abbassarono la loro superbia. boccaccio, i-153 : o villan cavaliere, ecco chi
covone sopra l'altro. verga, i-153 : ah! le belle scappate pei
legate ad una stringa. caro, i-153 : e ricama le carte per l'acciuche
il ti menimerà. albertano volgar., i-153: alli nimici tuoi non t'accompagnare
vi potea mancare. boccaccio, i-153: senza più parole ciascuno si trasse adietro
, invecchiando adagio adagio. verga, i-153 : le belle sere di estate che salivano
fruttaggi e altre galanterie. soderini, i-153 : il larice, massime femmina,
insultavano e li spogliavano. verga, i-153 : le belle sere di estate che
. disteso. bandello, 1-14 (i-153 ): fatta la cena, i dui
trattenere sopra i nidi loro. verga, i-153 : il bel cielo d'inverno attraverso
e 'l mal dal bene. vallisnerì, i-153 : non è nuovo nella natura,
cogli amici cose non amiche. gelli, i-153 : ma che vuol da me questo
. a. f. doni, i-153 : questo si chiama avere il mal anno
all'animale. mattioli [dioscoride], i-153 : io veramente non so vedere altro
cor gran tempo ascose. boccaccio, i-153 : o somma deità ascosa nella vermiglia
attenzione, fare attenzione. boccaccio, i-153 : sì tosto come voi vedrete che la
che chiudeva la stalla. idem, i-153 : il bel cielo d'inverno attraverso i
tra quelli fosse platone. segneri, i-153 : dov'è ora la gloria di que'
la imposizione delle mani. colletta, i-153 : la imbecillità del povero infante fu descritta
nel figlio giuseppe. parini, giorno, i-153 : alfin spietatamente / balzaron giù dai
raggirarsi in luoghi intricati. baretti, i-153 : perché sono due dì che piove,
lingua vocali e consonanti. pananti, i-153 : siam di settimo presso affa badia,
idee le più fantastiche. bettinelli, i-153 : non avete rossore, o signori
conviene a lui tal libertà. bettinelli, i-153 : voi e noi, del comico
il narra. capellano volgar., i-153 : li maldicenti, che nel loro parlare
non restavano di bombardare. caro, i-153 : mandami, ser apollo,
lustra più che si può. boccalini, i-153 : faceva bisogno che l'ufficiale esattamente
le fresche brine intepedita asciughi. basile, i-153 : sovra gli omeri bianchi / via
, mesto e pelato aspetto. caro, i-153 : o naccheri, o sambuche
. dizionario militare [1847], i-153 : si prende ordinariamente, per fame
. dizionario militare [. 1847], i-153 : bruma, sorta di vermi di
libro. dizionario militare [1847], i-153 : brunitoio a ruota o a cavalletto
. dizionario militare [1847), i-153 : brunitore, artefice che nelle fabbriche
gnuoli, barboni. ojetti, i-153 : il suo naso da bulldog
gente calamitosa e infelice. marino, i-153 : coloro che per antica e domestica servitù
altri. berchet, corte., i-153 : l'autore rinunziò spontaneamente ad alcune
la carne giù basso. tommaseo, i-153 : il peso della carne è grave
solari. p. verri, i-153 : uno si accontentò della parola candela,
aspettò di marte. d'annunzio, i-153 : o strenua lide, il vecchio /
una cenina a modo. carducci, i-153 : ser dino peinl, altro fuoruscito
bisacce, ecc. prati, i-153 : di cuoio ha le compagini [la
per il tenero sentimentalismo. prati, i-153 : fumo d'orgoglio è simile / a
impossibile. berchet, conc., i-153 : lo sperar tolleranza in animi irrigiditi
, cingoli e monili. prati, i-153 : di cuoio ha le compagini [la
o l'amante rapì. tommaseo, i-153 : ogni cinto dislacciato, e messo giuso
da la civil vita privata. sarfii, i-153 : nel consesso de tutti li prencipi
di quell'arbore palladio. gozzano, i-153 : il mio sogno è nutrito d'
, a una discussione. sarpi, i-153 : nel consesso de tutti li prencipi cesare
morbo venereo. dizionario di sanità, i-153 : 'condilomo': in generale è una
ima all'altra. soderini, i-153 : l'ebano ricusa i chiodi, e
). dizionario di sanità, i-153 : in generale nella congestione vi sono
reo contaminar la mano. foscolo, i-153 : al mar, pel sanguinante / crin
contravveleno delle proprie intemperanze. leopardi, i-153 : la natura è un gran contravveleno
, concertato in precedenza. sarpi, i-153 : nel consesso de tutti li prencipi cesare
avv. congiuntamente. tasso, i-153 : parlando aristotile del verisimile e del
della diserta valle. b. davanzali, i-153 : non volemmo a patti spartaco,
de sanctis, lett. it., i-153 : il mondo pagano e la scienza
