vuole tutti macini a acqua. baretti, ii-17 : a bocca ti dirò mille cose
di abbandonare la impresa. vasari, ii-17 : egli si mise a imparare molte
rimasi un bel pincone. gioberti, ii-17 : mira del continuo a colpire e
parole ch'ode dire. vasari, ii-17 : nel quale [lionardo da vinci]
sono addormentato col terrore. deledda, ii-17 : l'erba invadeva anche i ripidi viottoli
iddio. francesco da barberino, ii-17 : ragion fa che tra donna sia vertute
gli italiani sono ingegnosi. giordani, ii-17 : mi affligge che tu abbia gravi molestie
la stuoia di giunchi. ojetti, ii-17 : era malato di cuore e, commosso
sembianze or t'apparecchio. bar etti, ii-17 : apparecchiami dunque un letto per due
costringere allo amore d'una. idem, ii-17 : noi l'aguagliamo all'asino,
trovi assoluto e dichiarato. vasari, ii-17 : dovunque l'animo volse nelle cose
su di lui. baretti, ii-17 : pagherò alcune ghinee ritirandone cambiale e
arrivare il grosso avvoltoio. deledda, ii-17 : ricordò sempre con nostalgia quel bizzarro
bandito la croce addosso. gioberti, ii-17 : è piacevole il vedere questo scrittore bandire
le vie fitte di gente. giusti, ii-17 : ti prego di dire tante cose
disfare ogni nostro awisamento. gioberti, ii-17 : schifoso e non tollerabile è il vezzo
maledice iddio, bestemmiatore. cavalca, ii-17 : questi blasfemi spesse volte muoiono senza
è nato. b. davanzali, ii-17 : lacone generale, tutto al buio degli
, di buon gusto. leopardi, ii-17 : le cose che cadono sotto la
sotto un giudizio della moralità. leopardi, ii-17 : le cose che cadono sotto la
vezzegg. di bambino. aretino, ii-17 : vengono poi i bambini, i cagnolini
imperi. pa nanti, ii-17 : se non v'è modo d'attecchime
giona e la balena. giordani, ii-17 : dappoiché omero e tirtèo e pindaro
di argomento bucolici. panzini, ii-17 : [due versi di dante] mi
cantiere. b. davanzali, ii-17 : poco stette a venire onomasto a
onde ai profani piace. giordani, ii-17 : dappoiché omero e tirtèo e pindaro
senza fallo ci nuoce. aretino, ii-17 : ed abbracciato il suo dolce consorte
pigione / in questo mentre. sarpi, ii-17 : si sarebbe adoperato acciò la germania
, ecc. andrea da barberino, ii-17 : per mia fé, e'non meritava
alpi canute il cerchio serra. cesarotti, ii-17 : o morna, o fiore
confuso uomo del moddo. metastasio, ii-17 : principe, tu non parli?
tu l'aiuterai di costà. aretino, ii-17 : -che fa poi dopo cena questa
cattivi o sventurati. aretino, ii-17 : vien poi la mattina, e la
cortesia, scarsa mi siete? metastasio, ii-17 : signor, nel tuo sembiante /
di conche o vero nicchi. bembo, ii-17 : non si dimentichi de i pesci
dedicato alla fortuna virile. moravia, ii-17 : sbucò in una piazza erbosa e deserta
dalle pene del purgatorio. folengo, ii-17 : ewi eliseo di santità sì chiaro,
sempre passata malissimo. de marchi, ii-17 : povero diavolo! l'aveva sposata
, dichiaratemela. p. nelli, ii-17 (69): eccellente bornicco un tal
comune partita. lorenzo de'medici, ii-17 : altra cosa è giacer nell'aureo
la cucina è la chiesa. fazio, ii-17 : ad urbino, canzon, vo'
al penn si discovria. panzini, ii-17 : ad un certo punto m'accorsi
il favore in dispetto. arici, ii-17 : con dispetti e voce alta e superba
la storia, la politica. boine, ii-17 : oh! notturne escursioni in disputante
à in sé misura. latini, ii-17 : dunque pecca e disvia / chi bono
giovanni da samminiato [petrarca], ii-17 : or qui io traggo la mia
-duttile. l. ghiberti, ii-17 : grandissimo disegnatore e molto docile.
