la via. b. davanzati, ii-263 : acquattavansi, uscivan fuori, consiglia-
d'impiccio, arrangiarsi. deledda, ii-263 : non sarebbe meglio svegliarlo e dirgli
del proprio loro. b. davanzali, ii-263 : e poiché non s'eran
d'altrettanti in questa genova. idem, ii-263 : godo che il famoso regalo alla
porti del regno. b. davanzali, ii-263 : ridusse l'esercito negli oresti,
il vizio). deledda, ii-263 : ah, sì, vi siete ubbriacati
l'ingresso al porto. ojetti, ii-263 : l'antemurale disposto a regola d'arte
della moda. berchet, conc., ii-263 : fra i vari generi di poesia
applicava quelle poche entrate. baretti, ii-263 : notate... che quel poveruomo
propinquo a siena. b. davanzati, ii-263 : appressati [i soldati] a'
ed inoranza. b. davanzali, ii-263 : si riceveva qualche danno per troppa assicuranza
patria assicurar la sorte. baretti, ii-263 : il mio benedetto re,..
attacchi regolari de'teologi. baretti, ii-263 : il mio benedetto re,..
benefizi tuoi. b. davanzali, ii-263 : se agricola, che era per tutto
vita onora. b. davanzati, ii-263 : vedesti in quella largura...
gridare, né favellare. d'annunzio, ii-263 : e ogni lagno si tacque,
baldacchini, la pompa ufficiale. moravia, ii-263 : uscì di casa portando nelle tasche
nel tuo corpo bronzino. moravia, ii-263 : era stato spesso portato a passeggiare.
malato di cancrena. vallisneri, ii-263 : se poi la marcia, o un
. -capannòtto. panzini, ii-263 : vide un specie di capannòtto su cui
de sanctis, lett. it., ii-263 : [campanella] cerca una conciliazione
in senso spregiativo. d'annunzio, ii-263 : taci tu, cosa da mercato,
alla propria volontà. ser giovanni, ii-263 : a petizione del papa, ragunò
, dièdesi alla medicina. panzini, ii-263 : come mai barilai si desse ai tortellini
città e regni. a. verri, ii-263 : roma, non più depredatrice delle
.). petruccelli della gattina, ii-263 : io aveva il dovere di badare
altro, nel diserto. segneri, ii-263 : così avrei voluto gridare in mezzo
e desolati i campi. boccalini, ii-263 : i prencipi in tempo molto brieve
ai cani. berchet, conc., ii-263 : ponete mente a tutte le storie
della immortalitade. b. davanzali, ii-263 : i britanni sparsi con mescolato pianto
, apparenza. berni, 25-35 (ii-263 ): non avevan pezzo d'arme intorno
entrata. san bernardino da siena, ii-263 : è il duodecimo frutto si è
ragionamenti. berchet, conc., ii-263 : ponete mente a tutte le storie
esaurimento un po'per volta. moravia, ii-263 : per l'aria fresca e senza
, il cervello eunuco. periodici popolari, ii-263 : stanco degli indugi fatali di un
morivano addirittura di fame. deledda, ii-263 : so che ha fatto testamento in
lauri a lauri unisco. battista, ii-263 : a chi dispiacciono i fregi nella
della gagliardia di quello re. arici, ii-263 : formidabile / nell'eterna gagliardia,
senza farsene accorgere. periodici popolari, ii-263 : bastarono coteste parole, perché io
quella pianura ghiarosa. soderini, ii-263 : il panico... ama
). 0. targioni tozzetti, ii-263 : 4 narcissus poeticus '. giracapi
lei sì bella veggio. guicciardini, ii-263 : mandò mongioia suo arando a intimare la
di tutta l'italia. leopardi, ii-263 : pareva impossibile nel sedicesimo secolo,
in gran parte i travagli. vallisneri, ii-263 : se poi la marcia o un
i vini improvvisamente uccisi. battista, ii-263 : il mondo oramai... ama
sino a un certo segno. rovani, ii-263 : bonaparte fece come chi, credendo
s. maria maddalena de'pazzi, ii-263 : intese che tante quante parole di
grandi e risplendissime lampade. leopardi, ii-263 : un popolo di calzolai concepirebbe la
qui si 'inverna. donato degli albanzani, ii-263 : invernava [labieno]..
