guiderà il nostro regno. idem, i-337 : graziosa reìna, io disidero di
secondo la propria indole. boccaccio, i-337 : questo è il buono, il diritto
; con immediatezza. beltramelli, i-337 : di primo acchito non distinguemmo [
foco, forte si maravigliò. carena, i-337 : acciarino, acciainolo, focile,
nell'aria veramente vivono. ballano, i-337 : direi io per tanto brevemente,
di casa pure adesso. caro, i-337 : pur adesso ci ha lamone rivelato il
non li poteano onorare. boccaccio, i-337 : il secondo è chiamato amore per
né parasito senza adulazione. campanella, i-337 : ma il tasso è più da
fondo. b. davanzali, i-337 : nerone, che novelle aspettava dell'
caratteristiche figure di paesani. beltramelli, i-337 : ci aggruppammo su la porta,
animi esser eguali conoscere. idem, i-337 : amore è di tre maniere, per
. -figur. tommaseo, i-337 : sulle alture di fiesole, e in
mediante rami collaterali. baliano, i-337 : direi io per tanto brevemente, com'
capelli e la perseveranza ritenirla. arici, i-337 : divelte le valanghe ivi si spargono
si scorge ascendere vapore. pavese, i-337 : aspirò l'aria e sentì solamente
antichi tebani. b. davanzali, i-337 : egli, udito che agerino, messaggio
lancia o della balestra. tommaseo, i-337 : col suo desiderio inquieto di quadrarmi,
casa due volte il giorno. tommaseo, i-337 : il marito, vecchio sudicio,
). b. davanzali, i-337 : basì di paura, gridando ch'ella
chiudere con coperchio che agguanta. panzini, i-337 : rimestavano furiosamente le chiare entro una
umoroso diventa. giovanni da samminiato, i-337 : aristotele disse che l'uomo magnanimo si
così come io ti detto. tommaseo, i-337 : col suo desiderio inquieto di quadrarmi
al rosini perché gliene dia. giusti, i-337 : il tenente biagini mi dette otto
altri nelle stelle loro. tommaseo, i-337 : intesi: mi feci intendere:
. raro. carboncino. ojetti, i-337 ; attorno, tutto è disposto così da
può o sa spiccicare. idem, i-337 : col suo desiderio inquieto di quadrarmi,
vicino un affetto gelobandello, 1-27 (i-337 ): ella aveva in capo un cappello
quattrocentisti o de'cinquecentisti. baldini, i-337 : la pagina d'un cinquecentista siamo
compagno che di servitore. tommaseo, i-337 : due bolognesi, marito e moglie,
li altri fanno loro signori. boccaccio, i-337 : il secondo è chiamato amore per
schermo. c. gozzi, i-337 : « in mezzo a quali persone son
che gravitavano sugli ebrei? carducci, i-337 : niuno sentì così fieramente l'eguaglianza democratica
pieni di tenera amorevolezza. verga, i-337 : lucia intanto fingeva di darsi da
(lo studio). alberti, i-337 : piatoso sarà, credo, niuno,
corrispondenza e la merce. giusti, i-337 : fammi il piacere di spedir subito,
determinarli ad una professione. cesarotti, i-337 : vi sono in ogni città dei
battuto con martello. bandello, 1-27 (i-337 ): scoprivasi l'ampia ed alta
opposto alla concentrazione). filangieri, i-337 : se coloro che hanno molto, non
, sulle cose. beltramelli, i-337 : -la magia... è l'
di modificarle. beltramelli, i-337 : qualsiasi operazione magica deve comprendere almeno
zatoio. capellano volgar., i-337 : la contessa di campagna fu domandata
od oltrepassano il segno. panzini, i-337 : diceva ogni tanto con un brusco moto
clero. c. gozzi, i-337 : -in mezzo a quali persone son io
tennero. giuseppe flavio volgar., i-337 : li giudei dopo la diversa battaglia
aver errato del doppio. tommaseo, i-337 : il marito, vecchio sudicio,
troppo timido che poco savio. caro, i-337 : dafni, vedendolo con tanta brigata
