l'ostacolo e tramortiscono. panzini, ii-33 : gli occhi erano ancora abbarbagliati dal
alle volte meno dell'abuso. panzini, ii-33 : avevano avuto anche loro troppa fiducia
azione del caglio. vallisneri, ii-33 : cogli alcali non bolliva, né dagli
, compiacente). baretti, ii-33: affaticandomi qui tre o quattro mesi,
pappata di fichi gentili. vallisneri, ii-33 : cogli alcali non bolliva, né
i difensori] affacciarsi. soderini, ii-33 : in su i cortili dove s'affaccino
con le due branche. deledda, ii-33 : fuggire! cercar sua madre! questa
anacoreti, uomini austeri. gioberti, ii-33 : essi [i chierici] debbono dunque
, checché voi ven diciate. boine, ii-33 : e canta come un angelo.
darsi alla disperazione. aretino, ii-33 : mi trarrò da una fenestra, o
argento. b. davanzali, ii-33 : in vece di danari presentavano a
sapor proprio delle cose. deledda, ii-33 : sollevò il coperchio e guardò. -diavolo
si stringeva nelle spalle. deledda, ii-33 : pensava sempre a sua madre, assediato
stramazzata. foscolo, gr., ii-33 : qui né oscena malia,
prostrazione d'animo. giordani, ii-33 : quando l'animo mio infuria di rabbia
o al più trentasei ore? ojetti, ii-33 : tanto efficace è anche sulla scena
la forza di chiedere. moravia, ii-33 : domandandogli se si sentiva in grado di
solo co'miei pensieri. verga, ii-33 : adesso ch'era stremo di forza,
bitumi erutta igneo diluvio. parini, ii-33 : certo colui del fiume / di stige
sul posto). moravia, ii-33 : egli aveva portato con sé, in
pino una spiga di grano. giusti, ii-33 : o questi signori hanno l'occhio
i bronci della volpe irata. gioberti, ii-33 : nulla v'ha nel culto del
penne / separai dalle piume. panzini, ii-33 : cose deliziose si trovavano in quell'
corbe intrecciate di vinchi. panzini, ii-33 : l'uomo ingegnoso alla sua volta
, che scende. soffici, ii-33 : noi tutti intenti al fischio e al
, noi so dire. pananti, ii-33 : dipinger la gran caccia vi potrei
cannose valli dove dimorano. cesarotti, ii-33 : sull'eroe distese / la sua pallida
ostinazione cocciuta, irragionevole. aretino, ii-33 : poi che la tua caparbità ti vuol
l'armellin di neve. pananti, ii-33 : come sui ghiacci del settentrione /
sono venuti in disuso. prati, ii-33 : nelle fonde righe / di fanti
altro che utile avere udita. vasari, ii-33 : finalmente venuto vecchio, stette molti
-anche per simil. cesarotti, ii-33 : della notte udìa / stridula acuta cigolar
, anzi troppo cinica. gioberti, ii-33 : nulla v'ha nel culto del
buscare un benefizio. gioberti, ii-33 : nulla v'ha nel culto del sa
sottile. l. bellini, ii-33 : e 'n tutto il ritrovò [cioè
e dolce verso. d'annunzio, ii-33 : ah, poter di córre / dal
a trarla del peccato. aretino, ii-33 : poi che la tua capar -
eglino sono costretti di credere. vasari, ii-33 : fece ancor le colpe altrui,
tratto, dell'impeto antico. serra, ii-33 : questioni cui per avventura non recherà
grazie e le accarezza. pellico, ii-33 : povero mio cuore! tu ami
esser difenditore. petrarca volgar., ii-33 : dannò celestino e giuliano, i
ministrino / contaminate cene. pellico, ii-33 : una stanzaccia, oscura, lurida
colorata. g. villani, ii-33 : di gran corruzione di vaiuolo, che
accordano sempre con gli avversari. gioberti, ii-33 : l'influire nella cosa pubblica con
, materia; confessione. vasari, ii-33 : vedendosi vicino alla morte, si volse
: dovere morale. gioberti, ii-33 : i chierici debbono astenersi affatto,
il mio debile stile. bembo, ii-33 : gli epiloghi sono povera e debole opera
del pettardo e della mina. cesarotti, ii-33 : lagri- moso e fosco / quegli
tal giorno ». bartolini, ii-33 : continuavo a raccontare di enea,
di scienza. a. verri, ii-33 : faceano manifesto che ancora tanto
