zato dal sole. moravia, ii-168 : [sandro] aveva gambe forti
, riposare. guido delle colonne, ii-168 : amor mi sbatte e smena,
in acconcime. giuseppe flavio volgar., ii-168: essi avevano circa a trecento balisti
gran dubitansa! guido delle colonne, ii-168 : così son volentieri 'n accordanza
al figur. guido delle colonne, ii-168 : eo allumo dentro e sforzo in
giovanni da samminiato [petrarca], ii-168 : spesse volte s'ammorbida più agevolmente
ella annaffiò 1 vasi. ojetti, ii-168 : e il garzone dando il bongiomo
gli odori più appetitosi. panzini, ii-168 : mercé vostra, o piccola mimi,
3. albero genealogico. tasso, ii-168 : vorrei... che mi fosse
. vezzegg. ariettina. menzini, ii-168 : pien d'ariettine e canzonette a ballo
, sì, arriverollo. mazzini, ii-168 : e non vede sulla terra se non
rifiutiamo di assaggiarla. tasso, ii-168 : non sono ora così incontinente nel
frapon novo intervallo. menzini, ii-168 : pien d'ariettine e canzonette
ficar li baloardi. boccalini, ii-168 : sono [le mura] di così
di combattimento. b. davanzati, ii-168 : rapiscono in passando gli alloggiamenti d'
bocca rosea del caminetto. ojetti, ii-168 : al caffè ho trovato soltanto pochi assidui
facevano boccacce e sberleffi. moravia, ii-168 : il rosso viso lentigginoso deformato
brodo nella piccola pentola. soffici, ii-168 : c'era il carbone dei tre o
voglia ma forzato. ojetti, ii-168 : il garzone dando il bongiomo al vicino
speranze. a. f. doni, ii-168 : -fare la burla: non fare sul
aperta in questo regno? vasari, ii-168 : naturalmente gli artefici nostri,.
di dio. guido delle colonne, ii-168 : amor non cura -di far suo'
dello spirito agevolmente colpirli. gioberti, ii-168 : il temperamento del panteismo orientale,
una medesima corrente. gioberti, ii-168 : il savio di crotona congiunse la vita
sono scivolate in grembo. soffici, ii-168 : la serva che... da
per la procreazione. vallisneri, ii-168 : i primi segni, o vestigia,
senza effetto. b. davanzali, ii-168 : così l'accese, e licenziò:
e io così farò. vasari, ii-168 : il cielo gli diede forza di poter
da imo spirito stesso. gioberti, ii-168 : il savio di crotona congiunse la
con l'aria contrasta. metastasio, ii-168 : sprezza il furor del vento /
bona speranza. guido delle colonne, ii-168 : amor non cura -di far suo'dannaggi
che a farle ritegno. metastasio, ii-168 : dalla man del nemico / il gran
fanno professione di pelarli. serra, ii-168 : i cozzoni di cavalli e i
causa dei persecutori suoi. leopardi, ii-168 : [i moderni] quanto vincono gli
ogne languire. guido delle colonne, ii-168 : amor fa disviare li più saggi
non men che greche. menzini, ii-168 : qualche scrittor d'annali avria compiuto /
dondolavano il capo. moravia, ii-168 : il rosso viso lentigginoso de
le pe- tracee ripe. boccalini, ii-168 : se altri vuol demolire una torre
, schernitore. cavalca, ii-168 : io in prima proposi di parlare pure
ne stanno spensierati e sventati. ojetti, ii-168 : ecco il portone della casa.
