so quale loro canzone. idem, i-157 : senza degnarmi di stancare il polmone ad
con vivacità di colori. vasari, i-157 : questi colori son messi in opera accesamente
come una spada sottile. panzini, i-157 : e questa tristezza si acuiva maggiormente
non fosse e rasciutto. caro, i-157 : questo, ch'era castello, ora
sogno e ciancia. b. davanzali, i-157 : finse amarla d'amore; e
intendere in più sensi. tasso, i-157 : prego dunque vostra signoria illustrissima con
loro le penne maestre. panzini, i-157 : la morale, la pedagogia, in
'capo di mercanzia '. panzini, i-157 : tuttavia la virtù, la bontà
uso sinceramente da socrate. giusti, i-157 : le madonne laure che incontrai in
, che siate contento. tasso, i-157 : questo episodio... mi servirebbe
cornuto. bandello, 1-15 (i-157 ): ma essi cercavano l'un l'
barcollamento; caduta. caro, i-157 : or su, cigni e fanelli,
i sopravvegnenti. capellano volgar., i-157 : adunque, a nessuno è ingiuria,
berta rossa). caro, i-157 : or su, cigni e fanelli,
tu per tu. b. davanzati, i-157 : bisticciando [druso] a sorte
dial. tartaruga. caro, i-157 : or su, cigni e fanelli,
poco di terra e borra. caro, i-157 : in questo palo s'infilzò la
. r. degli albizzi, i-157 : conchiudemmo l'accordo, e datoli
: passionale, carnale. boccalini, i-157 : molte volte meglio era dissimulare i
del sai d'inghilterra. monti, i-157 : a forza di cassia, della quale
da un pericolo). boccalini, i-157 : molte volte meglio era dissimulare 1
cadevon le saette a centinaia. caro, i-157 : allor gli fur d'intorno a
una esitazione di festevolezza. boine, i-157 : questa individualità può vivere, ripetersi
. di breme, cotte., i-157 : questo individuo non è senza pratica del
canutezza ci viene a ferire. batacchi, i-157 : lachesi e cloto avean la cuffia
vergogna della misera cupigiustizia. campanella, i-157 : le colpe di natura...
di terribil comete. simone della tosa, i-157 : in quest'anno di settembre apparve
volgarmente benedetto. dizionario di sanità, i-157 : si riconoscono le convulsioni dal polso serrato
sanno dar corpo. c. gozzi, i-157 : per dar maggior corpo alla disseminazione
a strati spessi. vasari, i-157 : quando questi colori son messi in opera
ecc.). pascoli, i-157 : provava lo spasimo del passato non
grazia e al bene. marino, i-157 : non è cosa tanto santa ch'ella
te non di èro. alfieri, i-157 : almen del ciel placar potessi io l'
ci tragge a stento. l'aurora, i-157 : deh piangete meco le tristi vicende
facoltà di prendere deliberazioni. ottimo, i-157 : pongonsi questi serpenti intorno delle tempie
a roma. capellano volgar., i-157 : alli miei servizi deputato vi siete.
