en sé sentir fetore. serao, ii-26 : si chetavano le risa, si abbassavano
ii-26 : quegli agi e mezzi estrinseci che a
treccia de'miei rossissimi capelli. giordani, ii-26 : io vi supplico e vi scongiuro
scuola o un collegio. moravia, ii-26 : oltre a divertirsi a suo modo
men buona della precedente? colletta, ii-26 : cresciute le acerbità di polizia, si
si trovassino a catasto. baretti, ii-26 : la famiglia mia ha fatto ultimamente qualche
, contenere. francesco da barberino, ii-26 : chiama cautela e pietate con teco
dilettevole giardino. cassiano volgar., ii-26 (30): e però ne è
fosse saltato questo grillo. beltramelli, ii-26 : tacqui, allibito, aspettando che
medesmo al mio soccorso. idem, ii-26 : però ch'£iltronde la città non teme
la tua beata sorte? segneri, ii-26 : conciossiaché quell'amarezze medesime che non
ella sa ed intende. ottimo, ii-26 : l'anima è sustanzia spirituale, la
essere ogni altra cosa. moravia, ii-26 : egli rispose annaspando nelle sillabe che
insieme con quelle annegato. aretino, ii-26 : ch'ella possa esser annegata nel
d'identità. panzini, ii-26 : il capitalista anonimo è salito sulla
, apparvero i sanculotti. deledda, ii-26 : un gatto bianco le andava dietro
fatelo scarcerare. c. gozzi, ii-26 : sopra cosa donata... so
gravi arcigne e sonnolente. panzini, ii-26 : venne ad aprire una donna dal volto
arma una lancia. berni, 14-75 (ii-26 ): e con gran fretta s'
talor non debba esser perdonata. segneri, ii-26 : certe vendette esecrande, ammazzamenti
le cose che ora diremo. sarpi, ii-26 : comandando a ciascuno che..
attrae, attrattivo. magalotti, ii-26 : vi sono alcuni liquori, che a
che lo mostri ella. baretti, ii-26 : né mai m'è riuscito di pormi
più sette o otto panni. pellico, ii-26 : se tirola, colla sua espressione
del divorzio di inghilterra. sarpi, ii-26 : avocava a sé la causa e
mai: la balbuzie. moravia, ii-26 : nel parlare intoppava ogni tanto nella balbuzie
o da qualche barchétto. soffici, ii-26 : gore e margoni popolati di ranocchi
bastonatura. l. bellini, ii-26 : tutta si scorda del bastonaménto.
fare col cardinale di pavia! aretino, ii-26 : beati coloro che non darebbeno un
grosse oche, o anitre. bocchelli, ii-26 : anche qui nuove amiche avevano da
in più buccole rannoda. pirandello, ii-26 : traballava tutta su quelle gambottole rosee
cinquecento braccia. lorenzo de'medici, ii-26 : segue la starna, e drieto ben
/ come un fantasma leggero. moravia, ii-26 : sulla strada bianca di fredda luce
orecchia non ode. a. pucci, ii-26 : il busso che noi diciamo tuono
, co'quali mordono. guerrazzi, ii-26 : tutti i popoli, anzi tutti gli
cercandone tutto un giorno. segneri, ii-26 : se pure alcuni non cercano altrui gran
. postulante. b. davanzali ii-26 : cento venti o più suppliche, di
onore e della vostra fama. pellico, ii-26 : finché il processo non si chiuse
sudando e ridendo. d'annunzio, ii-26 : furonvi città soavi / su colli
nella fornace. berni, 14-75 (ii-26 ): dicon che salamon, quando il
inclinazioni e gli affetti. giordani, ii-26 : nulla di grande e generoso aspettare si
il colde'benefizi concistoriali. sarpi, ii-26 : questo decreto legio de'farisei, tra'
eccellenti maggiormente s'asconde. d'annunzio, ii-26 : furonvi città soavi / su colli
ed al loro poco cognoscimento. vasari, ii-26 : tentò per ogni via se ci
non vi venisse amanza. latini, ii-26 : questa amistà è certa, / ma
coro / zefiro scorse. cesarotti, ii-26 : e chi son questi mai, fuorché
di servilismo. p. verri, ii-26 : gli uomini ti stimeranno di meno?
