guardare dalle bestie. b. davanzati, ii- 230: non gareggia la fatica
si dicono processioni. b. davanzati, ii- 417: frequentavansi le messe,
valoroso quanto il precedente. di giacomo, ii- 450: fino all'anno precedente
precettate di partire e andarsene. idem, ii- 1230: fu consigliato il duca di
citato per precetto di v. s. ii- l. ma e rev. ma
risoluzioni bruttamente precipitava sempre. segneri, ii- 478: chi è colui che
furon precipitosamente addosso. panni, giorno, ii- 1335: al pronto cocchio / di
, / precipizi e rovina. colletta, ii- 223: il conte lawacheff,.
si poteva furtivamente condurre. manzoni, ii- 614: udite! quei forti che tengono
dire ch'egli predichi eresie. giannone, ii- 268: lasciò sibbene [cristo]
nessuno mai non ne abusi? pananti, ii- 237: il sentimento d'una
profondissime del fiume dell'argentiera. saraceni, ii- 424: fece amurate da'suoi
cercarono di salvarsi. b. davanzati, ii- 127: calpestava [antonio primo
è possivine che possm venire. siri, ii- 239: restassero i cuori loro
prescinde dalla parola. b. croce, ii- 5-226: nel farsi presenti alla memoria
v. a. c. campana, ii- 531: ragion era che il
con prudenzia. catzelu [guevara], ii- 252: grandissima è la necessità che
presepio. s. caterina da siena, ii- 310: or non vedete voi cristo
persona e nelle robbe proprie. chiari, ii- i8a: chi m'avea preservata da
io disiderava intendere. bandello, 2-48 (ii- 160): tutto tremante [il
non può essere infelice. d'annunzio, ii- 750: il suono puerile e
mancò di dir alcuna parola. pananti, ii- 449: un medigno, volendo
principato del piemonte. g. bentivoglio, ii- 167: si trattava di fare
molto, quasi augei veloci. lanzi, ii- 33: prevale [il perugino]
verità ne determini il prezzo. chiari, ii- 172: verrò, donna malvaggia
non v'è da sperare. carducci, ii- 7-54: il settembrini è pieno di
grandi sanza pelo. b. davanzati, ii- 530: di febraio semina cavoli
delle crescenti grandezze. a. cattaneo, ii- 77: mio dio, vi ho
le primizie del mio talento. verga, ii- 288: -il lavoro di polso
nostra, al tempo prisco. bandello, ii- 850: mille fiate il sommo giove
nell'assemblea de'cittadini ateniesi. labriola, ii- 33: come cittadino [socrate]
è l'arte dell'egoismo. carducci, ii- 18-117: il governo italiano, che
al popolo fiorentino. bandello, 3-1 (ii- 254): la moglie così al
di umori fuori della circolazione. delfico, ii- 57: non vi ha dubbio
il pungiglione delle nostre vespe. gozzano, ii- 460: la farfalla tutta, se
in secolo verso l'ideale. moretti, ii- 366: valentino fu il simbolo
damme sull'onde procellose. d'annunzio, ii- 443: simile al mare procelloso
e altre cose. m. adriani, ii- 327: al sedicesimo giorno del
pennacchio sulle rive dei canali. brancati, ii- 173: al di là,
e il male fuggire. della casa, ii- 73: che vuol far l'
morirono alle termopile toscane. d'annunzio, ii- 1033: bulica il sangue dei prodi
, così animate come inanimate. musso, ii- 27: è proprio questo santo
ha trattato sovente da semplice. segneri, ii- e e 433:
dove sospettano ancora fi pudore. ardigò, ii- 201: secondo quelli che professano il
profili delle vaghe montagne. de amicis, ii- 250: tutto l'immenso profilo
vespaio di fanciulli. b. croce, ii- 5-270: invece di profondarsi nelle singole
allodola nelle profondità dell'aria. gozzano, ii- 556: farfalla strana, figlia della
miri, lo stesso apollino. papini, ii- 1322: se parlare e sillogizzare di
abbia rapporto al suo progetto. galdi, ii- 232: la novità dei miei
progresso della letteratura dell'altre. delfico, ii- 13: sotto tal immagine mi
nell * affrica. b. croce, ii- 9-40: marx... descrive
lasciarvelo senza la patema custodia. galdi, ii- 301: si volga uno sguardo
ne beono intemperatamente. b. davanzati, ii- 402: acqua, pane,
le chiome della fortuna. d'annunzio, ii- 1009: tutto il firmamento m'era
verità, ricordanza e promessa. ofetti, ii- 521: stamane il cielo sopra
entrerebbe nel regno per terra. denina, ii- 132: amalasunta... associò
, ha poi altri inconvenienti. carducci, ii- 5-206: parlai dell'affare a certi
provinole sono in quel regno. siri, ii- 212: tutti gli astanti con
il senso comune! ». mazzini, ii- 131: pronunciate: chi non
veneriamo, temianlo come signore. savonarola, ii- 337: la propinquità delle cose
tempo dovevano propiziarsi la folla. moretti, ii- 233: improvvisava storielle in versi
della pace rotta. bandello, 4-19 (ii- 758): arrivati che furono questi
el camerlingo. giuseppe flavio volgar., ii- 242: poi che egli ebbe
alloggiamenti] proporzionatamente accresciuti. musso, ii- 102: il mangiar nostro corporale sapete
proposta generale defl'oggetto assunto. serra, ii- 95: come proposta e preludio
s era mosso d'alamagna. fazio, ii- 28-61: propio nel tempo ch'io
. s. maria maddalena de'pazzi, ii- 304: prorompeva in alcune belle
invadere con o senza consenso. pascoli, ii- 350: è dottrina teologica che
regno e perciò giustamente proscritto. siri, ii- 1262: alli parlamentari seguaci del partito
osò darlo come un fatto. massaia, ii- 191: vollero tutti confessarsi,
ogni cosa mi debbia succedere. guicciardini, ii- e e 47:
fatto de'buoni avanzi. di giacomo, ii- 782: nell'anno 1598 il cavalier
e poi lasciandola. a. verri, ii- e e 171: fosti
rettorico non può che guastarla. pascoli, ii- 1177: tale professione modesta di ossequio
ebbi ad esperimentare di poi. gozzano, ii- 325: desiderate e non godute
neuna volta quelli denari perdeo. bellincioni, ii- 145: un dì provai con
nulla è stato scritto. de amicis, ii- 384: alla 'rosa rossa '
interamente diversa dalle belle lettere. bocalosi, ii- 150: se...