suo colore). d'annunzio, i-337 : tutte le forme alli occhi miei
quarantotto e i dugento. vasari, i-337 : facendogli... ferrare tutte le
rattrappito. valerio massimo volgar., i-337 : vide un cavalier macedonico consumato per
grandi luminari della scienza. baldini, i-337 : nei giornali, come si
deledda, i-337 : anche le pagine sbiadite della sua vita
privativa, monopolio legale. russo, i-337 : dopo tali princìpi sarebbe ancora necessario
concentrato internamente nel cuore. delfino, i-337 : interpetri veraci / del cuor, che
. -per simil. cesarotti, i-337 : l'italia ha finalmente nel suo seno
l'oriente è giunto. tommaseo, i-337 : con le interrogazioni interminabili, con
le finestre del palagio. vasari, i-337 : si servì anco d'andrea nelle
mi spedirà al più presto. panzini, i-337 : sui vasetti conveniva porre un velo
moschettieri] tirarono dietro. metastasio, i-337 : ma per prestarmi fede / quai pegni
intensa agitazione. buonarroti il giovane, i-337 : e soffia e sbuffa e schizza
gagliardissimo a reggere gli edifizi. vasari, i-337 : si servì anco d'andrea,
furor de l'acque. marini, i-337 : quindi, passando col guardo alle
leghi a sostituirlo. tozzi, i-337 : la signora pia non solo era
impossibilità di non eseguirle. russo, i-337 : i trattati di commercio stipulati finora
vita dell'uomo. bibbia volgar., i-337 : ricolgano di quello ciascheduno quanto gli
intendere gli antichi scrittori. baldini, i-337 : nei giornali... l'
spesso, duro. latini, i-337 : di poi al suo parvente / sì
viscosa e attaccaticcia. ottimo, i-337 : di che cera era impiastrata questa
confidente immaginar. d'annunzio, i-337 : or non vedeva il cielo nelli occhi
molto disgiunte. bandolo, 1-27 (i-337 ): le nere come ebeno e stellanti
] imperiti e ignoranti. leopardi, i-337 : io non credo che nessuna vera e
. sognare, sognarsi. giovio, i-337 : io mi sono insonnato che beton te
, incisioni. berni, 13-25 (i-337 ): giunse nell'elmo il feroce animale
in quella del mallebranchio. milizia, i-337 : vere e grandi bellezze del panteon sono
forma indefinita e confusa. landolfi, i-337 : digià un intormentimento sonoro, non
di un organo. de marchi, i-337 : il battimento dei polsi, il palpito
, eretto. fr. martini, i-337 : hanno i moderni trovato vasi o
in muratura. fr. martini, i-337 : li antichi usavano laghi overo conserve
superficie, distesa sconfinata. arici, i-337 : di tutto insiem fassi concreta / di
essenza profumata. capellano volgar., i-337 : l'amanza può ricevere lici- tamente
or legate. bandello, 1-27 (i-337 ): scoprivasi l'ampia ed alta fronte
l'ora fuggente fermato avrai. landolfi, i-337 : la civetta lentò il volo all'
la testa umana. vasari, i-337 : la quale arme, sebbene fu fatta
di morte un livido pallore. arici, i-337 : di tutto insieme fassi concreta /
n'usciva. bandello, 1-27 (i-337 ): la picciolina bocca aveva duo
di naturalezza e di profondità. serao, i-337 : non so quali bizzarre privazioni egli
farneticare. a. cattaneo, i-337 : un pazzo, di quelli che meno
goccia di un lampadario. bacchetti, i-337 : mi rammento il sole gaio fra i
affari di stato. parini, giorno, i-337 : che non puote anco in divino
malconcio. g. m. cecchi, i-337 : se il santo gli fa grazia
. mammellina. bandello, 1-27 (i-337 ): che dirò... de
, vantaggiosa e gradita. giovio, i-337 : la dolcissima e favoritissima letra di
ell'è mano mia. giusti, i-337 : che inchiostro!... che
dalla materia). latini, i-337 : di poi al suo parvente / si
fue gonfaloniere. capellano volgar., i-337 : l'amanza può ricevere licitamente..