deriva e nasce. l. bellini, i-157 : perché base son della pittura /
dal fiume d'arno. getti, i-157 : non essendo quel mezzo nel quale
monaci facevano pubblicando indulgenze. marino, i-157 : l'avarizia, vizio detestabile ed indegno
un'offesa per me. bocchelli, i-157 : dovette fuggire turandosi gli orecchi a
parte del presto giovanni. boccaccio, i-157 : poi dicendo ad essa che me
d'amore. a. verri, i-157 : nelle tavole dipinte un occhia perito
disattento ed ignorante copista. arici, i-157 : ma i numi indarno or pregherà
.. ci lega? pascoli, i-157 : raccontano che si facesse portare solo
ci insegna le consonanze. vasari, i-157 : l'unione nella pittura è una
cadere in un altro maggiore. idem, i-157 : po- temo dire, che megera
insieme di quantità isolate. gélli, i-157 : come è, verbigrazia nella quantità discreta
parte delle classi basse. gioberti, i-157 : lo scisma morale che divide i soprani
, riparar dovea. l'aurora, i-157 : oh cincinnato dittator immortale! pascoli
giorno sarà / domenica. baldini, i-157 : in questi giorni che i paesi del
tuoi errori a ognuno. marino, i-157 : non dona sforzata dalle importunità delle
costan di molti ducati. baldi, i-157 : io chiesi che volesse un avvocato
repentino, fulmineo. baruffaldi, i-157 : queste son piaghe incurabili, / piaghe
/ sul limite del bosco. bacchetti, i-157 : dovette fuggire turandosi gli orecchi
più autentico. a. verri, i-157 : niuno potrà mai invero così energicamente
sciolto e sempre esente. beccaria, i-157 : il ridicolo dipende da un certo raffinamento
fossero pervenute. lorenzo de'medici, i-157 : né cerco altro, o per altro
due evasi dalla prigione sociale? pascoli, i-157 : raccontano che si facesse portare solo
quasi dell'indegno d'uomini. baldini, i-157 : ceravamo un po'dati a credere
così fabuleggiano i poeti. biringuccio, i-157 : l'han chiamato [l'argento vivo
miri, faccia invetriata? pananti, i-157 : diss'ei, quante paure / voi
la plebe delle stelle. zanella, i-157 : rota la terra: obbedienti al sole
di là l'immagine. serra, i-157 : anche le cose migliori, a leggerle
. le fenici hanno sfratto. caro, i-157 : or su, cigni e fanelli
giunge al mestier delle armi. pallavicino, i-157 : mal combatte colui che si lascia
, spettrale, evanescente. serao, i-157 : tutto il fantomatico corteo degli spiriti
stordito per più giorni. verga, i-157 : -gli hanno portato via la madre,
che rammenta una fascia. vallisneri, i-157 : una lunga fascia uscita dalle intestina,
-per simil. gioberti, i-157 : lo scisma morale che divide i soprani
presso l'ara maggior. pascoli, i-157 : di lui tutti sanno, anche
legge). rinaldo degli albizzi, i-157 : come appare per li detti capitoli
sua fierezza? valerio massimo volgar., i-157 : in quella medesima provincia quinto fabio
discorsi limpidi e filati. verga, i-157 : le idee non gli venivano nette e
le animelle. giovanni da uzzano, i-157 : bologna à raro di danari,
nel dire ah'improvviso. gioberti, i-157 : niun popolo può fiorir d'industrie
città con alcune ruote. vallisneri, i-157 : credette un giorno d'essersi scaricata,
(una sostanza). biringuccio, i-157 : l'argento vivo è un corpo di
attraendo l'acqua del bacino. pananti, i-157 : dolcemente andavam, quando sentissi /
fichi fiore alla forfecchia. caro, i-157 : a questi panioni / restar bruchi
quella formale dell'impero. pascoli, i-157 : era, se si vuole, l'
. -figur. caro, i-157 : la gran torre di vetro, ove
fior fiore. giovanni da uzzano, i-157 : il forte de'comperatori sono genovesi
del figlio ubediente al padre. lanzi, i-157 : niuno però può negare che il
mostravo una fortezza inespugnata. moravia, i-157 : la vita di tullio rassomigliava ad
fermezza. valerio massimo volgar., i-157 : la necessità è efficacissima fortificatrice dell'
'l franguèllo e 'l passerino. caro, i-157 : allor gli fur
roteavano la pupilla smarrita. verga, i-157 : la superba cavalla vaiata...
