destinato alla mensa. ojetti, ii-338 : il biroccino a due ruote, col
altissime, lievemente appannate. deledda, ii-338 : i suoi occhi si socchiudevano,
appena gustato un sorso. d'annunzio, ii-338 : non più... /
passare senza arrotar piedi. ojetti, ii-338 : si fermava [il biroccino]
la dolce stagione '. serra, ii-338 : in realtà [il libro] a
gli offuscava la vista. panzini, ii-338 : si alzò barcollando su la grave
suo vino a questo mondo? verga, ii-338 : c'era in quel tempo novizia
vino a poco prezzo. verga, ii-338 : bellonia, però, rimasta nel sangue
.... bandello, 3-17 (ii-338 ): vanno per la contrada gridando
si fermorono. bandello, 3-17 (ii-338 ): buon uomo, che vendete
pagliaio che abbaia alla luna. panzini, ii-338 : così la discussione si allargò,
salir lungo la schiena? serra, ii-338 : lasciamo stare quel modo di scrivere che
salute ne avrebbe avuto giovamento. serra, ii-338 : quella secchezza, o bruschezza,
con la sua divina brutalità. serra, ii-338 : quella secchezza, o bruschezza,
i componenti del d'annunzio, ii-338 : ecco, venir veggo pel prato /
mi fere per costa. chiaro davanzali, ii-338 : in celato e 'n parvenza /
sfere dell'orologio). prati, ii-338 : la tenue sfera non cessa un punto
bisogna andare per necessità. sarpi, ii-338 : le cose hanno riputazione maggiore e sono
l'uomo dio. d'annunzio, ii-338 : ecco, venir veggo pel prato /
con eccessiva premurosità. tommaseo, ii-338 : e così dire, e baciar la
, come te, poveretti. serra, ii-338 : il libro vale molto meno di
largis iuvenescit herbis '? panzini, ii-338 : il principio morale che più torna
un poco di sonno. prati, ii-338 : la tenue sfera non cessa un punto
e nelle oscenità letterarie. panzini, ii-338 : era rimasto immobile, cullato quasi
a firenze). beltramelli, ii-338 : ho una grande nostalgia del mio
s. maria maddalena de'pazzi, ii-338 : tu donerai a tutti una volontà deiforme
colori, negli addobbi. milizia, ii-338 : i semitalenti, i talenti deboli e
e con pupille immote. giusti, ii-338 : ogni epigramma mi riapre una ferita
del secolo passato. periodici popolari, ii-338 : se all'egoismo desolatore succederà la
. o. targioni tozzetti, ii-338 : discipline, codine rosse, corallini
italia per spagna. a. verri, ii-338 : io ri- manea pur tacito disponendo
no. a. verri, ii-338 : io rimanea pur tacito disponendo
de sanctis, lett. it., ii-338 : ci è dunque ne'suoi drammi
pungersi. bandello, 3-17 (ii-338 ): vanno per la contrada gridando
hanno a far nanzi domandasséra. segneri, ii-338 : chi però mi promette, o
e disfacimento delle calabrie. soffici, ii-338 : era come un calore di sangue
relig. onnipotenza divina. ardigò, ii-338 : oltre le sostanze coesistenti nell'universo
. -calunnia mostruosa. bocchelli, ii-338 : il ciabattino..., per
debba rappresentare quel concetto. serra, ii-338 : quella mancanza di splendore alla sua frase
exube- ranti fructi. periodici popolari, ii-338 : il frutto della terra esuberante,
, adulterino): sepoltura. manzoni, ii-338 : tu che angusta a'tuoi figli
, intrinseco; tipico. serra, ii-338 : quella mancanza di splendore alla sua
volsci. b. davanzali, ii-338 : il re, vedendo i popoli fremere
d'un cronista coscienzoso. serra, ii-338 : quella mancanza di splendore alla sua
o veramente in particolare. manzoni. ii-338 : tu che angusta a'tuoi figli
difendere la marca. siri, ii-338 : questo grande imbarazzaménto... cominciò
in territorio indiscutibilmente eritreo. gobetti, ii-338 : poiché il passato lascia impregiudicate e
volontà vincono gl'inciampi. emiliani-giudici, ii-338 : fu nel verso sciolto che cesarotti
fede, fede abituale. pascoli, ii-338 : la prudenza, che in dante era
... ricoverarono. manzoni, ii-338 : siam fratelli; siam stretti ad un
moderatamente; mitigare. ottimo, ii-338 : questa visione li venne nell'ora che
molti sonatori di tibie. stigliani, ii-338 : non morrò in terra strana e in
dio sa se bastassero. beltramelli, ii-338 : mi invecchio, ambretta. ho una
acqua del santo battesimo. giannone, ii-338 : in colonia si vide istituita una
tanto c'era da prendere. gobetti, ii-338 : l'affermarsi della plutocrazia è
onor consuma. a. cattaneo, ii-338 : il demonio spiega loro avanti gli
avevo negli occhi la beduina. gobetti, ii-338 : l'affermarsi della plutocrazia è già
. f. f. frugoni, ii-338 : celebravasi quel giorno a questa dea,
rubini. foscolo, gr., ii-338 : non già la febea fulgida lampa,
/ sua grave colpa. grossi, ii-338 : in mezzo a quei malgiunti imperversando /
cacciarne il re berengario. vasari, ii-338 : perché, mettendosi a gareggiare seco
dell'ordinario suo sapere. lanzi, ii-338 : vi dipinse [il vasari]
tutti e tre costoro. boccaccio, ii-338 : mensola era acqua divenuta / e a
dato a'profani. bandello, 3-17 (ii-338 ): la maggior sione.
