poi forse un prete giulio. giordani, ii-29 : era molto più stolido di lui
'). cfr. boccalini, ii-29 : « [fu prescritto] che fermamente
, venuto dal suo. colletta, ii-29 : fermata in animo del re la partenza
d'una casa colonica. deledda, ii-29: ella si chinò, accomodò il sacchetto
d'onor lodati acquisti? boccalini, ii-29 : l'arte felicissima di prender con
acquerugiola; umore. vasari, ii-29 : gli occhi avevano que'lustri e quelle
recano ai guerrier lievi fastidi. panzini, ii-29 : a coglierlo si ribella [il
è disposto di volerla imparare. idem, ii-29 : la mia frusta letteraria, che
divengono simili alle nostrali. panzini, ii-29 : non si lascia [la ginestra]
casa né all'orto. soffici, ii-29 : seguitava a star con loro quasi come
corpo con la sorte. beltramelli, ii-29 : notai come il naso le si affilasse
valere propria spezie di servitù. soderini, ii-29 : e se bene gli orti ricercano
provocatore del popolo. b. davanzati, ii-29 : e la parte de'galli.
sue vie ribelli. idem, ii-29 : i sensi miei, desti e alerti
- anche al figur. baretti, ii-29 : e che è mai questa italia nostra
beltramelli, ii-29 : né il marzo era freddo quell'anno
e sanz'altri travagli. aretino, ii-29 : quella è piccola, questa non
poco contento. lorenzo de'medici, ii-29 : tu se'matto, / se ne
agita / l'animatrice squilla. panzini, ii-29 : dal folto... si
laude. g. m. buondelmonti, ii-29 : l'umanità e la dolcezza sono
tu non vieni ancor. panzini, ii-29 : cantano i cigni più dolcemente quando
piene di vesciche bugge. boccalini, ii-29 : l'empir, che alcuni prencipi facevano
di più membri diversi. tasso, ii-29 : l'animo e 'l corpo..
miracolo e vendetta divina. idem, ii-29 : pregare sua santità che non sia ascritto
più alcuna vivezza umana. panzini, ii-29 : vidi venirmi incontro una trionfale fiorita
la bocca di sua madre? deledda, ii-29 : lo fissò bene, e credendolo
proprie speranze. b. davanzali, ii-29 : fecero adunque i nostri assegnamento sopra
assoluta e durevole risoluzione. leopardi, ii-29 : il padre sforza pallavicino...
dispersi in un luogo congregarono. tasso, ii-29 : si dee nondimeno aver a lui
sa come l'avemaria. pananti, ii-29 : vedendomi tornar tutte le sere / che
tu sii bene avviato. soffici, ii-29 : era già bene avviato in quell'arte
un contro all'altro? pananti, ii-29 : quando le ombre si stendon sulla valle
mani che gli porgevano salute. colletta, ii-29 : mentre i crudeli lo traevano semivivo
aùto il becco torto. ojetti, ii-29 : un gran naso a becco di falco
, grazie a dio. gioberti, ii-29 : e, certo, quell'unione che
del più insipido borghesismo. gobetti, ii-29 : il positivismo s'è chiarito in praga
la spia del sopracornuto. moravia, ii-29 : insomma il sego- viano si poteva
senza perder tempo. sarpi, ii-29 : in fine pregarono sua santità che rimettesse
che avvertiamo in noi stessi. serra, ii-29 : lo strazio delle carni del peccatore
di me vi debba intervenire. gelli, ii-29 : oh buono, oh guarda se
braccio di calo per miglio. soderini, ii-29 : il che si procurerà con alzar
hanno meno di chiamata. pellico, ii-29 : e mi rasserenava, e canterellava,
confessano operarsi nel cielo? giordani, ii-29 : pur le vostre arti son capevoli di
la lingua anco di marco. giordani, ii-29 : non vi cape nell'animo [
e il burro. panzini, ii-29 : un secondo casàro, che versava nell'
rinforzare il sentimento della pena. colletta, ii-29 : lettere e messi andarono accertando che
fermezza a tutta prova. beltramelli, ii-29 : perché non mi risponde?..