quell'ombra addossata al muro. moretti, ii- 18: non è un documento importante
prudenza legislatrice ed in coraggio. pascoli, ii- 1133: il senso morale si converte
era riuscito d'impedire. periodici popolari, ii- 323: le associazioni, di
sotto a pontificato sì raro. sarpi, ii- s s 302:
condottiere delle anime all'inferno. faldella, ii- 2-169: fra tutti e tre fecero
con tanto vituperio. bandello, 4-8 (ii- 695): non mi piace dire
vincoli strettissimi di perpetuo silenzio. bocalosi, ii- 113: in simil guisa insegnava
mondo si palesa. b. tasso, ii- 146: potrai dal tuo nimico,
stato presente degli italiani '. papini, ii- 658: i suoi discorsi,
tutte le sue croci armate. moretti, ii- 1089: pareva che la guerra miracolosamente
osso quando vo a letto. pascoli, ii- 1478: sono punti [gli
i trombettieri imboccano le trombe. dannunzio, ii- 550: sotto il pungolo dura
attorno col pungolo in mano. carducci, ii- 16-168: stia col pungolo a dosso
crasso. benvenuto da imola volgar., ii- 159: le femine e donne
istar su tutti i puntigli. giusti, ii- 172: non vi credeva uomo
dispiaceva, e m'amava. boine, ii- 47: la musica a lungo
linee ed a colori vivacissimi. gozzano, ii- 339: pei maestri antichi non fu
riferito a un'era. delfico, ii- ^ io: or quel tempo antecedente agli
non sera di bixogno. documenti visconti-sforza, ii- 249: avemo...
per niun patto a quantificare. idem, ii- 13-226: la... vera
credono dunque veramente a cristo? gozzano, ii- 187: « quant'anni?
: quanto ne godo! gozzano, ii- 331: quanto, / oh quanto ella
per forza. giuseppe di santa maria, ii- 247: la quaresima s'esponeva nella
da pasqua a pentecoste. de marchi, ii- 126: eravamo già alla seconda domenica
pianto ed una querula voce. foscolo, ii- 245: noi piangerem: e
a pubblicamente impugnarla in istampa. delfico, ii- 328: ecco come dalla trascuratezza
sarà risoluta la questione silana. carducci, ii- 19-228: la questione italiana posta inanzi
editti non dovere più ubbidire. siri, ii- 1406: in quanto alle condizioni et
non ha ricchezze di patrimonio. pascoli, ii- 1402: la notte e il dì
e inleciti e abbruciati pubicamente. caporali, ii- 18: il berna / con
però tracotato, cioè disordinato. mazza, ii- 159: novelle voci, come
altrui così conciando. donato degli albanzani, ii- 01: incontanente come elio gli
fai con gli occhi asciutti? foscolo, ii- 339: in vetta all'aventin
f. m. rabdomante. moretti, ii- 683: ecco la figura dello smilzo
fotografie e di centoquarantamila diapositive. gozzano, ii- 556: bimbo, ricordo,
raccomandai a druso suo zio. tortora, ii- 322: scusò la nue con
affetto e della mia osservanza. baretti, ii- 101: il libro che avete
a lui appartenea. francesco da barberino, ii- 388: radimandato / quel c'
indietro, disse. bandello, 3-61 (ii- 565): né ad altro effetto
erba rada e corta. d'annunzio, ii- 620: la pioggia cade /
e dei raffinamenti delle maniere. pananti, ii- 165: solo le persone di
mancanza a raffreddar qualche pezzo. carducci, ii- 12-244: la bianchezza levigata della carta
per vedersi maltrattata e vilipesa. goldoni, ii- 235: andiamo a far le
concordevole con la beata vita. tasso, ii- 57: per ragionar de'preti
ragione che pigliava. francesco da barberino, ii- 256: face l'avaro ogni
potere giudiziario e l'esecutivo. galdi, ii- 307: se una nazione volesse.
spera in più luoghi. periodici popolari, ii- 70: sarto mio bello,
e degli altri commensali. goldoni, ii- 297: -che vi è in quelle pentole
vasto pollaio nel massimo scompiglio. pindemonte, ii- 260: effigiata in un polito
. e le spalle lacere! gozzano, ii- 163: virginia, ti rammenti /
con attitudini torte e rannicchiate. cesari, ii- 203: oh, oh!
che ai rape e cavoli. soderini, ii- 307: le rape mangiate non
vedere l'allevamento degli struzzi. gobetti, ii- 329: nemico dell'agricoltore assenteista come
... fondamentali. di giacomo, ii- 484: rapidamente e con parole
di rapimenti e d'affetti! mamiani, ii- 38: quanto poi al mio
che possa essergli tributato? di giacomo, ii- 467: il secolo decimottavo,
d'essa è chiamata raseta. giovio, ii- 196: se la chiragra non
, / la morte. d'annunzio, ii- 149: chiuse [i buoi]
in fin all'ossa? dalla croce, ii- 21: a queste incisioni e
, e umilmente mi rassegno. filangieri, ii- 671: umiliato a'piedi della
vetro e fissare questo mercurio. arici, ii- 140: così salda / prese
durabili quanto la necessità. de sanctis, ii- n-16: manzoni scrisse quattro versi rimasti
solo la sua rata parte. beccarla, ii- 339: un soggetto supplementario accordato
soverchio furor rattenne il pianto. pananti, ii- f f 287:
fiamma s'awentò verso galizio. massaia, ii- 115: rattizzato il fuoco, asciugammo
e spelate, paiono notomie. pascoli, ii- 1151: si può giurare che giacobbe
con discorsi e dispute private. boccalini, ii- 164: nella 'chiazza '
/ insensibil cadavere tra noi. segneri, ii- 459: cristo, da che
di procedere per raziocinio sintetico. carducci, ii- 4-140: il raziocinio che tu fai
della nazione de'longobardi '. carducci, ii- 11-235: sia pace...
re del bel ricco onente! segneri, ii- 241: volete, sotto di
fiero grandinar de'colpi spessi! caraucci, ii- ii-288: suppongo... che
rechere, similmente vole omo. restoro, ii- 49: questa grandissima suttilità e
uscì nel cortile del palazzo. gozzano, ii- 230: o madre mia dogliosa
recipiero cotale iente. documenti visconti-sforza, ii- 453: questi magnifici oratori secondo
recondito: nascoso. b. davanzati, ii- 205: consagrò m luogo ricondito
, analogia lontana, recondita. verga, ii- 389: al lettore non sfuggono
ammortan lo 'ncendimento del caldo. delminio, ii- 103: se...
a. s. r. beccaria, ii- 041: trattasi di una regale
conosciuto et amato. b. davanzati, ii- 478: combattere il ponte chiamano
diveniva per poco cosa triviale. cesari, ii- 17: i poeti singolarmente,
o s'aiuta la reggitora. moretti, ii- 189: come sempre, la
la registrazione dell'atto stesso. moretti, ii- 619: se io..
