ad altro giorno. baretti, ii-233 : sono tre o quattro dì che il
, agevole, piano. segneri, ii-233 : evvi altra strada che questa, alla
ant. moderare. gioberti, ii-233 : le religiose opinioni... sole
tirò all'anguinaia. d'annunzio, ii-233 : ebbe le due cosce recise fino all'
/ ed aratorii armenti. beccaria, ii-233 : si può facilmente argomentare quanto incerto
mitigar questi sospiri ardenti. deledda, ii-233 : a poco a poco questo vago
nobiltà di sangue. gioberti, ii-233 : l'aristocrazia con cui il principe munisce
una sorta coll'altra. ojetti, ii-233 : in una stanzetta lì accanto, i
avanzati per beneficio dei tribuni. guittone, ii-233 : e ciò li ha fatto
egli è di fatto. beccaria, ii-233 : attesa la versatilità e varietà della
elettori e l'imperatore. gioberti, ii-233 : l'equilibrio dei poteri politici, quando
. attacco di fegato. monti, ii-233 : teresina ed io siamo stati per morire
meglio a bocca. lorenzo de'medici, ii-233 : più dolce assai quest'allegrezza quarta
stanno innanzi. b. davanzati, ii-233 : dopo i catti, il reno,
. -anche intr. guittone, ii-233 : conquis'è l'alto comun fiorentino /
a i fiumi a macerare. segneri, ii-233 : chi di loro era disperso a
sforzo; morbidezza. algarotti, ii-233 : e se voi domandaste quali cause
vocabolo / mal certo. panzini, ii-233 : mi pareva che i mattoni che si
avvolgono in folta chioma. ojetti, ii-233 : macchine per trinciare il tabacco.
regno, non è vero? soffici, ii-233 : partendo, portai però con me
poi al suo comuno. guittone, ii-233 : conquis'è l'alto comun fiorentino
, conquistato. guittone, ii-233 : conquis'è l'alto comun fiorentino.
e amico buono. d'annunzio, ii-233 : manìe, manìe silenziose, /
animo! coraggio! segneri, ii-233 : ma mentre questa è la via comune
sia ragione di stato. cesarotti, ii-233 : ma vacilla e manca / alla mente
che sa d'eroismo. moravia, ii-233 : luca era sensibilissimo alla considerazione della
tó? e ri). leopardi, ii-233 : lo deduco dal nostro antico *
il corso io scemo. segneri, ii-233 : e non più tosto di accoglierla
dolce testor degli amorosi detti? rovani, ii-233 : in nessuna parte della terra non
le spargo? b. davanzali, ii-233 : il proprio delli a cavallo è presto
e manca. foscolo, gr., ii-233 : sostien del braccio un giovinetto cigno
està catena rose. b. davanzali, ii-233 : i più valorosi portano di più
quante disoneste cupiditati raffrena! cavalca, ii-233 : certa cosa è che chi ha
e disonesto l'usa. cavalca, ii-233 : or seguita di vedere del peccato di
albero). berni, 24-12 (ii-233 ): come in un tempo tempestoso
peso delle lor terribili conseguenze. brancati, ii-233 : nel suo dongiovannismo, caro paolo
preme e ferreo sonno. boccalini, ii-233 : o voi che i cervellacci più duri
di distruggere. bandello, 2-58 (ii-233 ): vi diffónderanno, fin che il
de le cose). cavalca, ii-233 : anche eziandio pure il parlare disonesto,
/ biondeggiano le spighe. gioberti, ii-233 : vasta epirosi vulcanica... infuriò
bel viso. lorenzo de'medici, ii-233 : terza allegrezza, quale amor concede
più pura). baruffaldi, ii-233 : eia dunque, eia a capitolo,
stritolata. a. verri, ii-233 : ecco tuguri degli agricoltori, composti
di uno stato. giannone, ii-233 : alcuni dicevano che dopo la resurrezione
16. gir. priuli, ii-233 : per lettere da roma si intendeva
. correre, precipitarsi. baruffaldi, ii-233 : lascino la mandra / in man del
un particolare). lanzi, ii-233 : se ne vede l'effetto nei quadri
ov'io mirava zoppo. folengo, ii-233 : sciogli e svelli / come dottor verace
conservano la nostra vita. alberti, ii-233 : del numero de'viziosi alcuni sono
menerete sopra cotesto istrumento. prati, ii-233 : per illepido riso o fatuo pianto
uffizio del carnefice. g. ferrari, ii-233 : il legislatore...
