o i nomi delle lettere. idem, ii-141 : egli è certissimo che da principio
intieri dibattimenti del timpano. pellico, ii-141 : ah, vi è pur molta dolcezza
quindi altresì la difficoltà. leopardi, ii-141 : ora la pronunzia francese è tra
non approdano a nulla. soffici, ii-141 : le quali [ribellioni] non
in centura. berni, 20-2 (ii-141 ): e con una vitalba cinta stretta
a fuochi d'artifizio. ojetti, ii-141 : in quell'istante sono scoppiati laggiù
tanto ardore aspirava alla gloria. deledda, ii-141 : devi rispondermi con franchezza. che
abbeveraste l'intelletto. prati, ii-141 : ignoto è ciò che termina, /
attezza al partorire di nuovo. baretti, ii-141 : io sono poco men che sicuro
attiene quanto promette alla vista. verga, ii-141 : bestia, perché sei scappato?
ristampa di un foglio. carena, ii-141 : baratto, chiamano alcuni la ristampa
di san rocco. bacchelli, ii-141 : volgare ma procace e potente bellezza,
sovrano aspetto. panni, giorno, ii-141 : colpevole o innocente allor la bella
di misericordia. lorenzo de'medici, ii-141 : o acqua santa, se al tuo
quella dei tubi ascendenti. idem, ii-141 : cunei, biette, sono appunto
con quel refrattario bisbetico. bocchelli, ii-141 : la pazienza di benvenuta colla bisbetica
gente da tant'alto. soffici, ii-141 : in fine, l'intera esistenza
, lett. it., ii-141 : l'italia non solo non riusciva a
de sanctis, lett. il., ii-141 : il concilio di trento si diede
, o consimili villanie. giusti, ii-141 : mi ci colse il freddo, e
de sanctis, lett. it., ii-141 : a forza di gridare che il
sanctis, leti, it., ii-141 : la censura preventiva, stabilita già dal
, che gli attivi. vasari, ii-141 : il s. girolamo ha la
gloria, ogni contentezza. pellico, ii-141 : io non dimenticava oroboni, ed ogni
figura se li fingano lavorati? segneri, ii-141 : ebbero questi [i magi]
(il tempo). monti, ii-141 : la legge portava che tutto dovesse
e simili. p. fortini, ii-141 : diceva [lo statuto] che se
dal sovrano si conservava. balbo, ii-141 : la condizione precaria fatta da quella
discorda il tinore. berni, 20-3 (ii-141 ): fa tutto il liuto discordare
dolente, / dissi. pascoli, ii-141 : potrà, anche senz'altro aiuto,
antri ederosi eco risponde. arici, ii-141 : erran strisciando per lo vano opaco /
altro equoreo seno. baruffatili, ii-141 : ogni cava marmoraria / batteranno gli
queste cavalle si restituischino. aretino, ii-141 : è men fatica a fare un uomo
un fasuolo? berni, 20-2 (ii-141 ): né per portare in mano una
che si reputano false. segneri, ii-141 : volete che dio mantengavi fin illesi
una bugnola d'un farinaiolo. beccaria, ii-141 : si può dedurre l'annua consumazione
più valore / d'allor. pananti, ii-141 : sono tollerantissimi dei dolori, e
(una miniera). baruffaldi, ii-141 : entrerò nelle miniere / ferrugineo- metalliere
un lavoro di cesello. milizia, ii-141 : gli ultimi archi sostengono una specie
, ecc.). milizia, ii-141 : tra'cordoni sono le finestre ornate
, che portano i sileni. milizia, ii-141 : tra'cordoni sono le finestre ornate
acqua a pena discorreva. baruffaldi, ii-141 : entrerò nelle miniere / ferrugineometalliere,
. f. f. frugoni, ii-141 : ecco la forza innatissima dell'indole,
nequitosa erinni. rosoti, corte., ii-141 : frammezzo a costoro vedevansi alcuni fanciulli
chiome e 'l volto. testi, ii-141 : mena, o ciel, mena quel
nelle menti degli infedeli. ottimo, ii-141 : il peccato... indura per
amarilli o galatea fugace. vasari, ii-141 : per avergli poco innanzi raffaello dipinto
senno e di garbatezza. giusti, ii-141 : se tornerà la salute, sarò qua
non s'offendino. b. davanzali, ii-141 : fatto impe- radore, sagrò un
mise la gorgiera. andrea da barberino, ii-141 : lo percosse nella gorgera e passògli
suoi atti). ser giovanni, ii-141 : tu mi solevi per tua cortesia /
un motivo di turbamento. aretino, ii-141 : io non ne fo però troppo guasto
non gugliette o lapilli figurati. milizia, ii-141 : gli ultimi archi sostengono una specie
primo inizio, germe. alberti, ii-141 : fu il troppo ricevere a te questa
quel gruppo d'uomini. bontempelli, ii-141 : caronte la guardava come se volesse impietrarla
cuore uno impronto pensiero. achillini, ii-141 : le lor metafore,..