registro diligentissimo. borsieri, conc., ii- 649: si agita fra noi
quelle della latitudine et altitudine. piccolomini, ii- 56: doviam notare una regola
instrumento della filosofia abbiamo dichiarato. vasari, ii- 9: fu... la
reggere, restringere sotto regola. cavour, ii- 382: voi credete vostro diritto e
i quali tiene molto regolarmente. galdi, ii- 216: era necessaria una rivoluzione,
parte n'è suprema regolatrice. moretti, ii- 94: mia madre recitava la
violentemente dal re francesco ii. pallavicino, ii- 168: salitovi [al pontificato
l'ha a me relazionato. lacerba, ii- 222: le questioni di indole
seco una qualche idea religiosa. filangieri, ii- f f 386: il
veni di colore il fondo. gobetti, ii- 64: la calma realizzatrice del
marinara con un gran pompò. gozzano, ii- 265: sposare vorremmo non quella che
al matto frate. cassiano volgar., ii- 26 (30): queste due
dicono 'o quam '. guicciardini, ii- 96: il pontefice, da
bassi bassi vicini a terra. battista, ii- 129: quando il poeta replica o
il parere della fanciulla ». batacchi, ii- 3j>: -or se dormir vi faccio
rendergli grazie de'continui benefizzi. chiari, ii- 108: bisognò dirle replicatamente chi ero
venute tutte maniere di regìe. fazio, ii- 18-25: tanto fu leo pien di
nella matricola della detta arte. carducci, ii- 15-m: la commissione residente in
riceverlo, manieroso a complire. bocalosi, ii- 148: presterà [il popolo]
e sto attendendo il restante. carducci, ii- 5-84: stasera rimando la stampa del
tuo petto ristaura. de marchi, ii- ^ o8: oltre al vantaggio pecuniario,
fatta nei detti tre giorni. verga, ii- 130: fu costretta a prendere
: l'omento over reticella. idem, ii- 94: spesse volte dalle ferite
dan volo all'immaginazione. de sanctis, ii- 16: 1 due innamorati [
gonfio rettoricume. papini [in lacerba, ii- 255]: privi di cultura vera
. s. maria maddalena de'pazzi, ii- 342: se la sposa va
propinque, non ci comprendeno. lemene, ii- 226: chi saggio potrà /
di artefici e di cose d'arte, ii- 425: rettori del ceppo.
subito fra i suoi rettori. moretti, ii- 970: seduto alla sua scrivania
revision dei conti a ministri. siri, ii- 363: rimasero con la revisione
e l'amicizia sua riacquistarmi. delfico, ii- 58: avendo infine dopo tante sventure
lo riafferrava colle sue necessità. deledda, ii- 133: egli pensava a sua
cibi sostanziosi a farlo rialzare. carducci, ii- 3-387: ho sentito con dolore la
, rinvenire. bandello, 2-41 (ii- ^ i): dopo molte fatiche,
grosse borchie ribadite sulla lamiera. ojetti, ii- 264: le curve pareti della
essere così ribaldo come sono. fagiuoli, ii- 28: o gente sibaritica e
mena le calcagna. bandello, 2-44 (ii- 120): fece...
più ribalda esecuzione. a. verri, ii- 84: io udiva intanto que'
alcuno e di barbarizzare. di giacomo, ii- 901: nel maggio il salon
, punito, farà peggio. carducci, ii- 7-221: tu vedessi la mia bambinina
vuole che sia l'inferno. pascoli, ii- 463: noi vediamo che dante
a speculare sulle vie ferrate. pisacane, ii- 150: la nazione era decrepita
bel reame non mancavano. periodici popolari, ii- 468: potete voi concepire mostruosità
ella fu informata da fantilitate. chiari, ii- 50: il conte fristano parlò
che consista proprio la congiura. goldoni, ii- 309: costui non vuol parlare
altra mondana grazia di dio. segneri, ii- 299: si rideranno i nemici
. s. maria maddalena de'pazzi, ii- 279: dio ricerca tanto da noi
fare ai toschi. emiliani- giudici, ii- 294: le ragioni del gravina sono degne
la presente conducta o riconducta. guicciardini, ii- 156: faceva ogni diligenza per
: che novelle? b. davanzati, ii- 423: per lo parlar fiorentino
città pigliano le sue investiture. pallavicino, ii- 223: che ottavio riconoscesse amendue le
. -sottoporre al rovescio. ii- 277: ci rivediamo che ricopri i vetri
, si imbatteva in gioiazza. pascoli, ii- 230: gli vengono incontro.
in quell'ultima toscana impressione. spallanzani, ii- 448: siccome...
novellacce e bugie. lorenzo de'medici, ii- 223: quando giugni ove sia
a la loro antica maiestà. contile, ii- prol.: la tragicomedia,.
rieccitò giovenilmente quella grande anima. faldella, ii- 2-287: losati avrà ben modo di
dolce senso della maternità. de meis, ii- 20-274: quanto al vicario, ignoravo
può trovar danaro, volendo. giuliani, ii- 167: a venderle ora,
di studi. b. davanzati, ii- 417: a riformare gli studi mandò.
più vulnerata dal peccato originale. carducci, ii- 9-174: io ti prego di riformare
dove sia bisogno rigenerar carne. soderini, ii- 290: arrivando [i rovi]
rigenerano quivi nuova radice. dalla croce, ii- 51: non sono degni di esser
a lungo e rigido esame. ojetti, ii- 263: m'accompagna..
, rigorosissimi. catzelu [guevara], ii- 161: volendo esser aspro,
sei gentiluomini, giuocatori antichi. boccalini, ii- 54: francesco bemi...
altesempio lasciatoci da gesù cristo. pascoli, ii- 683: nell'inferno si esercitano
foglia d'oro da doratori. pascoli, ii- 1627: entrerai così nel regno degli
presagio. f. f. frugoni, ii- 298: piacque sopramodo a filoteamone
suono dell'arme era grande. angiolello, ii- 69: lo strepito ed il
si porrai reguarire. francesco da barberino, ii- 8: ben sai chi l'
a quest'effetto. arti e mestieri, ii- 149: allorché il tino e
cui si procedeva più rimessamente. gioberti, ii- 77: chi è lungi dal trono
d'un braccio. b. davanzati, ii- 503: anche l'altre viti che
aggiusterà molto bene. b. davanzati, ii- 503: fendi il tralcio che
e come davano i casi. carducci, ii- 1-257: il frugoni andava boriando di
disperi d'ogni certezza. periodici popolari, ii- 611: a che disfare dinastie
importanza su tutto lo stato. beccaria, ii- 215: avressimo desiderato di poter
era andato via dal cuore. moravia, ii- 246: i ragazzi si allontanavano,
butti fuora ogni grassezza. ricettario fiorentino, ii- rv: olio irino, cioè di
preparare l'attuale rinascenza italiana. papini, ii- 878: il futurismo..