si dileguano eziandio le grandissime. boccalini, ii-168 : que'muri, che parevano già
movimento della vita moderna. gobetti, ii-168 : pirandello si è fatto futurista e profeta
questi sce- lerati preti. aretino, ii-168 : -voi siete tutto cambiato nel viso
animali e di cose. testi, ii-168 : di luce ebbra, e di gioia
cumuli enormi di metalli. soffici, ii-168 : lo spettacolo dello sperpero enorme che
geografiche dell'industrioso settentrione. lemene, ii-168 : soffre la tormentata imaginativa la moltitudine
sia nulla di inesistente. boine, ii-168 : egli pensava lo spirito non come
due non indifferenti parole. leopardi, ii-168 : i moderni poi, quanto vincono gli
timon latino. lorenzo de'medici, ii-168 : so che que'sei, che insieme
a fondo: screditare. segneri, ii-168 : quegl'israeliti, che ritornati dal riconoscer
. antesignano, precursore. gioberti, ii-168 : i pitagorici... furono in
rapidità. b. davanzali, ii-168 : rapiscono in passando gli alloggiamenti d'
cioè nati a un corpo. alberti, ii-168 : erano infra que'divi el pianto
cacciator l'anatra spia. testi, ii-168 : giaccia in letto d'argento / addormentato
/ coronata di viole. cesarotti, 'ii-168 : riposa, o sole /
, ha un'efficacia innegabile. gobetti, ii-168 : pirandello si è fatto futurista e
bussola nautica. parini, giorno, ii-168 : un tempo / uscia d'avemo
smontaron certi nel cortile. achillini, ii-168 : date il ben giunto al marino
- anche sostant. cavalca, ii-168 : a questo fa molto l'esempio del
il telefio, l'aristologia. soderini, ii-168 : ii guado somiglia nelle fronde la
con mille catene. roberti, ii-168 : i pastori nostri e i bifolchi rimirin
sulle navi del re. verga, ii-168 : mi sembra di sentirmi battere il
guastada. bandello, 2-48 (ii-168 ): accese poi un lumicino, ed
utile non poco. l. pascoli, ii-168 : riconoscendo primieramente il cavallo, ch'
, un sere imbratta. mazza, ii-168 : tua brenna ave, qual tu
mano). l. pascoli, ii-168 : uno più inviperito degli altri gl'im-
gettò a terra. l. pascoli, ii-168 : non potendo più galoppare come prima
il danno. l. pascoli, ii-168 : ammanettato ed incatenato come un bandito
massime i salvatichi. a. cattaneo, ii-168 : quella falce tagliente...
padrona giovane. pellico, conc., ii-168 : la letteratura... fu
5. maria maddalena de'pazzi, ii-168 : la madre suor maria, per
io ho di sodisfarvi. idem, ii-168 : ringrazio nondimeno il signor iddio, che
gli dà più forti. barilli, ii-168 : questi mongoli..., induriti
e al ciel le rende. spallanzani, ii-168 : in quell'aria inspirata ed espirata
proruppe in brutta crudeltà. gherardi, ii-168 : se altra via si prendesse per loro
sia necessario alla vita. bocalosi, ii-168 : non sarebbe incongruo l'asserire per
di esse carni. g. averani, ii-168 : l'invetriatura... la
d'invidia molta ir pieno. bellincioni, ii-168 : la luce, che già vinse
grosso, irsuto, anguioso. testi, ii-168 : i duri cerri / sudino mel
che erano graziosi assai. milizia, ii-168 : [il marmo] isabella ha gran
mano v'ha donata. giovio, ii-168 : mi perdoni s'io sono stato prolisso
parlando, quanto scrivendo. romagnosi, ii-168 : qual è l'educazione dei contadini e
rovinare fisicamente. lorenzo de'medici, ii-168 : il vin l'ha in tutto logoro
pareva e non persona. de amicis, ii-168 : su tutti gli edilìzi vicini,
la caverna. bandello, 2-48 (ii-168 ): accese... un lumicino
maria. bandello, 2-38 (ii-168 ): ne la mia patria milano sono
-logica rigorosa. g. ferrari, ii-168 : il contratto può condannarci alla fame
faceva fuoco. bandello, 2-48 (ii-168 ): venne l'ora del mattutino e
possederla carnalmente. bandello, 2-48 (ii-168 ): mentre che con quella scherzando
forze bastanti. l. pascoli, ii-168 : attaccatili ambedue ad un querciuolo,
de le scorze il mèle. testi, ii-168 : i duri cerri / sudino mel
a mandare nove mila veterani. massaia, ii-168 : mota era una città ragguardevole,
vino mescolato con mirra. fantoni, ii-168 : i giochi e i teneri /