: cervellina. lorenzo de'medici, ii-29 : e s'io avessi / meco michel
cominciò a concigliarglieli tutti. giusti, ii-29 : io compiango quelli che l'hanno
sostenuto contro il diavolo. giusti, ii-29 : io compiango quelli che l'hanno a
molt'altri cibacci sciaurati. segneri, ii-29 : e non vedete quanti sono coloro
dinanzi a quelle maraviglie. giusti, ii-29 : io compiango quelli che l'hanno a
voi di bella cima. cesarotti, ii-29 : allor s'alzaro / i figli
chi qua e là civetta. aretino, ii-29 : quella è piccola, questa non
dal principio a la fine. soderini, ii-29 : il che si procurerà con alzar
, circostanza. g. buondelmonti, ii-29 : ciò che io ho in questo mio
, divengano naturalmente comportevoli. pellico, ii-29 : io in meno d'un mese avea
gel, divien poi foco. cesarotti, ii-29 : un cotal poco uscia / fuor
, il tempo). prati, ii-29 : là, in cima al flutto,
perduto disse, pagò. menzini, ii-29 : e vede come ad ischivar dannaggio
e risate senza fine. boine, ii-29 : subdola, senza ch'egli se
con li piedi al muro. folengo, ii-29 : rott'ha le mura, i
carcere, prigione. labriola, ii-29 : l'anno i° dell'olimpidi 95® nel
ho pietà / di te. serra, ii-29 : lo strazio delle carni del peccatore
ampio spazio la lingua. perticari, ii-29 : non di meno fu [erodoto]
disfarsi. foscolo, gr., ii-29 : date principio, o giovinetti,
e voi n'orate cento? cavalca, ii-29 : a questo tale, che s'
di un atto colpevole. brancoli, ii-29 : i bambini si arrampicarono prima su
, sotto la stoffa. moravia, ii-29 : ad una svolta, tra due grandi
confine). donato degli albanzani, ii-29 : i monti pirenei,...
derivare, trarre origine. leopardi, ii-29 : pensatamente io chiamai figura non tutto
.). a. verri, ii-29 : vidi a tali parole dissiparsi la tristezza
mancamento della sua fede. boccalini, ii-29 : omicidii dolosi commessi per malignità di
modestamente, senza sfarzo. aretino, ii-29 : se tu la vesti pomposamente [la
dell'aere. parini, giorno, ii-29 : già dal meriggio ardente il sol fuggendo
è venuta di vederla. verga, ii-29 : c'era già una donnicciuola imbacuccata in
l'una dall'altra? pascoli, ii-29 : nel fatto la superbia è appetito
è maggiore della fede. bocchelli, ii-29 : aveva infatti dovuto, quasi
, dannoso. bibbia volgar., ii-29 : se la suspicion dello adulterio conciterà
umanità e di giustizia. guerrazzi, ii-29 : allora il bonaparte si avvisò astutamente
. g. c. croce, ii-29 : saran condotti dentro a un arsenale
in i l'aria bassa. menzini, ii-29 : pria che sien tra lor battuti
libertà della lingua? a. verri, ii-29 : il dittatore, con la consueta
gambe li due cavalli. baruffaldi, ii-29 : virtù sola e valor si considera
l'alma a prezzo? serra, ii-29 : allora son le cagne i creditori e
amica. bibbia volga /., ii-29 : parla ai figliuoli d'israele,
-con uso avverb. cesarotti, ii-29 : avea la voce / dolce più c'
fluenti e imbionditi dalla sigaretta. palazzeschi, ii-29 : nelle folte chiome, / ricciute
costituito il camino. cavalca, ii-29 : a questo tale, che s'ha
fondò acute e folte spine. vasari, ii-29 : le ciglia, per avervi fatto
(le olive). deledda, ii-29 : andava appresso al cavallo, rimuovendo
segaligno e freddoloso redi. verga, ii-29 : dei contadini freddolosi stavano a guardare
d'india v'ho retti. arici, ii-29 : movi di cipro a la diletta
doppiezza e di simulazione. ungaretti, ii-29 : passò sulla fronte dell'anno /
uno strumento musicale). cesarotti, ii-29 : avea la voce / dolce più c'
una notizia). monti, ii-29 : ecco l'istoria genuina de'miei affari
ch'è nostro alumno. massaia, ii-29 : queste pagnottelle, che sono di una
famil.: sorriso. vasari, ii-29 : ella con onestissima guardatura a basso
da un ginepreto). gelli, ii-29 : facciam che tu non mi facessi come
d'ulivo inarientata, giuliva. alberti, ii-29 : chi vorria / d'amor esser
l'altro; porca. soderini, ii-29 : riducendo la lor terra in due gombine
quasi tutte si caricarono. pananti, ii-29 : un gradinolo d'uva saporosa.
