stimiamo che costei sia. idem, i-233 : la miserabile fortuna, che abbassato per
proposito di religione. verga, i-233 : le aveva strappata la promessa in un
febbre acuta e fiera. barelli, i-233 : rispondo un po'tardi all'ultima vostra
ficcati cento aghi nel cuore. verga, i-233 : era una cosa da nulla;
studio mettendole in filza. boterò, i-233 : i romani, al tempo della
anche al figur. baretti, i-233 : io non so però capire come un
memoria del suo nome. boterò, i-233 : il fine delle forze di un prencipe
le barche infinite. berni, 9-5 (i-233 ): stava a quel muro il
muro non un'ara. baldini, i-233 : e poi tutti s'incolonnarono per andare
attorti e avviluppati al capo. idem, i-233 : la barba grande era divenuta rigida
nacque / l'itala gente. panzini, i-233 : è una poesia autoctona: senza
e ad altri manchi. boterò, i-233 : imprestava il denaro, che gli avanzava
principio; di colpo. boccaccio, i-233 : con grandissimo affanno pervenne al loco
lode, adulazione. boccalini, i-233 : egli usava d'incensar ognuno con
situazione). lorenzo de'medici, i-233 : e, benché avessi ancor quasi
e dilicata gola. parini, giorno, i-233 : porgi, almo signor, la
maggiori per meglio difendermi. segneri, i-233 : un piccolo bambinello,..
che mi riprendes- sino. segneri, i-233 : a cagion che iddio ti protegga,
et conculcabis leonem et draconem'. boccaccio, i-233 : la miserabil fortuna, che abbassato
il campanóne del comune. baldini, i-233 : dall'alto si cominciavano a sentire i
l'avvenire. bandello, 1-19 (i-233 ): madre mia molto reverenda, io
un decreto continente sei capi. marino, i-233 : le linee ch'io avea tirate
distinte solamente colli capoversi. marino, i-233 : io non mi lamento tanto di voi
dir di no ». pascoli, i-233 : o miei vecchi amici, medici
dogana. balducci pegolotti, i-233 : qualunque italiano o altra persona mette
saldata e cicatrizzata. p. verri, i-233 : non ne ebbe né vaiuolo né
. -per simil. soderini, i-233 : abbia [il camino] ancora sopra
da tanti prostennossi e cipollate. salvetti, i-233 : io non so con che faccia
malattia. p. verri, i-233 : il dottore kirkpatrik vide non pochi
, e sfolgorando abbaglia. alfieri, i-233 : colto il momento in cui egli mi
andrò cantarellando sul colascione. pananti, i-233 : un cieco con un unto colascione
, di domandarle perdono. alfieri, i-233 : e qui, con mia somma
cagione o crescea consistenza. pascoli, i-233 : io credo, e questo ho
), non manifestare. alfieri, i-233 : quell'io stesso, che mi teneva
che corregge gli errori. marino, i-233 : io non mi lamento tanto di
l'ombre de la notte. marino, i-233 : cotesti correttori ignoranti...
servitù che le porto. alfieri, i-233 : rispondendo allora con blandizia e cortigianeria
talora pleonastico). boccaccio, i-233 : poi ch'egli l'ebbe raffigurato,
come la pazza al figliuolo? caro, i-233 : non ha trovata la sua casa
della bassa gente. a. verri, i-233 : -ohimè! sarà dunque biasimevole il
chiaro e nobil carme udissi. campanella, i-233 : tasso, i leggiadri e graziosi
monotona, incalzante e polemica. moravia, i-233 : incominciò una delle solite diatribe contro
un osso di pesce. boterò, i-233 : i tesori... guglielmo,
l'uno a l'altro. boccalini, i-233 : quell'ambizione di comandare..
