della prestazione di lavoro non può superare i limiti stabiliti dalle leggi speciali o dalle
nel tempo. bernari, 6-215: i commessi mi comunicavano il loro derisorio dispetto
. savonarola, 1-70: megliore suono i marini [pesci] laudati, come passare
diverse fatte di pesci, quali sono i cefali, le orade, le così dette
caorle. d'annunzio, vi-797: mangiamo i pesci della laguna di marano: le
oratore arringa per persuadere e per commovere i suoi uditori. foscolo, xviii-180:
montale, 14-155: è che vengono i barbari e che queste / cose li
nelle omelie, ove per lo più i padri assumono la persona non di dottori
di mercurio e si mischino mutandosi / i confini, oratori uomini mostrano. -che
, oratori uomini mostrano. -che segue i precetti della retorica. b. croce
egli da per sé nelle campagne, ne i colli, ne i monti e luoghi
nelle campagne, ne i colli, ne i monti e luoghi sterili. soderini,
ai suoi tavolini di marmo, sotto i mazzi d'origano accorrevano dopo teatro dame
, 235: dipoi la capra salvatica, i cavriuoli, i daini, le dame
la capra salvatica, i cavriuoli, i daini, le dame, i pigarghi,
, i daini, le dame, i pigarghi, gli sterpsiceroti, l'orige co
, simi- glianti a'tori salvatici, i quali tanto si fidano di se stessi
trombe foggiate con le corna dell'orige. i. lattes coifmann [« la stampa
. dal d. e. i. origenista, agg. e sm
esempio o modello, da cui tutti i seguenti sono derivati); che non
.. ha una generale influenza in tutti i vizi, de'quali ella è orriginale
a'siti originali / del ciel stellato i cardini congiunti / (donde or per molti
[la bandiera di maometto] tengono i turchi a pessimo augurio della caduta dell'impero
erano quelli che vantarono nel tempo successivo i vescovi, ma gli effetti de'vantaggi acquistati
foscolo, ix-1-335: il ributtare i racconti incredibili annienta la verità originale degli
. b. davanzali, ii-231: i treviri e nervi molto si pregiano d'
. 5. che ha dato i natali a una persona o da cui
: da una lettera originale di cosimo i del primo settembre 1551 esistente nell'archivio
caro, 12-iii-157: avendo bruciato tutti i primi originali..., resto
appunto e in tutte le cose che i suoi ritratti non si conoscevano dagli originali
.. abate bettinelli... sparse i semi del vero 'pregiudizio 'della
ad avere gli scrittori più autorevoli e i giovani più originali. -in partic.
posto fra gli originali ben più che fra i traduttori. nuovo giornale letterario d'italia
d'italia, xl-641: classerò ancora i poeti: parlerò prima dei tragici e comici
piacciono, a parlar così, perfino i suoi difetti... vengono da
in natura. parini, 940: i quattro sonetti del cassiani...
primi originali, e per le quali i traslatori s'usurpano ingiustamente il nome di
leopardi, v-58: quegli uomini che i francesi chiamano originali non solamente non sono
un originale. gioberti, 6-iii-164: i francesi chiamano appositamente l'ingegno grande '
originale. de roberto, 10-264: i ritratti di tutte le altre [donne]
di coltivarla, per trovare in essa i più grandi originali in ogni genere di
inconvenienti: guastano con una fredda imitazione i loro originali, ma appunto per questa imitazione
tutta riscaldata dietro lo studio dell'abbellire i concetti, ingombra talora così la ragione
seguito a notare tutte le imagini e i pensieri e movimenti lirici che debbo a
ingiuria che ci ripetono da un pezzo i tedeschi, e la vile nostra ignoranza se
lo avevano proibito [rousseau] e i librai stampato, congetturarono i pensanti che
] e i librai stampato, congetturarono i pensanti che essi dovevano leggerlo, e la
: sto ricalcando le orme di tutti i mariti non amati dalla propria moglie.
ritto e quando per traverso, secondo i bisogni. de luca, 1-4-1-156:
. s. illustrissima, onde sapendo ella i di lui sentimenti originalmente, non mi
maneggiato qua e là tutti e tre i colori del grazioso. foscolo, xv-485:
che fecero a que'primi nominatori assegnare i così fatti nomi alle cotali cose nella
della natura che da cotai princìpi origina i semi della poesia, si gittarono alle favole
: temevano che fos- ser originati [i tumulti] da intendimenti che si avessero
tranquillare gli animi in america, dividere i consigli, sedare i tumulti, procurare la
america, dividere i consigli, sedare i tumulti, procurare la obbedienza, quelle
volterra e nell'arcipelago greco, originarono i ghillini di vicenza e di padova,
ghillini di vicenza e di padova, i contughi di ferrara. 6.
si originarono le città e si principiarono i regni. siri, i-40: originavano le
. maffei, 5-5-201: che da i gladiatori combattimenti... si originassero
39-vi-127: aia- xéyca ^ ai dissero i greci... il disputare, il
: l'antica statuetta della santa ritrovava i suoi originari colori in una selva di
una fortuita e felice combinazione di coloro i quali cercarono sul titano una vita tranquilla
non in opprimere, ma in sollevare i popoli a lei commessi...
. borghini, 6-ii-150: gli chiamano [i consoli] apertamente nativi cittadini e originari
una lingua. buommattei, 69: i nomi o sono originari o domestici e
irregolare e negletta, ama a preferenza i termini originari, è sparsa di maniere
borghini, 1-46: già ne'tempi andati i giudei erano tanto in grazia di dio
modo diretto e nella sua pienezza, senza i limiti e gli oneri che esso avesse
conseguenza. gioberti, i-44: i princìpi originativi dell'incivilimento sono molti,
autorità divina e dogmatica, salvo forse i popoli della cina, più industriosi che
la profondità del loro ingegno, i quali per via di natura vidono grande
fu mossa poi tra gli austriaci e i polacchi, fu per lo scisma che nacque
quistione dell'origine della lingua italiana, i miei sedici anni mi tornano innanzi. tecchi
a trattare invece, di preferenza, i temi dell'abbigliamento licenzioso delle donne,
. c. manzini, i-2-241: dicono i savi che ualunche vuole trattare d'
descriverà l'europa antichissima quale gliela dànno i naturalisti e gli indagatori delle origini.
felice intelletto, apprenderà [il principino] i precetti de la giustizia come i terreni
] i precetti de la giustizia come i terreni morbidi apprendano i semi de le
la giustizia come i terreni morbidi apprendano i semi de le gramigne.
origin vostra, / che meco già da i più felici regni / spinse il gran
g. morelli, i-33: anticamente i nostri... ebbono loro ceppo
famiglia regia francica. mazzini, iii-1-281: i medici, qual si fosse la loro
, 3-448: vidi medesimamente da lui che i gnudi erano savissimi e sopra tutti gli
schiavoni, popoli della sci- zia, i quali intorno all'anno 590 partissero dal bosforo
pretesa simpatia che unisce ai russi tutti i popoli di origine slava. mazzini,
: / primo nell'acqua che lava i delitti / (l'origine coll'atto
su l'origine delle idee e su i progressi della moralità. romagnosi, 18-58:
egli è pur vero che nello spingere successivamente i princìpi logici verso le loro 'origini
consente di raggiungere rapidamente temperature elevate riducendo i tempi di cottura). -pentola a
guerrazzi, 1-9: gli furono addosso i nemici, e degli amici quelli che
è vuota o rotta: così che tutti i giocatori sono sottoposti a bagnarsi. il
una miccia prima di essere lanciato contro i nemici. serdonati, 9-83: né
assicurato da forte vite, di modo che i liquidi che vi si mettono entro possono
proprio, ché aveva la pentola piena tutti i giorni. -cucinare. p
... notata la riduzione che i filosofi avevano fatta delle arti al supremo concetto
alla pittura e scultura, si riassegnassero i propri princìpi ». -correre alla pentola
pentola: essere molto solleciti nel curare i propri interessi e bisogni materiali. savonarola
, signora mia. -tagliare i capelli con la pentola: tagliarli male.
[s. v.]: 'tagliare i capelli colla pentola ': senz'arte
appena escito, quanti rovi si ascondano tra i fiorellini artificiali dell'attuale giardino moderno,
vengono sospesi in alto, al fine i far ricadere, qualora la pentola si rompa
, 11-72: nel salone da ballo i camerieri spazzano i residui di qualche festa di
nel salone da ballo i camerieri spazzano i residui di qualche festa di bambini,
. bandello, 1-27 (i-343): i pentolai, che vanno vendendo pentole,
china, e fra la polvere e i detriti raccatta un pezzettino di terracotta dipinta
e colatori. caolini, 380: i pentollini, le giotte, i tegami.
380: i pentollini, le giotte, i tegami. c. malespini, 1-53- *
portava a'lavoratori della campagna. c. i. frugoni, i-14-44: solo curo
, ed ora / al briccone putivano i fagiani. redi, 16-vii-45: sabato
al rabbioso calor d'acre fornello / i pazienti chimici star chini / denno.
spalle agli elmetti che si confondono con i pentolini della sbirraglia. 4.
, 1-x-271: qui [a bologna] i letterati non sono solitari come a padova
si suol fare un pranzo fra tutti i giocatori. forse così detto, perché da
forse così detto, perché da prima i denari usò mettergli nel pentolo, o perché
vetri chi li maneggia, massime che i pentolini d'arezzo bollono presto. giuglaris
è quella strega maliarda / che manda i cavallucci a tentennino. / ed egli un
(registr. dal d. e. i.), alla forma di perigonio.
condimenti, / una vivanda da allegarti i denti / a fuoco or in un pentol
di raspar le pignatte, le padelle ed i pentoli; e di ciò si costituiva
vaso. soderini, iii-566: semina i pinocchi in un vasetto o pentolo pien
dei figli tale recipiente e, seguendone i contorni, tagliare i capelli che rimanevano
e, seguendone i contorni, tagliare i capelli che rimanevano fuori). malagoli
minestra, alla pagnotta. -riunire i pentoli', accomunare provviste e cibo per
certa e gradevole, pensammo di riunire i pentoli e di pranzare tutti e cinque
e un pentolone di rape, per i porci, mi dice la vecchia.
nei vegetali dove si trovano in tutti i tessuti lignificati come cortecce, legni,
è registr. dal d. e. i. pentosazóne, sf. chim
differenziare, per es. nelle urine, i pentosi da altri monosaccaridi).
