tutta quella terra. bandéllo, 1-29 (i-383 ): tanti omicidii, abrusciamenti e
dico degli occhi del- buti, i-383 : dopo l'acciecamento del re edipo,
col fiuto. c. dati, i-383 : l'uso vero e proprio di lei
trattate. c. dati, i-383 : qui s'adatta quel che disse galeno
n'è andato, addio! idem, i-383 : addio, dolce melanconia del tramonto
d'aggradevo- lissimo sapore. beccaria, i-383 : le ricchezze altro non sono che
al furioso arrivo. c. dati, i-383 : la terra s'abiterebbe né più
vile ch'egli si sia. beccaria, i-383 : l'arte dunque di dirigere ed
in tutte le raccolte periodiche. giusti, i-383 : so che al san bernardo
anche al figur. giusti, i-383 : è meglio portare scritto nella mente
che se medesimo. c. dati, i-383 : s'ingannano a partito,.
non a prezzi enormi. ojetti, i-383 : non so se fosse stato un usciere
oltra misura annobiliscono. boterò, i-383 : con le ricchezze loro annobilirono facilmente la
dispogliò palpitante ed ansimante. beltramelli, i-383 : un'an- simante nervosità mi teneva
gesti delle mani. b. davanzali, i-383 : indi passare in acaia, e
desiderio in me finii. boccaccio, i-383 : né alcuno uomo, non che a
la meccanica. c. dati, i-383 : archimede medesimo non teneva in gran
e sempre spettatore interessantissimo. verga, i-383 : alle volte, quando lo assaliva
più. g. morelli, i-383 : togli casa agiata per la tua famiglia
io. c. e. gadda, i-383 : il sacerdote battezzatóre, riprendendo il
che bellamente si corresse. campanella, i-383 : [ulisse] viene bellamente lodato nel-
. b. davanzali, i-383 : perché oltre alla chiareza del sangue
. fiacco. buonarroti il giovane, i-383 : buscando andrò qualche po'd'invenzione
que'nomi è cancellato. carducci, i-383 : voler riveder noi come un tema scolastico
fare a caponascondi colle spie. beltramelli, i-383 : si sarebbe divertita oltremodo a veder
su cui si arrampica. soderini, i-383 : ma del sapore, odore, colore
de marid è corona. latini, i-383 : sì come dèi savere, / quanto
da darle. buonarroti il giovane, i-383 : e chi 'l cervel vuol lambiccar,
(una strada). ojetti, i-383 : allora l'alberata di via veneto sotto
e due terzi. c. dati, i-383 : né mi reca stupore che livio
le questioni sul romanticismo. tommaseo, i-383 : ecco nel giornale medesimo comparire imo
. concorde, unanime. carducci, i-383 : [la spagna usciva] dalle lunghissime
ritagli, di compensi. tommaseo, i-383 : trovò lavoro in un giornale francese
di dio. c. dati, i-383 : l'uso vero e proprio di lei
ri- verenzia li saluta. machiavelli, i-383 : [teodorigo] contenne dentro ai
parole greche francesi latine. baldini, i-383 : ha l'articolo parlato, la penna
e timore al maestro. carducci, i-383 : voler riveder noi come un tema
, come fanno montagna. giusti, i-383 : trovammo da una costa del le povere
agli ordini invecchiati della repubblica. carducci, i-383 : ii cinquecento apre in europa un'
fortuna di sopportare credendo. carducci, i-383 : l'italia doveva dissolversi perché non
, e ne soffriva. tozzi, i-383 : non mi dava mai ragione; e
assai ben si mostraro. ottimo, i-383 : qui connumera dieci demoni sotto uno
negativa). sarpi, i-383 : dicendo sant'agostino che si dannò un
dal bene fare. b. davanzati, i-383 : il piacere di questa festa non
per lingua il loro dialetto. leopardi, i-383 : tanto propriamente...