e mettilo a cuocere. soderini, ii-338 : della farina del bianco si fa il
vaso per mondare grano. savonarola, ii-338 : se tu pestassi l'orzo nel
d'olio purificato. d'annunzio, ii-338 : si mietano gli orzi e i legumi
bei giorni. l. pascoli, ii-338 : parlava sempre bene di tutti,
. sacre le reliquie renda. manzoni, ii-338 : tu che angusta a'tuoi figli
. f f delfico, ii-338 : per riparare alla difficoltà di conoscere
relativo valore convenzionale. delfico, ii-338 : per riparare alla difficoltà di conoscere
oltraggi aro, non ella. manzoni, ii-338 : beata fu mai / gente alcuna
, inarrivabile. bandello, 3-17 (ii-338 ): sono tutti gli spoletini..
meriti ancora dell'ordinato. pallavicino, ii-338 : si dispose che i già promossi
è celebratissimo. a. verri, ii-338 : egli, scultore, ornò questa città
brevissimo spazio di tempo. d'annunzio, ii-338 : si mietano gli orzi e i
e fuora, le parti. tortora, ii-338 : do- vea istantemente procurare che '1
, in modo autonomo. tortora, ii-338 : indurre il duca di savoia a congiugnersi
di medicina, chirurgia. filangieri, ii-338 : la fisiologia... dovrebbe
degli occhi. m. adriani, ii-338 : egli avea la faccia pendente nel
-costituire un problema interpretativo. cesari, ii-338 : questo verso mi diede sempre di che
chi ciò facesse. tasso, 11- ii-338 : andando in francia passai per lo piemonte
persi e gialli. m. adriani, ii-338 : egli [catone] avea la
la flaminia. bandello, 3-17 (ii-338 ): mai non si lasciano [gli
benvenuto da imola volgar., ii-338 : gli uomini che seguitano i
molti campi o direzioni. moravia, ii-338 : sentiva di crescere, di moltiplicarsi,
dah'amor proprio. a. cattaneo, ii-338 : chi f f non
. b. davanzati, ii-338 : andarono i cardinali alla reina..
le confessioni. gemelli careri, 1- ii-338 : forse sarà qualche superstizioso rito, ch'
di una persona. boccaccio, ii-338 : venne destro più che lioncello, /
cause cun prosperità. francesco da barberino, ii-338 : cotal viso conserva / qual se
natura. f. f. frugoni, ii-338 : io non lasciai di seguire il
imbrogliatoli e da querelosi. foscolo, ii-338 : la tricolorata alta bandiera / in man
le pupille / si rasciugò. goldoni, ii-338 : eh, le mogli giovani dei
di un istituto. documenti visconti-sforza, ii-338 : a me pare... che
matrimonio). b. davanzati, ii-338 : andarono i cardinali alla reina per
e giuncate distese sul pane. ojetti, ii-338 : caciotte bianche come il fior
ed astuto. l. pascoli, ii-338 : soffrir non poteva i menzogneri, e
rimbombevole e grosso. d'annunzio, ii-338 : non più pe'forami de'fiari
e il giovane risana. giuliani, ii-338 : dicono che la febbre terzana,
e l'infantil vagito. grossi, ii-338 : siccome risentito da uno strano /
a braccetto di signore. de amicis, ii-338 : il contadino fu risospinto da un
delle cose). gobetti, ii-338 : i valori fisici, la materia rozza
per disarmarlo fu vano. foscolo, ii-338 : pur dubbio è marte; ei dove
/ falange di farfalle. gozzano, ii-338 : non quella [sirena] che si
si. savona rola, ii-338 : se tu pestassi l'orzo nel mortaio
radiologica, ecc. filangieri, ii-338 : ardisco di condannare l'uso di coloro
di pepe. bandello, 3-17 (ii-338 ): la maggior parte anco di quelli
: guerra, disunion la viva foscolo, ii-338 : ei dove / più de'cavalli l'
o letteraria). soffici, ii-338 : era come un calore di sangue e
tromba come un arcangelo. gozzano, ii-338 : supina ascolta / il tritone soffiare nella
, sopravanzare qualcuno. documenti visconti-sforza, ii-338 : ecci ancora l'ambassadore de sarzana
a fresco. l. pascoli, ii-338 : il primo è il cavalier benefiale,
ant. riso. soderini, ii-338 : il sosolo si semina nell'acqua et
alle mani del santo pastore. pallavicino, ii-338 : si dispose che i già promossi
, morì colpito d'archibusata. beltramélli, ii-338 : mi invecchio, ambretta. ho
al verno passato. c. campana, ii-338 : fomentarono e accrebbero assai di questo
guasti e mezzo corrotti. ojetti, ii-338 : caciotte bianche come il nor di
/ en vita stabilire. segneri, ii-338 : ho io... risoluto questa
quanto lo circonda. milizia, ii-338 : gli oggetti si staccano per mezzo de'
-affaticare la mente. giuliani, ii-338 : più cure ad un tempo svigoriscono l'
colga in buon punto. idem, ii-338 : dice pur vero il dettato!
da peparetho a nicea. saraceni, ii-338 : partì mastelzero d'italia con una
corpi a la cittate. giannone, ii-338 : in colonia si vide istituita una nuova
che si assumeva era vero. gobetti, ii-338 : l'affermarsi della plutocrazia è già
le limosine de'poveri. giuliani, ii-338 : dice pur vero il dettato! piombino