tenesse alcuno de'decti sottoposti. bellincioni, ii- 52: se più el tuo
mura di satrico. b. davanzati, ii- j j 138:
disgombrar de le oziose sponde. pindemonte, ii- 9: sieda in riva di
. i. tavolato [in lacerha, ii- 44]: nascondetevi, ceffi di
medesimo mese si possan seminare. soderini, ii- 213: si dèe zappare intorno
l'ode, fuggesi arrabbiato. rovani, ii- 410: i mariti ringhiavano sordamente
riformarsi e rabbellirsi nell'anima. pascoli, ii- della rinovazione e mantenimento degli edifici sagri
passati. marsilio da padova volgar., ii- xviii-5: per la principalità della città
propositi dei vostri princìpi. di giacomo, ii- 476: il selvaggio insegnamento,
e condusse a questo rinunziaménto. pallavicino, ii- 525: confortava marcantonio colonna a
e fra damiano da bergamo. moretti, ii- 303: invadeva il palcoscenico con
della religioneper riordinare le città. nardi, ii- 146: in questo mezzo in
e co'premi. c. campana, ii- 379: era stata verso la fin
checio alla protezione de'padri. lanzi, ii- 297: agostino scilla, quando
isolani o poco. berni, 16-54 (ii- 68): non fanno essi riparo
ripentir non e per tempo. pascoli, ii- 742: le stesse lagrime,
, ti rompo il muso. carducci, ii- ^ -q2: io son becero,
vaso, non la lascia. torricelli, ii- 3-308: adduce l'esempio del lago
abbiano ripigliato la prima potenza. faldella, ii- 2-230: poco per volta, discorrendo
quella piccola e romita città. faldelta, ii- 2-5: diventò ad un tratto melanconica
poesia elaborata artisticamente. b. croce, ii- 2-109: egli [platone] innalzò
sottragghi a sì penose notti. foscolo, ii- 315: scompigliata, irta e
al padre disse. m. palmieri, ii- 156: vidi già portature di
atti commessi contro la chiesa. pascoli, ii- 1088: l'incontinenza è come una
la gloria de'vostri eredi? goldoni, ii- 265: -la signora beatrice che dirà
in italia queste poche romanze. pascoli, ii- 210: il concetto di dante
solleticassi. documenti sul parentado medici-gonzaga, ii- 90: non fu così tosto
tolta di tornar a'compagni. saraceni, ii- 492: le loro squadre troppo
risoluti delle cose di quaggiù. moretti, ii- 678: è questo candore,
l'altro è risospinto. segneri, ii- 83: se la luna sia
e grande onore. albertano volgar., ii- 130: lo rispiarmaménto è una
/ e risplendere il cielo. gozzano, ii- 357: la notte, che
cavallo verde di marco aurelio. moretti, ii- 272: odo tutte le voci
di nuovo ritrovata e ristabilita. delfico, ii- 289: la natura nel suo
esposte ad un infelice discredito. pananti, ii- 411: la confessione del fallo commesso
io sia liberato dalle missioni. goldoni, ii- 1046: nella ristampa ch'io fo
ristrettamente asia, fu proconsolare. pascoli, ii- 96: di passaggio osservavo che
cagiona tal vantaggio corrisponder nulla. giuliani, ii- 263: il nostro paese ha gran
per lui dimostra il caso. fagiuoli, ii- 133: non moderan gli affetti lor
, è potente. c. campana, ii- 501: questa ritirata deh'òrsino
. sconcio ritornaménto alla patria? ottimo, ii- 454: allora era il detto
. -anche sostant. esposizioni futuriste, ii- [5]: hanno torto i ritornanti
o sia rinuncia dell'arcivescovato. siri, ii- 600: chiedeva [il parlamento]
è però un freddissimo ritrovato. pascoli, ii- 224: ho concluso che non
uscirono a riveder le stelle. goldoni, ii- 757: vorrei che aveste la bontà
aver tutte le buone scritture. carducci, ii- 1-224: mandatemi gli appunti, mandatemi
fingeva rivelazioni, publicava profezie, datinone, ii- 259: se si parla di rivelazioni
a'rivenduglioli e a'bottegai. goldoni, ii- 1090: -oh, questa è più
leggende talmudiche'tradotte dall'ebraico. moretti, ii- 504: dud è una graziosa olandesina
di gran cancelliere del regno. carducci, ii- 1-130: nella prima parte comprenderò tutte
diano il numero di 1160. ardigò, ii- 22: i quadrati dei tempi delle
soprabbondano negli endecasillabi rolliani. moretti, ii- 1130: questo insistere nel liberare dal
moda allora tra gli studenti. gozzano, ii- 189: stai come rapita in un
in tutto quello che fanno. brancati, ii- 19: la neve..
propriamente parlando è appellato rombo. bresciani, ii- 047: i tonni, a
guisa d'un giglio adamantino. gozzano, ii- 142: la bicicletta accesa d'un
uggiose rotaie della vita comune. papini, ii- 890: spengere ogni volontà di
che sono sommerse. c. campana, ii- 225: con questo fermissimo et
occhi, grassa e ritonta. caporali, ii- 48: gran favor sarebbe il
l'ultima prova. m. adriani, ii- 82: propose fra sé di
tratti e raggi di sole. siri, ii- 476: risarcite sollecitamente le rotture ed
hanno già fatto diverse ruberie. beccaria, ii- 643: si consideri quanto nel paese
quest'orologgio, la terra. monti, ii- 88: le leggi certamente potrebbero
dove ci si poteva affondare. bacchetti, ii- 310: lo scherniva per la nottata
spesso e guardargli dal bestiame. soderini, ii- 239: un poco cresciuti si
molto pronti alla carnai libidine. soderini, ii- 346: la satureia..
chiamata saturno. dante, conv., ii- iii-7: lo sesto [cielo]
fatti che le possino pubblicare. giannone, ii- 403: avvenne, siccome saviamente
pascono e non sazian mai. gozzano, ii- 284: sola bellezza al mondo
due chiavette con la destra. marinetti, ii- 122: sbatacchiate coperchi e casseruole
del duomo di firenze (1522), ii- 161: se n'è sbatuto di
l'avvoltoio la sanguinaria sete? pascoli, ii- 261: della lupa esprime,
po'litigiosa. papini [in lacerba, ii- 194]: so fare il poeta
. s. maria maddalena de'pazzi, ii- 116: i demoni hanno tanta
, me n'entrai dentro. denina, ii- 217: scantonatisi il più destramente
fossero aperte a tutti. pavese, 11 ii- 94: lei non deve temere
gli scarselloni. ulloa [castagneda], ii- 211: un'archibugiata diede a
iscassinavano la muraglia. gius. sacchi, ii- 217: le batterie di breccia
del temporale governo. lorenzo de'medici, ii- 104: ritorna in sedia [
. è assai porgli sceveri. idem, ii- 336: la racchetta par che
scherma e da che scuole? boccalini, ii- 24: gli olandesi e zelandesi
e delicata voce. a. cattaneo, ii- 324: se un cavaliero dovesse
saperne degli uomini di genio. carducci, ii- 1-165: il nostro gargani..
