un'acca il saperla. idem, ii-259 : d'acque termali e d'anatomia
le accennò già dante. baretti, ii-259 : se mel permette, v'accennerò soltanto
li addestrava nel latino. de sanctis, ii-259 : si traduceva non più di due
da adulto. de sanctis, ii-259 : essendo la più parte gio
delle pubbliche amministrazioni. deledda, ii-259 : egli sedette davanti al fuoco..
cera. b. davanzali, ii-259 : degli errori de'nimici fa sua gloria
copra / l'armata. baretti, ii-259 : spiacemi prima di tutto che voi
si è cristo sacrificato. sacchetti, ii-259 : nota che'greci sacrificano il corpo di
lunghi barbagli dalle vetrate. bocchelli, ii-259 : i barbagli d'un lampeggio lontano
vide né sentì nulla. prati, ii-259 : non ti crucciar, se temo /
lievissima sfumatura di viola. soffici, ii-259 : essendogli a un certo punto cascata
s. lorenzo. soffici, ii-259 : non si saziava... di
se lo ricacciò in tasca. soffici, ii-259 : non si saziava perciò di raccontarmi
districata, brillante. de sanctis, ii-259 : essendo la più parte giovani colti
al suol caduca oliva? tommaseo, ii-259 : dalla natura,... dalla
parti. ojetti, ii-259 : in cima al castello motore, fuor
tutte le genti cristiane. gioberti, ii-259 : lo studio delle lettere e degl'
teneva accesa la candela. ojetti, ii-259 : in cima al castello motore,
l'ossatura del ciborio. milizia, ii-259 : 'ciborio'[si chiamò]..
cibori, vasi, candellieri. milizia, ii-259 : 4 ciborio 'chiamavasi da principio
effetto, affinché. guittone, ii-259 : due cose son che vole aver segnore
frustare, flagellare. cavalca, ii-259 : [gli indovini] debbonsi escomunicare,
; sì gaia parete. guittone, ii-259 : due cose son che vole aver segnore
, saggio. guittone, ii-259 : con merta, se non po,
un oggetto esaminandolo analiticamente. aretino, ii-259 : la mia mente traendo le frecce de
leggi consolari. parini, giorno, ii-259 : a un rivo stesso, /
sull'albero della cuccagna. panzini, ii-259 : « non sente lei, signor avvocato
torto e mala voce. cavalca, ii-259 : l'anima che anderà per consiglio agl'
come segno di ignominia. cavalca, ii-259 : anco per leggi ecclesiastiche questi tali
. 1). soderini, ii-259 : tosto che le rugiade sieno rasciugate,
sembra soddisfatta della cosa definita. serra, ii-259 : affronta dirittamente un problema dei manoscritti
e la lor morbidezza. leopardi, ii-259 : la delicatezza, per esempio la delicatezza
anima, parole e sentimenti. milizia, ii-259 : il bulino diminuisce le discordanze dell'
coraggiosamente arringata. g. capponi, ii-259 : in questo mezzo cominciarono per la
, conserva la giovanezza. boccaccio, ii-259 : questo bagnuol ogni doglia disface.
cacciare da un luogo. cavalca, ii-259 : l'anima che anderà per consiglio
interiore della vita spirituale. gobetti, ii-259 : bisogna dare l'immediatezza della vita.
