abito mentale, indole. magalotti, ii-115 : tutta la lor fede si riduce a
fortuna accarezza i peggiori. baretti, ii-115 : non occorre che io ti raccomandi d'
. sempre. pier della vigna, ii-115 : in vostra spera vivo, donna
gran passi. idem, gr. ii-115 : sull'ardenti ale s'affretta / alle
ammassi inintelligenti di erudizioni. deledda, ii-115 : qui non esistevano più né stelle
ed ammazzi l'anima. baretti, ii-115 : se tutti lo conoscessero intus et
non andasse molta gente. sacchetti, ii-115 : il digiuno amorta molti vizi e leva
che annegò completamente l'altro. beltramelli, ii-115 : volesti annegare l'anima tua nella
te dalla tua ria madrigna. mazzini, ii-115 : e un ardore, una concordia
e. visconti, corte., ii-115 : prospettive simili all'apparenza delle cose
... famiglia. deledda, ii-115 : veduta attraverso... la suggestione
sogna il paese strano. panzini, ii-115 : in cospetto del mare sorge uno dei
si tenda. francesco da barberino, ii-115 : guarda ver l'innocente tender l'
ben contrarie fra loro. mazzini, ii-115 : v'hanno contrade, dove le pessime
la nonna e tutti. achillini, ii-115 : tratanto conservatevi, ch'io, augurandovi
e per vostra reputazione. giusti, ii-115 : ditelo al grossi da parte mia
alla fine del seicento. ojetti, ii-115 : nella tranquilla luce del tramonto la
non di basso lignaggio. aretino, ii-115 : scrivendole quanto io l'amo,
melodia il disperato biancore. panzini, ii-115 : di là del canale si apriva
più belle. panni, giorno, ii-115 : su l'oceàno ancora / perigliosa
magazzino degli attrezzi. guerrazzi, ii-115 : il nemico per salvarsi dalle molestie
cappa il suo nome indegno. ojetti, ii-115 : ezekiele guardascione, col cappa,
vie del sole. d'annunzio, ii-115 : non l'ebrietà della strofe /
un patriarcato. tramater, ii-115 : 'cartofilace 'ministro della chiesa
scopa e il sepontino. gioberti, ii-115 : lo studio dei testi e dei
, di albero. latini, ii-115 : ma el non vorria dare / di
aprì poi la vena. d'annunzio, ii-115 : non l'ebrietà della strofe /
dial. biacca. caporali, ii-115 : prima la fronte di allegrezza scossa /
l'effetto suo naturale. monti, ii-115 : la debolezza di le-brune, accessibile
si divertì a gridare. d'annunzio, ii-115 : non l'ebrietà della strofe /
giorno sempre più confermando. giordani, ii-115 : confermò i suoi cittadini contro le insidie
essere reciproca sempre mai. vasari, ii-115 : per avere ingegno buono e versatile
contendenti. -figur. panzini, ii-115 : il tramonto, indi il crepuscolo,
paglia, e senza covo. prati, ii-115 : e la sua casa poveretta un
, far da mangiare. novellino, ii-115 : fu uno chiamato tento, il quale
tetti, maggiori delle tue. vasari, ii-115 : avendosi a ricoprire la chiesa della
i fiorentini. francesco da barberino, ii-115 : guarda ver l'innocente tender l'
sola con- tinovata fossa. vasari, ii-115 : avendosi a ricoprire la chiesa della
fortor di carname riverso. ungaretti, ii-115 : morte, nuda parola, /
adempia li nostri longhi disii. aretino, ii-115 : accortomi che amore fa di voi
dall'autorità superiore. monti, ii-115 : se la destituzione dei rappresentanti
/ nuvole a i monti. verga, ii-115 : il crepuscolo moriva nell'occidente,
s. caterina da siena, ii-115 : oh inestimabile diletta carità, ben
-figur. pier della vigna, ii-115 : amando con fin core e con
ricorrere ad una causa. boine, ii-115 : il cugino venuto da genova per l'
nave va via. donato degli albanzani, ii-115 : gli pareva che tutti quegli,
combatterlo senza averlo riconosciuto. colletta, ii-115 : que'tristi... accorrevano
per sua ministra e serva. milizia, ii-115 : in egitto il dispotismo della ragione