braccio spezzato. l. pascoli, ii-168 : considerandolo autore e cagione della disgrazia
. g. m. cecchi, ii-168 : sì, saccio / dar l'ambio
altrui tessendo insidioso inganno. segneri, ii-168 : una lingua mormoratrice è lingua di
la lingua diventa mutola. fantoni, ii-168 : sul labro mutolo / sedea l'orrore
conio. s. caterina da siena, ii-168 : questo arbore ha in sé la
esprime la sensazion dell'udire. papi, ii-168 : il visivo / nervo ei ne
all'intervento divino). gherardi, ii-168 : si determina che melissa quello sposo
cadere in disuso. beicari, ii-168 : cagion del mio tardare [parla la
glauco e quasi verdiccio. fantoni, ii-168 : sul labro mutolo / sedea l'
. s. caterina da siena, ii-168 : questo arbore ha in sé la
all'annullamento. g. ferrari, ii-168 : se ci lasciamo trascinare dalla matematica
offizio con affanno. bandello, 2-48 (ii-168 ): dormi, vita mia,
ministero in un tempo. massaia, ii-168 : l'ospitalità in abissinia, anche con
che ovviasse ad esso moto. mazza, ii-168 : di quanto a te, cantor
cose di grandissimo prezzo. nardi, ii-168 : non possette niccolò capponi finire pacificamente
prendere il lungo cammino. gherardi, ii-168 : si determina che melissa quello sposo
-vaneggiare. de sanctis, ii-168 : comincio a dubitare che il tuo
e dilazione sopito. c. gozzi, ii-168 : avvenne caso che il provveditor generale
bestiame). m. adriani, ii-168 : non sa lavorar terra né navigare
maestri delle cerimonie pegasee. mazza, ii-168 : quella sgroppata de le muse a forza
studi. giuseppe flavio volgar., ii-168 : tito, sappiendo che la fortuna
migliore. g. f. pagnini, ii-168 : è impossibile allora che i mercanti
e sgargiante. g. graziani, ii-168 : questi parti del sol, perle dei
. g. f. pagnini, ii-168 : fu creduto espediente di pesare il
d'un salso piccante. massaia, ii-168 : io non mangiai che pane e
'l piè non ebbe tardo. testi, ii-168 : di luce ebbra e di gioia
che fusse spia. l. pascoli, ii-168 : quando un di quegli sbirri gli
ha paura di nessuno. giuliani, ii-168 : lavora di genio, che è un
-disponibilità di un cibo. barilli, ii-168 : questi mongoli coperti di fiocchi e di
serenissima signoria -rispose fulgenzio. boine, ii-168 : finiva sempre dicendo con grande intensità
nostra etade. bandello, 2-48 (ii-168 ): dormi, vita mia, ché
famosa e tanto antica libertà. siri, ii-168 : riuscì il pronostico popolare: il
da vertute. francesco da barberino, ii-168 : se a te provien d'una cosa
e generar degli altri? musso, ii-168 : chi vuole tagliare un albero in
e calcagno col destro. idem, ii-168 : farà [l'uomo] due fioretti
dall'altare. l. pascoli, ii-168 : smontò di cavallo e come l'altro
. apparecchio radiofonico ricevente. ojetti, ii-168 : al caffè ho trovato soltanto pochi
amalgamare, impastare. soderini, ii-168 : quest'erba vede [il guado]
mercuri e tanti apolli. giorno, ii-168 : da cotesto antichissimo ceppo del vostro sangue
di un solo sistema rappresentativo. labriola, ii-168 : nella sfera del giudizio e della
piccole tese ali d'argento. beltramelli, ii-168 : come entrai nella stanza,
s. marta maddalena de'pazzi, ii-168 : la vergine maria comincia alquanto a
di monache. bandello, 2-48 (ii-168 ): ne la mia patria milano sono
altrui rifulse. gius. sacchi, ii-168 : vide, non senza stupore,
la rescissione. g. ferrari, ii-168 : che è... la rescissione
italia e di francia. guicciardini, ii-168 : raccolto e udito molto lietamente il
vi produsse mai contrasti grandi. delfico, ii-168 : in quanto alla militare disciplina la
vuol dir rilevi. berni, 21-21 (ii-168 ): da rinaldo uberto al fin
guerra. giuseppe flavio volgar., ii-168 : tito, sappiendo che la fortuna gli
questa guerra. b. davanzati, ii-168 : questo errore accrebbe animo a'romani
un vedovatico intempestivo. a. cattaneo, ii-168 : questa figura ha un bel terribile
intronati. b. davanzali, ii-168 : civile ritenutasi parte delle genti,
la fossetta della gola. gozzano, ii-168 : ivrea rivedo e la cerulea dora.