e più nobili diventassero. marino, i-153 : e [la fortezza] a
infino a undici giorni. biringuccio, i-153 : alcuni altri [mezzi minerali] li
via di deduzione. pascoli, i-153 : smettiamo di oltraggiare nel tempo
trattenersi dalla mattina alla sera. tozzi, i-153 : giulio cadde in deliquio; e
più lugubre la desolazione. deledda, i-153 : la sua voce era sonora ed
, parola per parola. tommaseo, i-153 : e per mio cenno inginocchioni an-
favore., p. verri, i-153 : gli uomini sono difficilissimi a contentarsi
de'versi del tasso. rovani, i-153 : in fin de'conti la verità è
unni che fondarono kiovia. gioberti, i-153 : tutto cospira a far credere che
ora a l'altro. marino, i-153 : non suol mai correre a furia nella
suoi poter liberamente trascorrere. testi, i-153 : insidiosi vermi / rodean le cere
egli sia per fare. vasari, i-153 : perché dal furor dello artefice sono in
quanto della cosa allacciata. tommaseo, i-153 : indi, ogni cinto dislacciato,
fu disputabile e dubbiosa. boterò, i-153 : cosa per via d'esempi e di
e non si vedevano più. pavese, i-153 : c'è voluto del buono a
delle cose vien distornata. stuparich, i-153 : gli pareva di non dover né
/ gabbato fu nella confessione? baldi, i-153 : non puote enagrio giudicar ben retto
quantità. giovanni da uzzano, i-153 : puossene [comprando in carestia]
particulare alla doglia colica. alfieri, i-153 : t'accheta, non fu doglia pari
nell'altre città d'europa. giusti, i-153 : adesso sono occupatissimo per l'esame
anche con valore aggettivale. deledda, i-153 : adesso, come ti dico, arriva
, controverso. m. adriani, i-153 : ma tante e tali dubbiezze ci ha
capo una specie di casco. panzini, i-153 : fatevi crescere, amico mio,
popolazione delle campagne. nido eritreo, i-153 : questo gran numero d'uomini..
-figur. marinetti, i-153 : il poema elettrochimico di una festa di
, mutamento di vita. cavalca, i-153 : riprendeali occultamente, incitandogli e confortandogli
. 5. caterina da siena, i-153 : singolarmente ha per male cristo tre
enunciato medesimo della supposizione. pascoli, i-153 : toccano... per lo
/ sospende il fluttuar. d'annunzio, i-153 : via!... can-
e si perdona. p. verri, i-153 : gli errori umani, a ben
ai canoni estetici). tasso, i-153 : ora io vorrei riempire il luogo vuoto
/ piazze de la città. verga, i-153 : i bei meriggi d'estate,
omeopatia che non falla. panzini, i-153 : fatevi crescere, amico mio,
mura. a. f. doni, i-153 : io favello d'un universale tristo
a nerone. buonarroti il giovane, i-153 : rimescolate ben, rimescolate, /
in città ferimmi. p. verri, i-153 : il popolo va sempre appena un
limite fra i due stati. pananti, i-153 : per far le ore del piacer
prati che attorniano la casa. ojetti, i-153 : nella sua mano, tutt'ossa
medicinali o profumi. beccaria, i-153 : si consuma l'avaro di timore e
lampeggia. bandello, 1-14 (i-153 ): furono i dui amanti dal fuoco
e ai foraggieri. montecuccoli, i-153 : distruggerlo [il nemico] parte a
meno tediosa ed imbarazzata. pascoli, i-153 : toccano... per lo
, con tecnica accurata. vasari, i-153 : da questi [schizzi] dunque vengono
da lei uno picciolo dono. testi, i-153 : sole voi, voi ch'ignote
fa scorciare una figura. vasari, i-153 : fatti così i disegni, chi
al suolo. a. verri, i-153 : da te rivolge il piè fugace
fulminò col cannone. parini, giorno, i-153 : tonando / e fulminando, alfin
di marcia. b. davanzali, i-153 : essendo egli di esercito inferiore,
prossimo). m. adriani, i-153 : tante e tali dubbiezze ci ha,
una gavotta saltellante. d'annunzio, i-153 : mentre io le sussurro il madrigale
potenza e la maestà. menzini, i-153 : ei nel dolce suo cantar gentile:
capo e co'gesti acconsentisse. gelli, i-153 : deh vedi come questo cane si
ghiandaia va faccendo festa. caro, i-153 : già veggio in su'ripari una
più volte in terra. bembo, i-153 : cinselo di molti cieli di purissima sustanza
dietro quello della giumenta. verga, i-153 : era così piccolo che non
io tacciai miei fatti. tommaseo, i-153 : ogni cinto dislacciato, e messo
il grifo in acqua pura. caro, i-153 : già veggio... /
un fiume). caro, i-153 : già per secchia, mettendo amo in
grossa grandine. bandello, 1-14 (i-153 ): un torbido e tempestoso vento.