/ ancor qualche fanale. boine, ii-17 : oh! notturne escursioni in disputante
di poco durevole. g. buondelmonti, ii-17 : posson forse in europa scorrere secoli
frali et famelici miei spirti. vasari, ii-17 : egli si mise a imparare
tempo stesso s'innalzino. giordani, ii-17 : danno sazietà le troppo lunghe cantilene degli
parca mensa. parini, giorno, ii-17 : femio s'udia co'versi e con
per via dell'erudizione. vasari, ii-17 : veramente mirabile e celeste fu lionardo
campagna a tese larghe. boine, ii-17 : oh! notturne escursioni in disputante
croci! -confessore. giovio, ii-17 : l'espiatore della anime nostre rende
che fossero bastanti a sollevarla. niccolini, ii-17 : dolente allora / tu di me
rapito di patmo evangelista. rovani, ii-17 : gli evangelisti, nel nuovo testamento
lor consueti. pellico, conc., ii-17 : se volete che qualche lettura le
lezzo i supplicanti / contaminò. verga, ii-17 : quand'ebbe terminato si nettò le
tener conto, notare. aretino, ii-17 : che avete voi? che pensate?
e a giove il cielo. caporali, ii-17 : l'una de le due trombe
. -favorétto. aretino, ii-17 : eccoti il verno, ed il marito
. -figur. boccalini, ii-17 : la monarchia stessa... ora
nebbia rarissima e sfumata. cesarotti, ii-17 : o moma, o fiore / delle
al fuoco. l. ghiberti, ii-17 : vidi moltissime figure formate delle sue.
fornita la guerra di fiandra. giovio, ii-17 : essendosi resvigliato « camaliter » in
e mi strinsero forte. verga, ii-17 : metteva le stecche e stringeva forte
giorni dalla morte sua. musso, ii-17 : non è fanciullo né fanciulla che
lungo le mura aureliane. palazzeschi, ii-17 : grande portone oscuro / trapunto da
fregando, cacciò del foco. gelli, ii-17 : -che vuole egli dire che
. a. pucci, ii-17 : se fosse cosa possibile che alla terra
carne cucinata di gallo. cavalca, ii-17 : due compari mangiavano insieme uno gallo
dentro vi destò dolci faville. testi, ii-17 : quell'incendio amoroso /..
e gettano una certa salsedine. boccalini, ii-17 : nella sua fabbrica [la monarchia
ne nacquero i centauri. gonzaga, ii-17 : non credo già io che quella giovane
cuocerle con la carne. pisacane, ii-17 : quei gruppi di pastori che romolo conduce
il gonfio della cravatta. bacchelli, ii-17 : per spiegare un gonfio grosso come una
la stampa e gli stenografi. palazzeschi, ii-17 : grande portone oscuro / trapunto di
, si scioglie. de marchi, ii-17 : rispose... con un groppo
del teatro di ibsen. gobetti, ii-17 : questa vorrebbe essere satira ed è il
ne'corpi. dizionario di sanità, ii-17 : idatide. a parlare strettamente questa è
illecebroso diletto? girolamo da siena, ii-17 : poveri per spirito sono coloro che
in su la prima vista. gonzaga, ii-17 : si è talmente imbertonato di costei
corona in testa. d'annunzio, ii-17 : laudato sii, potere / del
loro mattoni. l. pascoli, ii-17 : imprimendo io, senza alcun aiuto
importanti che gli sono addossati. bocalosi, ii-17 : questa opinione stabilita nei vostri cervelli
a questo duca. della casa, ii-17 : assai chiaro è, adunque, vostra
, inestinguibile, inesauribile. manzoni, ii-17 : su te lo spirito / rinnovator discese
.). a. pucci, ii-17 : in cotale maniera corrono le sette
a incuorarli, a dirigerli. pascoli, ii-17 : né può... incorarlo
e tentazioni agli uomini indiscreti. campofregoso, ii-17 : appena era la pura donna queta
sensi a mille mali. gioberti, ii-17 : i falsi filosofi si studiano d'
-sf. puerpera. giovio, ii-17 : li felicissimi gemelli stanno bene e la
in me l'affanno infige. menzini, ii-17 : nostra mente... /
, piantato nel terreno. serao, ii-17 : gruppetti di due tre persone si agitavano