cosa né l'altra. pascoli, ii-115 : quanto diversi da questi dotti, nutriti
dottore massimo di santa chiesa. pascoli, ii-115 : ascende l'uomo nella spera del
reminiscenze, di echi. serra, ii-115 : ne''trionfi'noi troveremo li echi
a compiere la vittoria. d'annunzio, ii-115 : governano ordigni più snelli /
esposto in pubblico agli occhi. pananti, ii-115 : a un saggio un prence i
di fanatica passione delirante. ungaretti, ii-115 : scava le intime vite / della
fantastichi sogni il senso adopre. caporali, ii-115 : ma, perché giudicar l'animo
avete ambe le chiavi. caporali, ii-115 : or datemi favore, / o tenace
favoreggie- vole avuta. caporali, ii-115 : stassi il naso fecondo in sé
se non facile e seconda. vasari, ii-115 : perché tale opra avesse fermezza nelle
'basta a impermeabilizzare. moravia, ii-115 : sebastiano si buttò bocconi sul soppalco
in fin del fosso. leopardi, ii-115 : vedi l'ultima pagina delle annotazioni
giunte a miser fine? aretino, ii-115 : tacerò? parlerò? nel tacere è
ancora poco capace di reflessione. pananti, ii-115 : a un saggio un prence i
(di lava). verga, ii-115 : nel tempo istesso che l'immensa fiumana
meotide e l'eusino. colletta, ii-115 : flottiglia repubblicana uscita nella notte del
amore cominciai a pensare. battista, ii-115 : le ragioni, s'io non
del proprio destino. pananti, ii-115 : a un saggio un prence i suoi
a compierla. a. cattaneo, ii-115 : quando sono in frangente di combattere
verzure frementi al vento. idem, ii-115 : me ne andavo... attraverso
sé noi si contrasta. achillini, ii-115 : quelle incorruttibili ed eterne bellezze del cielo
vampe / nell'oscura faccia. verga, ii-115 : sul brulicame nero e indistinto di
si sarebbe pur meritata. giusti, ii-115 : quei galantuomini di lugano...
per amore. b. davanzali, ii-115 : un de'quali [mangani] grande
nel governo della giustizia. guicciardini, ii-115 : l'esercito,...
del suo petto sgombra. folengo, ii-115 : esser può dunque ch'un fral
astenere da'vostri peccati. parini, ii-115 : gridan le leggi, è vero;
da polli imbratto. ambrogio contarmi, ii-115 : mi misse davanti pan da bisogno
scompigliare. giuseppe di santa maria, ii-115 : in que'paesi un solo basta
o il canto del gallo. ii-115 : qualche volta lo studente, dalla cattedra
imparar greco o caldeo! straparola, ii-115 : noi faremo un poco di essaminazione
colpe del commesso scelo. musso, ii-115 : questi sono i soldati di cristo,
celesti beni impingue- rassi. pascoli, ii-115 : ascende l'uomo nella spera del sole
con sospiri e lacrime. tasso, ii-115 : le voci de la plebe o de
più bizzarro il giuoco sembrerà. giannone, ii-115 : [la scienza di dio]
gli stessi movimenti. a. cattaneo, ii-115 : ogni qualsivoglia impresa nuova, diffìcile
i bei sudor più vivo. marini, ii-115 : proferì leonida questi detti con volto
esaltato. ser giovanni, ii-115 : appio tutto mesto ed infuriato si
5. maria maddalena de'pazzi, ii-115 : lo spirito santo inspirava, che vuol
sol da bestie culti. caporali, ii-115 : torta e grossa è la bocca,
impiccione. bandello, 2-44 (ii-115 ): giulia fin alora non s'era
un'aperta negativa. c. gozzi, ii-115 : le audaci inurbane maniere con le
il filo alle difficultà. monti, ii-115 : a misura che la francia si mostra
, infastidito. ser giovanni, ii-115 : perché io vi veggo tutti irritati,
lambiti da freschi ruscelli. massaia, ii-115 : la dimane verso le nove si
alla legge di società. pagano, ii-115 : dalle tante oppi- nioni diverse,
costumi modesti ed integerrimi. caporali, ii-115 : prima la fronte di allegrezza scossa
la malsanìa! a. pucci, ii-115 : sesta [piaga] fu generale
a destra. caporali, ii-115 : benché di ogni candor, di ogni
