, o per il fusto, o per i frutti, o per i succhi;
, o per i frutti, o per i succhi; per la radice,
per disegnare figure, e paesetti, i quali appariscono tocchi d'acquerello. carena
quale, su due linee spioventi, i lunghi baffi calligrafici, in inchiostro di
opposto in ciò alltndiano) come inutili i fatti che non hanno se non un valore
. bruno, 3-81: molti servitori i quali, senza cessar, senza chinar
cor di vergognoso scorno, / chinano i lumi a terra, / giran gli sguardi
fissassero sopra di me; onde io chinando i miei me ne stavo dubbioso e confuso
ire, o donna, ti sono e i dolor miei. -chinare l'orecchio
momento, riparandosi col ventaglio per nascondere i denti bianchi, il seno bianco, tutte
10. ant. inginocchiarsi. i. neri, 4-15: si pone in
, inf., 2-128: quali i fioretti, dal notturno gelo / chinati e
. anguillara, 15-231: con tutti i modi umili e riverenti, / quanto
salve, dea roma! chinato a i ruderi / del fòro, io seguo con
seguo con dolci lacrime / e adoro i tuoi sparsi vestigi. verga, 3-95:
alzarsi a sedere di scatto e spalancò i rossi occhi nebbiosi e la bocca gommosa
/ con la persona, awegna che i pensieri / mi rimanessero e chinati e
crescenzi volgar., 9-64: abbiano [i buoi]... le coma forti
a gettarsi nella chincaglierìa e ora vende i confetti per amor della scàtola. serao
che siano finite le figurine, e i presepi, e i cori nelle navate
le figurine, e i presepi, e i cori nelle navate oscure, e l'
per le sue disonestà, la chiamavano i francesi la chinea inghilese. l. salviali
3. stor. cavallo bianco che i re di napoli (da carlo d'
. quest'era l'omaggio, che i re di napoli e di sicilia rendevano,
galileo, 4-4-309: alle volte move insieme i due [piedi] dalla medesima
del parasimpatico e dell'apparato vestibolare; i preparati terapeutici sono a base di atropina
chinico; combinandosi con le basi forma i sali dell'acido chinico. =
giorno, iv-205: se fresco sdegnuzzo i vostri petti / dianzi forse agitò,
è molt'anni, il pallido bambino i sbocconcellante la merenda, chino / sul tedioso
al chino, / strage d'essi i cristiani orribil fanno. pindemonte, ii'
astri iniqui e crudi / delle muse i dolci studi / e di lieta si fe
, cinese. sassetti, 125: i chini sono uomini di grande intelletto,
e più chino, chinoni giù, i colli dei piedi. = deriv
delli segni / per tutto come i pulcini la chioccia. silone, 5-27:
serrate in camera, son anche i pulcini: gli inferiori devono seguire chi
dove va la chioccia, debbon andare anche i pulcini. da vallombrosa / neve a
donna la cui vita si esaurisce nella i neve in chiocca. maternità. -anche:
, gallina vecchia e spelata, che cova i pulcini, = v. chioccare *
alba, il carro, la chioccia con i pulcini, 'l percuotere,
cavalli, o per giuoco, come fanno i ragazzi. chiocciarne (part.
raro. che cova. moletto, i caddero chioccando quel remi nell'acqua
, sf. femmina dei galli (i pavoni), accompagnati dalla loro nutrice,
subito che egli [plutone] vide appressarsi i nostri poeti, l'allevamento dei
affetto grande per chiamare e guidare i pulcini. verga, 3-55: alfio
pollaio, e se udiva chiocciare i e invan gli grida, e invan dietro
uova di anitra sotto la chioccia, e i pulsoderini, iv-273: il miglio,
tunica ragazza alla cattiv'aria a mondare i fichi e a por la chiocciata?
-per simil. viani, 14-74: i campi sono tutti un canto rauco; nel
espedita, come fi più fanno coloro i quali da sùbita meraviglia sono soprappresi.
4-181: una sera, tardi, i vicini che stavano cenando, udirono la
. le grida rauche dei gabbiani, i loro scrosci chiocci, le loro risse stridenti
differenza tra loro, è per rispetto de i luoghi più opachi e più esposti al
dal ferro inaspettato il capo, / ritiri i nodi de la cara vita: /
spinge innanzi gli occhi come la chiocciola i cornetti. ungaretti, ix-30: l'azzurro
che vale, dicono essi, sopra i cento ducati. g. gozzi, 1-407
atomi d'epicuro, o te qualità de i peripatetici, o te chiocciole di renato
il peso della tribuna, erano deboli, i quali egli parte riempié, facendo due
quali sono scale piane, per te quali i somari vi salgono a portare fino in
vi faranno salire e scendere per tutti i luoghi nominati. d'annunzio, iv-2-779
mordono e le chiocciole lo cozzano: anche i deboli e i vili infieriscono su chi
lo cozzano: anche i deboli e i vili infieriscono su chi è sventurato.
altrimenti, quando vedemmo andar contro acqua i circoli del sasso che fu gittato nel tevere
/... prima che i rosei trucioli di gesù / seminati lungo
... sciogliendo il continuo aprono i vasi pulmonari. paoletti, 1-1-358:
porvi su dello zucchero, dove bisognano i corrosivi? alvaro, 7-151: il
. d'annunzio, iv-2-420: fate che i vostri sarcasmi abbiano tal virtù corrosiva che
un'aria troppo voluttuosa e corrosiva per i suoi sensi. corróso (part
stato vano, / la vita, i giorni corrosi da un'acqua / assidua,
). carducci, 679: guasti i muscoli e il cuor da la rea
il nome di rimasto, che oggi i paesani corrottamente chiaman rimaggio. tesauro,
là con la grecia, così, costumando i calabresi la favella de'greci e i
i calabresi la favella de'greci e i cisalpini quella de'francesi, necessariamente adivenne
putride carogne: cioè ai presenti, i quali sono corrompimento di ragione e rivolgimento
hanno il palato guasto, paiono tutti i vini amarissimi, benché pre- ciosi e
la verdura, entra soletto / tra i più folti cespugli e scende e poggia /
gli autori, cioè se e'nascano [i vermi] dalla sustanza corrotta. parini
di sé, fino dal nascere, i princìpi d'ingenite malattie? così, e
gola. g. villani, 4-30: i fiorentini ebbono grande pestilenzia, e non
modi di essere, un'età, i tempi, ecc.). -anche
animi corrotti e guasti rare volte scoprono i loro differii, se non quando s'
la corruzione. tommaseo, i-325: i più corrotti scusano certe cose in generale
il senso morale era oscurato: che i costumi erano corrottissimi, soprattutto del clero
egli rideva anche con la voce; i suoi occhi luccicavano, destando la malcreanza
modo, che diede della sua corruzione i semi alla nostra favella. algarotti,
corrotte. de sanctis, i-174: i più in quel tempo gallicizzavano di pensiero e
giamboni, 7-2: m'ho proposto differirvi i libelli di vegezio flavio che trattano della
vegezio flavio che trattano della cavalleria, i quali senza esemplo ho curato d'emendare
. guarini, 68: son veramente i sogni / de le nostre speranze, /
voci alterate, le sentenze corrotte, i sentimenti guasti. c. dati, 63
una cosa molto degna di lode fecero i guelfi, che mai non adulterarono niuna
aperte avean le porte, / ed accresciuti i gridi e le lucerne / le infami
semplicemente intenda d'accusarsi e di correggere i suoi peccati. alberti, 166:
frugoni, xxiv-987: chi non gastiga i misfatti, dinota che gli approva o li
la fortezza. alfieri, xiii-61: corrotti i vili, intimoriti i buoni, /
, xiii-61: corrotti i vili, intimoriti i buoni, / negletti i dubbi,
, intimoriti i buoni, / negletti i dubbi, trucidati i prodi, / ed
buoni, / negletti i dubbi, trucidati i prodi, / ed avviliti tutti:
quei già superbi cittadin di roma, i terror finora, oggi d'italia scherno.
le altre, che non si possano portare i tabarri lunghi altrimenti detti gramaglie. carducci
, 56: indistintamente poi a tutti i miei congiunti: cognati, nipoti, cugini
, / vagliami alcun bon mutto; i ché per un frutto - piace tutto un
annuvolarsi (il cielo, il mare, i venti, le condizioni del tempo)
v.]: si comicciano col mare i venti. abba, 1-76: ieri
repento, -se villan so stato, i né dirocciato - voi; che però sento
per tolosa se ne canzonava, e i fanciulli ed altri andavano per le strade
sofferire gran noia, o a guastare i lor fatti, o a contendere vivamente,
. d'annunzio, ii-696: guarda i monti pisani corrucciati sotto le vaste nuvole
posarsi su di me; ed anche i miei, corrucciati e diffidenti, non si
, 15-175: ad un tratto, i bambini s'azzuffano. le bambine, no
per sì dura ed orribile ricordanza ascoltare i semi di tante faville, e le faville
, 1-56: a'salamini / congiunge i suoi saettator quell'aere / ajace figlio
l'altra parte del clero; poi i magistrati, con gli abiti di maggior cerimonia
con gli abiti di maggior cerimonia; poi i nobili, quali vestiti sfarzosamente, come
ediz. 1827 (552): i nobili quali sfarzosamente abbigliati, come a
che già era segnato a dito tra i fuorusciti, il poeta de'ghibellini cornicciosi
cornicciosi che scendeva in inferno per trovarvi i papi e i traditori e dir loro
in inferno per trovarvi i papi e i traditori e dir loro villania e pestarli.
mille. si assisero ai loro focolari i veterani di venti anni e le cicatrici delle
: corrugarono la fronte a queste parole i tre ambasciatori. pirandello, 5-90:
labbra. vico, 112: vi concorrono i segni, nelle maligne [febbri]
l'asprezza significa troppo al di fuori essersi i vasi corrugati e stretti. /.
veduto oltraggio. oriani, x-21-13: i capelli di un nero corvino, pettinati
(una superficie liquida o sabbiosa, i fianchi di un monte, ecc.)
