campagna, su quel mare. ojetti, i-162: eran tutti precipitati questi macigni.
, poi l'abbandonava. baretti, i-162 : sono molt'anni che ho abbandonata la
; uggioso, noioso. boccaccio, i-162 : questa è la vita che i valorosi
accolse a sé quell'una. boccaccio, i-162 : e quando il duca il vide
l'acerbità de gli anni. segneri, i-162 : potea chiamare la sua crocifissione con
ogni scossa. bandello, 1-15 (i-162 ): cascò indietro riversone, e due
rendano un caput mortuum. verga, i-162 : di tanto in tanto sorrideva, pensando
.. sotto questo sole. ojetti, i-162 : questo floscio terreno egli se l'
... si pieghino. baretti, i-162 : se ella è piu: risoluta
si avrebbe addirittura ammazzato. verga, i-162 : il poveretto non rispondeva altro che
le mani al fuoco. idem, i-162 : la malattia era di quelle chiare e
notizia). b. davanzali, i-162 : ma io non tacerò la voce andata
anseatica dell'evo antico. boccardo, i-162 : attesa la barbarie dei tempi,
, lubecca). boccardo, i-162 : a mezzo il xv secolo, contava
uomo scrivere in essa vuole. boccaccio, i-162 : essendo l'ora tarda, apprestata
contento. l. bellini, i-162 : e chermis di dommasco l'arazzame /
occhi ed a posare invita. caro, i-162 : e presume guidarne, e tór
nell'incertezza su questo particolare. cesarotti, i-162 : se alcuno da queste parole volesse
all'altra parte. bandello, 1-15 (i-162 ): egli, che l'ascendente
bottone; occhiello. ojetti, i-162 : è in maniche di camicia;.
povero / nestoriano smarrito. pavese, i-162 : intravidi un istante che entravo,
d'orsi. bandello, 1-15 (i-162 ): onde avendo ben attaccata la scala
a. f. doni, i-162 : va, mostra lucciole per lanterne a
il can per l'aia! alfieri, i-162 : le velenose lingue, e non
e pescare tre persone. rovetti, i-162 : lago ove cinzia regna, amor
digiuno per tre settimane. levi, i-162 : tutti i contadini, e i carabinieri
quale dramma o commedia. baldini, i-162 : un generale correttissimo prende il caffè
una crisi benefaciente. beltramelli, i-162 : ora di questa tua insperata
a. f. doni, i-162 : egli quando ebbe scherzato con i
bordato o bordatino. balducci pegolotti, i-162 : se avessi bucherami 0 bordi
pieno. bandello, 1-15 (i-162 ): cascò indietro riversone, e due
. a. f. doni, i-162 : aver possi tu quel piacer della tua
e cagione di sonno eterno. prati, i-162 : la bellezza è fior gentile,
polle si devolve. foscolo, i-162 : quando la bruna / notte gli astri
. nome di alcune mangiatori. baldini, i-162 : è un piccolo uomo che
. dizionario militare [1847], i-162 : il diritto di primogenitura escludeva i
. dizionario militare [1847], i-162 : caicco, piccola barca di servizio
il poggio alpestre e rio. guicciardini, i-162 : cominciando a calare la montagna scopersono
'l rovescio. b. davanzali, i-162 : ma per esser seiano, camera d'
più colte nazioni. p. verri, i-162 : « ogni frase o parola poco
volta di detta tribuna. boccalini, i-162 : batista platina, che fa la pasticceria
. -figur. guerrazzi, i-162 : garibaldini strenui espugnatori della cassa militare
- anche per simil. ottimo, i-162 : guardatori deltanime de'bestiali uomini che
di un mese anticipato. guerrazzi, i-162 : garibaldini strenui espugnatori della cassa militare
cenanti s'apparecchiavano. b. davanzali, i-162 : fermato tra i congiurati che egli
il cervello corto ». pascoli, i-162 : la poesia... non respinge
a quella della camicia. guerrazzi, i-162 : i medici fuggiti più della moria si
basilico. mattioli [dioscoride], i-162 : nascono il cisto e l'ipocisto