zoxo / tirerai. ambrogio contarmi, ii-115 : ne fu disteso avanti un cuoio
(il sopracciglio). ojetti, ii-115 : ezekiele guardascione, col cappa, saracino
sacerdote che dona quattrini. segneri, ii-115 : da qual- sisia meschinissima povertà potrebbono
mesia. b. davanzali, ii-115 : voltatosi a'mesici, li predicava
dell'adulazione. c. dati, ii-115 : l'osservar tante regole è mestier da
f. f. frugoni, ii-115 : alcuni per sovranome il chiamano [
fini salutari. albertano volgar., ii-115 : quello poniamo noi per nostra utilità
, preciso, puntuale. papini, ii-115 : senza ricorrere alla storia delle scienze
e l'odorato. m. adriani, ii-115 : i quali bramando oggidiani vituperatori de'loro
con il nodo alla gola. brancati, ii-115 : « sì, mi are che
con la particella pronom. caporali, ii-115 : torta e grossa è la bocca,
od obbedisco al padre? manzoni, ii-115 : già le destre hanno stretto le
dell'architettura ogivale. de amicis, ii-115 : vicino alla piazza del mercato v'è
senza essere apertamente intesi. manzoni, ii-115 : l'han giurato: altri forti a
). ulloa [castagneda], ii-115 : gli avevano già rotta la stanteirla
. a. f. doni, ii-115 : la plebe bisogna fuggire, l'opinio-
aveva sette cerchi di muraglia. caporali, ii-115 : torta e grossa è la bocca
o pochi o tutti. cesari, ii-115 : dante... voleva che l'
de'giuochi olimpici. d'annunzio, ii-115 : ierone di siracusa, / senòcrate
, spartire. pindemonte, ii-115 : i più amici congiunti e i più
ha mercadante in sua ragione. nardi, ii-115 : vedendo l'imperadore che gli animi
suo servizio. l. pascoli, ii-115 : accortisi della vivezza e prontezza dello
punto solo delle sue deliberazioni. tasso, ii-115 : io son così pronto a darle
di metallo del rabbio. moretti, ii-115 : le matasse di reti; le trappole
di un bene mobile. moretti, ii-115 : ecco dunque la casetta d'un pescatore
ogni luogo sta male. grossi, ii-115 : piacesi allo specchio e le divise
piangi è forse in vita. bellincioni, ii-115 : piangesi or di lion quel bel
di sofferenza spirituale. baldi, ii-115 : un pezzo è che sediamo, il
, diviene indigenza. periodici popolari, ii-115 : la carità, secondo gli altri,
. a. f. doni, ii-115 : la plebe bisogna fuggire, l'opmionacce
maria. a. verri, ii-115 : il quale esempio di maravigliosa crudeltà
di persone in movimento. deledda, ii-115 : qui non esìstevano più né stelle,
reato). albertano volgar., ii-115 : più santa cosa è lasciare non
spina, punta acuminata. cavalca, ii-115 : l'uomo fa la siepe delle spine
/ mi trafiggono il petto. cebà, ii-115 : dalle punture poi dell'invidia potrà
sostanze di qua giù. achillini, ii-115 : quelle incorruttibili ed eterne bellezze del
col 'sol '. gianelli, ii-115 : un intervallo composto di tre tuoni si
della spiaggia. moretti, ii-115 : le matasse di reti; le trappole
-tartaro dentario. caporali, ii-115 : torta e grossa è la bocca,
petto rappresentano tutto armato. caporali, ii-115 : prima la fronte di allegrezza scossa
e l'usa sempre. bellori, ii-115 : queste due figure sono raramente disposte
e radicie ancora. ambrogio contarmi, ii-115 : mi misse davanti pan da bisogno,
(le guance). caporali, ii-115 : prima la fronte di allegrezza scossa /
(un rapporto). brancati, ii-115 : l'indomani... l'amicizia
in italia dell'imperadore. tortora, ii-115 : a parigi... si rinforzò
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-115 : i santi rin- fluivono in esso
marito in seconde nozze. ottimo, ii-115 : qui tocca come... piccola
che le mangiano. m. adriani, ii-115 : non ci avvenga come a'golosi
fiammella di carmino intenso. ungaretti, ii-115 : morte, muta parola, /.