cristo. valerio massimo volgar., i-157 : più gravemente punìe li romani che
in pelegrinaio. giovanni da lizzano, i-157 : il forte de'cherici ch'hanno i
uscir fuora. fr. martini, i-157 : quando sopr'alcun'acqua mulino far vorremo
frutti della predicazione. parini, giorno, i-157 : nuove così venner delizie, /
aggruppare le idee stupenda. boine, i-157 : laddove la perfezione, la compiutezza dell'
- anche per simil. gelli, i-157 : non essendo quel mezzo nel quale consiste
a la predica. m. ricci, i-157 : il santo padre sixto quinto concesse
rigurgitante; ben fornito. caro, i-157 : in questo palo s'infilzò la botta
, debilitato, tarato. serao, i-157 : era un colorito malaticcio, a strie
amoroso. a. verri, i-157 : non vi sono, io credo,
meriggio innoltrarmi umil cantore. gozzano, i-157 : pensa /... / banchetti
brividire. baruffaldi, i-157 : altro specchio abbrucia e incenera /
come in vero papa. ser giovanni, i-157 : io mi maraviglio forte di voi
quale io ve la mando. gozzano, i-157 : totò ha venticinque anni, tempra
seguirebbe un assurdo incomportabilissimo. saraceni, i-157 : parve indegnissima cosa a gli romani
del suo disiderio. b. davanzali, i-157 : non essendo cosa che donna privatasi
della beatitudine di dio. campanella, i-157 : per te non s'annulla /
novo al mar crudele. marini, i-157 : il misero turcomano, per le tenebre
ingombrano e d'ardori. arici, i-157 : prima e salutar legge ti sia
e 'nsanguinando il piano. boccaccio, i-157 : nel cospetto di biancofiore...
diconsi 'cationi '. marinetti, i-157 : profumo ozonico delle forze elettriche labiali.
, tetro, cupo. siri, i-157 : una continova apprensione della morte..
differiva continuamente il matrimonio. monelli, i-157 : un momento di irresolutezza: ed
disiderava. giuseppe flavio volgar., i-157 : erode, poi ch'el figliuolo
, un animale). siri, i-157 : li medici, che tennero molte consulte
lo stesso, o peggio. pascoli, i-157 : anche scrivendo l'italiano, egli
: esserci grande abbondanza. bellincioni, i-157 : egli ha lettere di là da le
indigeno. ulloa [castagneda], i-157 : se questi lascari si portano bene
lascarino. ulloa [castagneda], i-157 : hanno i re cento mila cavalli
guardia con furibondi latrati. gozzano, i-157 : s'ode un latrato e un passo
affaccendamento, armeggìo. fagiuoli, i-157 : era un spargere il fiato all'aure
morale o affettiva. boccaccio, i-157 : pregai il re, mio naturale signore
cattiva. s. bernardino da siena, i-157 : in sur uno di quelli letticciuoli
la ragione. lorenzo de'medici, i-157 : ho in odio chi mi spoglia /
quali possono dare libera esecuzione. delfico, i-157 : vi debbono essere regole, acciò
co'loro tristi consigli. emiliani-giudici, i-157 : se malcautamente aveva violato il primo
corna). bandello, 1-15 (i-157 ): i dui amanti si trovavano di
con acqua). ramusio, i-157 : tornammo a fare del mazzamuro,
trasparente tra due corteccie. baruffaldi, i-157 : altro specchio abbrucia e incenera /
di sopra / improvvisa mefite. arici, i-157 : prima e salutar legge ti sia
. trasformarsi in metallo. biringuccio, i-157 : il qual composito [l'argento vivo
che sia avanzato. ser giovanni, i-157 : questo non è vero: e colui
ché io ispasimo di sete. ramusio, i-157 : uno pezzo innanzi avevamo cominciato a
il poco et il troppo. gelli, i-157 : quel mezzo nel quale consiste la
di ceci e venti sparagi. getti, i-157 : il sei... con
montante co'suoi tre colori. gozzano, i-157 : pensa migliori giorni la villa triste
dietro al fasto occulti. tommaseo, i-157 : il mondo vile in ebrie /
un suono). giraldi cinzio, i-157 : l'ariosto... tolse dalla
gran petrarca suona. giraldi cinzio, i-157 : furono... più molli queste
(un libro). zeno, i-157 : scrisse egli [ravano de'caresinf]
di nuovo. buonarroti il giovane, i-157 : -dunque la prima carta sia la mia
dell'ambizione. b. tasso, i-157 : lodata castità, non già da
. dimin. nanerèllo. caro, i-157 : venga di quelli alati nanerelli / un
scamente il semplice lombardo. sercambi, i-157 : si levò in pisa una setta
e nominatamente nelle poetiche. leopardi, i-157 : credeva certo che i miei pochissimi
più valore iperbolico). caro, i-157 : la gran torre di vetro..
