gli se facesse intorno. vasari, ii-147 : ewi una s. cecilia che
, un'abitudine a'falli. baretti, ii-147 : la memoria, chi non l'
o a speziale veruno. pellico, ii-147 : fu riputato ormai troppo indebolito dagli acciacchi
un pranzo per invitati. soffici, ii-147 : minuti ritagli di vecchie stoffe accuratamente
b. croce [basile], ii-147 : risoluto di separare l'oro dell'
dell'idillio di aminta. idem, ii-147 : io non mi posso allontanare troppo
me lo rese poco amorevole. pellico, ii-147 : se v'era un po'di
tutto amore. lorenzo de'medici, ii-147 : con amorosa voce e con soave /
/ e anela l'armi. pellico, ii-147 : come anelavano di persuaderci che non
il laccio arrotolato all'arcione. soffici, ii-147 : minuti ritagli di vecchie stoffe accuratamente
infelice calunniata. serristori, conc., ii-147 : non dito, non abbia
assomiglia assaissimo ne'difetti. baretti, ii-147 : l'ultima vostra l'ho stracciata
, trasognata, estatica. vasari, ii-147 : evvi una santa cecilia, che da
fonti. serristori, conc., ii-147 : non cedono giammai all'autorità, ma
guardia la baviera. mattio franzcsi, ii-147 : che senza pur cavarsi la baviera,
, ecc.). carena, ii-147 : bottello, così chiamano gli stampatori
stomacata, borbottava. d'annunzio, ii-147 : non prendemmo il grongo di carne
de sanctis, lett. it., ii-147 : la lingua, segregata dall'uso
comun bene. foscolo, gr., ii-147 : per entro i monti rintronano i
da aggiungervi al cumulo. pellico, ii-147 : talvolta ei sedeva lì sull'erba
tratta fra loro il negozio. soffici, ii-147 : disfaceva, spolverava, nettava e
di andare a comprarlo. serra, ii-147 : un bel volume in cartoncino verde,
, ma per se stesso. sarpi, ii-147 : il giudicio non si può esercitar
di più autori a memoria. pellico, ii-147 } possedeva alcune centinaia di fiorini,
de sanctis, leti, it., ii-147 : l'accademia della crusca considerò la
cilicio aspro glielo mostro. vasari, ii-147 : sono sparsi per terra istrumenti musici
di ulano della morte. ojetti, ii-147 : a due a due i gendarmi in
assumere un dato aspetto. gioberti, ii-147 : negli ordini spirituali, come nei corporei
or tu il confessavi. pellico, ii-147 : possedeva alcune centinaia di fiorini,
sanctis, lett. it., ii-147 : l'accademia della crusca considerò la lingua
affezioni dell'animo. gioberti, ii-147 : negli ordini spirituali, come nei corporei
abito che vestite voi ». sarpi, ii-147 : più stupivano che d'ogni altra
per grandissima signora conosciuta. vasari, ii-147 : sono sparsi per terra istrumenti musici
trarre da loro danari. guicciardini, ii-147 : s'intitolavano re e regina di spagna
tanto onore alla sua patria. pellico, ii-147 : dacché fu lontano da noi,
di frenetici, di serventi. pellico ii-147 : dacché fu lontano da noi, più
m'indicassi il modo. soffici, ii-147 : leggeva il giornale. quanto a
tragitto marittimo servirebbe di corda. ojetti, ii-147 : la piazza rotonda...