se ne sono guasti. bettinelli, i-153 : salvereste la vita a centinaia di bambini
staffetta. andrea da barberino, i-153 : non potè fare germìa ch'eglino
, i suoi occhi inlanguidivano. serao, i-153 : le donne avevano quel mormorio lungo
immoderanze dei suoi creati. marino, i-153 : combatte in difesa dell'onesto,
gl'impeti della gioventù. savonarola, i-153 : chi è mosso dall'impeto della
a sproposito. g. ferrari, i-153 : volendosi obbedito, dio oltrepassa il
son liberi e sani? baruffaldi, i-153 : ma ben pria d'alzar le ciglia
(nella mente). monelli, i-153 : mi s'incasella nella testa un endecasillabo
, fiammeggiante, incandescente. basile, i-153 : d'ampia voragine tonante / fervido
bocca incotta per il freddo. caro, i-153 : arruffa [il grifo] il
delle verità evidenti e indimostrabili. pascoli, i-153 : smetsattezza e la indiligenza dell'amministrazione
. -tr. biringuccio, i-153 : alcun altri [mezzi minerali] sonno
, non asse- verantemente. pascoli, i-153 : smettiamo... di collare ogni
citrullo. berchet, conc., i-153 : l'autore rinunziò spontaneamente al alcune
(gli occhi). caro, i-153 : arruota il becco, infoca gli occhi
inalzata è superba ed insolente. marini, i-153 : avete il torto, o leonilda
anche al figur. baldini, i-153 : quando... uno ne riporta
intanare la mia piaga. luzi, i-153 : ora l'inquietudine s'insinua,
cava con titolo d'internunzio. siri, i-153 : qualche tempo dopo il ritorno d'
vandalo, imbarbarirsi. monti, i-153 : egli è di quei molti romagnoli,
o strumenti dell'esistenza. delfico, i-153 : quello che poi fu il colmo dell'
e strazio e scempio. campanella, i-153 : perché tra 'l fato un'animata
le caratteristiche. monti, i-153 : egli è di quei molti romagnoli,
fiamme che sente avvolgerlo. betocchi, i-153 : l'acqua della cannella era irruenta
aere fosco. bandello, 1-14 (i-153 ): si levò un torbido e tempestoso
spaventosi tuoni. bandello, 1-14 (i-153 ): si levò il torbido e tempestoso
bot. oleandro. vallisneri, i-153 : non è nuovo della natura, che
con pazienza e cautela. bellincioni, i-153 : ma bisogna aspettar qualche bel tratto
punto prima avergli pensato. tasso, i-153 : io ho già condennato con irrevocabil sentenza
truce, bieco. de marchi, i-153 : era un raggiro di cui il lugubre
. -anche assol. vasari, i-153 : con un pennello sottile intinto nella
lusinghi, arda o sfaville. basile, i-153 : l'aureo mar ondeggiava del bel
far del bene senza dovesse. vasari, i-153 : gli schizzi... chiamiamo noi
angeli di bronzo dorato. landolfi, i-153 : quella era una giornata di sole
forte esci dal parto. bettinelli, i-153 : salvereste la vita a centinaia di bambini
incontanente riscaldano. bibbia volgar., i-153 : venuto ruben nel tempo della biada
a figurare nella società. monti, i-153 : il sig. d. giulio rossi