, eccezionale. g. ferrari, ii-263 : i mistagoghi... mettono la
rime adespote del codice isoldiano, xxxix- ii-263 : a dirte el ver, se non
un'arte. a. pucci, ii-263 : medico di fisica o di cerusica prima
piante, insetti). segneri, ii-263 : crescevano, come avrete udito più
fanno sfoggiando. l. pascoli, ii-263 : per la qual cosa faremo un
infimo mistagogo. g. ferrari, ii-263 : i mistagoghi si fondano sull'osservazione
tradizione biblica o pagana. pindemonte, ii-263 : così prometeo con le industri dita
tutti i particolari. d'annunzio, ii-263 : silenzio! silenzio! sol degno
, alba. berni, 25-35 (ii-263 ): che combattan seco almanco un
noia a niuno. rinaldo degli albizzi, ii-263 : bene conosco di quanto nociménto bartolomeo
oppone ai progressi dell'austria? mamiani, ii-263 : s'io com'ella dice non
a suo tempo il monachismo. delfico, ii-263 : nel rinascimento delle lettere essendo risorto
il desiderio. a. cattaneo, ii-263 : ve n'eran pur molti ricchi e
de'cirimoniali. a. verri, ii-263 : in quest'aula sacra a'pacifici studi
vanità o presunzione. popini, ii-263 : gli scettici disinteressati sono o troppo
che essa prescrive. de amicis, ii-263 : la legge che prescriveva i colori essendo
distinti l'uno dall'altro. gioberti, ii-263 : il volere affatto fuggire il
evangelisti di san cresci. santi, ii-263 : saliti a castelnuovo, smontammo a
rattazziani e mcoteriani. periodici popolari, ii-263 : io nemmeno mi guardai di loro,
nel dilettoso reame di cipro. gozzano, ii-263 : segno tra i baci molte meraviglie
» s. caterina da siena, ii-263 : io catarina, serva e schiava de'
requie: il paradiso. cavalca, ii-263 : possiamo... dire che per
nell'uso, ringhiera. segneri, ii-263 : crescevano, come avrete udito più
vive scintille. foscolo, gr., ii-263 : sovra fornero suo guizzan securi /
poco distante la meta. delfico, ii-263 : nel rinascimento delle lettere essendo risorto
, riprendendo il viaggio. ojetti, ii-263 : risaliamo in automobile. ungaretti, xi-
irlanda e d'israele. soffici, ii-263 : il mio tempo passava tra questi romanzetti
rovi. s. caterina da siena, ii-263 : io catarina, serva e schiava
rugosa / pesa sul tergo. foscolo, ii-263 : or siamo giovani, or siam
mi donano da mangiare. panzini, ii-263 : il titolo di professore gli spettava
largo campo agli sbizzarrimenti. gobetti, ii-263 : è naturale... che
all'alma pianta intorno. lemene, ii-263 : o ne l'obblio sopite / di
peccato sensuale. c. gozzi, ii-263 : sentendo evaporato e consuntol'affetto matrimoniale o
delle traduzioni del francese. de sanctis, ii-263 : quello che in francese suona sì
(un ricordo). lemene, ii-263 : o ne l'obblio sopite / di
grandissima copia e fanno nominatissimi fiufoscolo, ii-263 : or siamo giovani, or siam vezzosi
a 'l gran maggio! gozzano, ii-263 : seguo tra i baci molte meraviglie,
qui intieramente le loro botteghe. moretti, ii-263 : ora non sarei anche tenuto a
ho per voi sofferti? tortora, ii-263 : quantunque il re enrico per questa
fortezza. a. verri, ii-263 : in determinati giorni con pompe stimolatrici
la gola. b. davanzati, ii-263 : 1 britanni sparsi con mescolato pianto
balaustri, come la principale. milizia, ii-263 : avanti a ciascun appartamente è un
maggior larghezza. b. davanzati, ii-263 : se agricola, che era per tutto
siano ricoperte, ingrossano. ojetti, ii-263 : ai piedi del poggio verso mezzodì la
un nastro rasato bianco. gozzano, ii-263 : dolce tentare tultime che tieni /
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-263 : intese che tante quante parole di
crinale che la traversa. gozzano, ii-263 : dolce tentare l'ultime che tieni
fascio di nervi che vibra. bacchelli, ii-263 : la nave fugge a gonfie vele
quanto si trattò in senato. pananti, ii-263 : l'affare divenne serie, e
mie trivialissime canzonette. l. pascoli, ii-263 : il quadro, che chiude la
a la loro signoria. colletta, ii-263 : in amstetten assalito e vinto,
un corpo celeste). pindemonte, ii-263 : non conosci tu dolce ribrezzo, /
-anche sostant. ojetti, ii-263 : in fondo al cunicolo, questo ribollire
clima caldo; siesta. imbriani, ii-263 : un pomeriggio d'estate, mentr'egli
dottorale. soffici [in lacerba, ii-263 ]: le saccenterie, le pensosità,
. soffici [in lacerba, ii-263 ]: il vostro luteranismo...