(registr. dal d. e. i.), deriv. dal gr.
(registr. dal d. e. i.), comp. da pentoso e
, mentre la temperatura di esplosione raggiunge i 4300 °c. = da pentaeritrite,
sono registr. dal d. e. i. pentura, v. pintura
, generalmente con cappuccio, utile per i viaggi o i climi freddi; provvisto
con cappuccio, utile per i viaggi o i climi freddi; provvisto di tre aperture
di pallandrano. salvini, 39-ii-13: i patrocinatori di cause... si
2-137: l'accento, che sopra la i deir antipenultima sempre suole giacere, gittato
prima. ruscelli, 2-193: tutti i verbi semplici non fallano mai di servar
moda: indossare abiti non confezionati secondo i dettami e le innovazioni più recenti della
abbiàn penuria? da porto, 1-300: i francesi pativano penuria di tutto, dacché
è penuria. casti, vi-32: ora i tempi sono scarsi, / ci è
. galanti, 1-ii-136: molti sono i paesi che sostengono penuria di legname per
uomini. bisticci, 3-544: istettero i secoli in grandissima oscurità per la penuria
bibbia volgar., i-214: trapassati i sette anni dell'abbondanza, li quali
stati in egitto, cominciarono a venire i sette anni della penuria, li quali avea
, la discordia congiurò con l'incessabile de i dirupi, col protervo delle nevi e
verranno dal popolo stesso come benemeriti riguardati i mercanti di grani
circonvicini, la scarsezza, la lentezza e i vincoli del commercio. ojetti, 1-18
marito fra tanto avrebbe a vile / i cilizi, le lane e le penurie,
223: quando poi venite a considerare i suoi [del petrarca] sonetti gli biasmate
/ perderonsi ^ angeliche dovizie / e i vermini ci rodono e le furie.
duci della savoia... vollero i loro popoli sempre satolli e contenti, e
, ii-168: è impossibile allora che i mercanti cerchino di estrarre i grani dallo
allora che i mercanti cerchino di estrarre i grani dallo stato e da'luoghi dove
di levare il blocco a barcellona, ove i nostri penuriavano di viveri. pratesi,
di proci non si penuriava. tutti i re da corona o spodestati, tutti
re da corona o spodestati, tutti i prìncipi reali del mondo, sarebbero stati
iv-373: nelle corti dell'asia scialacquano i ganeoni e penuriano i filosofi e quei che
dell'asia scialacquano i ganeoni e penuriano i filosofi e quei che da filosofi vivono
nell'abbondanza, e perché non pagate i vostri debiti? e se penuriate,
morte, perché ne vengano a gongolar i suoi posteri sconoscenti. 5. figur
tanto a scorrer la campagna da tutti i lati per render del tutto penurioso di vettovaglie
di grani. guerrazzi, 1-756: i nostri procedevano penuriosi di tutto in mezzo
ama dio e si cura di educare i figliuoli puliti e gai nello scrivere e
e scamiciato intento a intrecciare a penzana i tralci mozzi di una vite.
rotte e penziglianti. bresciani, 2: i capelli discendeangli per la fronte lunghi scarmigliati
penziglianti. 2. fluenti (i capelli); spioventi (i baffi)
fluenti (i capelli); spioventi (i baffi). c. gozzi,
da sé ragiona e sta sospeso. / i drappi gli eran larghi tutti quanti,
dai rami. bresciani, 6-x-86: i pettirossi che batton le siepi,..
e penzolanti. d'annunzio, ii-920: i viventi infunati alle steccaie, / alle
con impegno, le ginocchia strette, i piedi in fuori, la testa china in
dalle vie che sboccavano dalla piazza ove i soldati ubbriache riddavano intorno al penzolante cadavere
bettini, 154: sui deserti bastioni solitari i soldati sedevano con le gambe penzolanti.
1-94: un dopo l'altro i tre malfattori presto penzolarono fuori dalla finestra
aveva tutto dimenticato, la guerra, i pericoli corsi, la fame, il 25
). tuparich, 5-476: i cadaveri penzoli... venivano dileggiati
. -anche: tralcio da cui pendono i grappoli (o anche ramo da cui pendono
altalena. baruffaldi, i-221: fra i giuochi solazzevoli della gioventù, uno ve
di attrezzatura e manovra;... i penzoli in cavo di canapa sono di
morfologicamente impossibile dal d. e. i., che propone invece un incrocio
eh'esser buoni / vi faceva acquistare i magistrati, / ve n'è una [
., 33 (565): guardava i circostanti; eran tutti visi gialli,
, scostando col bastoncino le spighe, i fuscelli, i fili di paglia che si
bastoncino le spighe, i fuscelli, i fili di paglia che si trovava fra i
i fili di paglia che si trovava fra i piedi, il labbro inferiore penzoloni e
uso avverb. sbarbaro, 1-246: i mastini, i cani lupo che,.
sbarbaro, 1-246: i mastini, i cani lupo che,... al
veglia vien passando a stato di sonno i muscoli che tenevano diritto il collo s'
penzoloni sul ciglio della strada, interpellava i pennuti. -stando piegato su qualcosa
spacciava al defluente pubblico del teatro nuovo i peoci al succo di limone.
lunga n'ha, e tre brievi secondo i siti che la lunga prende, formane
la pazzia. pascoli, i-996: i piedi del genere sescuplo... sono
porcacchi, i-5: avendo soggiogati i peoni, trasferì la guerra contra glllliri
, 10-534: quei della caria ed i peoni arcieri, /... /
ternato-o pennatosette o composte, alterne; i fiori sono di notevoli dimensioni, vistosi
, violacei, bianchi o gialli; i frutti sono grandi follicoli deiscenti con semi
che sia bastante. garzoni, 1-143: i sughi d'erbe, di saponaria,
... produce nella sommità de i fusti i fiori grandi come una rosa e
. produce nella sommità de i fusti i fiori grandi come una rosa e simili al
le molte e varie specie di versi, i più sovente usati sono il giambico,
, il peonico. pascoli, i-996: i piedi del genere sescuplo o peonico.
voce registr. dal d. e. i. peonina, sf. chim.
nell'alcool e nei corpi grassi, presentante i caratteri di un acido amidato.
registr. dal d. e. i. peòta1 (peòtta), sf
peotta a sei remi e mi promisero i marinai di mettermi a muscoli in un
minori barchette si avvicinavano, per raccogliere i passaggeri. brusoni, 1-270: fatta prestamente
: intorno alla peota canora s'assembravano i battelli pieni di donne languide che si
braccia invisibili. ojetti, ii-240: i rottami inutili li caricava su larghe peote
noleggiato tale imbarcazione, percorrono per diporto i canali della città. boerio,
registr. dal d. e. i. pèpansi, sf. ant.
: dalla nonna stavano salando e pepando i prosciutti. 2. per estens
e sommarughiano,... con i demoni biondi e bruni, e gli occhi
, 1105: 'pepasmo': nome col quale i medici umoristi indicavano quello stato della malattia
migliorini [s. v.]: i pepatelli sono dolci siciliani di poco
, il brillante vinello dei colli, i quattro occhi assassini delle albergatrici avevano prodotto
eccitazione. d'annunzio, v-2-486: i pepatissimi salami d'abruzzo e i caci
: i pepatissimi salami d'abruzzo e i caci pugliesi gonfi come uveri di vacche
oggi, con le sue sale piccole, i palchi, la platea e il loggione
grani raccogliere nel suo naturai essere, i sarraceni che gli abitano, gli cuocono
certa urbanità e grazia che punge come i granellini del pepe. -pepe lungo
quale produce in prima certi baccelletti, i quali noi chiamiamo pepe lungo. anonimo [
('chavica betle ') di cui i malesi masticano le foglie.
xvii dal perù nel paese chiamato molle. i suoi rami sono lisci, pieghevoli e
..: si usa in tutti i condimenti dei cibi, perché è di miglior
moltiplica con non ingrato sapore, et i pezzetti di queste guaine, fatte bollire nel
e odoroso, nativo del levante. i suoi semi si trovano nelle antiche spezierie,
senegai', albero della famiglia anonacee, i cui frutti sono utilizzati come condimento nei
chiamano questo frutto [della timelea] i villani del paese, per esser molto
garofanato cipressino ': pianta che ha i peduncoli trifi- domultifidi, le foglie ovate
inauguriamo il nuovo 'restaurant ', anzi i 'cabinets particuliers 'del nuovo '
su ostriche finte. papini, ii-978: i... compratori non sempre son
strette, propri di alcune popolazioni quali i boscimani, gli ottentotti e i pigmei
popolazioni quali i boscimani, gli ottentotti e i pigmei. 6. locuz.
6-148: zoppicava perché era zoppo. i baffi ce li aveva bianchi, i
i baffi ce li aveva bianchi, i dolorini nelle ossa ce li aveva..
sandra. -far pepe: unire i polpastrelli delle dita in atto di spargere
. e, accozzati insieme tutti e cinque i polpastrelli... (il che
). -con metonimia: che ha i capelli brizzolati. d'annunzio, v-1-95
in mano. manzini, 18-81: i capelli sale e pepe, un po'lunghetti
aveva, così piccola e secca, i radi capelli pepe-sale divisi in mezzo alla
guance rasate, le unghie ben curate, i calzoni di flanella grigia, la giacca
, sarcastico. ghislanzoni, 15-40: i cronisti imparziali e veritieri sono laggiù,
tale roccia. bontempelli, 19-161: i falchi spingono avanti inutilmente il petto di
espressioni comparative. pasolini, 1-342: i più giovincelli ridevano fra loro rossi come
dell'america tropicale e coltivata in tutti i paesi caldi e temperati, anche a
.. coltivasi negli orti per mangiarsi i frutti acerbi acconci in aceto. carena
la verzura folta, mentre nara abbeverava i solchi arsicci cantilenando. valeri, 3-110
3-58: sul gran mare verde dei vigneti i cappelloni di paglia parevano zucche seminate qua
4. locuz. essere acconcio come i peperoni: essere mal ridotto.
