, rimanga quivi. patini, giorno, ii-130: col guardo accompagnò di loggia in
il passato è inutile. verga, ii-130 : protestava che non gliene importava nulla
sue cure più segrete. soffici, ii-130 : già vi si poteva notare quella
, cruccio. giacomino pugliese, ii-130 : lo cor m'incende di grande
in su la osteria. giordani, ii-130 : dopo sette anni d'immobilità nel sepolcro
prese di iulo. l. bellini, ii-130 : il suo altrove di qui andare
si possono rappresentare egregiamente. mazzini, ii-130 : le moltitudini vi applaudiranno un momento
contenuto da limite alcuno. mazzini, ii-130 : in fatto di riforme l'universale ha
occupa un po'largamente. mazzini, ii-130 : or, come conquisterete voi l'opinione
molle ai disperati affetti. mazzini, ii-130 : le destituzioni d'impiegati prevaricatori che
della tua potenza lungamente. gelli, ii-130 : il [vino] dolce,
da qualche pertinace rammarico. giordani, ii-130 : avrà intesa la morte del povero
riprodurre imitando. leopardi, ii-130 : è operazione pregevole, anche per
e così si sta. sarpi, ii-130 : che l'assoluzione sacramentale non sia atto
ragazzo di vent'anni. panzini, ii-130 : in quel giorno la soddisfazione di
a. f. doni, ii-130 : qualunque cosa la quale o magnifica
- anche al fìgur. tommaseo, ii-130 : uno de'suoi più notabili artifizii
, detto il bamboccio. milizia, ii-130 : pietro de l'aar olandese,
parti e l'opre. achillini, ii-130 : e canterà benanche la sirena partenopea,
bisogno, la francese. gioberti, ii-130 : la conferenza diligente e minuta di
che non mi avete soccorso. aretino, ii-130 : ma quante gentildonne credi tu che
annuo fusse della terra? goldoni, ii-130 : voglio dire che andate alla breve.
coltura di recente. soderini, ii-130 : i campi non più seminati, rotti
si offerse candidamente all'esperienza. soffici, ii-130 : già vi si poteva notare quella
affaticata ma non cascante. tommaseo, ii-130 : non è già che anche nelle canzoni
2. bot. tramater, ii-130 : 'castrazione', nome col quale chiamasi
, cavalli et delfini. ojetti, ii-130 : perché s'agitano così ritti sulla coda
dotti chinesi duecen- toquattordici. gioberti, ii-130 : la bibbia negli articoli più rilevanti
di chinino pareva inutile. bocchelli, ii-130 : chi va senza saperne nulla da
, che rivela colpevolezza. metastasio, ii-130 : ah! barbara semira, / io
alla comunione de'protestanti. pellico, ii-130 : nel confronto delle diverse comunioni evangeliche
stringato e conciso. menzini, ii-130 : e con l'oscurità ben spesso giostra
tuo, vittime inulte. tommaseo, ii-130 : osò a qualche modo nel dramma
governatore di fortezze. novellino, ii-130 : costui si crede certamente venire nostro
tadeo agecio in praga. gioberti, ii-130 : la conferenza diligente e minuta di
loro elezione e instituzione canonica. pellico, ii-130 : saremmo noi così pusillanimi da non
che confluiva nell'anfiteatro. perelli, ii-130 : tutta la campagna interposta tra l'
mani sanguinose il drappo. pellico, ii-130 : i nostri discorsi non volgeano più sovr'
un valoroso par mio. gioberti, ii-130 : la bibbia negli articoli più rilevanti è
. accoppiamento, unione. latini, ii-130 : ma l'amico di fatto / è
. correo, complice. aretino, ii-130 : tu vuoi dire che io sono stato
della sua insigne virtù. monti, ii-130 : tu dunque ringrazialo d'aver ben corrisposto
della ragione alla credenza. pellico, ii-130 : saremmo noi cori pusillanimi da non
il compasso della critica. pellico, ii-130 : nel confronto delle diverse comunioni evangeliche
a l'altro averla digestita. gelli, ii-130 : le frutte è vero ch'elle
asia sud-occidentale). gioberti, ii-130 : la bibbia negli articoli più rilevanti
. donna amata. giacomino pugliese, ii-130 : canzonetta, va a quella ch'
e sani ad invecchiare. verga, ii-130 : quando fu all'ospedale, e
vero. borsieri, conc., ii-130 : accennerò nondimeno il fondo principale dell'azione
lento / e progressivo deperimento. bocchelli, ii-130 : si piantarono [i carri]
cavalli isvagati. b. davanzati, ii-130 : vitellio quasi destato dal sonno, mandò
