estens.: istruire. baretti, ii-142 : all'età di vent'anni voi avete
fedeli, ma muoverli. gioberti, ii-142 : per tal modo scrisse platone,
distruggendo e formando si trastulla. gioberti, ii-142 : se, conscio del grave ufficio
considera frivolo il poeta. deledda, ii-142 : noi non siamo più ricchi come
all'agghiacciato petto. berni, 20-5 (ii-142 ): o agghiacciati dentro, e
disgustosa agrezza. parini, giorno, ii-142 : fors'anco rintuzzar di tue querele /
la vita del marito. verga, ii-142 : essa voleva almeno gli alimenti dal marito
vostra. ba relli, ii-142 : allargatevi dunque le idee ad un tratto
ch'ogni amator più brama. guicciardini, ii-142 : molti, quasi tutti persone inutili
; il quale ordina altrimenti. idem, ii-142 : si perderebbero l'une [le
amor l'anime annoda. mazzini, ii-142 : sire! a quel patto noi ci
anticipata- mente di prima. baretti, ii-142 : e quando sarete giunto al termine
cala / dall'aere sublime. mazzini, ii-142 : gridategli guerra e assalite: l'
passa sanza suo mancamento. sacchetti, ii-142 : in questa vita non è nessuno
. avvocatuzzo, avvocatiiccio. baretti, ii-142 : altro che farvi un misero avvocatuzzo di
bacchetta. a. f. doni, ii-142 : io sono un asino, verbigrazia
torrióni gemevano ad intervalli. de amicis, ii-142 : sono tutte casette verdi coi tetti
poterne uscire a onore. de sanctis, ii-142 : bella governatrice ch'è la ragione
col battesimo d'italiana. bacchetti, ii-142 : e anche il nome ricevuto in
e cominciò la bella vita. bocchelli, ii-142 : tu fai la santocchia, ma
, vituperato, ingiuriato. cavalca, ii-142 : in niuno dunque modo debbe l'uomo
da una bigoncia]. gioberti, ii-142 : [lo scrittore] dee possedere
di una testa calda. ojetti, ii-142 : tutt'attomo, fino al ponte di
di cristallo. lorenzo de'medici, ii-142 : vieni a me, peccatore, /
sui loro bracci dorati. de amicis, ii-142 : s'alzano da tutte le parti
in opera a ripararvi. segneri, ii-142 : non custodì egli sara illibata tra le
fiere, alla fame. guerrazzi, ii-142 : i volontari si arrampicano con le
, anzi distrugge la vigna. prati, ii-142 : piede ho di capro, ancipiti
d'una carezza infinitamente soave. bocchelli, ii-142 : bastava la carezza d'uno sguardo
l'arei scritta. b. davanzati, ii-142 : apinio tirone, uscito fuori pochi
carità non ha nulla. vasari, ii-142 : né mancò raffaello fare il medesimo
tutti gli affari cedono. monti, ii-142 : non entro a parlarti delle cose
un poco di piano. gioberti, ii-142 : platone... volle assai meno
, procurarsi. rinaldo d'aquino, ii-142 : sì è sovrana, non si chereria
si assiema la corda. guerrazzi, ii-142 : i volontari si arrampicano con le
sanctis, lett. it., ii-142 : questa lotta tra la fede e la
, con quel dolce calore. baccbelli, ii-142 : le comari elogiavano il contegno di
e compagine più debole. prati, ii-142 : piede ho di capro, ancipiti /
de sanctis, leti, it., ii-142 : la riforma avea per bandiera la
che sia assolutamente perduto. gioberti, ii-142 : gli scritti platonici...
. rinaldo d'aquino, ii-142 : cortese portamento / mi fa di
mille volte fosse morto. vasari, ii-142 : nel lineamento e nel colorito mostra
, frange le zolle. prati, ii-142 : son d'elementi involucro / od elemento
cinta avea la fronte. prati, ii-142 : piede ho di capro, ancipiti /
el loro signore. vasari, ii-142 : continuando le camere di palazzo,
. rinaldo d. 'aquino, ii-142 : valore ha in sé e presiata
). rinaldo d'aquino, ii-142 : aggio credenza, / poi ch'a
in- truona. l. bellini, ii-142 : levisi dunque quella porcheria, /
che lo avevano condannato. bocchelli, ii-142 : la natura era stata crudelissima nel
densa ombra di bosco. perticari, ii-142 : sarai più errante che gli augelli
sanctis, lett. it., ii-142 : definì [il concilio] tutte le
e piene di fingimenti. pallavicino, ii-142 : la risposta data da essi al
limacciosi, delle notizie. pindemontc, ii-142 : se del puro tuo fonte onda
; interdire. rinaldo d'aquino, ii-142 : e lo suo insegnamento / mi
qui diformi prove. a. guarini, ii-142 : a cotanta meschinità di gusto sono
diminuzioni de'muri sopra terra. milizia, ii-142 : le dimensioni delle parti molli consistono
percoterà te. berni, 20-5 (ii-142 ): in sepolcri dipinti gente morta.