. v.]: essere acconcio come i peperoni: lo stesso che essere acconcio
voce registr. dal d. e. i. (che l'attesta nel 1839
, 237: quando si dicono i mutamenti delle donne! chi avrebbe mai sup
perù [solanum muricatum), coltivata per i frutti in alcuni paesi caldi e temperati
similitudine che vi trovarono, come chiamarono i susini, pipini, mandorle et i
chiamarono i susini, pipini, mandorle et i citrioli cose così differenti da quelle che
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1830)
22-133: lo spirito è così raro tra i nostri autori di teatro che, alla
di già pepite miste a terra: i momenti soddisfatti nei quali aveva dato risposte
; la specie più nota ha i fiori riuniti alla cima de'rami e
contano notabili virtù, perché ella ristringe i veleni delle saette e delle serpi emorroide
di colui che intesse / di murano i tesori a regio peplo. a. verri
peplo velava le sue membra come nebbia i gigli. monti, 7-369: le
ojetti, i-474: tutte rerbe e i fiori della montagna hanno respirato a quel
nella mente si vengono li cucumeri, i peponi e li porri e le
plinio], 425: in africa [i co comeri] piacciono copiosi
quando il can celeste / latra e i caldi ruggiti / fa 'l leone
, ma differisce da esso per avere i semi lontani dall'asse o centro ed
cavità, alle pareti della quale stanno attaccati i semi: tali sono i frutti del
stanno attaccati i semi: tali sono i frutti del popone, del cocomero.
, 6-626: che risatine si faceva sotto i baffoni peposi. 2.
tribù de'pompigliani, stabilito da fabricio, i quali
mole cole proteiche, originando i peptoni; la sua se
del sugo gastrico che si coagula verso i ioo° gradi. l'alcool anidro la
sul chiaro d'uovo cotto, ecc. i solfati, gli acetati e i cloruri
. i solfati, gli acetati e i cloruri metallici precipitano la pepsina. vien
acidulata, può liquefare l'uovo cotto. i follicoli dello stomaco furono dette * ghiandole
la digestione. panzini, ii-112: i comacchiesi serbano alle loro amatissime anguille una
biochim. sottogruppo delle proteinasi che comprende i sistemi fermentativi attivi, quali la pepsina
dalla croce, ii-16: dimandano i greci i primi medicamenti peptici, i
dalla croce, ii-16: dimandano i greci i primi medicamenti peptici, i secondi rhiptici
i greci i primi medicamenti peptici, i secondi rhiptici, i terzi sarcotici e gli
medicamenti peptici, i secondi rhiptici, i terzi sarcotici e gli ultimi epulotici.
operare la cozione degli umori, secondo i medici umoristi... così dicesi
voce registr. dal d. e. i. peptide, sm. chim.
(registr. dal d. e. i.), deriv. dal gr.
. che è proprio, che riguarda i peptidi. -legame peptidico: presente nei
è registr. dal d. e. i. peptogàstrico, agg. (
(registr. dal d. e. i.), comp. dal gr.
polipeptide naturale che si forma durante i processi ai demolizione parziale delle proteine e
dopo la sua liquefazione intestinale. tutti i peptoni deviano a sinistra il piano della
è stato... sentito in tutti i tempi. peptonizzazione, sf. biochim
(registr. dal d. e. i.), comp. da peptone e
, località della frigia in cui, secondo i montanisti, sarebbe dovuta manifestarsi la
di nicolò de'conti, 193: i loro buoi [degli etiopi] sono gibbosi
, /... / tornan d'i nostri visi le postille /..
a questa tanto picciola vigilia / d'i nostri sensi eh'è del rimanente /
ne va per arno: / volgliono i più pur che dèa ne la pila.
dante, inf., 28-104: levando i moncherin per l'aura fosca, /
per guerreggiare per terra e per mare i fiamminghi. sconfitta di monteaperto, xxviii-939
posa / la sonatrice, ancor odono i colli. manzoni, pr. sp.
: non si pensò più che a fare i fagotti e a mettersi in viaggio:
de la scorza, / non che d'i fiori e de le foglie nove.
molti lavori e ancora sparge molto in alto i suoi rami per li lati. ca'
d'arta. piovene, 7-515: i bambini guardano in aria, per terra,
simile alla domestica, quasi per tutti i monti e colli del contado di gorizia.
abominandi ordigni, / onde talor sono i mortali offesi, /... /
dante, purg., 15-7: i raggi ne ferien per mezzo '1 naso
. d'annunzio, iv2- 719: i mirti vigoreggiavano per mezzo agli aspri macigni
venticinque anni gl'incendi delle cittadi, i pericoli delle battaglie, i sottoponimenti delle
delle cittadi, i pericoli delle battaglie, i sottoponimenti delle provincie. dante, purg
, 3-83: ti comando che tu i lasci venire in camera er dì
8-36: conoscendo balduino per pratica quanto i turchi fossino disleali, quanto ingannevoli e
popolo e popolo, spesso si pruovano i diritti pe'fatti. leopardi, iii-167
la filosofia mi tolse a guerire, cominciaro i nostri ragionamenti. simone da cascina,
: poi che tulio avea detto davanti i beni che sono advenuti per eloquenzia,
per eloquenzia, in questa parte dice i mali che sono advenuti per lei sola
pisto- lenza e la crudeltà del tagliare i nasi alle donne che usciano della terra
foscolo, gr., ii-200: i pregi che dal cielo, / per pietà
una finestra, il signor filippo riceveva i complimenti di tre o quattro pezzi grossi
della mia anima. faldella, 7-159: i ballerini hanno la fronte callosa, la
che mangia lì e mi manda per i suoi speroni. b. davanzali,
. b. davanzali, ii-262: i britanni si posero alti per mostra e terrore
te la rinnegano per la pagnotta e i popoli per un po'di pace dubbia
pensando che anche giannetto rutòlo stava fra i contenditori. pirandello, 8-282: ucciderlo,
disdegno gli altrui fatti che non soffera i fare la cosa come li altri la fanno
raccontarono per ordine la mala volontà che i fiorentini aveano verso di loro e tingiurie
, egli vi si conosce in quasi tutti i tempi una malignità e una magra invidia
ritarda il bosco / la vista e i passi inviluppato e fosco. m. zane
dove in pozzanghere / mezzo seccate agguantano i ragazzi / qualche sparuta anguilla. p.
lxxx-3-264: non vogliono la confessione [i luterani] se non per modo di consiglio
volta per tutte, sappi, e sappiano i nostri e i non nostri: che
, sappi, e sappiano i nostri e i non nostri: che nessuno fra gl'
basseze. guittone, i-1-91: troveremo i. lli via più di povertà che
. grifoni, xxxvii-80: chi numera i amici / ne li tempi felici, /
so se abbiate letto le fantasie o i sogni del conte di sassonia. ma ben
sassonia. ma ben potete credere che i sogni di un tal uomo vagliono per
tanti, / per quante foglie ne muovono i venti, / per quanti in paradiso
santi. nievo, 459: se i grani calavano sempre, si scordava di quel
l'abitudine che si ha di giustiziare i delinquenti al mattino. morire alla sera
la eloquenzia mise in sì alto stato i parladori savi e guer- niti di senno
xxviii-931: in questo anno furono isconfitti i guelfi a castiglione per li pisani e
stette, / io li sovvenni, e i lor dritti costumi / fer dispregiare a
: di loro per donna nacquero tutti i conti guidi... della figliuola del
discorrere per la varietà dei tormenti che i turchi dànno a'cristiani. panigarola,
ho taciuto, quando si sono voluti sostenere i mali presenti; e tali sono le
! de amicis, ii-855: per i nostri trent'anni d'amicizia...
bel giovine, per l'anima di tutti i diavoli. 23. con valore avversativo
provan com'io son pur quel ch'i mi soglio, / né per mille rivolte
gli t'averia mai fatti, si no i fosse caro amico. monte, 1-101-13
penitenzia, come si dee dolere e piangere i peccati passati, così dee avere proponimento
: se saranno dui omini di palazzo, i quali non abbiano per prima dato impression
/... pigliando in se stesso i propri affanni / per torci a'danni
.. attirarsi il biasimo di tutti i cappuccini dell'universo, per aver lasciato violare
cisero, per cagione che i messagieri del re, mandati a quelli
fu fatto detto fuoco e dove, i capi di parte nera, a fine di
di parte nera, a fine di cacciare i cavalcanti di quel luogo, i
i cavalcanti di quel luogo, i quali temeano perché erano ricchi e potenti
dante, par., 5-102: traggonsi i pesci a ciò che vien di fori
le piccole onde bianche venivano a lambirgli i piedi. fenoglio, 11: qualcuno senza
fosse la cagione. caro, 15-iii-142: i prìncipi, per giovinetti, si portarono
franco, 7-217: per mutare il sole i suoi passi, amore non muterò egli
me sempre ad un modo sien conformi i terrori. tasso, 13-i-373: non,
una nutrice strana, per benché andava tolerando i dolori. d. bartoli, 1-5-49
sarebbero scomparse nell'enorme risucchio abissale verso i ciechi palazzi del nero iddio. pavese
del parlamento di aix comincia per riferire i due * arresti 'del 26 luglio
potrebbe sostentare con le castagne, co i fichi, con le pere, mele e
del viso che il naso a pera e i baffi a spazzola. papini, 28-98
tolle o almeno allevia la embriachezza e i delicati uomini usino doppo il bere il
altri due. palazzeschi, 3-24: calcando i nomi si abbandonava: 'pere coscie
specie di strettoio con cui si spremono i limoni. -interruttore a
e una finestra, con su scritti i nomi di tutte le loro parti,
e. gadda, 9-103: ma i denari! era un affar serio anche
zannoni, 5-11: i'spero che i posteri... mi assomiglieranno ad
con uso enfatico). i. nelli, ii-83: oh meschina a
primo impero francese stava già per cadere, i fiorentini
carducci, iii19- 62: dopo sédan i fati eran pieni: volgarmente la pera
mangia il padre che al figliuolo allega i denti: v. padre, n.
registr. dal d. e. i. peracottaro (perecottàio), sm
(registr. dal d. e. i.), lat. scient. peradorcas
voce registr. dal d. e. i. (che l'attesta nel 1802)
agli spagnuoli, già peraltro amarissimi contro i barberini ed indicati da vari loro aderenti
una folla d'elementi nell'anarchia, i quali peraltro dissimili dai capi, non diffidano
(registr. dal d. e. i.), lat. scient. peramelidae
scroffa, io: le tumidule genule, i nigerrimi / occhi, il viso peramplo
della distrazione, e raggiunse gli ospiti i quali non s'eran peranco avveduti del
magalotti, 26-256: hanno ritenuto [i senatori] ad alcuni mercanti l'assegnazioni
turra, xl-422: si domanda se i leggitori non sono peravventura tanto annoiati di
ii-33: sarà peravjentura buono adirarsi contra i malvagi che ci toccano nell'onore e
che ci toccano nell'onore e contro i rapaci che ci tolgono la robba?
la poteano tenere molti uomini; tra i quali era uno credente de'paterini, il
. palazzeschi, 8-185: anche i pranzi e le cene / devono essere numeri
però si sputtanano nella vita pubblica tutti i giorni. = comp. da
borghese, di cui difende e sostiene i principi, comportandosi per lo più in
riferisce al perbenismo; che ne rivela i caratteri di conformismo e ipocrisia.