, 12-207: vegna vesevo, e i suoi dolor racontici: / vedrem se
che fiero corusca si come / tra i colli prenestini dietro l'aurora fl sole
/ sul largo adige pende, / e i lor defunti l'itale / madri sognando
carducci, 910: fulvo il sole tra i rossi vapori e le nubi / calde
ansia abbelliva stranamente il suo volto, e i capelli, come se vi fosse entrato
empie di foco. marchetti, 4-217: i lumi terrestri al buio accesi, /
: / corusco e fumido / come i vulcani, / i monti supera, /
fumido / come i vulcani, / i monti supera, / divora i piani.
, / i monti supera, / divora i piani. d'annunzio, ii-647:
sfavillìi. monti, 5-907: tra i primi ei dunque / processe di corrusche
/ saltasti [libertà] in poppa a i legni di luigi, / e ti
di luigi, / e ti scortaro i cavalier di francia / dentro parigi. idem
colomba. d'annunzio, ii-87: i carri / falciferi della potenza / profondato aveano
. gozzano, 149: quante volte tra i fiori, in terre gaie, /
, / sognavo le tue nevi, i tigli neri, / le dritte vie corrusche
corusca / distesa che s'inarca verso i colli, / il brusìo della sera
fuggir fatica, incominciarono a buffoneggiar sopra i pulpiti sacri con mimiche rappresentazioni e scene
dante nel suo secolo, di tutti i vizi fecondo. muratori, 7-v-136: la
sua saviezza e la sua aureola. i suoi ricordi sono la corruttela italiana codificata
di vita. oriani, x-21-171: i matrimoni dei vecchi... non sono
degli uomini scelerati da'letterati fossero moltiplicati i necessari rimedi delle virtudi, per far ai
. lancellotti, 81: a coloro i quali esercitavano la guerra non era cosa
non rechino. leopardi, 1010: i morbi ai quali esse [medicine] intendono
cose si sollecitavano per gli alleati, i francesi pensavano ai modi di resistere alla
deliberazioni loro parte miravano la guerra, parte i negoziati, parte le corruttele. leopardi
, né tirati dall'esempio, come i deboli. 9. figur. chi
abbia. marino, vii-129: come i corpi incorrotti eccedono senza comparazione i corrottibili
come i corpi incorrotti eccedono senza comparazione i corrottibili in quantità, così le sostanze
, 218: trovarono sempre infra loro [i tribuni] qualcuno che fussi, o
v'è dentro uomini molto poveri, i quali per tal cagione son corruttibili.
, 120: la servitù, che fanno i cavalieri alle dame... consiste
damigelle, o cameriere corruttibili per tutti i versi. 8. ant. che
cagione di questa corruttibilità inevitabile di tutti i beni umani o siano di natura
di essi beni connessa colla loro origine; i quali sono circoscritti e caduchi, perché
. martini, 1-174: volendoli [i frumenti] meglio conservare, facciasi una
correttivi le morti, le battiture, i danni del corpo, la vecchiaia, l'
le cornacchie, e così fieri verso i colombi, così tolleranti verso i cervi,
verso i colombi, così tolleranti verso i cervi, e impazienti contro ai cavalli
, furono necessaria e forte reazione contro i principii stranieri e correttivi e tiranneschi che
virtù impiegano bene li lor tesori fra i virtuosi d'ogni professione e i corruttori dell'
fra i virtuosi d'ogni professione e i corruttori dell'onestà. campanella, i-350
garzoni, 1-444: fu ordinato che i morti si seppellissero tutti fuor della città
non si causassero infirmi tà mortali a i vivi. redi, 16- v-67:
è pesto al suolo, f e i vermi ingrassa la corruzione. 2
che non erano da tollerar più longamente i sacerdoti concubinarii, di dove veniva l'infamia
con le sue divette e sciantose e i primi tentativi del cinematografo aprivano vaste possibilità
diede [il latino] della sua correzione i semi alla nostra favella. cesarotti,
scienze si perfezionano, no seguirebbe che i secoli della correzione sono quelli della maggior
alla politica, sviluppò la corruzione fra i funzionari; e fece centinaia e centinaia
quando il funzionario respinge il denaro o i vantaggi dati o promessi da chi vuole
da chi vuole indurlo ad agire contro i suoi doveri d'ufficio (ed è
, 1-392: un altro mezzo di prevenire i delitti si è d'interessare il consesso
m. villani, 6-80: i fiamminghi, affannati per la corsa.
e le risa e le grida e i baci e i canti, / ne 'l
e le grida e i baci e i canti, / ne 'l fruttidoro a 'l
corsa, quelli si fermarono per scaricare i fucili. quasimodo, 2-37: ero
. pascoli, 26: qui pontò i piedi e s'alzò sulle penne /
. cattaneo, ii-1-148: supponiamo che i passeggieri dovessero passar da milano a venezia
giro mezza milano ». vedeva soltanto i due soldini della corsa, quel pover'
giacché le spese di una lunga corsa equilibrando i prezzi toglierebbero ogni convenienza al viaggio.
due di sella. cuoco, 1-30: i nostri giovinetti in quegli anni aveano per
lui: le corse de'cavalli, i drammi urlati, il ballo. prati,
momento la sigaretta della temerità. erano costoro i pratici del volano, vincitori di corse
, in discesa e in salita, sotto i platani, e i cavalli facevano un
in salita, sotto i platani, e i cavalli facevano un rumore come la piena
. -corsa nei sacchi: in cui i corridori partecipano con i piedi infilati in
: in cui i corridori partecipano con i piedi infilati in un sacco legato alla
. d. battoli, 42-iii-16: i miseri abitatori sentivano tonar profondo sotto a'
in arme. serdonati, 7-168: i portoghesi, abbandonati da'compagni, si
corsa. botta, 5-85: ma i francesi gli seguitarono a corsa. manzoni,
corsa. pascoli, 748: vernano primi i giovinetti a corsa, / dando alla
a corsa, / dando alla brezza i riccioli del capo. d'annunzio, iv2-
e via a corsa freneticamente, saltando i fossatelli, i cespugli, i mucchi di
corsa freneticamente, saltando i fossatelli, i cespugli, i mucchi di concime,
saltando i fossatelli, i cespugli, i mucchi di concime, finché tutto rosso
al figur. carducci, 686: i cipressi che a bòlgheri alti e schietti
metà dell'ottocento, da privati, i quali, in tempo di guerra o,
, ad armare navi private per correre i mari e a catturare le navi mercantili
diritto di rilasciare lettere di corsa contro i sudditi di guglielmo iii. d'annunzio
a termini dell'antico gius bellico, i belligeranti di autorizzare privati armatori e capitani
come quello di un innamorato: ma i suoi occhi dorati chiesero di più,
, perché voi noi crederesti quanto sia per i pericoli di mare e di corsali.
corso, stare alle poste, assalùe i legni, seguitargli, giungergli, chiudergli
della primavera fino al romper del verno i corsali delle costiere dell'affrica solean prendervi
). machiavelli, 311: i soldati a piè de'nostri tempi por
la rócca. altoni, 1-19: i fianchi venghino coperti dalli uomini di corsaletto
verde e d'arancio..., i maggiolini non volavano più. c.
. e. gadda, 528: [i ditischi] dovevano aver raggiunto quest'ottimo
corsaresca schiavitudine. gioia, 1-ii-60: i due fratelli barbarossa... fondarono
c'erano le fontane per il popolo, i sedili per il popolo, il grano
, il grano per il popolo (se i corsaleschi non facevano razzie).
-a). stor. chi correva i mari per predare, catturando navi e
sua figlia e patteggiarne / come fanno i corsar dell'altre schiave. fatti di
peradore come alcuni corsari saccheggiavano non solamente i liti, ma anco fra terra facevano danno
quel porto corsari arditissimi, che interrompevano i traffichi di mare con grave danno dei
le navi genovesi, che loro portavano i fromenti. gioia, 1-ii-59: il
pascoli, 1503: alle sponde / nostre i corsari vennero in guerra. d'annunzio
pisa, che dalle sbarre veda rosseggiare i cocomeri toscani sgozzati sul carretto dal cocomeraio
, come suol avvenire di tutti quegli affetti i quali non hanno altra base che quella
di marocco. cuoco, 1-46: i nostri nemici erano i barbareschi, contro i
, 1-46: i nostri nemici erano i barbareschi, contro i quali non valeva
i nostri nemici erano i barbareschi, contro i quali non valeva tanto la marina grande
ant. corsara: imbarcazione con cui i doganieri dello stato pontificio sorvegliavano le coste
che va in corso armata per impedire i contrabbandi marittimi; né era raro il leggere
, e che non arriva oltre i lombi. le donne in letto usano vestirne
, corpetto, busto ', secondo i casi. ojetti, i-705: seduta
/ con poca armata darà legge a i mari. corseggiare, tr.
d'ogni uomo, e massimamente sopra i turchi. p. f. giambullari,
contenta dello acquistato, corseggiava gagliarda- mente i liti della fiandra e della germania. serdonati
mele delle scienze morali. c. i. frugoni, 642: stanco amor di
: stanco amor di far tarderò, i... i ài corsar prese i
far tarderò, i... i ài corsar prese i costumi, / prese
i... i ài corsar prese i costumi, / prese l'abito e l'
, duca di termine e capitano a i suoi dì di estremo valore. buonarroti u
vie, il fuoco arse le case, i cumuli degli uccisi abbarrarono i ponti:
case, i cumuli degli uccisi abbarrarono i ponti: la chiericìa in piastra e maglia
. -chi). letter. riguardante i corsari, proprio dei corsari; piratesco.
nievo, 504: ella racconciandosi i capelli sulle tempie, e puntandosi qualche
. e. praga, 3-185: i vaghi ondeggiamenti del morbido corsetto. deledda
milizia italiana [crusca]: i capitani... debbiano essere armati
, 1-384: se... i condotti de'doccioni... cominciassino a
possa / della corsìa del lora; i suoi seguaci / fremeangli addietro come mille
. caro, 5-270: memmo confortando i suoi compagni / e 'n su e 'n
d'annunzio, ii-873: ed uguccione e i consoli congiunti / in cristo e tutta
corsìa / e nelle balestriere e su i castelli / risposero gli armati: «
di seguito. collodi, 719: i pochi passeggeri, dondolandosi in su e
notturno. monti, 16-210: automedonte / i veloci corsieri al gioco addusse, /
corso. foscolo, 1-100: in limesso i candidi corsieri / e l'aureo cocchio
/ che vanno su grigi corsieri! i son mille / le lande, che brillano
i-447: la memoria ha distaccato già i suoi dolorosi corsieri.
da guerra. bocchelli, ii-265: i grandi e superbi « corsieri » oceanici,
gli scrittori di tutti o quasi tutti i trattati di teologia, principalmente dommatica.
di corsivi giornalistici; chi scrive abitualmente i corsivi nei giornali. corsivo
faranno frutto fra l'erbe, siccome i salci presso all'acque corsive. targioni tozzetti
umido smeraldo, / vaghe ninfe, i bei piè, ch'oltra ir non ponno
affannavano nel corso, e con battere i cavalli e con lo strepito della voce e
algarotti, 2-536: or di leda a i gemelli, ardita coppia, / l'
, al corso l'altro / folgore i piedi a divorar l'arena. pindemonte,
della tirannide a sacrificare con feroce stolidità i cittadini che non ponno salvarsi superando la
voglia gareggiar nel corso / con doni i cori alletta, e i premi pone.