bevendo spesso. l. pascoli, ii-141 : si nascose colla chitarra, e
per piacenza. l. pascoli, ii-141 : vedendolo colla corona di lauro in
una prop. subordinata. tortora, ii-141 : lasciarono i collegati la reina afflitta
adirarsi, irritarsi. delfico, ii-141 : i romani s'indispettirono al punto,
al dottor del campo. pindemonte, ii-141 : i plausi / col riso inestinguibile,
laguna e porto. della casa, ii-141 : ben la supplico che le piaccia
mamiani, ii-141 : ella vede dall'infrascritta che io
maturazione). soderini, ii-141 : cogliesi [il finocchio] nell'autunno
in- nanzi tutte quante. verga, ii-141 : sì, sì, va'a chiederlo
, il che non era. moravia, ii-141 : ormai sicuro del congedo non teneva
, né dimagrito. ser giovanni, ii-141 : non t'inselvatichir, poi che tu
verso l'eterogeneo differenziato. papini, ii-141 : l'instabilità dell'omogeno, di cui
speranza suscitò. bandello, 2-44 (ii-141 ): messo giù ogni sdegno e riacceso
s. bernardino da siena, ii-141 : smemorata vai intorniando la città per
dentro si sono ammorbati. beltramelli, ii-141 : ascolto il tinnire dei grani del vostro
infuocato. a. cattaneo, ii-141 : la craticola è pronta, anzi è
negli obelischi. m. adriani, ii-141 : spoglie barbaresche con iscrizioni onoratissime manifestanti
caponi sopra detto benefizio. sarpi, ii-141 : si concedeva in corte per grazia
so che d'austero. fantoni, ii-141 : meco assiditi, / cinto la fronte
pii e altri profani. bellori, ii-141 : lasciò alla cappella di san filippo neri
refellendo omne rea sorte. straparola, ii-141 : egli è cosa detestabile molto che un
per liberazione della morte. straparola, ii-141 : già intonavali nell'orecchi un villano
, banda. giorgio interiano, ii-141 : portano rasoro e cota de petra
ricomporre con le mani. moretti, ii-141 : vinse anche questa volta mia madre.
ed il suo magiordomo. giovio, ii-141 : il signor maggiordomo m'ha alloggiato
in mala parte. vasari, 4- ii-141 : si degni... difendermi da
uso ci è rimasto. mamiani, ii-141 : io sfuggo di dichiararmi sul valor
con durezza. b. davanzali, ii-141 : sabino e attico in catena furon
i'vengo / senza manco. cesari, ii-141 : senza manco nessuno, egli farà
concorda e quanto giostra. spallanzani, ii-141 : l'elasticità oltre al manifestare i
mani tue. berni, 20-4 (ii-141 ): la santità comincia dalle mani,
. 2. vocabolario filosofico democratico, ii-141 : una montura indosso, una sciabola
di sangue. c. gozzi, ii-141 : dov'è questa marcia sputata? -diss'
, lamento straziante. lamenti storici, ii-141 : io mirai a l'impero di mia
, simulare. berni, 20-4 (ii-141 ): non hanno a far le maschere
che l'ebbe tommaso. bellincioni, ii-141 : i'ti rimando il tuo carretton baio
ispremere loro di sotto pecunia. rovani, ii-141 : bravo il mio capitano, vedo
o approssimata. c. ridolfi, ii-141 : in inghilterra, malgrado la contrarietà
-per lucro. savonarola, ii-141 : il cattivo pastore è mercenario,
nimici invisibili. bandello, 2-44 (ii-141 ): messo giù ogni sdegno e
conforto anzi d'incoraggiamento a noi mezza6- ii-141 : s'accusavano i ministri d'aver fatto
alla loro discordia. giorgio interiano, ii-141 : [i nobili circassi] né
seminato con tale pianta. guicciardini, ii-141 : dando alla fine della stade il
e vecchi e donnicciuole. pananti, ii-141 : un certo baldanzoso militare..