in luogo di lettore. soderini, ii-130 : e volendone far grande impresa [
, fare opposizione. giacomino pugliese, ii-130 : colpa non mi difendo, /
or grazie or preghi. metastasio, ii-130 : ognun m'assale / in alcuna
in difetto di fontane. bocchelli, ii-130 : la terra non si sana se
cosa ch'io mangiassi. celli, ii-130 : le frutte, è vero ch'
corso e sarebbe dileguata. achulini, ii-130 : i cavaglieri e le dame di milano
al meo dimino. giacomino pugliese, ii-130 : canzonetta, va a quella ch'è
gli corse al collo. ottimo, ii-130 : compiuto tanno, la guardata filomena
. riprovevole, condannabile. manni, ii-130 : se in queste cose non fosse totalmente
che facessero i nostri. cesarotti, ii-130 : non può negarsi che non si
carica o ufficio. novellino, ii-130 : la qual [lettera] contenea in
tempeste di nettun crucciato. leopardi, ii-130 : una lingua perfettamente pieghevole, varia
fiorituri nel suo corso. rovani, ii-130 : hanno passata la loro vita a
del mare. bar uff iddi, ii-130 : alla comparsa insolita / di quel
/ non è vittima idonea. metastasio, ii-130 : ognun m'assale / in alcuna
estranea dal presente titolo. cesarotti, ii-130 : quest'episodio, benché sembri estraneo
. d'an nunzio, ii-130 : tra le onerarie ventrose / più snella
serbi al meritato onore. cesarotti, ii-130 : la natura e l'arte erano più
polo / vide più presso. caporali, ii-130 : deh! perché troppo a i
piaci. -sostant. caporali, ii-130 : deh! perché troppo a i suoi
le figure di michel agnolo. leopardi, ii-130 : questo è imitare, come chi
simile nome è chiamata. getti, ii-130 : sarebbe ancora molto utile il finocchio
del mare. bar uff aldi, ii-130 : cento d'intorno al nobil carro nuotano
seconda, tornano a monaco. baruffaldi, ii-130 : alla comparsa insolita / di quel
fatto alcun deposito. folengo, ii-130 : v'annunzio ch'ad un popol
il mar squamosi armenti. baruffaldi, ii-130 : veggio nettuno sulla conca argentea /
le sue robe in gabella. aretino, ii-130 : tu vuoi dire che io son
e la ragione delle stelle. alberti, ii-130 : crates filosofo irritava una e un'
sguattero; fattorino. aretino, ii-130 : io son stato frate, garzon di
morte non si spaventano. cesarotti, ii-130 : vi sono molti generi di silenzio,
del pane. gemelli careri, ii-130 : indugiammo in mardol per man
tuoi danni. bandello, 2-44 (ii-130 ): gongolava, ebro d'odio,
uomo ha per cencio. folengo, ii-130 : non è, sì come non fu
una grazia da fregio greco. boine, ii-130 : era bella, sì ch'era
risolvere un problema. gioberti, ii-130 : il grimaldello atto a dischiudere i
, schifoso. albertano volgar., ii-130 : troppi spessi e dilicati mangiari..
, / alla gerusalèmme celeste. boine, ii-130 : cantava curva forzando col piede,
di arredamento. andrea da barberino, ii-130 : avevasi segretamente fatto fare due vestimenta
e ci dona. deledda, ii-130 : il bambino fantastico e illogico, vittima
- anche assol. fagiuoli, ii-130 : stiamo alle figlie ad imbastir le
). giuseppe flavio volgar., ii-130 : temendo che claudio cesare non ripigliassi
giù mercé s'impetra. guicciardini, ii-130 : [cristoforo colombo] impetrati dai
miei figli ancora imprima. pananti, ii-130 : fatemi un bacio imprimere / sulla parte
di caduta. vallisneri, ii-130 : impedendosi l'elasticità o l'increspamento
tutti gli altri. alberto campense, ii-130 : sento poi quanto s'incrudelisca nelle
, uno sbaglio). pallavicino, ii-130 : in tutte queste narrazioni compare infangato
, proporzione; sviluppo. cavour, ii-130 : bisognerebbe dilatare di molto il corpo
della delicatezza degli scrittori. caporali, ii-130 : ben fu di voi presago il
(un luogo). giocosa, ii-130 : gli appartamenti all'hótel royal son
va cercando i monti. marini, ii-130 : corse di bel nuovo a lei
corretto. b. davanzati, ii-130 : fece [vitellio] molte leghe e
el suo candore. francesco da barberino, ii-130 : così serva divene / quella che
magico. a. pucci, ii-130 : altri dicono che v'andò enea nell'
ricever alcuna vostra lettera. tasso, ii-130 : timor d'iddio e...
