fosse raccolta in quella. moravia, ii-158 : trasse di tasca un fiammifero da
quasi naviga per aria. panzini, ii-158 : morto come muore l'aereonauta per
. domenichi [plinio], ii-158 : dell'asfodelo fece menzione anche omero
roma forte si turbarono. sacchetti, ii-158 : dimmi: -deb'io fare quello che
fior di verginella. d'annunzio, ii-158 : una foglia d'alloro...
a terra e franchi campioni. guicciardini, ii-158 : la cavalleria che si era ritirata
con brividi d'argento. deledda, ii-158 : siediti dunque, lavati; ecco
-scherz. articolucciàccio. giusti, ii-158 : avrei voluto anco mandare certi arti-
artritidé, o di nefritide. pellico, ii-158 : nuovi mali assalirono l'infelice,
ragionamento contorto, stravagante. giusti, ii-158 : mi son fatto portare qua tutti i
bei corpi / difforma. pellico, ii-158 : ma nuovi mali assalirono l'infelice
né a stomaco digiuno. pellico, ii-158 : poiché convien morir qua dentro, è
in odio. berni, 20-53 (ii-158 ): non era al mondo coppia di
balla, che salta. ottimo, ii-158 : micol, figliuola di saul, riguardò
pubblicata poi dal bidello. monti, ii-158 : nella penultima ballottazione de'seniori,
, che vi rovinerebbe. idem, ii-158 : se ti fai cristiano, in prima
state messe da quelle. ojetti, ii-158 : ogni invitato estrasse il suo numero da
porta orlando disdegnoso e fiero. menzini, ii-158 : come a fiorenza il giorno del
bella biancheria di bucato. panzini, ii-158 : un alberghetto semideserto, con grosse
e carchi. b. davanzali, ii-158 : nome e non forze d'esercito;
solamente le cerne. b. davanzati, ii-158 : nome, e non forze d'
. estensione di terreno. perelli, ii-158 : si debbono tenere totalmente esenti dall'
al luogo dell'esecuzione. guerrazzi, ii-158 : uscito dal cimiterio, il colonnello si
sarò prontissimo a compiacervi. panzini, ii-158 : cercai nelle vie interne della vecchia
de sanctis, lett. it., ii-158 : lontano dal padre, insidiato da'
lei panano fanciulle brutte! panzini, ii-158 : come si beve bene nei paesi
e trattenimento in camera. pellico, ii-158 : il governo, quando seppe che maroncelli
le coma. berni, 20-53 (ii-158 ): non era al mondo coppia di
morte delle tonnare. soffici, ii-158 : quanto al corpo di guardia, sarebbe
). rinaldo d'aquino, ii-158 : in quell'ora ch'io voi vidi
tempi orridi e della preistoria. boine, ii-158 : finché l'ambigua tensione delle energie
/ mia diletanza. rinaldo d'aquino, ii-158 : in quell'ora ch'io voi
ognuno. p. fortini, ii-158 : essendo... comune usanza dei
e pertinace ignoranza. pananti, ii-158 : densa di fumo nuvola si aduna /
polvere che si dissolve? boine, ii-158 : un irrimediabile senso di sfacelo giù nelle
rifl. rinaldo d'aquino, ii-158 : vostr'amor che m'ha priso
comunemente si portava. ser giovanni, ii-158 : chi serve puramente al suo signore,
li cominciò a scriverli. bembo, ii-158 : ho avuto a questi dì dal
dulcamara. 0. targioni tozzetti, ii-158 : 'erba vitina, o corallini,
siete colonna. rinaldo d'aquino, ii-158 : fortemente mi 'navanza / e cresce
col ricorso alla forza. cavalca, ii-158 : come di piccola favilla s'accende
tante poste. b. davanzali, ii-158 : insegne, stendàli e quanti soldati
che se ne ricava. vasari, ii-158 : venne volontà al papa di far panni
su li estremi giorni. folengo, ii-158 : tu, fedel mio corpo, se
(sm.). milizia, ii-158 : questo esteriore è d'un aspetto maestoso
fisso al regno. berni, 20-53 (ii-158 ): con quella prima non ha
i funerali della cometa. achillini, ii-158 : l'invidia poi de'vostri detrattori non
diavolo, è tuo. cavalca, ii-158 : infra l'altre loro virtù trovò
bevitrice e scostumata. albertano volgar., ii-158 : là ove dicesti la garrissa delle
gemini, e noi binati. arici, ii-158 : in voto / accomandollo ai gemini
grattugiandole o pestandole. soderini, ii-158 : il ghiaggiuolo ha il suo gambo
contro la riforma goldoniana. gobetti, ii-158 : la letteratura italiana intorno al '90
viva commozione dell'animo. cesarotti, ii-158 : le si gonfian due lagrime negli occhi
va a dio. g. capponi, ii-158 : crebbero assai le entrate della città