il mio disegno. b. davanzati, i-233 : vitellio, essendo fuggito artabano,
non è più quella. arici, i-233 : i dolci aspetti / disonestando, disfiorar
. sfigurare il volto. arici, i-233 : o i dolci aspetti / disonestando,
, le vesti). boccaccio, i-233 : ciascuno osso pingeva in fuori la raggrinzata
anche donna eccessivamente vuota. pavese, i-233 : -ti annoi? -non eccessivamente
: ambrosia, e impiccarli. pascoli, i-233 : ebbene, io credo, e
, e il pare femina. testi, i-233 : deltumane venture / piove da'raggi
idest la grazia dolce. gioberti, i-233 : il ceto sacerdotale, integro o
). valerio massimo volgar., i-233 : poiché in africa venne, le
si rompano con gran martella. bembo, i-233 : né credono i più dotti e
solo un esquisito contatto. campanella, i-233 : tasso, i leggiadri e graziosi
dall'onore e dall'interesse. galdi, i-233 : comunque sia, è certo però
stare per ditta cassa. marino, i-233 : sono state lasciate le facciate meze vacue
in firenze. p. verri, i-233 : vide non pochi fanciulli che avevano avuto
/ scendean marmoree scale. d'annunzio, i-233 : 1 fastigi dei monti come ardenti
poco o molto cangiando. campanella, i-233 : tasso, i leggiadri e graziosi detti
, acuminato, tagliente. campanella, i-233 : 'sulla penna *. mentre vissi,
g. b. strozzi il vecchio, i-233 : abbiam discreti e buoni / destrier
carmi ne'petti destava. campanella, i-233 : nell'alma a virtù non rubella
tosto avere li idii adirati. pallavicino, i-233 : l'autor di essi [degli
sullo stato antico della medesima. gelidi, i-233 : in questi elementi [di agricoltura
acer. fogliettóne. baldini, i-233 : si vedevano donnette che per una
e sozze. a. verri, i-233 : avvenne che in tale diporto si
giallo e verde. fr. martini, i-233 : si facci le due forcate piastre
, impaziente, ansioso. prati, i-233 : fresche aurore, oh! chi vi
una mascherina al viso. d'annunzio, i-233 : languido sotto il bello elmetto frigio
altri simili animaleschi rumori. pavese, i-233 : qualcuno parlava, tra il frinio dei
i suoi santi? rinaldo degli albizzi, i-233 : e se dicessi: io non
corpo da quel primo geme. panzini, i-233 : noi possediamo in profondità, giù
, si può fare. boterò, i-233 : i tesori che guglielmo, duca di
rada contr'a pelo? caro, i-233 : marabeo, io non so quello
, come diurnista gratuito. pascoli, i-233 : o miei vecchi amici, medici dei
grembiulini pieni di trucioli. tozzi, i-233 : portava un grembiulino come hanno le
risposta dal buio). luzi, i-233 : un brivido d'attesa e d'
ma in loro nome. gioberti, i-233 : la ierocrazia crea tutti gli ordini
candore delle loro anime. betti, i-233 : paura? non dite imbecillaggini.
maometto. giuseppe di santa maria, i-233 : stimano immonde le donne, il color
le mani aperte e stecchite. baldini, i-233 : donne di servizio tedesche cogli occhiali
volontà dell'ostinato padre. segneri, i-233 : quanto gran bisogno hai tu dunque che
a morte il core. fontanella, i-233 : mentre fuor dal bel lembo aurato e
timoroso. b. davanzali, i-233 : i parti, credendo al falso grido
ella incornasse il marito. batacchi, i-233 : ma, giuraddio!, mi scappa
questa è una babilonia. pratesi, i-233 : ella, udendo sotto la sua finestra
un'usanza). savonarola, i-233 : alcuna volta queste illuminazioni angeliche date
giovane, i-233 : ogni nostro pensier... /
fu un insuccesso. moretti, i-233 : poi le venne il capriccio di mutare
e effemminatamente. a. cattaneo, i-233 : ogni bevuta di vino, fatta
di essere interessante. dossi, i-233 : buona fanciulla, ma che si atteggia
fermare'); cfr. leopardi, i-233 : « intertenere è composto di una preposizione
irùndine: a primavera. giovio, i-233 : io spero di venire alle irùndine,
