, moltiplicandone le riflessioni. leopardi, ii-273 : niuno sosteneva di aggrandire a'propri
come per farmi piacere. ojetti, ii-273 : l'etna a destra ti viene a
e col calzar di piombo. baretti, ii-273 : si fa bello del suo non
consapevole rinuncia. panzini, ii-273 : l'arciprete si avvide che serafino non
siamo del basso rango. cesarotti, ii-273 : egli [goldoni] non ha che
ai giovani. b. davanzali, ii-273 : pur beato, che noi abbiamo dato
tolta a se medesima. vasari, ii-273 : l'arie delle teste, così di
due mari. prati, ii-273 : io direi quasi / che da béroe
di dio! ». panzini, ii-273 : di quei tre buoni fratelli uno impazzì
tutti appellano egeone. ojetti, ii-273 : più innocente e piacente di così
aquilonari e i secoli futuri. tozzi, ii-273 : erano tutti e tre grassi e
ne ferirò il seno. metastasio, ii-273 : la dura legge / di più non
'l papa mi concilierei. panzini, ii-273 : allora era giovane, e prima di
un ideale. b. davanzali, ii-273 : mi comanderà che, mandate sane
nobili coverture di seta. ottimo, ii-273 : qui dice: nulla copertura potrebbe
cresciuto innanzi al senno. metastasio, ii-273 : alceste è figlio mio, / figlio
utilità del custodito oggetto rivolta. metastasio, ii-273 : alceste è figlio mio, /
che seco ha portato. milizia, ii-273 : gli antichi in ima cisterna facevano più
senza affetti il cuore. serra, ii-273 : chi li ha potuti leggere [i
di pagargli l'alfieri. gioberti, ii-273 : ci è impossibile il determinare con
11 suo stellato incarco. arici, ii-273 : poi del feral getsemani / per
affatica e muore / disconosciuto. serra, ii-273 : in tutta l'opera dello scrittore
disgraziatamente ammazzata la femmina. pananti, ii-273 : un giorno tutti e tre traversando
elementare materia d'esperienza. moravia, ii-273 : era una donna sui trentacinque anni,
per mezo avria diviso. folengo, ii-273 : prodigio aperto, ché del vecchio
energia nelle formazioni posteriori. gioberti, ii-273 : ci è impossibile il determinare con
punito da apposite leggi. gobetti, ii-273 : la forza del belgio è nell'
- anche al figur. gioberti, ii-273 : gregorio vii e dante...
fino in fondo. cesarotti, ii-273 : egli [molière] non ha che
. omissione, eccettuazione. rovani, ii-273 : quando diciamo i romani,..
de sanctis, lett. it., ii-273 : scrivere la storia di quel concilio
grida vagano / in corsa. moravia, ii-273 : non soltanto pareva far volentieri quel
persona. francesco da barberino, ii-273 : pigliar può matto il savio nel
. -rjfl. vallisneri, ii-273 : citano... la bella rachele
conceduto loro. rinaldo degli albizzi, ii-273 : dicesi qua, o vero
. che fiorirà. gioberti, ii-273 : ci è impossibile il determinare con
quale s'innamorò focosamente. pananti, ii-273 : un giovine di tenerissimo cuore frequentava
alcuna di materia sospetta. beccaria, ii-273 : mi è sembrato che converrebbe assicurarne
paniere cadde. capellano volgar., ii-273 : questo diciamo non perché ti diamo
a concetti astratti). cavalca, ii-273 : la lingua è università d'iniquità,
, non fuggir sì frettolosa. segneri, ii-273 : spedir conviene per ogni parte corrieri
parte lo tutto. bibbia volgar., ii-273 : non vi raderete i capegli né
del mitico giacinto. foscolo, ii-273 : con giacintina sferza / me stanco già
l'affare del pagamento. de marchi, ii-273 : che ti salta in mente?