sono necessari al suo mantenimento. gelli, i-153 : la natura ci ha dato questi
due labre de marmotta. caro, i-153 : da la gruccia l'ha sciolto [
11 contagio è la paura. monelli, i-153 : i gas asfissianti! sù le
cavallo. b. davanzali, i-153 : essendo egli di esercito inferiore,
col provento del sale. sercambi, i-153 : tali denari li fimno amessi in nella
delle moderne tecniche costruttive. bellori, i-153 : così domenico con celerità pose mano
di * mattaccini '. caro, i-153 -tit.: mattaccini. g. barbieri
, ecc.). biringuccio, i-153 : alcuni altri [mezzi minerali] li
un vano e periglioso medicamento. leopardi, i-153 : la natura è un gran contravveleno
di una persona). bontempelli, i-153 : quella testa acidula [della zitella]
refi d'ogni colore. ramusio, i-153 : l'ammirante dette al re certi
massime astratte di metafisica. leopardi, i-153 : il vizio prese il carattere di
e fin del pianto. gelli, i-153 : la natura ci ha dato questi sensi
minerali e di mineralogia. lastri, i-153 : se si tratti della marna pietrosa,
miniare que'santini. l. pascoli, i-153 : una delle femmine...
/ del sacro fonte. soderini, i-153 : il terebinto, la carrobia, il
in miserabil loco. bandello, 1-14 (i-153 ): antonio narrava a la bella
nelle piantagioni di tabacco. monelli, i-153 : dopo poco, allarme. tocca
con mia moglie mosca! pavese, i-153 : io non ho rotto niente.
, il volto). dossi, i-153 : al davanzale... stavano tre
sono necessari al suo mantenimento. gelli, i-153 : la natura ci ha dato questi
necessari tributi. c. gozzi, i-153 : ne'studi d'osservazione ch'io
fra loro. soderini, i-153 : le canne d'india...
grazioso; naccherino. dossi, i-153 : al davanzale... stavano tre
. s s latini, i-153 : io lo pur domandai / novelle di
contare fino a due. baldi, i-153 : bindo, che numerar non sa ben
i prigioni fossero resi. giovio, i-153 : barbarossa ha fatto quattro boloardi con
non meno di 1112. pananti, i-153 : io della compagnia vate ed istorico
quel gran poeta. g. capponi, i-153 : egli [guido cavalcanti] e
alcuno che gli onori. pascoli, i-153 : smettiamo di oltraggiare nel tempo stesso
mio timido omaggio. g. ferrari, i-153 : nella presenza di dio restiamo assolutamente
economica redditizia. periodici popolari, i-153 : se vero è che gli stranieri,
a opere di pietà. soldati, i-153 : le bambine dell'oratorio, inginocchiate
di edgar allan poe. monelli, i-153 : -i gas asfissianti! su le
amor per le bele ortura. alberti, i-153 : non raro solea co'suoi studiosi
compenso ai turisti. periodici popolari, i-153 : onoriamo gli ospiti che sanno meritarsi
tali luoghi. l. pascoli, i-153 : poco si divertiva, perché non aveva
, senza frapporre indugio. caro, i-153 : mandami, ser apollo, otta catotta
. -divulgare. bellincioni, i-153 : non far palese / questo sonetto.
