bahia: ed è voce d'area iberica, già registrata da isidoro, 14-8-40:
= dal lat. baltica (di provenienza iberica): * pepita d'oro '
forse deriv. della voce di origine iberica baltica 4 sabbia aurifera, pepita '.
nel romeno): voce, forse, iberica (cioè prelatina), col significato
la voce per 'asino 'nella penisola iberica: spagn. borrico (docum.
di etimo incerto (forse di origine iberica). capannascóndere, v.
2-464: or bianco cigno / dalla sonante iberica marina /... / all'
= dal lat. cunicùlus, d'origine iberica (dall'originario significato di 4 condotto
occidentale e nord-occidentale, dalla penisola iberica alla scandinavia, da creta all'inghilterra,
diffusa in italia e in tutta la penisola iberica (spagn. falda e balda,
compagnia. = voce della penisola iberica, portogh. fidalgo, spagn.
madagascar, in africa e nella penisola iberica e presenta tubercoli rossi prominenti sui lati
la debolezza della mo narchia iberica e a sollevare contro il dominio forastièro
introdotta dalla sicilia; contemporaneamente nella penisola iberica: spagn. gavdn e gabàn (nel
, lat. galèna, forse di origine iberica, che originariamente indicava sostanza contenente piombo
diffuso nella francia centromeridionale, nella penisola iberica e in una parte dell'africa,
* seme con sviluppo popolare nell'area iberica (spagn. hermano, port. irmao
-àrum 'armilla': di origine \ celt] iberica; cfr. vera e ghirlanda.
balordo, stolido ', di origine iberica, come attesta quintiliano, i-9: «
iberneranno in pace, i vitelli. iberica. 2. tr. sottoporre a ibernazione
l'inverno in letargo entro basca o iberica (escuara), ancora superstite ne'pirenei
svilupparsi. detta, appunto, iberica. -in partic.: spagnolo, gioia
detto ghiandola), ricco di narchia iberica. gramsci, 12-356: america latina,
gramsci, 12-356: america latina, o iberica, adipe, situato nel torace o nell'
al letargo invernale. ghesi « iberica », spagnuoli « ispanica ».
a cui si sottopone prima stica iberica (spagnola e portoghese). della cottura
cfr. ingl. hibernation (iniziodella civiltà iberica. sec. xix). b
, che si studioso della civiltà iberica e, in partic., delle
iberni. lingue parlate nella penisola iberica e delle loro = deriv.
riferisce, che è proprio della penisola iberica e dei popoli che oggi la abitano.
regolari, diffusa particolarmente nella penisola iberica e in molte isole del mediterraneo centrooccidentale,
che comprende le lingue romanze della penisola iberica (spagnolo, portoghese, catalano)
gramsci, 12-356: america latina, o iberica, o ispanica? francesi e italiani
usano * latina ', portoghesi 'iberica ', spagnuoli 'ispanica '.
, 12-356: america latina, 0 iberica, o ispanica? francesi e italiani usano
usano a latina ». portoghesi « iberica ». spagnuoli a ispanica ».
di colore fulvo-rossiccio, caratteristico della penisola iberica e delle isole baleari (chersophilus duponti
sm. che appartiene all'antica popolazione iberica stanziatasi in origine nella regione portoghese compresa
della lusitania, antica regione della penisola iberica che corrisponde all'attuale portogallo.
.), forse attraverso la pronuncia iberica. mass mèdia, sm.
, e mesta appare / la sorte gallo iberica, / beviamo. foscolo, gr
meseta designa la regione interna della penisola iberica, composta da un immenso tavolato di terreni
del suo re. = voce iberica, deriv. probabilmente dal sanscr. nayar
diffuse nella parte orientale della penisola iberica. 2. sm. plur
sul criterio geografico, comprende in area iberica il portoghese, diffuso anche in brasile
società, mantenne però quieta la penisola iberica. 3. molesto, fastidioso
curna e palaga, di origine iberica. palacrana { palacrèna),
adattamento del lat. palaga, di origine iberica; v. palacra e palacrana
. la prima parte emersa della penisola iberica (e corrisponde alla regione che va
guerra peninsulare: quella combattuta nella penisola iberica fra il 1805 e il 1814 dai
società, mantenne però quieta la penisola iberica. -per anton. l'italia,
, friulano ant. plovizinar) e iberica (spagn. lloviznar, portogli.
piovisquelé), presente anche nell'area iberica (catal. plovisquejar, portogli.
diffuse nell'africa nordoccidentale e nella penisola iberica, così denominati dalla presenza sui lati
alla ginestra, proprio della penisola iberica e deh'africa occidentale { retama sphaerocarpa
parolette castigliane la solitudine della mia maestra iberica di esperienze magiche. scarrucolare,
segullum per segutìlum, di probabile origine iberica. segundo, v. secondo
proviene da sogobria, città della penisola iberica in età romana. -pietra sogobrina:
che spira nelle regioni sudorientali della penisola iberica e sullo stretto di gibilterra (e
, che si ritiene proveniente dalla penisola iberica, diffuso in tutto il meridione della
. razza di cane da ferma di origine iberica, caratterizzato da pelo lungo e setoso
pelo lungo, setaceo: d'origine iberica. panzini [1905]], iv-456
fermo a pelo lungo setaceo, di origine iberica, come dice il nome: per
e tutta la grande e terribile pittura iberica. -aura di mistero o
spagnolo (con riferimento all'antica provincia iberica 'hispania tarra- conensis'). ariosto
origine incerta, diffuso anche in area iberica (spagn. telina, nel 1525)
, tipica in partic. della penisola iberica e costituita principalmente da piante appartenenti al
'ingannare') e con corrispondenti in area iberica (cfr. spagn. traquear 'muovere
di taglio', passata poi alla penisola iberica. trinca2, sm. invar
. stor. popola zione iberica anticamente stanziata nella valle del guadalquivir e
che avrebbe riscontri in altre voci della penisola iberica. tùtor, sm. e
o dello spirito), importata dalla penisola iberica o, al contrario, là diffusa
a 0, 847 usata nella penisola iberica (ed m equivalente
italia, nella gallia e nella penisola iberica. -anche sostant (e al plur
in precedenza, era considerata di origine iberica, dal portogli. zebro, a sua
tipico delle città iberiche o di cultura iberica. e. cecchi, 6-369
popolazione diffusa nella parte centrale della penisola iberica. -anche so- stant. (e
. da lusitania, regione storica della penisola iberica occidentale, corrispondente all'incirca all'odierno
, per concessione sovrana, nella penisola iberica, godendo in un primo tempo di
iberòfono, agg. che parla una lingua iberica e, in partic., la
alla musica ungherese, a quella nuova iberica, ecc. maialàio, sm.
, 1-30: in francia e nella penisola iberica, ancora nel seicento, le forme