un secolo di abiezione! verga, ii-128 : questa donna che, per ogni trivio
accumula sempre nuovi doveri. panzini, ii-128 : se gli si dice:..
di riposo. giovanni da samminiato, ii-128 : colui che comincia più ferventemente,
sono affocate. donato degli albanzani, ii-128 : affocato di notte l'edificio, e
manto. domenichi [plinio], ii-128 : senza dubbio noi siamo vinti dall'amaranto
vendicato e io difeso. vasari, ii-128 : in questa opera è tirato un tempio
appoggia la mortai natura. mazzini, ii-128 : così voi non v'appoggiate sovr'
, nel vedersi sola. soffici, ii-128 : da anni e anni esse vivevano in
rami di tutto lo scibile. mazzini, ii-128 : le baionette che oggi s'appuntono
molle per asciugarmi gli occhi. pellico, ii-128 : trasse di tasca il fazzoletto,
piena d'asfodeli. d'annunzio, ii-128 : tu conducevi euridice / per mano
nessuno. borsieri, conc., ii-128 : un colto inglese mi ha assicurato che
preziosa. borsieri, cotte., ii-128 : l'autore si distingue...
che voi l'acquistiate. segneri, ii-128 : quali altri auguri volete voi ch'io
della scena. borsieri, conc., ii-128 : l'autore si distingue per finezza
balestra. giacomino pugliese, ii-128 : de li vostri [dolzi] sguardi
sensoriale. ojetti, ii-128 : son pesci stimati dalla più ghiotta
degno di tant'allegrezza. colombini, ii-128 : hovvi scritte parole più che alla mia
felice, beato. cavalca, ii-128 : quelli che beatificano altrui, sono preci-
. domenichi [plinio], ii-128 : giallo... è il fiore
il viso da beona. soffici, ii-128 : beone, giocatore, fanfarone,
e fiuti il baio capriuolo. panzini, ii-128 : la signora adele ritorna col suo
e ne restereste ingannata. aretino, ii-128 : maestro andrea mi menava a le puttane
modi, burbero volentieri. moravia, ii-128 : il rapporto, pur nella sua
/ le schegge ne volar. prati, ii-128 : torbido il cardin stride / delle
. -figur. sarpi, ii-128 : di qua anco nasce che è necessario
spinge sempre in alto. pellico, ii-128 : non avevamo infatti d'uopo d'
tardato profumo alle viole. bocchelli, ii-128 : le piante di limoni e d'aranci
). mattioli [dioscoride], ii-128 : l'altro [aspide] si chiama
. mattioli [dioscoride], ii-128 : quello [aspide] che si
aggravare i miei errori. sarpi, ii-128 : è necessario esplicare in confessione le
). b. davanzali, ii-128 : spaventavali la carestia, e il
e composta sul capezzale. gioberti, ii-128 : il primo tradizionale, guardiano e
mettersi in collegamento. pellico, ii-128 : due prigionieri che vengono a comunicazione
ant. essere situato. guicciardini, ii-128 : non si potesse procedere alle terre
del suo fallo consumò. sarpi, ii-128 : la contrizione non è il solo
e cosmografo e istoriografo. guicciardini, ii-128 : i cosmografi, misurando e dividendo
sperar dolce il languire. metastasio, ii-128 : e bene, al padre ubbidirò
dì gli diedi il cuore. metastasio, ii-128 : sarai, lo giuro, /
dar nel cuore. b. davanzali, ii-128 : al quale [muoiano] sì
cupo alveo dell'onda. ojetti, ii-128 : io mi ritrovo solo davanti alla vasca
preparati alla battaglia. verga, ii-128 : arrivarono sino a darle delle pedate nel
spuntare, svettare. soderini, ii-128 : nate folte [le carote] s'
suonò / il tocco. ungaretti, ii-128 : dolce declina il sole, / dal
delicato che sapeano gustarli. menzini, ii-128 : come vuoi, che dilette e
d'inganni deluditori? a. verri, ii-128 : in molte poi e gravi deliberazioni
superiore di una diversa istanza. beccaria, ii-128 : il più facile spediente, a
fatto del peccato e servo? testi, ii-128 : ma la gloria minor che sia
e lo diporto. giacomino pugliese, ii-128 : perera, / se non fosse lo
/ alberi che diramano pensieri. ungaretti, ii-128 : dolce declina il sole, /
, cortigianeria). prati, ii-128 : d'ogni potente albergo / tu penetri