e fecero ottimo fondamento. bellori, i-153 : così domenico con celerità pose mano
firenze che in ravenna. pananti, i-153 : qui fu che al tempo delle nostre
da quel de l'asino. basile, i-153 : d'ampia voragine tonante / fervido
sé non fora. periodici popolari, i-153 : gli stranieri, visitando più spesso l'
serenità. -sostant. cavour, i-153 : io credo... che quelli
/ coperto e canne. tommaseo, i-153 : leggiere pon le sue pedate / per
una nuvoletta avean davanti. massaia, i-153 : appena fu spento il fuoco,
becchetti, i pispinelli. caro, i-153 : già per secchia, mettendo amo
senza ornamenti di parlar. vasari, i-153 : con un pennello sottile intinto nella
, politi e riconoscenti. monti, i-153 : il sig. d. giulio rossi
-uomo disonesto e sleale. giusti, i-153 : se codesti porci si ricusano ad assisterti
quella incestuosa libidine. b. davanzati, i-153 : essendo egli di esercito inferiore,
coloniale). stampa periodica milanese, i-153 : in africa due grandi reami,
parte in causa. tortora, i-153 : nel particolare di francesco di guisa
. - anche sostant. beltramelli, i-153 : faceva in quell'istante il suo ingresso
pimento popolare. stampa periodica milanese, i-153 : la magnificenza della carta, l'
l'antica madre prospera poco. castri, i-153 : i nostri contadini conoscevano la marna
publichi a chi mal vive. colletta, i-153 : contendevano... nell'animo
diversi paesi. bandella, 1-14 (i-153 ): si levò un torbido e tempestoso
oppressione. valerio massimo volgar., i-153 : l'imperiali xii onori, appo
punitor di se stesso. settembrini, i-153 : iddio volle che la virtù fosse premio
un testo. stampa periodica milanese, i-153 : per ristabilirlo [il poema epico
qualche verità manifesta. de marchi, i-153 : questo gran segreto raggirato, rasentato da
-di animali. caro, i-153 : il gufo... /
solitaria e appartata. de marchi, i-153 : era un raggiro di cui il lugubre
di trasparenti circolocuzioni. de marchi, i-153 : questo gran segreto raggirato, rasentato
e illumina il cieco. arici, i-153 : a'dì piovosi e brevi, /
fr. réalisateur). flaiano, i-153 : critici, come noi, senza nemmeno
obbiezione dell'ellis. g. capponi, i-153 : di lui ci pervennero versi e
). raddoppiare. sarpi, i-153 : resto ancora in qualche pensiero ch'essi
dominare en ria segnoria. baldi, i-153 : se... sempre vuol
de la tua stirpe. baldi, i-153 : se leda in piazza miri esser reina
esterne. documenti della milizia italiana, i-153 : con tute forze de la lega
; esatto. giraldi cinzio, i-153 : quantunque il petrarca fosse molto religioso
una prova scolastica. pascoli, i-153 : i miei bravi colleghi di filosofia.
di meglio. l. pascoli, i-153 : tutto il suo spasso si ristrigneva
convien c'apprenda retto iudicare. baldi, i-153 : non puote enagrio giudicar ben retto
stampar professa l'arte. baretti, i-153 : non so che vi dire deg
minieri e divenuti pecoroni. ojetti, i-153 : apriamo i giornali che descrivono la
volo fantastico). papi, i-153 : osservisi qui, quanto alle macchine,
una prop. subord. pascoli, i-153 : toccano quindi per lo più questi temi
mi ridestai. stampa berioaica milanese, i-153 : ci par d'udire sovra un campo
mirabilmente la sua invenzione. pascoli, i-153 : domando poi ai miei bravi colleghi di
debba andar tutto a rifascio. betti, i-153 : vorresti essere chissà dove, insultare
amanti dura e feroce. d'annunzio, i-153 : o strenua lide, il
da uno schizzo preparatorio. vasari, i-153 : da questi [schizzi]..