e di quello lettore. gelli, ii-26 : tu fai pure professione di dantista,
, eccellentissimo orator greco. monti, ii-26 : il male si è che l'italia
non possedesse un degno esemplare. boine, ii-26 : quando dunque un giorno pieno di
di chi tornava alla cerca. ungaretti, ii-26 : tutto si è esteso, si
deprava ogni cosa buona. folengo, ii-26 : qual buon altrui costume, che
le belle anime inesperte. rovani, ii-26 : i disordini allora cesseranno; la
quel desso. b. davanzati, ii-26 : non pareva il senato quel desso
direttore. berchet, conc., ii-26 : pose mente allo spirito religioso,
ricevere qui il santo abito. pallavicino, ii-26 : tra gli uomini ciò procede dalla
speciali). parini, giorno, ii-26 : già dal meriggio ardente il sol
femo; ma io duro! boine, ii-26 : i vecchi amici di casa che
determinate azioni o procedimenti. magalotti, ii-26 : vi sono alcuni liquori, che a
vi siano frati. periodici popolari, ii-26 : indebolendo il corpo infiacchivano lo spirito
ermodacteri, e simili. idem, ii-26 : l'ermodàttilo è una radice nota
. - anche assol. cavalca, ii-26 : non temere dunque del flagello, né
/ da loro espressamente. denina, ii-26 : gesù cristo ci ha dichiarato.
d'un esterior meno incolto. monti, ii-26 : il male si è che l'
facchini. p. nelli, ii-26 (100): la facchineria solenne e
pure il fatto suo. verga, ii-26 : era uno che ci aveva il fatto
voglio far più cattive figure. panzini, ii-26 : non soltanto io facevo ben magra
pietre con camerelle forate. baldi, ii-26 : una botte piena di vino, forata
situazione imbarazzante e pericolosa. folengo, ii-26 : quella trist'alma è giunta in ripa
a petitti passi ». gioberti, ii-26 : ad uomini in cui vive e risplende
nei confronti. g. capponi, ii-26 : né i principi avevano mai sicurezza
svolazzare. lorenzo de'medici, ii-26 : io veggo che buontempo è in
giovanni da samminiato [petrarca], ii-26 : i fumosi tetti de'villani. bandella
-con valore avverb. campofregoso, ii-26 : mentre ognuno di noi facea riguardo
gallitrico. 0. targioni tozzetti, ii-26 : 4 gallitrico, erba moscadella,
sotto la tua balìa. folengo, ii-26 : [l'angel] mezzo ti squamerà
affezioni e modi di dio. manni, ii-26 : per la voce 4 asino '
tutti i gentiluomini privati. gioberti, ii-26 : le prepotenze impunite dei gentiluomini eccitano
ciascuna diciotto girelle. aretino, ii-26 : -hai tu avuto mogliera? -io la
conca in giro spargesi. verga, ii-26 : si diceva che avesse più di un
stomaco). cassiano volgar., ii-26 (30): per la quale temperanza
guaina ov'era durlindana. caporali, ii-26 : i poeti rimessero i coltelli /
tesaurizzare noi della terra. idem, ii-26 (30): con ciò sia cosa
scogli avanti gli occhi. menzini, ii-26 : e ch'altro a noi n'
. benvenuto da imola volgar., ii-26 : l'imperio fu prolungato a marcello
. è un'impostura. fogazzaro, ii-26 : sono stata una stordita di venire a
, senza indugio. savonarola, ii-26 : subito vuol dire allo improviso.
la terra. gemelli careri, 1- ii-26 : i persiani non fanno grande stima di
, che non giova! contile, ii-26 : l'avere a far con femine
indizio di breve vita. arici, ii-26 : i sacerdoti allontanavano da quel bosco
l'inferno t'ingoi. papi, ii-26 : alfin sue fauci, / quant'eran
in orazione. cassiano volgar., ii-26 (30): di cotali due vivande
ne abbi fatto querela. sarpi, ii-26 : questo decreto [il pontefice]
. -stolto. cavalca, ii-26 : non volere essere di senno iniquo.