desiderare. f. f. frugoni, ii-233 : l'uom con la donna cotanto
adombrato nella mente. de sanctis, ii-233 : smisurata ambizione e confidenza di poeta
udivan rimbombare. bandello, 2-58 (ii-233 ): perché non ho io quella vostra
infami. nicolini, conc., ii-233 : un'adultera l'una che svena il
ecc.). galdi, ii-233 : gli schiavi... non hanno
essi stampano ogni orma. reina, ii-233 : così s'informavano i martiri alla
idee dalla sola riflessione. mazzini, ii-233 : io protesto contro la falsa teoria
trovar ventura c'insegniate. bellincioni, ii-233 : o patre mio, da poi che
i rubelli scorna. l. pascoli, ii-233 : mentre stava così estatico e stupido
rose di maggio. d'annunzio, ii-233 : imagini del delitto / mostruose intravidi,
. -sostant. gobetti, ii-233 : scelse una vita che fosse squilibrio e
/ triste sino alla morte. deledda, ii-233 : mentre la caffettiera sussultava forte sui
infido. donato degli albanzani, ii-233 : quello malfidato ostiero, non contento
stile ricercato ed elaborato. emiliani-giudici, ii-233 : le mostruosità poetiche del marini non
venterello facea dilettevolmente menare. boccaccio, ii-233 : ogni foglia che menar vedea,
e se scrive, / in soderini, ii-233 : il meo è un'erba che fa
metà. l. pascoli, ii-233 : toltosi poi di spalla l'archibuso,
minaccie del re de'persi. tortora, ii-233 : egli avea a colpi di cannone
smeraldo i freschi letti. forteguerri, ii-233 : chi giace oppresso da dogliosa soma /
ti fan molle sostegno. pananti, ii-233 : voi non mi mettereste in buon umore
di ottima qualità c. ridolfi, ii-233 : da noi nelle nostre piccolissime risaie
in straordinaria misura. verga, ii-233 : vi ama da morirne. tarchetti,
particolarmente profumati. soderini, ii-233 : il musco greco è pianta di grande
via al suo desiderio. zilioli, ii-233 : alloggiando essi negligentemente, ebbe occasione
dettata da invidia. alberti, ii-233 : l'uomo pravo, in cui la
opre d'amore. g. ferrari, ii-233 : ogni pena è una difesa,
fare loro di danno. guicciardini, ii-233 : matteo lango suo [di massimiliano]
farne papigliòtte alle vestali. dossi, ii-233 : vidi la lunga ed ossuta e gialla
la vita. g. ferrari, ii-233 : colla pena si da un esempio,
pericolose naturali conseguenze immediate. monti, ii-233 : teresina ed io siamo stati per
male! catzelu [guevara], ii-233 : molti si asterrebbero di commetter eccessi e
continuamente; passo passo. boccaccio, ii-233 : e 'nverso fiesol vólto, piaggia
, semplice. albertano volgar., ii-233 : se ti convien parlare di gran
e tagliate a piombo. cesari, ii-233 : ti mostra quella ripa dall'alto al
ho possanza. m. adriani, ii-233 : non ebbe [meneclida] già
vizi e peccatori. della casa, ii-233 : il vangelo c'insegna che noi amiamo
e del scrivere elegante. boccalini, ii-233 : sempre aver con tutte le persone in
s. maria maddalena de'pazzi, ii-233 : ci disse essa benedetta anima che
della verità. a. cattaneo, ii-233 : dalla stima di cristo assai più che
malificio fatto. francesco da barberino, ii-233 : non sono stelle tante con pianeti /
giuoco ed in puttane. d'annunzio, ii-233 : imagini del delitto / mostruose intravidi
sciocchezza, cretinata. palazzeschi, ii-233 : -buon lavoro, poeta. / -è
la questione in mano. giuliani, ii-233 : riguardo agl'interessi, non volevo entrarci
ci gridava morte addosso. alberti, ii-233 : l'omo pravo...
