possesso di una cosa. guittone, ii-282 : ricchezze sempre in te pover om
quali 10 mi affezionai. panzini, ii-282 : talmente ella si era affezionata a
di medicare l'altro. d'annunzio, ii-282 : ma oggi il cuore m'aggreva
torna ed a l'amore. panzini, ii-282 : le faraone, dagli alberi dove
. -per simil. baretti, ii-282 : egli pare non faccia conto di soggiornar
alla politica. gobetti, ii-282 : il gioco dell'apoliticità fu esperiraentato
naturale una città troglodita. ojetti, ii-282 : i più s'immaginano gli archeologi cogli
partiva asserì. pellico, conc., ii-282 : forse... non ha
arte forma è contenuto. gobetti, ii-282 : la verità del vecchio assioma che la
di noi tutti sia. sacchetti, ii-282 : la vita etterna che col suo
corsieri per la via appia. ojetti, ii-282 : è scolpita la quadriglia della vittoria
.. l'auspice involontaria. gobetti, ii-282 : la reazione, auspice la politica
l'attraeva senza avvincerlo. deledda, ii-282 : la curiosità di sapere che cos'era
volto). andrea da barberino, ii-282 : preselo per la baviera dell'elmo
rosso. domenichi [plinio], ii-282 : ecci dunque anco la [vite]
modi rustici e autoritari. panzini, ii-282 : genoveffa, era chiamata la caporala:
alla corte di cassazione. soffici, ii-282 : dovevo copiare e mettere a pulito,
sconnessi che minacciavan rovina. bacchelli, ii-282 : pian piano, cauto e tremante,
, centellinandone le parole. bacche-ili, ii-282 : lo lasciavano sperare [il gatto
spavento, l'orrore. serra, ii-282 : quel che ci colpisce non è già
e di diritto. soffici, ii-282 : dovevo copiare e mettere a pulito,
giorno della sentenza condannatoria. cesarotti, ii-282 : confesso ch'io stava con molta trepidazione
s'eran fatte amicizie nuove. guerrazzi, ii-282 : i coniugi allora si avviarono
violetto, frangiato di oro. panzini, ii-282 : galline padovane, galline faraone,
tra voi le creste? panzini, ii-282 : quando veniva la domenica, quella
la degradazione del romano impero. rovani, ii-282 : questa roma che, ad onta
de sanctis, lett. il., ii-282 : i gesuiti... non trasandando
di uno stato moderno. gobetti, ii-282 : nel dopoguerra questo incubo della
più un aggettivo). cesarotti, ii-282 : voi mi consolate facendomi toccar con
parve da mettere. b. davanzali, ii-282 : dispute... che nutriscon
tiranneggiano l'uomo sconosciuto. bocchelli, ii-282 : i tre uomini, o piuttosto
-scattare, sbrigarsi. pananti, ii-282 : chi non antepone a ima grassona
de sanctis, lett. it., ii-282 : i gesuiti..., non
sino all'esasperazione mentale. gobetti, ii-282 : nel dopoguerra questo incubo della difesa
l'offesa. a. verri, ii-282 : ahi tirannico imperio di quelle discipline!
tremolante campo di battaglia. brancoli, ii-282 : macinare, pigiare il caffè;
filosofia. m. adriani, ii-282 : parve ben fatto al senato di richiamar
-di vegetali. gioberti, ii-282 : tal è il processo dei critici razionali
zoppo. bibbia volgar., ii-282 : se egli [l'animale] averà
tela fina ricamati a giorno. pirandello, ii-282 : il marchese flavio gualdi ha trentaquattro
famiglie visitate dalla morte. idem, ii-282 : per poco che tardassero, le
overo forfecchia. lorenzo de'medici, ii-282 : tu se'più bella che madonna lapa
studenti inglesi o americani. brancati, ii-282 : fu tentato di salire dal fratello.
tuttavia la frescura dell'aria. boccaccio, ii-282 : perch'allor era la maggior calura
s. caterina da siena, ii-282 : il seme che si gitta nella
sanciis, lett. it., ii-282 : i gesuiti... non trasandando
lo esprimeva con giustezza. rovani, ii-282 : è ancora [roma] la
alcuna parte della persona. verga, ii-282 : violante era un po'goffa, un
che grasson, padrone! pananti, ii-282 : chi non antepone a una grassona che
gusci. s. caterina da siena, ii-282 : ii seme che si gitta nella
oscenità di quei marmi. milizia, ii-282 : sono brutte le spirali, le torte
piegato ogni volere. de amicis, ii-282 : una guardia... stava là
de simili. bandello, 3-5 (ii-282 ): con imperiosa voce e piena
d'impratichirsi de'colori. cesari, ii-282 : lo studio del petrarca, che a
n. 5). cavour, ii-282 : una commissione d'inchiesta...