de gli uomini nelle virtù. metastasio, ii-259 : e bene, alceste, /
colpire con scomunica. cavalca, ii-259 : anco per leggi ecclesiastiche questi tali
così grande albergheria]. leopardi, ii-259 : la delicatezza, non solo relativamente
impedirgli di fare qualcosa. guerrazzi, ii-259 : la superbia lo teneva per le falde
maritala ad un broncone. metastasio, ii-259 : se fecondo e vigoroso, /
vertute non ha gentil core. cavalca, ii-259 : l'anima che anderà per consiglio
, dee uomo trarre. boccalini, ii-259 : se questi... tanta
, che rio la cuoce. foscolo, ii-259 : pastori e forosette / verran con
notte veniva dal cielo. bocchelli, ii-259 : il capitano ordinò di ridurre la
orna la chioma. m. ricci, ii-259 : vennero... ai porti
altrui e dell'onor proprio. beccaria, ii-259 : le cautele e le penali esposte
frego sopra lo detto oro. soderini, ii-259 : si dee [per raccorre l'
, intriso di sangue. arici, ii-259 : non le disse, ahimè! che
di palme con fusto ojetti, ii-259 : le pale dell'eliche hanno un che
de paradiso fuor gittati. cavalca, ii-259 : perché vollono essere come dii, di
pioggia). bibbia volgar., ii-259 : iddio, adirato e turbato, serri
propria balia. a. cattaneo, ii-259 : le navi... devono avere
pianura. foscolo, gr., ii-259 : sovra l'omero suo [del
. s. bernardino da siena, ii-259 : l'altro nostro inimico è la
medesmo ti desti servo. reina, ii-259 : ben venga chi rallegra coll'aspetto,
fatuc- chierie e predizioni. bettinelli, ii-259 : una donna illuminata per educazione.
, una cerimonia). nardi, ii-259 : la felice e molto illustre e notabile
impavido, / illibato difensor. fantoni, ii-259 : 11 giusto impavido / non teme
urgente, imperiosa. labriola, ii-259 : la saggezza ed il coraggio si distinguono
troppa età donna impotente. batacchi, ii-259 : vecchi impotenti, che moglie volete
. -idealizzare. guerrazzi, ii-259 : in breve ella l'adomerà di tutte
a qualcosa. b. davanzali, ii-259 : se già non vi credete che quei
sensibilità raffinata, grossolano. pindemonte, ii-259 : ma non risponde del vulgar palato
quivi in palinuro. a. verri, ii-259 : si dileguò la nebbia di morte
parini, giorno, ii-259 : a un rivo stesso, / a
nasconde. -figur. palazzeschi, ii-259 : v'intanaste nell'ostinazione della virtù
-letter. assaggiato. pindemonte, ii-259 : egli ode l'una / lodar vivanda
accidenti furon cagione. a. cattaneo, ii-259 : questa non è pazienza, ma
agli iracundi data sia. ottimo, ii-259 : lo iracondo, quando cessa d'
che non gli cada. leopardi, ii-259 : l'uomo naturale... dal
questa lamentabile istoria. d'annunzio, ii-259 : in quell'abbattuto, / che
da lasciarla perdere. redi, 16- ii-259 : autore di quel libretto degli 'ammaestramenti
; appassionato. a. verri, ii-259 : questi è quegli che ti fu scorta
cerca sé medesimo. a. cattaneo, ii-259 : quando la pazienza è fondata su
pazienza. a. cattaneo, ii-259 : compagna della vera pazienza è la
lupo all'uomo. d'annunzio, ii-259 : in quell'abbattuto, / che invano
, capace, valente. boccaccio, ii-259 : la maestrevol madre colto avea /
. composto di marzapane. dossi, ii-259 : brandito il lucido coltellone...
