per conseguente la fama loro. idem, i-155 : giungendo sopra il siniscalco, sì
accademici. bandello, 1-15 (i-155 ): ma se, come si spera
d'afa all'orizzonte. palazzeschi, i-155 : un giorno di quell'afa estiva sciroccosa
/ passerò i dì sereni. colletta, i-155 : piani terrazzi donde si scuopre l'
la vostra bella impresa. giusti, i-155 : salutatemi gior- gini, e animatelo
/ il collo al petto. idem, i-155 : ordina da mia parte alla massaia
l'arcolaio si ripone. verga, i-155 : ed ei la ricambiava con bei panierini
a trattare l'autore. boccaccio, i-155 : io veggio costui che d'iniquità
arme com'era passato. boterò, i-155 : affrontatosi animosamente co'barbari, ne
entro la volata del pezzo. baldini, i-155 : artiglieri fulminati giacevano dietro i pezzi
eran munite le incrollabili mura. baldini, i-155 : le nostre artiglierie regolavano con una
di età attempata. panzini, i-155 : brutto... e piuttosto avanti
gonna come / un bàmbolo. ojelti, i-155 : una volontà d'ordine e di
pipistrelli. a. f. doni, i-155 : non è bella pazzia ancóra il
/ fuor con lo spiedo. caro, i-155 : vedi c'ha [il gufo]
ant. bitorzolo. caro, i-155 : un altro tuffo, infin che l'
incalzano. foscolo, gr., i-155 : spontanee s'aggiogarono / alla biga
co'nemici manescamente. balducci pegolotti, i-155 : pepe, incenso, e gengiovo,
dalla direzione principale. colletta, i-155 : quei che non capevano nel molo e
. dizionario militare [1847], i-155 : burbale, cassa di legno ferrata
. dizionario militare [1847], i-155 : burbera, macchina di legno con manubrii
in istringhe e in becche. caro, i-155 : tornisi un'altra volta alla caldaia
ant. dissenteria. caro, i-155 : fi fi! che gli s'è
ricalco, ricalcare. vasari, i-155 : appresso, per i dintorni del pezzo
al comune. capellano volgar., i-155 : li buoni debbono dispregiare lo maldire.
bastonare energicamente. berni, 6-6 (i-155 ): a doppio le campane fa sonare
. e al figur. campanella, i-155 : io, teco disputando, vinto e
nondimeno con volto giovenile. campanella, i-155 : senza lutto se fosse, senza
scesi co'loro compagni. ser giovanni, i-155 : aveva messer galeotto un suo soldato
anche al figur. caro, i-155 : o va', caccialo, branco,
da una polpa sugosa. soderini, i-155 : la polpa negli arbori è quello che
; carrucola. caro, i-155 : e 'n fin dalle carruche / lo
i sistemi di medicina. cuoco, i-155 : intanto circolavano per i dipartimenti tutte le
di confidenza per mandarvele. guerrazzi, i-155 : la carta puntata vinse una,
a un cavaliere ». guerrazzi, i-155 : il banchiere era tedesco, barone
. s. caterina da siena, i-155 : nella prima impazienzia perderemo la grazia
ragioni. capellano volgar., i-155 : più agevole sarebbe lo fiume che
per simil. cinguettare. caro, i-155 : vedi ch'ha fuor la lingua,
sanctis, lett. it., i-155 : l'allegoria dunque allarga il mondo dantesco
è d'origine vegetale. pascoli, i-155 : tra scilla e messina,
dal bolo di pasta incandescente. baldini, i-155 : non era più la rovina smisurata
e due in coda. baldini, i-155 : l'orientamento delle colonne d'attacco fu
vene chiare e scure. ojetti, i-155 : seduto all'angolo d'una tomba sopra
con significato scherzoso). campanella, i-155 : senza lutto se fosse, senza senso
e i fatti egregi. soderini, i-155 : altri arbori... s'adoperano
, fissato. sarpi, i-155 : non consentiranno mai che siano ricevuti
, conveniente. albertano volgar., i-155 : nell'esaminazion del consiglio...
