, aerobus), sm. invar. icaro si staccò dall'aerodromo di creta.
o leggendari (cupido, dedalo, icaro, ecc.). dante,
per sua industria per sé e per icaro suo figliuolo..., e postelesi
, 159: pareva a quello [a icaro], mentre che e'slave e
non germina. d'annunzio, ii-762: icaro disse: « la figlia del sole
manierato. d'annunzio, ii-780: icaro, figlio / di dedalo d'atene,
tratto in tratto il richiamo fatale: « icaro! icaro! ». = deriv
tratto il richiamo fatale: « icaro! icaro! ». = deriv. da
bimatre nume / de la figliuola d'icaro s'accende. = voce dotta,
d'arianna il serto, / non icaro, non mera ed erigone.
vii-432: non voglio che fetonte od icaro la mia incauta temerità mi faccia, onde
, inf., 17-110: né quando icaro misero le reni / sentì spennar per
. tasso, 6-i-127: d'icaro leggesti... /...
succedere a chi con ale cerate, icaro ambizioso, a cader ascende, per
anticamera è dipinto a olio quando icaro..., vicino al segno del
. tansillo, 156: se un icaro, un fetonte / per troppo ardir
anni ancor son io, / che d'icaro non temo il caso rio. -con
. letter. seguire l'esempio di icaro; volare. a. adimari
. = deriv. dal nome di icaro (cfr. icariano).
agg. letter. che è proprio di icaro. -per estens.: aereo
. = deriv. dal nome di icaro, mitico figlio di dedalo, che
appartiene, che si riferisce a icaro; che è proprio di icaro. -per
riferisce a icaro; che è proprio di icaro. -per estens.: che
. txdpio?, da txapoc 'icaro '(v. anche icariano).
-i). scherz. ammiratore di icaro. savinio, 10-44: bòcklin era
gli riescivano alle spalle come i vincoli d'icaro. 4. comoda legatura applicata
di più sana audacia e senno / ch'icaro mai non ebbe, a l'ardua
. / e, fatto augello umano, icaro fende / i campi liquidissimi de'venti
vi-3-53: tenta leandro il nuoto, icaro il volo, / e niso impenna i
nei limitrofi stati italiani, non inceppata d'icaro le penne al tergo; / contra gl'
plasmato con cera (le ali di icaro); applicato, attaccato con la cera
. pulci, 25-248: ricordossi di icaro del botto, / per confidarsi alle
, 296: l'orme sue [d'icaro] / presumo di seguire / e
, 2-27: già 'l carro stellato icaro inchina, / e par nel volto scolorir
, vi-1-22: fatto augello umano, icaro fende / i campi liquidissimi de'venti.
lucenti e tersi, / più d'icaro superbi, al ciel salite [pensieri]
milizia, iv-375: si slancia [icaro] dal vertice della torre e va
dante, inf., 17-m: icaro misero le reni / sentì spennar per
liquor che ai meditori suoi / fece icaro gustar con suo gran danno. =
meschino. d'annunzio, ii-779: icaro disse: 'era stellato il cielo,
! idem, inf., 17-109: icaro misero le reni / sentì spennar per
liquor, che ai meditori suoi / fece icaro gustar con suo gran danno, /
] con fiacche piume, / perché d'icaro il caso in me si mostri?
/ devendo anzi volar nel modo d'icaro, / perder le penne et annegar la
pene di dedalo equilibrate e non d'icaro scongegnevoli. 2. l'attività,
, un pentimento, un rammarico. icaro sa che dovrà atterrare, ma gli duole
giudizi... mi facesse quasi novo icaro cader nel mare del biasimo e dell'
36: abando- nando la paura, icaro vola più forte colla osa arte. b
più padre, disse: « o icaro, o icaro, ove se'? »
, disse: « o icaro, o icaro, ove se'? ». savonarola,
non solamente non s'impenni dell'ali d'icaro, ma ne anco a guisa d'
, 2-27: già 'l carro stellato icaro inchina / e par nel volto scolorir la
la madre venere. -le ali di icaro. lorenzo de'medici, i-280:
medici, i-280: l'insolita piuma / icaro perde, se troppo alto sale,
michieìe, 3-ii-308: alzate le piume icaro insano / vicine, ahi troppo, a
terra. g. gozzi, 1-342: icaro che precipitosamente rovina nel mare.