dolore di un amico. carducci, i-162 : così ammiratori ed amici onoravano dante
de sanctis, lett. it., i-162 : al tempo di san tommaso la
dimostrata. s. caterina da siena, i-162 : giudica con una santa considerazione,
al mio avvenire. baldini, i-162 : ci si fa incontro un colonnello che
o di bambagia. l. bellini, i-162 : oro i festoni, ed oro
membro soprannotato. l. bellini, i-162 : l'arazzame / pendente da cornice
messi ad oro. l. bellini, i-162 : chermis di dom- masco l'arazzame
la corretta disumanità indispensabile. baldini, i-162 : un generale correttissimo prende il caffè
de'vostri gloriosi predecessori. sarpi, i-162 : pregando l'imperatore, il re cristianissimo
crostelli, crostate e levatelli. boccalini, i-162 : batista platina, che fa la
mano. era la sentenza. guerrazzi, i-162 : i medici fuggiti più della moria
de sanctis, lett. il., i-162 : al tempo di san tommaso la
al cuore della città. prati, i-162 : come l'onda incalza l'onda /
dovinazioni contra lui fatte. giraldi cinzio, i-162 : molto più alle volte giova alle
progetto di laura cannavaie. pavese, i-162 : mina mi disse che usciva ormai
stesso a questo dovere. boine, i-162 : la donna amata con assoluta dedizione
fabbricate con ottimo gusto. bettinelli, i-162 : non poteano negare che la sua poesia
colloquio con gli angioli. mazzini, i-162 : così, tutto è finito in una
e muore in pace. metastasio, i-162 : sperate invano / che abbandoni una volta
involto in un panno. lanzi, i-162 : molte figure e istorie furono ingegnate
suo onore. lorenzo de'medici, i-162 : io sento crescer più di giorno in
di traverso le pupille. tommaseo, i-162 : qual di mille ghirlande aura diffusa,
uomo disavvezzo della pianura. ojetti, i-162 : questo floscio terreno egli se tè veduto
- figur. rovani, i-162 : [erano] scolari l'uno del
repentaglio il mio onore. mazzini, i-162 : così, tutto è finito..
, ecc.). roberti, i-162 : le fasce saranno spesso necessarie,
quel dispietato incendiario amore. metastasi, i-162 : ma un dispietato figlio, / che
vergognosa nudità. parini, giorno, i-162 : il villan sartor che, non ben
. a. f. doni, i-162 : so che tu sei una donzellina da
preziosi e ricchi. parini, giorno, i-162 : il villan sartor che, non
e educassero i popoli. bocchelli, i-162 : ai due maschietti sarebbe andata pur
-anche sostant. g. capponi, i-162 : l'italia, allora emancipata dalla
un ilota qualsiasi giogo. bocchelli, i-162 : il segretario comunale gli dimostrò in
. benvenuto da imola volgar., i-162 : comincioe roma a crescere e a
croce fu molto esaltata. segneri, i-162 : potea chiamare la sua crocifissione con
dalle frodi nell'amore. deledda, i-162 : la nevrastenia non è un prodotto
studi letterari). rovani, i-162 : v'era il maestro di lui,
. rifl. sè. bocchelli, i-162 : il segretario comunale gli dimostrò in
in medicina come astringente. verga, i-162 : si prendeva anche il decotto di eucaliptus
molto migliori che non riescono. alfieri, i-162 : voi d'ogni autor peggiori,
occhi di serenità celeste. morante, i-162 : io, dal momento che ti vidi
, o la birra. pananti, i-162 : demmo un gran picchio a certi
mi vi mostrate. l'aurora, i-162 : il popolo riprenderà i suoi diritti,
essere d'optimo sapore. giovio, i-162 : sipontino, intendendo che 'l gambara
il terremoto di lisbona. pascoli, i-162 : né credo io che la poesia debba
punto ammortiti dall'età. roberti, i-162 : aggiungo che non un qualunque