i soccorsi alla città. pindemonte, ii-282 : se alcun si ruppe delle gambe
luce e riso! parini, giorno, ii-282 : da le luci / socchiuse,
); lirismo. serra, ii-282 : quel che ci colpisce [nei romanzi
in più per la toscana. moretti, ii-282 : io mi sarei tirato su per
, ecc. g. ferrari, ii-282 : nessuno ci accusi di eccedere nella
l'affezzione dell'animo vostro. musso, ii-282 : forza è a dire..
lo megliore. m. adriani, ii-282 : avendo in tutte le scaramucce avuto il
scenografia, pittura e architettura. moretti, ii-282 : era sua intenzione...
, ben dieci volte. soffici, ii-282 : dovevo copiare e mettere a pulito
altri liquori non poetici. ojetti, ii-282 : la bianca ninfa are- tusa,
piero scheraggio. l. pascoli, ii-282 : o che fossero stati malamente incassati [
volgere di tempo. giuliani, ii-282 : quel bimbo... cresceva a
prorompe in parole discortesi. pallavicino, ii-282 : s'io non conoscessi costui per
la nuca e la collottola. moretti, ii-282 : io mi sarei tirato su per
lago all'onda nera. foscolo, ii-282 : sol vedesi la rondine, j
, con rigorosa precisione. reina, ii-282 : certe merci di ferro pellegrinamente lavorato
c'è penetrazione spirituale. serra, ii-282 : il verismo feroce di oriani,
. - anche sostant. lemene, ii-282 : duro cor, se sei di pietra
noi averebbomo andato via. giannone, ii-282 : furono veramente degni di riso que'cardinali
opera che mi è cara. serra, ii-282 : quel che ci colpisce non è
piantagioni di lunga aspettazione. barilli, ii-282 : dietro i muretti a secco, verdeggiano
della stupida plebe letterata. popini, ii-282 : la mia pazzia non è quella
lasci ai re avvenire. beccaria, ii-282 : il piano che ora si è proposto
. benvenuto da imola volgar., ii-282 : avendo catone fermato suo campo,
servizio eli sì potente signore. ojetti, ii-282 : d'un colpo secco orsi rovescia
palustre va radendo il suolo. foscolo, ii-282 : sol vedesi la rondine, /
le misure rase. lorenzo def medici, ii-282 : fàtti con dio, ch'i'
un territorio. andrea da barberino, ii-282 : essendo elia presso alla orta,
di prose. l. pascoli, ii-282 : fuvi... qualche contrasto,
. -rallegrare. moretti, ii-282 : il trenino andava come poteva, reso
aggett. testamento di francesco datini, ii-282 : volle... che una
ha fatto fare. a. pucci, ii-282 : quello che sogni...
voci ormai di carattere tecnico. soffici, ii-282 : dovevo andare assai spesso al tribunale
di salici. lorenzo de'medici, ii-282 : nenciozza mia, vuo'tu un
tali àlberi. lorenzo de'medici, ii-282 : vientene su per questi sali- coni
: moltissimo. lorenzo de'medici, ii-282 : tu se'più bella che madonna
13. prov. giuliani, ii-282 : gennaio ingenera, ferraio intenera;
giustamente lega o scioglie. guicciardini, ii-282 : addimandandogli icardinali gnmanno e comaro viniziani.
stillicidio della morte. d'annunzio, ii-282 : battermi tentò con la verga / ella
bellezza originaria. l. pascoli, ii-282 : o che [i due quadri]
del mese. ottimo, ii-282 : calendi viene da 'colo colis', che
'l padrone. papini [in lacerba, ii-282 ]: ai socialisti quel fermento rivoluzionario
non è che un sustanziale. sar-pi, ii-282 : egli [il pontefice] non
di tacita signoria. a. pucci, ii-282 : sesto e settimo dì tieni tacito
razza dei sangro. papini [inlacerba, ii-282 ]: il generale grandi, andato su
ad ogni onesta cosa. foscolo, ii-282 : vien dori, vien: cerchiamoci /
(le vele). gozzano, ii-282 : invano le galee panciute a vele tonde
. benvenuto da imola volgar., ii-282 : se per te incanto te veleno
faggio] levò la scorza. grossi, ii-282 : vide pagan dalla propinqua valle /
una parola). pananti, ii-282 : da certe nostre usuali espressioni sembra
che è in vendita. reina, ii-282 : in quella piazza erano esposte veniali certe
-vogliétta. a. cattaneo, ii-282 : i vecchi comunemente hanno sempre qualche