avvedutamente l'error di pietro. monti, i-157 : mi sono note per altra parte
, n. orenzo de'medici, i-157 : uno augelletto o semplice animale,
li strumenti da navicare. bellori, i-157 : settantacinque erano i cavalli, i quali
. marinetti, i-157 : profumo ozonico delle forze elettri
su l'europa incatenata. pascoli, i-157 : egli era veramente un antico, un
panataria, da la caneva. ramusio, i-157 : volle... che li
alta impresa è parco. baldi, i-157 : nell'usar voci è la tua musa
-rassomigliare. francesco da barberino, i-157 : undeci son quelle cose che fanno
assisa. foscolo, gr., i-157 : spontanee s'aggiogarono / alla biga
a nozze', sposato. massaia, i-157 : noi non abbiamo confessore, perché
pieno di molte misericordie. rinaldeschi, i-157 : perdonatore quanto all'effetto e come
qui m'ha fatto muto. zeno, i-157 : scrisse egli latinamente...
sempre giovevole e conferente. testi, i-157 : già per sereno ciel volo fiorito /
il punge. a. verri, i-157 : non vi sono, io credo,
indulgenza plenaria. m. ricci, i-157 : il santo padre sixto quinto concesse
e interpretato. soffredi del grazia, i-157 : perciò che questo verso è ponderioso
son del ciel le strade. savonarola, i-157 : lieva via,...
tar maggiore. breme, conc., i-157 : un medico (filosofo ravveduto)
pregna la corteccia d'umore. soderini, i-157 : di primavera sono tutti gli arbori
è una gravissima pena. alberti, i-157 : questo suo male verso la sera il
in epicuro. stampa periodica milanese, i-157 : tali presentimenti non appartengono che ad
in matrimonio. b. davanzati, i-157 : non essendo cosa che donna privatasi
d'avanzo. r. borghini, i-157 : più modi si ricercano da'principianti per
del suo valore? b. davanzati, i-157 : non essendo cosa che donna privatasi
l'altre non à pare. savonarola, i-157 : la prima proprietà del cattivo cittadino
semplice cioè puro. capellano volgar., i-157 : voi per la vostra autorità giudicato
parlò in cotal guisa. baruffaldi, i-157 : o querele, o pianti altissimi,
con passione e competenza. baldi, i-157 : damon, tuo figlio è negli studi
silenzio e l'ombra. fantoni, i-157 : deh! almen col suon della
piccola pialla. giuliani, i-157 : lo sbozzino (sgrossino) a ferro
cose pari e somiglianti. varano, i-157 : perché, se scritto in ciel era
e di mentiti fregi. papi, i-157 : in così dir dappresso / ei mi
. a. f. doni, i-157 : che storpiamento ha'tu fatto al povero
pensiero. breme, conc., i-157 : un medico (filosofo ravveduto) ha
al moto interiore stesso. fanzini, i-157 : era il vostro buon senso, era
farmaco. catzelu [guevara], i-157 : ordinate le ricette che comandate darci
delle genti. stampa periodica milanese, i-157 : egli [il vico] prende
giuridica, legge. delfico, i-157 : vi debbono essere regole acciò l'espressione
resina. cravaliz [gómara], i-157 : quel paese è molto ricco, di
-con riferimento a dio. savonarola, i-157 : dio fa resistenza alli superbi e valli
chiesa romana i socotorini. leopardi, i-157 : credereste che questa lettera, invece di
mal rancontro. m. adriani, i-157 : quando vanno fuori [le vestali]
sminuzzata). arti e mestieri, i-157 : modo di triturare il lapis lazzuli
di questo quella signora. emiliani-giudici, i-157 : se malcautamente aveva violato il primo
g. m. cecchi, i-157 : l'uom saggio a tutto sa trovar
-battente di un'imposta. giuliani, i-157 : quando s'ha a lavorare un ripiano
navale. giuseppe flavio volgar., i-157 : erode, poi ch'el figliuolo
e come morte stanno. soderini, i-157 : di primavera sono tutti gli arbori
anni e risuscitava tutto. pascoli, i-157 : insomma egli viveva di cose svanite,
-non mantenere le aspettative. gozzano, i-157 : la vita si ritolse tutte le sue
immortale nulla sia proporzione. caviceo, i-157 : tal fu della revelante ombra l'
romanza da camera. de marchi, i-157 : ho studiate le romanze che mi
4. dimin. rosicchiolo. i-157 : 'rosicchiolo': crosta di pane secco.