. o ordinando leggi. sarpi, ii-147 : non fa bisogno, anzi non è
de sanctis, lett. it., ii-147 : fece l'accademia della crusca]
a uscire della battaglia. folengo, ii-147 : benché alcun fu tardo, pur
perpetuamente la mia devozione. boccalini, ii-147 : il serenissimo re d'inghilterra odoardo
o mancamento. lorenzo de'medici, ii-147 : deh! vieni a me,
mezzo al cielo sereno. bocchelli, ii-147 : quando il treno prese a morder
lo fa dileguare per aria. giusti, ii-147 : facilmente mi si ferma qua e
-assol. francesco da barberino, ii-147 : auliscon fiori e dilectan l'erbette
rifarsi della vita presente. guerrazzi, ii-147 : come da un'urna rotta scorre
la quale n'è contessa. guicciardini, ii-147 : altrimenti si procedeva in castiglia,
). serristori, conc., ii-147 : i fanciulli [dell'istituto di
insieme e miserabil mostro. soderini, ii-147 : sono ancora certi funghi che fanno
donne. serristori, conc., ii-147 : allorquando commettono mancanze proprie della loro
e di occhio espressivo. milizia, ii-147 : i sopracigli difendono l'occhio,
lo splendore del sole. vasari, ii-147 : ewi una s. cecilia che
/ codardi, e pochi. guerrazzi, ii-147 : miro 10 stato nel quale sono
i folgori. b. davanzati, ii-147 : che vitellio perdesse, si fece
sicuro del fatto suo. moravia, ii-147 : il giovane, intanto, come sicuro
con altre persone). boccalini, ii-147 : ella non mai intendeva che né
soffrire il peggio. ser giovanni, ii-147 : l'esser noi due qui soli ne
giorno / figli ed eroi. bocalosi, ii-147 : ve- dansi d'indi in poi
se fossero due fantasmi. verga, ii-147 : era come una casa di legno
sviluppo industriale e capitalistico. bocalosi, ii-147 : mandino i magistrati apostoli degni repubblicani
anche al figur. ser giovanni, ii-147 : cotesti splendenti occhi tuoi, passati
perché volli esser tutto. boine, ii-147 : « so d'ogni cosa..
che lui vorria la morte. folengo, ii-147 : s'attrista e si flagella /
con quel bastone. berni, 20-20 (ii-147 ): fracassa e spezza l'armi
-sconquassato, cadente. bellincioni, ii-147 : una casa frappata uso abitare, /
agli animali. andrea da barberino, ii-147 : fatto alquanto d'erba e di
la pietra di san pagolo. soderini, ii-147 : credesi che tutti i funghi terragnoli
; mostrarsi troppo arrendevole. cavalca, ii-147 : non vorrebbono essere nati,..
giocondamente alli sensi corporali. gherardi, ii-147 : se le malizie e acutissime astuzie
di mano a la ragione. metastasio, ii-147 : vincer non posso il turbamento interno
franchigie di quella provincia. bocalosi, ii-147 : principiate... togliendoci dalle spalle
4 perfumador '. de marchi, ii-147 : stese le mani alla piccina, e
e e della o. delminio, ii-147 : in luogo di i, assai volte
caduto a terra. segneri, ii-147 : non prima io mi sono impegnato a
vetro d'un bicchiere. bocchelli, ii-147 : i vetri, a cui quella buona
, provar compassione. marini, ii-147 : venite, vi prego, ad impietosirvi
oltre or che s'annotta. milizia, ii-147 : il naso corto...
piccola in- convegnenza rappresentava. milizia, ii-147 : de'nasi lunghi, grossi e
seco guida dappoi malattie. massaia, ii-147 : la perdita del sonno, le
? benvenuto da imola volgar., ii-147 : così infestavano e tormentavano lui con
diffamatorio, denigratorio. alberti, ii-147 : vorrebbesi... dall'infestazione degli
discorso). bandello, 2-45 (ii-147 ): il mio dire...