-per simil. leopardi, ii-142 : le irruzioni e i commerci de'settentrionali
mia vita? foscolo, gr., ii-142 : molle il flauto si duole /
di peste si son fatti arici, ii-142 : al veder dopo la fuga / de'
di rilievo in luoghi determinati. vasari, ii-142 : un putto ritto in mezzo della
ceppi eterni or siede. prati, ii-142 : piede ho di capro, ancipiti /
benevolo. a. labriola, [ii-142 : nel posto vuoto del sentimento stesso s'
). - rinaldo d'aquino, ii-142 : l'amor che mi disdisse tale
. estraneo alla dialettica. labriola, ii-142 : tutto questo elemento extradialettico...
il cuoio e la pelle. baldi, ii-142 : egli non mai / tenta col
. seme di fien greco. soderini, ii-142 : il fieno greco fa il fusto
, folla. b. davanzali, ii-142 : nel primo tumulto scamparon sei galee
l'osmilo, il nauplio. baldi, ii-142 : il folpo ancor, sì de
funi e spago. lanzi, ii-142 : continuò sempre a lavorar col
tuoi legni funesti. a. verri, ii-142 : o giunio, se tu scendendo
al figur. lorenzo de'medici, ii-142 : è della pietra uscito / largo
. s. caterina da siena, ii-142 : se l'anima fusse grata e
impazza e invecchia. l. pascoli, ii-142 : aveva genio particolare alla lettura delle
stame ed altri simili. vallisneri, ii-142 : chi ben mira il fondo delle opere
genitale le reliquie del notrimento. soderini, ii-142 : in qualunque modo preso il finocchio
in ira a dio. rovani, ii-142 : gettandosi a sdraio sul dossale della
, una conseguenza). gherardi, ii-142 : né equa cosa è né giuridica che
mad dalena de'pazzi, ii-142 : io caverò una volta questo
che guizza rapido. baruffaldi, ii-142 : i guizzipedi cavalli / per que'liqui-
ed altezza d'animo. pananti, ii-142 : chi ha poco senno, e
il proprio albergo della allegria. bellori, ii-142 : fu in alessandro vivezza di spirito
da bene? b. davanzali, ii-142 : uno schiavo di verginio capitone fuggì a
han poscia ingiurie e scorno. mazza, ii-142 : dunque vuoi tu imbrigarti di mogliazzo
sé, insensato. d'annunzio, ii-142 : l'impeto selvaggio, che rende /
di un altro uomo. tozzi, ii-142 : l'impurità del passato alimenta il mio
alla rapina. b. tasso, ii-142 : tu sai pur quanto sia debole e
[noè]. lorenzo de'medici, ii-142 : quest'è quel noè santo,
tutt'altro abbiamo trovato. massaia, ii-142 : i giovani principalmente lo accolsero con
mia infantilità. ramusio [ippocrate], ii-142 : le madri, mentre le figliuolette
due volte. ramusio [ippocrate], ii-142 : le madri, mentre le figliuolette
infracidisce dentro. c. campana, ii-142 : morì miserabilmente, percioché, infracidendosi
au'influenza politica francese. balbo, ii-142 : la repubblica ligure infrancesata dichiarava la
a sua ingannevol arte. pallavicino, ii-142 : il consiglio che questi [il papa
il cielo di albori festivi. prati, ii-142 : l'iride / figlia del sol
creare difficoltà o confusione. giannone, ii-142 : né dee far intrigo la maniera usata
genti. m. adriani, ii-142 : inviarono giscone con settanta vele.
