mundizie ovvero acconcezze cittadinesche. segneri, ii-165: vivendo in somma derelizione, in sommo
china, su carta bianca. ojetti, ii-165 : una libellula acquarellata sulla pagina,
madre di tutti ». sacchetti, ii-165 : nota che gli arabi chiamano l'uomo
rozzamente per tutta risposta. moravia, ii-165 : tutti i ragazzi, distesi bocconi
già di freddo. panzini, ii-165 : allacciatemi piuttosto la scarpetta. deledda
non col corno. b. davanzali, ii-165 : portanvi legne intorno e 1'accendono
le lezioni di anatomia. ojetti, ii-165 : cere anatomiche come quelle del susini,
sole era caduto]. giusti, ii-165 : i piaceri della vita sono andati,
assai grande e possente. segneri, ii-165 : fece anticamente dio nel levitico un suo
mio cuore d'una volta. giusti, ii-165 : non abbandonare mai gli studi,
ascrivere alla divina provvidenza. idem, ii-165 : si sarebbe in poveri pescatori potuto
un vero e legittomo asma. pellico, ii-165 : l'asma tornava ad essere violenta
cavalier. a. f. doni, ii-165 : gli mandò gran somma di denari
. mansuetissimo e astinentissimo. segneri, ii-165 : se uno è umile,.
astrolabio ci dirà mai. ojetti, ii-165 : astrolabi incisi e damaschinati come l'
in olanda un ateista. gioberti, ii-165 : quel caos finale e assoluto che
degno della rappresentazione. guicciardini, ii-165 : accadde, alla fine dell'anno,
avvoltoio eterno. parini, giorno, ii-165 : un tempo / uscìa d'avemo
sono aventati al dorso. panzini, ii-165 : salendo le scale, un lezzo
avventavano verso le officine. lombari, ii-165 : e la bufera si avventò giù
colore del vino rosso. soderini, ii-165 : prima si pongano in macero nella
, assoluto. guido delle colonne, ii-165 : tanto mi ten distritto / ch'
, verso i tetti. bacchelli, ii-165 : sotto i ballatoi di legno, eran
impresa contro al re. guicciardini, ii-165 : fattolo scendere da cavallo gli fece da
farti di berretta. lorenzo de'medici, ii-165 : 10 feci onore e riverenzia al
sul letticciuolo bianco bianco. moravia, ii-165 : un angolo era occupato dal letto
coi dati dei bollettini meteorologici. serra, ii-165 : chi altri mai...
, natura. lorenzo de'medici, ii-165 : « chi è costui che par
, ecc.). vasari, ii-165 : chi non è atto a una cosa
. campagna. bibbia volgar., ii-165 : tutte le altre massarizie da usare
e a'fianchi del capecchio. guerrazzi, ii-165 : il sergente tirolese aveva la sembianza
di vino. lorenzo de'medici, ii-165 : ve'gote rosse e labra asciutte e
, e me lo cavai. pellico, ii-165 : chiamammo il medico...
insolita dell'amore. d'annunzio, ii-165 : per la mia febbre, per gli
pur belli a riguardarsi. bocchelli, ii-165 : sui comignoli s'ergeva un gallo
alla gradazione più sfumata. prati, ii-165 : da ogni virtù che il
anche nell'età matura. panzini, ii-165 : -ditemi, come mi trovate? -come
contrario a un altro. pellico, ii-165 : traversammo l'austria e la stiria,
s. caterina da siena, ii-165 : rispondi dunque a dio, che
svelta piroga di corteccia. serra, ii-165 : i suoi libri hanno corso tutti
pieni d'erbe aromatiche. bocchelli, ii-165 : sui comignoli s'ergeva un gallo
quelle a capo basso. prati, ii-165 : salvate, ohimè! le membra /
freddolose, gaie danzatrici. bartolini, ii-165 : c'erano [due lucertoline]
nostro signore imperatore. guido delle colonne, ii-165 : se madonna savesse lo martore /
e disconfessarle per mie. pananti, ii-165 : gli uomini... sono
capaci di estasi. a. verri, ii-165 : allora cleopatra alzò il volto delizioso
. abbandono completo. segneri, ii-165 : e però vivendo in somma derelizióne,
/ derisori del mondo. rovani, ii-165 : quel giovane e prode soldato, sebbene
di questa fine senza nobiltà. moravia, ii-165 : tutti i ragazzi, distesi bocconi
con diverse sorti di giuochi. marini, ii-165 : una finestra della torre..