, nei suoi romanzi. gobetti, ii-158 : se la nuova borghesia è più
(un colore). barilli, ii-158 : la cintura nera e torbida delle montagne
le faccende. b. davanzali, ii-158 : parte de'vogatori batavi impedivano gli ufici
e perduta? berni, 20-53 (ii-158 ): non era al mondo coppia
comune). francesco da barberino, ii-158 : sicome cosa impossibil non lega,
cosa che è nel modello. soderini, ii-158 : il giaggiuolo con l'incavato fondo
. benvenuto da imola volgar., ii-158 : lo senato diliberoe che si facesse
, non sarieno eguali. giannone, ii-158 : dopo la separazione dell'anima dal
le targa alla vita. battista, ii-158 : per non profferire né anche una parola
intrusioni, di vescovi. battaglini, ii-158 : l'antipapa, volendo confermare con
crosta terrestre). ardigò: ii-158 : i movimenti di intumescenza e di
parlan meglio. bandella, 2-47 (ii-158 ): vestiva molto riccamente e spesso di
. immateriale, impalpabile. brancoli, ii-158 : quell'aspetto irrilevante e di sogno
, giuramento. francesco da barberino, ii-158 : sicome cosa impos- sibil non lega
, feriti e morti. bellori, ii-158 : san giovanni versa tacque del giordano
- anche: lambiccato. cesari, ii-158 : i due dragoni del laocoonte di virgilio
mai dire? francesco da barberino, ii-158 : sicome cosa impossibil non lega, /
due liste per vedere. menzini, ii-158 : a fiorenza il giorno del battista /
luccicante d'uomini armati. soderini, ii-158 : il ghiaggiuolo... fa i
greca nel gusto tragico. cesari, ii-158 : o che manicaretto! me ne
la aiutasse a ripiegarlo. faldella, ii-158 : la luce e la grandezza del paesaggio
è materia aromatica. g. averani, ii-158 : le perle, a guisa di
pennacchio. bandello, 2-47 (ii-158 ): era egli bello de la persona
in armonia cromatica. soderini, ii-158 : il giaggiolo fa i fiori compartiti di
-pronunciare, proferire. lemene, ii-158 : di quell'antro, ov'egli [
, astratto e falso. serra, ii-158 : per uno che di latino sa
qualche cattiva nottata. i. nelli, ii-158 : un certo innamorato ch'io conosco
ordine numerico de'volumi. ojetti, ii-158 : ogni invitato estrasse il suo numero
dovere. francesco da barberino, ii-158 : sicome cosa impossi- bil non lega
vicino per la rassomiglianza. soderini, ii-158 : il ghiaggiulo, con l'incavato fondo
trova o che rappresenta. nardi, ii-158 : parendo che... molti cittadini
o dall'opere. tasso, ii-158 : miracoli sono state chiamate quelle
gli eruli. b. davanzati, ii-158 : seppesi il consiglio frodolente dello sbrancare
oblazione pacifica a dio. ottimo, ii-158 : offerse david sacrifizi dinanzi al signore,
podagre, tutte le paralisie. mazza, ii-158 : se di pescar tai rime ho
due occhi del cielo. testi, ii-158 : ebbe la notte il vanto / di
col tuo belare. p. fortini, ii-158 : così volgono essere e'gioveni non
ignudo, ricevere il pellegrino. giovio, ii-158 : a porre il naso su le
sugli abiti. bandello, 2-47 (ii-158 ): era... il nostro
apparteneva all'impossibile. de sanctis, ii-158 : hai da sapere che per schopenhauer
sconfiggere in combattimento. guicciardini, ii-158 : investitigli quivi per fianco valorosamente con
. catzelu [guevara], ii-158 : sappiamo... quello che 'l
né alla popolazione delle quaglie. segneri, ii-158 : né pur uno vi fu che
e i depositi subapennini. ardigò, ii-158 : per completare il quadro si aggiungano anche
. subord. a. pucci, ii-158 : quelli ch'erano stati assediati più dì
pomposa ostentazione. bandello, 2-47 (ii-158 ): era... il nostro
una condizione favorevole. boccalini, ii-158 : al desiderio di consalvo grandissimo pregiudicio
lo segnore. b. davanzati, ii-158 : nelle navi ancora eran traditi.
valida, giustificata. pallavicino, ii-158 : aver egli tenuta fin a quell'ora
presura di carlo lo zoppo. pascoli, ii-158 : che l'arcivescovo avesse offeso e
finissimi panni. bandello, 2-47 (ii-158 ): era sempre da capo a piedi
un'altra pratica giudiziaria. cavalca, ii-158 : più singolarmente sono reprensibili molti
. bandello, 2-47 (ii-158 ): il signor ambrogio vesconte..