o d'acqua molle. sarpi, i-155 : non consentiranno mai che siano ricevuti
ingegno. p. verri, i-155 : sollecitatore mio, la contemplazione dell'
.. dall'altro. campanella, i-155 : io, teco disputando, vinto e
da sperare ». capellano volgar., i-155 : imperciò mi pare che sia da
la mente. capellino volgar., i-155 : a ogni valente uomo basti la
mezzo della foglia. soderini, i-155 : hanno [gli arbori] ancora le
occhio, all'orecchio. vasari, i-155 : situar tonde tutte le figure per vedere
) di polvere bianca. ojetti, i-155 : dalla soglia del cunicolo tra due pietroni
ozio che alle faccende. sarpi, i-155 : non consentiranno che siano ricevuti gli
posta). giovanni da uzzano, i-155 : ancora ti ricordo che tu dia
migliore. -sm. bocchelli, i-155 : egli aveva la tenace umiltà del chiedere
(il tempo). stuparich, i-155 : attendeva che la sofferenza defluisse.
processo di degenerazione. panzini, i-155 : per quelli fomiti di codesta eccessiva
discosterà mai dal verisimile. monti, i-155 : si è pubblicato un editto che,
. distruggersi a vicenda. baldini, i-155 : non era più la rovina smisurata in
populo gli vegga in favore. tasso, i-155 : tra le parti quantitative de la
venirli a parlamento seco. boccaccio, i-155 : volentier vorrei di tale impresa esser
mèl l'aculeo scocca. metastasio, i-155 : ah! mal s'unisce / con
pace. valerio massimo volgar., i-155 : conciò fosse cosa ch'elli fosse
gragnola di colpi. caro, i-155 : forse ha podagre: oh! dàgli
quale glieli metteva in piano. soffici, i-155 : ella disbrigava ottimamente insieme a mia
. di breme, conc., i-155 : un ex-carmelitano della marca, tuttora
bisogni di fiandra. muratori, 5- i-155 : ciò osservato dal poeta, ha egli
a ruminar si posi. menzini, i-155 : altri con man, che a neve
della poesia. a. verri, i-155 : questa ch'io dico ode a faone
e con disdegno. p. fortini, i-155 : ohimè! madonna mia come vi
acque o olii o spiriti. beccaria, i-155 : la terza classe è quella degli
parole espresse distinto ed eccettuato. alfieri, i-155 : forse / tu se'la prima
o più tosto una sola. campanella, i-155 : senza lutto se fosse, senza
pace. foscolo, gr., i-155 : spontanee s'aggiogarono / alla biga
nessun disserra. capellano volgar., i-155 : [voi dite] che avete eletta
delle volte guasti per sempre. marino, i-155 : gl'incitamenti della crapula e della
cittade et al paese. lalini, i-155 : ed e'cortesemente / mi disse immantenente
mille. di breme, conc., i-155 : un ex-carmelitano della marca, tuttora
chi patisce l'emottisi. boine, i-155 : di quando in quando s'assotterrava in
altro dello spettacolo. tasso, i-155 : tra le parti quantitative de la tragedia
i mammiferi). caro, i-155 : ve'come fra le gambe il capo
, epos). tasso, i-155 : con questa parte de la tragedia detta
mandò in sull'erbetta. boccaccio, i-155 : sì forte con la sua lancia
di smanie, si mori. alfieri, i-155 : forse m'han scelto i dei
minore di quindici talenti. monti, i-155 : io so che per far l'estimo
quanto è l'imperio ottomano. marino, i-155 : gl'incitamenti della crapula e della
a far disperar gli amanti. alfieri, i-155 : forse m'han scelto i dei
e non senza fatica. serra, i-155 : certo c'è nella verseggiatura di
vivacità attuale degli oggetti. monti, i-155 : sì è pubblicato un editto che,
in queste falso sapere. leopardi, i-155 : ma la passione di siila, fu
/ l'amai lascivo ancora. baruffaldi, i-155 : vile è l'uom che s'
riconforta allegra e abbella. alfieri, i-155 : signora, il tuo patir,
, letter. it. y i-155 : la figura, dovendo significare non se
sacco di buone ragioni. boine, i-155 : avevo allineato dentro il mio cervello
del vino. l. bellini, i-155 : all'odoristezza egli accompagna / la saporisteria
-dolcezza, indulgenza. roberti, i-155 : la natura è varia; né agguaglia
vendicarsi, siamo tutti fritti. pananti, i-155 : se diamo un urto in quelle
-anche per simil. deledda, i-155 : ti fa male sentir parlare dei tuoi
sentien le corazze sfondare. caro, i-155 : forse ha podagre: oh!