or beare il mondo. bocalosi, ii-142 : le rivoluzioni armate e fatte con popolo
'sia impropriamente detto. gioberti, ii-142 : volle [platone] assai meno addottrinare
: allettamento, lusinga. mazza, ii-142 : vuoi tu imbrigarti di mogliazzo / e
ha pruovata per le relazioni. patrizi, ii-142 : anco dal lato della favola,
e da volubile incostanza. boine, ii-142 : aveva spesso di queste parole rapide
parente, sì ricorro. alberti, ii-142 : non sempre, no, rimane
il demonio. albertano volgar., ii-142 : ricevendo lo scudo della fede,
legazioni? -rifl. bandello, ii-142 : sagacemente un prete si liberò da
marmoraio. carteggio inedito di artisti, ii-142 : quando non vogli consentire a le
medicinale). c. gozzi, ii-142 : mio fratello cominciò ad aprire gli
locale. giuseppe flavio volgar., ii-142 : intorno alli lati di sotto pur
spacciano nella india. giorgio interiano, ii-142 : sono visitati da parenti, amici
cose di fatto. g. ferrari, ii-142 : direte, metafisicando, che non
poca durata. c. gozzi, ii-142 : la sua infermità fece una crisi crudele
nome del prencipe loro. alberti, ii-142 : non sempre, no, rimane
noi devulgata e nota. bandella, ii-142 : voi poteste di leggero, in
convenga a messaggiera accorta. bellori, ii-142 : usava egli modi accorti e destri negli
altra molestia. giuseppe di santa maria, ii-142 : scrisse il re di bareccancun che
sudori, accolsi fumi. pindemonte, ii-142 : giunto alla meta, e il suol
-con uso awerb. foscolo, gr„ ii-142 : molle il flauto si duole / d'
p p lorenzo de'medici, ii-142 : vieni, o popolo ingrato,
! / moira 'sto traitore. marini, ii-142 : udito uranio il tristo pronostico,
e im- palidita vista. lemene, ii-142 : non temerei... /.
senza scorta? b. davanzati, ii-142 : apinio tirone uscito fuori pochi di innanzi
e l'onda schietta. batacchi, ii-142 : le naiadi vi sono, ornate il
n'anelarono. b. davanzati, ii-142 : a notte scura, con gente spedita
riuscirà infelicissimo un capitano. bocalosi, ii-142 : mai nuoce il popolare governo.
raccogliersi a pensare. monti, ii-142 : joubert è arrivato, ma non ha
esofago. c. gozzi, ii-142 : la sua infermità fece una crisi crudele
spressa e viva definizione. pascoli, ii-142 : il messo del cielo pare 'pien
e vengano lancie parlamentarie. colletta, ii-142 : potranno [i presidi repubblicani]
non partoriva niente. a. verri, ii-142 : o giunio, se tu scendendo
tenete voi questo pascipèco? mazza, ii-142 : saggio colui che, a non
di talento e di scienza. moretti, ii-142 : quanto a mio padre, non
-mostrarsene golosissimo. marinetti, ii-142 : non mi seccare... io
dio vivo. lorenzo de'medici, ii-142 : vieni a me, peccatore, /
. documenti sul parentado medici- gonzaga, ii-142 : l'anno sul mantovano era stato molto
piacevole e alla mano. bellori, ii-142 : nelle conversazioni riusciva piacevolissimo, stando
, pittorelli e pittorastri. bigiaretti, ii-142 : se la fa [eliana] con
senza niuna conclusione quattro mesi. tortora, ii-142 : ella, vedendo avvicinarsi il pericolo
relativo diritto o privilegio. sarti, ii-142 : per rimedio del secondo disordine, nel
preterire occasione alcuna. a. cattaneo, ii-142 : questo punto è incontrastabile, che
di continuo fanno i medici. beltramelli, ii-142 : avevano prognosticato [i medici]
dice. catzelu [guevara], ii-142 : era elegante nella persona, venusta nell'
sterco delle capre. giorgio interiano, ii-142 : diete fanciulle con molti vezi li
. catzelu [guevara], ii-142 : di questa laida scrivono che
ragazzo a puntiglio. de marchi, ii-142 : non aveva cattivo cuore, e messa
rappezzate tutte le mie cicalerie. tasso, ii-142 : mandai ieri a vostra signoria,
improviso. f. f. frugoni, ii-142 : con un'occhiata solo che diate
nel letto. l. pascoli, ii-142 : corsa a veder ciocché era, lo
scarpe o stivaletti. l. pascoli, ii-142 : filippo, preso il di lui
). bandello, 2-45 (ii-142 ): ancor che la cosa sia ridicola
-ammettere, inserire. tortora, ii-142 : ella, vedendo avvicinarsi il pericolo
(il cibo). emanuelli, ii-142 : il cibo rifiutato dallo stomaco gli
di rimenare il sole. caroso, ii-142 : non ardisce annoverar le stelle, /
sua narrazione con qualche risolino. mazza, ii-142 : crudele amor,...