, stagnano e marciscono. moravia, ii-130 : poi, come viaggio di nozze
lire -, soldi io. soderini, ii-130 : farai certi solchi fondi un palmo
femmi un cittadin de'boschi. tasso, ii-130 : messer stefano, che soleva esser
seguirti è sol cagione amore? delminio, ii-130 : questi altri pronomi 'mi,
o granturco o melgone. beccaria, ii-130 : converrebbe riflettere altresì se alla segale
di pescara. bandello, 2-44 (ii-130 ): il traditor conte...
insegnamenti del sopran maestro. spallanzani, ii-130 : per quanto io l'abbia esaminato
, a miserevole fine. ottimo, ii-130 : la guardata filomena...
in grazia dell'uomo. pa-pi, ii-130 : egli di tutte / cose divise dagli
diversi colori. r. borghini, ii-130 : ultimamente prese a fare di musaico la
vuol far nocumento. alberto campense, ii-130 : un tanto principe, il quale,
in fresco. r. borghini, ii-130 : di sua mano e una nunziata bellissima
/ del mondo obliquo. savonarola, ii-130 : bisogna essere retto e non obliquo in
ristringere, o odorifero. gelli, ii-130 : il vino certamente sì, se egli
[il fiume] riceveva. vittorelli, ii-130 : 10 pel frapposto ondisono cammino /
ancore ancor egli. d'annunzio, ii-130 : tornammo alla nave ancorata. / la
nissuno disordine in la republica. nardi, ii-130 : la signoria aveva fatto fare la
ornamento sotto il naso. fantoni, ii-130 : le lunghe treccie del mio crine
malo affetto del peccato. savonarola, ii-130 : quanto l'uomo più vole mescolare le
pane che ai leggeri sbricioli. ungaretti, ii-130 : per un iddio che rida come
manda innanzi la volpe. palazzeschi, ii-130 : fa un lento romore costante / la
seguito. documenti sul parentado medici-gonzaga, ii-130 : scusi... v. s
le virtù. francesco da barberino, ii-130 : ad ogni donna tesser donna basta
delle cose della fede. alberto campense, ii-130 : sento poi quanto s'incrudelisca nelle
usare non si dee. cavalca, ii-130 : il lusinghiere per sua adulazione e piacenteria
pigro e indolente. bettincioni, ii-130 : signor, sia maledetto lo spagnolo,
politico o sociale). boccalini, ii-130 : con la mia congiura non cacciai io
mala via. lorenzo de'medici, ii-130 : questa morte in vita ha vólto
-per estens. cuneiforme. gioberti, ii-130 : la bibbia negli articoli più rivelanti è
venexia capitano de levante. pulci, ii-130 : per disfar porcellette / v'eran ben
u più forte possibile. giuliani, ii-130 : io patisco tanto dal pensare sempre a
ffici di posta. giuliani, ii-130 : di guerra non vi parlo,
manca che non precipitino. boccalini, ii-130 : con la mia congiura non cacciai io
si medica. b. davanzati, ii-130 : giulio agreste centurione, di fermezza d'
-sostant. f. casini, ii-130 : se subito si affiggessero monitori,
gesù). lorenzo de'medici, ii-130 : se non era il primo legno,
quasi di sua privativa. balbo, ii-130 : inghilterra sola progrediente ed in quel
(una donna). alberti, ii-130 : crates filosofo irritava una e un'altra
stile pedestre e dimesso. menzini, ii-130 : con l'oscurità ben spesso giostra /
gareggia in esser putta. batacchi, ii-130 : te chiameranno discolo e demente,
/ fatto un seggio supremo. papi, ii-130 : egli di tutte / cose divise
al vantaggio della società. cesari, ii-130 : io ho logorata...