d'averlo innamorato di me. verga, ii-26 : con queste doti innamorò la figliuola
, menar pere. della casa, ii-26 : salvatico albero co'rami delle domestiche piante
, eccessivo. dossi, ii-26 : sfido voi a non invischiarvi e a
si deve toccare. gelli, ii-26 : questo corpo, ch'io mi son
i caldei sono interpretati feroci. nardi, ii-26 : le quali parole poi nei seguenti
d'ombroso bosco. giusto de'conti, ii-26 : io sarò pur qual soglio /
sua certezza. compagnia della lesina, ii-26 : cerco d'intorbidare, se posso,
così sia più modesto. tasso, ii-26 : mi fe'degno de l'onor
-come personificazione. vasari, ii-26 : lionardo... finì bene la
avvocato del piacere presente. chiari, ii-26 : vedendo madamigella al di sopra che
somiglianze e differenze apparenti. bontempelli, ii-26 : cominciò a invescarsi in un sogno
. divulgato. colletta, ii-26 : fu questo il più amaro frutto dell'
finestre. l. pascoli, ii-26 : avute dappoi nuove commissioni per la
lusingando di vedervi qui. delfico, ii-26 : lo scrivere storie divenne una delle professioni
mescolati di persone armate. milizia, ii-26 : a palazzuola si osserva una tomba quasi
loro saviezze sonno stiavi. siri, ii-26 : di natura libertini e testerecci, tuttavia
commercio ogni più remota nazione. pindemonte, ii-26 : meravigliando cromi al dì novello /
? pochissimi credo io. romagnosi, ii-26 : allo spirito nostro è sol permesso di
città. idem [castagneda], ii-26 : i gentiluomini, che si chiamano
quel forte ferire. bandello, 2-40 (ii-26 ): voleva far venir alcun suo
fotografiche. -impastamento. lastri, ii-26 : circa la manifattura del pane, convien
delle pareti ossee. dalla croce, ii-26 : in luogo di tenebro opera con il
con allegro core. pallavicino, 10- ii-26 : quest'invidia non ha da tralignare in
o utilitaristici. g. ferrari, ii-26 : havvi, in secondo luogo, ima
da sedere ricchissimamente. ricettario fiorentino, ii-26 : l'ipocistite è una pianta che
che sono un mestolone. gonzaga, ii-26 : l'altro giorno che 'l mestolone
il resto. dizionario militare italiano, ii-26 : 'pozzo della mina'dicesi quello scavo
, tumultuante. b. davanzali, ii-26 : egli dava pasto a ogn'uno,
guarda mo'che scortesia! giovio, ii-26 : fatte mò conto voi quello che
dei romantici medievalisti tedeschi. papini, ii-26 : è la realtà ch'è costretta a
cranio; trapano. dalla croce, ii-26 : quando operi, leva sovente il modiolo
tempo momentano. lorenzo de'medici, ii-26 : segue la starna e dietro ben le
s. bernardino da siena, ii-26 : state in pace con dio che
de sanctis, lett. it., ii-26 : guarda alla movenza dell'ottava,
ed espressiva è la testa. lanzi, ii-26 : la pittura dee molto a'suoi
molto remoto. p. nelli, ii-26 (99): la casa e sia
arrivar s'affannavano. b. davanzati, ii-26 : eglino nimicavano, quasi male arti
anzi un infame nido. reina, ii-26 : tempi che erano nidi d'im-
mio danno. giusto de'conti, ii-26 : io sarò pur qual soglio /
dal vulgo ti diparte. bellincioni, ii-26 : ben vorrei che tu m'aprissi un
sopra tutti gli altri. ottimo, ii-26 : risponde dante e dice che, per
mercanzia e simonia. m. adriani, ii-26 : fece vela egli e 'compagni
della vostra fama. p. nelli, ii-26 (97): di voi parlano
senso generico: bandiera. fazio, ii-26 : tosto vedrai ne l'oro / venire
quadrato. o. targioni tozzetti, ii-26 : 'salvia horminum '...
e chiamonla orobante. ricettario fiorentino, ii-26 : non ti pigli in cambio dell'ipo-
punto; prontamente. giovio, ii-26 : e1 re, sopra questa morte
in ogni parte. p. nelli, ii-26 (98): ciascun di lor
anni al povero orliens. idem, ii-26 : il re... è obbligato
s. gregorio magno volgar., ii-26 (15): non fum pu viste
passato per l'imaginazione. chiari, ii-26 : non mi cadde nemmeno in pensiero
tanaglie già colleppolarsi. p. nelli, ii-26 (97): ser bigone.