- anche al figur. massaia, i-162 : il punto di onore tra i barbari
e il fimbriato citraco. vallisneri, i-162 : l'amara e torbida sorgente di
di te prendi vendetta. campanella, i-162 : lo prega [dio] per
un condannato a termine? deledda, i-162 : -come ha cominciato la sua malattia
salirne secondo aita porse. beccaria, i-162 : passa il primo colosso, che
di cui ti scrissi. verga, i-162 : si prendeva anche il decotto di
il cappello cardinalizio. giovio, i-162 : sipontino, intendendo che 'l gambara
frangia. l. bellini, i-162 : l'arazzame /... /
prodotti agricoli. balducci pegolotti, i-162 : gente che vanno a trapetti,
tiro con l'arco. guerrazzi, i-162 : se vinto lo schifo tu ti accosterai
; inarrestabile. lorenzo de'medici, i-162 : né, perch'io pensi al mio
. piccola galea. naddo, i-162 : quello di milano aveva messo certi
brodiere con frange. l. bellini, i-162 : sì sfrangionato e gallonato d'oro
senz'ombra di scherno. verga, i-162 : il povero ragazzo faceva ogni cosa
gettò a sedere per terra. tozzi, i-162 : la sera non mangiò niente,
sdraiato, appoggiato. roberti, i-162 : le fasce saranno spesso necessarie e
mi costano tanti sudori. pananti, i-162 : demmo un gran picchio a certi
, gonfiando le gote. pascoli, i-162 : ella [la poesia] non gonfia
, senza misura crescenti. verga, i-162 : venivano a domandargli: -come
guardatóre delle donne regali. ottimo, i-162 : demoni,... guardatori
sotto la guardiola della dogana. ojetti, i-162 : questo era un posto di guardia
l'architettura anche più. pascoli, i-162 : ci sono certe musiche che bisogna
; crivellare di pallini. pananti, i-162 : da certi buchi a bella posta fatti
soldato). f. strozzi, i-162 : ancora non era il tempo venuto
/ d'attonito senato. cesari, i-162 : egli è ben agevole a sentir la
provoca una conseguenza. ottimo, i-162 : da cielo venia colui che loro,
fosse inalborado per farlo apicar. segneri, i-162 : quel serpente, che fu da
. benvenuto da imola volgar., i-162 : camillo comincioe a confortare li suoi
benefici a lui son fatti. caro, i-162 : or, s'io m'inaspro
alla fine del verso. buonafede, i-162 : la musica ha ottenuto sino a'
esclusione. documenti dala milizia italiana, i-162 : sua signoria sola, o chi
paura incorporata sul colpo. idem, i-162 : via via che erano passati,
turbare, rendere inquieto. siri, i-162 : certi venti... già incominciavano
l'anno. g. bentivoglio, i-162 : conforme all'indulto apostolico ch'essi
, incettare. balducci pegolotti, i-162 : seta lavorata e non lavorata,
vuol far pompa. g. ferrari, i-162 : l'illusione può colmarci di
era ingessata per disegnarla. vasari, i-162 : tiensi la medesima maniera su le tavole
la luna]. bandello, 1-15 (i-162 ): animosamente per la scala in
documenti della milizia italiana, i-162 : se li avessi condocti inscientemente,
l'altro. r. borghini, i-162 : le prospettive [siano] tirate
intignerli. p. fortini, i-162 : non altrimenti che se giovine fusse
nome. mattioli [dioscoride], i-162 : lo ipocisto, il quale chiamano alcuni
-confortare, consolare. pascoli, i-162 : ed ella [la poesia] parla
/ seme di roma. gnoli, i-162 : antico specchio / che pendi sul vecchio
rasserenava intorno. lorenzo de'medici, i-162 : il dolor, che m'era dolce
un maiale da latte. verga, i-162 : il poveretto non rispondeva altro che
m'ha fissi. lorenzo de'medici, i-162 : que'begli occhi leggiadri, ch'
gastiga. valerio massimo volgar., i-162 : lenamente fecero questo li padri conscritti
