t'appella. parini, giorno, ii-297 : finché poi cade la feconda pioggia /
, ognuno ci vive. baretti, ii-297 : gli è un pezzo che non v'
al figur. de sanctis, ii-297 : la severità dello stile è tale che
sforzo, affanno. bonagiunta, ii-297 : amor ha in sé ben tanto signo-
gusto alla nostra canaglia. idem, ii-297 : quella vostra lettera... non
un'insensibile curva aquilina. deledda, ii-297 : le mascelle sporgenti e la rada
ancora fredde di brina. ojetti, ii-297 : sui capitelli, le palme del martirio
tutto). serra, ii-297 : se noi assommiamo in uno le conclu
si slanciò nell'andito. idem, ii-297 : appena i tre violini della filarmonica attaccarono
(le piante). soderini, ii-297 : per questa cagione sono da esser
, di riguardar nella via. panzini, ii-297 : egli spariva fra il fumo del
fedeli cacciati nel campo. sarpi, ii-297 : ora che vedeva non poter far
col suo gran barbone. verga, ii-297 : l'amico olinto, bestemmiando nel
da battere il muro. guicciardini, ii-297 : nondimeno, ancora che avessino battuta
a grande effetto. d'annunzio, ii-297 : o quanto era bello / su la
ne fosse di giulio. verga, ii-297 : andò a trovare la rosmunda,
né una donna da strada. giusti, ii-297 : cominciarono una mattina i bottegai dal
india fino al giappone. gioberti, ii-297 : ci fanno buon testimonio..
mia divenire calluta. d'annunzio, ii-297 : o quanto era bella / intorno'
bemolli a un passaggio felice. monti, ii-297 : non so chi abbiate destinato in
abito di colore chiaro. panzini, ii-297 : vestiva sempre di chiaro, un colore
un pacchetto di cipria. ojetti, ii-297 : s'indigna e sprizza fiamme dagli
si mise in cammino. ottimo, ii-297 : il primo rimedio è che l'
dissimulato, nascosto. d'annunzio, ii-297 : o quanto era bella / intorno
del poeta bernardino zendrini. ojetti, ii-297 : per estremo argomento in prò dell'
l'acqua piovana. milizia, ii-297 : 'compluvio'. spazio voto nel centro
dello stile dell'achillini. milizia, ii-297 : porre insieme più cose, e ordinarle
l'impeto della musica. monti, ii-297 : non so chi abbiate destinato in compositore
una falange di figure grammaticali. milizia, ii-297 : il dono più raro nella composizione
. enumerare, contare. ottimo, ii-297 : e'rimedi contro all'accidia, awegna
uomo possa mai sopportare. monti, ii-297 : le arie ed i cori sono tutti
e nelle sue cantate. monti, ii-297 : le arie ed i cori sono tutti
mani in tasca. d'annunzio, ii-297 : o quanto era bella / intorno all'
sia una malvagità schietta. mazzini, ii-297 : esprime passioni decise, energicamente sentite
decadimento. g. raffini, ii-297 : noi ce ne tornammo a casa col
dell'impero). montanari, ii-297 : ve n'erano però anco di quelle
non domato; b. davanzati, ii-297 : sotto tali insegnamenti lo giovane discepolo
-con la particella pronom. bonagiunta, ii-297 : ciò ch'io disiava / non era
vigore, di forza. segneri, ii-297 : non expedit all'oliveto, che deser-
conoscere la verità. stigliani, ii-297 : potrebbe con suo pieno onore restar
, ecc.). verga, ii-297 : comparve all'improvviso il babbo..
né poco né multo satisfare. foscolo, ii-297 : ahi che mal so di quel
quello trassero cognome ancora durante. gioberti, ii-297 : la storia innanzi all'evangelio rappresenta
: italico, italiano. gioberti, ii-297 : la storia innanzi all'evangelio rappresenta
roma). m. adriani, ii-297 : ottenne per partito delle più fave
dala via. b. davanzali, ii-297 : così non mancava né maestri ottimi
di for non pari. bonagiunta, ii-297 : eo no mi dispero / di
ombroso una gran voce. ojetti, ii-297 : quasi s'indigna e sprizza fiamme
taglio). b. davanzali, ii-297 : avversari ed emoli, che si tiravano
d'empietà e di malignità. boccalini, ii-297 : numero grande d'uomini sono foderati
figliuoli a'posteri nostri. menzini, ii-297 : ivi un nettar celeste ebe dispensa,
che furono consumati in ambascerie. stigliani, ii-297 : essendo io solito, quando son
giuliva viverete. lorenzo de'medici, ii-297 : io conosco il gran desio /
. s. caterina da siena, ii-297 : per le dolci e graziose novelle
emette fuoco. galdi, ii-297 : la terra, di recente uscita da
è diventato imperatorio. d'annunzio, ii-297 : o quanto era bella / intorno
morabil gastigo della poderosa impietà. lemene, ii-297 : salutar giordano il crin t'asperga
vive in lei. b. davanzali, ii-297 : non mancava né maestri ottimi,
tre leghe di lontano. caldi, ii-297 : la terra, di recente uscita da
, te lo fa vedere. tozzi, ii-297 : ella m'aveva dato appuntamento così
-inveterato, connaturato. ojetti, ii-297 : alza al cielo le mani inguantate,
a la tua dama. foscolo, ii-297 : e quale io posso, / padre
ne vivo in erranza. bonagiunta, ii-297 : tal vai molto che nulla varria
con inganni. bandello, 3-7 (ii-297 ): egli, per meglio inescarla [
mento li copriva. b. tasso, ii-297 : perché con tanta rabbia, /
contagiosa; smania. de sanctis, ii-297 : nel foro, ne'teatri, nel
e il dipondio ancora. montanari, ii-297 : se chi aveva assi libbrali fu
ad una fune. d'annunzio, ii-297 : egli era la sanie coatta /
al figur. b. davanzali, ii-297 : così non mancava né maestri ottimi
; feccia. c. ridolfi, ii-297 : nei vasi dove l'aceto si forma
fa uno mese. m. ricci, ii-297 : sono i cavalli a buon mercato
ricordo dei poeti latini. serra, ii-297 : la varietà di pose e di effetti
un pericolo. b. giambullari, ii-297 : ella sare'mattezza / a voler
del bello. g. ferrari, ii-297 : i padri, i dottori, i
-incline alle astrusità. de sanctis, ii-297 : la nostra generazione, salvo pochissimi,
s. carlo da sezze, ii-297 : nettapoco potevo alzare l'intelletto nelli
. s. bernardino da siena, ii-297 : san giovanni, ripresa la sua tonaca
sopra l'a- natolia. guicciardini, ii-297 : il duca di brunsvich,.