scuola più schiettamente italiana. de amicts, ii- 243: sull'altra riva del como
caricaturali e sottolineature letterarie. gobetti, ii- 90: il terzo atto è teatralmente
disperarmi al tutto mi conviene. carducci, ii- popolano, un dei più, cade
nome di resina di sciarappa. guerrazzi, ii- 347: conosco queste ricette gesuitiche
libro delle 'leggi'di platone. bocalosi, ii- 18: bisogna guardarsi dagli sciami
pacificamente con tutti li vicini. ottimo, ii- 379: potrebbonsi qui mostrare le pazzie
teologia appellata. idem, conv., ii- xm-17: ne la scienza naturale è
man de dei. bandella, 2-40 (ii- posizioni, prese lui la persona dell'
cedere al primo rovescio. di giacomo, ii- 715: napoli era posta in
e alla bellezza. b. croce, ii- 14-279: posto che ci sia nel
sciopero del marzo 1868. de amicis, ii- 415: lo sciopero generale?
il mar percuote. b. tasso, ii- 299: già non son duro
finché ne scolasse l'adipe. bardolini, ii- piangere; aveva lasciato che le
tosta in tutto quello scombuglio. panzini, ii- 712: lei dice: « io
si fa scrupolo? ». bontempelli, ii- 715: allora dirce si scombuiò
faccia scomodo il prestarmeli adesso. moretti, ii- 605: un vero artista è
ingrata, non avete cuore. bacchelli, ii- 22: sbadato era, non
tutti coloro che, nei vari uffici ii- 1-52: era scrittore di alcune bellissime poesie
così ghiotti di luci retrospettive. pirandello, ii- la cancelleria apostolica e della dataria
fabricate d'oro. bandello, 2-46 (ii- 151): to'questa scure e
le vivande degli scurri ghiottoni. alberti, ii- 236: chiamo scurri questi,
non con slanci e sdilinquimenti. gobetti, ii- 125: il berrini vorrebbe rappresentare
fanno veder manco superbia. de amicis, ii- 576: non si può dire
in coteste parti. a. cattaneo, ii- 274: un ricco..
luogo dove fusse dell'acqua. giuliani, ii- c. cederna, i-21:
di artefici e di cose d'arte, ii- 441: chelli infrascricti arbitri e
la sedizion che ci soggiorna. guicciardini, ii- 188: la plebe, conoscendo
quest'ultimo grado ai perversione. pascoli, ii- 629: egli, cominciando la
acqua cheta / gamba sega. giuliani, ii- 408: chi lavora co'bovi,
corsonna: « èsutgiomale ». ojetti, ii- 498: entro dal seggiolaio, sotto
sua sentenza. dante, conv., ii- x-i: ora seguentemente si dèe mostrare
tuo cor virile. bandello, 4-1 (ii- 620): appo quei popoli,
via dal tutto. b. davanzati, ii- 446: le parti seguono
simile segue di me. de amicis, ii- 55: passa un cavallo,
ferdinando ed io ». di giacomo, ii- 501: « un giorno il
e la sagacità. b. davanzali, ii- 589: qual senso..
, quale un uom salvatico. savonarola, ii- 171: l'uomo salvatico.
e di salvaticume. a. cattaneo, ii- 318: allo spuntar dei primi
, al sceme uman crudele. bandello, ii- 858: giove da l'empirio cielo
desta / una furia funesta. papi, ii- 136: ambo, ciò detto
che si guastano e corrompono. soderini, ii- 304: nei luoghi assai freddi,
la morte che l'aspetta. fantoni, ii- 13: prive alfin d'umor
freddo e a l'umido. ottimo, ii- 587: sopravvenendo la vecchiezza:
fenne un seno. m. adriani, ii- 140: non essendo i cartaginesi
che rari detti i'odo! vasari, ii- 136: le quali quattro istorie
hanno a spiegarsi col discorso. cesari, ii- 136: in mano de'gran maestri
, sparsa di foglie màcere. gozzano, ii- 171: ogn giorno salivo alla
dubbio sentier di spine incolto? papi, ii- 170: morte in sua prima
sentir de la mente afrodisea. giannone, ii- 212: sant'agostino ed alcuni
di sé. dante, conv., ii- iii-10: questo loco è di spiriti
anima dal corpo la morte. giannone, ii- 158: dopo la separazione dell'
sepolta nel sonno. c. campana, ii- 528: la mattina del primo
adoprare la lucerna di mezzogiorno. giordani, ii- 1-246: alla vostra del 4 giacomino
la serenata dalla gondola. di giacomo, ii- 616: a donne cosiffatte gli uomini
dizionario dello sport e dei giochi sportivi, ii- 930: 'serie': nel 'pugilato',
sostegnio aver muraglia e canne. soaerini, ii- 396: il vilucchio è una
li consegni a mia madre. giuliani, ii- 61: io gli dicevo:
in questa e in quella. segneri, ii- 145: ivi scorrono ognor insieme
per unire insieme il colore. guerrazzi, ii- 285: la natalizia aveva pensato
metodista a cui apparteneva. de sanctis, ii- 15-522: tutte le sette religiose sono
futuriste, ii- [ig]: antonio marasco, eroico
ad una macchia di lentischi. segneri, ii- 271: egli si rimase alla
ondeggia il tuo bel crin. beltramelli, ii- 598: una piccola nuvola rossa
vaghi del suo mal dire. tassoni, ii- 1-30: ecco d'improvviso si
, tornerà florido e produttivo. giuliani, ii- 25: la vite bisogna potarla
apostoli. s. carlo da sezze, ii- un bacino; emissario. 395:
di viola e d'oro. verga, ii- 476: quando i vetri si
espresso un candor sì vivo. lanzi, ii- 234: tutto mirava a scemar lo
il vescovo medesimo. giusto de conti, ii- 51: dov'è il piacer
occhi dal piagnerlo. c. campana, ii- 138: la città d'anversa
tipografico; vanno tolte intieramente. moretti, ii- 384: « sai correggere le
che chiamava un utopista. de marchi, ii- 561: nella profondità delle case risonò
ambigue dai grandi occhi sibillini. moretti, ii- 327: si sarebbe umiliata davanti
per cristo è cosa securissima. tortora, ii- 214: ciò che circa la
avere osservato è costume pretesco. caroso, ii- signorile egli è vilissimo schiavo.
simmetria, altro la bellezza. moretti, ii- 480: so: la vernice a
che sono a nostra disposizione. brancati, ii- 213: la gelosia, lavorando
compone dal fine al mezo. ojetti, ii- 470: la regione..
sindacatori degli offiziali vechi. documenti perugini, ii- 204: la quale pena lo
, di piegarvi. n. ginzburg, ii- 137: il narratore si sente
sitibundó va del nostro sangue. guicciardini, ii- 51: gli ricordorono [i
, che faceva pietà c. gozzi, ii- 179: scorgeva quella creatura inquieta
agli altri con tessempio loro. ojetti, ii- 640: ciò che..