altro concime. r. borghini, i-162 : piglisi colla di limbellucci e mettasi in
senza sale. b. davanzati, i-162 : nelle morti de'padroni le lingue
vita terrestre. g. ferrari, i-162 : può l'intelligenza proporsi di vegliare sulla
luce degli occhi miei. foscolo, i-162 : a tc, donna, io sospiro
io non truovo loco. testi, i-162 : d'un insolito fuoco / sente angelica
, ecc.). buonafede, i-162 : la musica ha ottenuto fino a'dì
una mano di pagliccio. vasari, i-162 : su'muri che siano secchi, si
le gazzette de'menanti. guerrazzi, i-162 : se vinto lo schifo tu ti accosterai
di sé fuore. b. davanzali, i-162 : disse piano a tiberio, cenante
albergo ignuda. lorenzo de'medici, i-162 : l'ore della mia vita o lunghe
con veemenza e repentinità. siri, i-162 : e come alle tempeste più grandi e
cielo usate con essi. cesari, i-162 : essendo tuttavia l'angelo a qualche
commercio venga a raggirarsi. delfico, i-162 : roma non cadde oppressa dalla sua
un palpito nelle narici. palazzeschi, i-162 : si sentiva bene, nel loro modo
, che una femmina. giovio, i-162 : il signor pierluigi ha la gotta
declinazione del romano imperio. bagnini, i-162 : per moneta nera o erosa intendo tutte
la poesia tanto aggradevole. batacchi, i-162 : chi è quel coglion, parlando
un mucchio. berni, 6-27 (i-162 ): ecco giù del monte / scende
temere non saranno mai agguagliati. serra, i-162 : voleva [la poesia] essere
un determinato episodio). latini, i-162 : mi disse inmantenente / che guelfi ai
franciosi, tradimenti. b. davanzati, i-162 : tanto più fece credere d'essersi
comune e so- limato. biringuccio, i-162 : chiamasi questo argento vivo..
piccola nobiltà. balbo, i-162 : rinnovatisi i turbamenti, fu cacciato
di essi o de'capitani. idem, i-162 : ripatriato [lanzone] persuase
er'ito con miglior pianete. beccuti, i-162 : per fuggir tanta crudeltade e nova
date a vivere cristianamente. leopardi, i-162 : la mutazione totale in me e
la pianto sul garrese. barilli, i-162 : naiade oleosa e pesante, piegasi
nessun modo. francesco da barberino, i-162 : defecti nemica / son ne le
ammalerò mai di neurastenia. deledda, i-162 : la nevrastenia non è un prodotto
avevano mutate le nomora loro. straparola, i-162 : cavalcando... costanza alla
ciascheduna sussistere di per sé. batacchi, i-162 : fui frate e, non ostante
-spreg. occhiataccia. pananti, i-162 : dandoci altrove un vecchio un'oc
odierno: oggi. boccaccio, i-162 : piu la tua potenza che il mio
, pavoneggiavasi là. bar illi, i-162 : naiade oleosa e pesante, piegasi
e la più vera pratica. vasari, i-162 : fu una bellissima invenzione ed una
che voleva il trionfo. boccalini, i-162 : batista platina... fa la
de sanctis, lett. it., i-162 : la sapiente beatrice si trasforma nell'
formule di cortesia). segneri, i-162 : tanto egli [cristo] si stimava
/ delle paterne leggi. delfico, i-162 : se le speculazioni de'politici si
tolta? ». lorenzo de'medici, i-162 : l'ore della mia vita o
opera letteraria; formalizzazione. montale, i-162 : è proprio lo scandaglio e direi quasi
di tali gioielli. verga, i-162 : guarda che l'oro di tua madre
piogge, lampi e tuoni. pananti, i-162 : così battuto a dodici magioni /
cucù, veri ortodossi. monti, i-162 : nell'amicizia io sono ortodosso buono
quali tutti armati di partegianoni. giovio, i-162 : si spaventorno molto dell'artigliarla e
. -sostant. arici, i-162 : finge che le regole del pasturare fossero
gli stati suoi patrimoniali. saraceni, i-162 : fu massinissa dall'arme romane.