/ servendo umilemente. giacomino pugliese, ii-128 : perera, / se non fosse lo
la linea del monte albenza. ungaretti, ii-128 : dolce declina il sole. /
il canto ditirambo. giraldi cinzio, ii-128 : i satiri gli saltavano intorno [al
una penna in mano. leopardi, ii-128 : che una lingua per ricca, varia
galla dal fondo dell'anima. ungaretti, ii-128 : dolce declina il sole,
o peccato. b. davanzali, ii-128 : se roma si pigliava senza lui,
cifere: camelina. soderini, ii-128 : le dradette si seminan fra le fave
lo stile). leopardi, ii-128 : che una lingua per ricca, varia
vibrar come una lira. palazzeschi, ii-128 : i giganteschi cipressi d'argento /
gusto mordicativo et acuto. soderini, ii-128 : l'elleboro bianco è differente dal
vie senza complimenti sull'aia. brancoli, ii-128 : espulse dagli occhi finalmente, con
convengono a'santi del cielo. sarpi, ii-128 : è necessario esplicare in confessione le
alli cartaginesi cotal partito. bembo, ii-128 : avendovi io fatta fare offerta per messer
e fedele di costumi. leopardi, ii-128 : ogni lingua perfetta è la più
de'morti e de'feruti. verga, ii-128 : si udì un urlo straziante,
giovanni da samminiato [petrarca], ii-128 : debbe l'uomo risistere alla infamia
. derivato, prodotto. balbo, ii-128 : tutte le nazioni figliate dal congiungimento
d'industria nel popolo. pananti, ii-128 : pressato un re da un povero importuno
tutte si romperanno subito. gelli, ii-128 : circa all'aria,..
folto e con frequenza. brancoli, ii-128 : avvertì l'oscuro fremito di quei milioni
che è fatta la frittata. verga, ii-128 : ora le guardie arrivavano dopo che
falsa, adulatore. cavalca, ii-128 : nel pericoloso stato di questo mondo
in barba di micio'. fagiuoli, ii-128 : chi strippa alla taverna e stassi
s'imbionda. a. cattaneo, ii-128 : le prime biade che imbiondano sulle campagne
ho di costui udito ragionar. nardi, ii-128 : subito che cominciò a muovere
con ogni accuratezza limarle. marini, ii-128 : impiegate voi colà la vostra pietà
al crescer degli anni. menzini, ii-128 : come vuoi che dilette e che
distendersi a terra. ottimo, ii-128 : sonno il prese, dal quale vinto
incolpar che se stesso. foscolo, ii-128 : ahi! se tu mai non tomi
ma incumbersi a gli ecclesiastici. zeno, ii-128 : incombe a questo signore di produrre
di mai non esser lieto. bellincioni, ii-128 : ardita inesorabile e superba / morte
un testo). gioberti, ii-128 : l'integrità risulta dagli argomenti che
di un testo). gioberti, ii-128 : l'integrità [di uno scritto]
(una punizione). segneri, ii-128 : per intimare gastighi ad una città
nell'offerta del comando. segneri, ii-128 : ella è tutta insalvatichita. e
mescolare. m. adriani, ii-128 : promuove [la fortuna] un fatto
- anche sostant. beccaria, ii-128 : quando dentro il termine di giorni
si dà al trovatore. beccaria, ii-128 : ad ogni invenzione di grani che dalle
da quei dottori. patrizi, ii-128 : quel poema... col quale
alla vittoria. andrea da barberino, ii-128 : essendo un dì marmondino a lanciare,
fermo, di confuso spedito. delminio, ii-128 : gli animi, e non li
ai suoi uccelli cerei. moravia, ii-128 : tolta da una scatola una antica collana
leso. giuseppe di santa maria, ii-128 : uno di essi molto principale,
di quella dell'edizione. gioberti, ii-128 : l'integrità risulta dagli argomenti che
naturale e non sentito impero. delfico, ii-128 : non domandavano già essi la libertà
quelle campagne a'forestieri. delfico, ii-128 : non domandavano già essi la libertà politica
dimostrossi ritroso nel corrisponderle. chiari, ii-128 : supposta la verità di questa notizia
esercita i supremi poteri. testi, ii-128 : quel che suol vedersi / qua giù
un agente di pubblica sicurezza. boine, ii-128 : lo consigliava come amico..