/ con doni i cori alletta, e i premi pone. leopardi, 189:
un vento / e innanzi a tutti i corridori passa. tasso, 10-15: fumar
. foscolo, 1-165: invan presaghi i venti / il polveroso agghiacciano / petto e
la terra. carducci, 128: suonano i campi sotto il gran cavallo / che
il male, in un momento riempie i vicini popoli dell'awenuto male. bembo,
, o quanti seguaci pruni ci sottomordono i miseri piedi! a. f. doni
, iii-2-10: marte... i popoli lemei / con furioso corso avea
tasso, n-ii-465: ma le bariere e i corsi de la chintana e i tomeamenti
e i corsi de la chintana e i tomeamenti non son contese fatte per diletto
anni 430, il rapimento d'elena, i saramenti de'greci, e 'l corso
alma il dubbio corso. c. i. frugoni, 624: ecco amico a
tenti? / a quello d'ambo i lati / ignivome s'aprian di bronzo
delle stelle ed insegnolli avere signoria sopra i domoni. dante, par.,
64: sappi che ogni volta che i pianeti non andassero con quella ragione e
corso sereno [o notte] / fórano i miei sospiri aure notturne, / fóran
e destrieri / le mie voglie e i pensieri. algarotti, 2-221: i satelliti
i pensieri. algarotti, 2-221: i satelliti erano ab antico altrettante comete,
neofito furor mi guarda? / quali su i ruderi de le memorie / di laide
, / fermate il corso e ritenete i passi. bembo, 2-40: per tutto
monti / risonar fanno il cavernoso dorso i la turrita col serchio e fra due ponti
della vasca, l'acqua continuava poi i suo corso giù per la collina. pavese
alle circostanze senza tentare di modificarle secondo i propri disegni. guicciardini, 136
di quest'anno del martedì del carnevale! i. nelli, 10-3-3: oh,
che durò gran parte della notte: i balconi tutti illuminati, i cittadini sui cocchi
della notte: i balconi tutti illuminati, i cittadini sui cocchi o a piedi agitavano
secche, apparisce vero esser molti nervetti, i quali ancor da se stessi si spartono
da costeggiare. leopardi, 960: i fiumi stretti infra certi termini e indirizzati
busento ecco si schierano / su le sponde i goti
cui si correva il palio e sfilavano i carri e le maschere a carnevale).
ne'lor onori, si muovono verso i cibi; e i cibi loro dicono:
si muovono verso i cibi; e i cibi loro dicono: noi non siam la
quieti ne'loro cibi, muovonsi verso i giuochi, muovonsi verso i canti, muovonsi
muovonsi verso i giuochi, muovonsi verso i canti, muovonsi verso i teatri,
muovonsi verso i canti, muovonsi verso i teatri, muovonsi verso i corsi, muovonsi
muovonsi verso i teatri, muovonsi verso i corsi, muovonsi verso gli amori:
tutti sempre ricevono la risposta medesima. i. nelli, 10-3-3: amico, lasciatevi
cose corrono a piggiori corsi, e spezzati i remi ed il timone, la nave
i-229: se crediamo all'autorità di tutt'i più accreditati medici che hanno scritto,
umano. machiavelli, 748: secondo i tempi in ne'quali visse e la città
di tanto vigore che per un tempo tenesse i spiriti in quel corpo a dispetto di
di una lingua vivente; e segnandone i limiti, siasi anche preteso assegnarne per
, siasi anche preteso assegnarne per sempre i confini. baretti, 2-183: il
alvaro, 7-120: sono tempi, i nostri, in cui si vedono nella
in cui si vedono nella loro essenza i fenomeni della storia, al lume d'una
la via / ed agevoli il córso a i suoi disegni. beccaria, 1-197:
/ tu non orni così lo spirto e i membri, / perché in mezzo a
, il susseguirsi con logica connessione (i pensieri in un ragionamento) con armonia
redi, 16-ix-34: quando sono presenti i dolori podagrici, o chiragrici, si
vivendo morir; ma d'altra parte i viver la vita è viver con conforto.
e tempo mali e travagli provassero sempre i viventi, e che nell'istesso corso quasi
del generai perdono arricchito il popolo, i loro prìncipi e gli altri gentilotti cominciarono a
e gli altri gentilotti cominciarono a ricettare i malandrini nelle loro tenute. savonarola, iii
titoli fiduciari, che la legge obbliga i privati ad accettare nei pagamenti al loro
in italia una banca, la quale paga i suoi biglietti in moneta straniera, valutandola
; di che essendo passato un tempo, i detti panni non aveano quello corso soleano
letteraria sia distribuita in tutti e tre i corsi e con limiti certi, sì
, 160 (231): [i corsali] menano con loro la moglie e'
poi venduta schiava. garzoni, i-x24: i soldati amaranno la guerra, i pirati
: i soldati amaranno la guerra, i pirati d'andare in corso. -per
corso; per ciò che sì come i corsari tolgono la roba d'ogn'uomo,
. vico, la storia di tutti i popoli. vico, 3-820: permise
moto le passioni e l'ingegno di tutti i viventi. b. croce, ii-8-29
e mi ero immaginato di aver scoperto i corsi e i ricorsi dell'arte;
immaginato di aver scoperto i corsi e i ricorsi dell'arte; le cause delle
corso, talor presso al fine rompa i nostri fragili e vani disegni. colletta,
formalità uscirono finalmente gli statuti friulani, i quali seguitarono ad aver corso di legge
erano venali facea vendere, e sicurava i comperatori, e facevali scorgere lealmente,
dal ferrugineo carro. forteguerri, 16-43: i cavalieri intanto a tutto corso / vanno
iv-183: d'un corso / subentrando i grand'atrii, a dietro lascia / qual
ad occupar tendea. pindemonte, 13-190: i feacesi scorgeran dal lido / venir la
dato tempo fanno il corso di tutti i libri, di tutti i circoli,
corso di tutti i libri, di tutti i circoli, e vanno quindi a ingrossare
. boccaccio, 7-8-25: grandi furo i lamenti e 'l rammarchio, / ma
de'torniamenti, come si fa per i camesciali. curzio adunque si messe in corso
.. altre corse di vene come i marmi. ojetti, i-793: donna matilde
. ojetti, i-793: donna matilde, i capelli ancóra ala di corvo, era
mostrato anche là che non ne voleva e i lavoranti, sui quali contava la montagna
di rendermi il mio capitale, con i frutti corsi. giannotti, 2-2-414: voleva
frutti corsi. giannotti, 2-2-414: voleva i
conservare. davila, 96: cominciarono [i tedeschi] ferocemente a tumultuare, dimandando
corse. botta, 5-406: volle che i comuni si liberassero dai debiti, sulla
, sulla camera pontificia trasferendogli, salvo i debiti contratti per l'annona, e
aita, sì 'l conosco a i segni ». còrso, agg
piace. botta, 5-59: statuiva che i corsari corsi, autorizzati dai ministri inglesi
ministri inglesi, avessero facoltà di predare i bastimenti genovesi. cattaneo, iii-2-122: il
abbaiar ala luna. marino, 278: i veltri iberi e i franchi / sono
marino, 278: i veltri iberi e i franchi / sono i primi a la
veltri iberi e i franchi / sono i primi a la pesta. / più lontani
più lenti / vengon gli alani e i corsi. i. nelli, 8-1-11:
vengon gli alani e i corsi. i. nelli, 8-1-11: -l'autorità delltmba-
come le viti trebbiane che fanno i grappoli grandi e le còrse bianche.
corsica. soderini, iii-398: sono i fichi... rosselli co 'l picciuolo
... al soccorso / chiama i manigoldi bracati / contro te, cinquanta
lor cor- taldi / quei che lasciaro i can poco lontano. garzoni, 1-631:
dei cavallerizzi] le diverse maniere de i cavalli, cioè, il ronzino, cortaldo
cortaldi... e simili altri, i quali hanno pigliati diversi nomi dalle diversità
talvolta per non vi poter più soffrire i frequenti trabocchi delle piene ed i lor ringorghi
soffrire i frequenti trabocchi delle piene ed i lor ringorghi per le fogne delle corti
di una corte / ci si mostrano i gialli dei limoni; / e il gelo
di malaffare. levi, 1-201: i contadini e le donne erano nella strada,
strada, per farmi buona accoglienza: i più strani malati si erano fatti portare
fortezze del comune di firenze, 6: i detti giovanni e bernardo uficiali..
stato non erano tenuti distinti, anche i consiglieri, i ministri e gli alti
erano tenuti distinti, anche i consiglieri, i ministri e gli alti funzionari pubblici;
riprensioni, sì come padri, mordere i difetti de'cattivi. sacchetti, 203-42:
infino ch'e'danari durano, pelando i cattivelli. capellano volgar., i-147
tempo, e ne la reggia / fra i ministri del re fui posto anch'io
il servir nelle corti, / dove i signori son sempre tiranni. algarotti, 1-349
tiranni. algarotti, 1-349: chiamò i prelati e le principali donne del regno ad
è avane, e corte / fu de i re d'italia un giorno. d'
lacofione, 55-4: probendato en corte i roma, tale n'ho redutta soma
6-43: papa innocenzio tornò d'oltre i monti colla corte a roma. boccaccio
per questo palco venne il pontefice con tutti i cardinali e tutta la corte di roma
in pontificale colla mitera; e tutti i cardinali, co'piviali ricchissimi; e
in tutte le capitali de'piccoli prìncipi; i quali, avendo da governare un milione
ne'letterari, che sono per se stessi i più frequenti e i più clamorosi.