uditi o alli dii grati. folengo, ii-273 : non meno caifa, essendogli concorso
e ti piacerebbero forse. verga, ii-273 : volevano... le canzonette grasse
qua e là. b. davanzali, ii-273 : pur beato, che noi abbiamo
stretti, bofonchiare. guerrazzi, ii-273 : seppe la moglie morta, eponina
e grande prudenza. alberti, ii-273 : nome tolto da'greci, 'iciarco':
e con esso la vita. giannone, ii-273 : la chiesa cattolica ed apostolica
f. f. frugoni, ii-273 : amano i mortali... le
mani alla faccia impaurita. brancoli, ii-273 : lucia, la figlia del portinaio,
reco, non t'incresca. pascoli, ii-273 : io vi concedo che 'a
rallegra la città di dio. montanari, ii-273 : né altro ha prodotto quest'alterazione
* bieco guatando '. delfico, ii-273 : dalle varie intonazioni della voce o dalle
spedizione militare. donato degli albanzani, ii-273 : vedendo cesare che il fatto aveva
cosa odiata. b. davanzali, ii-273 : qual arte è più sicura, che
piè libero e sciolto. siri, ii-273 : non essendo replicato punto a questa sua
era il silenzio unico nume. ojetti, ii-273 : quando a destra appare lo
potoe e legoe. donato degli albanzani, ii-273 : in quello tempo i germanici non
buona opera non gli scema. delfico, ii-273 : l'arte del dire, o
nino nel letargo amoroso. de marchi, ii-273 : usciva da un apparente letargo di
rivale. berni, 25-66 (ii-273 ): quel che farà / per levarsi
leggiadri motti conditi procede. delfico, ii-273 : l'arte del dire,
mai si adirava. b. davanzati, ii-273 : mi comanderà che, mandate sane
alle leggi della meccanica. delfico, ii-273 : o dalle varie intonazioni della voce,
. -agonia. lemene, ii-273 : ver gesù, ver maria languido e
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-273 : magnifica lo sposo della nostra virginità
che li tengono. b. davanzati, ii-273 : riprenderollo solamente che, essendo nato
ad un mancipio de'diavoli. niccolini, ii-273 : io non sudai fra l'armi
vuol maniera, ed arte. filangieri, ii-273 : le maniere, e ciò che
silenzio, colla vergogna. delfico, ii-273 : tutta la pantomimica... in
le interiora tratte. c. campana, ii-273 : inginocchiata di nuovo, dalle medesime
le promesse fatte. tasso, ii-273 : ringrazio vostra signoria... che
fresco grato, masticandola. prati, ii-273 : o capre imbelli, / a
. -come maledizione. pindemonte, ii-273 : crepa per mezzo, maladetta gazza,
, un sospetto). guicciardini, ii-273 : consultandosi per i senatori quello che
così sottili e minute. giannone, ii-273 : giovanni di tessalonica ci rende testimonianza
la lingua nocina. i. nelli, ii-273 : — sì, ma ci
forza di queste acque. delfico, ii-273 : o dalle varie intonazioni della voce o
che mola. francesco da barberino, ii-273 : fu oco, et è ancor
malignamente l'opere altrui. cesari, ii-273 : dante da forse cinque secoli vive e
ne'magazzini. c. campana, ii-273 : fulle dal manigoldo con due colpi
che a lei si accompagnino. pindemonte, ii-273 : del veglio / meonio ai fianchi
ferro usato in norvegia. beccaria, ii-273 : richiedonsi maggiori spese per la costruzione
s. maria maddalena de'pazzi, ii-273 : diceva delle novizie che gli sovvenne
civile moderno). mazzei, ii-273 : per lo presente suo nuncupativo testamento,
delle nuove de'paesi loro. guicciardini, ii-273 : come a vinegia pervenne la nuova
oca. francesco da barberino, ii-273 : fu oco et è ancor vie
la validità. a. cattaneo, ii-273 : ogni pensiero che ci nasce nella
, gli gettino nella primavera. santi, ii-273 : molti sono i corpi marini da
talor, se ti rimembra. santi, ii-273 : nello scender giù per le piaggie
sua limosina. b. davanzati, ii-273 : mi comanderà che, mandate sane
arte del pantomimo. delfico, ii-273 : tutta la pantomimica... in
periodo storico. de sanclis, ii-273 : amatissimo, rispettatissimo [il puoti
tutte impossibili ad eseguirsi. emiliani-giudici, ii-273 : aveva [giambattista zappi] ingegno veramente
di nuovo lo combatterono. panzini, ii-273 : il bel podere passò in proprietà
un discorso. b. davanzati, ii-273 : riprenderollo solamente che essendo nato a
mille pezze da otto. montanari, ii-273 : uno scudo coronato di quei tempi,
acque e d'augelli armonioso. ojetti, ii-273 : più innocente e piacente di così
. francesco da barberino, ii-273 : fu oco et è ancor vie
; albanella. bibbia volgar., ii-273 : questo è quello animale, d quale
-avvincere intellettualmente. francesco da barberino, ii-273 : pigliar può matto il savio nel
resto del corpo. soderini, ii-273 : s'accostuma... fare il