il di lui nome. beccaria, ii-29 : i grandi mali vogliono esser levati
non legato alla persona. verga, ii-29 : venne la serva della locanda a
il sole). de marchi, ii-29 : il portiere aveva chiuso anche le
e belli / da guardianelle. pananti, ii-29 : la guardianella al chiuso ovile /
difendersi, munirsi. guittone, ii-29 : und'e'morrone / d'esta noi
l'ignite tempie. d'annunzio, ii-29 : intenti i miei occhi / erano
1 mille ripensa inusitate frodi. niccolini, ii-29 : se a ignoto affetto /.
mutasse favella. lorenzo de'medici, ii-29 : egli è troppa pazzia / a
rendere rozzo, volgare. gonzaga, ii-29 : mastro polenta, voi impolentate e scon-
incitamenti a divenire romanzesche. tozzi, ii-29 : sembrava che dalla consapevolezza dell'altrui
saldamente. l. bellini, ii-29 : non sol non si rasciuga [il
infangarmi con simili sciagurati. balbo, ii-29 : s'infangava in persecuzioni e libidini.
gesso. l. bellini, ii-29 : qualche materia, qualche caso strano
ingordo suo appetito. bandello, 2-40 (ii-29 ): cinzia, non pensare con
insaziabil foco? bandello, 2-40 (ii-29 ): cinzia, non pensare con
battenti. foscolo, gr., ii-29 : ite, insolenti / geni d'
è interdetto. giusto de'conti, ii-29 : deh, cieco amore, or non
reggimento della sua città. alberti, ii-29 : chi pur s'ingombra / di tanti
di nembi l'aria involvono. pindemonte, ii-29 : vede sotto ai suoi piè la
la disperazione la sfigura. ojetti, ii-29 : già un mese è passato dalla morte
, impiastro. dalla croce, ii-29 : l'iside è conveniente ad ogni ferita
, un'iniziativa). giovio, ii-29 : potrei ancor congratularmi, come s'usa
. benvenuto da imola volgar., ii-29 : avendo assai conosciuto della leggierezza del
armonia di suoni. gherardi, ii-29 : rimirava i tempi ricchissimi e in ogni
luogo prima di voi. alberti, ii-29 : e chi vorria / d'amor esser
femina linguarda. albertano volgar., ii-29 : sì lo ristringi e lo doma,
sentì mancare gli spiriti. leopardi, ii-29 : odi per lo sereno un suon di
con sonagli. lorenzo de'medici, ii-29 : getta presto il suo logoro in
turpe, osceno. cebà, ii-29 : le persone della commedia vecchia..