-incontenibile, indomabile. dossi, ii-147 : quando m'imbatto in una fanciulla
a un'epentesi. leopardi, ii-147 : dal latino * pavo 'diciamo *
umane, anzi tiranniche. delfico, ii-147 : a prova nondimeno della romana virtù
avremo assai di questo diletto. rovani, ii-147 : avendo parlato in modo che la
quello che chiamano istoriare o comporre. bellori ii-147 : nel modo d'istoriare e di
che lo guida). panzini, ii-147 : lanciato a ottanta chilometri all'ora,
, lauto e abondante. straparola, ii-147 : venne il tempo di confessarsi e andrigetto
. -diavol trova la legaccia. boccalini, ii-147 : il mauro notò che la sua
fatto era dubbio. c. campana, ii-147 : parlo di ciò con quella libertà
similitudine). bandello, 2-45 (ii-147 ): il mio dire...
andare ne'gheroni. g. ferrari, ii-147 : la libertà limitata non è più
le diverse provincie confinanti. bocalosi, ii-147 : studiate i modi più conformi ai
di bacca. targioni tozzetti, ii-147 : 'lonicèra... vincibosco.
santità del sacramento apertamente. prati, ii-147 : casta son io [psiche]:
. benvenuto da imola volgar., ii-147 : così infestavano e tormentavano lui [
, detrazione, diffamazione. cavalca, ii-147 : somma malignità è e diabolica crudeltà
minerale delle stesse pietre. soderini, ii-147 : credesi che tutti i funghi terragnoli che
/ beviamo. foscolo, gr., ii-147 : per entro i monti rintronano i
per la via. l. pascoli, ii-147 : l'oste,...
acquaiola. b. giambullari, ii-147 : già era l'aurora a l'orizzonte
sminuirvi, migliorandola sempre. vasari, ii-147 : egli è condotto di forza e d'
a far sonetti miracolosi. vasari, ii-147 : lavorò un quadro al signore leonello da
* moda 'nominata. fantoni, ii-147 : quando nemica scuopresi / nave, cui
, con fatica. bocchelli, ii-147 : quando il treno prese a morder
prezzo della propria servitù. siri, ii-147 : il principato di catalogna..
'1 tuo non curi? zilioli, ii-147 : innetti e codardi galieno e sardinapalo e
che non hanno novero. mazza, ii-147 : tutto infin l'aria prende / de'
per lettere o per nonci. lemene, ii-147 : primi nunci di cristo ite,
, comportamenti. francesco da barberino, ii-147 : auliscon fiori e dilec- tan l'
, allontanare. p. querini, ii-147 : fra noi fu uno di tanta malignità
innalzato il mio padiglione. ojetti, ii-147 : davanti alla porta della basilica,
era cimatore di panni. straparola, ii-147 : non stette molto che venne il
possono spiccare. p. querini, ii-147 : per unico cibo ricorrevamo al lito del
». giuseppe flavio volgar., ii-147 : oltre a questo aveva, da quello
pesco: pesca. ristoro, ii-147 : en tali poma trovamo grandissimi miraculi
la pianta del pesco. ristoro, ii-147 : se noi vorremo lo frassino addomandarello
gran piagnisteo del popolo. giannone, ii-147 : come? tanto lutto e piagnisteo
, la folla). batacchi, ii-147 : era la calca ormai pigiata e stretta
succedesse, riuscirebbe inutile. pananti, ii-147 : disse pietro a sua figlia:
e le beffe. malaparte, ii-147 : « e ha fatto tutta questa strada
picco. p. querini, ii-147 : non era stata [la barca]
con vari cosmetici. ojetti, ii-147 : accanto alle poche dame fedelmente vestite
battaglia alle bellezze amate. boccalini, ii-147 : il mauro notò che la sua sposa
partorito e dava poppa. fagiuoli, ii-147 : quindi vedete voi mai quanto nuoce
loro malizia. bibbia volgar., ii-147 : dio lo predisse loro che tutti morrebbero
penna. g. averani, ii-147 : dopo tre minuti primi [il giacinto
umilmente vestito di lui. boccalini, ii-147 : la sua sposa nella gamba destra usava