l'aria non lo porti. gozzano, ii-273 : ad ora ad ora un alito
quale giugnamo. lorenzo de'medici, ii-273 : o cordial dolcezza, / o
elettorali. -sostanti gozzano, ii-273 : un giorno, al chiuso, il
, ministri, postulanti. moretti, ii-273 : certe stanze d'attesa nei locali delle
vallisneri, ii-273 : qual credenza presteremo... al
nostro lavoratore. gir. priuli, ii-273 : voleva questa camera di prò over uxura
avuto propizio il vento. gozzano, ii-273 : ad ora ad ora un alito propizio
leggi del linguaggio. de sanctis, ii-273 : il purismo era morto prima del marchese
ch'era solo rabbattuto. moretti, ii-273 : vi fu tempo in cui, tornando
può dirsi, più intense. idem, ii-273 : la mia salute cagionevole e la
conte affatato. bandello, 3-4 (ii-273 ): fece pietro far dui gran coltelli
molto in alto o in giuliani, ii-273 : la lana maggese (che vien tosata
diversa dalla calcarea? mamiani, 10- ii-273 : l ^ elettro-magnetismo meno elastico e meno
eloquenza a buon mercato. gozzano, ii-273 : rivedo sobbalzare sulla sedia / il buon
, nonzio dii pontefice. nardi, ii-273 : stando le cose nostre in questa
la ripullulante idra funesta. galdi, ii-273 : in francia bastò deporre un sol
a strappare alla morte. guerrazzi, ii-273 : il principe... non morì
-candeggiare col lavaggio. giuliani, ii-273 : filata che sia la lana, bisogna
li megliori. bandello, 3-4 (ii-273 ): fece pietro far dui gran coltelli
ritratto quasi qual mandorla fassi. boccaccio, ii-273 : fatti una vesta fatta in tale
luce. b. tasso, ii-273 : riversando dal ceruleo lembo / luce
sopra ponti di pietra. pananti, ii-273 : un giorno tutti e tre traversando
superficie, scabrosità. alberti, ii-273 : l'arme ben pulite e le superficie
sono incerti e imprevedibili. marinetti, ii-273 : è stupido rinunziare al dinamico salto
commiato. b. davanzati, ii-273 : mi comanderà che, mandate sane
in malo modo. goldoni, ii-273 : -vedi, se mi è riuscito di
male e telo. lorenzo de'medici, ii-273 : o cordial dolcezza, / o
porta il mio valsente. segneri, ii-273 : quell'altro cadé di grazia, ma
portar al serraglio. goldoni, ii-273 : ho sentito chiuder l'uscio dello scrittoio
o si sviluppa. cavour, ii-273 : farò osservare al senato, ed in
-fonte di ispirazione. marinetti, ii-273 : l'ambiente teatrale è per noi un
e la maggese, avendola. giuliani, ii-273 : la lana maggese (che vien
, per tentare imprese sublimi. foscolo, ii-273 : con giacintina sferza / me stanco
sirti. benvenuto da imola volgar., ii-273 : quando le navi per tempesta di
a li sei pianeti. cavour, ii-273 : quando un campo non è perfettamente
piene di melucce acerbe. gozzano, ii-273 : tendevo l'orecchio ad un sussurro,
del padre morto. b. davanzati, ii-273 : ripren- aerollo solamente che, essendo
suo gli sia richiesto. documenti visconti-sforza, ii-273 : e1quale sposaménto se farà zobia che
di stile. pindemonte, ii-273 : del veglio / meonio ai fianchi un'
, in tale modo. boccaccio, ii-273 : fatti una vesta fatta in tale stile
proprio corpo. de amicis, ii-273 : uno dei due tormentatori si mette un
evidenti che ve lo chiamavano. sarpi, ii-273 : dubitava anco che [i protestanti
de sanctis, lett. it., ii-273 : vi fu consacrato [nel concilio di
de'flauti delle capinere. gozzano, ii-273 : e tendevo l'orecchio ad un sussurro
vero della svinatura. c. ridolfi, ii-273 : il liquido ha raggiunto quel punto
per trame i marmi. montanari, ii-273 : inesauste miniere del votosi e d'altri
d'altri. i. neri, ii-273 : sì, ma ci sarebbe da aver
colla verità dell'esperienze. marinetti, ii-273 : noi abbiamo una invincibile ripugnanza per
sarebbero costituiti gli angeli. giannone, ii-273 : certamente che giovanni di tessalonica ci
vi si applicò fondatamente. delfico, ii-273 : l'arte del dire, o libera
nostra vita. a. cattaneo, ii-273 : un ragno a mezz'aria sospende la
terra morta. g. prati, ii-273 : ma, qual che sia l'oscurità
dimensioni imponenti. lamenti storici, ii-273 : e chi salleva su per le mura
latte, spremono l'olio. giuliani, ii-273 : la lana maggese (che vien
una sorta di violenza imperiosa. beltramelli, ii-273 : e così, nel trasognaménto,
, con passi quasi vacillanti. beltramelli, ii-273 : così, nel trasognamelo, le
più begli umori dell'antichità de marchi, ii-273 : il commendatore, vedendo che la
, genitrice. lorenzo de'medici, ii-273 : o cordial dolcezza, / o sommo
politico). b. davanzati, ii-273 : riprenderollo [materno] solamente che