. guido delle colonne volgar., ii-166 : amor, che lungiamente n'hai
si deve sperare qualche cosa. giordani, ii-166 : la sua idea di conformare il
m'a 'n gioia ritornato. idem, ii-166 : ben este affanno dilittoso, amare
decorato con affreschi. panzini, ii-166 : le pareti meglio affrescate sbiadiscono,
conservi. serristori, cono., ii-166 : lo stabilimento agrario sarà situato in
carne e per lo spirito. deledda, ii-166 : ella aveva qui, negli ultimi
è costretto a subire. déledda, ii-166 : la vedova cercò di raddolcire alquanto
un rilievo più fiero. panzini, ii-166 : io guardavo gli istrioni della vita e
anime de'tuoi passati. sacchetti, ii-166 : come al paradiso cresce letizia quando
assai / abbigliamenti. b. davanzali, ii-166 : scoprendosi alcuno apparente per addobbamento o
aroma della terra natia. beltramelli, ii-166 : eri tu, lusinga della giovinezza,
di denaro. francesco da barberino, ii-166 : non arricchisce invidia né dà stato
ci si separa. baretti, ii-166 : statevi tutti sani e a rivederci dio
, 7-ii-46: queste cose. boine, ii-166 : querulo, servile stato d'ine
averlo ben prima riconosciuto? segneri, ii-166 : voi... assalite l'avversario
, agg. lapidato. cavalca, ii-166 : essendo assassati e flagellati, perché
suo segnore l'assessino. idem, ii-166 : per voi, madonna, a cui
dissennato. guido delle colonne, ii-166 : per voi, madonna, a cui
figur. guido delle colonne, ii-166 : ché ben è dolze mal, se
le lucciole sieno stelle. bar etti, ii-166 : non vuole tornare in patria ora
scrive la punta della baionetta. serra, ii-166 : la febbre fredda della strage.
che erano sui mobili? pirandello, ii-166 : nina è afflitta e stizzita per la
battere il capo. de amicis, ii-166 : quella immensità della stazione di cui non
e battere i denti. serra, ii-166 : fa battere i denti e secca
perciò sono generalmente longevi. serra, ii-166 : ci sfilano dinanzi nel cortile ozioso
lui beeva. lorenzo de'medici, ii-166 : quando beùtoegli ha, tanto favella,
e contrappesi. b. davanzali, ii-166 : spaventoso fu uno strumento sospeso in
la rossa fabbrica di birra? serra, ii-166 : tutti quei tipi indimenticabili..
nimici, e brevemente vivono. prati, ii-166 : perché affrettar l'arrivo / della
botoli malnati o bastardi. serra, ii-166 : a chi somigliano quei soldati dell'armata
burla. lorenzo de'medici, ii-166 : chi è costui che par ebro,
testa '. cfr. aretino, ii-166 : « - ahi vigliacco, ygio di
d'ora in ora. vasari, ii-166 : essendo [raffaello] creditore di
da caserme e accampamenti. serra, ii-166 : i piccoli tamburi dal viso di
con uno scroscio di risa. soffici, ii-166 : per un po'
aveva voluto cavar sangue. vasari, ii-166 : raffaello... continuò fuor di
della moglie pareva ancora balbo, ii-166 : il parini si tenne discosto dalle scurin
e lavorallo in fresco. soderini, ii-166 : tura le corteccie delle cipolle ponendo
liberi da questa difficoltà. soderini, ii-166 : fa che il vaso stia ben
da pensare alla guerra. pellico, ii-166 : per colmo d'affanno, mantova
che la vile condizione. metastasio, ii-166 : di roma i figli / so che
però mai volse confessare. vasari, ii-166 : raffaello... continuò fuor di
di santo giovanni laterano. vasari, ii-166 : confesso e contrito, [raffaello
moglie di arcolano fornaio. vasari, ii-166 : andò in modo mettendo tempo in
di quelli che desiderano innovare. vasari, ii-166 : raffaello... non volle
al tuo disio or vólto. vasari, ii-166 : confesso e contrito, finì il
e così medesimamente riporre. soderini, ii-166 : tura le corteccie delle cipolle [
entro qualche piccola parte. tasso, ii-166 : potrebbe alcun dubitare se sia ben
un'altra volta esser deriso. cavalca, ii-166 : così s. paolo si