per se stessi i più frequenti e i più clamorosi. cavour, xi-360: se
, fra pochi anni nel paese legale i fautori della chiesa, o meglio, quelli
di parole e di graziosi giuochi trattenevano i convitati; che qualche volta si veggono
fanzini, ii-106: spesso ho distinto i sonatori: erano vagheggini e buontemponi del
erano vagheggini e buontemponi del luogo, i quali, se vissuti in altra età,
/ già la corte d'amore. i tardi vegli / grinzuti osàr coi giovani nipoti
santa: il paradiso; gli angeli e i beati. uguccione da lodi,
, con metter tavola solennemente e festeggiare i convitati, e con doni con ogni
doni con ogni maniera di cortesie trattenere i forestieri. magalotti, 7-61: una villeggiatura
che fra i giuochi degl'italiani fu in maggior credito e
che serviva di tromba per trarre colà anche i principi, non che la nobiltà straniera
l corpo a sepultura: / né palazo i dà, né corte, ma è
: tutti costoro erano per 10 più i convitati ordinari di don giovanni; gli formavano
corte, / corron gli amici, corrono i parenti. -mostrare ossequio e devozione a
una persona per ottenerne l'amicizia o i favori; piaggiare. magalotti, 20-156
, passarono in quel costume col qual i plebei con le toghe si portavano la
gli rimenavano la sera in casa; e i signori (conforme gli antichi eroi furon
luna di miele, il padrone ebbe i suoi capricci e prese aria di conquistatore
: / le ignobili sue donne a i re stranieri / dan fiori e fanno
le sue doti di oratore, perfino i fascisti lo rispettano, gli fanno la
la corte. faldella, 2-124: i monelli, le villane, l'arciprete,
, le villane, l'arciprete, i cacciatori, e le altre estasi del bosco
voca rio / ed una gran catena i mette en canna, / che onn'omo
regioni; sui conflitti di attribuzione fra i poteri dello stato e su quelli fra
e contro il presidente del consiglio e i ministri per reati commessi nell'esercizio delle
, che doveva lasciarlo, come tutti i giorni, in via pastrengo, innanzi alla
designati dalle singole potenze contraenti, fra i quali di volta in volta le parti in
in volta le parti in causa scelgono i cinque componenti del collegio arbitrale che deve
parlamento;... non potere i lordi porre divieto ad una provvisione di
provvisione di moneta vinta nei comuni; né i comuni assumere l'uffizio di corte di
vera e propria inchiesta veniva aperta fra i domestici
g. villani, 7-13: e raunavansi i detti trentasei a consigliare ogni dì per
: intendendolo de'ministri di pilato, che i latini appellavano * cohortem '; donde
), immaginari convegni di dame durante i quali si discutevano problemi e si risolvevano
d'amore. parini, 811: [i provenzali] alquanto prima, e di
chi vive sulla corte muore sulla paglia: i cortigiani finiscono poveri, in miseria (
finestra, anche quella sulla corticina, ma i vetri sono così incrostati di polvere e
stampa / del tuo romanzo, correvamo i laghi / nella svelta piroga di corteccia
corteccia. slataper, 1-127: sono venuti i bimbi a vederla morta [la quercia
corteccie appo questo, che si prendono da i frutti, come sono quelle del cedro
lavorate a scarpelli, così ben ne fingono i colpi con le intaccature e co'fregi
c. battoli, 1-53: diventano i mattoni nel cuocersi in modo duri,
del cervello formata da sostanza grigia con i relativi solchi e circonvoluzioni. -corteccia cerebellare
vero eremiti, che trovò nel deserto; i quali intendendo la scrittura secondo la corteccia
. salvini, 39-iv- 191: i cui sonetti [del burchiello] strani e
che se bene le faccende intermettono, i corteggiamenti e le visite tolgono tutto il
piacere a una donna, di ottenerne i favori. caro, 12-ii-22: certe
: certe donnicciule vane... misurano i cuori de gli uomini da le passeggiate
e non bastando al gran corteggiamento / i lanzi, ch'eran qua, per forza
. bembo, 1-156: gran senno faranno i tuoi compagni, se essi questo prence
diete del regno, e sovente corteggiare i monarchi in varie funzioni. colletta,
sovr'essi, e giurerei ch'ei sono i più amabili fra gli alberi del deserto
con essi. cattaneo, iii-4-13: finché i suoi possedimenti d'italia si restringevano affi
austria aveva dovuto corteggiare li interessi e i sentimenti di popoli in tal modo appartati
raggi il capo biondo / esce su i monti a publicar la luce. / gli
solo accompagnata da quei soliti acciacchi, i quali sogliono corteggiare la vecchiaia. panciatichi
vecchiaia. panciatichi, 155: sono i sette pianetini che corteggiano la stella di
lusinghieri e a gli adulatori il corteggiare i prencipi e signori? bruno, 189:
. garzoni, 1-725: [devono i maestri] non tener la bocca chiusa contra
maestri] non tener la bocca chiusa contra i scolari discoli e scorretti; non desiderare
naturale ed insita nell'uomo è il corteggiare i potenti, ed il rispettare i buoni
corteggiare i potenti, ed il rispettare i buoni. manzoni, pr. sp.
e tanti miracoli dell'ingegno; e i loro principi regalavano e corteggiavano i letterati
e i loro principi regalavano e corteggiavano i letterati, che con la stessa indifferenza celebravano
4. cercare di ottenere le grazie, i favori di una donna, di piacerle
, le premure, le lusinghe, i complimenti; fare dimostrazioni di onore nei
/ che tutto il dì non vi vadino i gioveni / (essendo o non essendovi
gioveni / (essendo o non essendovi i lor uomini) / a corteggiar?
corteggiarla e far seco a l'amore, i quali ella, poi che di dolci
goldoni, vii-1085: si vanno a struggere i poeti per far commedie? vengano qui
osteria campestre tenuta dal padre, dove i grossi mercanti di saggina e di frumentone
sebbene voi siate qui la sovrana, e i gatti che vi corteggiano sieno più spiritosi
continuamente a reai banchetto, sarà da i demoni trascinato giù nell'inferno. colletta
premure, di complimenti, per ottenerne i favori: una donna. marino
quelli uccelli che le son dintorno, i quali non potendosi per sé pascere,
vedere ecclesiastici di primo grado fare o i dottori politici, o i corteggiatori di dame
grado fare o i dottori politici, o i corteggiatori di dame, nelle conversazioni sì
3-175: vedesi il re che monta i gradini di una loggia con gran corteggio di
lo accompagnavano. manzoni, 289: i riverenti / lunghi commiati del corteggio,
comunemente quelli romani. vi sono anche i castelli del viterbese, in competizione con
bello, il capo estolli / ove i rami ti fanno / glorioso corteggio, e
dovea il favore verso le lettere. i. riccati, 3-200: colle sue rivoluzioni
, tirandosi dietro il corteggio di tutti i satelliti. algarotti, 1-226: l'intendimento
: lasciati andare senza corteggio di note i fatti storici eminentemente tali, conviene ch'
ch'io non usi maggiori cerimonie verso i minuti accidenti di essi. prati, i-231
e il tuo passo in alto preme / i sentieri del signor; / teco parlo
l'animo agli studi di prima, i quali aveva egli interrotti in parte per gli
sviamenti che portano seco la servitù ed i corteggi, se ne andò a padova
duemila scudi d'oro di pensione oltre i donativi ed esser libero da qualsivoglia obligo
eziandio magnifici. forteguerri, 17-68: i signori, / quando han bisogno,
; / ma avuto il loro intento, i manigoldi / più non darian per camparli
incontro e l'accompagnamento si avvicinarono, i due romori si mischiarono, le due
, una vita sciocca e puerile, i corteggi, i serventi, i galanti,
sciocca e puerile, i corteggi, i serventi, i galanti, l'occupazioni
puerile, i corteggi, i serventi, i galanti, l'occupazioni perpetue della toletta
se a corteggio / mi stien presso i cavalier. verga, i-96: qualche
e forte / cui valletti lusinghieri / sono i sogni ed i piaceri / da 'l
valletti lusinghieri / sono i sogni ed i piaceri / da 'l gentil volto pagano.
: meno il cipresso impassibile, e i pioppi che si dànno a conoscere pel bianco
sul cielo. alvaro, 9-520: i primi fiori della primavera...
tempo le leggende dell'asia, e i crociati ne cercarono il nido. così
il medio evo, e ne sono pieni i poemi cavallereschi. 3. gruppo
7-163: al termine della loro pena [i confinati politici] si vedevano offrire addirittura
purg., 9-92: « ed ella i passi vostri in bene avanzi, »
bugia. nievo, 1-77: benché i campagnuoli all'intorno crocchiassero che la sapeva di
puro e mondo / offria cortese a i franchi il suo tesoro, / or di
viso. pindemonte, 198: perché i rami cortesi incurvi, e piagni,
. stampa, ix-124: ricevete cortesi i miei lamenti, / e portateli fide
e per cortese: guarda, esclamano i censori d'ognuno, chi vuol fare
che tutta nel viso s'accese, / i suoi sospir tutti ha manifestati: /
; che 'l sol non si ricorca i sette volte nel letto che 'l montone /
'l montone / con tutti e quattro i piè cuopre ed inforca, / che cotesta
duca dicendo: < can felone, i ladro, ribaldo, maledetto e rio »
dolce parla. carducci, 37: i lirici metri, che apprese / a me
e 'l medesimo corteseggiava, e ben trattava i forestieri cristiani. m. adriani,
mal volentieri. chezza (secondo i princìpi della cavalleria); nobilmente,
meno umanamente verso loro che ferocemente contra i nimici, lo fecero con gratissimi animi loro
x-2-344: tutti a mensa accorrà d'ausonia i numi / cortesemente. 3.