dalla natura nelle poppe materne. dossi, ii-17 : gióvani, che vi dite spossati
grande audacia. lorenzo de'medici, ii-17 : ingiuria è grande al letto romper
e invendicato io cada. pallavicino, ii-17 : principe per molti anni il più inglorioso
tempo ingordo ed empio? baldi, ii-17 : s'ogni esperto pittor co'suoi colori
non abbiamo trattato innanti. campofregoso, ii-17 : le stelle solo han potestate / in
nascosto. lorenzo de'medici, ii-17 : alme che ornate il bel paese
suoi interpreti ed espositori. battista, ii-17 : quando i di lui [aristotile
/ intepidisco e smovo. tasso, ii-17 : la freddezza del mio cuore cominciai
e obmunila lo intelletto. gelli, ii-17 : tu mi cominci a intorbidare il
intralciano verso la pelle. segneri, ii-17 : intralciataglitisi, nel pigliar vento, la
nostro mondo di qua. gonzaga, ii-17 : ella solea tutta invaghirsi d'essere amata
dire né ascoltar né pensare. giordani, ii-17 : i trovatori... destavano
d'erbe è medicabile. gonzaga, ii-17 : il poverello è sì invescato che
ippocratica: medicina. dalla croce, ii-17 : l'antecedente è vero secondo la
. pronunciare, proferire. gherardi, ii-17 : appena per me ispirate le dette parole
molto tristo e lagrimante. simintendi, ii-17 : riceve lei lagrimante nel suo vecchio
ella ti priega. b. tasso, ii-17 : né potendo impetrar da'fieri padri
me'bacìo presso al pantano. batacchi, ii-17 : da un'alta torre là si
lassù da parte vostra. batacchi, ii-17 : da un'alta torre là si fanno
lauro per alcun trionfo. aretino, ii-17 : prima che lo facci colcare in esso
; accomiatarsi, congedarsi. sanudo, ii-17 : a dì 6 octubrio, in collegio
violaceo. 0. targioni tozzetti, ii-17 : i suoi fiori variano dal color
fiorisce nel principio di primavera. idem, ii-17 : 'lilac di persia'..
: cominciò a parlare. fagiuoli, ii-17 : considerate poi che diran quelli / a
pone sopra il nerbo. ricettario fiorentino, ii-17 : conservasi [la canfora] sotterrata
mercurio. c. ridolfi, ii-17 : tanto è vero che non occorre
da birbante; canagliesco. giovio, ii-17 : messer curzio scriverà al signor iero-
saltare da'spessi macchioni. pananti, ii-17 : l'ottobre e il mese poi
tutta la farina comunicarsi. lastri, ii-17 : la macine che dà buon lavoro
della cognizione de'vizi. campofregoso, ii-17 : io son quella una / che
2. mazzeranga. soderini, ii-17 : dipoi seminate l'aiuole, s'hanno
. -sostant. boine, ii-17 : questo sì ch'era davvero ridicolo di
una rispetto all'altra. pisacane, ii-17 : l'ordine manipolare fu il principio,
all'uso de'nostri spadoni. batacchi, ii-17 : da un'alta torre là si
burattino, pupo. batacchi, ii-17 : da un'alta torre là si fanno
le glebe etemal- mente. soderini, ii-17 : dipoi seminate, l'aiuole s'hanno
cartucce gridava « moriamo ». verga, ii-17 : ella sputava sul ginocchio enfiato l'
: l'abitazione del portiere. barilli, ii-17 : le fiammelle agonizzano nell'aria mefitica
. muffato e vin cercone. lastri, ii-17 : volendo fare un pane * mescolo
un progetto. bandello, 2-40 (ii-17 ): volendo io le mie sparse novelle
d'oro. b. davanzali, ii-17 : appoggiato [galba] a colui,
decadenza spirituale o intellettuale. giordani, ii-17 : quando l'europa, dopo molti secoli
mansuetudine. girolamo da siena, ii-17 : la seconda beatitudine si è mansuetudine
, oltraggiato. donato degli albanzani, ii-17 : venendo a lui i prossimi dì
virtù veruna mondiglia? f. casini, ii-17 : fuoco che purifica l'oro delle
modello di verità. manzoni, ii-17 : quando su te [o chiesa]
le apponevano a resia. bandello, ii-17 : m'è paruto necessario non la mandar
andare. a. pucci, ii-17 : niuna cosa è atta a muovere quanto
(una pianta). soderini, ii-17 : dipoi seminate, l'aiuole s'hanno