di colore verde. boine, ii-29 : le cime dei mandorli e dei limoni
la rodono. berni, 15-2 (ii-29 ): poi essersi trovato con effetto,
sostant. l. bellini, ii-29 : qual le lumache camminanti / per
colli lor nuvoli refrettevano. vasari, ii-29 : gli occhi avevano que'lustri e quelle
dimostrarla poi [la cometa] una smisuratissima ii-29 : senza... lettura preliminare e
sul candore dei nevai. ungaretti, ii-29 : è nuda anche la quercia /
autorità e nulla santità. gonzaga, ii-29 : polanteo, nome terso, elegante
arioli. s. maffei, 10- ii-29 : in più luoghi all'incontro si replica
ne fa fugire. gir. priuli, ii-29 : in modom, tra mortti,
'manati'. cravaliz [gómara], ii-29 : manati è un pesce che non
. dai gesti manierati. moretti, ii-29 : la nuova maestra mi trattava con
e granuloso. ricettario fiorentino, ii-29 : la manna d'incenso è la
assassinio del marito. arici, ii-29 : il lido alcun non tocchi / delle
, scappatella. berni, 15-3 (ii-29 ): in nessun'altra cosa l'uom
me la diede in regalo. lastri, ii-29 : si muova e si rimuova la
gli affari, ad intrigar. pananti, ii-29 : sulle spalle / si mette il
possiamo almeno rivederti nel cielo. pascoli, ii-29 : la superbia è appetito di perversa
con olio rosato. ricettario fiorentino, ii-29 : la mastice è una ragia che
darebbe per pastura ai maiali. pananti, ii-29 : una meluzza sull'arbor restata,
surrogazione di altro membro. monti, ii-29 : arrivato in ferrara, ho trovato che
memoria. petrarca volgar., ii-29 : fu [giuliano] uomo etterato,
ebete o sciocca. giovio, ii-29 : a santa lucia l'incappelleremo [l'
un rito funebre. niccolini, ii-29 : lo giurasti, / e dio l'
anche, allusivo. ottimo, ii-29 : 4 correte al monte'ec.,
alla castelvetrotta. l. bellini, ii-29 : quindi avvien che se mentr'ei [
pensar qual dentro fammi. straparola, ii-29 : postesi tutte a sedere, suor
mina. dizionario militare italiano, ii-29 : quel vacuo che lascia la mina
dizionario militare italiano [1817], ii-29 : 'minatore': soldato che costruisce le
le ministravano. dizionario militare italiano, ii-29 : 'ministrare le artiglierie': armare,
, per minestra. pananti, ii-29 : sulle spalle / si mette il buon
vita ideale. g. ferrari, ii-29 : i mistici intendono che la logica non
di una persona. comisso, ii-29 : mi fece conoscere... la
e ricevuti molti imperatori. massaia, ii-29 : non piacevami di notte la loro monacale
vecchi buoni perduti. b. davanzati, ii-29 : li ordini... nelle
né acrimonia alcuna. dalla croce, ii-29 : non disconviene aggiungere all'olio alquanto
utile forme. gir. priuli, ii-29 : la cità era bombardata da basilischi,
copto che significa morte. ojetti, ii-29 : già un mese e passato dalla morte
abominevoli cagioni. b. davanzali, ii-29 : ora dirò della mossa di vitellio i
, ne dicevano maraviglie. pindemonte, ii-29 : forse per questi ameni colli un
mostro. m. adriani, ii-29 : accusò alcibiade... d'aver
misteri pagani. m. adriani, ii-29 : tessalo... accusò alcibiade.
belar, muggire armenti. de amicis, ii-29 : il toro mugge, sbuffa,
la prigion materna e tenebrosa. arici, ii-29 : in sul dipinto / lito balli
sulle trecce spiranti assirio nardo. arici, ii-29 : lucidi spegli e nardi e pettin'
coprire loro natura. a. pucci, ii-29 : come si trovare di fuori [
addormentare i bambini cullandogli. pananti, ii-29 : vo a letto, e appena
ogni femmina una fava bianca. fazio, ii-29 : questa seconda bestia si dé intendere
l'altre lettere numerali. zeno, ii-29 : le lettere numerali, che sono le
(una scritta). zeno, ii-29 : le lettere... numeriche significano
pentirete a cald'occhi. segneri, ii-29 : è cosa da deplorare a cald'occhi
ferma. idem [castagneda], ii-29 : per ordinazione della città le porte si
. s. bernardo volgar., ii-29 : niuna cosa è più ricca che la
sentenza della propria madre? giordani, ii-29 : quel fermissimo propugnacolo della fiorentina libertà
o valore. francesco da barberino, ii-29 : egli è quel sir che muta
. politicamente instabile. periodici popolari, ii-29 : tutta la loro potenza [degli
; panino. massaia, ii-29 : a me portarono uva, datteri e
. o. targioni tozzetti, ii-29 : 'paleino'...: perenne.