fanfani, fanfani, fanfani, i-157 mani, i-499: un giorno era
. tose. rosolare. fanfani, i-157 : 'rosolire': per rosolare è di uso
decadimento e di rovina. pascoli, i-157 : egli era veramente un antico, un
un suino). fanfani, i-157 : 'rucio': lo dicono i contadini pistoiesi
il grufolare del maiale. fanfani, i-157 : 'rucio': lo dicono i contadini pistoiesi
ciocca di capelli aggrovigliati. fanfani, i-157 : 'ruffellov: dicesi pure ad una ciocca
il lavoro sarà fatto. fanfani, i-157 : 'o di raffi o di raffi':
poco meno delle rafole. fanfani, i-157 : 'rufola': così chiamasi volgarmente la talpa
spostando oggetti o camminando. fanfani, i-157 : 'rufolare': lo stesso che rumicciare,
segno di rabbia. fanfani, i-157 : 'rugginare': fare atti di rabbia stizzosa
irascibile e collerico. fanfani, i-157 : 'ruggino': dicesi nell'uso comune a
presi sospetto fossero ladri. fanfani, i-157 : 'rumicciare': così chiamasi quel piccolo
inoliato con olio novo. soffici, i-157 : a lavoro terminato ne avevo in compenso
di sanar l'inferme genti. redi, i-157 : egli è cosa necessaria necessarissima che
amorevolezza mostrata a tutti. m ricci, i-157 : il santo padre sisto quinto concesse
o potere. a. cattaneo, i-157 : quei satraponi del governo e quei
augel la fame. d'annunzio, i-157 : la luna da l'ampia ala distesa
mosse verso quella parte. betocchi, i-157 : i bambini / e i vecchi mangiano
la grossezza del legno. giuliani, i-157 : lo sbozzino (sgrossino) a ferro
fazioni ministeriali, l'impiego. bacchetti, i-157 : egli si persuase...
carte eliminate. buonarroti il giovane, i-157 : -scarto un quore. / -
lino il caro essempio? guidi, i-157 : né d'oitor, né di pena
aggia tutta gente. soffredi del grazia, i-157 : lo verso è questo: 'chi
dar foco senza scottarsi. pascoli, i-157 : vecchio era e solitario, e
iscenza. catzelu [guevara], i-157 : medico di valenza, veste lunga e
scorza del cat- tolicismo. panzini, i-157 : io pretendeva che voi vi spogliaste
vecchia casa, a volte stieri, i-157 : onde sapere se il liquore in discorso
, non è da scriverla. pascoli, i-157 : anche scrivendo l'italiano, egli
per difendere gli specchi. giuliani, i-157 : quando s'ha a lavorare un ripiano
carattere politico o esistenziale. guerrazzi, i-157 : voi vedete da per voi quali orribili
accademia di 'sedere pubblicamente'. cavour, i-157 : nei casi ordinari il parlamento deve
gioia ogn'altr'amante. cusano, i-157 : nel tebro andrai, fra tante moli
mangiare che parcamente alla sera. cavour, i-157 : si consideri inoltre che vi sono
e pan arso con aglio. caro, i-157 : con un buon rampollo / gli
che vi arrivano. stampa periodica milanese, i-157 : marino falieri, che avea toccato
lacrime. a. l. moro, i-157 : parmi bene d'esser erede della
fatto in qualche lavoro. giuliani, i-157 : quando s'ha a lavorare un ripiano
fa con la sfondarola. giuliani, i-157 : delle spondarole ce n'ha un'infini-
, noia, tedio. dossi, i-157 : « no; non è forestiera »
mi parevano cose smorfiose. pananti, i-157 : senza farci posare il piè sul suolo
al guado del giordano. monetti, i-157 : mi incontro con casagrande e andiamo insieme
con se medesimo. pascoli, i-157 : vecchio era e solitario, e schivava
dalla realtà circostante. fagiuoli, i-157 : tutti eran sordi e con morsi canini
remedio il suo mal vede. cusano, i-157 : del pensier dibatto l'ali /
. a. l. moro, i-157 : se la di lei saviezza potesse suggerirmi
anche a notevole distanza. vasari, i-157 : chiamansi scorti di sotto in su perché
un albero). papi, i-157 : o vaga pianta, /..