che eran bellissime. balducci pegolotti, i-162 : qualunque mercatanzia venisse per mare a
co'pagoncini l'uova aprire. giovio, i-162 : sipontino, intendendo che '1 gambara
di dio chiamano peana. patrizi, i-162 : dicono... che il peane
mel vidi al padiglione. pananti, i-162 : si picchia a certa misera osteria
medesima sì lo stringe. boccaccio, i-162 : dolce amico, e dove è
massa liquida o gassosa. ottimo, i-162 : la virtù angelica facea uno impulso e
mondo per potersene guardare. beccuti, i-162 : scriverti di sua mano un dì
/ parean uscite. bandello, 1-15 (i-162 ): fu tale e tanta la
merito'non avessero una funzione. baldini, i-162 : ne vien fuori uno [prigioniero
per volontà. g. morelli, i-162 : a molti pare il mondo assai
a infastidirlo danneggiandolo. giorno, i-162 : si dice che al guazzare del basso
pultìglia. f. strozzi, i-162 : ordinò ancora che il pasto della
l'altra parte. b. davanzati, i-162 : l'esequie furono pomposissime d'immagini
. a. f. doni, i-162 : va', mostra lucciole per lanterne a
. pioppo. fr. martini, i-162 : è da sapere che detta ghiara
la melote. f. strozzi, i-162 : ordinò ancora che il pasto della
che non hanno marito. pananti, i-162 : fummo a un terzo uscio, e
in forse! lorenzo de'medici, i-162 : que'begli occhi leggiadri, ch'amor
perdere affatto la tramontana. moretti, i-162 : quando sentì che il cuore seguiva nel
. dimin. prestétto. tasso, i-162 : che a me la pittura non paia
intervallo diurno. stampa periodica milanese, i-162 : che le arti abbiano un codice
luogo o territorio. latini, i-162 : io lo pur domandai / novelle di
altro lo suo peccato. alberti, i-162 : l'altra gioventù, com'è corrotto
almeno profittarne anche loro. leopardi, i-162 : delle mie letture poetiche io cercava
fare. catzelu [guevara], i-162 : se i matrimoni dei cristiani fussero
ed economicamente. sercambi, i-162 : ora comincia luca a prosperegiare e
da perdere. buonarroti il giovane, i-162 : paura io non ho di nessun punto
quadri. l. bellini, i-162 : a sì scelta quadreria / dar gl'
vanne quinci / o linci. lemene, i-162 ; quinci aurijla io scopro / venir
una questione. bacchelli, i-162 : -veniamo al quinci e al quindi,
in questo momento rabbrezzare. idem, i-162 : fumo una diecina di sigarette senza
raccoglimento ascolta la messa? pascoli, i-162 : io sento che poesia e religione sono
cattolica 'raffazzonata. tommaseo, 3- i-162 : adesso più che mai pare a me
si sarà sentita come raggelare. moravia, i-162 : sebbene ogni mattina decidesse in cuor
giovanni ed il suo. delfico, i-162 : se le specolazioni de'politici si
successive. i. nelli, i-162 : oh che aiamin, siete composto di
suddette. g. bentivoglio, i-162 : gli ordini mendicanti si conservano in
rinfresco. a. cattaneo, i-162 : fece di poi portare un po'di
, e regna marte. rovetti, i-162 : lago ove cinzia regna, amor barcheggia
pensiere le mie parole. rosmini, i-162 : l'anima come principio rimoto, cioè
placare la collera del papa. giovio, i-162 : non restarò però d'esser perpetuamente
soggetti inanimati). palazzeschi, i-162 : via via che erano passati, le