puote mai mancare amore. segneri, ii-165 : né più confidi verun di noi d'
uscirai di tanta amaritudine? aretino, ii-165 : ha pur una gran disgrazia chi ci
detto papa a roma. bembo, ii-165 : alle vostre due lettere ricevute ad
in giù. donato degli albanzani, ii-165 : pisone..., soccorrendo a
sapor ch'il dotto innesto. pisacane, ii-165 : il duca d'alba è il
grave e perigliozo. francesco da barberino, ii-165 : talor il tacer è blasmato /
mutava a sommo i flutti. boine, ii-165 : tutta l'anima gli si empieva
.: accoglienza intima. verga, ii-165 : allorché l'avevo pregata di accordarmi
fanno un triangolo equilatero. savonarola, ii-165 : euclide... pruova che
riferisce all'erba. soderini, ii-165 : trovansi dei gigli rossi, differenti dai
forma di coppe riverse. bocchelli, ii-165 : di qua, sui comignoli s'ergeva
, tra le sue braccia! bartolini, ii-165 : la femmina, è piccina,
, senza sapere ove ricoverarsi. metastasio, ii-165 : dopo il fatai conflitto, /
giustizia avesse esecuzione. della casa, ii-165 : ho ottenuto in rota il mandato
d'industria. serristori, cono., ii-165 : ma a che servono il libero
tal natura. serristori, conc., ii-165 : ma a che servono il libero
son di lume innato. cesarotti, ii-165 : se ossian avesse conosciute le cause fìsiche
ottenergli dal segretario sani. verga, ii-165 : allorché l'avevo pregata di accordarmi un'
così prospere. a. verri, ii-165 : io con la bellezza e con l'
. benvenuto da imola volgar., ii-165 : feciono più opere publiche e di comune
di niuno soldato forestiere. ser giovanni, ii-165 : si levò la città a romore
, ecc.). giovio, ii-165 : il signor compare riferirà a quella il
né fede. p. fortini, ii-165 : riseno assai della napoletanesca minchionaggine,
. eccitazione, entusiasmo. boine, ii-165 : la putrefazione... era in
alcuna si sedea tutta raccolta. colletta, ii-165 : egli, nobile, dovendo morir
tiepida aura freschi ognora serba. soderini, ii-165 : il giglio è di quattro sorte
essere pieni di superbia. boccalini, ii-165 : giunto che il « messere » fu
, regolare; correttamente. gherardi, ii-165 : di che non si dubita che la
il goniometro e il canocchiale. ojetti, ii-165 : goniometri secenteschi retti da delfini e
accompagnarono fino alla chiesa. pananti, ii-165 : scriverebbe le più graziose cose del
ranocchia faccia nel loto. aretino, ii-165 : a che siam noi buone?.
onde elle sono prodotte. delfico, ii-165 : occupato lo spirito di alcune immagini
sguardo). lorenzo de'medici, ii-165 : chi è costui che par ebro,
legittimo impero del mondo. leopardi, ii-165 : l'impero assoluto dell'usanza.
-importuno, impudente. goldoni, ii-165 : poter del mondo! che uomo improprio
si sciupava la benzina. marinetti, ii-165 : in una vecchia città rugosa, incappucciata
e solo. donalo degli albanzani, ii-165 : i cavalieri... andavano sicuri
essere circoscritto; infinito. gherardi, ii-165 : o idii immortali, insieme consorti
di pena. rinaldo degli albizzi, ii-165 : dal papa s'ottenne indulgenzia di
- anche assol. achillini, ii-165 : beato può dirsi chi...