avendo altro che desinare. soderini, ii-141 : le sue messe tenere [del finocchio
morbinose', commedia del goldoni. bacchetti, ii-141 : la bisbetica era davvero amara ed
, insofferenza. alberti, ii-141 : ad uno che volea fuggire la patria
ingiù; mustacchio. giorgio interiano, ii-141 : portano mostacci di barba longissimi.
farne motto. a. cattaneo, ii-141 : quando si nega all'amico alcun
cucina. berni, 20-2 (ii-141 ): aver la barba lunga, unta
porte / presentasti la morte. grossi, ii-141 : levò la voce nel nudar l'
verginette s. caterina da siena, ii-141 : il figliuolo non teme mai piante della
] né offiziare. giorgio interiano, ii-141 : loro sacerdoti officiano a suo modo
a qual credere. periodici popolari, ii-141 : promette [vittorio emanuele] un
, a piedi. b. davanzati, ii-141 : gridando il popolo « muoia il
male. ulloa [guevara], ii-141 : quello che 'l mondo vende nella
verso la vostra persona. fantoni, ii-141 : meco assiditi j cinto la fronte
la ripa che osta. bolognetti, ii-141 : il suo destrier discosto / fuggì,
il vero pastore. berni, 20-4 (ii-141 ): chi non mostra quel
de sanctis, leti, it., ii-141 : popoli stanchi di tumulti e di
quinta voce del tono. moretti, ii-141 : per suo merito il nostro paese
porte di questa città corse. nardi, ii-141 : papa clemente in ispazio di quattro
tutti noi. b. davanzati, ii-141 : in quest'ultimo [governo] il
e per la baldanza. delfico, ii-141 : i romani s'indispettirono al punto che
da sinistra il fiede. pascoli, ii-141 : altra volta virgilio risponde su per giù
multo ricca e pomposamente. giovio, ii-141 : il signor maggiordomo m'ha alloggiato
sostant. francesco da barberino, ii-141 : ancor greve è durare / con
. a. f. doni, ii-141 : egli mi sa male che voi non
tale comando. vocabolario filosofico-democratico, ii-141 : una montura indosso, una sciabola
un beneficio ecclesiastico. sarpi, ii-141 : perché si concedeva in corte per grazia
concetto sofistico, capzioso. tapini, ii-141 : spiegare come quest'unico omogeneo si
subord. b. davanzati, ii-141 : sabino e attico in catena furon
. subord. albertano volgar., ii-141 : lo stolto sempre procrastina di far
tacer ch'egli non suole. chiari, ii-141 : ero un giorno profondamente immersa in
sostenersi un anno almeno. monti, ii-141 : su quelle [assemblee] di
. f. f. frugoni, ii-141 : ecco la forza innatissima dell'indole,
pochette incostante e disdegnoso. boccalini, ii-141 : liberamente dici che non altro più
nell'operare. l. pascoli, ii-141 : era in certe cose puntualissimo e
e a incantesimi o strigliene. cesari, ii-141 : questo è ciò ch'io dissi
quotidianamente. giorgio interiano, ii-141 : facti che sono omini, la loro
la vite). d'annunzio, ii-141 : ea io pensai nel mio cuore /
? / giuseppe flavio volgar., ii-141 : di sopra pampani e tralci d'
e difformata lasciò. giorgio interiano, ii-141 : portano rasoro e cota de petra d'
la mano all'arcione. giuliani, ii-141 : un bel cavallo m'han dato;
voce del numero del più. delminio, ii-141 : né anco in questa [terza
trattate? il commercio. idem, ii-141 : liberatevi... dalla vana
l'impegno stessi. zilioli, ii-141 : molti, i quali tenevano privilegi e
mai si spegnerà. bandello, 2-44 (ii-141 ): messo giù ogni sdegno e
e due volte perduta. nardi, ii-141 : papa clemente in ispazio di quattro o
piatto e ricagnato. perni, 20-2 (ii-141 ): un viso ricagnato di fagiuolo
da qualcuno. a. pucci, ii-141 : marzo... chiamò così per