incarico, ufficio. onti, ii-33 : da severoli intenderai il tuo presente
mondo traeva il capo. pananti, ii-33 : io che ho girato, ed ho
, la voce nella gola. ungaretti, ii-33 : uguale a un mare che irrequieto
di dolore; condoglianza. bembo, ii-33 : il nostro m. trifone, rimaso
per sua propria autorità. caporali, ii-33 : fra l'altro, il lazzarol,
assol. bibbia volgar., ii-33 : parla ai figliuoli d'israel, e
irrugginite e come intormentite. boine, ii-33 : cantava bene sì, con una
ascendente, efficacia. menzini, ii-33 : splendéa sul trono, e di virtute
una mosca uno elefante. giusti, ii-33 : o questi signori hanno l'occhio
queste inimicizie e sospetti. boccalini, ii-33 : fuggissero il costume di conservar essi e
profondi sensi della comedia. caporali, ii-33 : di che parlando messer pier andrea,
di marmo alle sculture. boccalini, ii-33 : quanto prima procurassero tutti di liberare
è spesso capricciosa e fattizia. carducci, ii-33 : ho mutato nella 2a linea
- anche sostant. baruffaldi, ii-33 : il piacere, onde il mondo è
su questa sfera il fato. colletta, ii-33 : è questo il peggior fato del
. benvenuto da imola volgar., ii-33 : scipione gli donoe uno vestimento e
f. f. frugoni, ii-33 : una turgida rupe non tira alcun
, perfezionarla. r. borghini, ii-33 : accrebbe molto di perfezione par- rasio
fortuna o al caso. folengo, ii-33 : ma poi che sia...
alta fondar le radici. folengo, ii-33 : verrà quel vecchio ma robusto
una schiera). prati, ii-33 : e nelle fonde righe / di fanti
diventar capitano della guardia. brancoli, ii-33 : « faccia entrare quelle due forche »
singolare del salame ferrarese. massaia, ii-33 : verso sera giunsero al monastero alcuni beduini
una frase alquanto antica. colletta, ii-33 : gli abruzzi, la provincia di
estremo frangente. i. neri, ii-33 : ridotte agli ultimi frangenti, /.
, manda in frantumi. cesarotti, ii-33 : o crùgal, disse / il possente
stelle, un giovane raffigurò. soffici, ii-33 : mattinate trascorse in mezzo alla larga
insegna entrare in fregola. batacchi, ii-33 : questa pettegola / con i dispetti
a produr la virtù. tasso, ii-33 : cavalcando quasi continuamente, esercitano poco
o elle diventano vilissime. baldi, ii-33 : un cane, volendo uno gittar via
. f. f. frugoni, ii-33 : una turgida rupe non tira alcun preggio
l'alba ultima sorge. balbo, ii-33 : vi predarono a gara, lasciarono
gli fura. l. salviati, ii-33 : della lingua stessa cercano di furarci il
galleggiando mitere e cappucci. cesarotti, ii-33 : più non mi parlerai, né le
galluzzo. a. f. doni, ii-33 : nella testiera del cavallo e dietro
metallico. l. bellini, ii-33 : eran grosse [le punte dei denti
membra un gelato freddo. soderini, ii-33 : nell'estate [la luna è]
de sanctis, lett. it., ii-33 : è venuto fuori quasi di un
coltivato su una terrazza. soderini, ii-33 : restano i giardini o orti pensili,
a sé riceva il gomito. giordani, ii-33 : riguardava l'imagine di cabria,
rendere odiosi i governanti. leopardi, ii-33 : i governi si debbono brigare dell'
o di gru volanti eserciti. verga, ii-33 : era sempre lì, alla chiatta
gusta al suo gusto. aretino, ii-33 : io vo'... mangiare di
stelle i vari moti. lemene, ii-33 : gran dio, sei grande enigma
sua altezza. periodici popolari, ii-33 : noi aborriamo il pugnale: ma
ant. belletto. alberti, ii-33 : visi di bui, / capi bitorzuti
queste cose del mondo? reina, ii-33 : che contento potrebbe mai provare chi
terra; abbassamento. piccolomini, ii-33 : quei corpicelli indivisibili... bisognerà
. -provocare. batacchi, ii-33 : questa pettegola / con i dispetti suoi
il mio peccato manifestare. ottimo, ii-33 : il padre di santo albano,.