. dal d. e. i. (che l'attesta nel sec.
registr. dal d. e. i. perbraccare, tr. (perbracco
certe scaglie talmente attaccate alla carne che i cuochi du- ran fatica a levargliele.
da pezzetti di talco, di tutti i colori. pirandello, ii-2-551: -che stoffa
. moretti, 15-195: guarda subito i fiorellini della tappezzeria, il divano,
invecchiano e che ad altro che a percantare i vermi a'fanciulli o a medicare li
regista. dal d. e. i. (che l'attesta nel sec.
voce registr. dal d. e. i. percaro, agg. (superi
occhiata al testamento, pura / scaramanzia perché i disastri aerei / in percentuale sono nulla
.; ne smercia con magnifiche percentuali i prodotti. moretti, ii-648: non
tanto). cassola, 2-125: i boscaioli ascoltavano con grande attenzione le spiegazioni
pavese, 7-120: la sera i conti li faceva a un tavolino in
: che si può cogliere con i sensi e con la mente; intuibile.
e lei senza volerlo dovevano essere i primi a recarmi gli echi ancora
gli enti che l'uomo percepisce? i corpi e l'anima propria. cattaneo,
annunzio, iv-1-147: come... i suoi sensi avevan potuto indebolirsi e pervertirsi
invisibili, percepiva l'impercettibile, indovinava i pensieri nascosti della natura? soffici,
. raccogliere, acquisire, fare proprio (i frutti naturali di un bene, il
giannone, 35: dimostrai con evidenza che i giuri- sconsulti romani, quando non potevasi
che si concedesse facoltà di poterne percepir i fratti. broggia, 9: chiunque
è registr. dal d. e. i. percettìbile, agg. che
altrove o non è più, mio cuore i * cassola, 2-176: « sì
le forze, vale a dire i vizi e le virtù esistono quindi colla vita
fisica, cioè di quella che risguarda i sussistenti, sono pure due, cioè
ci sono nell'arte gli spiriti privilegiati, i creatori, i geni; e ci
arte gli spiriti privilegiati, i creatori, i geni; e ci sono gli spiriti
che... conoscesse di tutti i percettori ovvero tesorieri del regno. galanti,
gente al tribunale. settembrini, i-71: i possessori minuti talvolta abbandonano i loro miseri
i-71: i possessori minuti talvolta abbandonano i loro miseri fondi a'percettori, perché
einaudi, 2-243: solo in parte i percettori di redditi alti sono ricchi 'oziosi'
dànno guadagno al proprietario e fittaiuoli, i formaggi a'pastori e ad alcuni altri
e ad alcuni altri che ne percevono i dritti. = var.,
voce registr. dal d. e. i. percezióne, sf. l'
. de sanctis, iii-221: secondo i realisti la esistenza non si può conoscere se
: nella percezione agiscono solo in parte i nostri sensi e... per il
, ii-208: un vago pomo tocca i nostri sensi pei colori e per la forma
ed ignoto, di cui le opinioni, i costumi, le usanze del tutto diverse
impetuosità italiana che scoppiava talvolta, e i capelli oscuri. b. croce, ii-1-15
voce registr. dal d. e. i. perceziomsta, sm. e f
studioso che segue, applica o sostiene i princìpi del percezionismo. percezionìstico, agg
, 14-153: perché mai / sono usciti i due consoli e i pretori / in
/ sono usciti i due consoli e i pretori / in toghe rosse e ricamate?
20-197: il più de le volte [i fantastici] hanno la luna, né
sola battaglia la salute della causa e i destini di tutta italia, perché tutto
meglio. saba, 88: s'amano i falli perché tuoi. 4.
veloce, chiara e feconda fantasia sono i due provveditori e dispensieri della novità.
sono... di quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor
per esse m'hai fatto gli occhi e i sensi, / con un altro '
muti il galateo dei tribunali foresi, i codici alla gente di campagna parranno non
è registr. dal d. e. i. perciato (part. pass
(registr. dal d. e. i.), lat. scient. perci
sporo; e perciò gli fé tagliare i testicoli. davila, 479: è meluno
deputati: ma non si addormentarono perciò i soldati. varano, iii-499: la
fanciulla il sonno e l'animo, perciochè i detti, i quali esprimeno i concetti
l'animo, perciochè i detti, i quali esprimeno i concetti superni, spaventano e
perciochè i detti, i quali esprimeno i concetti superni, spaventano e confondano come
concetti superni, spaventano e confondano come i terrori dei baleni e dei tuoni. boccalini
egli era carico di passaggeri, corsero i popoli tutti di quelle riviere. f.
non pure per ricompensa, per- cioche i donativi, soliti a farsi alle muse,
oltre alle coltrici morbide ti procacci anco i letti, e oltre ai letti le panche
di percipere indebitamente... tutti i proventi assegnati all'attuale vice bibliotecario di
anche sostant. carducci, ii-19-242: i compensi ai percipienti dei quali alle ricevute
: non è solito il cercar gloria sotto i tetti e nel- l'ombre, ma
toluene, anisolo, ecc.); i composti così ottenuti hanno potere detonante
. -i \ _è \, che indica i radicali monovalenti, e da fluoruro (
: ora siamo pochi e quei pochi sono i più vecchi e più frusti, casacche
gusterai quelle perco- che da far risuscitar i morti. cassieri, 169: una sorta
. percidi. lessona, 1106: i caratteri della famiglia, che si dice
si dice pure dei percòidi, sono i seguenti: corpo allungato, fortemente compresso
depurato. bontempi, 1-1-12: i reni, viscere di sostanzia carnosa e
dall'una e l'altra parte intorno a i lombi, per ricevere per le vene
) è attestata dal d. e. i. nel sec. xiv. percolazióne
. dal d. e. i. percomportare, tr. [percompòrto
. tesauro, 8-85: più piacciono i motti di tre parole, o sia
: loro compito è guidare e sorvegliare i bovi dalla banchina alle stalle di sosta,
tratta in cui è divisa la linea i tempi necessari a percorrerla, diversificati a
poi sulla marina adriatica, andavo ripensando i versi danteschi. pratesi, 5-483:
s 281: quante volte percorrendo i vari paesi di questa calabria, che
lume di una candela che rendeva enfatici i gesti sul soffitto dalle architetture dipinte;
, ii-18: vorrei condannare in contemplazione i postiglioni e gli impresari dei compassionevoli trabiccoli
saputosi che c'era stato qualche tafferuglio i cittadini rincasavano frettolosi, e venivano chiuse
a una radioscopia, il bario percorrere i visceri che vuol rivelarci. 3
-per estens.: premere in rapida successione i tasti di uno strumento musicale.
. visconti, conc., i-401: i popoli del nord,... costretti
su tutta la persona o esaminandone tutti i particolari. de amicis, ix-io:
raggiungere la mia. pascoli, i-380: i posteri diranno meglio di noi quanto di
umano è passato. -sperimentare i vari gradi di un sentimento, di
spazio d'ora percorse il nostro spirito i più ingenui fra i vari ordini di felicità
il nostro spirito i più ingenui fra i vari ordini di felicità che ha disposti
dai gravi cadendo stanno fra di loro come i quadrati dei tempi. fratelli, 1-497
ore di viaggio consentono d'osservare bene i percorsi, e ci tengono rinvoltati e
metri dalla spiaggia, dove sorgevano i primi scogli. soldati, 2-521: il
: gara di precisione, nella quale i concorrenti, con cinque lanci di diversa
/ si soglion rialzar gli asini e i muli. e. cecchi, 5-287:
cerca d'eccitarli a cantare, più i grilli si cacciano sotterra. -con
giamboni, 7-23: spesse volte contra i combattitori guerniti d'elmi e di panziere
la spada nel petto, ma, reiterando i colpi e sog- giongendo altri alle più
salvini, 48-139: sopra modo offendono i mortali / con percosse di ferro o
unita / ne'quattro punti e sovra i punti opposta. monti, x-3-194:
, x-3-194: fischian per l'aria i colpi e le percosse, / volan sparsi
colpi e le percosse, / volan sparsi i cervelli. -colpo ricevuto da
a le lor vaghe, / ove serann'i fin letti soprani, / e medici
suono le percosse e come l'ombra i corpi. piccolomini, ii-48: fin tanto
di que'credenzoni ruppe e stritolò tutti i cristalli. piovene, 172: il suono
in più figure. lauro, 2-in: i metalli hanno in copia la umidità untuosa
che formano vari numeri, esprime tutti i movimenti ed evoluzioni che prescritte vengono ai
, 1-1-48: trovò mercurio una testuggine, i nervi della quale, essendosi già consumata
suono alla percossa delle dita. c. i. frugoni, i-8-262: disse,
di sua mano / le corde su i bei modi, / che solean dal tebano
simintendi, 3-26: gli giovani nocchieri recano i remi a'forti petti con due ordini
pigna, 13: le voci fioche, i gridi, a le percosse, / al
busca, 2-85: il verno, perché i raggi si riflettono obliquamente sopra la terra
erano le torri in parte minate ed i più sublimi palaggi avevano grandemente patito;
g. del papa, 5-65: i gravi nel cadere fanno tanto maggior percossa
/ non rappresentan altro gli tuoi strali. i. andreini, 1-127: sferza l'
l'umida notte, con pigra mano, i suoi negri destrieri, e punge ardente
.], 10-1: costoro [i demoni] con tutte le loro forze si
ch'el demonio atterra, / rompendo i nervi e tosse, / se non
per le mura, che non sentisse tanto i disagi e le stanchezze. mariconda,
nella profonda ultima fossa / serbarò vivi i miei ben nati ardori, / in
tuo nimico e de'suoi costumi, se i soldati suoi da principio per combattere siano
. francesco da barberino, iii-80: i savi a divisare, / le donne
tante percosse e tant'offese / spogliati i tempi, accesa e minata / e
mutati... doppo il fugito pericolo i suoi ne'vilissimi panni, erasto e
percossa di fortuna toglie giù di strada i più raffinati ingegni! botta, 6-ii-108:
vii-361: rimasero appresso il figliuolo e i nipoti alcuni pochi fragmenti per introdursi nella
di voce. lomazzi, 4-ii-623: i filosofi riferiscono alla divisione dell'aere che
uscita. montale, 1-114: ascolta tra i palmizi il getto tremulo / dei violini
, i-19-140: strepito orrendo parve che i monti ora scuotesse, / e che precipitando
, 1-370: per la strada polverosa i folli / canti i percossi cembali lontanano.