genti delle città confederate. tortora, ii-168 : le genti della città uscirono,
elle vincono l'erbe. soderini, ii-168 : vuole [il guado] la terra
energia e vigore. brancati, ii-168 : il suo cervello era saldamente attaccato
laccio è saldamente unita. brancati, ii-168 : il suo cervello era saldamente attaccato
un fine molto elevato. bellincioni, ii-168 : con lira, o conte, del
grigio e nero. milizia, ii-168 : breccia e marmo composto di frammenti
alle buone leggi di natura. gobetti, ii-168 : chi non ricorda un rosso di
piace. idem [guevara], ii-168 : la sollecitudine fa gli uomini maninconosi e
da montecomo sulla pescara. gozzano, ii-168 : signorina felicita, a quest'ora
del carosello era tutta soldati. pascoli, ii-168 : forse la prima schiera è assimigliata
onore. f. f. frugoni, ii-168 : mi pare sconvenevolezza stomacosa che si
tropo dura. catzelu [guevara], ii-168 : non v'è farina senza semola
prov. catzelu [guevara], ii-168 : non v'è farina senza semola,
. benvenuto da imola volgar., ii-168 : li romani scrissono più legioni econvocarono aiuto
pioggia dirotta). fusinato, ii-168 : s'ode soltanto / lontan lontano gemeril
modo esatto, rigoroso. giuliani, ii-168 : il solco visto a fare e rifare
poeti seguitando il tasso. cesari, ii-168 : io fo questa ragione: che,
par fra le zizanie spesse. giuliani, ii-168 : dove mettono il piede, fan
termine un alto promontorio. batacchi, ii-168 : un vasto spazio semicircolare / resta fra
prov. catzelu [guevara], ii-168 : non v'è farina senza semola,
dell'autorità politica. pallavicino, ii-168 : tutte le rendite episcopali furono per
sue giustificazioni. a. cattaneo, ii-168 : se prima di nascere ciascuno potesse alzar
istinto sessuale. c. gozzi, ii-168 : appena ritornato m'apparecchiava a correre
in fumo. g. averani, ii-168 : altresì si vetrificò [l'agata]
una certa soavità sfumati. lanzi, ii-168 : le carni sotto il lor pennello spesso
in un contesto figur. mazza, ii-168 : quella [brenna] sgroppata de le
(lo sguardo). papi, ii-168 : ampiamente di là potea lo sguardo /
sono la signorina gilsi ». gozzano, ii-168 : signorina felicita, a quest'ora
(1911). gozzano, ii-168 (tu.): la signorina felicita
reai amico di piacevolissima natura segneri, ii-168 : mischiando que'vituperi che di altrui
ram in salsuginem ». soderini, ii-168 : vuole il guado la terra quale
uscio e mani. cavour, ii-168 : l'ho propugnata [la libertà di
(un patrimonio). reina, ii-168 : perché lo stato stia in piedi,
numero di smisurati vascelli. segneri, ii-168 : un grappolo d'uva sì smisurato che
un esercito. gius. sacchi, ii-168 : bastò questa valida opposizione per soffermare
. tavolato. [in lacerba, ii-168 ]: amico marinetti, io preferisco tuttavia
(il tempo). pallavicino, ii-168 : s'avvisò d'aver almeno quell'unico
precipite dal sommo della rupe. gozzano, ii-168 : pensa i bei giorni d'un
fenomeni; realizzarsi. labriola, ii-168 : questo stato non si manifesta in questo
possederla carnalmente. bandello, 2-48 (ii-168 ): mentre che con quella scherzando se
padre adunò cogli scrocchi. giuliani, ii-168 : dunque non s'ha più a
al favore de'morti. cesari, ii-168 : io fo questa ragione: che nello
tonaca che non avete. bacchelli, ii-168 : cotesti adulteri protervi lo ficcarono a tradimento
. catzelu [guevara], ii-168 : il lavorar continuo stracca et il
un concetto). spallanzani, ii-168 : io abbraccio di buona voglia la maggior
capo d'abbigliamento). verga, ii-168 : aveva delle calze di seta nera,
romantiche). a. cattaneo, ii-168 : questa figura ha un bel terribile,
assol. c. gozzi, ii-168 : convien dire che un giovinetto nel suo
: menzognero, ingannevole. segneri, ii-168 : dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è
. infido, menzognero. segneri, ii-168 : una lingua mormoratrice è lingua vipera,
una mola). soderini, ii-168 : quest'erba verde [il guado]
orec- chie. c. gozzi, ii-168 : un conte vilio da desenzano..
persona maligna e maldicente. segneri, ii-168 : dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è
(una persona). giuliani, ii-168 : lavora di genio, che è un
o penna che sia famosa. battista, ii-168 : né cosa nuova è, che