colpi di mazza. d'annunzio, i-155 : o fauno amante di fuggiasche ninfe,
qualche mignatta alle tempie. baldini, i-155 : artiglieri fulminati giacevano dietro i pezzi
, nero come inchiostro. cicognani, i-155 : era il messeri, un bel pasciuto
, di efficienza. baldini, i-155 : non era più la rovina smisurata in
in un suo libretto. moravia, i-155 : questa sentimentalità era tanto forte,.
morte. l. bellini, i-155 : e mille pelle conce e mille fiori
di sé scrisse gabriello chiabrera. serra, i-155 : certo c'è nella verseggiatura di
... settanta galee. balbo, i-155 : vincitor prima, vinto poi,
sogni, / quiete universal. marino, i-155 : gl'incitamenti della crapula e della
. strada. bibbia volgar., i-155 : gira ogni tua greggia, e isparti
partic.: svolazzare. verga, i-155 : girovagavano a stormi [gli uccelli]
offesa o di difesa. baldini, i-155 : le nostre artiglierie regolavano con una
il mare, le campagne? prati, i-155 : che? mi chiedete attonito,
amante all'ultimo godimento. campanella, i-155 : senza lutto se fosse, senza senso
indistinto e intermit caro, i-155 : ma quanto più si tuffa, più
gli ultimi premi altrui riserba. siri, i-155 : in quel disnare andandosi per gradi
uncino. ulloa [castagneda], i-155 : ella va distesa per i lombi
, mi sare'sommamente grato. sarpi, i-155 : lodavano molto il trattar col pontefice
il capo pien di grilli. giusti, i-155 : a volte ho la testa tanto
i pazzi de'farnetichi. caro, i-155 : per guarirlo degli stran- goglioni,
-struttura di sostegno. bellori, i-155 : il ferro di tale imbracatura pesava
poscia con gli altri. guerrazzi, i-155 : né più pensandoci s'imbrancò nella
da prendere meno vento. ramusio, i-155 : portavano le lor vele imbroccade et
brucare. caro, i-155 : tornisi un'altra volta alla caldaia,
, scarabocchiare. caro, i-155 : che più carte non schiccheri o impac-
altri fu sì avara. fantoni, i-155 : tu meco docile nerina impara /
alla morte del vinci. serra, i-155 : severino si è fatto una lingua sua
gittarono a piè d'apollonio. boccaccio, i-155 : marte... sfavillando corse
come se fossero finiti. alberti, i-155 : quanti furono oratori in ogni erudizione
. -figur. papini, i-155 : non dormire. le stelle che impuntiscono
fuori incalcinate e arricciate. vasari, i-155 : quando questi cartoni al fresco o
discorso di questa sorta. leopardi, i-155 : la nostra natura composta di cento passioni
ahimè, cadrà trafitto. mazza, i-155 : tu al ciel fai forza e l'
macchinismo poetico. g. ferrari, i-155 : la fede è... la
- anche al figur. caro, i-155 : ve'come [il gufo] fra
cupidità dell'avere più. savonarola, i-155 : l'amore della carne, come
iddio instantemente e ferventemente. nardi, i-155 : scrisse [il pontefice] alcuni brevi
buon numero, suicidi. gobetti, i-155 : la nuova classe dirigente...
