corpo, lama contro lama. beltramelli, ii-342 : ancora pochi secondi e avrebbe dovuto
si bagnasse di pianto. soffici, ii-342 : il giorno s'abbassava, gli ultimi
reggersi a forza d'abetelle. carena, ii-342 : nella costruzione dei ponti per gli
la luce è l'ultimo. savonarola, ii-342 : noi veggiamo in questa vita li
e non è appianata tuttavia. tozzi, ii-342 : l'occhio gli si rischiara,
idra il suo livor propaga. cesarotti, ii-342 : sono baccante per l'allegrezza.
di una grande villa. soffici, ii-342 : percorremmo gran tratto del viale esterno
'iovis nectar '. giusti, ii-342 : ora il signorino è a beffano
par tremolando mattutina stella. prati, ii-342 : sarò quel giorno biancovestita / con
i biglietti di banca. panzini, ii-342 : quello lì apre il cassetto senza dir
poi tornano alla bisogna. bocchelli, ii-342 : don gusfardo sentì bussare alla sua
in modo strano. panzini, ii-342 : « gnaffe! » dico io.
che cinque piastre romane. goldoni, ii-342 : se trovassi un buon partito, tornerei
nei punti di fede. leopardi, ii-342 : è certissimo che gli uomini discorrendo o
un bosco sfrondato. a. verri, ii-342 : se niuna cosa infiamma così la
tradire. francesco da barberino, ii-342 : né ti scusa il secondo perch'
. - anche assol. boccaccio, ii-342 : pruneo fe'far, della chiesa a
. acer. donnóna. pananti, ii-342 : certe, come dice il volgo,
a'lor morbi '? milizia, ii-342 : un disegno è duro se le parti
tonda, chiamata rosa. milizia, ii-342 : 'echeo '. vaso di
odore forte e acuto. milizia, ii-342 : 'eco di luce '. si
popolo bastava a eradicarlo. saraceni, ii-342 : venuto in sospetto o di affettata tirannide
assortite, congerie. stigliani, ii-342 : scrisse troppo picciolo volume di
. acer. gaudentóne. giusti, ii-342 : ma non ti senti fischiare gli orecchi
e via più d'anni. stigliani, ii-342 : va gravato [il volume]
di una grandissima grossezza. stigliani, ii-342 : molte altre sono le cagioni estrinseche
ananas e molt'altri. roseo, ii-342 : vi sono anco aguate, guave e
colture il guemimento suo. boccaccio, ii-342 : fe'far... /.
s. maria maddalena de'pazzi, ii-342 : se la sposa cerca sempre di far
dal senato. a. cattaneo, ii-342 : è tanto incaricata la fuga dell'
cosa orribile. a. cattaneo, ii-342 : cristo signor nostro...,
palate per gabbia. c. ridolfi, ii-342 : parlando a pratici agricoltori, io
m'innamora quel prato. cesari, ii-342 : questa semplicità di lingua [dei fioretti
giovanni da samminiato [petrarca], ii-342 : io ho lo ingegno tardo ed
, ancorché irritato. de marchi, ii-342 : tutto ciò la rendeva triste d'una
producono prodotti medicinali. filangieri, ii-342 : il laboratorio farmaceutico, sostituito al
su'palchi scema. c. ridolfi, ii-342 : sogliqno alcuni, onde ottenere sollecitamente
il cielo purissimo di primavera. brancati, ii-342 : lo scirocco macchiava di bianco il
foglia d'erba. c. ridolfi, ii-342 : l'acqua calda dovrebbe usarsi solamente
famosissimo e di gran moda. moretti, ii-342 : pareva nato soltanto per dissertare su
di tutte le famiglie. moretti, ii-342 : parlavano alla perfezione, col solo
, privo di illuminazione. brancati, ii-342 : di qui s'inoltrò per il corso
squamme per lo più caduche. giuliani, ii-342 : si pianta la vite fra due
in olio molto. c. ridolfi, ii-342 : sogliono alcuni, onde ottenere sollecitamente