armonia fra gli sposi. ottimo, ii-141 : descrive il terzo ed ultimo grado di
lasciate son perdute. l. pascoli, ii-141 : vedendolo colla corona
. a. f. doni, ii-141 : i poeti..., avendo
battaglia). donato degli albanzani, ii-141 : era grave condizione di battaglia quella
de'cittadini e tutti divisi. monti, ii-141 : il risultato della assemblea di pavia
famiglia che li aspetta. d annunzio, ii-141 : due dei cari compagni / sorsero
, dimostrandosi con rossezza. giovio, ii-141 : la rossezza del viso avea del sileno
rudimentali dettami dell'educazione. labriola, ii-141 : l'etica di socrate non è che
3. drappeggiato. giorgio interiano, ii-141 : sotto dicto manto portano tre- licci
bisaccia da viaggio. stra-parola, ii-141 : in segno della verità trasse dal saccone
fiorentino di san frediano. lacerba, ii-141 : mi dispiace, caro novelli, perché
ami- state. berni, 20-4 (ii-141 ): la santità comincia da le mani
un vantaggio acquisito). giusti, ii-141 : mi ci colse il freddo e in
vivo sangue. a. cattaneo, ii-141 : la craticola è pronta, anzi
facete di ottimo gusto. fantoni, ii-141 : scherzoso genio, che i sonanti
mia per ragioni precauzionali. lacerba, ii-141 : mi dispiace,... ma
avete cominciato. b. davanzali, ii-141 : vitellio noi consentì, placato seco
se sperfonna. francesco da barberino, ii-141 : molto ha vita acerba / colui che
quale fu presto restituito. straparola, ii-141 : in segno della verità trasse dal sacconel'
essere sicuro nella detenzione il pogiuliani, ii-141 : un bel cavallo m'han dato:
di un ampio sentiero. pisacane, ii-141 : sforza, uomo dell'epoca, mirava
miei travagli. b. tasso, ii-141 : sgravati dal pondo / delle cure
onde i prezzi sminuirono. bersezio, ii-141 : il tesoretto delle economie di matteo
sospettoso. francesco da barberino, ii-141 : ancora greve è durare / con
del povero invalido. de amicis, ii-141 : ognuno si ricorda dei primi paesaggi
dell'avere del comune). cavalca, ii-141 : andando uno cherico di quelle contrade
piano. giuseppe flavio volgar., ii-141 : poi che tu eri entrato nel
romani da lui spogliati. saraceni, ii-141 : la fanteria braccesca... die-
uno schiaffo sul volto. brancati, ii-141 : preferirei andare a roma da lui
che ha quel povero prete! lacerba, ii-141 : so benissimo che hai passato parecchi
-sostant. berni, 20-3 (ii-141 ): di questo strafar convien che sia
al vocabolario e alla grammatica. boine, ii-141 : anch'io ho dato uno strappo
protesta fatta dall'oxestern. balbo, ii-141 : non sarebbe pregio d'opera anche
stesso uso, per spettacoli. pascoli, ii-141 : altra volta virg'iio risponde su
la mamma e i fidanzati. tabacchi, ii-141 : tediosi dopo cena della cucina,
inizi del novecento. gozzano, ii-141 : la gran chioma disfatta nel tocco da
, soldi dieci. giorgio interiano, ii-141 : sotto dicto manto portano trelicci così
di mia madre nobile. gobetti, ii-141 : triste l'agonia per chi lascia
trucia da fargli l'elemosina. lacerba, ii-141 : so benissimo che hai passato parecchi
dolori. a. cattaneo, ii-141 : la craticola è pronta; anzi è
. g. f. pagnini, ii-141 : era molto ordinario costume de'nobili
questa medesima vanità. l. pascoli, ii-141 : ogni volta che andavano a velletri
mina era sventata. de sanctis, ii-141 : tutti questi filosofi moderni s'accapigliano,
a. f. doni, ii-141 : vivattano d'un desinare, di due
folta. ulloa [guevara], ii-141 : l'amor del signore...
vomitate contr ala divina maestà monti, ii-141 : tutto il pubblico con sentimenti di sdegno