ogni età insino a ventiquattro anni, i quali, come a cosa sacra e
gemme, ed ostri, / prendi cortesemente i detti nostri. bruno, 3-60:
trattarci più cortesemente, non inceppando oltre i nostri piedi. bertola, 177:
ancor più cortesemente tra il fiume e i monti ubertose valli. baldini, i-92
corretto. uomini e de'più possenti, i quali erano cortesemente guerrazzi, iii-95:
mal aggia mia cortesia e mio onore i e mio detto e mio fatto e mio
'nvogliava amore e cortesia, / là dove i cuor son fatti sì malvagi. g
: veramente un cavaliere, che veste i panni de la cortesia e in ogni
arcolai ronzanti, / e la lucerna i biondi capi indora. /...
l'aurora. beltramelli, i-69: i bei tomeamenti... al tempo in
portata, benché leggerissima, da ambedue i cavallereschi contendenti. -figur.
e le tante cortesie che in tutti i luoghi di piemonte ai forestieri s'usavano,
e l'andò subito a ripartir tra i mendici. monti, x-1-393: e primamente
monti, x-1-393: e primamente congregati i bruti, / senza misura liberal fu loro
un de'miei martir intero. c. i. frugoni, 700: 10 vi
centrale, lontano dall'orchestra, secondo i suoi desideri. -anche: per
fra giordano, 1-222: andossene a tutti i debitori del signore, e dicea all'
di me, barcinio, scribili [i versi], / a tal che poi
: e qui de'faggi / su i cortici selvaggi / s'incideran le rime.
senti / dentro il materno cortice / scaldarsi i petti algenti. carducci, 837:
piangere ne'fiumi / occulte e dentro i cortici materni. 3. medie
dal sufi, medico -orna, che indica i tumori. cortigiana (ant. cortegiana
e di qualità intellettuali, che concede i propri favori in un rapporto di reciproco
della sua vita la ripigliava stracciandole tutti i sogni, pestandole tutte le speranze.
biasimati e la conversazion loro da tutti i buoni fuggita, nondimeno altrettanto biasimo mi pare
nondimeno altrettanto biasimo mi pare che meritino i lor signori. 2. comportamento
. doni, 3-131: son molti i padri che gettano via i dinari nel
: son molti i padri che gettano via i dinari nel mantenere i figliuoli a studio
che gettano via i dinari nel mantenere i figliuoli a studio, e in cambio di
una linea della sua mano che tutti i tesori del mondo. sia lunge l'adulazione
: m'aweggio che ancora voi avete i vostri complimenti cortigianeschi. redi, 16-vi-155
la impostura. cattaneo, iii-4-167: i profeti della libertà non dovevano
gran cortigianie usava, che pareva che i modi parigini e gli usi della corte
movea le cortigiane cose, e disponeva i prelati all'olore della pecunia,..
non far quei pazzi spropositi che violentano i maestri di casa, severi cozzoni delle
usati li medesimi verbi, non s'usano i medesimi termini, perché si variono tanto
parve, cortegiana. leopardi, ii-51: i primi scrittori d'una lingua, mentre
. b. croce, iii-23-161: i principi... e l'aristocrazia,
del parassita, che non esita a difendere i suoi privilegi con l'adulazione servile e
). passavanti, 98: i cappellani, e gli altri cortigiani,
202): avevano la seguente mattina i cortigiani del prenze infino a nona aspettato
corte, e ne la corte albergano i principi come i cortegiani, direm che sia
ne la corte albergano i principi come i cortegiani, direm che sia virtù degli
. f. frugoni, xxiv-1002: i cortigiani son barbieri che alternatamente si fan
, il corteggiano? leopardi, i-1371: i cortigiani avvezzi a trattare con superiori.
sempre furbi. cattaneo, iii-4-189: i cortigiani devono essere accettati nell'esercito 'per
: e secondando il va da tutti i lati / musico stuol di cortigiani alati.
, lo vogliano o no, i cortigiani della moltitudine sovrana che vuol dimenticare
grato e la mattina è vano; i cortigiani hanno le scarpe solate di buccia
alla labilità del favore di cui godono i cortigiani presso il loro signore.
senza giudicio, scimunito, / poiché i servigi ricordava in corte. / non sapea
, 7-5-3: ricordati... che i cortigiani / hanno solate le scarpe di
ore in su gli specchi in farsi i ricci ed ungersi la testa. varchi,
adiacente a una casa, racchiusa fra i corpi interni dell'edificio (1cortile interno
g. villani, 11-94: sanza i ricchi palagi, torri, cortili,
muret- tino. nievo, 7: i cortili dai grandi porticati pieni di fango
un gatto / color frate gli vietano i rifiuti / voci irose. idem, 1-94
e talora d'aceti odoriferi. c. i. frugoni, 638: ecco l'
speco, / su morbida cortina, i m'è dolce il sognar teco.
la polve un'orrenda cortina / fra i due campi e la faccia del sol.
perenne di nebbia. pavese, 8-248: i campi che vedevo fuggire, le cortine
le cortine d'alberi, le case, i cantucci, i ricordi d'altri tempi
alberi, le case, i cantucci, i ricordi d'altri tempi, tutto avrebbe
particolare struttura muraria, in laterizio presso i romani, detta muro a cortina) composto
di lecci su la scarpata? quelli sono i miei lecci, sotto lo spiazzo del
. b. davanzati, ii-171: i treveri avevano alle loro frontiere cortina e
ed economica istituitasi nel secondo dopoguerra fra i paesi dell'europa orientale posti sotto l'
apollo in delfi, dove la pizia dava i responsi del dio. - al figur
dottrine, / non già di deio i tripodi richiede, / non di delfo
la fatai cortina / rimova apollo, ove i gran fatti ei cela. tramater [
tripode, sul quale sedeva per dare i suoi oracoli. fu specie di bacino
così, come un cofano, e i cortinaggi coprivano le finestre. -ant
cotal città sul margine marino. / vedeansi i muri cortinari, e fuori / spingersi
muri cortinari, e fuori / spingersi i baloardi, e d'ognintomo / correre
baloardi, e d'ognintomo / correre i fossi. tramater [s. v.
braccia per l'ascelle, / e i due piè della fiera, ch'eran corti
non è veduto, / curri ha i capelli, ed è negro e ricciuto.
un ragazzo già grande, eppure portava i calzoni corti. -raro. ant
corti alle campanelle dei muri, i poveri ciuchi ragliano. -legare,
. g. villani, 8-98: i grandi di samminiato,... per
potea più infra 'l dì avere occupati i nimici: appresso, che quando fu
, asino, mulo o simili, i quali quando son fieri e bizzarri, si
'pappo 'e 'l 'dind i *, / pria che passin miltanni?
: negli anni di cristo 1200, i samminiatesi disfeciono il borgo a san- giniegio
grosse. forteguerri, 4-29: e i caldi e i lunghi e i nubilosi e
, 4-29: e i caldi e i lunghi e i nubilosi e corti / giorni
: e i caldi e i lunghi e i nubilosi e corti / giorni consumo in
scampare. boccaccio, i-114: ma i fati non serbavano a sì fatto amore
, 1-96: il vecchio cisposo vendeva i suoi dola un soldo l'uno, ma
ma aveva la vista corta e incassava i palanconi falsi. calvino, 1-169: l'
] non ha mai letto o sentito i poeti... non sarà mai se
un'ombra che pensava, / e i vivi sgomentava / dagli eterni riposi.
. verga, 3-69: le donne hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto.
ogni loro occorrenza, corti sarebbero tutti i rimedi del tirargli altrove. allegri,
, 77: non vuo'in furia mangiar i corti avanzi / delle mense d'agiati
. tesauro, xxiv-63: troverai che i iambi e'corei son come il canto
di riuscire troppo molesto, e di trapassare i confini della confidenza colle persone in alto
pirandello, 7-127: io t'ho detto i sacrifica che sarei disposto a fare per
, 17 (298): di tra i rami, vede una barchetta di pescatore
subito per la più corta, tra i pruni. carducci, i-1007: e ora
padre, aveva bisogno di danari. i. nelli, 19-3-4: da lui
: viene il momento che dobbiamo aprire i denti e sputare il boccone che nascondiamo
[della palla] che uno de i giuocatori sappia fare, altramente egli la
sapore costrettiva, con assai lunghi picciuoli; i gambi fa ella sottili, diritti e
diritti e nudi, nella cui sommità sono i fiori, i quali con non poco
nella cui sommità sono i fiori, i quali con non poco artificio di natura sono
cattaneo, ii-2-245: le corvate e i servigi forzosi su le strade sciupano le
pesanti, quelle 'fatiche 'che i vassalli dovevano fare a prò de'feudatari
prò de'feudatari, e ora fanno i soldati. boccardo, 2-204: le corvate
chi nei palchi vola, / chi urta i cappelli, e chi negli occhi batte
chi negli occhi batte, / qual tra i veli del crin, qual della gola
servizio di fatica eseguito da militari; i militari stessi che vengono incaricati di questo
servi indaffarati. soldani, 1-193: i profumi, i gioielli / de'nipotini,
soldani, 1-193: i profumi, i gioielli / de'nipotini, i paggi
profumi, i gioielli / de'nipotini, i paggi, le corvette, / le
quando con troppo impeto si fanno corvettare i cavalli. soderini, iv-150: farlo
di noie. oriani, x-21-13: i capelli di un nero corvino, pettinati
si togliesse. alvaro, 9-426: i capelli corvini pettinati tempestosamente... le
passi, / e 'l cadavero infame a i corvi lassi. pindemonte.. 159
, densi, neri, crocidanti / versansi i corvi come fluttuando / contro i due
versansi i corvi come fluttuando / contro i due muri. verga, 4-76: dei
interrotto dei corvi che si raccoglievano su i tetti del palazzo o traversavano il cielo.
/ per dire la sua parola. i tra il pietrisco dei sette greti, insieme
le ali del corvo: nerissimo (i capelli o la carnagione di una persona
lunga. palazzeschi, 1-186: avevano i riccioli neri più delle ali del corvo.
