finalmente l'acca- demie. baretti, i-158 : le accademie sono buone piand'uno
si facesse vicino]. verga, i-158 : allora accennava di sì e di
e neri sopraccigli. verga, i-158 : alle volte aggrottava le ciglia
de mars. soffredi del grazia, i-158 : e perciò dei tacere quando se'
. -figur. magalotti, i-158 : nel venerare le creature, almeno
l'arte di canzonarlo. verga, i-158 : stava tutto orecchi se il signorino
/ seco fu sempre unita. tommaseo, i-158 : questo tutti bevete; è sangue
certe somme ogni anno. boccardo, i-158 : annualità, voce non registrata nei lessici
come mio destin vuole. leopardi, i-158 : questo chiudersi come spontaneo della tomba
sensuale, volgare. giusti, i-158 : ma le madonne laure che incontrai.
parla e dice. ser giovanni, i-158 : aveva già nell'intrinseco riparato all'onore
essi, e lo ferma. verga, i-158 : alle volte aggrottava le ciglia,
[i violini]. bocchelli, i-158 : chiedeva... la pece per
radamanto ed arrendevol dite. colletta, i-158 : il quale privato carteggio agevolò i
allacciato. a. f. doni, i-158 : hai tu veduto la listra dell'
italiani beneficiati in inghilterra. collctta, i-158 : i ministri regi provvidero agli spogli
biascia l'ultimo accidente. bocchelli, i-158 : -mo se pare... -biasciò
quete acque di toscana. caro, i-158 : voi mi riuscite un mal bigatto,
dizionario militare [. 1847] > i-158 : il piccolo cabotaggio è la navigazione
dizionario militare [. 1847], i-158 : cacciacomacchie, una sorta di artiglieria
la situazione diventava grave. boine, i-158 : il mago che arriva nuovo tutta
tempo del predetto costantino. sarpi, i-158 : li teologi protestanti con una longa
di ventuno. balducci pegolotti, i-158 : oro massiccio in verghe o in piastre
, ogni generosa virtù militare. leopardi, i-158 : questa vita è una carnificina senza
degli affari tutti della mariana. colletta, i-158 : la reggenza governava co'precetti di
e vile malvagità. parini, giorno, i-158 : cessi 'l cielo però,
; e di nuovo cianciava. tasso, i-158 : studio le mie ore:
aveva tempo di cibarsi. gelli, i-158 : tu vedrai... i ragni
a ricercarlo. parini, giorno, i-158 : cessi 'l cido però, che in
de sanctis, lett. it., i-158 : questo cammino, dalla materia o
con le cocche. l. bellini, i-158 : ed ei che sa far sino
chiara la mia ragione. campanella, i-158 : sì come il ferro, di natura
s. caterina da siena, i-158 : hanno lassato [i monaci]
ad arrestarne gli effetti. colletta, i-158 : la reggenza governava co'precetti di
l'insidia de l'inimico. tasso, i-158 : tutti [i tre astrologò sono
consumatrici tasse si allieverebbero. serao, i-158 : tutti, uomini e donne,
la contenenza loro. bandello, 1-15 (i-158 ): ciascuno a la sua una
di ciò degno. albertano volgar., i-158 : la dubitazione contiene in sé significazione
presente che v'opprime. boine, i-158 : contrapporre due uomini: l'
per corneto. idem, 1-15 (i-158 ): cominciarono a biasimare 1 mariti
dalla constituzione d'italia. boine, i-158 : contrapporre due uomini: l'uno
antichità pubbliche e private. boine, i-158 : contrapporre due uomini: l'uno (
che l'avevano picchiato. soldati, i-158 : « la domanda forse era questa:
la città eretta. b. davanzali, i-158 : in lui voltarono i padri tutti
, non più gli taccia. testi, i-158 : di lieve etate acerba / sprezzar
considerabile autorità. p. verri, i-158 : una cosa importante assai pel progresso delle
finta e dignità cortese. bettinelli, i-158 : quella superbia o gravità di che sono
de sanctis, lett. it., i-158 : era necessaria una redenzione soprannaturale.