nella camera della badessa. caro, i-337 : dafni in questa allegrezza poco men che
capelli). bandello, 1-27 (i-337 ): le nere come ebeno e stellanti
si raffrescano. f. casini, i-337 : vi sono molti lebbrosi per infezioni pestilenziali
ostacoli, da impedimenti. panzini, i-337 : in quei capelli neri neri, che
lo beva a secchio. rovani, i-337 : quando poi corse il moscadello e
può piacere a nessuno. baldini, i-337 : tornando a leggere alcune prose di
di principe nel vassallo. segneri, i-337 : imitala [la vergine], e
è tutta una minestra. fanzini, i-337 : in quei capelli neri neri, che
nell'opposto lato della carrozza. dossi, i-337 : mi nicchio, mi faccio il
vera e universalmente approvarla. campanella, i-337 : né lice ancora dir male neu'
rossi azzurri e bianchi. panzini, i-337 : quei capelli neri neri...
come in altri luoghi. segneri, i-337 : la vera divozione alla santissima vergine
si può dirvene altro. tortora, i-337 : i quaranta giorni del lutto ordinario
dio. documenti della milizia italiana, i-337 : avendo i magnifici et excelsi signori co-
(la capigliatura). panzini, i-337 : in quei capelli neri neri, che
vezzegg. palatèlla. balducci pegolotti, i-337 : come tu hai fenduto lo zolfo
ha tante grazie unite. pananti, i-337 : sentir di far sentire è la grand'
presentarvelo. 5. carlo da sezze, i-337 : si cominciò la nostra peligrinazione,
forma. bandello, 1-27 (i-337 ): ella aveva in capo un cappello
, bastonatura. buonarroti il giovane, i-337 : sospira, bela, grida, urla
ant. monaca. giorno, i-337 : la chiave della cantina di santa poten
rispose subito don abbondio. giuliani, i-337 : ha un par d'occhi grandi
picciolino neo. bandello, 1-27 (i-337 ): la picciolina bocca aveva duo labra
del tutto isbandita. fr. martini, i-337 : non essendo le canove assai sotterra
umilmente gli chiedesse giustizia. delminio, i-337 : platone induce socrate, dannante le
di stuolo a lui ribello. delfico, i-337 : forse allora non fu tanto avaro
, propenso. stampa periodica milanese, i-337 : questo loro pregiudizio sul conto nostro
). stampa periodica milanese, i-337 : è noto che ai tempi del
futuro inverso di loro. sin, i-337 : il conte di soissons, di già
a credere. stampa periodica milanese, i-337 : non manchi al nostro assunto quel
previdenze di lui guadagnata. delfico, i-337 : codeste cautele e previdenze..
.). bandello, 1-27 (i-337 ): furono quei dui sguardi così focosi
-con atteggiamento lungimirante. delfico, i-337 : forse allora non fu tanto avaro delle
a l'aquilino. banaéllo, 1-27 (i-337 ): il profilato naso, quando
compenso d'ottimo gusto. bacchetti, i-337 : il mio rispetto dava ai nervi alla
ora delle loro abitudini. ibidem, i-337 : come poteste ravvisare dal sin qui
carro raggiava. bandello, 1-27 (i-337 ): un finissimo diamante legato in oro
mondo seco / raggira. basso, i-337 : motor che 'l ciel raggiri,
fiera dell'uomo. stampa periodica milanese, i-337 : io credo che, ragguardando agli
in senato. g. capponi, i-337 : il giorno di poi tutte le arti
e x. stampa periodica milanese, i-337 : trovandosi raunate cinque o sei donne,
alcorano. s. carlo da sezze, i-337 : si cominciò la nostra peligrinazione,
negato a un'attività. delfico, i-337 : forse allora non fu tanto avaro delle
ricevè il dono. cafiellano volgar., i-337 : 1 contessa ai campagna fu domandata
di una persona). fanzini, i-337 : in quei capelli neri neri..