di governo. restoro, ii-233 : se 'l lupo fosse usuto camanto uno
tutte le regioni e patrie. gozzano, ii-233 : ella recava un libro ove la
d'esser catone? g. capponi, ii-233 : francesco valori, che prima era
significati, ecc. papini, ii-233 : son giunti [i filosofi] al
-rifl. documenti visconti-sforza, ii-233 : la sua maestate se refrisco e
certi strati di tufo. cesari, ii-233 : ti mostra quella ripa dall'alto al
lo stato romano. gozzano, ii-233 : il romano uccello lo stendardo / latino
onore ». donato degli albanzani, ii-233 : quello malfidato ostiero, non contento
. trasformazione in sale. santi, ii-233 : vi eran pure solfati di calce e
li porci. bibbia volgar., ii-233 : poi che iddio... avratti
poetica). bandello, 2-58 (ii-233 ): perché non ho io quella vostra
ridussi uno scheletro ambulante. monti, ii-233 : teresina ed io siamo stati per
un liquido. arti e mestieri, ii-233 : per fare lo schiarimento. rendi
litterario commercio. l. pascoli, ii-233 : aveva lo scimunitissimo villano senza considerazione
un concetto complesso. papini, ii-233 : nella scienza... v'è
gemelli qui ». moravia, ii-233 : egli odiava con tutta la forza del
de scordare. berni, 24-12 (ii-233 ): come in un tempo tempestoso
documenti per la storia dell'arte senese, ii-233 : debbinoo al timoniere di un'imbarcazione.
generico: scorrere. a verri, ii-233 : vedi quelle acque, le quali scorreano
fuoco stesso. l. pascoli, ii-233 : vide il cane del fucile anmale,
un fiore. berni, 24-12 (ii-233 ): come in un tempo tempestoso e
con l'orizzonte cinereo. ojetti, ii-233 : 1 sigari vengono... assortiti
neppure se qualche acconcio. delfico, ii-233 : chiunque si occupò di uno sguardo,
l. pascoli, ii-233 : comprender... non poteva il
, simulato e libidinoso. filangieri, ii-233 : essi divengono vili, feroci,
altro riguardasse. c. campana, ii-233 : perché conosca interamente vostra maestà il
gran mar che solchi. lemene, ii-233 : arione, il greco cigno, /
assenza di movimento. comisso, ii-233 : sebbene il nostro treno fosse direttissimo,
spirituale. a. cattaneo, ii-233 : maria santissima, datemi grazia di far
tormento fisico o morale. forteguerri, ii-233 : chi giace oppresso da dogliosa soma /
sommarioni e stime dei periti. beccaria, ii-233 : si può facilmente argomentare quanto incerto
e quasi malizioso squilibrio. gobetti, ii-233 : scelse una vita che fosse squilibrio
. s. maria maddalena def pazzi, ii-233 : vedendo che l'é molto utile
acuta, ma non pungente. colletta, ii-233 : il mondo vedeva in buonaparte il
una lettera a parte. siri, ii-233 : gli replicò il nunzio altri concetti
si volle tondere. b. davanzali, ii-233 : sopra quel sangue e quelle spoglie
resteranno o senza pelle. reina, ii-233 : padrone universale di tutte le cose,
disperde molto sugo. ojetti, ii-233 : qui le macchine per trinciare il tabacco
sboccato, sconcio. cavalca, ii-233 : fornicazione ed ogni immondizia e turpiloquio,
alla statuaria che alla pittura. galdi, ii-233 : per conservar questi governi e questa
usurpazione. c. gozzi, ii-233 : « perdoni » diss'io, «
, valutate ventisette borghini e mezzo moravia, ii-233 : egli odiava con tutta la forza dell'
sé solo apprezzato. bandello, 2-58 (ii-233 ): perché non ho io quella
iron.). dossi, ii-233 : erano appunto questi tentatori profumi che.
era tornato da me. comisso, ii-233 : al momento dei sogni il controllore venne
, depravazione. marinetti, ii-233 : vi consiglio dunque di disdegnare le più
non ci son per nulla. giuliani, ii-233 : che viaggio -essere via: essere
, stilistica. albertano volgar., ii-233 : lo tuo modo dèe essere in cinque