m'era uscita di mente. carducci, ii- 2-276: mi vergogno della mia porca
che un biroccino fino bologna. carducci, ii- 1-6: è l'arme di mia
errare che viaggiare. c. gozzi, ii- 188: non v'era pericolo ch'
li corsari. catzelu [guevara], ii- macchina nelle parti costitutive, al fine di
cenere. s. carlo da sezze, ii- 294: era cominciato a smorsarsi
del genio di questi tempi. zeno, ii- 139: v'è un catalogo
vivo risponde. / sobbalzo. moretti, ii- 449: il mio cuore cominciò
che contra me. n. ginzburg, ii- 934: l'albergo trovato col soccorso
appare talora come voce neologica. moretti, ii- 877: l'amicizia e anche
soddisfare il desiderio de'curiosi. chiari, ii- 92: ecco diziffrato l'enigma
canarini, soffiarne il miglio. emanuelli, ii- 180: rifece il suo solito
con certo sogghigno. a. cattaneo, ii- 237: non è meglio che
risoluzioni e le imponeva decreti. moretti, ii- 315: sapevamo dei grandi attori
tuberoso. 0. targioni pozzetti,, ii- 157: 'physalis somnifera'..
solo nato cacciando il cerbio. boccaccio, ii- 328: non si seppe mai
noi siam tre sorelle ». goldoni, ii- 154: dopo di così illustri
buoni e aventurosi. berni, 24-23 (ii- 237): vi bisogna un cor
cioè del coro delle virtù. tasso, ii- 529: mi mandi una piccola
somma giustizia, somma ingiuria. filangieri, ii- 639: il sommo dritto e
sommovimento potesse sorgere in parigi. mamiani, ii- 291: nuovi sommovimenti e scompigli
raddoppiare i danni. rinaldo degli albizzi, ii- 186: rispuose sua santità:
istro e 'l rodano sonoro. lemene, ii- 310: su la riva famosa
« soddoma e gomorra ». pascoli, ii- 75: udii in fatti nella
corruttella e debbolezza d'ingegno. bellori, ii- 96: fu domenico studiosissimo nel
di abbandonare la sua patria. pascoli, ii- 994: noi dobbiamo credere che
volto del color del bosso. marini, ii- 152: corsegli incontro a riverirlo
calze alla guascona. c. campana, ii- 27: armarono anch'essi quattordici
sopravviventi quel poco. a. cattaneo, ii- 309: il fratello sopravvivente si
basse adosso alla fanteria imperiale. costa, ii- 128: vedemmo alcune compagnie della
senza espressa licenza del magistrato. beccaria, ii- 128: il più facile spediente
se ne ricerca in vano. monti, ii- 351: se vi è venuto sottòcchio
stati suvvertiti a fare così. beccaria, ii- questo [michele]..
spacciarsi dalle mani degli eunuchi. cesari, ii- 108: egli...
debba ooservare lo infrascripto modo. segneri, ii- prol.: le ragioni vere son
a un cavalier milanese. de amicis, ii- 20: è [goya]
folla, ovvero della tinta. giuliani, ii- 202: si spalletta il cappello
pericolo, dottrine sovversive. di giacomo, ii- 592: il buon uomo possedeva
potente di difendersi. bibbia volgar., ii- 188: delle terre che darete
l'immagine del vetro. documenti visconti-sforza, ii- 331: quinta camera volta da
accomodata ai tempi. b. croce, ii- -varietà di un minerale o di
ed a caso si moverebbe. pascoli, ii- 1338: l'uffizio generale di tutti
leggi regolatrici di tai movimenti. milizia, ii- 189: il 'calcare'non è
a manlio / gli ordini. cavour, ii- 216: il numero degli articoli
sono troppo speso. n. ginzburg, ii- 1288: egli fa all'amore con
entrò con lui nella cucina. giuliani, ii- 166: per questi luoghi sono
questo degno onore. b. davanzati, ii- 484: ecco dove n'andàro que'
prosperità. foscolo, gr., ii- 708: fiammetta, / che nulla ancora
vino sempre ultimo alili vista. vasari, ii- 101: nel vero fu raffaello
aspettava il ritorno degli sposi. luzi, ii- 285: lampi d'erba per
misteri che chiude a spiar. gozzano, ii- 138: a ciascun passo mi
di sì larga vena. de sanctis, ii- 11-66: qui sono veri strali che
risoluta: « lontano! » bacchelli, ii- 235: non sempre [il
ebbi tremila spilletti. lorenzo de'medici, ii- 280: di spilletti o d'
spioventi, quasi canute chiome. verga, ii- 154: al balcone della camera
coltrice ben volentieri? b. davanzati, ii- 238: vanno con li scudi
spirito. s. carlo da sezze, ii- 492: fra la quiete della
s. maria maddalena, de'pazzi, ii- 329: quanto più era percossa
splendevano i riccioli d'oro. gozzano, ii- 324: le chiome / splendono
e l'odorato / croco. gozzano, ii- 458: sul velluto stinto /
spogliatore delle chiese di francia. bacchelli, ii- 173: la gente accusava caco
angusta valle, una grotta. fagiuoli, ii- 60: questo saria ben altro
fatiche di questa presente vita. savonarola, ii- 250: signore, io ti
si sposino con la croce. segneri, ii- 407: chi di voi,
rimangono come tanti tersiti sprezzevoli. segneri, ii- 648: non v'era certo
pazzo egli è mai spropositato! panzini, ii- 674: era ricco spropositato.
rintuzzata, mozza. g. avertuti, ii- 127: un diamante di figura
sanguinato e sputacchiato. a. cattaneo, ii- 246: voi, dio della
perde consistenza, s'allarga. pirandello, ii- 1-554: nell'un caso e nell'
dell'officiale dello stato civile. fusinato, ii- 6: un drappel di cosacchi
beticata e squallida. b. davanzati, ii- 31: gli ambasciadori [dei
e perché non vuoi credermi? arici, ii- 94: il capo ebrio squassando /
erba per un tempo indeterminato. cavour, ii- 203: l'agricoltura che si
d'accordo l'avessero eletto. tortora, ii- 281: il re mandò a
detto messer costanzo. m. adriani, ii- 440: mario andava mendicando e
di artefici e di cose d'arte, ii- 413: dipinsi l'androne o
, diversi i loro spiriti. giuliani, ii- 304: tutti non si nasce
con dua rovesci. b. davanzati, ii- 450: due punzoni d'acciaio
manoscritti e stampati. b. croce, ii- 8-71: 1 bibliotecari...
