solchi di meteore più vive. panzini, ii-121 : anguilla e vin di bosco,
suono gli accenti delle parole. carena, ii-121 : chiamasi accento la posa stessa che
con accento si segnano. carena, ii-121 : accento, è un segno formato con
...]. de sanctis, ii-121 : nell'amore può principalmente il poeta
.. sono vizi tutti. baretti, ii-121 : una qualche gelosia fra i capi
nobilissima arte nell'andare. giusti, ii-121 : in tutta questa composizione v'è un
stelle a mezzo il verno. giusti, ii-121 : credo bensì di non avere mai
divenire rancido, ammuffire. soderini, ii-121 : faranno [i cavoli] nel tempo
col non riuscire più bene. deledda, ii-121 : tutta questa ostentazione, tutto questo
le cellette dell'alveare. deledda, ii-121 : le api suggevano le rose canine
o gusto di mangiare. pellico, ii-121 : siccome la mia salute s'andava
magalotti, ii-121 : sottoporsi a quel giogo, che tanto
che la pena fosse arbitraria. baretti, ii-121 : ecco le speranze che gl'inglesi
ben condito e cotto arcibenissimo. baretti, ii-121 : il marchese... sta
la signoria dell'arcipelago. baretti, ii-121 : stia il turco saldo ancora due
le specie per anni interi. pellico, ii-121 : erano tre minestrine leggerissime al giorno
cantilena lunghissima delle falciatrici. panzini, ii-121 : i sorveglianti delle valli sono distribuiti
attaccata intorno al berretto. deledda, ii-121 : la primavera romana non lo commoveva
vostra molto asciutto. l. bellini, ii-121 : oh qui ne vorre'un ruotolo
a guisa d'uno attratto. sacchetti, ii-121 : chi ha una figliuola atratta o
stesso. confalonieri, conc., ii-121 : appunto perché si esige dallo storico
tiene in barbagrazia. b. davanzati, ii-121 : rossio regolo impetrò da vitellio in
. il cielo è immacolato. panzini, ii-121 : una lieve bava di vento aveva
in bilico mi vedo. monti, ii-121 : faypoult non dissimula che l'affare
benissimo a un frate. panzini, ii-121 : ma riferire testualmente le le lettere,
). pier della vigna, ii-121 : per la vertude de la calamita
delicate, ecc. soderini, ii-121 : se i freddi gli nocessero [ai
s'era posto alla grammatica. pellico, ii-121 : ei mi disse in cattivo tedesco
lusingasse di poterla scapolare. panzini, ii-121 : la cattura di un fiocinino permette
saluta già vicina. parini, giorno, ii-121 : il buon nocchiere...
di compagni quasi sudditi. metastasio, ii-121 : compagni dalla cuna / tu ci
dell'agente all'agente. sarpi, ii-121 : si diceva ben in difesa che la
mila e più franchi. panzini, ii-121 : la battana rimane confiscata, ma
gran dimostrazione d'amore. pellico, ii-121 : una mattina, spazzando, colse
di bei pergolati di aranci. giordani, ii-121 : tu non hai da temere che
e constrizioni di pedagoghi. soffici, ii-121 : l'assoluta definitiva povertà entrò nella
e crampi allo stomaco. bocchelli, ii-121 : in estate scoppiò fra i gatti della
crapula e dal sonno. soderini, ii-121 : ferma il cavolo la crapula.