insopportabile; affare interminabile. palazzeschi, i-233 : diceva che sono brutta, una vecchia
nell'altro mondo. de marchi, i-233 : qualcuno tornò con aria di mistero
garibaldino, diventava pallidissimo. barilli, i-233 : cinque negri in * smoking 'son
chi fa molto. lorenzo de'medici, i-233 : è gran laude / svegliere alle
sollecitazione e lenocinio erotico? moravia, i-233 : osservò con freddezza come in questi
con sufficiente sicurezza. fontanella, i-233 : desta e sciolta, in un piè
e dei sonetti del petrarca. alfieri, i-233 : mandai all'amico un pulitissimo manoscritto
giversazione. giovio, i-233 : barbarossa lavora sotto e sopra acqua,
or questa / capretta. arici, i-233 : macolando [il vaiolo] i
sono comandate. francesco da barberino, i-233 : non è grande d'animo colui
buco in eterno. periodici popolari, i-233 : oh! sì, istruite, voi
manuca. -bruciare. lancia, i-233 : la morbida fiamma manuca le midolle
esse amorosamente si mescolavano. marini, i-233 : regnava qui anticamente un re tanto
gatto scorticato, di strigolo. pananti, i-233 : più grande è l'imbroglio,
sopra l'asino suo mignone. dossi, i-233 : il suo fiore mignone è la
minore inora. francesco da barberino, i-233 : e1 non è grande d'animo colui
mitologici o leggendari). lancia, i-233 : la madre terra generò colei [la
un personaggio mitologico). lancia, i-233 : la madre terra generò colei [la
-esiguità numerica. pananti, i-233 : un cieco con un muto colascione /
. f. f. frugoni, i-233 : della verità furono preconiz- zatori costanti
, lentamente. g. averani, i-233 : le profonde conserve della terra,
far le spese. l. pascoli, i-233 : senza pagar pigione viveva con tutta
irrefrenabile voglia di ridere. dossi, i-233 : ride sempre, di tutto. entro
del senso. parini, giorno, i-233 : a voi fu dato / tal de'
alle pecchie esulanti. de sanctis, i-233 : [alfieri] fu la musa di
di mutua salute. bibbia volgar., i-233 : non si potea [iosef]
suoi guai qualche vendetta. menzini, i-233 : ei nutrisce il foco / per ebe
elettro o alla nocella. idem, i-233 : 'nocella ': s'intende dell'albero
che crede essergli necessario. gobetti, i-233 : la religione omerica è combattuta [
l'occhiai etto. savonarola, i-233 : mediante l'occhiale la lettura piccola
né vuole intenderli. periodici popolari, i-233 : -quali sono i doveri di noi
ordine civile; civilizzatore. gioberti, i-233 : il ceto sacerdotale integro o alterato
agli orti eguale. a. verri, i-233 : egli usava talvolta intrattenersi col suo
-osservandissima. -eccellentissima. guerrazzi, i-233 : osservandissimo padrone mio, favorisca leggere
, a una divinità. segneri, i-233 : hai da pensar che [dio]
calore desiderato). soderini, i-233 : farai un paravento in foggia d'un
alle vivande in cottura. soderini, i-233 : farai un paravento in foggia d'un
nella canna del camino. soderini, i-233 : il paravento per i cammini è proprio
di un periodo. ammirato, i-233 : èssi d'avvertire che questa figura o
3). gir. priuli, i-233 : quelli parzonevelli e patroni de le
non me lo patiscie. alberti, i-233 : vuoisi,... moglie mia
alla razza negra. barilli, i-233 : cinque negri in smoking son già allineati
poetico. patrizi, i-233 : già si è posto in chiaro che
far la penitenza grande. batacchi, i-233 : con simil moglie io feci penitenza
simil. solcare fittamente. stuparich, i-233 : l'aria è pettinata dalle granate,
. giovanni da samminiato [petrarca], i-233 : molto necessario è quasi a tutti
il più ed il meglio. pascoli, i-233 : il più e il meglio che
plettro d'oro. b. tasso, i-233 : a qual poeta / dono io
mare del plumbeo mar morto. zavattini, i-233 : il po scorre vicino, d'