papa dice nella bolla. leopardi, i-383 : se raccontava loro, poniamo caso
di selva abitatrice. d'annunzio, i-383 : ella, dritta in arcioni, agile
erbe nate. bandello, 1-29 (i-383 ): la cagione adunque per cui
donimi penitenza al suo volire. boccaccio, i-383 : io dubito che i nostri prieghi
assai pieno de'loro. pascoli, i-383 : in questa insolita serenità come di
popolosa che sia possibile. beccaria, i-383 : l'economia pubblica è stata definita
delli grandi abeti. p. fortini, i-383 : le delicate e piacevoli donne postesi
fu cacciato in essilio. guicciardini, i-383 : fu, non però prima che nell'
desiderio d'essere monaco. boccaccio, i-383 : e il castellano e'suoi sergenti
chiamato facidanno. buonarroti il giovane, i-383 : cultivò, piantò vigne, i
morbide e femminesche dettarono. bacchetti, i-383 : tancredi abbracciato ad amenaide, ma
-caracollare. d'annunzio, i-383 : piegava ad arco il ginnetto la
di fiducia superba. tozzi, i-383 : si piccava di essere un canzonatore;
très beau physique ». baldini, i-383 : ha... il fisico,
pensar mettere in versi. boccaccio, i-383 : signori, io no discemo qui
un'occasione. buonarroti il giovane, i-383 : pur, per dar luogo alla
la dissoluzione delle forme. rovani, i-383 : spesse volte, la dottrina soverchia e
e conversando col padrone. d'annunzio, i-383 : ella dritta in arcioni, agile
una gazzella addomesticata. d'annunzio, i-383 : ella, dritta in arcioni, agile
cenni taciti e frettolosi. verga, i-383 : egli si ricordava ancora qualche volta
poteva avenire. p. fortini, i-383 : con sommo piacere si posavano all'ombra
mossero a quella visita. leopardi, i-383 : se raccontava loro, poniamo caso
dispregiando, commiserando. leopardi, i-383 : se raccontava loro, poniamo caso,
a mandarmi alla scuola. soderini, i-383 : ma chi le lascia [le
la gioventù. b. davanzati, i-383 : nerone cresceva la voglia ogni dì
, or la cervice inchini? pananti, i-383 : quando / per batillo e per
le qual se chiamano giunchi. ramusio, i-383 : sono portate da paesi lontani e
modo. b. davanzati, i-383 : sin'allora aveva cantato in casa,
e le anime mal curate. soderini, i-383 : chi le lascia [le vigne
artistico, letterario. serra, i-383 : c'è, vegeto e ammirabile nella
uscirono fuori. f. villani, i-383 : gl'inghilesi e gente de'pisani,
determinata direzione; convogliato. bontempelli, i-383 : mi trovai incanalato in mezzo a
lode. b. davanzali, i-383 : non ardì [cesare]..
buoni costumi. m. adriani, i-383 : pericle era palese 2
altra intenta a terra. d'annunzio, i-383 : piegava ad arco il ginnetto la
. f. f. frugoni, i-383 : ho per costume, non che salutare
un vestito di lazzo. boterò, i-383 : un barone spende molto più largamente
lasciandole solamente lo scaffo. pascoli, i-383 : un lieve legno timoneggiato da alceo
sua mala vita. d'annunzio, i-383 : ella, dritta in arcioni, agile
per anni. buonarroti il giovane, i-383 : i facidanni / fe'mandare in galera
l'altro lo scannorno. soderini, i-383 : le vigne ogni dì vengono a noia
piana e mirabilmente fertile. gozzano, i-383 : da nessuna altura si può meglio capire
si spaventasse ». di giacomo, i-383 : la porta s'aperse. una bianca
in una morsa. di giacomo, i-383 : una bianca figura apparve nella penombra
, scalfittura, intaccatura. iusti, i-383 : ormai non c'è muro né sasso
speciali e volontarie promesse. beccaria, i-383 : le nazioni sono una moltitudine d'
vecchia trottare. f. villani, i-383 : la necessità, la quale fa vecchia
serenità e pace. pascoli, i-383 : la dea della giovinezza ha sparso nella
so servir la meta. latini, i-383 : davanti e da poi, / sì
la fede rià la parola. giusti, i-383 : oramai non c'è muro né
periodo di tempo). guicciardini, i-383 : non fu meno vario e memorabile
mi dispiacciono ben spesso. soderini, i-383 : è ben vero che le vigne ogni
se le dànno a morte. pascoli, i-383 : chi fu che versò al martoriato
di adi caiè. periodici popolari, i-383 : fate sentire ai milionari che ci va
occhio, 30 braccia. giuliani, i-383 : su questa [volta] si fa
nimica. s. bernardino da siena, i-383 : fu uno lavoratore che al tempo
. s. carlo da sezze, i-383 : mi posi a'piedi del pagliaccio.