e del tuo inganno. ungaretti, ii-33 : uguale a un mare che irrequieto
gente rozze e ingrate. bellincioni, ii-33 : ingrata e cieca plebe. ariosto
sua scrittura. g. bentivoglio, ii-33 : ciò porta ampiamente questa seconda [
della sua perfezione. g. buondelmonti, ii-33 : quell'interno sentimento di riconoscenza,
tempi). rinaldo degli albizzi, ii-33 : comprendo, per lettere di là
. -digressione. cesari, ii-33 : or questo sia detto per uno intramettere
: repubblica e non papa. barilli, ii-33 : nessuno voleva rimanere sul territorio invaso
ant. invito. caporali, ii-33 : ma sol per un passaggio li guardai
in fronde le sementi. ungaretti, ii-33 : uguale a un mare che irrequieto e
irta di villi intestinali. brancoli, ii-33 : le due forche entrarono con gli
azzurri d'isole fioriti. ungaretti, ii-33 : uguale a un mare che irrequieto e
in isborsare una parpagliuola. bacchelli, ii-33 : -la marquise sérénissime me permet de
bancheruolo per levarci per vinezia. marino, ii-33 : m'avvisi se potrà venire,
mi facesti. b. davanzati, ii-33 : è levato dal pericolo giulio civile
lima. a. cattaneo, ii-33 : orecchi miei delicati, che non
modo altamente encomiabile. zilioli, ii-33 : pietro barbarigo... risarcì con
. acer. lombóne. alberti, ii-33 : visi di bui, / capi bitorzuti
agli occhi i lucciconi. verga, ii-33 : adesso ch'era stremo di forza,
torto gli volesse. della casa, ii-33 : le lusinghe, e quella che molti
dal genio grave della nazione. giordani, ii-33 : il cittadino o lo straniere che
chelidonia. o. targioni tozzetti, ii-33 : 'valeriana maggiore '...
corte a citerea. m. adriani, ii-33 : sfuggì [alcibiade] a suo
da tutt'uomo. c. dati, ii-33 : potrebbesi, prima di mandare o
el reame come el re. tortora, ii-33 : mandò subito il sig. di
si fa dei papaveri. ricettario fiorentino, ii-33 : l'oppio è el sugo che
uniti. f. f. frugoni, ii-33 : una turgida rupe non tira alcun
insistente e indecorosa petulanza. guicciardini, ii-33 : fracassa... andava per entrare
piccolo commercio. g. capponi, ii-33 : puccio pucci, venuto su dalla
mirabilia ad occhi chiusi. pananti, ii-33 : ho con gli occhi miei /
benevolenza, di bonarietà. giannone, ii-33 : l'umiltà, la mitezza, l'
monotono giro le foglie. boine, ii-33 : era bello, ti riposava [
dizionario militare italiano [1817], ii-33 : 'moschetterà feritoia. =
e menovar li mali. guicciardini, ii-33 : queste cose si moveano in toscana,
pria, musica voce. pindemonte, ii-33 : tu [o usignuolo], benché
; tiranno. bocalosi, ii-33 : que'tiranni che hanno voluto tenerci
frigidissime e stupefattive. dalla croce, ii-33 : a questa operazione convengono quei medicamenti
ne seguì la traccia. segneri, ii-33 : vide... cader quell'albero
alcuna goccia a'mortali. pindemonte, ii-33 : dolce usignuol, la voce tua conosco
mai notabilmente sia lussurioso. nardi, ii-33 : disse... papa leone che
gengivo quattro dramme. ricettario fiorentino, ii-33 : lo opoponaco è el sugo che
. superiore. straparola, ii-33 : il molino, di ordine della signora
volgarmente puleggio dai fiori pavonazzi. pasta, ii-33 : origano: sorta di frutice salvatico
poi spendeva nel peccato. pananti, ii-33 : sui ghiacci del settentrione / s'
rancori, incomprensioni. marini, ii-33 : s'egli riandava l'ostilità d'acomare
d'ovoli de'medesimi. ardigò, ii-33 : l'ovolo di un mammifero superiore è
è detto piperite. ricettario fiorentino, ii-33 : lo opoponaco è el sugo che stilla
non pareggiabile: impareggiabile. segneri, ii-33 : daviae... non mai si
pananti (1766-1837). pananti, ii-33 : il paretaio, poemetto didascalico.