, che non è sapere. gobetti, i-233 : affermazioni incomprensibili per chi si ostini
e lo chiamano legge. gozzano, i-233 : positivista irredento, / un'ora
/ d'omicidio proditorio. idem, i-233 : 'potatorio': cioè, da bevere
, / enforzirà potenza. latini, i-233 : io, ponendo mente / a l'
riprende. valerio massimo volgar., i-233 : dato loro desinare e prebenda a'loro
f. f. frugoni, i-233 : i tiranni lupi straziarono gli apostoli
taglie a'padroni. boterò, i-233 : se ogni azione umana ha un fine
ne'tuoi servigi. capellano volgar., i-233 : a me, continova- mente pregante
tenevano i lavori sospesi. mamiani, i-233 : voi non pretermettete occasione di favorirmi
mattino.] stampa periodica milanese, i-233 : aveva in contraccambio talento ed industria
. f. f. frugoni, i-233 : della verità furono [apostoli e martiri
proprio nostro. stampa periodica milanese, i-233 : chi ama di vivere non deve prodigare
: leoni proiecti in fora. milizia, i-233 : niente di scorci ne'piani (
o qualche cosa sciocca. bellincioni, i-233 : di velluto in dosso ho un giup-
dei partiti. stamfia -periodica milanese, i-233 : così avess'egli ne'suoi scritti
vinto. f. casini, i-233 : alle colpe dei protervi ci vuol pena
g g francesco da barberino, i-233 : l'altro [vizio] è colui
amor proprio. stampa periodica milanese, i-233 : le statue, i mausolei eretti
donna con quelli solea figurare. batacchi, i-233 : con simil moglie io feci penitenza
. io) di mozart. moretti, i-233 : poi le venne il capriccio di
quarzo e lo schisto. ojetti, i-233 : dentro tu vedi tutti gli strati della
duca per atterrarlo. de amicis, i-233 : il capitano lasciò quetare il bisbiglio
compone una formazione stabile. moretti, i-233 : poi le venne il capriccio di mutare
capelli o della barba. boccaccio, i-233 : ciascuno osso pingeva in fuori la rag
; definitivamente. lorenzo de'medici, i-233 : è gran laide / svegliere alle
è atta ad putrefazione. boccaccio, i-233 : ciascuno osso pingeva in fuori la raggrinzata
ostacolare nel godimento estetico. papini, i-233 : i pensieri della spesa rattrappiscono l'anima
biera, ravena e zervia. guicciardini, i-233 : essendo manifesta per tutto la cupidità
. -nocivo. betteioni, i-233 : il sibilo / stizzoso ascolto delle ree
della civiltà. stampa periodica milanese, i-233 : per lui [boccaccio] l'
(un evaso). monelli, i-233 : dopo questi giorni di libertà sono riacchiappato
e con boce addomandaro. boccaccio, i-233 : i capelli con disordinato rabbuffamento occupavano
non si possono difendere. marini, i-233 : regnava qui anticamente un re tanto geloso
tosto se ne scarca. ottimo, i-233 : a priego di papa lione per una
e il dispiacere non rimedia. pananti, i-233 : più grande è l'imbroglio,
o morale). porcacchi, i-233 : quel dolore [per il tradimento]
cortile. -sostant. stuparich, i-233 : a ogni fischio di shrapnel che s'
. liquori sierosi. a. cocchi, i-233 : col latte... rinutrire
. confutare. simone della barba, i-233 : la retorica che è posta ne le
ripiagnea, coperto il capo. alfieri, i-233 : io mi credeva che nel dare
povertà dei mezzi. pananti, i-233 : più grande è l'imbroglio, il
elevati e nel circo. spallanzani, i-233 : la prego a rallegrarsi tanto e poi
, scappatoia verbale. caro, i-233 : -e con che speranza di salvarti,
-anche so- stant. soderini, i-233 : viene che la tromba, se l'
rompe le rive. c. campana, i-233 : si cadde in ragionamento come l'
a. distaso [in lacerba, i-233 ]: vi sia la lirica del momento
un pazzo da capo. giuliani, i-233 : rispetto agli ulivi, corre il dettato
elementi disparati. buonarroti il giovane, i-233 : per non far di rima in rima