(un suono). delminio, ii-128 : gli animi e non li animi diciamo
centro rivoluzionario ed intellettuale. barilli, ii-128 : qui [a stoccolma] la
trame guadagno. a. cattaneo, ii-128 : indegno del pane di cui mi
signore marchese mie signore. pananti, ii-128 : una marchesa... / fe'
a mostri favolosi. cavalca, ii-128 : sono [le sirene] pesci marini
la guardano, imbecilli! moretti, ii-128 : da prima esse si compiacevano dimostrarsi un
. parco, scarso. alberti, ii-128 : delle nostre [parole] saremo massai
che fasciava la testa. gelli, ii-128 : li facevano [i cappucci] con
, così le favelle. guicciardini, ii-128 : la longitudine della quale linea divisono
gruppo di persone melense. delfico, ii-128 : non domandavano già essi la libertà
al fine in egitto. guicciardini, ii-128 : che al nostro emi- sperio non
seguire una determinata terapia. giovio, ii-128 : ascenderà [cesare] al penultimo scalino
mai lor bestiali appetiti. gelli, ii-128 : gli facevano [i cappucci] con
ecc.). cavalca, ii-128 : quanto l'uomo più inalza altrui e
s. maria maddalena de'pazzi, ii-128 : perché la mattina seguente faceva dua
. 0. targioni tozzetti, ii-128 : 'miràbilis iàlapa'. fiori aggruppati eretti
sublime della carne. ungaretti, ii-128 : non è primo apparire / dell'autunno
una febre acutissima. alberto campense, ii-128 : gli uomini sono grandi e gagliardi nelle
dissalino e diventino morbidi. soderini, ii-128 : in lavorando minuzzare sottilmente la terra
fondi motosi del mare. ojetti, ii-128 : sono... le murene simili
. -sostant. ungaretti, ii-128 : dirama solitudine / come da gran
da mangiare gli schiavi. ojetti, ii-128 : sono... le murene
soggetto inanimato). lamenti storici, ii-128 : prima che io fosse a tal porto
greca classica). patrizi, ii-128 : quel poema similmente, o nutètico o
perdere tempo. i. nelli, ii-128 : che avete messo l'oche in pastura
odierno a me felice! segncri, ii-128 : che n'è di presente? andate
onirocri- tica. manni, ii-128 : in questo tempo... par
riferimento a corpi animati. ojetti, ii-128 : sono... le murene simili
; esortatorio. patrizi, ii-128 : quel poema... nutetico o
-far originare. alberto campense, ii-128 : tutti questi fiumi nascono in luoghi
facilità). giuliani, ii-128 : se non so che state bene,
di famiglia molto tacerebbe. fagiuoli, ii-128 : chi torna a casa cotto, e
o 6 / 8. rovani, ii-128 : un gentile ufficiale le porgeva la mano
. s. caterina da siena, ii-128 : senta il lume della fede viva
s'adora. catzelu [guevara], ii-128 : amando lo spirito santo il padre
della botte: spina. straparola, ii-128 : la donna, che le prestava intera
in genere). cavalca, ii-128 : gli adulatori sono assimigliati alle sirene
schiarea, la genziana. vittorelli, ii-128 : abborro il petrosel, né il
agg. piallato. alberto campense, ii-128 : produce quercie e roveri molto più
piazza d'armi). giuliani, ii-128 : se non so che state bene,
. dimin. picconilo. ristoro, ii-128 : fiumi e acque picolelle. zanobi da
pietà da empiezza. albertano volgar., ii-128 : la pietà è virtù per la
s. maria maddalena de'pazzi, ii-128 : jesu disse che era lo sposo
mia lira. idem, gr., ii-128 : già del piè, delle dita
acqua / della novella piova. bersezio, ii-128 : tommaso salicotto... non
suo nome al mar diurno. bocalosi, ii-128 : s'io non m'inganno,
o di profondo scadimento. cavalca, ii-128 : quelli che beatificano altrui sono precipitatoli;
alla dannazione. cavalca, ii-128 : quelli che beatificano altrui sono precipitatoli;
guardia di finanza. beccaria, ii-128 : ad ogni invenzione di grani che dalle
modo eccellente. l. pascoli, ii-128 : ballava assai bene, sapeva addestrar
durata. -plebeo. bellincioni, ii-128 : sopra il ricco sepolcro e le fredde
gittarono tutto nella polve. santi, ii-128 : frattanto c'imbattemmo in una via romana
colli appenninici meraviglioso. de amicis, ii-128 : da tutti i crocicchi si vedono
, amor vinse la punta. giovio, ii-128 : i due mastri delle cerimonie sono