unicamente il manufatto nostrano. boine, i-155 : io sono riconoscente a pochi uomini
-anche al figur. marinetti, i-155 : l'affinità dei due metalli umani solubili
lor s'aggiri intorno! chiari, i-155 : un ritratto sì vantaggioso della persona
in una funebre ipocondria. boriili, i-155 : quando la vena lo abbandonava,
funesta irragionevolezza. g. ferrari, i-155 : la fede... si traduce
delli giuochi scenici. bandello, 1-15 (i-155 ): se, come si spera
stamparla insieme con esso. grandi, i-155 : avendo letto ed attentamente considerata la
esprime la sua fralezza. baruffaldi, i-155 * vile è l'uom che s'addomestica
spargea de'primi fiori. saraceni, i-155 : l'astuto annibaie... aveva
commise la detta opera. alberti, i-155 : ben confesso quella antiqua latina lingua essere
/ per cavarsi il pizzicore. savonarola, i-155 : pigliate le volpi mentre che le
legnio, che appariva poco. soderini, i-155 : i legni bianchi son più teneri
profonde cose di dio. alberti, i-155 : quanti furono oratori in ogni erudizione imperiti
, sconcezza di figure. lanzi, i-155 : paolo iv, per decenza del santuario
. ulloa [casta- gneda], i-155 : ella [la donna] va distesa
. andrea da grosseto, i-155 : anche dei guardare che non parli
parlantina. binduccio dello scelto, i-155 : chi odia la loquacità, distrugge
, animato, esuberante. serra, i-155 : c'è nella voce qualche cosa di
animale). bibbia volgar., i-155 : gira ogni tua greggia e isparti
cultura). bandello, 1-15 (i-155 ): ma se, come si spera
assaggiar tre gran bicchieri. siri, i-155 : in quel disnare, andandosi per
a due persone). montale, i-155 : i due lavorano insieme, a quattro
mani con lui. andrea da barberino, i-155 : allora si cominciò la grande zuffa
un omicidio. francesco da barberino, i-155 : la prima [colpa] e di
. disus. marnatura. lastri, i-155 : gli scrittori dànno vari nomi alle marne
moverà col vivifico lume. soderini, i-155 : il core, la matrice, la
sulle carte. buonarroti il giovane, i-155 : io ho duo fanti, / che
a. f. doni, i-155 : pensa se qualche uno mi vedesse quando
, rimunerare. bibbia volgar., i-155 : disse a lui laban: io troverò
delle sue meschinità piangesse. campanella, i-155 : perché dio fa che ci sia
essa, ed orrida mestizia. colletta, i-155 : le memorie del buon re,
una sorgente di luce. pascoli, i-155 : tra scilla e messina, in fondo
, imperversare, infierire. verga, i-155 : suo padre faceva il vaccaro a ragoleti
nelle sepolture per ornamento. soderini, i-155 : i legni bianchi son più teneri,
di cibi indigesti. siri, i-155 : in quel disnare, andandosi per gradi
istate sulla moda. g. ferrari, i-155 : se il cristiano ammira la fede
7. scarsa rilevanza. serra, i-155 : c'è qualche cosa nei metri antichi
, sudiciume, porcheria. panzini, i-155 : toccare una cosa untuosa, immaginare
nel campo tedesco simulatamente. siri, i-155 : in quel disnare andandosi per gradi
con uso enfatico). beccuti, i-155 : -o dea, quest'alma di pietà
madre. bandello, 1-15 (i-155 ): che dirò poi de la lingua
volte e non fa piaga. baldi, i-155 : bella moglie ha dorindo e pur
che i nervi nudi! soderini, i-155 : hanno [gli alberi] ancora le
di un gruppo sociale. boterò, i-155 : non dormiva intanto carlo martello,
dare un passo nell'isola. baldini, i-155 : l'urto fulmineo contro determinati nodi
/ vitto. foscolo, gr., i-155 : spontanee s'aggiogarono / alla biga
in una costruzione. moretti, i-155 : ha piovuto molto in questi giorni.