la strada polverosa i folli / canti i percossi cembali lontanano. borgese, 6-58
canto colle percosse corde. c. i. frugoni, i-2-296: si sta-
, per forza di cui subito s'udirono i muggiti de gli scossi monti e il
come lieta intorno / di gravi spighe i nostri campi inaura, / e dal vento
iv-1-18: sul divano, alla parete, i versi argentei in gloria della donna e
, 7-i-189: percossi dalle zampe ferrate, i ciottoli del sentiero risuonavano cupamente.
vicendevolmente co'cannoni: da che percossi i remi, gli alberi e le sarte
: ripensò le mobili / tende, e i percossi valli. 11. che urta
/ con gatti e grilli, riempiendo i fossi, / e torri di legname fe
e la sua bontà, che gli vede i cori ardenti di zelo e pieni di
donato degli albanzani, ii- 233: i cavalieri romani, benché già percossi di molte
, ii-5: cadono in terra alle volte i percossi nel capo necessariamente, quando il
mio percosso legno. machiavelli, 1-vii-408: i fiorentini, percossi da questo inopinato accidente
/ di questo sen percosso, / ascolta i miei lamenti in tanti guai. donato
percotente. c. arrighi, 2-56: i miseri... correvano fra mezzo
carducci, iii-3-100: dàn di sprone i cavalieri, i cavalli springan salti:
iii-3-100: dàn di sprone i cavalieri, i cavalli springan salti: / sotto l'
sotto l'ugne percotenti suon non rendono i basalti. 3. per estens
di mani. magalotti, 14-63: i loro suoni [de'chinesi] non sono
fiato ed il percuotimento che fa ora fra i denti, ora fra le labbra.
elemento naturale. giamboni, 8-1-119: i forti percotimenti de'venti li stringono e
irradiazione luminosa. frachetta, 3-43: i colori che dipendono da'princìpi interni de
un altro più sconcio; ed è appresso i latini 'col- lisio ',.
volgar., ii-190: infra i più propingui parenti del percosso e del perco
-chi? -rimpolpettarono percotitore e percosso sporgendo i due musini crucciati. -per estens
gistr. dal d. e. i. percròmico, agg. chim.
tanara, 74: alcuni [i beccafichf] li tramezzano con fette
male opere dii figliuolo, percoteva i famigli. gherardi, iii-70: per es
morto di quelle donne che piangono i morti le quali sono nude insino al
vidi percuotere leggiermente con una verga i piedi d'un uomo ligato a un certo
ridir con qual furor percuote / cotal sbirraglia i poveri villani, / se infranti
giordano, 127: se sono dua, i quali, scherzando o percotendo, ferisca
percotendo, ferisca l'uno l'altro, i quali non si vogliano male, sapete
lxxviii-n-544: quivi el maestro di fortuna i mostra, / poi scende nel pantano ove
essi già tutti alzarono le sferze sopra i cavalli e gli percotevano di forza colle briglie
volgar., 9-65: ancora enfiano i buoi per costipamento, cioè per istrignimento
cortili, co'fuochi accesi, e venir i giovani mascherati e colle mestole percuoterle nella
succinta le gambe le uscivano ignude percotenti i fianchi del poledro. -recipr.
così perquoti e taglia / come nemico i tuoi, / se non fan quel
tracio, grande. tommaseo, 19-69: i medici, già timidi. ora
, 1-519: avevano... i romani lo scudo maggiore [che i
. i romani lo scudo maggiore [che i macedoni], che ricopriva il corpo
il 20 maggio 1795... i carnefici compivano le vendette della monarchia borbonica
avvocato de blasi e strangolando col capestro i suoi compagni. -con riferimento all'
baldelli, 5-2-108: scrive festo che i crepi, cioè lu- perci eran detti
cielo percoto. caro, 12-i-185: intanto i prigioni hanno sempre percosso il castello di
., 18-100: nel percuoter d'i ciocchi arsi / surgono innumerabili faville.
uomo solo conduceva l'intiera operazione ed i coni o sia punzoni da lui solo
il ceppo che deverà percotere e ficcare i pali, chiamato mazzaca- stello, si
. -in partic.: battere ritmicamente i piedi a terra nel corso di una
austriaci percotevano le lastre de'lungarni e i giovani gavazzavano mascherati in orgia impotente.
fortemente con la coda, missesi innanzi i cammelli così carichi com'egli erano e
sì spesso io percotea / e spesso i gravi miei dogliosi lai / udivi.
le torri aperte. tortora, i-319: i cattolici fecero avvicinare i vaselli loro,
, i-319: i cattolici fecero avvicinare i vaselli loro, accioché la percotessero [la
: a fanteria inglese, che rasentava i due villaggi ed era fieramente percossa di
luogo poco danno. algarotti, 1-v-143: i tiri non sieno costieri,..
. testi fiorentini, 101: mossi i fiorentini ad oste sopra il castello di
documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-119: i rochigiani l'ebono di sentita, mossonsi
, mossonsi e venono nel nostro tereno asalire i nostri fanti e percosogli e fedirone parecchi
. bentivoglio, 4-1145: percotendo ferocemente i francesi per fianco, vennero con loro
la capitana spagnuola, vi saltarono sopra i francesi, inalberando lo stendardo di francia
7-15: questa schiera dovea percuotere appresso i feditori. ser giovanni, 3-546:
percosse colle sue galee vigorosamente, amonendo i suoi che non intendessono a niuna caccia
di trasferirsi a beluis per percuotere sopra i convogli che da fragasi conducevano al campo
assediante. botta, 6- ii-435: i granatieri ed un altro colonnello inglese comparvero
in groppa al destriero. / e i cavalieri in lui percossero. -di
un suono. -anche: premere violentemente i tasti di un pianoforte, di un
ballo / co'bronzi a tempo percuotendo i bronzi. gemelli careri, 1-i-146:
si costumava... di percuoterli [i tamburi] con mazze di ferro.
suono. zarlino, 1-3-305: pongono i pratici alle volte il tritono tra due
14. premere, schiacciare la lingua contro i denti o il palato (con riferimento
maneggiarsi percuota, come la suole, i denti, [ecc.]. lomazzi
la voce farsi da quattro denti, i quali, mentre si parla, sono
. cellini, 666: pericoli, i quali sono atti a far muovere il
perch'è folta. lancia, i-503: i papaveri, inchinato il collo, abbassano
somerso e sospinto dalle gonfiate onde, quando i venti fortunosi ascondono le stelle. m
città e quella provincia d'intorno che i popoli, spaventati,... s'
freme nell'orecchio il vento / che percote i miei mari. scalvini, 1-4:
furioso rovescio d'acqua venne a percuotere i vetri della sala. comisso, 12-77
12-77: la pioggia ci percosse e i fulmini ci illuminarono lo sguardo.
volgar., 180: come quando [i venti] si percuotono insieme, l'
ii-93: il vento percoteva forte, i castagni svettavano. -sostant. dante
rompe in se stesso e, percotendo sempre i confini della terra abitabile, non le
le fune d'oro e di seta, i remi tutti d'argento, i quali
seta, i remi tutti d'argento, i quali erano fatti con tanto mirabile magisterio
peschiera. 18. raggiungere con i propri raggi; illuminare, rischiarare,
per gli spiragli della porta percuotermi le vesti i riflessi del lume. milizia,
riflessi del lume. milizia, ii-289: i gran coloristi impie gano colori
, 4-ii-372: non sì tosto percossono i raggi solari che di quell'acqua si accese
riguardi la terra con diritta squadra, i raggi del sole allora in terra dirittamente
di rugiada piene, percotendo in quelle i raggi solari, non picciolo diletto porgevano
corpo e, in partic., i piedi contro qualcosa. fra giordano,
. firenzuola, 240: percossi i piedi per quanti sassi. nannini [ovidio
, quando un rumore, valicando eglino sopra i corpi delle guardie eh'erano addormentate,
130: vidi alcun'altri... i quali... la fronte percoteano in
di parnaso si spiccamo duoi sassi, i quali con molta rovina percossero tra '
loro femine, se alcuna volta trascorrendo i romani tra 'carri loro si rinchiudessero
arme o altra cosa da fedire, i fanciulli loro piccoli gitta- vano e percotianli
, inf., 30-11: poi distese i dispietati artigli, / prendendo l'un
. impressionare un organo sensoriale, eccitare i nervi, per lo più in maniera fastidiosa
questi abitanti di oggetti che vastamente percuotano i loro sensi per accorgersi che esistono. pellico
-obnubilare, ottenebrare (la mente, i riflessi). crescenzi volgar.,
5-18: alcuna volta iddio percuote tosto i malvagi. bibbia volpar., i-55:
questa spada colla possanza sua e perquote i popoli male ordinati e lavora co'suoi
superiore, battendo, percosse e guastò i monasteri, i templi, le cirimonie,
battendo, percosse e guastò i monasteri, i templi, le cirimonie, il clero
la polizia, la giustizia di stato, i ministri del re, la regina col
col numeroso corteggio delle spie, percuotevano i fantasmi. verga, 5-441: il giorno
verga, 5-441: il giorno in cui i borboni hanno voluto percuotere la carboneria e
il più grave ed urgente di tutti i bisogni, qual è quello di alimento,
le condanne e le confiscazioni di cui percossero i ghibellini. cattaneo, vi-1-289: la
la dignità della corona che ha sforzato i re di concedere agli eredi de'morti non
di concedere agli eredi de'morti non pur i governi, ma i carichi grandi del
morti non pur i governi, ma i carichi grandi del regno, che in vita
sopragiunto il sospetto, parve pericolo abbassare i nobili, rialzare il popolo, incolpando
10-i-507: non può lo scrittore cui piacciono i metodi antichi declinare dagli esempi delle somme
ii-105: lo inferno non tormenta se non i rei, ma questi [il detrattore
] più singolarmente percuote ed affligge eziandio i buoni. boccaccio, dee., \
donna milanese, quando, per sedurre i soldati, la fa, con una irritata
irritata imaginazione da satiro, 'sciogliere i lacci del corsetto e nude mostrar le
che vi percote. aretino, v-1-68: i previlegi umani sono le molestie che per
86: il qual gastigo percosse di spavento i partigiani dei normanni. bacchelli, 3-149
che gercuota di reverenza l'antichità e i teologi stessi e 'ante.
