaseo, ii-378 : mi manda dicendo per il cugino,
crità, banalità. soffici, ii-378 : ma tutto di codeste pitture mi spiacque
vino o altro liquido. deledda, ii-378 : -ecco, -disse, curvandosi e sturando
reggenti adempiuta si scorge. beccaria, ii-378 : due consoli sedenti della nazione ebrea.
derivato, tratto. beccaria, ii-378 : allo spirare del biennio scaderà il
/ e cader sanza difenza. monte, ii-378 : di te medesmo amore mi
credenza da donnicciola. giusti, ii-378 : se fosse vera quella donnicciolata sul
/ qual fia seconda? beccaria, ii-378 : nella città di mantova, oltre la
24 quattrini. m. adriani, ii-378 : l'economica, voglio dire l'
dalle sue fantasticaggini, impallidiva. bocchelli, ii-378 : -oh se sapessi quanto invidio
non guarda cui fera. monte, ii-378 : lo mio cor tempesta ogne stagione /
almeno un tuono pauroso. giusti, ii-378 : se fosse vera quella donnicciolata sul
flussi di dolcissimo strazio. moravia, ii-378 : scrivevo ogni mattina con un flusso
notte vene giorno chiaro. monte, ii-378 : lo mio cor tempesta ogne stagione /
/ eran fuor dela terra. monte, ii-378 : lo mio cor tempesta ogne stagione
sustanza del frutto. b. davanzali, ii-378 : tra due forche con due catene
i getti d'acqua. verga, ii-378 : il vocìo della folla, il crepitare
giarrettiera. b. davanzati, ii-378 : a nicolò careo, suo consigliere,
a'corregidori de'luoghi. beccaria, ii-378 : nella città di mantova, oltre
e a morire. pananti, ii-378 : i paurosi dicono... che
culto idolatrico. b. davanzali, ii-378 : le sante immagini, reliquie e
mesti. b. davanzali, ii-378 : il foresta... con più
atto di incassare. bocchelli, 18- ii-378 : barbastrazzi non tenti colpi bassi, baionetta
de'loro muscoli. c. ridolfi, ii-378 : da un uovicino piccolo quanto un
della porpora più lustrosa. idem, ii-378 : mi rallegro con voi che la moda
. i giucatori. b. davanzati, ii-378 : in altre carceri del regno
lui non tegna parte. monte, ii-378 : tanto, amor, la mia
. -sostant. sanudo, ii-378 : una compagnia di mascarati vano di
, riflettere, rimuginare. giusti, ii-378 : se fosse vera quella donnicciolata sul
far glorioso e gentile. paruta, ii-378 : nobili appresso i vineziani si chiamano quelli
i dolci rai del giorno. lemene, ii-378 : a pena il mondo infante ebbe
midolle e tossa accese. pindemonte, ii-378 : amor dentro le nostre anime bolle,
-non valere assolutamente nulla. monti, ii-378 : avete veduta nel giornale dell'ape la
nuova faccia. a. verri, ii-378 : una polvere tonante compressa in tubi di
. benvenuto da imola volgar., ii-378 : vitellio, abbandonato da tutti,
spagnuola posseditrice del milanese. delfico, ii-378 : fece vedere i pelasgi divenuti i
noto precursore; scuola. lanzi, ii-378 : nondimeno i suoi dipinti non iscemarono
, il carattere). alberti, ii-378 : precipitosa femmina e sanza niuna sanità
, un'ideologia). musso, ii-378 : entrasti [s. luca] nella
ed assalì tutti al passato. deledda, ii-378 : - lasciamo gli scherzi, -ripetè
annunciatore, divulgatore. musso, ii-378 : te beato, luca evangelista, che
crisi o di difficoltà. grossi, ii-378 : il gualderan... in queste
corbezzolo. 0. targioni tozzetti, ii-378 : 'arbutus unedo':... corbezzolo
la sanando. b. davanzati, ii-378 : le sante immagini, reliquie e
per legge. m. adriani, ii-378 : licurgo, avendo scasato di sparta
quel dio. b. davanzati, ii-378 : le sante imagini, reliquie e memorie
, cioè lezze. g. capponi, ii-378 : le figure di quei due giovani
quale può batter moneta. pallavicino, ii-378 : il sinodo confortava tutti i prìncipi
, ciambella. giuliani, ii-378 : anco avea un gran soccàpolo (o
dimin. spingardèlla. documenti visconti-sforza, ii-378 : gli debiate dare... spingar-
sarà per perdere. de amicis, ii-378 : e là fummo ricompensati ad usura dei
vice. m. adriani, ii-378 : licurgo avendo scasato di sparta l'argento
c. e. gadda, ii-378 : un'asticciuola d'oro, cilindrica,
c. e. gadda, ii-378 : in carattere detto gotico, e interlegate