. -spreg.: a indicare i preti (perché vestiti di nero)
, cominciarono a inviperirsi e a maledire i corvi e chi li guidava.
xiv-301: ti dirò stasera tutto; ma i corvi non meritano risposta. tanto più
vivere e il morir contrasti, / pigliati i corvi, e tiengli pur da te
di corvi. pascoli, i-33: ebbene i corvi, quali pindaro li avrebbe chiamati
le scale e di mettere alle mura i corvi. b. galiani, 1-433:
quando si trovino, son rare come i corvi bianchi. giusti, i-230: credo
nessun conto. foscolo, vii-201: i maestri e i dotti di mestiere lo
foscolo, vii-201: i maestri e i dotti di mestiere lo lodano, e
ordinatissima casa di tanto padre di famiglia i vili vaselli fossono onorati e i preziosi
famiglia i vili vaselli fossono onorati e i preziosi insozzati bembo, 1-120: pure tuttavia
iv-2-751: in ogni aspetto delle cose i suoi occhi smarriti vedevano una conferma della sua
piega e il vago riso / a i baci porge e quei d'ambrosia irrora.
il ragionare e l'armonia che fanno i cori delle divine cose tra loro?
più la sillaba. -presenti cose: i beni del mondo. dante, purg
383: prima furon le cose e poi i nomi. campanella, 1-8: se
sol cadendo raccogliea d'intorno / dalle cose i colori, e alla pietosa / notte
di cosa in cosa, / e i color vari suscita / dovunque si riposa;
storia e la scienza, le idee e i fatti, le cose e le cognizioni
né scultura, detti. ini: i compilatori, apostoli delle tre virtù cardinali,
. vasari, ii-20: tanti furono i suoi capricci, che filosofando delle cose
di napoleone cosa / i fiori in cornice (le buone cose di
gli uomini e le cose care, i medesimi affetti che proviamo quaggiù fanno anche
la propria città,... i lor luoghi, ed i lor parenti,
... i lor luoghi, ed i lor parenti, e le lor cose
gelosia] è quella, che portano i padri alle figliuole, i fratelli alle sorelle
che portano i padri alle figliuole, i fratelli alle sorelle, e gli amanti
c'è anche la cosa, guarda i cosi, il coso... *
null'uom si 'ntrametta, / s'egl'i vedesse di coltella punti; / ché
m. villani, 1-47: i tedeschi e gli ungheri come furono dentro
vi trovarono da vivere a comune con i cittadini, con più temperanza e ordine
chiesa. cose grosse. disse che i tempi erano stati diabolici, che le anime
nelle cose, e sfuggiva di condurre i detenuti a pericolose confessioni. verga,
mie cose vanno benissimo in tutti i sensi, io non ho niente d'
cose pubbliche a tanta calamità, che i molini della comunità di spagna, per
schiatta sarebbono possenti re e imperadori, i quali farebbono grandissime e notabili cose. petrarca
operare giustamente, amare e temere sopra i peccatori. pulci, 1-13: tu
aman d'imene / con superstizion serbare i dritti, / e dell'ombre notturne esser
gli erano giunte [al foscolo] attraverso i classici. la sua patria è roma
, che univano in una comune ammirazione i classici e i santi padri, disputatori sottili
in una comune ammirazione i classici e i santi padri, disputatori sottili di tutte
sfingi, le sirene, le chimere, i centauri. algarotti, 2-61: 1
prencipe, la cui dottrina a tutti i subbietti può prò fare. chiaro davanzali
cose osservate di nuovo e lontane da i comuni e popolari pareri, le quali
tacciò d'insidiar fors'anco, / oltre i suoi giorni, i miei. foscolo
, / oltre i suoi giorni, i miei. foscolo, vii-37: queste cose
sacre quanto secondo quel che dante e i contemporanei adoperarono rispetto alle profane, il
-cosa di scuola: il compito che i maestri assegnano da svolgere a casa agli
svolgere a casa agli allievi. i. nelli, 1-2-10: abbiamo a dire
gli mancavano, perché in frangenti simili i più alti scienziati mettevano le cose troppo
, mette come può in forma letteraria i pensieri dell'altro, li corregge,.
24. condizione, termine (con i verbi venire, recarsi, e simili
. villani, 6-65: una cosa ebbono i rettori di quello, che furono molto
sublime anatomia all'alta impresa di eternare i cadaveri e farli simili ai vivi.
di lei vere, / io riconobbi i miei non falsi errori. arrighetto,
con l'opra, / quei conosce i momenti. de sanctis, i-16: una
6-247: era una povera ragazza che i suoi non capivano e le facevano la
, 1 bisogni, le necessità, i doveri inerenti al viver pratico.
la luca e le stelle egli e i suoi vecchi le avevano vedute sempre girare ad
ti dà e domane ti può torre i beni temporali. panzini, ii-528: riguardò
, mancano le effusioni meditabonde e persino i lamenti. 28. al plur
o arte o ufficio o attività (e i problemi, le questioni, gli atti
adunque il re di parlargli e raccontargli i casi suoi e chiedergli aita, gli
di ogni età insino a ventiquattro anni, i quali, come a cosa sacra e
effettivo. berti ne aveva di tutti i colori da raccontare; promozioni, trasferimenti,
. villani, i-413: sprezzati alcun tempo i soprawegnenti guadagni, cupido di gloria e
non sofferse / udirne il pianto e i dolorosi gridi. guicciardini, ij: alle
alfabeto medesimo che adoperate a scrivere contro i frati, è pure, per un
della concordia comune. foscolo, viii-270: i francesi anche ne'loro prosperi tempi farneticarono
sollevarsi un orribile diavoleto. parte lo susciteranno i buoni credenti, ai quali parrà che
commercio? a queste tre cose tutti i sovrani oggi pensano; di queste tre
pensano; di queste tre cose tutti i loro ministri oggi s'occupano; e
meno che la pubblica, di tutti i suoi concittadini. cesarotti, 1-73:
« e io me la farò. studierò i trattati. la scienza è esperienza concentrata
nei corpi di guardia possono andare solo i militari di servizio, occorre sapere la parola
in tempo da non poter certamente evitare i più severi fulmini della legge! de
, chi guarda sopra sopra, sembra che i due contendenti ne abbian toccate tante per
tagliai corto, « e chi sarebbero i teppisti? ». -cosa da
di cuore la trovai in piedi che lavava i piatti. le dissi subito che doveva
rugiadoso piè lenta movendo, / rimescola i color vari, infiniti, / e
si ricordino meglio le parole dette che i sentimenti che non arrivano a sco- tere
palpitasti. non vai cosa nessuna / i moti tuoi, né di sospiri è degna
e più giorni gran spazio di terra i cercaro, e sempre per lochi più inculti
m. villani, 1-57: pensarono i nostri rettori con buono consiglio, di
di mettere ordine alle cose, e raffrenare i soperchi con certe leggi, ma per
in firenze. boccaccio, i-250: ora i tuoi prieghi hanno addolcita la mia ira
48: di qui si cavi quanti siano i danni, che per l'imperizia di
da coloro che sono proposti ad eseguirle: i quali molte volte, tratti dal fare
ci fussi qualche cosa di nuovo. i. nelli, 14-2-14: voi, fomaia
, il damasco rosso delle pareti, i cortinaggi del letto; udì la voce stanca
lo stato delle cose, tali erano i fondamenti della tranquillità d'italia. cuoco
leopardi, v-5: sono sinceri [i buoni e i generosi], e
v-5: sono sinceri [i buoni e i generosi], e chiamano le cose
nozione di una determinata materia, conoscerne i primi rudimenti. tecchi, 3-92
24-23: cosa ragionata per via va. i. nelli, 20-3-5: oh,
per offrire generosamente il proprio aiuto o i propri servizi a chi si trova in
devono darvi la dote per papparvela con tutti i vostri, è un'altra cosa!
convenzionale, ma si abbandona a rappresentare i fattimerito, di qualche importanza, acquistare fama
di qualche importanza, acquistare fama, e i moti dell'animo, come gli si affacciano
simile possi am dire de'peccatori, i quali in prima son tutti pieni di
arte, malgrado l'autore e malgrado i contemporanei. e guardate che gran cosa
farvi loro lamenti sopra l'essere oramai i gesuiti soli l'ogni cosa di roma,
un comportamento diversi per entrambi. i. nelli, 9-2-6: -che hai?
che potetti. nievo, 215: i partigiani dell'oligarchia sbuffavano di dover sopportare
) peggiore del disturbarle mentre stavano rifacendosi i riccioli o mettendo in opera i
i riccioli o mettendo in opera i belletti. -non sapere, non
fra giordano, 2-8: odi cosa! i piedi, che dovriano abile in
uno zolfanello, ha salvato battendosi contro venti i cadaveri del pilla, del toti e
, 5-584: eccolo là, tra i veli, quel caro gracile roseo cosino
avanti il senato. redi, 16-iv-367: i polpi hanno in corpo un certo sacchetto
l'uno a l'altro, non rubar i pali de le vigne, non far
gli imenei delle due onorevoli metà co i rispettivi centri, e i genetliaci di
metà co i rispettivi centri, e i genetliaci di quelle belle coselline che ne vengono
peggio. sassetti, 92: tutti i discorsi da farsi, restano intorno alla
, di quelle che dicono tutto giorno i plebei contra i frati. sassetti, 90
che dicono tutto giorno i plebei contra i frati. sassetti, 90: se a'
in mano, ma tiene ancora annoverati i loro atti, le loro parole, i
i loro atti, le loro parole, i lor passi, i loro pensieri;
le loro parole, i lor passi, i loro pensieri; né ci è pericolo
. s. s. (kazahstan, i bacini del don e del dnjepr,
, i-i-ioi: dalle frequenti guerre nacque tra i polacchi e i cosacchi un odio implacabile
frequenti guerre nacque tra i polacchi e i cosacchi un odio implacabile. sono questi
. guerrazzi, ii-280: o che credono i nostri professori di comunismo possedere eglino soli
privilegio di ragionare il furto? anche i cosacchi lo sanno fare, e se
c'è un rincalzo di cosacchi, i quali, dietro la profezia di napoleone,
come una galoppata di barbari vengono giù i cosacchi. 2. agg. che
dopo al bagno del guado si tingono i panni di lana in color verde, chiamata
: a quest'ossa del catino sono attaccati i femori per di fuori,..
fuori,... ed all'intomo i molti muscoli che fanno il fianco e
ricoprirò, accumulando / so- vr'esse i brani di sanguigne carni. pellico, ii-156
/ adagiata sonando le due tibie / con i frammenti dell'esperte dita. campana,
coscie, e discesi nel pelago impigliandomi i piedi e le mani nelle ninfee.
