biracchio d'un nastro. de amicis, i-878 : era il professore di filosofia,
, reazione all'ascetismo. carducci, i-878 : cravatte bianche, ridicole insegne d'eguaglianza
riveritissime zimarre di patrizi. carducci, i-878 : quelli abiti neri a coda, come
di essere delle cose. latini, i-878 : ben so che lungiamente / intorno al
la sua canna sbatte. pascoli, i-878 : vedo il ginepro, di cui grave
francia / dentro parigi. idem, i-878 : tra ciglio e ciglio un corusco fulgore
scarpe senza quasi chinarsi. deledda, i-878 : fin troppo alto, dinoccolato, andava
scemi / fansi le biade. pascoli, i-878 : 0 caro albatro, dai frutti
odoroso di ginepri. pascoli, i-878 : vedo il ginepro, di cui grave
, * ginestràggine '. pascoli, i-878 : non disdegniamo le umili ginestre, le
vento dalle calde nari. d'annunzio, i-878 : le barbariche strofe io, ne
degni amanti? parini, giorno, i-878 : o con maligno / occhio ricerchi
di certa pelle pieghevole. pascoli, i-878 : non disdegniamo le umili ginestre, le
tennis da tavolo. moretti, i-878 : veniva dal prossimo bar vocìo, non
e pieni di vigore. deledda, i-878 : egli poi usava dei profumi, si
lo sguardo). d'annunzio, i-878 : tu, madre,...
rifiorire alle glorie. d'annunzio, i-878 : tu, madre, che da i
un polline amaro e velenoso. moretti, i-878 : veniva dal prossimo bar altro vocìo
v. ottavo). i-878 : la sera della maggior festa paesana doveva
si collocano in triangolo. vasari, i-878 : avendo benedetto [da maiano] sprangato
svenimento; lieve malanno. serao, i-878 : una signora dove ero a servizio ne
-spreg. tubàccia. de amicis, i-878 : era il professore di filosofia, uno
una accenna a nascere. gozzano, i-878 : anemoni, garofani, mimose,
assisterla, accudirla. d'annunzio, i-878 : tu, madre, che da i