di un gruppo. boccaccio, ii-297 : e cinqu'anni / che mi fùr
in pastoral l'acciaro! cesari, ii-297 : ora per tornare al papa:
a ragion forse t'adiri. tasso, ii-297 : esaudisca... le mie
piscina? s. carlo da sezze, ii-297 : mi raccoglievo in me stesso avanti
, vale molto meglio. milizia, ii-297 : 'compluvio': spazio voto nel centro
aggiungono al senso o poco. giuliani, ii-297 : allora poi il caldo può essere
dimenticarsi della poppa. giuliani, ii-297 : ancor qualche giorno, poi l'erba
il tempo). menzini, ii-297 : dell'oblio le torbid'onde / soverchierai
sospeso aspettare l'approvazione. marinetti, ii-297 : 'il vestito di nero '
costringe in sue tenaci morse. serra, ii-297 : la varietà di pose e di
distanza dalla sua puttina. panzini, ii-297 : egli mi apparve nella figura di
del danno. l. pascoli, ii-297 : avendo dopositato il denaro, credeva
autore). b. davanzati, ii-297 : aquistandosi, come sapete, fama
scherz.). periodici popolari, ii-297 : come se la ripassa il nostro
-calare richiudendosi. d'annunzio, ii-297 : i cieli si ripiegheranno / come non
i frati al coro. de amicis, ii-297 : in quel punto fui riscosso da
ti risulti in oblio. guicciardini, ii-297 : alla qual cosa... arebbe
onda). b. tasso, ii-297 : come se d'acqua un rio da
de ^ calzari scarlatini. soderini, ii-297 : è ancora una sorta di radici scarlattine
con valore enfatico). baretti, ii-297 : che prò, se voi, invece
riferimento alla giustizia divina. segneri, ii-297 : dio vive in cielo, affine di
del suo marito. b. gxambullari, ii-297 : anco diceva [sinefido] di pi
cavalier crudele e bello. deledda, ii-297 : il pasto, il vino, l'
valore iron.). moretti, ii-297 : non è qui ch'io ebbi per
e il passo sgangherato. comisso, ii-297 : sfogliando quelle lettere, venivanofherato con un
un certo gioanotto. periodici popolari, ii-297 : eh! lo so bene: voialtri
, avveduto, scaltrito. panzini, ii-297 : sapevo di quelle cose che fanno
li lasciare la carne morta. soaerini, ii-297 : sopracìrcolo, sm. filos. entità
per zelo di giustizia. cesari, ii-297 : togli qua ora! vedi uomo
nel momento el sottosopra. giusti, ii-297 : sono stati fatti sparire i tre figuri
corteggiando la superbia pazza. lemene, ii-297 : salutar giordano il crin t'asperga /
mandino pascere alla campagna. giuliani, ii-297 : bisognò spopparlo anzi tempo, perché non
si prosternavano a lui. giuliani, ii-297 : è di spoppatura (spoppato di poco
s. maria maddalena de'pazzi, ii-297 : alcune creature vedeva che tenevano sempre
trapassare nel paese 'di là'. gozzano, ii-297 : uomo! ritorna sulle tue vestigia
della moneta detta stipe. montanari, ii-297 : né dèe maravigliarsi alcuno se la moneta
cui era stata preda. moretti, ii-297 : oltre il soprapassaggio, verso la malinconia
straordinario, eccezionale. d'annunzio, ii-297 : i cieli si ripiegheranno / come non
de uno lenzolo. m. ricci, ii-297 : nel dormire i più di loro
e tarditate hai 'n amore. ottimo, ii-297 : le spezie d'invidia sono:
uscirmi oggi di man. lemene, ii-297 : or tu, valeriano, / tosto
, ecc. l. pascoli, ii-297 : e perchè d'accordo non si volle
pensier l'anima tergi. lemene, ii-297 : salutar giordano il crin t'asperga,
del mondo. a. cattaneo, ii-297 : vedo maria fatta nocchiera coi remi
tua villa in grembo? foscolo, ii-297 : lassa! ancor viver si vuole /
-di animali. d'annunzio, ii-297 : egli era la sanie coatta / in
di un'affermazione. moretti, ii-297 : e là da via strozzi ecco la
, una lode). pindemonte, ii-297 : chi parla di tal guisa? un
son l'alme vigile scorte. galdi, ii-297 : al contrario io non stimo possibile
sproloquiando. d'annunzio, ii-297 : egli era la sanie coatta / in
mordere con b. davanzati, ii-297 : ma oggi i nostri giovanetti vanno a