da loro. b. davanzati, ii-33 : erano ne'lingoni otto coorti [
autunno e la primavera. pananti, ii-33 : le aste, i fischi, le
molto amorosa. m amia ni, ii-33 : è [quella signora] vera e
un governo dispotico. periodici popolari, ii-33 : noi aborriamo il pugnale: ma
vita ascetica. bibbia volgar., ii-33 : niuno radere si farà insino a
, re d'assiria. soderini, ii-33 : i giardini o orti pensili..
si converrebbe? ulloa [guevara], ii-33 : sarà peravjentura buono adirarsi contra i
region. albicocco. caporali, ii-33 : poi vidi il pericoco in altra prace
perseguendo la tua anima. ottimo, ii-33 : santo paulo... perseguiva.
a sgomberarsi un'uscita. boine, ii-33 : c'era pieno, ci si moriva
abbondanza frutti della terra. batacchi, ii-33 : il diavol, ch'era tristo
che fuor rimase. rinaldo degli albizzi, ii-33 : dicie come... '
potere legislativo. foscolo, gr., ii-33 : qui né oscena malìa, né
di azio ottenne augusto. idem, ii-33 : poi vidi il pericoco in altra
strumento musicale). boine, ii-33 : egli per suo conto preferiva il vagabondare
troppo multiplicherebbe la digressione. deiminio, ii-33 : io non saprei dir altro al presente
, lungo il fiume. ungaretti, ii-33 : funesto spirito / che accendi e
che per l'aere volano. gonzaga, ii-33 : io me ne vo costì e
-richiesta formale. tortora, ii-33 : mandò [il condé] subito il
sia in protezione. ammirato, 1- ii-33 : invano s'affaticano gli uomini di guardar
a te? ». alberti, ii-33 : vostri lacci e legami / non sia
pregna di guerre? b. davanzati, ii-33 : è levato dal pericolo giulio civile
azzione amorosa. catzelu [guevara], ii-33 : tanto publicamente sono gli uomini oggidì
coscienza). francesco da barberino, ii-33 : tien pulita / la conscienza tua
quel sale, moreriano. dalla croce, ii-33 : se gli rompe alcune parti o
tuo consueto. a. cattaneo, ii-33 : tutto il pensier loro è a questo
di pulcelle. bibbia volgar., ii-33 : niuno radere si farà in- sino
mento d'una mano. lanzi, ii-33 : prevale e raffaelleggia in certo modo
promuove con regai generosità. giordani, ii-33 : il cittadino o lo straniere che,
, per la passione. ungaretti, ii-33 : funesto spirito / che accendi e turbi
s. gregorio magno volgar., ii-33 (4): lo qua covergio
alle tentazioni del male. cavalca, ii-33 : buona mormorarazione è quella della santa
stato un tempo posseduto. giordani, ii-33 : il cittadino... riceveva egregio
umore ai campi interi. milizia, ii-33 : dov'è lo scolo, si scava
di ritorno a parigi. goldoni, ii-33 : se avrò notizie di rimarco,
salvifica di cristo). ottimo, ii-33 : volse descendere in terra e ricevere carne
goda la beata visione. lemene, ii-33 : gran dio, sei grande enigma ai
, per sommi capi. savonarola, ii-33 : la intenzione nostra questa mattina è
, dopo alquanto dissi. lippi, ii-33 : ei, che nel capo ha sempre
. benvenuto da imola volgar., ii-33 : publicio bibulo tribuno della plebe accusoe
avean non cognito a'rivali. marini, ii-33 : s'egli riandava l'ostilità d'
politico. giuseppe flavio volgar., ii-33 : adiratosi li popolani,...