disprezzi i cattivi fantasmi. labriola, i-337 : deve [la volontà] aderire
tagliati, rigettano. c. ridolfi, i-337 : non si riproducendo [le erbe
e senza alcuna ruga. giuliani, i-337 : ha un par d'occhi grandi e
il tranno. stampa periodica milanese, i-337 : ho voluto che anche il mio
dalla crusca). balducci pegolotti, i-337 : come tu hai fonduto lo zolfo,
d'una mortai donzella. caro, i-337 : pur adesso ci ha lamone rivelato
fi rossore. bandello, 1-27 (i-337 ): le rosate guance...
f f berni, 13-24 (i-337 ): stava ben su l'avviso a
del quartiere. p. verri, i-337 : è importantissima cosa che non siate
(un gesto). deledda, i-337 : anche le pagine sbiadite della sua vita
rozzo e scabro. bandello, 1-27 (i-337 ): quand'ella poi parlava o
e nascosta alla vista. vasari, i-337 : nella grossezza del muro fece una scala
o un fregio celebrativo. vasari, i-337 : la quale arme sebbene fu fatta scarpellare
qualche medicina dallo speziale. dossi, i-337 : stanco della giornaliera lotta contro la
, montatura. b. davanzati, i-337 : egli [nerone], udito che
.). bandello, 1-27 (i-337 ): scoprivasi l'ampia ed alta fronte
da una donna milanese. giannone, i-337 : la chiesa intorno al battesimo tiene altra
sopra tutte le cose. milizia, i-337 : i moderni (già pochi) scrupoleggiano
multo nobelessema. valerio massimo volgar., i-337 : vide [alessandro] uno cavalier
-suscitare sentimenti. pananti, i-337 : sentir di far sentire è la grand'
cadere. 0. targioni tozzetti, i-337 : si dirà sfioritura... quando
letteraria o artistica). pananti, i-337 : che il vive senso dei sonori versi
(una crisalide). gozzano, i-337 : un giorno intero / [il bruco
una stella). pa-pini, i-337 : le stelle, troppo smorzate e distanti
mai di rimproverarlo. n. ginzburg, i-337 : ci volevano anche dei soldi per
un testo. baldini, i-337 : a scoprire i disegni ritmici della prosa
nelle cose. c. gozzi, i-337 : la inaspettata esposizione del coralli colpìper modo
li suspetti di eresia. delfico, i-337 : codeste cautele e previdenze...
un liquido). balducci pegolotti, i-337 : come tu hai fonduto lo zolfo sopra
fo deliberò. b. davanzati, i-337 : intanto si sparse come agrippina aveva
della fronte. bandella, 1-27 (i-337 ): scoprivasi l'ampia ed alta fronte
e la veste. capellano volgar., i-337 : l'amanza può ricevere licitamente discriminale
, or per la bocca. tortora, i-337 : subito ch'egli fu spirato,
ne l'agua splendienti. arici, i-337 : di tutto insiem fassi concreta / di
introiti da un'attività. mazzei, i-337 : peraccino mio sta all'abbaco, perch'
il passo. buonarroti il giovane, i-337 : sì appiè si sprona / ch'ei
ghiaccio). balducci pegolotti, i-337 : troverai che sarà rassodato bene le
e la fronte. bandello, 1-27 (i-337 ) le nere come ebeno e stellanti
ad essere rasa al suolo. stuparich, i-337 : le trincee del terzo plotone.
non si svapora. p. verri, i-337 : quando i piaceri fisici sono il
languor che lo svigora. fusinato, i-337 : or lascia un po'che cessi questo
fretta da un luogo. giovio, i-337 : io spero con questo intrare del sole
apparecchia di più perdere. sercambi, i-337 : elli avea donzelli et avea creden-
, estendersi. berni, 13-23 (i-337 ): turpin lo scrive, io l'
. dimin. transazioncèlla. dossi, i-337 : avvilito dalle piccole cattiverie in cui scappuccio
eschino delle spalle. bandello, 1-27 (i-337 ): il profilato naso, quanto
el tuo servente. bandello, 1-27 (i-337 ): ella aveva in capo un
bindoccia sovravvenne. bemi, 13-24 (i-337 ): rinaldo fermo il grand'uccello aspetta
riviene da brunire. fr. martini, i-337 : anco hanno i moderni trovato vasi