godono i frutti della sapienza. pananti, ii-259 : perché non si potranno far versi
f. f. frugoni, ii-259 : alcuni applaudevano alla filippica risentita con
studiosissima di queste cose. tommaseo, ii-259 : procurata con semplici artifizi la mondezza
grande splendore. g. averani, ii-259 : né qui fermossi l'umiltà del nostro
. cortesia, gentilezza. sercambi, ii-259 : fu sempre risposto con onestitade e
una composizione poetica. de sanctis, ii-259 : si traduceva non più che due periodi
, cui s'appoggiava. stigliani, ii-259 : non volse per istrada venire a paro
sofferenza, dolore. d'annunzio, ii-259 : in quell'abbattuto, ^ che invano
esageratamente i pregi. milizia, ii-259 : s'inventò 1'* acquafòrte'che abbrevia
genericamente: il pubblico. forteguerri, ii-259 : sono pur pochi gli uomini sinceri:
, fanno un concento perfettissimo. delfico, ii-259 : dove trovar in fatti il bello
ecc.; erudizione. gioberti, ii-259 : la parte più pellegrina della poligrafia
, bramando di unirsi '. labriola, ii-259 : l'uomo nella parte bassa dell'
quel governo. c. campana, ii-259 : disfatti i cavalli, fu agevol cosa
oltr'alle stelle. francesco da barberino, ii-259 : convien ancor noi per intrare /
omero, e accavallati. ojetti, ii-259 : stanno i più fuor dalle rimesse
sono tutte rappezzature. de sanctis, ii-259 : talora la frase tanto cercata non
(il tempo). giuliani, ii-259 : un po'che si rasciutti, basta
passo a quei sediziosi. baretti, ii-259 : spiacemi... che voi siate
in una regata. paruta, ii-259 : fu ancora per parte del senato insti-
vi fece alcuna riflessione. pananti, ii-259 : perché non si potranno far versi
scopi di una scienza. pallavicino, ii-259 : vi nacque difficoltà, non sopra
.). b. tasso, ii-259 : erbette dall'umore / de'miseri occhi
23. prov. goldoni, ii-259 : no saveu che chi va a letto
rimesse, chi sul fienile. ojetti, ii-259 : stanno i più fuor dalle rimesse
risveglio. -rinfrancarsi. goldoni, ii-259 : qui arlecchino imbroglia tutto il discorso;
spreg.). tapini, ii-259 : codesti rimpiangitori di inganni che a
angelo le apparve. b. davanzati, ii-259 : non piace a'padroni cotanta virtù
si reprovino. berni, 38-41 (ii-259 ): egli a la sedia ha pur
faticar de la giornata integra. fusinato, ii-259 : una sera due soldati, 7
il clima favorevole). giuliani, ii-259 : questa rinfrescata li ha ritornati, rifatti
-intr. a. pucci, ii-259 : non si dèe [il prete]
a preparar le sue robe. gozzano, ii-259 : piccolino, morta mamma, /
quella roccia che resta. soderini, ii-259 : s'approvano in esso [oppio]
e'non sa un'acca. baretti, ii-259 : d'acque termali e d'anatomia
: età della ragione. pananti, ii-259 : perché non si potranno far versi nell'
può provare se stesso. rovani, ii-259 : il trattato di tolentino cominciò a
a pieno. l. pascoli, ii-259 : roventansi m questo pungentissimi ferri da'
stesura di un'opera. alfieri, ii-259 : nel febbraio, primo schiccherìo di due
. -sostant. giusti, ii-259 : oltre a questo piccolo guadagno,.
naturalmente fu per sempre'. gozzano, ii-259 : poi le poche robe aduna, /
a forma di serpente. verga, ii-259 : l'avete ancora quel serpentello d'oro
di ossoduro. gir. priuli, ii-259 : fu preso e determinato per avanti nel
noi potesse tutto. c. gozzi, ii-259 : voi vi siete immaginato ch'io
soglia. bibbia volgar., ii-259 : fa'che tu le scriva [queste
desiderio dell'amico lontano. gozzano, ii-259 : il buon re sorride: « omino
croce. santa caterina da siena, ii-259 : l'agnello svenato... s'
usata per fabbricare pil. pascoli, ii-259 : gettando dalla bocca e dagli occhi spume
ove giace l'acqua stigia. fantoni, ii-259 : l'inesorabile / per tutti arriva
a capo d'anno. moravia, ii-259 : gli era venuta la smania di riempire
oppressi da sì gran peso! colletta, ii-259 : a queste infelici strette, per
, civile o religioso. alberti, ii-259 : onde poi bene operando vi presentiate atti
vada per i fatti suoi. giuliani, ii-259 : m'ha legato e fuggì di
eran mezzan della tencione. ottimo, ii-259 : dell'ira nascono tencioni, guerre,
, quasi per giudicarsi. beltramelli, ii-259 : i figli dovevano baciarle la mano
a opere agricole. ojetti, ii-259 : quel che adesso mi distrae..
. berchet, conc., ii-259 : il concepimento fantastico di calidasa non