nostra fantasia giungono a percuotere, onde i pensieri e i sogni stessi...
giungono a percuotere, onde i pensieri e i sogni stessi... ne vengono
, fruga da per tutto, compie i frammenti, accosta e raffronta le notizie
e raffronta le notizie disparate, ricostituisce i legami perduti, percuote i resti inanimati
disparate, ricostituisce i legami perduti, percuote i resti inanimati dell'antichità fino a farne
l'uve cominciano a maturare, mettinsi i grappoli per di sopra senza tagliarli.
che per lo più sono ignoranti) i quali, per parere d'intendere, si
il più delle volte gli ordini ed i modelli fatti da coloro che, consumati negli
. faldella, iv-152: ghermiva tutti i pezzettini di carta che gli percotevano innanzi
e putride carogne, cioè ai presenti, i quali sono corrompimento di ragione.
, 2-29: con che prospero afflato soffiano i cieli nelle patenti vele di questo mio
. dal d. e. i. percuratóre, sm. ant.
angelo percussente... e uccise tutti i primogeniti d'egitto. trattato del ben
vedrai... abbondanza di tutti i mali, sì come fuoco ardente, solfo
volgar., 1-214: cominciarono [i volsci] a buttar pietre delle quali
, a'francesi e quasi a tutti i barbari una sorte di stromento è in uso
spirituale e lontano, pur solamente sente i colpi gravi e acuti de l'aere
. da porto, 1-26: dopo che i viniziani ebbero vicenza nostra, che fu
vocale tonica. pascoli, i-913: i grammatici e i glottologi sembrano ora consentire
pascoli, i-913: i grammatici e i glottologi sembrano ora consentire che l'accento
fregate a vapore per levarsi d'addosso i vincitori del 1849. casati, 2-68:
come il tamburo, la grancassa, i timpani, i piatti, lo xilofono,
, la grancassa, i timpani, i piatti, lo xilofono, ecc.)
comprenderò in questo genere tutti quegli strumenti i quali, né a corde né a pelle
l'acqua eccessivamente fredda noce primieramente a i nervi... e non pur a'
di percussivi omaggi anche se non possiedi / i lunghi occhi a fessura delle mongole.
tenta? nievo, 21: i giureconsulti... ebbero agio qua e
un cane della principessa trivulzio; e i domestici della casa uccisero, nientemeno,
. guicciardini, iii-330: tanto sono dissimili i modi della milizia presente dalla virtù degli
della milizia presente dalla virtù degli antichi! i quali, non che subornassero i percussori
! i quali, non che subornassero i percussori, revelavano allo inimico se alcuna
essendo lontano. caporali, i-45: i percussor di cesare vider quanto / fa
uccidere l'ammiraglio, che, vedendo i suoi percussori, si diede con umili preghiere
qui percossi e dispogliati anch'essi / i percussori e spogliatoi un giorno / vengano
tommaseo]: percussori erano militi presso i romani, che lanciavano un dardo anticamente
xxi-736: per quella percossa si dibatterono i denti sì fortemente insieme, che per
. castelvetro, 8-1-130: quindi aviene che i giuocatori perdenti o coloro che piatendo sono
, quasi ferita fiera generosa che mostra i denti e rivolgesi, il medesimo strazio corre
perdente, indarno poi / saran vittoriosi i legni tuoi. galileo, 3-2-380: m'
: se non hanno denari, giuocano i ferraioli, i drappi che hanno intorno e
hanno denari, giuocano i ferraioli, i drappi che hanno intorno e fino i cavalli
, i drappi che hanno intorno e fino i cavalli; e sebbene venisse a basso
] sfoga anche l'astio naturale contro i forti vincenti. -per estens. che
concessa. garibaldi, 3-41: a melazzo i mille furono perdenti sino verso sera.
due opposte ed illegittime riduzioni, convennero i miseri fallire. compagnone, 5-173:
voglio dirti che oggi mi sono fatto i conti in tasca, e sai che ci
= deriv. da perdere-, i signif. n. 3 e 4 sono
ieri l'altro. jahier, 243: i vecchi -temendo di perdere te corona -ne
-temendo di perdere te corona -ne scolpivano i grani sul proprio bastone.
un padre solo rauna in cinquant'anni, i suoi figliuoli perderlo in uno.
roseo, v-208: fece morir tutti i capitani, centurioni, caporali e soldati
aver perdute le lor armi fuggendo et i banderali ch'avean perdute le lor bandiere
orzo, e tolte le spade a tutti i centurioni di esse coorti, 11 lasciò
insegne, tutte le artiglierie e tutti i carriaggi si perderono. -non possedere
in spagna, essendo da'malandrini svaligiati i carriaggi delle mie robe,..
essere offesa. ariosto, 14-1: i franchi fossero più afflitti, / ché tutta
essendo finalmente perduta te spianata, potranno i difensori difendere te muraglia con molta sicurtà
ricucirgli un bottone a quella cintola. perde i calzoni. 4. essere privato,
gielo... molti vi perderono i piedi. bisaccioni, 3-49: il collonel
5. lasciar cadere le foglie, i fiori; spogliarsene (una pianta)
perde. palladio volgar., 3-27: i peri vogliono umore e spesso cavargli,
non presentare più (anche progressivamente) i capelli, con l'avanzare dell'età
, sicché non sono acconci a cercare i loro cibi, i figliuoli scaldano le
sono acconci a cercare i loro cibi, i figliuoli scaldano le fredde membra, procacciano
lampade elettriche perdevano una luce violacea sopra i ciòttoli delle vie. 7.
capo langue, e 'l ventre, i piedi, i fianchi; / de
, e 'l ventre, i piedi, i fianchi; / de giorno in giorno
, essendo nel mezzo del cielo, perduti i raggi suoi. palladio volgar.,
di sua mano due quadri grandi, i quali eseguiti con fierezza d'oscuri e
campagnuola. d'annunzio, iv-1-359: tutti i lineamenti s'erano affinati, avevano perduto
in profondità. govoni, 8-48: i rosai diramati dei coralli / perdono il
a morte / senza alcun scampo, ed i piagati amanti / in lunga pena di
. bandello, 1-28 (i-365): i fuorusciti..., perduta la
: una persona molto savia diceva che i religiosi perdono molto più di fervore conversando
le saria il perdere il credito con i mercatanti che la giornata con gli esserciti,
quel rispetto nel quale solevano esser tenuti i santissimi predecessori suoi. testi, 2-188
. giuliani, i-485: il rispetto [i miei figli] non me lo perdono
perder la carica. botta, 5-269: i francesi, perdendo il vantaggio di poter
: * perdere il cingolo 'valeva perdere i diritti civili. ber nari, 4-140
mio spirito, il solo filosofo tra i nostri in questi tempi di caligine universale
: in questa calamità, ho perduto i due soli figli che avevo, e la
petrarca, 92-13: pianga pistoia, e i citadin perversi / che perduto hanno sì
politiche con dire che, anche perdendo i francesi, non perdevano che poche genti
categoria o fra il proprio pubblico, i propri lettori. a. cocchi,
; anzi, appena appena, ognuno tiene i suoi, per non perderli e disviare
maggior parte degli scrittori contemporanei avrà perduto i propri. 16. sprecare, sciupare
un terreno. pratesi, 1-49: i marchionetti non vollero perdere quel terreno e
perdere colpo, di loro saette fedivano i cavalli e 'cavalieri de'franceschi.
sollecitamente cominciarono dalle mura a percuotere sopra i nimici colle pietre, lance e pali,
lance e pali,... e i balestrieri saettare da presso e da lungi
presso e da lungi senza perdere in vano i loro verrettoni. 17. figur
, con dire: -io non voglio che i primi passi perdiate. -riempire
antico. marino, 295: consuma i gridi inutilmente e perde, / parlando
aretino, v-1-235: io vado perdendo i giorni interi nel considerare mentre cusce,
lui, che in sua purità non scema i danni; / tu cangia il cor
/ né più lasciar ch'io perda i miglior anni. g. gozzi, 403
sassetti, 245: giacché egli [i vostri danari] hanno perduto due anni
tempo. giuliani, i-219: oh i libri, i libri! sì, che
giuliani, i-219: oh i libri, i libri! sì, che v'è tutto
nove è più di sette / fa perder i princìpi della fede. -non riuscire
non conosciamo o non usiamo que'mezzi i quali a lei o più agevolmente o
, 291: non si deono raccogliere [i lupini] se non quando è piovuto
se si colgono così secchi, saltano i grani fuor della tega e se ne perdono
un cenno. ghislanzoni, 17-28: i quattro borghesi dell'altro tavolo...