c. bartoli, 1-91: ma i fianchi rimasti infra gli occhi delle volte
mura. galileo, 4-1-175: archi, i quali non rovineranno, se prima non
gli uomini d'arme da vero; i quali avevano i gambali, i cosciali
d'arme da vero; i quali avevano i gambali, i cosciali ed il capale
vero; i quali avevano i gambali, i cosciali ed il capale di ferro.
di sopra delle manopole di ferro o i cosciali d'un'armadura. marino, 16-92
pelle di capra con cui si ricoprono i calzoni, per poter passare senza danno
caro, i-342: vide gli usattini, i coscialetti, e 'l frontale. c
valutare giustamente la propria situazione sociale e i diritti che ne derivano. - anche
che, già abbandonata, disorganizzandosi, emette i suoni appresi nel lungo dolore cosciente.
con libero arbitrio. machiavelli, 158: i latini, inteso questo, ed avendo
nel porto di genova, ferdinando e i figliuoli, spaventati dalla coscienza delle loro scele-
che l'artista aveva creato a significare i primi turbamenti della vita dentro la materia
quasi parere riusciva a dare ai migliori fra i suoi alunni una viva coscienza di loro
avrebbono vinta la terra; però che i lucchesi, di coscienza del cardinale, veniano
, o pigliandone senza sua coscienza animo i suoi, nascesse scompiglio nella città.
garzoni, 1-5io: hanno ancora [i villani] communemente la conscienza grossa,
con cattiva coscienza, perché, professando i medesimi princìpi critici, sentiva in fondo
... intesero la necessità di fare i conti col nuovo principio e, al
dovere morale. gioberti, ii-33: i chierici debbono astenersi affatto, parlando e
il venditore è constretto a dire tutti i difetti della cosa che vende: oltre che
la libertà di coscienza, che godono i letterati cinesi, non ha dato loro animo
solo dal vescovo per gravissima causa e i documenti vengono conservati nel- l'archivio segreto
.]: scrupoli di coscienza, e i fondati in verità e sinceri, e
chiamava il perdere sempre il tempo, spesso i danari, e non rade volte la
e dei signori? certo finché saranno i preti ed i signori a dargli da
? certo finché saranno i preti ed i signori a dargli da mangiare!
sa con che coscienza si possa lasciare i veneziani, e che per poterlo fare con
di nostri ossequi in questo clima, dove i mercanti senza coscienza e fede son facilmente
1-iii-67: il meno che potessero dire [i mangiapreti], era vedersi in un
modo e la scrupolosa coscienza con cui i preti tenevano i libri parrocchiali, senza
scrupolosa coscienza con cui i preti tenevano i libri parrocchiali, senza le rimanenti ingiurie
da siena, i-212: non lassa fare i prelati secondo la volontà di dio.
né a buona coscienzia; ma secondo i piaceri e pareri umani si fanno; che
: credo, in buona coscienza, che i droghieri se ne sieno serviti per farne
droghieri se ne sieno serviti per farne i cartocci da rinvolgere il pepe. pananti
noi possiamo con tutta coscienza affermare che i gorgheggi della signorina bergalli si erano fatti
9-31-2-59: tante furono le ragioni e i prieghi, tanti e sì nobili gl'
coscienzioso, retto, che vive secondo i dettami della coscienza.
dal mare, chi affogato ne'fiumi. i. nelli, 14- 3-3: ci
lo speziale estraeva dalla flora indigena anche i medicamenti forestieri, così sventava la frode
sua volontà, e questa voleva che i sua eredi osservassino. -farsi coscienza di
cavalca, ii-226: sono molti, i quali poca coscienza si fanno delle parole
. davanzali, 3-9: dove si stimano i concetti soli, è men fatica [
stimando in coscienza che egli educava male i figliuoli, aveva sempre taciuto, aspettando
gl'incerti ed ignoti, e non pure i veri ma i possibili patimenti altrui,
, e non pure i veri ma i possibili patimenti altrui, pesano sulla coscienza
come innanzi a quelle fiamme che puniscono i lussuriosi virgilio per inanimarlo al formidato passo
: pareva ad alcuni di coloro, i quali avevano vinto la provvisione, esser cosa
provvisione, esser cosa malfatta, che i profani uomini nelle cose sacre s'intromettessero;
bruno si sbrigarono in due minuti, i barrocciai fecero coscienziosamente il loro pasto
stessi cominciarono a sentirsi decaduti, e i più sinceri e coscienziosi si fecero animo
la coscinomanzia. garzoni, 1-416: i coschinomanti, ch'indovinano per via di
servirlo bene, con cura. i. nelli, 14-3-3: -ci siamo intesi
firenze [tommaseo]: bene schienati [i cavalli sardi] e con le anche
nati di pisa. pulci, vi-59: i pesci di 60 lustri o più,
municipalità o sia alle stesse popolazioni, ed i nuovi coscritti furon dichiarati « volontari »
mezzo di lor. / son sette i garzoni richiesti al comune, / son
il volto, e quasi / fra i coscritti censito in quella mente / vivo
vivo; e quant'ozio il fato e i tempi iniqui / a me concederanno ho
, 3-15: la longa, mentre i coscritti erano condotti in quartiere, trottando
abitino della madonna. cicognani, 6-34: i coscritti facevano un chiasso del diavolo canzonandosi
» gli dicono « cappella » / i compagni che fuori escono a crocchi, /
anche, semplicemente, coscritti): i membri del senato romano. bartolomeo da
: chiamò [romolo] cento, i migliori uomini della città e più antichi,
più antichi, per suoi consiglieri, i quali fece chiamare padri coscritti e senatori
per via degli ottimati elettivi; onde i patrizi latini, arrolati fra i padri civili
; onde i patrizi latini, arrolati fra i padri civili della patria, coscritti si
suo gli astanti ancora, / e più i padri coscritti del consiglio. baretti,
bonario apprezzamento tra le nobili madri e i vecchi padri coscritti dell'indipendenza.
voi fussono aconci d'essere coscritti intra i nostri, siano coscritti, e sia
coscrisse novello esercito per province, affidandone i primi officii a'suoi soggetti; radunò
, leva. bettinelli, v-145: i popoli sono divisi in reggimenti per mezzo
a quella de'pali piantati verticalmente, come i co-seni dell'angolo, che formano la
canna, / innanzi al gran bambin chini i pastori; / e sudò felce e
1-175: così ordinò quell'armonia che i mondi / libra ne'campi aèrei,
, i-237: le piogge le rugiade, i zefiri, i ruscelletti irrigatori di prati
piogge le rugiade, i zefiri, i ruscelletti irrigatori di prati, alla beneficenza,
434: meglio così! sangue de i morti, affretta / i rivi tuoi vermigli
sangue de i morti, affretta / i rivi tuoi vermigli / e i fati;
affretta / i rivi tuoi vermigli / e i fati; al ciel vapora e di
ciel vapora e di vendetta / inebria i nostri figli. ojetti, i-9:
. quasimodo, 1-48: non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
parlante. giamboni, 7-33: come i raunati perdono lo spazio di combattere,
dà l'uno all'altro impedimento, così i radi, e che tralucono, danno
foco. fra giordano, 3-60: i vaselli, secondoché sono, così tengono diverse
473): sapeva citare a memoria tutti i passi così della gerusalemme liberata, come
quello che ti scrivo, e soprattutto i miei proponimenti circa al signor petracchi,
, ché così era l'uso. i. nelli, 14-1-1: le castronate sono
la carne, a chi le donne e i marenghi. 6. con
ancor le voluntà, gli animi, i giudici e gli ingegni conformi. così
condennato nelle spese del mortorio. così i medici baderebbero più alle cure, e
ritrovi nella mia verzura / del cuculo ozioso i piccolini. d'annunzio, ii-93:
potess'io ben chiudere in versi / i miei pensier, come nel cor gli chiudo
6-101: così gli dii mi lascino i veder vendetta de chi tanto affondami, /
/ così 'l cor ti reggesse anche i ginocchi! leopardi, 1-137: così la
vereconda / fama del vostro vate appo i futuri / possa, volendo i numi
appo i futuri / possa, volendo i numi, / tanto durar quanto la vostra
io non ti rende'così al termine i tuoi denari. poliziano, 2-52: quello
, / lo qual in ogni parte / i boschi al suo spirar di fronde ingombra
? algarotti, 1-229: all'incontro i soggetti cavati dalla storia non così bene
per rimembranza de le antiche fiamme, i sospiri si convertirono in dolce suono. e
, 4-34: chi t'ha vestito i panni di cassandra?... questi
così, /... vorrei finire i dì / a mio modo. /.
teatro appena. carducci, i-1034: per i centenari si vanno a disotterrare de'morti
ogni ragione vuole che, così come i latini per averla perduta [la battaglia
diventarono servi, cori sarebbero stati servi i romani, quando non l'avessino vinta.
, 1-207: le interrogazioni, secondo i criminalisti, devono, per dir così,
così certo. segneri, iii-3-302: i mariti hanno però dalle leggi bastante titolo
bastante titolo a ripudiarle. e poi i mariti sono quei che ve le conducono
conducono! così è, così è. i mariti sono i primi a condurvi le
è, così è. i mariti sono i primi a condurvi le loro mogli.
condurvi le loro mogli. c. i. frugoni, 700: donne mie,
soldo, un anello di diamanti? i. nelli, 9-3-1: -e così?