rimane ignudo. lorenzo de'medici, ii-26 : segue la starna, e dietro ben
questo dì mi potrò mandarla. segneri, ii-26 : qualunque sieno gli sdegni che avete
i figliuoli a lor piacimento. zilioli, ii-26 : il cannone si bilanciava sopra tasse
connotazione di grazia). ristoro, ii-26 : e. llo quale [settimo cielo
allo ferito. catzelu [guevara], ii-26 : col nostro dio non fa mestieri
sangue di tre cittadini? della casa, ii-26 : voi la vostra fortezza in niuna
vita virtuosa è sol serena. tortora, ii-26 : awenire il
desse tormento. francesco da barberino, ii-26 : chiama cautela e pietate con teco,
di leone. ricettario fiorentino, ii-26 : bisogna avere avvertenza che e'non
senza lo ritondo. p. nelli, ii-26 (97): avendo per voi
invitato il popolo tutto. balbo, ii-26 : questo congresso di bologna fu quasi
là verso san miniato. boine, ii-26 : un parente di genova, uomo di
bugerand'un suo ragazo. gonzaga, ii-26 : o questa sarebbe impresa da metterti
sapore. f. f. frugoni, ii-26 : tali anche sono i libri quali
turchi. g. f. pagnini, ii-26 : venne forzato un bastimento pisano a
le quali son le principali. tortora, ii-26 : non esser... da
f. f. frugoni, ii-26 : voi vedete, amico, certi nasonacci
brunsvich procedente dalla medesima. giannone, ii-26 : fu mosso vespasiano imperadore, se pur
. -anche sostant. delminio, ii-26 : le pompe sì come de'trionfanti e
le tue consorte ». cavalca, ii-26 : ci dobbiamo in tutto commettere alla provvidenza
figurare. f. f. frusoni, ii-26 : voi vedete, amico, certi
mi ritiro. a. cattaneo, ii-26 : quanti e quante hanno disegno..
la circonda. a. cattaneo, ii-26 : le parti carnose già si risolvono
volea che lo facesse. bellori, ii-26 : la quale cappella domenico ripartì in quadri
per la sua velocità. restoro, ii-26 : se noi volemo sapere la quantità de
presenza corporale. andrea da barberino, ii-26 : feciono consiglio di mandare ambasciadori al
, le quarte. p. nelli, ii-26 (98): segue poi dopo
con funzione predicativa). giovio, ii-26 : il gatto... sta quetto
da capo inverso lui. fazio, ii-26 : la rota è volta / e molta
faceva castello sbombardando terribilmente. caporali, ii-26 : già per tutti i luoghi si ordinava
a punta, gesta rari. barilli, ii-26 : le sortite [dei soldati]
s. gregorio magno volgar., ii-26 (3): preso a lo so
corte. b. davanzati, ii-26 : fu chiesto che a'centurioni si levasse
sbarre o stanghe. baruffaldi, ii-26 : pompeian dalle puniche falere / batte
possiede al restante degli uomini. baretti, ii-26 : una imaginazione sfrenata, delle passioni
costrette / memorabil giardin. pindemonte, ii-26 : sai, gli dirò, qual
. gref'prio magno volgar., ii-26 (15): poa che non se
divinità. catzelu [guevara], ii-26 : o buon giesù,...
ripensare, rimeditare. grossi, ii-26 : dell'impresa gli eventi alti ricorse.
fa l'arbor refatto. giuliani, ii-26 : erano freddi acuti, quelli del 1846
ttra fibra e fibra. giuliani, ii-26 : gli ulivi si schiariscono, levandogli di
scagionarsi. i. nelli, ii-26 : eghi e entrato 'n bestia tailmente contro
o circa d'argento fino. beccaria, ii-26 : dovendo le monete nazionali d'argento
ritirarsi; icalcitrare. alberti, ii-26 : come un giovenco mal uso ad arare
, rinverdite, lustre. giuliani, ii-26 : essendo io capitato in valdinievole, quand'
si rinnovò la battaglia. barilli, ii-26 : la battaglia si rinnovava accanita e
sfoltito con la potatura. giuliani, ii-26 : come son [gli olivi] fitti
non nelle industrie comuni. barilli, ii-26 : le sortite erano rare perché rischiosissime
viaggio e di mantenimento. cassieri, ii-26 : l'uno di fronte all elitra,
il cavallo; pastoia. menzini, ii-26 : talor... lo sprone e
. -stringere. ottimo, ii-26 : casella, vergendo lo autore li venne
e questo è poco). monti, ii-26 : il male si è che l'
turchia'. ricettario fiorentino, ii-26 : l'armel, chiamato da greci
il giacchio. f. casini, ii-26 : ecco la pescagione instituita da cristo
con loro. catzelu [guevara], ii-26 : senza aver prima saldato le cose
quale è la virtù. tortora, ii-26 : non esser... da maravigliarsi