profumi. l. bellini, i-155 : quindi all'odoristezza egli accompagna /
questi compagni del rapace gracculo. baldi, i-155 : bella moglie ha dorindo, e
, incomprensibile operazione. mazza, i-155 : altri rattenne in sul dar
all'uomo attuale. biasutti, i-155 : la storia dell'ominazione sembra che
modo incerto; intravedersi. pascoli, i-155 : questo mare è pieno di voci e
non avete ristrette misure. segneri, i-155 : bisogna a tal effetto non curar patria
la farebbe stupire il mondo. vasari, i-155 : i cartoni si fanno per compartire
sostant. ulloa [guevara], i-155 : questo crisippo ancor fu molto dotto
spaventevole oracolo di apolline. patrizi, i-155 : la prima spezie... di
[cesare] grandissimo oratore. alberti, i-155 : quanti furono oratori in ogni erudizione
in atto dalli uomini. panzini, i-155 : la mia mente aveva trovato per
rilievo. xjlloa [castagneda], i-155 : la maggior città di questo regno
gli errori pagani. g. ferrari, i-155 : se il cristiano ammira la fede
raccolto un fresco fior. verga, i-155 : la gnà lia gli cuoceva il
macchie di inchiostro. rovani, i-155 : scrivani colla penna nell'orecchio e i
di spagna. ulloa [castagneda], i-155 : v'è molto oro battuto in
e pareggia quattro tragedie franzesi? mazza, i-155 : de le oltramirabil tue parole /
fiore dell'istesso fuoco. lastri, i-155 : quanto più apparisce [la marna
pedanèus (v. giuliani, i-155 : s'usa il vedano (o pedano
intelletto limitato. l. bellini, i-155 : restan que'tant'altri mila a piè
cattiva. giuseppe di santa maria, i-155 : queste lor opere pie consistono in pellegrinaggi
va l'essercito pennuto. menzini, i-155 : la pennuta ampia famiglia, /
agevolmente è la percossa. baldi, i-155 : se splendi, vetro, il tuo
di prendere una decisione. boriili, i-155 : quel cauto centellinare di musica accompagnava
-scoglio sporgente. pananti, i-155 : attenti, per pietà, navicellai:
, quando glielo chiediate? giuliani, i-155 : i signori si tengono a corto
un pezzo di legno. soderini, i-155 : la polpa negli arbori è quello che
, fio. francesco da barberino, i-155 : ahi con da mal procede /
(una costa). giovio, i-155 : perché de estade ogni marina ha lito
mura di orléans. montecuccoli, i-155 : essendosi senza esercito, o con forze
isperienza provato non abbia. ammirato, i-155 : è così fatta la virtù e potenza
ornamento delle loro composizioni. pascoli, i-155 : tale potenza nascosta, donde s'irradia
alcuno degli antichi consolatori. batacchi, i-155 : lo ovrei fare un po'di
ducati 1000 a l'anno. giovio, i-155 : io speravo ch'el papa mandasse
dolor presaga io fui. colletta, i-155 : le memorie del buon re, la
vi rovineranno. a. cattaneo, i-155 : se lodate il vizio altrui, stimandolo
inizio. l. pascoli, i-155 : volle... secondare l'inclinazione
ad amore. lorenzo de'medici, i-155 : io, che speranza aver propizio
in favore o incontro. guicciardini, i-155 : fu di nuovo questa materia proposta
sul parentado medici-gonzaga, i-155 : l'alloggiamento che 10 ho per
straordinario di un animale. ottimo, i-155 : perseus... prese uno scudo
salute fé prevedere. bibbia volgar., i-155 : tu hai conosciuto come io t'
ò abitato circa due anni. moravia, i-155 : gembrava di mangiare in una stanza
'. -figur. caro, i-155 : tornisi un'altra volta alla caldaia /
un testo. bandello, 1-15 (i-155 ): che dirò poi de la lingua
alla raffigurazione del diavolo. batacchi, i-155 : hanno tutti [i dèmoni] tre
gant per meggia quadragesima. giovio, i-155 : io andrò a nocera a sbrigare e
quarto di bestia. batacchi, i-155 : hanno tutti tre quarti almen di matto
e busca que'pochi. deledda, i-155 : tu hai fatto male a non querelarli
volto. giuseppe di santa maria, i-155 : stanno questi del tutto nudi,
fatti comunicati. tasso, i-155 : ma che vo io dietro a l'
opinioni in una disputa. campanella, i-155 : io, teco disputando, vinto e
don tanto regale. stampa periodica milanese, i-155 : beatrice di tenda...