si fermassero in futuro. ottimo, ii-33 : santo paulo... perseguiva così
licheni. arti e mestieri, ii-33 : vi sono dei luoghi in cui s'
de'suoi cittadini? bandello, 2-40 (ii-33 ): conoscendo per lunga esperienza,
un ampio spazio. giuliani, ii-33 : noi siam istruiti dietro le bestie,
il governo tirannico). bocalosi, ii-33 : que'tiranni che hanno voluto tenerci
, bucato. 1. nelli, ii-33 : a me mi tocca sempre aver in
-sostant. periodici popolari, ii-33 : noi aborriamo il pugnale: ma
v.). arti e mestieri, ii-33 : si serve del verde di rame per
lana. g. f. pagnini, ii-33 : fu revocata a richiesta de'consoli
un uso troppo prolungato. comisso, ii-33 : il mio amico suonava di continuo la
(un timore). caroso, ii-33 : luci, dal cui chiarissimo splendore /
delle lor mietiture in tributo, datinone, ii-33 : l'umiltà, la mitezza,
sollevi dal fondo a soperchiarmi. serra, ii-33 : uno sfogo non infrenabile del cuore
che a credergli tutti bugiardi. baretti, ii-33 : pretenderà di guarire a forza di
, esaurirlo. donato degli albanzani, ii-33 : in poche parole spacoerò la cominciata
o di menzogne. della casa, ii-33 : le lusinghe e quella che molti chiamano
istruire, addestrare. luca pulci, ii-33 : natura d'ogni cosa è il ver
spezzati testi. catzelu [guevara], ii-33 : sia chi esser si voglia che
per la vera. arti e mestieri, ii-33 : vi sono dei luoghi in cui
). catzelu [guevara], ii-33 : quanto poco stimiamo il castigo,.
la qual quivi se stila. vasari, ii-33 : cominciò a stillare oli ed erbe
suina. datini [in mazzei, ii-33 ]: andando a comperare la carne,
scisma e ogni eresia. tasso, ii-33 : la fede rinnegò e quanto potè cercò
balzi e trecce e ricciolini. alberti, ii-33 : visi di bui, / capi
in uno struggimento senza lagrime. tabacchi, ii-33 : un disagio, come una tenue
di tale stato. dalla croce, ii-33 : questo è il secondo modo che si
io suggerò co'baci. siri, ii-33 : il fivagliero con affettuosissima cornspondenza gli suggeva
sventuratissimo dilaniava le viscere. gozzano, ii-33 : fetonte e il po, / lo
. -targòtta. documenti perugini, ii-33 : pavese rotelle targotte e brac- ciauole
tremeresti dal capo alle piante. foscolo, ii-33 : tieste vive, io tei ripeto
, un pensiero). caroso, ii-33 : luci, dal cui chiarissimo splendore /
, teneva tutta la via. gherardi, ii-33 : uno vaso ampissimo di fino oro
, ischeletrito e incanutito. tabucchi, ii-33 : un disagio, come una tenue malattia
nell'onore. catzelu [guevara], ii-33 : sarà per aventura buono adirarsi contra
ordine confuso. catzelu [guevara], ii-33 : far de'peccati tanto trabbochevolmente e
a stento in piedi. contile, ii-33 : dormir mi bisogna io tutto, io
inganno, raggiro. alberti, ii-33 : visi di bui, / capi bitorzuti
dedicatoria che io le trasmisi. goldoni, ii-33 : l'ho inviata [la lettera
col canto impietosir pregando. papi, ii-33 : lungi tienne di bacco e dell'
musica- le). boine, ii-33 : era bello, ti riposava il tripartito
: sommozzatore. gelli, ii-33 : io ora ho conosciuto il modo come
ti segherò le veni. aretino, ii-33 : ora, balia, se non m'
a vendicarlo in fretta? batacchi, ii-33 : in me ti affida, e ti
carte vergo. giusto de'conti, ii-33 : rivolgo gli occhi al glorioso albergo,
appendici disuguali e varie. ardigò, ii-33 : l'ovolo di un mammifero superiore è
esercito. gir. frinii, ii-33 : ni foronno a venezia littere del vicecapi-
-di animali. de amicis, ii-33 : la folla prorompe in imprecazioni contro
toccata. a. verri, ii-33 : giunse per fino la servile codardia a
s. gregorio magno volgar., ii-33 (3): comengà lo covergio de