gli ingannano e fuggono. giuliani, ii-29 : ne'tempi asciutti asciutti, di asciuttore
pasta non bene lievitata. lastri, ii-29 : l'unione del lievito con la farina
una famiglia che la opprime. giordani, ii-29 : quel santo nome [girolamo savonarola
patriarcato. petrarca volgar., ii-29 : nessuno arcivescovo sia chiamato primato né
lettere decenti per la forma. giusti, ii-29 : non crediate però che io mi
bon o reo ne credi. vasari, ii-29 : un s. giovanni piccol fanciullo
s. gregorio magno volgar., ii-29 (2): un so fraelo pi9em
e perforati sassi. dalla croce, ii-29 : lodano alcuni applicare sopra i primi
si rigirava il governo. bocalosi, ii-29 : bisogna che i saggi artefici stiano
minuta: maro. ricettario fiorentino, ii-29 : e1 maro è tenuto che sia
esperimentate le passioni perverse. pascoli, ii-29 : la superbia è appetito di perversa
ingiuriose e fortemente offensive. alberti, ii-29 : chi pur s'ingombra / di tanti
d'esser lodato assai. tasso, ii-29 : se purgarmi vogliono, sono pietosi
fischi il vento. ricettario fiorentino, ii-29 : si adultera [il mastice] mescolandovi
-coperta imbottita di piume. mazzei, ii-29 : ricorderetevi più di me, ch'io
della libidine. a. pucci, ii-29 : come si trovàro di fuori, [
pompa di un matrimonio? moretti, ii-29 : allora le premiazioni scolastiche si facevano
porco o di bue. gonzaga, ii-29 : o felicità pregiocondissima il tenersi in
e i forti propugnacoli. gonzaga, ii-29 : o felicità pregiocondissima il tenersi in
d'una gocciola. strapar la, ii-29 : levossi suor modestia...,
di sì sublimi uditori. delfico, ii-29 : se della storia tradizionale non si può
, felice. gonzaga, ii-29 : o felicità pregiocondissima il tenersi in
-anche assol. soderini, ii-29 : è bene ancora terrazzare i campi che
dai pubblici ufficiali. de marchi, ii-29 : più d'una volta aveva assistito allo
g. m. buondelmonti, ii-29 : l'uso di ridurre in servitù o
che tutta la restante europa. pascoli, ii-29 : la superbia è appetito di perversa
sollevò. catzelu [guevara], ii-29 : non è da piccoli primeri di corte
del mondo tiene el principato. campofregoso, ii-29 : pur vediam ch'el principato ottiene
sublime principio di governo. bocalosi, ii-29 : la ferma durata d'una tale
luoghi priva di molta gente. tortora, ii-29 : essendo la città priva del traffico
alla condizione dei dannati. cavalca, ii-29 : è loro [ai mormoratori] serbata
materiale sottoposto a lavorazione. lastri, ii-29 : si muova e si rimuova la massa
di propaganda fide. massaia, ii-29 : fatti al propagandista alcuni segni convenzionali,
discorso diretto). pascoli, ii-29 : io proponeva a me stesso: «
perché erano prossimani. lorenzo de'medici, ii-29 : intanto il foglia avea già sceso
negozi suoi. catzelu [guevara], ii-29 : li punti di onore della croce
possessivo con valore enfatico. pagano, ii-29 : il perfetto è quel ch'è giunto
, rinnovamento morale. tasso, ii-29 : se purgarmi vogliono, sono pietosi;
languidezza sembrava un purgatorio. spallanzani, ii-29 : di salute la dio grazia sono
d'uomini some. bandello, 2-40 (ii-29 ): cinzia, non pensare con
, gli comperarono el terreno. mazzei, ii-29 : mancami tanto canovaccio che sia qualche
che sfidò l'inverno. ungaretti, ii-29 : è nuda anche la quercia /
innovazione politica o culturale. gobetti, ii-29 : è chiaro che questa fiducia nei propri