, 9-3-1: -e così? vi tornano i conti? non è vero che per
conoscere ad alcuni signori d'alto affare, i quali mi avrebbero promosso a lor conoscenti
è così: rafforza una negazione. i. nelli, 17-1-4: -dunque tu le
esercitare. foscolo, viii-138: vedi i quattordici versi concatenati spontaneamente in un solo
riconquista della semplicità o ingenuità che i cosidetti classici ci avevano rubate. b
a così fatto tormento / ènno dannati i peccator carnali. boccaccio, dee.
in questo cori fatto luogo sogliono sovente i pastori con li loro greggi dalli vicini
montato sopra l'un de'capi con i piedi, dava sull'altro con la scure
aretino, 2-219: le buttarghe e i cedri còsimi sono piaciuti oggi, come
sono piaciuti oggi, come mi piacquero i formaggi e le frutta che mi mandaste
da cosmas (cosimo), si fece i cosmati, famiglia di scalpellini romani (
[s. v.]: i cosmi appartengono alla singenesia frustranea di linneo
parti, il ricettacolo perlaceo, ed i semi tetragoni muniti di pappo persistente.
femminile), correggendone con adatti accorgimenti i difetti o conservandone le caratteristiche estetiche,
prenda ancora per l'arte di correggere i difetti, e rendere meno spiacevoli le
cosmetico. d'annunzio, iv-2-198: i capelli, lucidi di olii cosmetici,
viso e del corpo o a correggere i tratti, l'espressione del volto o
disertò l'alcova. palazzeschi, 3-126: i grandi baffi arricciolati e tenuti rigidi dal
, 78: da un anno in qua i fenomeni cosmici mi interessano...
religione della disperazione cosmica, senza rimetterci i sonni. pavese, 8-130: il
retorica. la crema oratoria non imbottisce i loro discorsi. qualche volta viene fuori
tutte le persone. percioché quello che i greci chiamarono 'cosmo 'con nome d'
: « la cosmocratie fut afeectée par napoléon i ». voce registrata dal tramater.
avanti però di por mano ad esaminare i materiali della toscana, mi sia lecito il
tanto innamorato, che gli pare che i sacri e i profani monumenti e tutti i
che gli pare che i sacri e i profani monumenti e tutti i libri parlin
i sacri e i profani monumenti e tutti i libri parlin di lei. gioberti,
di newton, almeno per quanto riguarda i segni, i simboli, che in matematica
almeno per quanto riguarda i segni, i simboli, che in matematica sono tutto.
astronomia e geografia. vico, 310: i fondatori dell'umanità gentilesca...
l'astronomia portarono da terra in cielo i pianeti e le costellazioni, con la
ai tempi, e con la geografia i greci, per cagion di esemplo, si
', dice questo luogo essere appo i popoli, li quali abitano vicini all'entrata
numero delle navi andate a troia, i capitani e le lor patrie e discendenze.
, senza l'architettura? come rappresentare i luoghi del mondo, senza la cosmografìa
stoici, / disegnar l'universo ivi i cosmografi / geometria riquadrare. leonardo, 7-i-30
, che fu stimato morto; onde i cosmografi tutti del venerando collegio corsero per
intitolata 4 ortografia ', che dichiara i vocaboli, e mette molte esposizioni,
si è fatta qualche cosa memorabile, e i siti della terra; in modo ch'
e istoriografo. guicciardini, ii-128: i cosmografi, misurando e dividendo la terra
la circonferenza di molte isole; né drizzar i lineamenti, né le carte del navigare
. v.]: gli astronomi e i fisici non filosofi non possono essere cosmologhi
8-28: più d'una sera ficcai i miei poveri occhi già miopi nel fondo
di cui favoleggiavano con cifre e figure i cosmologi nuovi. cosmomanìa, sf.
e nullo. gioberti, 1-iii-493: i falsi cosmopoliti... concentrano l'
v. j: sono molti oggidì i quali vorrebbon parere di niun paese, e
, tiene il mezzo tra il volgo e i cosmopoliti. 2. agg
cosmopoliti saranno sempre tepidi cittadini; e i tepidi cittadini sono dannosi letterati. giusti
clericale è governo di casta: solo i preti comandano, pensano, agiscono,
un gomitolo, giù per le calli, i portici, i ponti, e lungo
giù per le calli, i portici, i ponti, e lungo le fondamenta,
ii-553: non sarebbe difficile fra tutti i quattro volumi metter insieme un discreto numero di
analisi dello stato sociale e del contrasto fra i vari elementi che lo compongono -fra la
letterature de'popoli varii; e a tutti i popoli, ne'concetti e nelle opere
gioberti, 1-iii-492: per non abusare i vocaboli uopo è distinguere due spezie di
mostra). verga, i-173: dopo i fuochi si accompagnò con loro, e
di fronte che alzava la tendina dietro i vetri e aveva un coso bianco in
amarena, / ma laggiù, oltre i colli dilettosi, / c'è il mondo
di lotte e di commerci turbinosi, i la cosa tutta piena di quei « cosi
, cosettino. redi, 16-iv-376: i polpi hanno in corpo un certo sacchetto
che ri- presse / con ordin vago i lor lascivi errori, / torse in anella
lascivi errori, / torse in anella i crin minuti, e in esse, /
quasi smalto su l'ór, consparse i fiori. foscolo, 1-356: pregaron gli
tuo sembiante, / mi piovesser dal labbro i versi amici. 3.
fondo sabbioso era cosparso di piccoli scogli tra i quali dondolavano matasse d'alghe al moto
tra quelli sei tu... i... intorno al cui fianco un
/ ricuopron le vesti cosparse di gemme i ricchi broccati. cospèrgere (ant.
canto, / e l'erbe e i fior lasciar nude le piaggie, / né
, / smorto le guance ed irto i crini, uscìa / il buon titano
infema buca. botta, 5-40: percossi i repubblicani di costa,...
l'impresa, ritirandosi, e lasciando i fianchi di quelle montagne miseramente cospersi dei
nessun di voi senza miei doni andrassi. i... i corsier di ricca
miei doni andrassi. i... i corsier di ricca bardatura al primo;
feriti. d'annunzio, iv-2-216: i portatori di fiaccole avevano tutta la faccia cospersa
difendersi dalle faville; e tra quel bianco i loro occhi sanguigni brillavano singolarmente.
terra. g. quirini, ix-10: i bei raggi che pieni d'ardore /
, 298: sire, nel campo i un uom latino è giunto, e il
ma mosso han tua pietà d'agnesa i meriti. / l'odor suave di sua
altri legname, o pelli rubellate, ed i più poveri lana di capra, acciocché
fragilità, forse non audaci di porgere i prieghi nostri nel cospetto di tanto giudice
del 4 agosto in cui si abolirono tutti i privilegi e tutte le classi della cittadinanza
e la grande fiumana di xanto / erano i fuochi troiani che ardevano d'ilio in
deh, se voi aveste udito risonare i bi e le effi su quelle labbra non
2. che si è segnalato per i suoi meriti, per le sue qualità
v'è uomo illuminato che non ami i pubblici, chiari ed utili patti della comune
meglio dirigere, e di rendere conspiranti i sentimenti immutabili degli uomini. p. verri
lucro, che sappiano al bisogno reggere i governanti. carducci, i-1189: un
di noi! l'aurora, i-178: i vostri concittadini, quei che chiamavate sudditi
, un reazionario di quelli che proteggono i borboni, e che cospirava pel ritorno
contro gli altri nobiluomini, e ricorda tutti i legami che lo avvincono alla casta che
grazia. segneri, ii-431: tutti [i prelati], senza depor la natura
di salvaguardia. nievo, 157: i denari sono come il sangue dello stato,
i-981: un uomo il quale accetta i ministeri per avvilupparli minarli infirmarli e ridurli
uniscono tutte le delizie della campagna e tutt'i comodi della città: il cielo poi
la congiura. papi, 1-3-202: tanto i cospiratori principali quanto i loro complici furono
1-3-202: tanto i cospiratori principali quanto i loro complici furono mandati innanzi ad un
cospiratori, ridendone al pari di tutti i buoni, propose al re di mandarli
presto nelle unghie della polizia tirandosi appresso i suoi amici. carducci, i-460: i
i suoi amici. carducci, i-460: i giovani di cuore e d'ingegno prima
prime rivoluzioni italiane. bocchelli, 2-242: i cospiratori si trovavano anche nelle catapecchie e
giura e cospirazione di disperarsi per uccidere i franceschi e'grandi borgesi. m.
60: da questo nacquero, appresso, i principii delle rovine, delle conspirazioni e
lett. it., i-126: i neri erano guelfi puri e si appoggiavano sui
tengono a memoria! ». previdenti i siciliani, ed esperti nelle cospirazioni! de
, i-548: cantavano le cicale, non i grilli; splendeva l'aperto sole,
della cospirazione. cassola, 2-196: i guai erano sopravvenuti tutti insieme: la
: la morte improvvisa del padre, i debiti che questi aveva contratto all'insaputa
dato fine. acciainoli, 1-1-95: i romani non erano atti a vincere la
comprende grosse e massicce farfalle notturne; i bruchi vivono in gallerie scavate nel legno
: certi vermi de'roveri molto grandi, i quali si chiamano cossi. vallisneri,
intendono una spezie di tarlo, che rode i legni * cossus ': ed
vuole addosso. salvini, v-404: i cossi del viso, i quali pure
, v-404: i cossi del viso, i quali pure prudono, son detti dal
di vermi. vallisneri, iii-396: i toscani per 'cosso'intendono un piccolo enfiatello
bellincioni, 1-66: veggendo pien di cossi i cetriuoli. 4. ant
, e veggendo il detto bonifazio mangiare i maccheroni col pane, ed era carestìa
ondeggiava. d'annunzio, iv-2-315: i tre vecchi cavalli... avevano
di mercanti e di mercanzie. sotto i loro peli bruni, qua e là
cinghiale, e l'ire aguzza, e i denti. salvini, 15-1-104: spesso
tagliente. garzoni, 1-461: i spadari son quelli particolarmente che lavorano intorno
mastro zuppiddo il calafato, dove c'erano i sassi grossi per tener su le barche
pucci, cent., 54-36: veggendosi i nimici sì alle costi, / sì
gli ebbe tutti a rodi posti / i vecchi uccise e que'che avien valore
uccidere una femina ignuda, e averle i cani alle coste messi come se ella fosse
suo brulotto, / con alla mano i raffii d'arrembaggio, / con alle coste
dèmone del fuoco, / messo tra i denti il fegato per gaggio. -contarsi
, di costa tra gli oleandri rosacei e i melograni dal verde metallico, con gli
di costa a meleto nella spianata schierati i nemici. tasso, 15-19: a lui
per costa: sul fianco, lungo i lati. monte, v-312-6: e
valore eseguito da zin, che, percossi i repubblicani di costa,...
stomaco. dossi, 759: raggiunti i trencanni e sol trovàndosi in costa un
un affare di stato. -mettere i piedi di costa: inclinarli su un