poter relegar lupi infernali. arici, ii-166 : del tempio a lei [venere
gli porgono ogni servizio. cesarotti, ii-166 : ella [la natura] è
e pezzi d'armi schioda. arici, ii-166 : nell'ampio sen che si dilunga
ladronecci, in disonestà. pea, ii-166 : voi... confondete le disgrazie
cui tende la volontà. cavalca, ii-166 : molti sono, chi per la gola
beatrice, gentilissima donna. pananti, ii-166 : ci vuole... dello spirito
(una città). arici, ii-166 : nell'ampio sen che si dilunga ed
a ragionare donnescamente. giraldi cinzio, ii-166 : se però questa nostra favella tanto
rascione ove die. della casa, ii-166 : mi veggo torre quattromila scudi ch'esso
per gli eccessivi affetti. leopardi, ii-166 : il fanciullo per eccessiva semplicità è talvolta
, che il sapere. pananti, ii-166 : è un freddo elogio quello che
pure lei tornassi, capra. milizia, ii-166 : bozza dicesi cosa enfiata o enfiaessere
ancora rassodata la terra sottosegga. milizia, ii-166 : bozza dicesi cosa enfiata o enfiatura
pure una semilibertà vi trasparisce. mazzini, ii-166 : [i primi riformatori] lavoravano
animo per questa sua arte. idem, ii-166 : la mente loro è gravata dalla
nel mcccxc o circa. sercambi, ii-166 : messer nicolecto dioersi fu mandato alla
che risguardano in lui. boccalini, ii-166 : platone, dai virtuosi tutti di parnaso
tete a cuitare. francesco da barberino, ii-166 : non arric -essere da
i mezzi per soddisfarli? pisacane, ii-166 : questo re guerriero [gustavo adolfo]
grandi panieri. bibbia volgar., ii-166 : tutti li maschi uccidete, e
uguale al nostro niente. boine, ii-166 : era la burletta, era la
famiglia nobile. serristori, conc., ii-166 : lo stabilimento agrario sarà situato in
desio che avea di ritrovarlo. folengo, ii-166 : evvi fede, speranza, e
, a una foglia. vallisneri, ii-166 : le trombe [dell'utero] erano
de sanctis, lett. it., ii-166 : nessuna cosa vale tanto a mostrare
nuovo scocca. b. davanzali, ii-166 : non si sapeva dove ferire né
incoercibile della passione giovanile. serra, ii-166 : la febbre fredda della strage..
pena niuna '. lorenzo de'medici, ii-166 : credo, che a ber farà
garrivano tutti insieme. a. verri, ii-166 : dunque tu ardisci or qui garrire
. serristori, conc., ii-166 : vi sarà un direttore, che avrà
pleonastico. lorenzo de'medici, ii-166 : questo è di banco il nostro
ardire e la libertà. leopardi, ii-166 : il fanciullo per eccessiva semplicità è talvolta
(u viso). roseo, ii-166 : giulio cesare... avea.
e il serico farsetto. pisacane, ii-166 : i picchieri, oltre l'elmo
. sudicio, sporco. mazza, ii-166 : brutto è con te, che non
imberciava a sesta. b. davanzali, ii-166 : portanvi legne intorno e l'accendono
subire reazioni chimiche. ardigò, ii-166 : le esperienze di thurmann sopra 28
senza porlo a consulta. giusti, ii-166 : non credere che lo studio dell'antico
muoversi). b. davanzali, ii-166 : levansi da mangiare, e, secondo
beata ed ancora implume. moretti, ii-166 : lui così giovanino, se non
. s. illustrissima. niccolini, ii-166 : quel d'armati / ruinoso barbarico torrente
alla propria volontà. pananti, ii-166 : per questo... talismano farete
corpi, delle menti. leopardi, ii-166 : ambedue le lingue danno nel metafisico
fare capire; accennare. vasari, ii-166 : gli era stato dato indizio che.
giovanni da samminiato [petrarca], ii-166 : io ho uno discepolo indocibile.
un fiato. a. cattaneo, ii-166 : per lo passato ho bevuto all'in-
, insozzarsi. alberti, ii-166 : tu così vedi e'cordogliosi deformati.
loro intenzione. randello, 2-48 (ii-166 ): s'entrò a ragionar di quegli
pallido / alle finestre. ojetti, ii-166 : un congegno d'orologeria...