ne'vetn della finestra! soffici, ii-115 : andavamo in brigata per qualcuna delle
a una richiesta. giovio, ii-115 ^ il generoso papa paolo sta saldo come
. a. f. doni, ii-115 : la plebe bisogna fuggire, l'opinio-
cosa pubblica ne scapita. cavour, ii-115 : io credo che la disciplina delle scuole
a foggia di scorniciatura. lanzi, ii-115 : n'ebbe il vaga la soprintendenza
infervorarla di dio. periodici popolari, ii-115 : si rimprovera qualche volta alla società
una ragazzina che lo bibbia volgar., ii-115 : respuose iddio, dicendo a lui:
seve- ritade. albertano volgar., ii-115 : è la severità una virtù che
un argomento. l. pascoli, ii-115 : perché di fatto rimaneva in quella
trasparenza l'imbiancano come siere. alfieri, ii-115 : pervenni poi nel sesto giorno ad
del cor dei sudditi beati. giordani, ii-115 : li fé costantemente ricusare di chieder
soddisfatte ho le luci. arici, ii-115 : l'antenorea terra / rivide ancora,
delle persone della trinità. lemene, ii-115 : or s'alzando il pensiero in dio
in mano secondo il bisogno. testi, ii-115 : surgano i mausolei, l'ondoso
da qualche preposizione sottintesa. cesari, ii-115 : questo 'se'ha uso peculiare ed elegante
reso noto, inedito. giusti, ii-115 : ditelo al grossi da parte mia,
fronde santa. catzelu [guevara], ii-115 : subito che '1 signor nostro
due conche di ranno. guerrazzi, ii-115 : il nemico per salvarsi dalle molestie
un'intensa offensiva militare. monti, ii-115 : a misura che la francia si mostra
la stabilità de l'àncora. vasari, ii-115 : perché tale opra avesse fermezza nelle
tendone. ulloa [castagneda], ii-115 : disse che arrivassero perché non si
eterna intorno a giove. monti, ii-115 : l'austria sublima le sue pretensioni e
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-115 : i santi rinfluivono in esso padre
e tacita l'andatura. segneri, ii-115 : voi, nel più cupo della notte
tamburrino uscì fora il matto. sanudo, ii-115 : con gran strepito di tamborlini e
è carissima per cristo. bellori, ii-115 : rendono [i quattro evangelisti] testimonio
e decisione. l. pascoli, ii-115 : gianangelo, che avrebbe voluto imparare
indossa o esibisce. caporali, ii-115 : stassi il naso fecondo in sé raccolto
e 'l cor trafitto. fagiuoli, ii-115 : chi fa ne nostre ciglia archi possenti
riportar gran pescagione in zucca. moretti, ii-115 : le matasse di reti; le
era dissonante anch'egli. gianelli, ii-115 : un'intervallo composto di tre tuoni
validità di una concessione. beccaria, ii-115 : si potrà togliere al sospetto la licenza
altrui procrastinar l'impresa. manzoni, ii-115 : soffermati sull'arida sponda, /
vedovo, vedovanza. ottimo, ii-115 : assai disagi sofferse questa donna col suo
spezialiter di gaiina. ambrogio contarmi, ii-115 : ne fu disteso avanti un cuoio
, e il dì. delfico, ii-115 : lo spirito si compiace allora dello spettacolo