voi. -rifl. baruffa-idi, i-158 : com'è mai, che si disbarbica
e simili). rovani, i-158 : [il tenore] a dar sfogo
giovanni da samminiato [petrarca], i-158 : niuno animale è più superbo al
serio impegno e fondamento. giusti, i-158 : le donchisciottate francesi persuasero anche a
come s'è detto. lemene, i-158 : per dupplicato error morir degg'io
e per lo empio. caro, i-158 : un furioso, un empio, un
in rima già l'eunuco. tasso, i-158 : io se non quanto son cristiano
de sanctis, lett. it., i-158 : era necessaria una redenzione soprannaturale.
propria sustanza ed essere. campanella, i-158 : sì come il ferro, di natura
piena giovinezza. lorenzo de'medici, i-158 : sotto mille pelle e rie coverte
per quello in firenze. campanella, i-158 : il ferro, di natura impuro,
che li raffigura). lanzi, i-158 : fece anco michelangelo un tondo di
ed uomini tutti mezzani. baruffateli, i-158 : [altro specchio] in ruina mette
legati con lo spago. deledda, i-158 : aveva preso un fascétto di scope legato
imbroglio. p. fortini, i-158 : così la vecchia l'andava confortando
dolor di fatidiche speranze. serao, i-158 : ognuna di essa fremeva d'impazienza,
falsa ragione incontro alzosse. baldini, i-158 : a un tratto ci venne la paura
favor gli adopra. c. gozzi, i-158 : il senatore renier venne a dirmi
altri istrumenti di morte. campanella, i-158 : il ferro, di natura impuro,
, è l'eupetalo. vasari, i-158 : i colori maninconici e pallidi fanno parere
vista filologico. gioberti, i-158 : la dottrina che ammette una varietà
, saccente. caro, i-158 : un sofista -dicono -un filosofastro,
polvere che vi fosse. lastri, i-158 : gli scavi de'letti de'piccoli
di salute, ecc. gioberti, i-158 : la dottrina che ammette una varietà
tor moglie. b. davanzali, i-158 : soldati di buona voglia esservi pochi
riputazione di persone qualificate. campanella, i-158 : s'e'fregia nostra colpa e nullitate
sentiero usato! b. davanzali, i-158 : due legioni frenavano il rimagnente dell'affrica
per denegarmi il frutto. alfieri, i-158 : sol felice in amor è il
in casa d'altri. tasso, i-158 : due volte sono stato...
la potenza nella costa. guicciardini, i-158 : con lui commissario francesco bernardino visconte
cheti el resto. p. fortini, i-158 : la valorosa giovine, che già
giostrator vincenti. l. bellini, i-158 : te le maneggia [queste cose
; comportarsi dissennatamente. giusti, i-158 : quella civetteria semi-bacchettona...
-per estens. pappagorgia. bocchelli, i-158 : posava triplice gorgia e robusta ganascia
che dal capo discendono. michelangelo, i-158 : i'ò già facto un gozo
è gracile e duro. pascoli, i-158 : s'intendevano, i due vecchi,
contenuto politico e sociale. giusti, i-158 : dai vani lamenti d'amore passai,
; zavorra. fr. martini, i-158 : l'acqua la loro piana faccia levando
era pantano oppur grillaia. arici, i-158 : puoi sull'aride stoppie e le
guardaroba di cesare appiccate. marino, i-158 : i superbi edifici de'palagi, i
/ e mal guardato. arici, i-158 : del ben guardato pecoril lontano /
foglie de l'orto suo. arici, i-158 : del ben guardato pecoril lontano /
sotto i suoi passi. emiliani-giudici, i-158 : fino allora era uso chinarsi tremando
-anche al figur. papini, i-158 : finalmente la grande stella s'inardì e
, dichiarazione di fòro. pallavicino, i-158 : non poterne esser giudice la dieta per
- anche al figur. palazzeschi, i-158 : taluno di essi, solamente dopo che