mi facessero la maìa. massaia, ii-166 : le tavole abissine son formate di
bruttamente s'erano introdotte. arici, ii-166 : del tempio a lei [venere]
sua sana. francesco da barberino, ii-166 : non arricchisce invidia né dà stato,
a'morsi dello scorpione. soderini, ii-166 : i gigli bianchi si seminano in
caldo, ma ardente. testi, ii-166 : o del gran re de'fiumi /
-di animali. parini, giorno, ii-166 : un tempo / uscìa d'averno
che volgarmente appellansi uterine. vallisneri, ii-166 : una vecchia sessagenaria, madre di
ente assoluto e sostanzialissimo. tommaseo, ii-166 : i lamenti stillati assai volte per lambicco
col lampeggiamento delle profezie. emanuélli, ii-166 : con buona voglia, come mi
abbandonate a se stesse. d'annunzio, ii-166 : su i pianori dei monti,
il latte delle consolazioni. pallavicino, ii-166 : questo latte di fallaci speranze acetirsi
lazza- ruol stridendo sta. lastri, ii-166 : ciocché dee regolar gl'innesti principalmente
, traslocare. francesco da barberino, ii-166 : invidia... /..
; indubbiamente. albertano volgar., ii-166 : parte... di scienza è
grosse e bizzarre stalattiti. d'annunzio, ii-166 : su 1 pianori dei monti,
i difetti più madornali. panzini, ii-166 : tutti voi avevate una gran paura
o maledizione. berni, 21-14 (ii-166 ): mal'abbia la malvagia iniqua
s. maria maddalena de'pazzi, ii-166 : non ho voluto mancare di venire a
quantità. lorenzo de'medici, ii-166 : questo è di banco il nostro
epiteti, non so. serra, ii-166 : tutti quei tipi indimenticabili..
). b. davanzali, ii-166 : portativi legno intorno e raccendono;
disapprovava ogni parola indecente. pascoli, ii-166 : c'è qui il banditore della
abitanti diedero. b. davanzati, ii-166 : avevano i batavi rizato una torre
valore antifrastico e iron. massaia, ii-166 : fatta portare della paglia ed allargatala,
parola nutrita d'affetti. mamiani, ii-166 : bello il vostro discorso e tutto
che un perpetuo oblio. giannone, ii-166 : trapassò stefano in un placidissimo sonno
lì molte ore prima. idem, ii-166 : il mare è d'un cupo
. paolètto. 1. nelli, ii-166 : -oh io che ho detto quel che
. francese, p da barberino, ii-166 : invidia... /..
tua dolce madre. c. campana, ii-166 : si conchiuse l'accordo, con
propagare rapidamente le fiamme. pisacane, ii-166 : fra i squadroni di cavalleria,
famosa pellegrina di spagna. fagiuoli, ii-166 : oh che perle di numero, oh
oltrepassavano il nostro accampamento. pisacane, ii-166 : volto sempre ad aumentare la mobilità
'piatto'per le vivande. massaia, ii-166 : i piatti di terra cotta senza
d'ogni noia e duolo. giannone, ii-166 : trapassò stefano in un placidissimo sonno
minorità è sempre inutile. bocalosi, ii-166 : quando essi cingeranno la spada in
e più popolarmente spiegata. menzini, ii-166 : così la penna per temprar maestra /
suo tabernacolo. b. davanzati, ii-166 : avevano i batavi rizato una torre
riferimento alla morte. giannone, ii-166 : trapassò stefano in un placidissimo
putrefazione, a decomposizione. ottimo, ii-166 : non vedete voi che noi siamo vermini
, intristire; snervarsi. alberti, ii-166 : tu così vedi e'cordogliosi deformati,
. ant. contare. straparola, ii-166 : ascese sopra una cavalla, alla quale
vi si può stare appresso. giusti, ii-166 : costoro... rivomitano la
, dir di sì. gozzano, ii-166 : muto mi reclinai sopra quel volto /
). serristori, conc., ii-166 : il primo istitutore darà delle lezioni
vaneggiano in queste onde. manzini, ii-166 : tu, rettoricando alla rinfusa,
efetto c'ommo vero compie? ottimo, ii-166 : l'autore sgrida contr'alla superbia