si chiama. bandello, 2-40 (ii-29 ): cinzia, non pensare con
- anche al figur. lacerba, ii-29 : sem benelli è il cenciaiolo della letteratura
que'feroci settentrionali. g. capponi, ii-29 : eugenio piglio tanto sdegno che a
in contesti figur. bocalosi, ii-29 : bisogna che i saggi artefici stiano colle
fuori le loro opere. bocalosi, ii-29 : non essendo la democrazia altro che
delle virtù degli apostoli. bellincioni, ii-29 : non ismarrir del nostro amor la traccia
persona che si reprime. lacerba, ii-29 : nella 'cena 'c'era ancora
alle lusinghe degli amanti. chiari, ii-29 : madama, se noi sapete,
dello stare è conmovimento. piccolomini, ii-29 : fa di mistieri in prima di ricordarsi
prendendo una tinta bruna. giuliani, ii-29 : dell'acqua ne venne, ma fece
difetto). b. tasso, ii-29 : or quel desio / non più fa
peggiorare li costumi. f. casini, ii-29 : gli affari dello spirito, la
valle ne rimbombava. de amicis, ii-29 : la folla immensa faceva rimbombare il
si mette nelle botti. deledda, ii-29 : andava appresso al cavallo, rimuovendo
galere di gente. andrea da barberino, ii-29 : ebbono soccorso dalla quarta schiera,
de sanctis, lett. it., ii-29 : la morte di zerbino è una
e ripezare gigli di palio. ibidem, ii-29 : fu allegato... a giovanni
, si chiamano riscuotersi. cebà, ii-29 : quest'arte di proverbiare con misura
parvenza di novità. lacerba, ii-29 : sem benelli è il cenciaiolo della letteratura
e il do per buono. spallanzani, ii-29 : mi trovo adesso nel purgatorio de'
quello proprio e originario. mazza, ii-29 : dono sceso dal ciel chi lo disvia
legname che fece arnolfo. caporali, ii-29 : se ah'eccellenza vostra io non
libera uscita al fiato. pindemonte, ii-29 : riuscendo al noto calle e trito,
-scherz. peto. straparola, ii-29 : indi levossi suor modestia,..
con rosa alessandrina. dalla croce, ii-29 : né però ogni olio rosato è buono
mi spelta. vasari, ii-29 : gli occhi avevano que'lustri e quelle
condurlo a morte. giordani, ii-29 : quel fermissimo propugnacolo della fiorentina libertà
maggiore di firenze. petrarca volgar., ii-29 : nessuno vescovo potessi essere consacrato da
baxo. catzelu [guevara], ii-29 : 1 veri ebrei, quando si
tempo in maggior prezzo. batacchi, ii-29 : il coro degli dei lieto e beato
e e mazzei, ii-29 : il bisogno m'ha fatto trovare uno
e diffondere calore. piccolomini, ii-29 : per potersi trovare proporzione tra
- anche al figur. lacerba, ii-29 : sem benelli è il cenciaiolo della letteratura
apparire insufficiente. berni, 15-3 (ii-29 ): in nessun'altra cosa l'uomo
della propria. gir. priuli, ii-29 : tuto il giorno e tuta la nocte
(un terreno). soderini, ii-29 : alzar la terra da un lato perché
elogi. borsieri, conc., ii-29 : tronco... i miei ragionamenti
scombuiare ogni cosa. de marchi, ii-29 : egli poteva far tacere sul momentoi più
sì m'ha venenato. cavalca, ii-29 : il religioso, il quale mormora
ritorna a seguitarlo ardito. giuliani, ii-29 : la terra a un po'd'
periodo di tempo). giuliani, ii-29 : è tempo seminativo... ora
in senso punitivo. cavalca, ii-29 : è loro [ai mormoratori] serbata
. alle faccende domestiche. goldoni, ii-29 : -egli sta al mio servizio. -perdonate
luce in modo netto. boine, ii-29 : frinire di cicale per tutto, barbaglio
ogni tua vena! luca pulci, ii-29 : l'amor la scalda e sfrena.