che potiamo. francesco da barberino, ii-17 : ragion fa che tua donna sia vertute
fine / scellerato diventa. giordani, ii-17 : destavano col canto re e popoli,
svergognare, infamare. alberti, ii-17 : amo ed ho in odio, e
consono alle circostanze. miccolini, ii-17 : il velo lugubre ancor scendea / sulla
, occultare. b. davanzati, ii-17 : di questa sedizione scoppiarono molti indizi
. s. caterina da siena, ii-17 : non temete perché vi paia essere
, alla quale appartengono. niccolini, ii-17 : tu col velo, / che
tracce d'un'ostia rossa. moretti, ii-17 : il foglietto era piegato abilmente ai
arte militare]. muratori, 8- ii-17 : per mettere in opera l'ozioso vigore
anco senza esser noiato. giuliani, ii-17 : si lascerebbe cavar gli occhi dalle
, infanzia, fanciullezza. fazio, ii-17 : ne la tua prima età pargola e
più avanti la 28. sarpi, ii-17 : il pontefice, alla ricevuta della
la veritade s'acquista. campofregoso, ii-17 : le stelle solo han potestate / in
tempo, per poco. caroso, ii-17 : la mutanza della dama ha da esser
paziente e delicata medicatrice. ojetti, ii-17 : tanto era paziente, anzi buono
12. prov. latini, ii-17 : pecca e disvia / chi bono amico
, tormentato. cassiano volgar., ii-17 (28): più m'ho sentito
.). trasparire. dossi, ii-17 : io vi giuro, i malvagi non
il toscano la notizia. malaparte, ii-17 : a sentir quegli 'italiani', l'
s. gregorio magno volgar., ii-17 (1): lo re totilla personarmenti
e-pemise et altre dignitadhe. cavalca, ii-17 : due compari mangiavano insieme uno gallo,
di contrizione. a. cattaneo, ii-17 : recidivi, che saltano a piè giunti
aspre e fierissime risposte. segneri, ii-17 : con qual faccia ardirete voi poi ne'
-reclinare il capo. bellori, ii-17 : cristo flagellato alla colonna fra due
piano carme. parini, giorno, ii-17 : femio s'udia co'versi e con
/ dagli avi miei laboriosi. boine, ii-17 : semplicione di prete sempre circondato di
gesto riprovevole. a. cattaneo, ii-17 : precipizio e traboccamento negli stessi peccati
di mazzocchi o candele. fagiuoli, ii-17 : si dirà / che al vivo
e altri generi alimentari. contile, ii-17 : mi par, luchino, d'averti
agi, comodamente. luca pulci, ii-17 : il mio signor si sta poccioso in
un errore). segneri, ii-17 : ben si conosce che niuno ardisce fiatare
è posato). pananti, ii-17 : tendi dove la macchia è più pulita
libetro ». m. garzoni, ii-17 : stemperando con la detta decozione zucchero
'n va per potasone! cavalca, ii-17 : in borgogna stando un cherico prebendato
soglion sempre scherzar col precipizio. colletta, ii-17 : né tra le avversità spperimentate in
ogni cencino le facea figura. giuliani, ii-17 : il mio isidoro è tutto diverso
achille e di odisseo. beltramelli, ii-17 : il paragone turbò la mia bianca estasi
a breve scadenza. boccalini, ii-17 : serenissimi monarchi, rettori del genere
la fantasia de'popoli. pindemonte, ii-17 : lei veggendo il calle / premer
nono presto a'rimedi. gherardi, ii-17 : per la qual cosa io prestissimo
prevenire alla degnità papale. tortora, ii-17 : essendo... ridotta la guerra
rintracciarne la cagione produttrice. delfico, ii-17 : piacque a taluni immaginare che,
. catzelu [gueva- ra], ii-17 : carità è quando amiamo dio per sé
consiglio). donato degli albanzani, ii-17 : con prudente orazione quetò quegli che
. -sostant. bisaccioni, ii-17 : queste furono le risposte del conte,
avanzo [j. gonzalez], ii-17 : è tanto abbondante questo paese [
, inazione. donato degli albanzani, ii-17 : per alcuno spazio di tempo lasciò
l'altrui lassa. albertano volgar., ii-17 : onestamente vivere e non far danno
un mese e mezzo. giuliani, ii-17 : il pane non le manca;.