, avversazione. rinaldo degli albizzi, ii-342 : alla giustificazione contro il duca ec
che mi dà dimolte notizie. beltramelli, ii-342 : nei ricchi mercati il grosso sensale
blocchi caricati sulle lizze. giuliani, ii-342 : alla mina il marmo s'apre come
venefici. o. targioni pozzetti, ii-342 : 'paris quadrifoglia'..., erba
primamente offerte. rinaldo degli albizzi, ii-342 : con molta paternale benignità et onore
conseguenza legale). beccaria, ii-342 : avendo io supplito alla lunga malattia,
cava di marmo. giuliani, ii-342 : alla mina il marmo s'apre come
. pianto, rimpianto. pindemonte, ii-342 : al fin madre, germano, amico
una divinità). galdt, ii-342 : si distruggeranno così infiniti dinasti,
riducendogli a maggior polso. giuliani, ii-342 : si pianta la vite fra due terre
finalmente vi voglio contentare. giusti, ii-342 : dico a te gaudentone, poltrone,
sopporta, è schiavo. gozzano, ii-342 : oggi rivive [carolina di savoia]
de sanctis, lett. it., ii-342 : patria, religione, onore,
si deve. b. davanzati, ii-342 : quando abile fu, protestò che a
altre terre il dì rinnova. giuliani, ii-342 : in tutto ci ha da esser
non è forse abbastanza. cesari, ii-342 : questa semplicità di lingua [dei
quadrata di marmo. giuliani, ii-342 : de'pezzi piccoli [di marmo]
quale di quella allegrezza. boccaccio, ii-342 : costumato e piacevol era tanto / ch'
è ribellione. g. ferrari, ii-342 : rimaneva spoglio di forza ogni successo
dalle donne. b. giambullari, ii-342 : se ne legge e canta / ch'
alla mia sete indegna. musso, ii-342 : la sapienza nostra è un piccol rio
/ le sua parole. savonarola, ii-342 : se vogliamo disputare insieme bisogna che
nella giovinezza d'italia. gozzano, ii-342 : e si spense [carolina di savoia
baciava le gote. è. davanzati, ii-342 : il re si rizò e sguardatola
dello splendore. rinaldo degli albizzi, ii-342 : rispose ch'erano disposti mettere pace
et alla scabia. bibbia volgar., ii-342 : iddio ti percuota e mandi la
di marmo nelle cave. giuliani, ii-342 : alla mina il marmo s'apre come
sallo amore, ed io. gozzano, ii-342 : mille mani plebee cercavano la stretta
altre risposte. g. prati, ii-342 : la spola e il grande pettine
da domestici. l. pascoli, ii-342 : tolta maggior casa a pigione in piazza
morto. b. davanzati, ii-342 : il re si rizò e, sguardatola
. acer. smemoriatóne. giusti, ii-342 : dico a te gaudentone, poltrone,
ragunar i be'capei dispersi. lemene, ii-342 : lo sguardo in lor soavemente fisse
per me. a. cattaneo, ii-342 : quantunque la tal persona vi sia cara
; in cima a. boccaccio, ii-342 : pruneo fé far, dalla chiesa a
larghi a guisa delle pentole. pananti, ii-342 : certe, come le dice il
che sono ne'lor asgi. boccaccio, ii-342 : quel paese, ch'era molto
donne nobilissime. m. adriani, ii-342 : scipione faceva una spesa indicibile e
di grandezza una rosa gialla. spallanzani, ii-342 : circa turisce e si sviluppa da un
tanta svisceratezza e timore. zeno, ii-342 : ho inteso poi con somma svisceratezza
la tecchia di tenerano. giuliani, ii-342 : dove apparisce una tecchia (una
ne germogliano e ne riproducono. giuliani, ii-342 : si pianta la vite fra due
parti niun tutto può venire. delfico, ii-342 : la parola asse considerata in astratto
). b. davanzati, ii-342 : diceano i procuratori del re, non