il bisogno lo chiede, a premunire i luoghi minacciati, a raccoglier le truppe,
oro. sercambi, 2-i-209: presi i denari dal banco che portar dovea a bottega
vergognando di comparire povero, mise fuori i suoi dieci luigi, e li perse
deledda, i-439: il capitano lasciò i denari; il mio amico li prese,
avere amato, ed essendo per congiugnere i loro disii, perdere se medesimi. boiardo
maggiore che non ebbe alessandro magno o i romani, se tu perdi te stesso
di minaccia. pasqualigo, 2-39: i dei vi perdano, quanti passate per
fausto da longiano, iv-89: uno de i segnalati vizi che 'l mondo
, è l'ozio, il qual strugge i buoni e nisce di perdere i cattivi
strugge i buoni e nisce di perdere i cattivi. conti, 267: oggi t'
. leoni, 296: furono emanati i 'boni 'o carta-moneta per 70
perciò è sì screditata, che presso i cambisti appena escita perdeva il tredici per
. 31. giornal. perdere i treni: uscire in ritardo con un'
di uscire in tempo per non perdere i treni, provocavano in lui una sonnolenza
perde. broggia, 226: perdono i miseri creditori allorché il credito è fatto
tutto e poi merito adempie. c. i. frugoni, i-15-98: dimmi:
, 1-vii-287: la fortuna volle che i fiorentini ottenessero quello, per avere perduto
. boterò, i-122: all'incontro i francesi nelle imprese del regno si perde-
109: le tratte de'dadi, i quali pigliano quel cotal rivolgimento, si
accosciata sotto un albero, / contro i maschietti del paese. spesso / perdeva;
[rezasco], 840: partironsi tutti i consigli e perderonsi di lungo; ma
perde. arrigo baldonasco, 395: perdono i dogliosi, / quei c'àn da
. tasso, 1-52: taccia argo i mini, e taccia artù que'suoi /
l'alba / che non perdesse appresso / i biondissimi crini / di questa pastorella?
crini / di questa pastorella? c. i. frugoni, i-7-136: io non
ricco, teatro dei lussi di francesco i, strappato dal governo francese ai borboni
svenimento così grande che gli occupò tutti i sensi. forteguerri, iv-145: si
: bisogna che ogni anno, quando i paludi per il grandissimo caldo della state si
sorgente). temanza, 69: i cararesi, signori di padova, aveano
michiel, lii-4-290: il sabato, levati i primi medicamenti all'ammiraglio, o che
1-242: da queste maniere ne segue che i servitori, quantunque sofficienti, si sgomentano
e s'accresce loro l'odio contro i patroni. giorgio dati, 1-193:
la potentissima roma mai la poterò soggiogare i greci,... gli epiroti,
greci,... gli epiroti, i sabini, i sam- niti, né
.. gli epiroti, i sabini, i sam- niti, né altri, e
la lingua volgare, atteso per i goti s'era perduta in italia. ulloa
barbare transalpine. buonafede, 2-ii-37: i medicamenti di me- lampo si perdettero o
si perdettero o non ebber più forza contro i furori delle seguenti età e della nostra
voi avere questo conciamento / che non i entri aqua ne la fossa, / la
ma non son così certi come sono i barbati, perché dei primi se ne
naufragare, affondare (un'imbarcazione, i passeggeri: anche in contesti metaforici].
cattaneo, 25: piglisi questi schioppetti, i quali vogliono avere un poco di coda
altro di bello ingegno e speculativi, i quali si sono perduti spaziando lungamente in
, 3-258: il brav'uomo si scarduffava i capelli grigi, se ne tirava una
legioni e gli aiuti; avendo vietato i supplimenti, offerì le licenze. cosa
a'soldati, toccando a que'meno i carichi, i pericoli e le fatiche
toccando a que'meno i carichi, i pericoli e le fatiche medesime, e
. porcacchi, i-250: quando soffiano i venti del mar di ponto, tutto
di prima. galileo, 3-3-169: i piccolissimi cavi e colmi dell'immensa circonferenza
terra. c. boito, 63: i suoi caratteri sottili si perdevano nell'ombra
delle casipole che si perdevano già fra i campi. fratelli, 1-134: le persone
perdeva là. ugurgieri, lxxviii-n-91: hanno i golosi tanto impedimento / che per magrezza
acquistan forza. guidiccioni, 5-63: i dì già involan parte / de la notte
... perquotendo di prima percossa co i suoi raggi propri, senz'alcun intoppo
vista la mala parata, lascian andare i manichini, e non si curan più
e mentre l'intasca scappa perdendosi tra i passanti. 53. essere dipinto
perdendo in infinito. lomazzi, 4-ii-408: i paesi vogliono essere distinti in tre parti
quadro). lomazzi, 4-ii-293: i lumi con prudenza si dispensino con le
scaletta di legno che si perdeva tra i finimenti appesi al soffitto. -proseguire
. caproni, 5-47: credevo di seguirne i passi. / doverlo quasi raggiunto.
. la strada / si perdeva fra i sassi. -figur. risalire a
era una volta, tuttavia enorme per i panni che lo infagottavano, simili a tegumenti
una situazione. bernari, 3-208: i capi d'accusa che gravavano su di
che qualch'un di coloro che fanno i corpi dei battaglioni muoia o si perda o
perduta una mia lettera, non hai ricevuto i miei ringraziamenti per il tuo caro ritratto
lodarli. gemelli careri, 2-ii-134: i macomettani s'ingegnano... che
macomettani s'ingegnano... che i sudditi siano ignoranti e si perdano nella
mi perdevo a immaginare cosa andassero lambiccando i patrioti che erano riusciti a riparare all'
era un uomo piccolo, brutto, con i capelli rossi ed un occhio strabico;
occhio, n. 42. -perdere i denti: invecchiare, logorarsi nel compimento
tuo marito. bacio uno per uno i tuoi bambini (dei quali ho perduto il
ma lo ripiglio presto, / e i versi mi aguzzàr l'ira e l'impegno
. taglio. -perdere il tempo e i fossi: sprecare un periodo di tempo
ch'i'ho perduto -il tempo e i passi miei. -perdere il trotto
, n. 2. -perdere i propri passi: bighellonare senza scopo.
qui via, / che va'tu quenze i toi passi perdando? piccolomini, 8-125
questa mattina così per tempo? -perdendo i passi: così vuol chi può.
di questi infelici; e non perderemo i nostri passi. i. nelli, ii-172
e non perderemo i nostri passi. i. nelli, ii-172: se tu fussi
alla taverna del budello, non averesti perduto i passi. -perdere la bussola:
: gli occhi del signore stanno sopra i giusti e le sue orecchie a loro preghiere
ma il volto del signore è sopra i malfacenti, per perdere loro memoria dalla
mascheroni, 8-377: confessar non volete i matematici? / voi fate bene,
4-98: mi sono accorto che soltanto i mariti metodici, quelli che perdono la notte
sulla sedia; e qui gianni e i suoi familiari, presi dal panico,
le portavano da mangiare e godevano in cambio i suoi favori,... ma
. g. gozzi, i-27-259: i versi sono come le pillole dei purganti
-perdere l'opera e il tempo, i denari e il tempo: v.
coraggio: v. coraggio, n. i. -perdersi dietro a qualcosa: dedicarsi
utili, quando avrebbono lena di trattare i più sodi e i più riguardevoli. bernari
lena di trattare i più sodi e i più riguardevoli. bernari, 3-75:
v. strada. -ridere da perdere i denti: v. ridere. 62
volte co'gherofani sotto le perdici e i fagiani e col cinnamomo tenni fuoco le
appartengono una trentina di generi (fra i quali coturnice e perdice), diffusi
da celso è chiamata perdicio, comandano i magi che si svelgi con la mano sinistra
-sarebbe, perdicoli. marrini, 2-97: i villani per lo più usano deddina,
a perdifiato. cagna, iii-208: i canterini vociano a perdifiato: tutto intorno
la cioccolata. sinisgalli, 32: i compagni gridavano a perdifiato / freschi di
che con troppo diletto le pitture, i torniamenti, i giuochi e simili riguarderanno o
diletto le pitture, i torniamenti, i giuochi e simili riguarderanno o le favole
perpetuamente con le mani in mano. i. neri, 5-63: de'tuoi panni
; non fare come gli sciagurati perdigiorno i quali campano mangiandosi il capitale raccolto dai
occhi svaria / dierto gli angeli e i rondoni. zena, 137: gliel'a-
un uccellaccio perdigiorno, sempre là per i piedi, dacché non va più a
varrebbe cercare l'ispirazione, come usano i poeti perdigiorni e ogni genìa di inetti.
voce registr. dal d. e. i. perdilégno, sm. entom.
in « studi di lessicografia italiana », i (1979) » 273]:
in « studi di lessicografia italiana », i (1979), 273]: cor
pisani che guardavano planèctoro la scomficta che i pisani aveano avuto e il perdimento delle
coloro abbiano atteso al bene comune, i quali, con sudore e povertà ed
di tempo che si fa nel corteggiare i signori m'è molto molesto. p.
al re de'turchi non si dessero [i ta- rentini]: la qual cosa
] si è lo perdimento di tutti i beni che tu fai, perocché quanto
. e desideri molti e nocevoli, i quali affogano li uomini in perdimento e
la quale, sapete, adesso 'batte i bastioni '. = deriv. da
non sono / le fortune di mida e i casi noti? monti, iii-340:
/ volan in mille brani rotti / i magni collaron per l'aura vana. d'
il tedesco, perdio -, dicono tutti i demagoghi del nazionalismo e i loro valletti
dicono tutti i demagoghi del nazionalismo e i loro valletti al potere. pratolini,
di capelli che le cadeva sulla fronte; i suoi capelli biondi! - perdio se
familiarmente 'per- dii '. 'i vostri perdii non mi fanno paura '.
nella stizza, gli sci- volan giù i perdii come chicchi di corona infilati.