a lui sono finte. leopardi, i-162 : delle mie letture poetiche io cercava
nel bosco il gregge. arici, i-162 : lo avvisa di rinselvare la greggia quando
l'euridice. stampa periodica minese, i-162 : la rinviene [la sua sposa]
in un qualche studio. balbo, i-162 : ripatriato, [lanzone] persuase i
malattia. stampa periodica milanese, i-162 : renzo, recatosi anch'egli al
tra le sue sorelle. moravia, i-162 : sebbene ogni mattina decidesse in cuor
mi vado a solazzar. batacchi, i-162 : chi è quel coglion, parlando
canali. bandello, 1-1$ (i-162 ): essendo già quasi su la finestra
a. f. doni, i-162 : voi roviglierete tutta la mia taverna,
percossa). bandello, 1-15 (i-162 ): tanto giovolli che di botta salda
. catzelu [guevara], i-162 : il primo e salutabile consiglio è
della inoculazion del vaiuolo? milizia, i-162 : veri giuochi sono i ginnastici,
, facendole sbattere. pananti, i-162 : si picchia a certa misera osteria,
o a sbuffi). fanfani, i-162 : 'sbuffo': rigonfio che fa la seta
casa senza concludere. fanfani, i-162 : 'scaldaseggiole': si chiamano così per le
la concia al camoscio. fanfani, i-162 : 'scamosciare le pelli'dicono i conciatori
e anche ad altri usi. fanfani, i-162 : pelli scamoscio o scamosce solamente
di frasche tagliate. fanfani, i-162 : 'scamozzatura': quelle frasche che si levano
per avvertir la gente. fanfani, i-162 : 'scampanare': sonar le campane; ma
davano una vaga tristezza. montale, i-162 : è proprio lo scandaglio e direi quasi
varietà di orzo. fanfani, i-162 : il dettato contadinesco dice: 'la scan-
. dial. asse. fanfani, i-162 : 'scandola': lo dicono nella montagna
non dicono niente. arpino, i-162 : giulio si avvicinò all'interruttore della
vuole la morale ». marinetti, i-162 : ti ringrazio per avermi risparmiata l'onta
patriot scolpito. ojetti, i-162 : mi s'offre da guiaa, all'
e scomposte. c. ridolfi, i-162 : quando voi date un ingrasso liquido
disus. far abortire. baldi, i-162 : per mio consiglio, ascon, non
cupo d'uragano imminente. stuparich, i-162 : uno scaturire di frasi monche e
dello stato della piazza. montecuccoli, i-162 : si manda innanzi a riconoscere e
. schioppettata, fucilata. giovio, i-162 : lo scech di gerbi venne alla obedienza
di schioppo. giovio, i-162 : si dice che al guazzare del basso
cadaveri stesi sul terreno. lemene, i-162 : quinci aurilla io scopro / venir
nella sabbia. b. tasso, i-162 : sovra le rive gloriose e sole,
montando sopra il monte. pananti, i-162 : si picchia a certa misera osteria,
davanti al tavolino a studiare. stuparich, i-162 : di fuori l'urlo del vento
. b. davanzati, i-162 : per esser seiano, camera d'ogni
li rappresentano. r. borghini, i-162 : se vi sono casamenti o prospettive,
(un'arte). buonafede, i-162 : la musica ha ottenuto sino a'dì
dalle tanaglie. berni, 6-28 (i-162 ): quivi con gli occhi miei vid'
-limitare per legge. colletta, i-162 : venne a'vescovi proibito d'ingerirsi nella
(un luogo). alberti, i-162 : e corrotto ingegno de'giovani trarre più
virtù del più cordiale aroma. moretti, i-162 : piccoli sorsi, centellinato.