dolori, alle avversità. nardi, i-158 : si conosceva molto debole e incostante
una persona). massaia, i-158 : dopo che l'ebbi presa [la
che inforna il pane. deledda, i-158 : sua madre era una infor- natrice
è diverso dal reale. montale, i-158 : non ho conosciuto scrittore più di lui
e non scartare. buonarroti il giovane, i-158 : -carte in tavola -a voi
uficio dell'amara vita? beccuti, i-158 : misero me che tardi gli occhi apersi
verme piatto, platelminto. vallisneri, i-158 : per 'verme lato'dunque intenderemo per
forte / ad uno abete. nardi, i-158 : con minaccie e parole vituperose lo
delle stesse primissime verità. pascoli, i-158 : vedendo, pochi mesi sono,
a moversi. ferd. martini, i-158 : da lontano è naturale che tutto
rattenuti, al sommo bene. lemene, i-158 : ahi, tirsi sventurato, /
; ufficio di giudice. boccalini, i-158 : per guardar la pudicizia della libertà
al buio odono e cantano? caro, i-158 : o che seduttore, che mago
- anche con metonimia. vasari, i-158 : i colori maninconici e pallidi fanno
, inefficace; inefficiente. latini, i-158 : mi disse immantenente, / che guelfi
scarseggiare. cravaliz [gómara], i-158 : creporono dodici cavalli per quelle montagne
mani di cavalieri. caro, i-158 : per questa altra man di sonetti
soppiatto, sotto banco. delminio, i-158 : l'arco celeste con mercurio: per
manrivèscio guglielmo rappicca. berni, 6-15 (i-158 ): un man rovescio in quel
fornicazione è sempre adulterio. massaia, i-158 : la confessione, cari miei,
si convenia com'elli era. ottimo, i-158 : ercule tirò cerbero per la coda
m'udissi. g. averani, i-158 : marziale... chiama [la
d'ardere i giovani. ottimo, i-158 : ercule discese in inferno colla mazza
il crudo colpo suona. michelangelo, i-158 : la barba al cielo e ila
occorre, farò da menarrosto. dossi, i-158 : lì principiò a narrare..
suonon, canton tuttavia. giovio, i-158 : gli turchi entrorno mescolati nel bastione,
come una pelle di serpente. gozzano, i-158 : i suoi compagni sono: una
sfumatura affettiva). tasso, i-158 : studio le mie ore: il resto
-sconfessare, smentire. pascoli, i-158 : a me fanciullo si diceva che quel
del busto. parini, giorno, i-158 : cessi 'l cielo pero, che in
mortali spade. foscolo, gr., i-158 : poi che dome / aveale [
colui di vita tolto. tortora, i-158 : mostrarono [gli svizzeri] di reputare
conclusione, recusò di venirvi. caro, i-158 : per questa altra man di sonetti
come delle loro amate. tasso, i-158 : io m'ho fatta veder da tre
al fin d'esto sentiero. ottimo, i-158 : allora ercule discese in inferno colla
probabilmente del primo cinquecento. pascoli, i-158 : s'intendevano, i due vecchi,
in apparenza negato. caro, i-158 : già non si sente altro che celebrare
van fuor di quel quartiere. delfico, i-158 : le risoluzioni per tribù, dette
una pittura). vasari, i-158 : così nella pittura si debbono adoperare
e nell'eroica operosità. verga, i-158 : egli sarebbe rimasto impassibile con quella
e macigni. g. capponi, i-158 : come barbara e più audace [l'
, inanellata et irta. cusano, i-158 : quella selva di peli orrida e scura
conoscono che nella fama. siri, i-158 : benché questo onorevole ostracismo recasse estremo
di breme, conc., i-158 : vista la gran fortuna del caleidoscopio
uso antifrastico: punizione. massaia, i-158 : nel mio paese si conservava la castità
parolette, anzi menzogne. gozzano, i-158 : non ricco, giunta l'ora di