prismi dondolavano sotto di esse. ojetti, ii-147 : la piazza rotonda, dal prisma
promotor zelantissimo del cristianesimo. bocalosi, ii-147 : abbiano questi predicatori e scrittori militanti
d'aiutar se stesso. musso, ii-147 : il vescovo ha da propulsare l'
una guancia. gius. sacchi, ii-147 : in tumulto corsero alla di lui
i grossi perduti! p. querini, ii-147 : noi eravamo carghi e pieni di
-rifl. p. querini, ii-147 : l'altro giorno andò agli altri dua
come le case del foro. gianelli, ii-147 : ^ marimba ': stromento usato
pace di vesfalia. g. capponi, ii-147 : aspirando a cose maggiori e a
un luogo). balbo, ii-147 : melas e gli austriaci furono fermati,
stile). bandello, 2-46 (ii-147 ): mi dava io ad intendere che
modo aspro e umiliante. cavalca, ii-147 : somma malignità è... rinfacciare
fuoco infernale. a. cattaneo, ii-147 : vede dio in quel carcere un mondo
traea la notte oscura. lemene, ii-147 : d'un presepio infra gli oscuri orrori
provoca ira. i. nelli, ii-147 : -io son più minchione che furbo,
ritmico, parve calmarlo. gozzano, ii-147 : e ancora mi negasti la tua voce
di profumi nel sole! bocchelli, ii-147 : quando il treno prese a morder con
soffrirai barbari e rudi? gozzano, ii-147 : ti scossi, ti parlai con
spesso ritrovi. c. ridolfi, ii-147 : la paglia di segale si adopera
padre non vuol maritarsi. emiliani-giudici, ii-147 : la 'canace', divenuta famosa,
l'òmero m'offerse. alberti, ii-147 : tu voglio, scrisse cicerone a dolobella
fianco del legno rapidamente. brancati, ii-147 : gridò come se partorisse, sgretolò i
strade che filippo giudicò secondarie. moretti, ii-147 : sfin- camminavano mamma e bambino verso
di dolore. catzelu [guevara], ii-147 : sfortunataet irremediabile disgrazia... gli
i ferri della gabbia? brancati, ii-147 : gridò come se partorisse, sgretolò
domandata per lo forestiere. mazzei, ii-147 : ecco, io vel dico: vegliate
raggentilire. f. e frugoni, ii-147 : ad una pirra così vigorosa si piegano
santa maria e san pietro. tabacchi, ii-147 : cercò il punto migliore per mettere
affogato migliaia di curiosi. batacchi, ii-147 : era la calca ornai pigiata e stretta
idea, un principio. bocalosi, ii-147 : a guisa... de'profeti
imbrogliando. costantino da loro, lxii2- ii-147 : acceso il fuoco, fecero gran forza
seco in camera dormiva. straparola, ii-147 : non stette molto che venne il
in una casa deserta. gozzano, ii-147 : giocosa amica, il tempo vola
limitrofo. giuseppe flavio volgar., ii-147 : oltre a questo aveva, dauello lato
parli / così di lui. beltramelli, ii-147 : io mi fermerò al tuo passaggio
b. binazzi [in lacerba, ii-147 ]: cielo grigio-tetro, / scricchiolar
. giovan matteo di meglio, lxxxviii- ii-147 : o trabaldier villano, o vii porcaccio
segno che lo indica. ojetti, ii-147 : questi... scenografi maestri hanno
e alquanto breve). foscolo, ii-147 : ti fia cauto il partir: trapassa
utile anche a noi. de marchi, ii-147 : era un trasloco senza promozione.
un amico di napoli. gianelli, ii-147 : marimba. stromento usato dai barbari
insetti. p. querini, ii-147 : ma peggio che noi eravamo carghi e
determinazione un'attività. mazza, ii-147 : io vo'calar visiera, / e
membra insanguinate e livide. lanzi, ii-147 : preciso è il disegno, lieto e
cinque fa suono per sé. delminio, ii-147 : in luogo di 'i', assai
anche sostant. g. carchia, ii-147 : l'autonomizzarsi dello spirito, il disincanto
di seta a cordonetto. boccalini, ii-147 : quella [legaccia] dell'altra gamba