ha di molte uve. soderini, i-383 : chi vuol buon vino ponga le viti
. s. bernardino da siena, i-383 : fu uno lavoratore che al tempo
italia comuni. bandella, 1-29 (i-383 ): fecero elezione d'un santissimo uomo
e profane. f. casini, i-383 : vanno alla visita della vigna di cristo
necessità collettiva. periodici popolari, i-383 : nei vasti bassifondi della bassa,
(il terremoto). arici, i-383 : né per volger d'anni / del
di termini. ciro di pers, i-383 : nelle fenicie piagge / dapoi vidi
mandar fin a casa plenaria. guicciardini, i-383 : non fu meno vario e memorabile
poderoso. valerio massimo volgar., i-383 : conciofosseché bisognasse di mandare auro ad
pino da lungi odorante. ojetti, i-383 : la precipite via del tritone era quasi
di quel regno. muratori, 7- i-383 : seguita 'tanetum ', che fu
pressava e bronto- ava. tommaseo, i-383 : maria non osava pressare; ma questo
petto, italo amleto. d'annunzio, i-383 : ella, dritta in arcioni,
cellenzia a quadragesima. bandello, 1-29 (i-383 ): fecero elezione d'un santissimo
come imbevuta ed impastata. spallanzani, i-383 : la rete- pora, che è
quetanza 'la ricevuta. bar etti, i-383 : il caf- farena sono tre o
fresco di pioggia recente. d'annunzio, i-383 : uscian da la recente piova /
fra loro legano e uniscono. spallanzani, i-383 : la retepora che è superbissima,
bisogno di spendere quanto ha. beccaria, i-383 : le ricchezze altro non sono che
ancora coi riccioli incartati. pascoli, i-383 : saffo dai riccioli di viola. d'
tende a calare gradualmente. siri, i-383 : se ne ritornarono nelle lor vecchie trinciere
, rinforzare una costruzione. giuliani, i-383 : il muro fa una risega, che
ufficio o a onori. pallavicino, i-383 : con ammirabil esempio [il giberti]
le teste degli arbori. giuliani, i-383 : il muro fa una risega, che
acqua o un cibo. pratesi, i-383 : ilia, con un lembo del suo
-sostant. de amicis, i-383 : quelle fresche e splendide mattinate di
i passanti per le calli. deledda, i-383 : i ladri han tentato di rompere
edifìci. bandello, 1-29 (i-383 ): vi dico che, non è
allora si dice petrolio. d'annunzio, i-383 : uscìan da la recente piova /
di tempo assai irregolari. guicciardini, i-383 : instituito [il giubileo] da principioda'
/ sopra isanti segnacoli cristiani. pascoli, i-383 : pendeva da per tutto, dai
la selva piena. d'annunzio, i-383 : li albori sereni /...
pieghino a qualche banda. giuliani, i-383 : c'è della pietra che quando sente
. chiave di volta. giuliani, i-383 : a grado a grado si fa la
momento la mensa stessa. carena, i-383 : 'servo muto': piccolo scaffale o tavolino
sopra del sentire comune. pananti, i-383 : non è ver che dell'ore alla
della mia avversità buonarroti il giovane, i-383 : buscando andrò qualche po'd'invenzione /
teco le penne. bandello, 1-29 (i-383 ): i frati di san domenico,
un animale). d'annunzio, i-383 : piegava ad arco il ginnetto la bianca
anche: estradosso. giuliani, i-383 : grado a grado si fa la volta
nella figura fossero sospettosi. paltavicino, i-383 : quando ancora il cittadino benemerito non sia
fatto hai ». donato degli albanzani, i-383 : quegli soprastando, perché ciascuno temeva
quelle città] o abitarvi. soderini, i-383 : avendo durata la fatica indarno,
(un sigaro). ojetti, i-383 : panzacchi fu superbo: squadrò l'uomo
squadrava dall'alto al basso. ojetti, i-383 : panzacchi fu superbo: squadrò l'
della montagna taciturna n. ginzburg, i-383 : anna non aveva dimenticato la guerra
del costui stordimento per fuggire. serao, i-383 : nello stordimento della febbre che gli
veritiero, malignamente capzioso. segneri, i-383 : non userai giammai il linguaggio degli uomini
da una calamità naturale. arici, i-383 : a ben mille in capo / cadde
ai sudditi misti. periodici popolari, i-383 : tali milionari,... privilegiati
un taglio di temperino. gozzano, i-383 : sulle trenta mammelle della dea dassavi
lire di testatico. periodici popolari, i-383 : quel benedetto 'testatico', che che
, manovrando il timone. pascoli, i-383 : un lieve legno timoneggiato da alceo.
, avrei parlato diversamente. gozzano, i-383 : da nessuna altura si può meglio capire
. giuseppe flavio volgar., i-383 : venne el giorno medesimo a vespasiano
in un altro mondo. di giacomo, i-383 : in quel punto il mio pensiero
pulite risplendevano più belle. moravia, i-383 : dopo essersi ben bene specchiata, era
dell'uomo. g. ferrari, i-383 : la provvidenza isterica... trovasi
vanemente son concesse tarmi. pascoli, i-383 : la bellezza antica, che non
poetessa saffo). pascoli, i-383 : un lieve legno timoneggiato da alceo,
e vigorosi. di giacomo, i-383 : il professore m'afferrò, vivamente,
nei paesi anglosassoni. baretti, i-383 : poi si piglia il té; poi