intreccio di linee visibili. gozzano, ii-158 : al modo che un lampo nel fosco
personale. bandello, 2-47 (ii-158 ): era... il nostro
-di animali. bandello, 2-47 (ii-158 ): quella bestia che quel giorno
un indirizzo estetico. milizia, \ ii-158 : in inghilterra... inigo jones
-porre sopra. gozzano, ii-158 : è una signora [la morte]
occasione mondana). ojetti, ii-158 : bisognava impedire che il protocollo desse
mai potuto piegarsi diversamente. moretti, ii-158 : io m'accostavo intimorito, con
s. maria maddalena de'pazzi, ii-158 : alla morte loro, saranno mandate ne
g. f. pagnini, ii-158 : il premio accordato per l'estrazione
raffinato. -sostant. cesari, ii-158 : i due dragoni del laocoonte di virgilio
invenzione dei raggi x catodici. gozzano, ii-158 : o cuore non forse che avvisi
. -parabola. giannone, ii-158 : crede egli che quel racconto non
(la mente). giusti, ii-158 : da un pezzo in qua mi s'
che non volevano acconsentire. lemene, ii-158 : da colle non lontano / adorator drapello
ricinti, stucchi, figure. vasari, ii-158 : fecevi [raffaello] fare da
vittorioso fusse stato. della casa, ii-158 : benché la sua [del re di
sopra diritti anteriormente acquistati. colletta, ii-158 : cosi prestabilite le scale dei delitti e
non è retto il fine. delfico, ii-158 : 1 fatti lo mostrano uomo di
dee, intramo dentro. caro, ii-158 : interviene al poeta il medesimo che a
alla natura sua. g. averani, ii-158 : le perle, a guisa di
lanciare in direzione opposta. pallavicino, ii-158 : parevagli che il dardo vibrato gli
rilevata. catzelu [guevara], ii-158 : essendo io nato nel mondo, rilevato
d'un popolo oppresso. balbo, ii-158 : gioacchino murat re di napoli indugiò
voci ripercossa risonava tutta. sodenni, ii-158 : una gocciola d'acqua ripercossa dai
pena de paon. soderini, ii-158 : il ghiaggiuolo... fa i
fa. catzelu [guevara], ii-158 : sia maladetto, scommunicato et anate-
comandò che nessuno il seguisse. delfico, ii-158 : 1 fatti lo mostrano uomo di
, carte, libri. giusti, ii-158 : mi son fatto portare qua tutti i
fanfarone. gir. frinii, ii-158 : certo se avessenno abuto da far cum
tali scartate. i. nelli, ii-158 : -oltre di che ruggiero, mio fratello
dagli spagnuoli posseduto. l. pascoli, ii-158 : ricusava anche qualche volta i lavori
invettiva. catzelu [guevara], ii-158 : sia maladetto, scommunicato e anatematizzato
. g. f. bagnini, ii-158 : erasi trovata soggetto a quella diseguaglianza diraccolte
. - anche sostant. mazzei, ii-158 : in tanta corte non è da credere
linguaggio plastico dell'universo. gobetti, ii-158 : se la nuova borghesia è più
(un popolo). bocalosi, ii-158 : dopo tutto ciò vorranno gli italiani aspirare
, petulante. c marzocchi, ii-158 : maria cominciò a fargli tocchino, a
). giuseppe di santa maria, ii-158 : chi ha letto il libro precedente,
naso bitorzoluto e spungoso. moretti, ii-158 : quel naso, rombile protuberanza spugnosa
cera e lo stilo. d'annunzio, ii-158 : nella fornace di gloria / gittato
fare paura ai servi. lamenti storici, ii-158 : ove sono gli stormenti apparecchiati /
davanti a sé. bellincioni, ii-158 : era per cloto assai tela in sul
vivo più ch'altre quadrella. batacchi, ii-158 : mentre pien di timor marte fuggìa
-tavolato, altopiano. ardigò, ii-158 : una delle terre più antiche del globo
tecnica dell'arazzo. vasari, ii-158 : similmente venne volontà al papa di far
tirannia essere ingordi deltaltrui preda. reina, ii-158 : la tirannia della morte, se
conceputa genera pericolosi traboccamenti. mazzei, ii-158 : questi traboccamenti che passano l'onesto
origine napol.). lacerba, ii-158 : scoppio improvviso di un tric-trac, fuga
le vette de l'alboro. soderini, ii-158 : il giaggiuolo... da
pericolo di morire. giuliani, ii-158 : abbiamo veduto già la morte in viso
verso sicilia. b. davanzati, ii-158 : nelle navi ancora eran traditi.
loro zollate a dirittura. batacchi, ii-158 : mentre pien di timor marte fuggìa,
pagliaccio. moscardelli [in lacerba, ii-158 ]: un salto nell'arena a ridere
sei persone, sestetto. monti, ii-158 : laderchi e carandini erano nella sestupla.