vecchiezza con sì lungo pianto? vasari, ii-121 : essendo egli macero dalle fatiche ed
pastori [ecc.]. metastasio, ii-121 : compagni dalla cuna / tu ci
grande gioia. ser giovanni, ii-121 : ed io guardava nel bel viso
si misero a seguirlo. sarpi, ii-121 : seguendo l'intimazione fatta all'abate
rispetto al secondo. de sanctis, ii-121 : chiamo poeta colui che sente confusamente agitarsi
ed altre alquanto acciaccate. verga, ii-121 : allora, dopo cinque minuti,
si andassero sommamente diminuendo. milizia, ii-121 : a misura che il gusto diminuì
/ io pigro ancora. caporali, ii-121 : « ma voi sedete giù, ché
; diventare sbiadito. soderini, ii-121 : ogni poco di vino che si metta
imperadore. b. davanzali, ii-121 : far nuovo consolo, se quel che
rea convulsion di stelle isteriche. cesarotti, ii-121 : ii timore è padre dei fantasmi
di pena, d'infamia'. rovani, ii-121 : era già stata lodata alle prove
faccia del medico ricevetti. folengo, ii-121 : quivi la fame su l'erboso
-celeste dongèllo: angelo. folengo, ii-121 : quel viso e guance sì leggiadre /
rappresentar le parti principali. rovani, ii-121 : era già stata lodata alle prove,
, la perfezione, ecc. gioberti, ii-121 : ogni forza, essendo attiva per
adorò la santissima eucarestia. nardi, ii-121 : giovanni ecolampadio di basilea e uldarico
al procedimento logico. labriola, ii-121 : l'incongruenza logica fra le due sfere
preda alla francesca face. testi, ii-121 : non di maggior beltade / fu
: fegatella. aretino, ii-121 : -quanti basci ha ella dati a la
il mio si stanca. arici, ii-121 : rise il daco, lo scita e
abbracciando. a. f. doni, ii-121 : li precetti dell'uomo savio debbono
di frodo delle valli. panzini, ii-121 : calata la notte, comincia il lavoro
, staticità, fissità. segneri, ii-121 : 'stagno', per la fissezza, per
cose debole e fluttuante. de sanctis, ii-121 : chiamo poeta colui che sente confusamente
spiritual forme adequate. de sanctis, ii-121 : chiamo poeta colui che sente confusamente
la paga sua. a. pucci, ii-121 : ella, pensando che senza promettere
di giustizia). monti, ii-121 : il re di napoli va proseguendo con
fiere sonando vari strumenti. panzini, ii-121 : il fiocinino caccia di frodo la notte
al figur. menomato. vallisneri, ii-121 : così veggiamo che dopo certe febbri
come epiteto affettuoso. aretino, ii-121 : -quanti basci ha ella dati a la
picciola. foscolo, gr., ii-121 : i montanini zefiri fuggiaschi, / docili
marte t'imbocchi? l. bellini, ii-121 : come tutti fratelli a un modo
prove. gonfalonieri, conc., ii-121 : pur troppo ci è forza prestar
una grazia: concedergliela. boccalini, ii-121 : sua maestà... poteva gratificarla
, il naso gocciolante. sarpi, ii-121 : veramente questo è un modo grazioso di
suo senno non sappia danzare. aretino, ii-121 : se non fosse per rispetto di
tracotante. l. bellini, ii-121 : per dinotare /... /
/ empito d'ira! metastasio, ii-121 : la libertà ti rendo; /
ignaziana società al precipizio. balbo, ii-121 : si pose allora quella massima fatale '
alle loro abitudini primitive. pascoli, ii-121 : non più libera era la volontà
e fruttiferi, ora impaduliti. perelli, ii-121 : erano state prosciugate altre simili porzioni
informato di qualcosa.. monti, ii-121 : imparo in questo momento che sono
la pietà di questa donna. giordani, ii-121 : tu non hai da temere che
egli ha in dosso. niccolini, ii-121 : abbracciai la rapita: ella sottratta /
a provocare gli incubi. filangieri, ii-121 : dal suicidio io passo a'delitti d'
di giudizio; asservito. moravia, ii-121 : erano... in una posizione
dio, continui oratori. cebà, ii-121 : il cittadin... innamorato
l'innocenza de'primi padri. pascoli, ii-121 : senza voci di abitatori, nell'
parte superiore. m. adriani, ii-121 : distesa... la mano all'
fatti del re giacomo. milizia, ii-121 : statue d'uomini che servivano di cariatidi
l'immissione o l'estrazione. monti, ii-121 : ritornando sulle cose del nostro interno
batte ciglio. a. verri, ii-121 : que'miseri invocavano la vendetta del
dalle alterazioni intrinseche. della casa, ii-121 : quanto poi a'movimenti e pericoli
delle acque. parini, giorno, ii-121 : giacque [il nocchiere] / affamato
su della porta siede. baldo, ii-121 : quel fatto, che clemente xiv,
, malmenarlo, maltrattarlo. batacchi, ii-121 : privo ornai dell'uso di ragione,
sposa allato. parini, giorno, ii-121 : giacque / affamato, assetato, estenuato
castello co la porta serrata! bellincioni, ii-121 : piangi, partenopé, piangi el
nascosto. francesco da barberino, ii-121 : come non late il negro nel
esaltazione, celebrazione. cavalca, ii-121 : [ii] peccato degli adulatori.