. che non porta a maturazione i propri semi (una pianta)
ente e nel quale sono analiticamente esposti i dati riguardanti rispettivamente i ricavi (le
sono analiticamente esposti i dati riguardanti rispettivamente i ricavi (le risultanze attive) e i
i ricavi (le risultanze attive) e i costi (le risultanze passive) imputabili
al pagamento del salario normale, fra i salariati della sua impresa, una parte
entro ie poveri dei ospedali et entro i presonieri. nardi, 19: temendo
medesimo con la erdita di tutti i beni e con qualche altra sua vergogna,
, 98: cogli occhi molli stavano [i monaci] di punto in punto aspettando
, l'e. v. e tutti i suoi servitori, per la morte così
. p. leopardi, 51: presentale i miei complimenti di condoglianza sulla sua perdita
partigiano con me; l'hanno ammazzato i tedeschi. 3. assenza o
divisioni che dalle città si stendevano per i territori,... la perdita della
263: se una rivoluzione trionfa e i difensori dell'autorità legittima emigrano, loro
frutto e l'erba, / e i dispendi e le perdite ripara / di quel
perdita di tempo nella città, scacciarne i capi principali de'sediziosi. delfico, i-52
o dispersi; con perdite di mezzi i materiali bellici, le armi e le munizioni
mortali: la perdita di pisa e i medici fuoriusciti. gelli, 17-48:
dei tufi marini di cui sono composti i nostri monti di valle castellana e di
valuta: mancata corresponsione degli interessi per i giorni intercorrenti fra l'operazione effettiva e
: l'industriale del secolo passato conosceva i suoi operai... e generalmente
perditempo, come se un maestro mostrasse i libri a'suoi scolari senza dichiarar loro
ba- retti... slanciarsi contro i cruscanti e gli altri eterni perditempi nostrali
, banale. comisso, 12-179: i figli si annoiano della loro infanzia,
.. le arguzie dei belli spiriti, i gelosi altari scoperti, l'ansia del
di mano furtive e ai richiesti convegni i radi rifiuti, e alle dorate speranze
dorate speranze gli amari disinganni, e i poveri mariti e... gli
vegnenti odo 1 vari ragionamenti, così i loro e le loro contenzioni e le
il loco / che nulla or ponno i fidi nostri:... /.
impetuosa per prima mossa, respinse perditori i francesi. 2. perdente al gioco
ancor da dannare il costume di coloro i quali in caso di duello fanno le
, disse, di tanto / guiderdonate i perditori, e tale / di ghi
voce e valere la loro forza, come i presenti, quasi sempre rimangono sopraffatti e
ii-157: virtù in grado eroico, dissero i romani, e la posterità echeggiò agli
pessimi fatti questo aggiunge, che coloro i quali erano stati e dal padre e dal
quegli ottantanni, nei quali aveva provato i più vari ed opposti assestamenti cercando invano
il 'bava '... addottrinava i giovani con vividi racconti, in cui
vostro sangue bulica e fermenta / e i cuor inebria di perdizione. d'annunzio,
.], 16-13: essi [i giusti] non si possono rallegrare dell'errore
possono rallegrare dell'errore di coloro, i quali essi veggono andare alla perdizione eternale
segregato dalla chiesa cattolica o aborrisce i suoi dogmi, questo sol dubbio ha da
loro perdizione era 'nu pezzetto de carne. i contadini sgranano tanto d'occhi e le
desideri, lxii-2-vii-154: l'anime che per i loro errori e per la loro infedeltà
quello che debbo far io, quando vanno i siracusani a perdizione. vendramin, lii-5-453
perdizione. b. croce, iii-25-260: i romani, che avevano succhiato il latte
la pravità della quale trae a perdizione i più rari intelletti. -causare la
di san nicolò non erano ancora accesi i proiettori, quando ci schiantammo in perdizione
nello studio della lingua italiana. c. i. frugoni, i-15-33: perdonabile è
l'indulgenza altrui per gli errori, i falli, i peccati commessi; che
altrui per gli errori, i falli, i peccati commessi; che li ottiene facilmente
è che in quel momento noi eravamo i più simpatici e più perdonabili colpevoli di
egli non sia perseverato nel peccato. i. alighieri, 249: perché l'
maria, la quale bagnòe di lagrime i piedi del salvatore e rasciugogli co'capelli e
una volontà di perdono e riconciliazione superando i contrasti e i malintesi (un atto
perdono e riconciliazione superando i contrasti e i malintesi (un atto, un comportamento
'1 torto, lo chieder perdonanza / i. nulla guisa no. lli si convene
delle male parole, - dicevano mortificati i pescatori. -scusa, venia.
. inclinazione a perdonare le colpe o i difetti altrui; pietà, compassione, benevolenza
la corda al collo! come usavano i rei del medio evo quando chiedean perdonanza.
testi fiorentini, 67: anche providero i detti capitani tra. llor medesimo che
] piena e intera perdonanza di tutti i suoi peccati, essendo confesso o si
cattaneo, i-380: una donna pregava tutti i santi e sante, e faceva tutte
volgar., xxi-726: vicitavano eziandio i luoghi santi di firenze, com'è
una donna. lubrano, 2-146: i concorsi alle perdonanze, le offerte de'
æl bagno, 4-61: portano perdonansa / i lorpropi 'n mal fare. -senza
fronte ognuna di voi si degni perdonarmi i molti errori che io temo d'aver
obbligo di carità il perdonare ad altrui i torti a noi fatti. giordani,
gli stivali suoi, la berretta, i calzoni perdonava a'gendarmi. mazzini,
tutte le mie insonni notti, / i miei sogni agghiaccianti, i sogni rotti
notti, / i miei sogni agghiaccianti, i sogni rotti / d'un subito.
potesse nuocere a'cittadini e fare piggiorare i loro buoni costumi facendogli vili, codardi
e dire cose che fanno e dicono i compassionevoli, gli spaventati e i vili
e dicono i compassionevoli, gli spaventati e i vili, non si consoli e perdoni
rozzezza col consacrare che fanno ai posteri i sacrifizi e gli sforzi per acquistar la libertà
. de amicis, ii-855: per i nostri trent'anni d'amicizia...
di maiorica, di santa severina co i nipoti mi perdonino; e tosto ch'
, iii-11-187: mi perdonino... i lettori se mi allargherò forse di soverchio
case lor trovaro i greci piene / de l'altrui figli;
offende, e allora dio ti perdonerà i tuoi peccati. laudario di borgo san
, e appena posso credere, se i vostri prieghi non ci si adoperano, che
dio in riguardo d'essa ci perdonerà i nostri peccati, quand'anche per nostra miseria
, 39-291: ah! dio perdoni i calunniatori dell'anime nostre in quei momenti
perdoni come al buono e faili eguali, i hai te medesma ornai posto in oblio
perdonati tutti quelli che avevano fallato contra i prefati signori. -assol.
intimi. b. segni, 202: i medici, benché avessino perdonato, notarono
benché avessino perdonato, notarono nondimanco tutti i più colpevoli. vendramin, lii-4-462: gli
mal fare. bembo, 5-132: deliberarono i padri che i proveditori uno editto proponessero
bembo, 5-132: deliberarono i padri che i proveditori uno editto proponessero, che se
proveditori uno editto proponessero, che se i cittadini di vicenza stati nelle parti de'
al gran giulio esare più invidia avevano i suoi nimici per la clemenza che egli
accioché nella repubblica non s'introducesse verso i magistrati la disubbidienza. g. ramusio,
romano, terrai a mente di reggere i popoli con imperio. queste saranno l'arti
pace, perdonare agli umili e schiacciare i superbi. fausto da longiano, iv-108:
iv-108: dei romani è proprio debellare i superbi e perdonare a'soggiogati.
pena della morte a uno di due, i quali fare volea morire. lancellotti,
. lancellotti, 2-2: s'erano i locresi governati dal re, perché,
di calimala, 2-78: anche procurino i detti consoli cogli officiali della mercatanzia che
nello evangelio di quello signore che perdonò i mille talenti al suo servo, il
così angosciato, no gli perdonano [i giudei] però di dirgli villania e
guarini, lxv-142: amiam, che i fidi cor non abbandona / amor, ch'
la pistolenza e la crudeltà del tagliare i nasi alle donne che usciano della terra per
. f. giambullari, in: i quali [ungherf] pervenuti in questa
priuli, lii-8-73: vollero anco aprir tutti i forzieri e le valigie, non perdonando
le munizioni del vivere, mangiarono prima i cuoi di quegli animali che avanti avevano
alle proprie sirocchie. botta, 5-331: i repubblicani... a niuna cosa
: non la perdonano [le vespe e i calabroni] altresì alle carni umane.
burla, degli appassionati fa poco conto, i re getta per terra,..
, pacificata a'due amanti, e i fati recanti già a'suoi effetti i piaceri
e i fati recanti già a'suoi effetti i piaceri de- gl'iddii, concedeano graziosi
volanti navi. a'quali poi che i remi perdonarono, al mare fuorno date
savioli 'belò in metro monotono come i pensieri giorgini-broglio [s. v.
, 1-vii-343: le biade tutte e i grani guastarono, arsono le ville,
pericolo, facendo, di questi tempi, i viaggi che fa in parti tanto lontane
/ dio mel perdoni! / né i san girolami, / né i sant'antoni
né i san girolami, / né i sant'antoni. p. petrocchi [s
1590, represse il brigantaggio che infestava i suoi stati). p. petrocchi
da gesù alla peccatrice che gli lavava i piedi nella casa di si- mone il
si veda riaccolto in aula, fra i cari compagni: non soltanto perdonato, ma
cristiani. -che perdona le colpe, i peccati degli uomini (ed è attributo
dell'altrui comportamento; che segue passivamente i propri istinti. abate isaac volgar.
perdonare, il ri mettere i peccati commessi. iacopone, 57-20
casti, i-2-128: le cosce baciandole e i ginocchi / (che però dal guarnel
ii-361: di quel candido foco ardono i petti, / pronti al perdono, al
beneficio, e pronti / a consolare i miseri col pianto. manzoni, pr.
. idem, iii-20-380: ad accogliere tra i testi di lingua le opere del manzoni
alla voce 'pardon '. intanto i nostri infrancesati ad ogni minimo che li