ben ben stangar la casa. verga, ii- 518: « zitta » disse
solamente mi fornisce del necessario. carducci, ii- i7_273: bei lavori che sono adesso
date da'magistrati di roma. caporali, ii- 22: signor, gran cose
certamente sono marito e moglie. giusti, ii- 188: egli mi ste'sostenuto
... il comandarvi. goldoni, ii- 869: -ah! mio figlio anderà
nell'altra vita dovrete avere. bellincioni, ii- 193: quel che nell'alta
con molti de'suoi soldati. carducci, ii- 5-332: alle ore 12 egli e
visse di stento. l. pascoli, ii- 157: dispensava a'poveri segrete
a far de'sonetti stentati. carducci, ii- 9-303: la prima parte dell'ultima
... dentro nascosti. giuliani, ii- 289: il tempiale serve a tener
buchi ancor sol una volta. saraceni, ii- 587: dimorò in tessaicò fino a
, cigne, bertelle. periodici popolari, ii- 71: allenta i cingoli, o
di straccarci mai. bandello, 3-57 (ii- 538): merita il vecchio le
gente dalla battaglia. a. pucci, ii- 137: veggendosi rimaso solo, prese
e de'calci. b. giambultari, ii- 653: per mezzo melato trapassollo
quasi stracciati in più pezzi. panzini, ii- 502: la rivoluzione è rivoluzione
andava stracciato e in cappellina. savonarola, ii- 43: trovò una donna povera
stracottissimo signor stracotto ». di giacomo, ii- 431: è giù nella strada
ma da quello de'viaggiatori. carducci, ii- 20-284: quei delle strade ferrate o
un signore accanto a me. gozzano, ii- 573: se attende come noi
», giù casca stramazzone. rovani, ii- 368: la figlia cadde stramazzoni
a me crudele e strana. bellincioni, ii- 104: so ben che 'l
da una macchina. esposizioni futuriste, ii- [2i]: ventre fecondo di femmina-cofano
sassi, vi si fortificarono. giuliani, ii- 179: noi s'andava a
servitù et ongni malingna persecuzione. bellincioni, ii- 158: non speri el mondo
abbraccialo per parte mia strettamente. fusinato, ii- 231: la maria / strettamente abbracciata
anco a bruggia. b. davanzati, ii- 436: 1 pregi del cambio
a un pilastro del vestibolo. tabucchi, ii- 45: loro si sedettero, tutti
tutti e'maganzesi. bandello, 2-57 (ii- 229): era la signora margarita
nel luogo dove si traguardò. faldella, ii- 2-177: il conte prese la magnifica
ogni suo onore. girolamo da siena, ii- 124: quelle stolte donne,
pomeriggio, penso a te. pascoli, ii- 1295: seneca chiama ira, 2
strumento a conservarci nella grazia. musso, ii- 188: le ricchezze si dimandano
a studio de la culla. ottimo, ii- 129: né li comandamenti del
notizie appartenenti all'interiore governo. roberti, ii- 287: gli occhi del marito
de'subalterni ed infimi operari. lanzi, ii- 132: l'abbandonare interamente agli
conoscenza e obedienza. albertano volpar., ii- 1: di quanto amore e
discussione abbia subitaneamente mutato natura. pascoli, ii- 1705: essendosi subitaneamente innamorato di deianira
.. rispondo. donato degli albanzani, ii- 359: tolsono tre fortezze de'
l'argento vivo. arti e mestieri, ii- 374: prendi un'oncia e mezza
aiutare e raccorre que'fuggitivi. gozzano, ii- 290: non trovo ritmi -oimè
provincia militare francese. n. ginzburg, ii- 954: in francia..
vantaggioso alle operazioni di attacco. brancati, ii- 51: alle case di catania erano
accorto, / consolazion soave. delfico, ii- 364: se però l'invenzione
tenere e delle più succulente. santi, ii- 313: il clusio, citato
fiori e'ncontanente diventi mèle. segneri, ii- 368: non altro ella trae
furon presenti al nascer mio. fantoni, ii- 166: le suore eliadi /
compito superiore alla parola. de amicis, ii- 705: aveva una corporatura superiore
a chi superlativamente le merita. baretti, ii- 87: approvo superlativamente quella vostra
un certo grado di stabilità. leopardi, ii- 1143: parlando del longo di amyot
numero de'vivi. b. davanzati, ii- 155: asiatico, che era
aria, incomincia a svaporare. fusinato, ii- 296: nuvoletta che naviga legiera
a chi legge. b. croce, ii- 2-166: se il vico negava fede
è inlicito isverginamento. b. davanzati, ii- 150: domiziano...
come el testo dice seguendo. ottimo, ii- 576: v'era una puttana
premio del vostro svisceratissimo affetto. goldoni, ii- 321: signora diana, voi
di svolazzargli intorno. a. cattaneo, ii- 271: tanti pensieri,.
pretesto della lettera svolgesse rosauro. carducci, ii- credo che qualche lume possa agli
di cui non abbisognano più. carducci, ii- 18-117: il governo italiano, che
gli occhi una lunghissima lettera. chiari, ii- 26: balzando tacitamente dal letto
e pose loro importabili taglie. ottimo, ii- 193: avendo il re carlo
di lardo e sei uova. moretti, ii- 711: il lardo veniva tagliato
applicano poi delle filacce. d'annunzio, ii- purg., 31-42: quando
al pedale quando saran cresciute. idem, ii- 240: si dèono córre i
a bistento al patrio nido. denina, ii- 36: l'italia un infinito
e ben tarchiata. lorenzo de'medici, ii- 281: più bella cosa che
prima dei trent'anni. esposizioni futuriste, ii- [2i]: ricorderò ai tardigradi
: sembra un ragazzo tardivo. moretti, ii- 22: non temeva gli alunni
tavole dei prezzi delle biade. cavour, ii- 227: dacché esiste la commissione superiore
, alla sregolatezza de'costumi. goldoni, ii- 967: poiché ora mi trovo un
fatto della osservazione dell'uomo. papini, ii- 719: la materia è una
da acconciar visi e capelli. panzini, ii- 393: il conte fece accostare aquilino
clarissimam a capestri sine rubore'. fagiuoli, ii- -in posizione pred. e con
del membro così conformato. d'annunzio, ii- 115: nel pugno / non reggon
a battesimo l'ultimo figliuolo. fagiuoli, ii- 148: piuttosto vorran farsi vedere /
, tener assai il nato. giuliani, ii- 279: gli parlò infiammato.
loro l'occasione. c. marzocchi, ii- 148: la matrigna principiò a tenerla
opportuna per venderle. n. ginzburg, ii- 1365: mai vendere il mattone,
egualmente nelle furie. n. ginzburg, ii- 1205: pietro... indagava
dio ne'suoi prodigi. de marchi, ii- 228: non far così,
il sacerdozio alla maniera egiziana. delfico, ii- 51: la vera storia non
ascendente e non terminabile mai. papini, ii- 457: quando una questione
-intr. documenti perugini, ii- 256: anco che li detti officiali.