lembi di ricordi lontani. ojetti, ii-121 : a fior del mare rovine che
, corrompere. albertano volgar., ii-121 : dal cuore vengono i rei pensieri,
-vigore fisico; forza. moretti, ii-121 : erano questi gli ultimi mesi della sua
a loggia. berni, 19-12 (ii-121 ): a loggia m'ha costui due
significa mal di pietra. vasari, ii-121 : essendo egli macero dalle fatiche ed
colla limatura del marte. zeno, ii-121 : la mattina prendo una bevanda poco
. 0. targioni tozzetti, ii-121 : 'dodecateon meadia... meadia
, che produce le feccie. spallanzani, ii-121 : l'acqua nella più parte de'
di fuori s'apprende. lemene, ii-121 : quanto dal senso uman, suo
l'eccellenti dalle mezzane. lanzi, ii-121 : dipinsero infinite cose or buone or
, corporeità. lorenzo de'medici, ii-121 : fuga le nebbie e la terrestre
danni. c. campana, ii-121 : spesso a'luoghi stretti [i giorgiani
: perire nelle acque. segneri, ii-121 : resterà egli di penare allor quando
gliel'offusca. lorenzo de'medici, ii-121 : fuga le nebbie e la terrestre mole
lutto). francesco da barberino, ii-121 : come non late il negro nel
sarebbe giamai potuto avedere. giordani, ii-121 : tu non hai da temere che invidia
non v'à nociménto. ristoro, ii-121 : deano èssare l'isole e. llo
austera e solenne. de amicis, ii-121 : uomini e donne hanno nel portamento del
annientamento, morte. bandello, ii-121 : morta è colei che sola questa notte
maggiori e più pronti. tortora, ii-121 : egli... si risolvette a
farà qualche altra opera onorata. giordani, ii-121 : tu non hai da temere che
. benvenuto da imola volgar., ii-121 : anibaie era appresso al re in grandissimo
). o. targioni tozzetti, ii-121 : 'primula auricula':...
si fingono di tali drappi. bellori, ii-121 : degno di unica lode nello stile
nei fondali bassi. fanzini, ii-121 : il barcaiuolo ritto a poppa..
è inferiore al vero. pindemonte, ii-121 : giocondo fora / la da me
calzante di parassitismo ». moravia, ii-121 : essi [i poeti] erano,
in una lotta). pisacane, ii-121 : come prodi poi si pareggiavano. per
e penzolò nel vuoto. pascoli, ii-121 : in un monte opposto e contrario
un coro di donne. ojetti, ii-121 : sul pianoro il vento corre senza posa
o nella scultura. bellori, ii-121 : degno di unica lode nello stile suo
della grassa cena. è. davanzati, ii-121 : sotto l'ombre di bei giardini
lo debito. lorenzo de'medici, ii-121 : a te [dio] dolce riposo
/ a star insieme. giuliani, ii-121 : per carità, non state mai più
in modo poetico. de sanctis, ii-121 : chiamo poeta colui che sente confusamente
, nominata mantova. ambrogio contarini, ii-121 : esso governando il cavallo passò di
). b. davanzati, ii-121 : sotto l'ombre di bei giardini,
sedenzie e ponti portatili. guicciardini, ii-121 : deliberando [consalvo] di tentare di
che aspiran insaziabilmente spagnuoli. fagiuoli, ii-121 : se avverrà che ben si conti
donarci una qualche cosa. giuliani, ii-121 : per carità, non state mai
/ col cenno onnipotente. gozzano, ii-121 : -che sete di baci! /
ancora? / tutto riparerò. giuliani, ii-121 : io ho avuto una forte bussata
vita). de sanctis, ii-121 : questo stato è transitorio; ben presto
d'esser nomati uomini. pallavictno, ii-121 : parve all'impe- radore che tal
conferme o riscontri sicuri. monti, ii-121 : siccome però questa nuova mi viene da
de'suoi peccati misericordia. giuliani, ii-121 : io ho avuto una forte bussata
uscisse per gli occhi. batacchi, ii-121 : suol, dormendo, / raddoppiare i
loro ventre un nume. batacchi, ii-121 : privo ornai dell'uso di ragione,
propria di dio. papi, ii-121 : sebben sull'ale / de'più ratti
tenuti su coi puntelli. moravia, ii-121 : da un poeta o da uno staffiere
tale periodo storico. delfico, ii-121 : l'epoca del secondo tarquinio è pur
altro gli semplici riconforta. baldi, ii-121 : ella, che vide / me
la vita mia da lui. boccalini, ii-121 : le più sublimi dignitadi dai prencipi