altro incredulo. catzelu [guevara], i-155 : religiosa cosa è e necessaria procurar
quanto indubitatamente nessun altro. giusti, i-155 : caro professore, voi usaste a
). buonarroti il giovane, i-155 : poi ch'ognuno ha paura, io
ridere. f. casini, i-155 : fu operato [un miracolo] da
di esserne mediatore. bandello, 1-15 (i-155 ): se, come si spera
buone rifiatate di aria libera. monetti, i-155 : provo a rubar qualche rifiatata di
oggetto in un contenitore. monelli, i-155 : me la tolgo [la maschera antigas
). breme, cono., i-155 : un ex-carmelitano... si esibisce
rigidamente minacciava e'sogdomiti. guicciardini, i-155 : se e'non osservava quel che
da turbamenti. r. borghini, i-155 : chi volesse poi tutti gli accorgimenti
5. maria maddalena de'pazzi, i-155 : ricevendo le creature in loro l'
legno non stagionato). fanfani, i-155 : 'riprovare': si dice del legname quando
tiene allegre le brigate. fanfani, i-155 : 'rispifferare': lo stesso che 'spifferare',
capelli o la barba. fanfani, i-155 : 'ritosolare': tosare tomo tomo o capelli
un maestro di cerimonie. fanfani, i-155 : 'riverenzioso': che fa gran riverenze
a rivista: arrivederci. fanfani: i-155 : 'addio a rivista': modo di salutare
di napoli. cravaliz [gómara], i-155 : come francesco di garay se ne
, di una realtà. fanfani, i-155 : 'rivoltolone': per cambiamento, mutazione,
o scardassata. fanfani, i-155 : 'rizzeccolare': per 'dizzeccolare', torre
dì cresce la notte. porcacchi, i-155 : oltra alle balze e alle rotte
e fiori di savina. soderini, i-155 : la savena è buona a far casse
massimo ordinato. m. adriani, i-155 : il maggiore... di questi
. a. cocchi [in pasta, i-155 ]: avendo io considerato quanto meglio
per la salute dell'anima. moravia, i-155 : alla salute spirituale di tullio provvedeva
. l. bellini, i-155 : quindi all'odoristezza egli accompagna /
le coste marine. porcacchi, i-155 : oltra alle balze e alle rotte sassaie
altre figure vicine. vasari, i-155 : usano ancora molti maestri, innanzi che
dall'erta le capre sbrancate. verga, i-155 : jeli si metteva a correre dietro
scamatino. l. bellini, i-155 : v'è fin della terra del ranchino
mezzo carattere signor gandolfi. fiatano, i-155 : 1 noleggiatori di film per mettere
dio darà grazia. andrea da grosseto, i-155 : non aver compagnia con ischemidori,
scherzano i delfini. d'annunzio, i-155 : scherzan le greggi su l'erboso
. maldestramente. l. pascoli, i-155 : vide che non da fanciullo disegnavasconsideratamente e
posavano le dette figure. soderini, i-155 : la savena è buona a far
ragione che non intendono. mamiani, i-155 : molte sono le vie che tentano
ogni validità. buonarroti il giovane, i-155 : - quest'è trentuno; è d'
meschina dei piccoli amanti. moravia, i-155 : ciò che la consumava di più non
pensieri, di preoccupazioni. moretti, i-155 : « vede questo figliolo, signorino?