fresche le radici la estate. idem, ii-128 : terreno grassissimo e lavorato a due
e adulatorio; ruffianesco. emanuelli, ii-128 : le botteghe degli orefici arabi si susseguivan
andar nel suo quarto. monti, ii-128 : ristori che mi ha ceduto il quarto
alla soppressione de'mestrui. vittorelli, ii-128 : abborro il petrosel, né il
che cuoce tosto li legumi. restoro, ii-128 : anco lo diluvio potarea fare li
al mio singnore. pallavicino, 10- ii-128 : compiacciasi v. r. di rendergli
nismo ignorante. vocabolario filosofico-democratico, ii-128 : rousseau vi vedeva [nella
/ di gioventù salivi? fanzini, ii-128 : un rimprovero... una lode
qualità, pregi). menzini, ii-128 : siccome son degli edifici estratti /
, non questo ad avvilirli. panzini, ii-128 : un rimprovero... una
termini d'un modesto riguardo. menzini, ii-128 : neghittoso e tardo / stimi chi
e fa grande suono. restoro, ii-128 : già semo sufi en tale monte:
della umanità. c. gozzi, ii-128 : mossa a compassione d'una mente
piano. b. davanzati, ii-128 : questo esercito si fermò a fano,
sfilano innanzi ai medesimi. giuliani, ii-128 : se non so che state bene
l'abi saputo. documenti perugini, ii-128 : che ciascuno giudeio avetante nella città
sciro nel borgo falero. santi, ii-128 : viddemo dapprima avanzi di bottini e
parte offesa del male. giusti, ii-128 : non vorrei essere svisato né in bene
e scapigliarsi nelle libidini. fagiuoli, ii-128 : chi 'n pregiudizio nostro si scapiglia:
aria un tremolio incessante. moretti, ii-128 : nel lasciarlo lo saluta con un arrivederci
nell'uso, rifiutato. lanzi, ii-128 : essi conoscono il filosofo, non da'
(le lacrime). brancati, ii-128 : espulse dagli occhi finalmente...
per error veramente. b. tasso, ii-128 : stempra quel ghiaccio adamantino e duro
semplicità del suo dire. moravia, ii-128 : il rapporto, pur nellasua burocratica secchezza
-scendere da cavallo. marini, ii-128 : « ben divisaste » ripigliò l'altro
. catzelu [guevara], ii-128 : se gli fosse possibile che l'
informazione). c. campana, ii-128 : questa deliberazione udita per sicura via
/ miei preghi ascolta. tommaseo, ii-128 : l'azione... dev'essere
, bielorusso, ucraino). leopardi ii-128 : riceva, sempre che vuole, tutte
, tralasciato per dimenticanza. sarpi, ii-128 : non si ricerca altro se non che
lavorata). g. averani, ii-128 : questo diamante... mai apparve
sie'tu cossi andata? straparola, ii-128 : sia la ben trovata la mia
6. ant cavo. restoro, ii-128 : già semo usuti en tale monte:
. distruzione, rovina. cavalca, ii-128 : gli adulatori sono assimigliati alle sirene,
. f f latini, ii-128 : l'amico di fatto è teco a
-anche sostant. soffici, ii-128 : beone, giocatore, fanfarone, spendaccione
il vino dalle botti. straparola, ii-128 : presa la spina che era in un
è una cosa balorda. ojetti, ii-128 : son pesci stimati dalla più ghiotta
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-128 : iesu disse che era lo sposo
i favori. c. gozzi, ii-128 : egli sprezzò tutte le mie ragioni,
han potuto intraprendere gli studi. fagiuoli, ii-128 : né della casa avendo alcun pensiere
le movenze della scrittura. menzini, ii-128 : neghittoso e tardo / stimi chi,
belle / strippare a crepapelle. fagiuoli, ii-128 : chi strippa alla taverna e stassi
fuoro lasciate di dire. restoro, ii-128 : quando lì andavamo sù per esso
rustica gente. b. davanzali, ii-128 : l'armata fu supplita di dalmati.
. -otturare. straparola, ii-128 : la donna, che le prestava intera
pappardelle al pomodoro. n. ginzburg, ii-128 : il bambino ora camminava e parlava
che non vi era. monti, ii-128 : avevo date alcune pietre incise a
superato, obsoleto. ojetti, ii-128 : taluni [pesci] mi pare che
co'tu amastrato m'aie. straparola, ii-128 : sia la ben trovata la mia
e di tutto rilevo. bellori, ii-128 : mostrò l'industria del lavoro in questo
pigro la ritardata fatica. delfico, ii-128 : chiedevano la libertà delle persone,