con nuovi arruolamenti. delfico, ii-142 : d'onde prendere in così piccole nazioni
moglie col nato fanciullo. goldoni, ii-142 : o via, tutti i mariti
fuori ad affaticarlo. albertano volgar., ii-142 : il luogo non fa molto prode
un religioso). marini, ii-142 : essi intanto eransi ritirati soli in una
parte anteriore della bocca. bocalosi, ii-142 : né creda già che quelle armi
possessor d'anni trenta. cesari, ii-142 : che del rivoltar di idea! il
vecchio rame sulle vetrate chiuse. comisso, ii-142 : una volta mi trovai da quelle
re carlo. bandello, 2-45 (ii-142 ): egli ci ha narrato molte
gli pare avere. p. fortini, ii-142 : el povero governatore che già veduto
senza avere dubbi. straparola, ii-142 : il re, udito che ebbe l'
virtute. b. davanzati, ii-142 : egli ne mandò al fratello la lettera
o una situazione). straparola, ii-142 : il re..., conoscendo
levate. b. davanzati, ii-142 : gli altri si gittavano a scavezacollo
. u. tommei [in lacerba, ii-142 ]: finché gli assennati menano il
certe scorsarelle di senso. segneri, ii-142 : giuditta fece una dimora pensata; dina
poteva saziare. b. davanzati, ii-142 : a notte scura con gente spedita saghe
quei prati. i. nelli, ii-142 : non si dubiti: ho più pensiero
il simposio finì a seggiolate. lacerba, ii-142 : marinetti, carrà, boccioni,
innocenza o di colpevolezza. straparola, ii-142 : un sol segno vi voglio dare,
estinse i falsi numi. lemene, ii-142 : non temerei de l'oceàn sonante /
(un territorio). barilli, ii-142 : una magnifica linea che attraversa per
io amai temprare i polsi. gozzano, ii-142 : cuore che non fioristi,.
. -intr. vasari, ii-142 : fecevi raffaello intorno molte varie e
di stoviglie. l. bellini, ii-142 : dal suon del bucchero quell'insolente,
; che suscita repulsione. gozzano, ii-142 : nulla fu più sinistro che la bocca
dagli orchi della lascivia. segneri, ii-142 : giuditta, essendo ardita d'entrar nel
17. tommei [in lacerba, ii-142 ]: finché gli assennati menano il
a una condizione spirituale. ottimo, ii-142 : l'angelo sedea in su la soglia
offenda come più gli piace? pallavicino, ii-142 : il che [i vescovi]
fine massicce. giuseppe flavio volgar., ii-142 : intorno alli lati di sotto pur
di un cibo prelibato. giovio, ii-142 : volse a cena, sopra beccafichi,
nell'unità dello spirito. gozzano, ii-142 : tu senti che non giova / all'
così buono ». c. campana, ii-142 : mentre ancor mezo vivo se ne
sento e spiro ardore. testi, ii-142 : se quel bel volto / sdegno
opprimenti. c. gozzi, ii-142 : il di lei fratello è appeso a
squarciata fortezza di okenfels. arici, ii-142 : biancheggiano tra il verde / le squarciate
scherz. e iron. mazza, ii-142 : saggio colui che a non veder mai
abbruc- ciato. a. cattaneo, ii-142 : molte volte, non nego, il
. g. f. pagnini, ii-142 : una fabbrica di lana e di seta
venne perloro nel mondo. lamenti storici, ii-142 : lassando me in tancta subiectióne,
, in una condizione. ottimo, ii-142 : sopra la satisfazione si riposa tutta l'
tai mari son tempestosi. lemene, ii-142 : non temerei de l'oceano sonante
sublime orror dipinti. n. ginzburg, ii-142 : noi... siamo fatti
elli morde altrui. c. campana, ii-142 : giovanba- silio granduca di moscovia,
occhi gli innamorati. petruccelli della gattina, ii-142 : le traveggole caddero infine dagli occhi
. dimin. tuguriétto. straparola, ii-142 : l'eremita, partito dal re,
respiro e la ragione. idem, ii-142 : guardando il mare, gli occhi
né vassallo usan trovare. bellincioni, ii-142 : 1'mangio del cappone / in
: la venezia euganea. giuliani, ii-142 : per ora abbiamo preso buona parte del
mia moglie. albertino volgar., ii-142 : non solamente è da armare lo corpo
luminari da cielo. lorenzo de'medici, ii-142 : vieni a me, peccatore,
lo stato di genova. tortora, ii-142 : né le lettere, né l'ambasciate
superficiale, banale. lacerba, ii-142 : anche te, che pur avevi saputo
sviluppo della pianta. baretti, ii-142 : di diottrica e d'astronomia e di