trita. ulloa [barros], i-157 : cominciò a caminare per la costa in
di una grave preoccupazione. mazzei, i-157 : guido è stato in villa piu dì
e con valore awerb. giuliani, i-157 : oh ce n'ha a segnare!
mondo. a. l. moro, i-157 : io appoggio il mio studio su
/ il bramato conforto. cusano, i-157 : roma sembri animata a più d'un
come loro. bandello, 1-15 (i-157 ): ella, che era di spirito
beni delle guido delle colonne volgar., i-157 : lo re menelao e lo re rechiese
le mani all'altare spoglio. gozzano, i-157 : pensa... /..
particella pronom. periodici popolari, i-157 : adesso l'agricoltura ha subito un
cittadine. la mano. soldati, i-157 : stava per spirare. lo scoppio di
sollevò a poco a poco. landolfi, i-157 : la cornetta fuori continuava a squillare
letterari stabilimenti. breme, conc., i-157 : una società di gravissime persone.
se lo staccan più. leopardi, i-157 : credereste che questa lettera, invece di
duol, ma grida piano. baruffaldi, i-157 : o uerele, o pianti
. -sgrossare. giuliani, i-157 : volendo strappare il legno forte, usiamo
(uno stivale). landolfi, i-157 : portava grandi stivali di cuoio lucido con
un indumento bagnato. ventura rosetti, i-157 : pigliate li vostri guanti bagnati dentro
piuttosto infernale che paradisiaco. beltramelli, i-157 : sulla porta erano ritti, sogguardando e
umano al servigio divino. delfico, i-157 : il dritto di suffragio costituisce..
si considera superata. pascoli, i-157 : egli era veramente un antico, un
una prop. subord. tortora, i-157 : caminarono a far sburrare negli orecchi di
mille mali tutti immaginari. flaiano, i-157 : ci sono le due 'svaporate', bil-
castiglione e d'ascoli. gioberti, i-157 : fin qui ho discorso dell'unione reciproca
di ludovico il moro. gozzano, i-157 : totò ha venticinque anni, tempra sdegnosa
linea. g. giudici, i-157 : il tempo di uscire dalla fila,
. a. l. moro, i-157 : cautela migliore io non so offerire che
scabie e le ongie tineose. batacchi, i-157 : sulla zucca tignosa e mezzo monda
questa povera nostra travagliata? settembrini, i-157 : questa luce iddio mandò all'anima
scorta la luce loro. cusano, i-157 : roma sembri animata a più d'un
receva tuta. arti e mestieri, i-157 : prendi la polvere di lapis triturato e
liquore són saturate. d'annunzio, i-157 : ella da el sen turgente la figlia
grazia nel disegno. vasari, i-157 : l'unione nella pittura è una discordanza
che ho usato in esso. pascoli, i-157 : anche scrivendo l'italiano, egli
sostanze combustibili. baruffaldi, i-157 : non fu solo il siracusio / eccellente
, cioè de'danari. sercambi, i-157 : per cominciamento rubònno alcuni uzorieri,
le nuvole). giuliani, i-157 : così non vi diranno mai imbarcadero,
ed ai liquori francesi. soffici, i-157 : nella nostra cantina abbondavano...
per uso de'bestiami. soffici, i-157 : seduto su quella stanga, con un
noi porria pensar la mente. boccaccio, i-157 : io, risapendo queste cose,
e molto letaminata. b. davanzati, i-157 : ammazzarne tanti insieme non si poteva
da tutto il popolo. delfico, i-157 : vi debbono essere regole, acciò l'
, squallido, disabitato. caro, i-157 : questo, ch'era castello, ora
verun pelo o segno bianco. verga, i-157 : il puledro zaino, rimasto orfano
connesse alla vecchiaia. bianciardi, i-157 : non scherzavano affatto quelli della 'fiera dei
. venditore di cipolle. cardarelli, i-157 : vinattieri, oliaroli, cipollari, carreggiatori
maturità). baretti, i-157 : canchero venga a que'pezzi di cielo