-peggior. infingardàccio. aretino, ii-165 : a che siam noi buone? a
pur la fame. a. cattaneo, ii-165 : alcuni [martiri] vestiti di
precaria la pace europea. moretti, ii-165 : questa povera illusa doveva essere per
d'innesto. lastri, ii-165 : tale è la sua pratica circa il
-aggrondato, imbronciato. boine, ii-165 : egli invecchiato, e inombrato, schivava
[ecc.]. menzini, ii-165 : di regnar cupidigia insana ed egra /
, viveri, vettovaglie. guicciardini, ii-165 : dove gli sarebbe assegnato onesto modo
. immergere. lorenzo de'medici, ii-165 : costui pur sé ed un compagno
dal volere d'alessandro. spallanzani, ii-165 : la parola chio adesso vi dò tenetela
germano ad involarmi all'ira. baretti, ii-165 : mi convenne andare per nove giorni
openion lo stimoli o percuota. mazza, ii-165 : bench'io non sappia tua genologia
labbro. bandello, 2-47 (ii-165 ): aveva la togna duo labroni
piangendo e chiedendo mercede. pascoli, ii-165 : manca, purtroppo, il sottile ingegno
, pettinina. bandello, 2-47 (ii-165 ): balbettando gli disse che le
(il mare). bellincioni, ii-165 : ei turbar del tranquillo e lieto
per questo sconfinato deserto. moretti, ii-165 : una donnina giudiziosa, pulita,
si possa trovare. aretino, ii-165 : se 'l tuo uomo giuoca e perde
restituito alcuni beni. della casa, ii-165 : io sono creditore di paolo serragli
becco. lorenzo de'medici, ii-165 : non ti ricorda del grande schiamazzo
mescolanza, miscuglio. mazza, ii-165 : per lui nacque, o mio bravo
. benvenuto da imola volgar., ii-165 : la moltitudine volevano liberare lui, ricompensando
a esame medico. cavalca, \ ii-165 : se tu aspetti l'opera del medico
poesie entusiasticamente celebrative. vittorelli, ii-165 : par massimamente che ne giubile /
la cena? lorenzo de'medici, ii-165 : chi è costui che par ebro
. soggettivo neutro. gelli, ii-165 : quando e'ti occorresse ancora difender
un artista). bellincioni, ii-165 : o moderne eloquenzie oneste e
, che produce cacofonia. mazza, ii-165 : per lui nacque, o mio bravo
quella toa palanda. lorenzo de'medici, ii-165 : colui che vien drieto alle costiere
.). lorenzo de'medici, ii-165 : il suo naso spugnoso e pagonazzo
da edificare il palazzo signorile. tortora, ii-165 : se sin allora non si era
sul corpo di patróclo. niccolini, ii-165 : pendo / su quel capo diletto
. -unanimità. nardi, ii-165 : la quale deliberazione fu accettata e
la sinistra. bandello, 2-47 (ii-165 ): a la fine, stimolandola il
superiore in qualche disciplina. gelli, ii-165 : pontormo..., ancorché non
; piombata. a. cattaneo, ii-165 : alcuni han lasciata a bocconi la
è più allegro di prima'. guerrazzi, ii-165 : il desiderio era romperglielo [il
verità di una proposizione. monti, ii-165 : è venuto un decreto di francia che
; litorale, spiaggia. gozzano, ii-165 : fobe di gioia, con le madri
con la particella pronom. mazza, ii-165 : per lui [nembrot] nacque,
si rallentino le trattazioni. marini, ii-165 : aggiunse che, morto ze- lindo
con travaglia. giuseppe flavio volgar., ii-165 : e1 quarto giorno, avendo tito
non artefatta. fagiuoli, ii-165 : fralle monete nuove ell'entra in ballo
per esentarlo dalla requisizione. monti, ii-165 : a proposito di guerra, se vostro
linee rette e una traversa. savonarola, ii-165 : euclide... pruova che
, il sole la riorucia. idem, ii-165 : il sole li ribrucia i grani
contesa con un accordo. sercambi, ii-165 : tanto adoperò... carlo malatesta
messer toro cadde da cavallo. tortora, ii-165 : quando il principe ebbe deliberato di
il signor suo fratello. fagiuoli, ii-165 : sol una volta tanno le befane