di 4 libbre. zilioli, ii-26 : i saltamartini... sono pezzi
sana voluttà che le padrone. bacchetti, ii-26 : in un fiotto di sane lacrime
5. gregorio magno volgar., ii-26 (18): in li qua'pei
una potenza straniera. guerrazzi, ii-26 : così [la francia] le ammannisce
sulle persone sottoposte). restoro, ii-26 : puoi che noi avemo trovato lo cielo
abbrunata della mia pelle. moravia, ii-26 : diceva che, appena fossero avvenute le
schiarirgli secondo l'occorrenza. giuliani, ii-26 : erano freddi acuti, quelli del
scialbato di cielo. restoro, ii-26 : deppo'questo [ottavo cielo] trovamo
s. gregorio magno volgar., ii-26 (16): poé l'arema soglie-
no refrenasem la lengua. idem, ii-26 (7): correcì'la lengua
. s. gregorio magno volgar., ii-26 (io): lo diacono solea
e lo guariscono. gius. sacchi, ii-26 : avventurati furon quelli che poterono uscire
insegnamento, ammaestramento. frate ubertino, ii-26 : me una cosa sola / costringe e
quello arai a seguire. sercambi, ii-26 : quello che seguisti qui non si dichiara
, stato d'animo. cavalca, ii-26 : santo agostino dice all'uomo che mormora
s. gregorio magno volgar., ii-26 (2): alcuna vota gita va
nel serraglio. ulloa [castagneda], ii-26 : servesi [il re] di eunuchi
televisiva. na percettibile. cassieri, ii-26 : c'è il funzionario di servizio,
fra due litiganti. giovio, ii-26 : dicono... che re francesco
altissimo, porta significazione. restoro, ii-26 : li savi posero ch'elli [il
vertù iriai non se slazzi. ottimo, ii-26 : l'uomo, prennendo le delettazioni
-con uso avverb. mazzei, ii-26 : alle volte la sera ceno sobrio,
mancanza di libertà. boine, ii-26 : che resti a fare lì dunque?
in ultima analisi. mazzei, ii-26 : somma delle somme, promettetemi di levarmi
fia sempre schermo. b. tasso, ii-26 : ei lieto e felice / con
composto chimico o farmaceutico. ottimo, ii-26 : dante volse fare a lui [casella
, un governo). tortora, ii-26 : non esser... da maravigliarsi
ire. -speranzuzza. gonzaga, ii-26 : parendomi terreno da'ferri miei, subito
indole). della casa, ii-26 : quella parte dell'animo che dio agli
grande suavitade e dolzeza. ottimo, ii-26 : l'anima è sustanzia spirituale,
a'giorni suoi. periodici popolari, ii-26 : quale poi pensiamo fosse il metodo di
assai stanca e sofferente. ungaretti, ii-26 : ecco appare, non essendoci più testimoni
nella sola testa di doricinia. giannone, ii-26 : se si trovassero superstiti quei che
matrice per stampa. lettere inedite, ii-26 : per la stracchezza dell'intaglio [le
). l. bellini, ii-26 : così bisunto untissimo, / biscotto stracottissimo
parte. cassiano volgar., ii-26 (30): non è cosa da
libertà! io sono italiano. buzzati, ii-26 : i corridori rabbiosi pedalano a quaranta
la dieta). dalla croce, ii-26 : la dieta non conviene molto stretta.
l'ampio tetto ammanta. gianelli, ii-26 : ateneo racconta che fosse di una
. papini [in lacerba, ii-26 ]: io credo che la supernutrizione
- anche sostant. giannone, ii-26 : fu mosso vespasiano imperadore, se pur
si dice vuole loro imporre. giovio, ii-26 : fatte mò conto voi quello che
spreg.). periodici popolari, ii-26 : troppo presto, o messeri governanti,
, se vinceranno. b. davanzati, ii-26 : egli dava pasto a ogn'uno
torniamo). ulloa [guevara], ii-26 : o buon gie- sù,.
e perciò non è mio. foscolo, ii-26 : s'asconde / là nell'atrio
tecniche dell'incisione. lettere inedite, ii-26 : son già più settimane che io aveva
ebbe luogo a speranza. giusti, ii-26 : tra pochi giorni tornerò a casa
inventato e prodotto. vasari, ii-26 : la nobiltà di questa pittura, sì
o tradendone la fiducia. fazio, ii-26 : tosto vedrai ne l'oro / venire
(un'onda). alberti, ii-26 : vidi io già unda ruinosa e fiera
di cui molto si fidavano. cebà, ii-26 : veritiere, oltre a ciò,
vero, e obbligato servitore. ungaretti, ii-26 : tutto si è esteso, si
di quel corpo. periodici popolari, ii-26 : un regio vigliétto del febbraio del
(uno scrittore). bellori, ii-26 : per le quali opere annibaie scorgendo domenico
s. gregorio magno volgar., ii-26 (6): non posando pu sustenì
visuale. f. f. frugoni, ii-26 : voi vedete, amico, certi