usato colore tornò nel viso. idem, ii-130 : la donna alle figure cognosce la
di qualcosa). spallanzani, ii-130 : per quanto io l'abbia esaminato
antichi la ci lasciarono. menzini, ii-130 : con l'oscurità ben spesso giostra /
nuovamente piana una superficie. soderini, ii-130 : farai certi solchi fondi un palmo,
offeso. giuseppe flavio volgar., ii-130 : di poi temendo che claudio cesare
risonar fabbrin, fabbrino. menzini, ii-130 : ciò non condensi allor che l'aure
confuso le soffocate aspirazioni. ungaretti, ii-130 : per un iddio che rida come
e vanità nutrica. albertano volgar., ii-130 : avrai... il censo
l'ispirazione poetica). menztni, ii-130 : purché alroscurità mentre t'involi,
aggrava, anzi m'adorna. batacchi, ii-130 : ah, di sciorti da sì
l'autorità di capofamiglia. fagiuoli, ii-130 : se talun di voi...
, stirpe, dinastia. segneri, ii-130 : non dirò tanti prìncipi prigionieri o al-
la superficie terrestre. restoro, ii-130 : vediamo la cascione perché saturno otte
1-93: questo lavoro sarà sicurissimo cavour, ii-130 : la nostra marina militare può citarsi
ricatto. menzini, ii-130 : ben vedi come in un congiungo e
uno stato. b. davanzali, ii-130 : fece molte leghe e donò cittadinanze;
3. stremare. restoro, ii-130 : quella parte de la terra dèa èssare
che bisognasse nel detto luogo. soderini, ii-130 : volendo seminarle [le fave]
legato in oro scintillava. caporali, ii-130 : ecco quanto han di bel giammai
un fuoco. arti e mestieri, ii-130 : dopo si spinge il fuoco più fortemente
reazione; incutere terrore. pascoli, ii-130 : il leone e la lupa sono tutti
colui? che vorrà dire? guerrazzi, ii-130 : « soldati », cominciò a
il spirto li avampava. delfico, ii-130 : la fortuna è spesso al fianco degli
predizione astrologica. periodici popolari, ii-130 : voi... credete ancora alle
punti della sua superfìcie. pascoli, ii-130 : nove sono i cieli del paradiso
documenti per la storia dell'arte senese, ii-130 : le signorie vostre provvedino, a
consultasse un tal sapiente. ungaretti, ii-130 : 1 prati hanno una tale tenerezza,
le amorose nereidi oceanine. ungaretti, ii-130 : per un iddio che rida come
non men che altrui. delminio, ii-130 : questi altri pronomi, ti, me
con le battaglie todesche. giuliani, ii-130 : per ora non s'è sentito
caldo: clima subtropicale. restoro, ii-130 : quella parte della terra [dal lato
e tenebroso dei caravaggeschi. lanzi, ii-130 : la posterità ha trovato a questa schiera
. -anche sostant. massaia, ii-130 : nell'alta abissinia, dove il dialetto
marito. benvenuto da imola volgar., ii-130 : nondimeno [antioco] mandòe messi
-trattùccio, trattuzzo. bembo, ii-130 : io ne ho segnate alcuni [errori
si governa. lorenzo de'medici, ii-130 : se non era il primo legno,
con lui in corrispondenza. fanzini, ii-130 : l'avvocato pasqualino è un entusiasta trombettiere
che ne è influenzato. musso, ii-130 : chi vide mai più bel solstizio?
, viva e salubre. bacchetti, ii-130 : la terra non si sana, se
dà bacco stesso, / vuoipulci, ii-130 : dico ch'a voler bene onorallo,
l'aria le zanzare. moravia, ii-130 : avrebbe mandato la coppia felice alle isole
i quali godono e stridono. fagiuoli, ii-130 : ma se talun di voi così
pigliamo el lato. gir. priuli, ii-130 : fu trovato etiam in uno zupom
altrui. borsieri, conc., ii-130 : tutta la concatenazione degli accidenti che
tronfio, borioso. tomitano, ii-130 : illi qui vadent cossì impectorati cum tot