bevanda da mescere. de marchi, ii-165 : paolino... riempì i bicchieri
. riunirsi, ncompattarsi. mazza, ii-165 : per lui nacque, o mio bravo
, / cani insolenti. colletta, ii-165 : il conte di ruvo, svillaneggiato dal
[eco] insegnava. rovani, ii-165 : il dialogo che seguì fu breve e
: decrepito, fatiscente. marinetti, ii-165 : in una vecchia città mgosa, incappucciata
brancatì, ii-165 : spezzò la contrazione che le saldava le
santi, ii-165 : il nuovo acido solforico, impadronendosi
sentiero. serristori, conc., ii-165 : tralascio di dire, oltre l'aumento
di loro gusto. a. cattaneo, ii-165 : metteva tal compassione per ogni parte
far correre. a. cattaneo, ii-165 : la morte dipinta da san giovanni
le unghie. a. cattaneo, ii-165 : perché le mani e i piedi che
dette barche. arti e mestieri, ii-165 : il coperchio del fornello debb'essere a
. g. f. bagnini, ii-165 : consuma 12 settiere l'anno di
non s'agguantava ritto. moretti, ii-165 : figurarsi se nella vita del povero cirodoveva
di un fiume). bacchelli, ii-165 : il fiume vi arrivava largo, diritto
ritener cibo. a. cattaneo, ii-165 : che amarezza di palato, che sdegno
in oblivione ogni cosa. delfico, ii-165 : occupato lo spirito di alcune immagini ed
d'un sinistro annunzio. brancati, ii-165 : quando si rialzò, aveva il volto
pronom. a. cattaneo, ii-165 : sospesa in alto tra quattro alberi e
ha l'asilo / tuttor. monti, ii-165 : brunetti sta ritirato a varese,
macchine eccelse in poca polve. arici, ii-165 : verrà il tempo a solveme i
pilastri sostengono la cupola. batacchi, ii-165 : sorgono sopra il ricco pavimento / colonne
lo spasimato. c. gozzi, ii-165 : accompagnato alla scala dalla mia spasimata
che il corso turbar può. cesari, ii-165 : ecco il passo di scilla e
voi il dar tale sentenza. tommaseo, ii-165 : le mie opinioni letterarie svolgendosi non
morte. a. cattaneo, ii-165 : la morte dipinta da s. giovanni
adulte di una popolazione. testi, ii-165 : de le belgiche spose / già gli
le parole le sbocchino fuori a mazza, ii-165 : per lui nacque, o mio bravo
uno strumento di misura. ojetti, ii-165 : il termometro di galileo, che alza
a gentiluomo si convenisse. vasari, ii-165 : quando basta il fare, non si
di un testo letterario. mazza, ii-165 : ogni tuo concetto è uno sconciume,
svillaneggiati con ogni obbrobrio. colletta, ii-165 : il conte di ruvo svillaneggiato dal
e per talmodo talora inventa. perticari, ii-165 : pare meravigliosa la sapienza di quegli
tameriga. scolopen- dria. ibidem, ii-165 : corteccie di tamerigia. foglie di tamerigia
-orientamento politico o ideologico. monti, ii-165 : brunetti sta ritirato a varese, dove
con le ruote. a. cattaneo, ii-165 : perché le mani, e i
e nell'essere ricche. fagiuoli, ii-165 : questa, a quel ch'io veggio
bel dire. catzelu [guevara], ii-165 : non è cosa giusta né tolerabile
trapassa nello stato popolare. cavour, ii-165 : ben altro, a parer suo,
consigli e comman- di. battista, ii-165 : si trasanda eziandio ogni qualunque volta
gli altri tutti italiani. delfico, ii-165 : occupato lo spirito di alcune immagini ed
si chiamano trianguli rectilinei. savonarola, ii-165 : euclide... pruova che sopra
singolo magistrato). della casa, ii-165 : io sono un creditore di paolo serragli
rovina, a catafascio. moretti, ii-165 : il diavolo aveva continuato a mandargliogni cosa
madonna miniato. ulloa [guevara], ii-165 : qui vi mando un poco di
talora anche graziosa maldicenza. cesari, ii-165 : è ci fu anche qualche altro,
partecipanti e non partecipanti. vittorelli, ii-165 : par massimamente che ne giubile /