tra i due litiganti. serao, i-158 : in fondo al cuore, il vecchio
dovesse affrettare il passo. tortora, i-158 : avendo gli svizzeri sollecitato il passo
accordo involge pasticcio e impostura. giusti, i-158 : non so quali pasticci politici avrei
di buona speranza. a. verri, i-158 : errava faone nel vasto pelago lungi
, una dottrina). caro, i-158 : vuol che la sua dottrina, la
ispirazione poetica). verga, i-158 : ogni idea nuova che gli picchiasse nella
invidia all'indolenti baiadere. baldini, i-158 : s'appiedò la cavalleria, i bersaglieri
fa. bemi, 6-15 (i-158 ): un man rovescio in quel fianco
d'orpello scendenti sui seni. boine, i-158 : il mago che arriva nuovo tutta
, pomposo e bello. baldi, i-158 : sopra un superbo assiso e gran
fargli onoratissimi / portamenti. tortora, i-158 : il principe veniva per dolersi col
l'onestà passi in bordello. sergardi, i-158 : versi tali farò che galla istessa
sulle lettere. stampa periodica milanese, i-158 : la spagna e la gallia perdettero quasi
essere da lei corretto. delfico, i-158 : i comizi centuriati davano la referenza
merita la sua preponderanza. delfico, i-158 : i comizi centuriati davano la preferenza
nostri porti è prodigiosa. ibidem, i-158 : il linguaggio francese s'insinuò nel nostro
, che parole profumate! tasso, i-158 : orsù, gli scriverò dieci righe o
un sorriso di pronuba. morante, i-158 : non fosse stato per l'orgoglioso
parlato vituperosamente del conte. guicciardini, i-158 : alle genti venete... era
, fortunatamente. stampa periodica milanese, i-158 : diviene presso gli sconsigliati giovani una
sbadataggine, trascuratezza. latini, i-158 : guelfi di fiorenza / per mala provedenza
/ violette come le prugne. gozzano, i-158 : quando la casa dorme, la
-rifl. francesco da barberino, i-158 : undeci son quelle cose che fanno
) iù ricercata. g. capponi, i-158 : poi nel dodicesimo secolo a forma
). valerio massimo volgar., i-158 : la disciplina della guerra abbisogna d'
, sonare? a. verri, i-158 : il piacevolissimo refrigerio delle acque d'
e colla pelle smorta. cusano, i-158 : quella selva di peli orrida e
a chi fai tanto male! giovìo, i-158 : perché il fato non voleva che
testa ricciuta arrovesciata all'indietro. gozzano, i-158 : quando la casa dorme, la
. prov. stampa periodica milanese, i-158 : il riedificare da capo non è
verme che fa ribrezzo. serao, i-158 : don gennaro... toccò una
istituzionale a un governo. nardi, i-158 : furono... dette esamine,
malleabile. 1. nelli, i-158 : rimpastare il marito babbeo; disfar la
alquanto dispiacere. stampa periodica milanese, i-158 : qui il racconto finisce non senza
poco a poco rinculava. giovio, i-158 : s'imbatté in una imboscata di gente
bellezza, in me tormento. cusano, i-158 : ti radi il volto ed a
delle risoluzioni prese dal corpo. delfico, i-158 : le risoluzioni per tribù, dette
universo si pinga. stampa periodica milanese, i-158 : volle... il bettoni
. guido delle colonne volgar., i-158 : pregaolo multo che le devesse piacere de
penitenzia. guido delle colonne volgar., i-158 : pre- gaolo multo che le devesse
roma). soffici [in lacerba, i-158 ]: inutile descriverti, vero?
lasciarlo in disparte. bellincioni, i-158 : per oggi fatelo romito, / come
sole) o dissolverle. cusano, i-158 : ferro, per me felice oltre misura
di saina viti. fanfani, i-158 : 'saina': dicesi comunemente da'contadini
una persona). boccalini, i-158 : i tre inquisitori di stato,.