egodere l'utile delle medesime. boine, i-155 : era uno che- di quando in
. ulloa [gue- vara], i-155 : ippocrate... gli infermi consigliava
-furtivamente, di nascosto. monelli, i-155 : prima provo a rubar qualche rifiatata disfroso
vita della chi? pascoli, i-155 : questo è un luogo sacro, dove
mi risolvo a sghiribizzarvi sopra. baretti, i-155 : non so che mi dire di
trovare il legname sano. giuliani, i-155 : questa che ho a mani, è
era lì. andrea da barberino, i-155 : come borcut l'udì, lo riconobbe
sm. ceffone. caro, i-155 : forse ha podagre, oh! dàgli
occupato da un oggetto. marmi, i-155 : molte armi poco sito occupavano ed erano
disagiosa caverna. c. gozzi, i-155 : avevamo anche accordati alcuni mesi di
di un'opera). lanzi, i-155 : paolo iv, per decenza dei santuario
in lagrime ed in dolori. idem, i-155 : ella nondimeno, tra gli apparecchi
. - anche assol. bacchetti, i-155 : svecchiare, smuffire, progresso, consorterie
e sbuffava e anelava. fagiuoli, i-155 : allora sì che vidilo soffiare [mentre
non puoi più lungamente. settembrini, i-155 : se l'uomo sapiente e virtuoso non
detto. f. paruta, i-155 : ho fatto idolo un nome / vano
proverbi compresi / come dir fagiuoli, i-155 : la prima volta a me toccò a
precisi criteri. bibbia volgar., i-155 : gira ogni tua greggia e isparti tutte
forse il cupo tiberio? deledda, i-155 : son vedova, son sola..
già mai luce e splendore. baldi, i-155 : se splendi, vetro, il
soldo da trarsi la fame. émanuelli, i-155 : nera / che sputa le
con un'incisione. giuliani, i-155 : s'usa il vedano (o pedano
della bandiera. d. malipiero, i-155 : dimandò chi erino e li fu detto
per volta. palazzeschi [in lacerba, i-155 ]: stomacuccio malandato, / non
del latino 'strix'. caro, i-155 : forse ha podagre: o dàgli una
loro sconsigliati consigli. a. verri, i-155 : di questo infelice sviamento [di
ha comandato di salutarla. bettinelli, i-155 : e pur non è già che manchino
la sgorbia e col tassello. giuliani, i-155 : il tassello l'è una scorbia
sta di contro immobile. bacchelli, i-155 : égli aveva la tenace umiltà del
tentassero dio in ciò. nardi, i-155 : rispose ai detti esaminatori con- stantemente
si fende nella testa). idem, i-155 : s'usa il vedano (o
che lui testardamente vuole. arpino, i-155 : ugo era figlio di contadini, arrivava
e sofferta dello sguardo, setasso, i-155 : che vo io dietro a l'uso
marin. draglia. bellori, i-155 : il ferro di tale bracatura pesava libbre
guemiti d'eminente virtù. buonafede, i-155 : non si e... lasciato
che non sono. binduccio detto scelto, i-155 : colui che corregge il truffadore fa
morto filippo. m. leopardi, i-155 : anche lo stato nostro cominciò a
ugnetto, pedano. giuliani, i-155 : s'usa il vedano (o pedano
-in una rappresentazione pittorica. lanzi, i-155 : paolo iv, per decenza del santuario
. ulloa [castagneda], i-155 : v'è molta spezieria, droga,
andare a'versi del legno. giuliani, i-155 : s'usa il vedano (o
notevoli dimensioni. caro, i-155 : fa'ch'a schianze, a bitorzi
non renderlo poscia è villania. giusti, i-155 : io commisi una gran villania non
ciarliero. binduccio dello scelto, i-155 : anche dèi guardare che non
di becchi e unghioni. savonarola, i-155 : però diciamo in questa mattina alle
fatto alla beatissima vergine. moravia, i-155 : oltre che in una religione tutta sua
turati [in g. salvemini, i-155 ]: come hai visto, ho pubblicato
a. f. doni, i-155 : come può egli stare questo latino,