tricolori, ornate di festoni. deledda, ii- 375: sabina depose l'anfora per
e di terraglia. arti e mestieri, ii- 262: vi stempererai il colore
a inganno, a caso. pisacane, ii- 160: 1 lombardi ed i
d'ariento. cravaliz [gómara], ii- 185: le arme, che
pretesero paragonarlo ad un argomento. battista, ii- 205: ermogene anche vuole che la
di teti e di peleo. metastasio, ii- 854: ed ocèan colla sua bella
tirannide di pisistrato. bandello, 3-19 (ii- 361): quando io penso a
maraviglia. benvenuto da imola volgar., ii- 16: li romani per comandamento
settanta pezzi. ulloa [castagneda], ii- 231: v'era un'altra
letto e sfidare da'medici. pananti, ii- 374: il cieco amante non
è 'tórre di bocca'. moretti, ii- 604: ma già l'interlocutrice mi toglie
in palma un altro figliuolo. gozzano, ii- 344: oh, voce roca
tuona mongibello con ispaventevoli rovine. arici, ii- 174: a la fumosa /
dell'etade il fiore. de marchi, ii- 1095: « è cattiva gente »
bella donna toma'il viso. bandella, ii- 1083: quanto più ci guardo e
da lui venga a rinfrescarsi. delfico, ii- 257: abbiamo gran torto a
de'priori avea per niente. gherardi, ii- 200: diliberato volere la battaglia
stretta stretta. catzelu [guevara], ii- 138: questa traditora vecchia e
de sanctis, lett. it., ii- 302: gli effetti della tragedia
denti, e raccogliesse arcieri. pallavicino, ii- 541: i quali signori [
trita fossa, vorrà b. davanzati, ii- move. colpi improvvisi,
ficcosegli in golla, tutti. tasso, ii- 566: il goloso e il
il germe della libertà futura. cavour, ii- 330: l'industria libera,
parecchi errori e non lievi. carducci, ii- 4-250: allora tu sarai
il sentimento n'è detestabile. giuliani, ii- 391: per traslazione chiamano 'tondo'un
dagli amici che lo seguivano. palazzeschi, ii- 164: cobo è morto.
, suggeva e trasudava erudizione. marinetti, ii- 168: trasuda vittona da tutti
monto della farina de modena. beccaria, ii- 101: essendo libero a'procuratori de'
persone che sinceramente l'amavano. spallanzani, ii- 436: questo è quel poco
maria della scala di siena. fanzini, ii- 139: per fortuna si tratta
perch'egli entrasse nel ministero. carducci, ii- -258: del bemi, non
si misero risolutamente in isciopero. malaparte, ii- 190: strano paese, campi
e 'n tresca. lorenzo de'medici, ii- 166: piace in modo a
sempre 'sulla regola dei tre'. papini, ii- 1013: quanto alla valutazione [delle
tribolato va dietro al condannato. giuliani, ii- 340: nel senese dicono:
cretini o ignoranti. b. croce, ii- 1-22: quando lo si considera [
'trinomio': of three names. pascoli, ii- 1141: per limitarci al primo membro
me una gran trista vita. carducci, ii- 6-163: ella riposa dalla trista vita
scritti da filologi e letterati. papini, ii- 761: unto this last [
evaporazione di vino potesse trasportarli. santi, ii- 181: si assaggiava il vino
a troncar le biancheggianti spiche. testi, ii- 189: ed or dove superbe
non fossero riusciti a disarmarlo. carducci, ii- 21-4: con questo troncone di matita
s'usa pure come sgabello. beltramelli, ii- 605: chi tagliava, chi tritava
feste co'poeti in truppa. segneri, ii- 595: ivi cominciavano dopo la
glanduloso grande quanto una noce. monti, ii- 366: i tubercoli del polmone
i turbini e lo strepito. beltramelli, ii- 497: l'anima che passa
quanti nel vostro epitaffio? de amicis, ii- 37: si presentò un uomo
eo degia migliorare -a tuttesóre. bonagiunta, ii- 298: la beltà, che
delle vere ubbriacature. b. croce, ii- 2-47: i malevoli aprono la bocca
lontana da uguagliare l'urgenza. carducci, ii- 4-150: la prego adunque a prestarglisi
regno del cielo. bandella, 2-52 (ii- 191): non mi posso persuadere
ecc.]. gir. priuli, ii- 23: essendo il ongàrico re per
, e si chiama unghia. ojetti, ii- 423: stacchi un petalo solo
qui pubblicati dalla stamperia pirola. carducci, ii- 15-m: procurare che le pubblicazioni delle
quello che è. bandello, 2-56 (ii- 224): è ben vero che
nostre conscienze incarcando le loro. getti, ii- 115: la chiesa non vuol
usata nelle ceremonie. bandello, 3-67 (ii- 603): la liberalità e la
seduti a ragionare di vini. barilli, ii- 263: sotto l'illuminazione frantumata
nobile cittadino ricco e possente. carducci, ii- 21-158: un gruppo di valentuomini,
rendere un uomo felice. periodici popolari, ii- 518: né obbliate mai l'
spada tuttavia vi s'arrossa. comisso, ii- 393: una stanza lunga e
si chiamano vangheggie o vangheggiole. giuliani, ii- 390: se il profilo tentenna
di satane / sdegnale pompe. segneri, ii- 264: via, via,
cavaliere. g. f. morosini, ii- 6-266: è prudentissima e valorosissima donna
ugone nel suo crudissimo libretto. galdi, ii- 274: per chi ben vede
voci proprie di quell'arti. filangieri, ii- 433: si consideri [la
macina il grano per casa. moretti, ii- 536: subito volto il mulino
1-442: 'venerabilità as 'veneranza'. segneri, ii- 86: che volete voi ch'
. s. maria maddalena de pazzi, ii- 186: vengono alla religione per
e non uomo. lorenzo de'medici, ii- 91: o magno dio,
creatore ingegno. berchet, conc., ii- 270: sieno tolleranti altresì del
bellezza e perfezione. l. pascoli, ii- 532: applicava alla vetraria, e
comune di emonzo presso ampezzo. giuliani, ii- 257: a casa ci sta
d'orto ». lorenzo de'medici, ii- 277: pel vicinato molto si
riprese la sua strada. de amicis, ii- 229: una sola di queste
poteron portare lavorarono. bandello, 2-57 (ii- 231): ella, che si
. giovanni da samminiato [petrarca], ii- 311: niuno artefice sta peggio
restarono contenti i dottori vincitori. delfico, ii- 163: le ragioni di valerio
relazione è nell'èssere assoluto. ardigò, ii- 278: la proprietà è sempre
del tuo mecenate ricevuto sono. gherardi, ii- 79: e questo a lui
/ volentier coll'età fresca. moretti, ii- 609: questa mattina 'un gran
/ perché non sia giungente. boccaccio, ii- 337: quand'egli intese il
emendare i vizi dell'abbozzatura. bellori, ii- f f 15:
dizionario dello sport e dei giochi sportivi, ii- 1082: 'volante':...
rifarlo tutto quanto da capo. carducci, ii- 1-97: delle 'georgiche'non vi è
cosa lasciata l'antica simplicità. bellincioni, ii- volìbile, agg. filos.
maggior fortuna fra gli uomini. gobetti, ii- 116: in piena crisi di
anitre] sopra tacque volteggianti. pindemonte, ii- 417: fama è, che
sospiri e il cor tremava. arici, ii- 11: dalla sacra rupe a
di uomini ingrati e superbi. saraceni, ii- 390: per molti danni quinci
menò di fiandra. lorenzo de'medici, ii- 182: e l'altro è
gingilli? pensa a studiare. guerrazzi, ii- 135: me ne dichiaro contento
probabilmente dovevano servire come medichesse. montale, ii- 49: scende la prima luna