vi si sarebbero piantate. ojetti, i-233 : il lavoro di quelle trivelle con
ratissime cognizioni di scienze. borsieri, i-233 : questi due periodi, egualmente schiariti
sciocche. n. ginzburg, i-233 : valentino si comprava una quantitàbresciani, 1-i-136
alcuni suoi fidatissimi compagni. ottimo, i-233 : essendo elli allo assedio di rimino
molto onorata- mente accompagnato. guicciardini, i-233 : né a lignì fu imposta altra
l'ha dato. m. leopardi, i-233 : un galantuomo che ha buon cuore
estreme. benvenuto da imola volgar., i-233 : lo legato romano, fatto seno
di qualche povera donna. de marchi, i-233 : qualcuno tornò con aria ai mistero
, o fanciul severo! giuliani, i-233 : se poi quelli del contado entrano in
.). b. davanzati, i-233 : già non rimaneva ad artabano che
degli innamorati pusilli. de roberto, i-233 : spudorata, a chi vuoi darla a
pascevano solidamente nella contemplazione. sacchi, i-233 : quelli che a bene e solidamente scrivere
intelletto e la memoria. sarpi, i-233 : a roma hanno imparato che la opposizione
debba soprattutto amare il vero. pascoli, i-233 : sopratutto, io credo non s'
un oggetto). boccaccio, i-233 : la barba grande era divenuta rigida e
milesio e d'accusilao argivo. giannone, i-233 :. onde sorsero al mondo tante
col suo paesaggio nativo. papini, i-233 : i pensieri della spesa rattrappiscono l'anima
grand'utile la professano. giannone, i-233 : donde sorsero al mondo tante scienze
roma. documenti sul parentado medici-gonzaga, i-233 : qui in questa lombardia dànno da
onesto col beneficio del tempo. porcacchi, i-233 : questi pensieri e questi ragionamenti sediziosi
essi la parte loro. dossi, i-233 : da che reggo il collegio, non
le ricchezze della vostra eloquenza. pananti, i-233 : più grande è l'imbroglio,
. guido delle colonne volgar., i-233 : tanto erano li suoi lamienti aspri et
te a grado sarebbe. d'annunzio, i-233 : le vele eran di porpora splendenti
guido delle colonne volgar., i-233 : avease tutta la face squar- zata
mano ne'settanta. m. adriani, i-233 : nel nuovo squittinio eletto fu in
, un rumore). betteioni, i-233 : dorme la villa e la campagna:
, dio gliel perdoni. vasari, i-233 : vi fece ancora molti animali di diverse
-far spuntare la vegetazione. monetti, i-233 : il sole e questo rinnovellarsi di stagioni
elo scrive, tute tremi ottimo, i-233 : poi a priego di papa lione per
. -sostant. boterò, i-233 : se ogni azione umana ha un fine
certa gente. m. leopardi, i-233 : un galantuomo deve impedire il sangue
iesù. giuseppe flavio volgar., i-233 : essendosi tornato agrippa a casa et
, / e festivo fragor. prati, i-233 : e del corno agli acri suoni
. benvenuto da imola volgar., i-233 : andarono in spagna per conciliare le
osservanza di ogni regola. milizia, i-233 : hanno da aver le figure una
e spreg. torcionàccio. pananti, i-233 : formava tutta l'illuminazione / un torcio-
non è ancora venuto. monelli, i-233 : dopo questi giorni di libertà sono riacchiappato
in intrichi rugginosi e ruggenti. ojetti, i-233 : il suo [di proust]
stava sotto l'acqua. maometti, i-233 : la giuria dovrebbe premiarla per deferenza
virilità e bona fortitudine. seriman, i-233 : tuttettré in somma erano impiegate alla grand'
gonfio il mar. d'annunzio, i-233 : le vele eran di porpora splendenti
? s. maria maddalena de'pazzi, i-233 : era per unirgli più strettamente seco
pochi vecchi amici devoti. d'annunzio, i-233 : le vele eran di porpora splendenti
con difficoltà. saraceni, i-233 : una gran moltitudine di corvi e d'
volgevole pome dell'oro. lancia, i-233 : la quale [la fama] ha
cer a. cattaneo, i-233 : il curato, di suo costume giovane