una tela. l. pascoli, ii-121 : aveva cominciati due quadri in tele
a ricorsoio: smodatamente. soderini, ii-121 : alcuni beono prima due bicchieri d'
/ eravam già venuti. alberti, ii-121 : alle tempeste del verno ne addestriamo
rimettersi della spesa fatta, del liani, ii-121 : la malattia mi ha recato molta spesa
esempio di rintuzzata arroganza. arici, ii-121 : gli orgogli rintuzzati e tire / e
gli aspetta. lorenzo de'medici, ii-121 : a te dolce riposo si conduce,
- anche assol. giovio, ii-121 : adunque non sarò più longo se non
il suon di squille. straparola, ii-121 : com'è possibile che questi uomini
disse con grandissima divozione. grossi, ii-121 : non sia / ch'esca a
o poco inante. b. tasso, ii-121 : come padre amoroso, / che
tali schemi). labriola, ii-121 : aristotele... fu inteso a
-cresta dell'onda. d'annunzio, ii-121 : nei mari le prime / onde squam-
di una persona. stieri, ii-121 : l'acqua bollente non è buona per
de'cavalieri. giuseppe flavio volgar., ii-121 : armati che lui gli ebbe,
sconcerto delle funzioni digestive. bacchetti, ii-121 : quantunque agile e robusto, [il
l'irritazione. b. davanzati, ii-121 : contro a cecina prima l. vitellio
pargolette dive. g. prati, ii-121 : dai dolor che arrivano / là dai
predicare o n. ginzburg, ii-121 : conobbi... alcuni contadini.
'lo sfriggolio delle pipe'. moretti, ii-121 : era una lampadache si spegneva piano piano
sorvegliar tutto il palazzo. fanzini, ii-121 : quando la pupilla non si schiude
rugginoso, sembrava abbandonato. gozzano, ii-121 : biancheggia sospesa / in fondo al
persona). b. davanzati, ii-121 : fa legar e sabino prefetto de'pretoriani
ci scrivono da vienna. giacosa, ii-121 : ieri sera devo esservi sembrato supremamente
estrema miseria. berni, 19-12 (ii-121 ): non sia io nel mondo mai
dei turchi. b. davanzali, ii-121 : avendo spediti alla guerra cecina e,
malasorte. l. bellini, ii-121 : la sperpetua, il satanasso, /
e dopo il diluvio. brancati, ii-121 : le lacrime... gli piovevano
seguito alla cottura. ambrogio contarmi, ii-121 : a di 14 che fu la vigilia
di squamoso argento. d'annunzio, ii-121 : nei mari le prime / onde squammose
fino al mio arrivo. batacchi, ii-121 : privo ornai dell'uso di ragione,
la loro lingua taciamo. marini, ii-121 : buona pezza stette l'infelice quale statua
-scherz. sazietà. panzini, ii-121 : anguilla e vin di bosco, alternati
: flauto d'osso. gianelli, ii-121 : la seconda qualità degli stromenti è quella
s'intendeva di stregoneria. filangieri, ii-121 : dal suicidio io passo a'delitti
studio universale degli uomini. labriola, ii-121 : come fu il primo [aristotele
l'apparizione di succubi. filangieri, ii-121 : dal suicidio io passo a'delitti d'
senno giù pel tratture? moretti, ii-121 : mia madre s'era perfino stancata di
catzelu [guevara], ii-121 : tra i più eletti ho eletto paulo
giù come segugi. ambrogio contarini, ii-121 : la mattina vennero tre tartari con
, perché sarebbe troppo tedio. alberti, ii-121 : se pure il tedio delle nevi
modestia nelf'homo technicus'. moravia, ii-121 : ci riducevano tutte infangate, con
città statuti di perugia del 1342, ii-121 : e1 capo tosseratoglie. s. bonaventura
anche sostant. petrarca volgar., ii-121 : lasciatovi parte dell'esercito, lui col
ne scarna. bandello, 2-44 (ii-121 ): per lo contado di rossiglione
popolo. confalonieri, conc., ii-121 : si ha... il coraggio
protezione e difesa. guicciardini, ii-121 : si dirizzò [consalvo] con la
cosa andrebbe ad unirsi insieme. spallanzani, ii-121 : primieramente osservo che l'acqua nella
vermettello. -vermétto. segneri, ii-121 : vuol dire che peneranno infino a tanto
resistenza dei pedali allo moscovia. baretti, ii-121 : unarottapoiounqualchemorboepidemico, o una qualche
. letter. fiammiferaio. imbriani, ii-121 : conchiusel'intemerataalloschiller..., dicendoglidi