ricordato. l. pascoli, ii-17 : ommetto di rammentarti le rammen- tabili
-celebrare. l. pascoli, ii-17 : ommetto di rammentarti le rammen- tabili
tempo e fatica. fagiuoli, ii-17 : sarà la mia esortazion gettata,.
che percuote nell'aire vacuo. grossi, ii-17 : ei fra i silenzi della notte
caro. a. f. doni, ii-17 : state saldo, maestro giorgio;
deve e come si deve. cesari, ii-17 : piena di dignità e di rettitudine
momenti normali. giuliani, ii-17 : il mio isidoro è tutto diverso ora
di tre sette. martello, ii-17 : nei femminei lavori, tu 'l dici
governo dei loro antichi signori. giordani, ii-17 : quando l'europa dopo molti secoli
. -circoscritto. tortora, ii-17 : essendo... ridotta la guerra
, ecc. bandello, 2-40 (ii-17 ): volendo io le mie sparse novelle
s. gregorio magno volgar., ii-17 (2): monti mai ài faiti
essere segnalato. f. casini, ii-17 : del fuoco nulla si dice: né
a cavallo armato. documenti perugini, ii-17 : cofanette relevate o 'nargentante piccoglie per ciascuno
luogo). lorenzo de'medici, ii-17 : pluto, se inteso hai ancor questa
mezzo fessi gli adamanti. lemene, ii-17 : voi che sovente il giovenil desio /
nuovamente nella propria sede. sarpi, ii-17 : voleva allora protestare che l'adunanza di
creatrice (dio). ottimo, ii-17 : mostra che la grazia di dio,
di questo offizio di segretario. muzio, ii-17 : dicendo l'altro di renunziargli la
la farina). giuliani, ii-17 : il pane non le manca; rinvecchiano
solitudine mi avevano rovinato. giuliani, ii-17 : lei n'ha cinque [bimbi]
ingegnandomi di piacervi. bandello, 2-40 (ii-17 ): volendo io le mie sparse
della promessa di matrimonio. foscolo, ii-17 : erope appena / teco sorpresa fu,
dio gli avesse comandato. tasso, ii-17 : sai [o dio] che dopo
solito riscattassero dieci prigioni. segneri, ii-17 : signore, salvatemi...,
documenti per la storia dell'arte senese, ii-17 : allogano a maestro andrea di bartolo
e risolvere i vapori. ottimo, ii-17 : andarono in luogo, ove per freddura
osservare a lui la promessa. foscolo, ii-17 : i tuoi ritardi / esser ponmi
giare di qualche passo. caroso, ii-17 : l'uomo solo farà otto seguiti battuti
romper fede. lorenzo de'medici, ii-17 : ingiuria è grande al letto romper fede
-senza porsi limiti. cesari, ii-17 : i poeti singolarmente, che assai lavorano
un peccato. a. cattaneo, ii-17 : « al presente date voi nelle rotte
bello. l. pascoli, ii-17 : nel grembo di rozza pietra l'ira
ragionamento). p. netti, ii-17 (68): per farti argomento con
rimedio anch'io m'appiglio. batacchi, ii-17 : la turba, di scroccar giammai
eravamo guardati con tanta custodia? pindemonte, ii-17 : è... invan ch'
bocche con le pietre. contile, ii-17 : m'ero scatuzzato un dente.