s. a. l. moro, i-162 : posciaché si desidera un memoriale in
per là, bel bello. gozzano, i-162 : frusciò nella cornice / severa la
trantadua. a. l. moro, i-162 : posciaché si desidera un memoriale,
. - anche assol. cavour, i-162 : quando sallanches fu distrutta, i ginevrini
in grambo scendere. bandello, 1-15 (i-162 ): avendo ben attaccata la scala
chilometri dalla terra. chiesa. straparola, i-162 : comincio contemplare gli superbi pa =
, spendaccione. alberti, i-162 : l'altra gioventù, com'è corrotto
re suo figliuolo. c. gozzi, i-162 : devo attestare ch'egli è spirato
cavaliere e da signore. crudeli, i-162 : quella femmina, che è educata nella
tocca la sua spòrtula. colletta, i-162 : soggettate a tariffa le sportule ecclesiastiche.
.). soffredi del grazia, i-162 : la dritta parola dè essere inanzi a
gion. matterello. boccalini, i-162 : batista platina, che fa la pasticceria
derivati: sterilizzare, sterilizzatore. baldini, i-162 : tutti i loro panni sono gettati
umore / cede la pietra. moretti, i-162 : via, via, coi piedi gelati
alienamentu. documenti della milizia italiana, i-162 : dal dì della stipulazione del presente contracto
e ritmicamente ben scandita. pascoli, i-162 : gli uomini che attrae la mia lira
giudizio. documenti della milizia italiana, i-162 : durante la decta condocta e per
popolo innocente. g. ferrari, i-162 : può l'intelligenza proporsi di vegliare sulla
fine si converte in metallo. biringuccio, i-162 : sublimandolo [l'argento vivo]
più suso. bandello, 1-15 (i-162 ): avendo ben attaccata la scala
sgradito. 1. nelli, i-162 : mi vede venir incontro a lui,
lor lettura, recarmi. spallanzani, i-162 : eccole la tenue mia operetta che mi
tenuto folle. francesco da barberino, i-162 : così per simil tore / porai
gli cresce un ramo. arici, i-162 : sento commosso / da per tutto uno
posto). balducci pegolotti, i-162 : quella terra, che è più comune
uno danaio. andrea da barberino, i-162 : dava nella battaglia alle coste a'tartari
tono stentoreo, reboante. pascoli, i-162 : ella non gonfia le gote per dar
-insopportabile, insostenibile. fagiuoli, i-162 : se no dico che in su tornerò
lor guscio. a. verri, i-162 : 1 vicini nocchieri...
quale è presentato qui. leopardi, i-162 : il mio stato era allora in tutto
. benevolmente, favorevolmente. giovio, i-162 : sarò tenuto perpetuamente a servir v.
). g. capponi, i-162 : galeazzo visconti era cacciato in breve
eterna, come la carità. mazzei, i-162 : sarebbe assai valevole che martedì in
'valzare l'affon- datore'! dossi, i-162 : la timidetta fanciulla, che poco innanzi
son più remote. de lemene, i-162 : sembra a me, / che favelli
sogliono venir di levante. straparola, i-162 : giunto che egli fu dinanzi al
più verbo. c. gozzi, i-162 : il gondoliere non s'avvide del fatto
uno schiavo). giannone, i-162 : ismaele fu circonciso, siccome furono tutti
caccia di re marco. ojetti, i-162 : questo era un posto di guardia,
e disperdersi facilmente. lorenzo de'medici, i-162 : né, perch'io pensi al
caccia. foscolo, gr., i-162 : improvvisa / iri, che segue i
triviale). u. simonetta, i-162 : tutte donne che devono avere l'età
disagio. g. manganelli, i-162 : o la terra è stanca, o
impareggiabile, qualità eccellente. baretti, i-162 : se ella è pur risoluta nel suo