con 2500 toscani. g. sacchi, ii-166 : il generale hope si era già
, e chi conduceva. giuliani, ii-166 : credevo proprio che mi si schiantasse il
era la ribellante isola perduta. foscolo, ii-166 : ribellanti e scarse / son le
e tutti gli splendori. beltramelli, ii-166 : avevo la ferma convinzione che giacometta
nepoti l'efficace esempio. papi, ii-166 : eretto avrei / d'erbose zolle ricordevol
con la particella pronom. gozzano, ii-166 : un marinaio nudo / tenta svestirla e
(un animale). segneri, ii-166 : voi, come codardi mastini, gridate
, trattare con essa. mazza, ii-166 : brutto è con te, che non
-assol. b. davanzati, ii-166 : quivi pazzi strepiti, strani casi:
di quelle che lo portano. pananti, ii-166 : lo spirito e per se stesso
opera alcuna di nuovo risoluta. cesari, ii-166 : ea ecco risoluta ogni difficoltà con
-raccapezzarsi, orientarsi. giuliani, ii-166 : son quasi cieco, ci scemo quando
tentativo. catzelu [guevara], ii-166 : ecco adunque, giudeo, assoluto
opera di autori precedenti. giusti, ii-166 : non credere che lo studio dell'antico
/ saran cura d'altrui. delfico, ii-166 : giustìzia, meriti, rapporti di
rimanere onesta e rispettabile. verga, ii-166 : la mia stessa innocenza mi dava ai
o tutto il carico. gozzano, ii-166 : virginia è là! salvate il san
d'arancio la sicilia saracena. gobetti, ii-166 : pareva [pirandello] uno spirito
ipocondriaco. catzelu [guevara], ii-166 : alle volte mi sento in me
tutto. s. caterina da siena, ii-166 : io voglio e vi prego che
del core il varco niega. giuliani, ii-166 : son quasi cieco, ci scemo
è contratto l'amore. nardi, ii-166 : quella generazione di cittadini...
donne o forzarle. c. gozzi, ii-166 : sappi due anni or sono il
figura e di nascimento e amendue segneri, ii-166 : il far così non è altro che
qualche pezzo di murrina. massaia, ii-166 : i piatti di terra cotta senza
/ scilo fieramente. gobetti, ii-166 : pareva uno spirito bizzarqual quella palla
, mallevadore. c. campana, ii-166 : chiedette all'ultimo per sicurezzail conte ramondo
un'autorità). della casa, ii-166 : io mi doglio bene della mia fortuna
metà del loro valore. giuliani, ii-166 : questi vini crudi crudi non ismettono
. crogiolarsi al sole. santi, ii-166 : frequenti pur fra i sassi e la
, noncuranza o rassegnazione. mamiani, ii-166 : io vi veggo fare spalluccie..
montar viene 'l cadere. ottimo, ii-166 : l'autore sgrida contraila superbia de'mortali
e spezza e sparge. gozzano, ii-166 : spezza il vento governi alberi sarte.
et inquietare quieti. della casa, ii-166 : io mi doglio bene della mia fortuna
suoi sporcissimi appetiti. berni, 21-16 (ii-166 ): maraviglia e dispiacer ho io
(l'andatura). batacchi, ii-166 : il già coppier dei numi ganimede /
succhio, che lagrimino. lastri, ii-166 : quest'avvertenza non solo ha rapporto
almeno la nave dal naufragio. gozzano, ii-166 : il san germano affonda. i
mescolar le carte. i. nelli, ii-166 : -oh, a saperlo del collo
l'espressione stessa). fagiuoli, ii-166 : pietoso vi vuol comprare un vetro,
. dimin. tiratina. massaia, ii-166 : non mancarono neppure tiratine di orecchi,
del duomo di firenze (1421), ii-166 : soldi xii per 3 penelli per
, o sia il tetto. arici, ii-166 : del tempio a lei [venere
derivante dalla carica ricoperta. gobetti, ii-166 : quando tentò il teatro, sempre tra
del cuore parla la lingua. ottimo, ii-166 : dice virgilio: non che tu
duca di calabria suo unigenito. monti, ii-166 : la legge sulle coscrizioni militari sarà
funzioni. c. zavattini, ii-166 : i 'ma'del capo-azienda sono ragionevoli.