l'ottima salsa delle vivande. baretti, i-158 : credo che oggi avrò dalla posta
fu mai mosso! d'annunzio, i-158 : salve, o regina, iddia di
al sole. m. ricci, i-158 : cominciorno... a convertire molti
vene sopra la tua tempia. gozzano, i-158 : le mine che già seppero il
riusciva durissimo. arti e mestieri, i-158 : onde seccare il 'lapis'quando sarà
su la tua vita. marini, i-158 : sopra di me sola scarichi il cielo
bruttò con mortali toschi. ottimo, i-158 : ercule tirò cerbero per la coda e
convenuta a qualunque verità. lamenti storici, i-158 : potenti doctori trapassava / de tanta
sostant. l. bellini, i-158 : in manco assai che in un punto
un mal vestito di gennaio, è un i-158 : friabili come la scorza vecchia del serpente
i vicini tesori. c. gozzi, i-158 : aveva da noi la scrittura d'
logica e della filosofia. beltramelli, i-158 : le avversità non fiaccarono l'arditezza
e v procede. rinaldo degli albizzi, i-158 : andrete a lucca e sarete alla
questo mal seduttore! ». caro, i-158 : oh che seduttore, che mago
letter. semidio. d'annunzio, i-158 : salve, o regina, iddia di
spezierie, cioè nomi di speziealberti, i-158 : per certo questi dì serotini fanno a
aquilon la rosa. g. averani, i-158 : la sferza era il tormento più
fortunale. gius. sacchi, i-158 : la reale famiglia venne distribuita in
ragazze erano sgargianti e rumorose. bacchetti, i-158 : corrado era sgargiante come un girasole
scopo di beneficenza. g. manganelli, i-158 : porto gli occhiali. studio il
dal singulare patrone nostro? porcacchi, i-158 : sopragiunsero lettere al re da tiridate
corretti overo prolungati. b. cerretani, i-158 : sospeso- no la leggie de'luchesi
gaglioffi se la fecero. ojetti, i-158 : dai venditori di libri vecchi non
; privilegio. b. cerretani, i-158 : uscì questa signoria che stette novembre
offensori. catzelu [guevara], i-158 : degna di lode è la medicina,
mario. guido delle colonne volgar., i-158 : pollidoma se non potte defendere,
una superficie perfettamente piana. bellori, i-158 : il qual piedistallo con gli ordigni fu
qualcheduno più povero di lei. pascoli, i-158 : oro con oro cambiavano: non
fra persone in disaccordo. cavour, i-158 : sia in francia che in inghilterra ed
d'indole cavillosa. caro, i-158 : un sofista, dicono, un filosofastro
arsi. ulloa [guevara], i-158 : degna di lode è la medicina,
trionfale. soffici [in lacerba, i-158 ]: a proposito del nome e della
aver colto nel segno. palazzeschi, i-158 : emise un grido stonato e abortito,
valore enfatico). rovani, i-158 : il tenore amorevoli era pentito e strapentito
provare un'acuta sofferenza. marini, i-158 : « sentomi », disse, «
prolungato. soffici [in lacerba, i-158 ]: quella mattina, guardando più da
assol. b. davanzati, i-158 : dicendo aver gran bisogno gli esercitid'essere
e poste in tavola. fagiuoli, i-158 : a tavola mi piglio in primo
origini degli dei. patrizi, i-158 : i poemi de'fatti di alcun dio
vestì la tonaca francescana. de amicis, i-158 : « a voi, » diceva
buona testa. ulloa [guevara], i-158 : degna di lode è la medicina
marcomanni. b. davanzati, i-158 : nel principio di quest'anno druso di
. il vino). mazzei, i-158 : a santa maria nuova ho cerco:
dai tempi alle nazioni. giuliani, i-158 : schivi di moltiplicar le parole, quasi
idea d'un popolo coltivatore. delfico, i-158 : le risoluzioni per tribù, dette
arbitrio loro i comizi tributi. delfico, i-158 : delle tre maniere intanto, nelle
affare. documenti della milizia italiana, i-158 : lui debbe... servire alla
ho incominciato a vivere presto. serao, i-158 : parascandolo conservava il suo sorriso di
non coatto. b. davanzati, i-158 : soldati di buona voglia esservi pochi.
connotazione affettiva). alberti, i-158 : troppo bene a noi vecchiacciuoli ogni piccolo
senza farsi notare. batacchi, i-158 : della dea sulle guance bianche e rosse