, / né lento le bell'ali icaro stende, / lieto correndo il sì novel
). d annunzio, v-1-365: icaro sfiora l'acqua con un volo radente
mi ragguagliò di aver terminato il gruppo d'icaro e dedalo per il pisani.
ti rammenti 7 quanto lo sfortunato icaro offese / con la plebe cecropia esser cortese
simintendi, 2-135: alcuna volta [icaro] pigliava le penne, le quali
, 2-27: già 'l carro stellato icaro inchina, / e par nel volto scolorir
. dante, inf, 17-109: icaro misero le reni / sentì spennar per
botti, 1-105: foco fatai, qual icaro, consunto / lasciò questo dedaleo labirinto
/ cui nome il tuo gran caso, icaro, impose. galileo, 4-3-102:
venire qua il gesso del gruppo d'icaro e dedalo. tenca, 1-205: quell'
g. gozzi, 1-342: immaginatevi icaro colle ale a tergo, che sorpassa
che sorpassa le sfere, ed immaginatevi icaro che precipitosamente rovina nel mare. alfieri
landino, 118: doppo alquanto spacio stimolato icaro da troppa cupidità del volare in alto
bianco pulviscolo. -con riferimento a icaro. ovidio volgar., 6-265:
dante, inf, 17-110: icaro misero le reni / sentì spennar
., 2-27: già 'l carro stellato icaro inchina, / e par nel volto
penne di dedalo equilibrate e non d'icaro scongegnevoli. = agg. verb.
che ti rammenti 7 quanto lo sfortunato icaro offese / con la plebe cecropia esser
s. v. tempo]: avendo icaro una cagnola, mai d'intorno a
cadavero del suo padrone alla figliola d'icaro, la quale li diè sepultura.
volgar., 6-265: il matto garzone icaro di semplicetura né la vista di chi intende
il cammino per l'aere, mostrò a icaro la via che dovesse tenere, lui
: la cera era strutta, e icaro isbatte le misere braccie e ismariscesi e non
ciampoli, 255: poi si sostiene [icaro] e libra, / com'aquila
col volo al cielo (con riferimento a icaro). luna [s. v
. luna [s. v. icaro]: con certo loro artificio e rete
ale e da indi volarono; però icaro (come giovane), videndosi volare,
di personaggi mitologici, in partic. di icaro o di cupido); che ha
ali (con riferimento al mito di icaro o a cupido, anche come punizione
, 118: il gio- vene [icaro] troppo desioso e temerario, non seguitando
. -con riferimento al mito di icaro. dante, inf, 17-110:
. dante, inf, 17-110: icaro misero le reni / sentì spennar per
., 6-263: e 'l garzone [icaro] trattava la cera e. lle guerrazzi
., 2-27: già 'l carro stellato icaro inchina, / e par nel volto
sommo sol ti stempra l'ale, / icaro audace, e nel superboassalto / mostri ch'
chiunque le mira: / queste d'icaro sono e di fetonte / le strabocchevolissime rovine
in tratto il richiamo fatale: « icaro! icaro! » borgese, 1-38:
il richiamo fatale: « icaro! icaro! » borgese, 1-38: la sua
ora lucenti e tersi, / più d'icaro superbi al ciel salite [pensieri]
annunzio, ii-42: ora la figlia d'icaro / guatava la torma dell'oche /
(in partic. nell'espressione volo d'icaro). - anche: viaggio di
]: i deltaplanisti, gli emuli di icaro. deltaplano, sm. sport.