sue pene avean quegli empi. fagiuoli, ii-17 : ben starammi ogni più crudo scempio
membra per di dentro. piccolomini, ii-17 : quando pur tali due scendimenti verso
(i fulmini). fantoni, ii-17 : il ciel sereno / si fé di
no in alcuna letizia? battista, ii-17 : le parti di qualità son p
ta dalle scuole. ojetti, ii-17 : il suo italiano era scolastico e
. dimin. scudiscialo. cavalca, ii-17 : dopo la qual parola subitamente venneuna saetta
e di bellezze! a. pucci, ii-17 : non è maraviglia se ci pare
quella de'composti. arti e mestieri, ii-17 : dopoaver parlato dei cinque primi colori,
-eccezionale preda di caccia. pananti, ii-17 : s'è il dì piovoso, uccellerai
la mente sgrava. tasso, ii-17 : sai che de'miei dubbi non ragionai
; trinciare, scalcare. cavalca, ii-17 : due compari mangiavano insieme uno gallo,
, della vivacità intellettuale. gobetti, ii-17 : questa vorrebbe essere satira ed è il
non soffrirne che tre. giordani, ii-17 : le carrette di tespi e que'
infinita ombra del vero. d'annunzio, ii-17 : quel che non fu fatto /
dalla vendita delle vostre poesie. massaia, ii-17 : per maggiormente impegnarlo a mantenere il
solfato di rame. ricettario fiorentino, ii-17 : e1 calcite è un minerale che nasce
elemosina). albertano volgar., ii-17 : sottratte per avarizia le limosine.
un'elemosina. albertano volgar., ii-17 : così come l'uomo per le limosine
l''eneide \ bandello, 2-40 (ii-17 ): volendo10 le mie sparse novelle ridur
buffoni, quanti ruffiani! batacchi, ii-17 : né intanto degli sparsi borsaruoli /
un territorio. rinaldo degli albizzi, ii-17 : è venuto da noi messer nanni e
l'uno a l'altro. verga, ii-17 : ella sputava sul ginocchio enfiato l'
di una serie inferiore. tabucchi, ii-17 : la juventus sta perdendo e nessuno se
-iterato con valore superi. giuliani, ii-17 : lei n'ha cinque [di bambini
(il cielo). restoro, ii-17 : trovamo la parte de setentrione tutta piena
-ritrarre maldestramente. fagiuoli, ii-17 : io sono un pittore da sgabelli,
voi e lacrimato strabocchevolmente. vasari, ii-17 : talvolta strabocchevolmente accozzarsi in un corpo
strette per quel peso. malaparte, ii-17 : a sentir quegli 'italiani', l'italia
matismo della psicologia. gobetti, ii-17 : nello studio d'ambiente c'è
verdi di giunco sono abbassate. luzi, ii-17 : ecco aprile, la noia /
-sciogliere le briglie. bolognetti, ii-17 : chi per fuggir svoglie al destrier la
un armadio. n. ginzburg, ii-17 : ammiravamo la cucina, tappezzata di
che si voleva aerizzare. ardigò, ii-17 : la temperatura del sole fu stimata
mese [di aprile]. pananti, ii-17 : tendi dove la macchia è pulita
, come suole avvenire. fagiuoli, ii-17 : mirino voi, che più vedran quei
legame amoroso. giusto de'conti, ii-17 : ratto per man di lei, che
maestà di tutto il senato. mazzini, ii-17 : s'io vi credessi re volgare
una certa caliggine. c. campana, ii-17 : discorrono i filosofi che i terremoti
n. e l. santa paulina, ii-17 : toccando con la punta della bacchetta
. sciacallo. dotti vecchiumi. palazzeschi, ii-17 : rosicchiata dai tarli, / ri
certi miei interiori tormenti. gobetti, ii-17 : nelle opere della maturità ib- seniana
strugge e preme. lorenzo de'medici, ii-17 : e tu che lieta col tuo
rispondo che mentite. a. cattaneo, ii-17 : precipizio e traboccamento negli stessi peccati
terremo- to). spallanzani, ii-17 : ciò non ostante dah'orribile traballa-
un cavallo). baldi, ii-17 : chiappin qui giaccio e fui gentil cavallo
e di girolamo. bandello, 2-40 (ii-17 ): volen- o io le
non ne avessero utile. della casa, ii-17 : veggia- mo ora se il lasciarla
articolate, specifiche. delminio, ii-17 : le voci accompagnate senza verbo sono
la via dell'aria. tabucchi, ii-17 : che tempo strano, oggi pare una
de'miei più volgari colleghi. mazzini, ii-17 : s'io (un legame
sé, nel straparola, ii-17 : castorio, andando un dì doppo vespro