. ant. rimprovero. ottimo, ii-29 : questa masnada, per lo sgrido di
ufficio sia detto suggello. zeno, ii-29 : le lettere numerali, che sono le
suture, zaffo. dalla croce, ii-29 : occorrendo... bisogno,.
poco di sito di zolfo. giuliani, ii-29 : ne'tempi asciutti asciutti, di
l'altra ha smarrita. beuincioni, ii-29 : non ismarrir del nostro amor la traccia
. gridario milanese [sermoneta], ii-29 : grida che li soldati né altri
sorgerò, come lucifero. cesari, ii-29 : chi legge dante debbe aver cavatosi bene
di sorgere ». periodici popolari, ii-29 : quando lo spirito del signore avrà fatto
ant. parsimonioso. roseo, ii-29 : 1 segni del vero amore fra gli
più che niente. a. cattaneo, ii-29 : importa la spesa, o signori
e di natura acerbissimo. cebà, ii-29 : quelli che mancano in questo genere
medicare una ferita. dalla croce, ii-29 : sopra tutto un splenio, cioè faldella
giovanni da dmminiato [petrarca|. ii-29 : le spiacevoli canzoni degli scar- dassieri
matina perché vengano spognose. lustri, ii-29 : si muova e si rimuova la massa
. s. gregorio magno volgar., ii-29 (2): un so fraelo
che, era tisica? brancati, ii-29 : sporgevano cautamente il visetto bianco e
stormire di velocità delle saette. ungaretti, ii-29 : nell'acqua garrula / vidi un'
traversa appende due discipline. testi, ii-29 : già per noi restò. coltelli,
d'animo. bandello, 2-40 (ii-29 ): io voglio ch'egli sia più
ferite e nell'ulcere. dalla croce, ii-29 : riempita tutta la ferita di stuelli
il mio suaviolo. c. gonzaga, ii-29 : lucrezia, dimidio dell'anima mia
, ne sono argomenti incontrastabili. giuliani, ii-29 : è tempo seminativo (da seminare
di moda svillaneggiarlo. emiliani- giudici, ii-29 : la fama di questa opera di profonda
savoia e delli svizzeri. zeno, ii-29 : lodovico bourguet da neufchastel negli svizzeri
stratico, 1-iii-214: tampagno. jal, ii-29 : mettere il tampagno, cioè il
che fosse tentato dal diavolo. cavalca, ii-29 : il diavolo tentò in prima cristo
andarono intatte. giuseppe di santa maria, ii-29 : c'imbarcammo sovra una terrata d'
mare. tjlloa [castagneda], ii-29 : ha nel suo contorno, come in
, seminarla, spianarla. soderini, ii-29 : e bene ancora a terrazzare i campi
). albertano volgar., ii-29 : se tu triterai lo malto nel mortaio
assai ingegnoso ed erudito. goldoni, ii-29 : -siete voi forestiere, signore?
baci e baci a'fiori. ungaretti, ii-29 : nell'acqua garrula / vidi riflesso
come sterco. lorenzo de'medici, ii-29 : egli è troppa pazzia / a impacciarsi
chiamavano don ciccio. era batacchi, ii-29 : chi sbadiglia annoiato e si dimena /
, saran buoni l'invernata. segneri, ii-29 : fa [la fame] che
ben da mangiare. lorenzo de'medici, ii-29 : e getta presto il suo logoro
almeno di vincere per tedio. cavalca, ii-29 : il diavolo tentò in prima cristo
il corpo pasce. a. cattaneo, ii-29 : quanti milioni e milioni di travagliosi