impossibile di poterle rimediare. tortora, i-153 : poco più si fece nell'assemblea:
. rimescolane. arrivare. fanfani, i-153 : 'avere un rimescolone'si dice per pro
ancida ed suo strai secondo. mazza, i-153 : né tu da'lacci indegni ancor
, un piumino). fanfani, i-153 : 'rimpuntire': si dice del mettere qua
buono a un tratto. fanfani, i-153 : 'rincalzo': guadagno o provento che
. region. agghindarsi. fanfani, i-153 : 'rincricchiarsi': lo stesso che rinchicco-
cattolici dei tempi miei. fanfani, i-153 : 'rinfaccio': rimprovero, rinfacciamento
da seta). fanfani, i-153 : 'rinfratire': si dice dei bachi da
(un frutto). fanfani, i-153 : 'rinfratire': dicesi pure dei frutti
i rapporti sociali. fanfani, i-153 : 'rinfratire': dicesi parimenti degli uomini
espressione baco rinfratito). fanfani, i-153 : 'rinfratito': baco rinfratito, o pare
polpa ed il tomaio. fanfani, i-153 : 'ringambalare': rimettere il gambale nella
ubrìa li suoi guai. arici, i-153 : a'(fi piovosi e brevi,
, pecca nell'imitazione. ibidem, i-153 : i paesi che stanno ancora oggi sottomessi
-amato e rispettato. marini, i-153 : avete il torto, o leonilda,
son 'romanticista'. stampa periodica milanese, i-153 : se volete essere romanticista voi, siatelo
ideali romantici. stampa periodica milanese, i-153 : se volete essere ro- manticista voi
la promissione che facesti. mazzei, i-153 : sono consigliato ch'io come isfor-
avesse un'estesa signoria. balbo, i-153 : ottone i... restituì l'
inique imposizioni tributarie. battaglim, i-153 : furono... inventate nuove forme
eruzione di lapilli. basile, i-153 : d'ampia voragine tonante [del vesuvio
/ dell'alta clausura. luzi, i-153 : ora l'inquietudine s'insinua,
componendoli insieme ora separandole. soderini, i-153 : per far figure con panni o
sole e la notte salìa. verga, i-153 : le belle sere di estate che
stormento musico e triangolare. caro, i-153 : o naccheri, o sambuche /
sangue santificarono. g. ferrari, i-153 : non a caso la poesia santificava
nella sapienza. stampa periodica milanese, i-153 : il combattere sempre più la tristezza di
mercatanti. documenti della milizia italiana, i-153 : le quali confermazioni e nove concessioni li
(lo sguardo). landolfi, i-153 : l'avvocato camminava franco e guardava
il regno. gabr. pepe, i-153 : egli mi assicurò che il comando provvisorio
riposto o contenuto. d'annunzio, i-153 : oh guarda!., il biondo
sapore elle sie- no. pananti, i-153 : ecco legnaia; aprite dei grand'occhi
esautorarlo d'autorità. deledda, i-153 : tu sai che hanno sciolto il consiglio
, scorse verso roma. guicciardini, i-153 : orliens,... avendo subito
. guido delle colonne volgar., i-153 : hector, a la forza de
alcune spese della fattoria. flaiano, i-153 : critici... senza nemmeno un
segnata la resa. zena, 1-93: i-153 : lapis rosso, che è una pietra
una ferita nella frontea qualcuno. pascoli, i-153 : domando poi ai miei bravi colleghi
sm. parziale oscurità. boine, i-153 : la mattina alla cinque una fessura lunga
, un'eresia). pallavicino, i-153 : stimolò il papa che andasse incontro
ogni danno. andrea da barberino, i-153 : germia disse come ranieri, sanza
; scintillante, luccicante. foscolo, i-153 : suonavano intorno il brando e l'arme
ogni verso sformate. g. capponi, i-153 : di lui ci pervennero versi e
gli sghignazzamenti dei banditi. arpino, i-153 : anche il dottor grosso rischiava sempre
nel terzo grado conpoca siccità. sodenni, i-153 : per far figure con panni o
; accenno, allusione. cesari, i-153 : voi vedete qui dante che, avendo
senso iniquo e rio. mazza, i-153 : né tu da'lacci indegni ancor
che sofistica una sostanza. biringuccio, i-153 : alcun altri [mezzi minerali] sonno
loro nuovamente venuta spaventarmi. alberti, i-153 : non raro solea co'suoi studiosi
, tremanti, / precipitare. foscolo, i-153 : salìa dell'athos nella somma vetta
determinato scopo o bisogno. mazzei, i-153 : ben bastavano e soprabbastavano l'altre cose
sproporzionati al merito. segneri, i-153 : l'esaltazione precede l'elevazione, perché
piace di padre chiamarvi. boccalini, i-153 : per qualsivoglia impertinente cosa che nel suo
la grazia divina). mazzei, i-153 : la quale [liberalità] io ho
di bel parlare. anonimo romano, i-153 : lo tribuno comenzao ad acquistare odio.
era ilario. donato degli albanzani, i-153 : dell'arte della milizia fu molto sperto
poderi'. lettere a cosimo riaolfi, i-153 : se ciò è vero, sarei per
acconciatura. c. cederna, i-153 : la testa allungata, pettinata liscia era
pericolosa possanza e fortuna. zeno, i-153 : forse supererò la mia naturai debolezza,
guido delle colonne volgar., i-153 : desmontao da lo suo cavallo ector e
di qui alla morte. savonarola, i-153 : chi è mosso dall'impeto della carità
animali. foscolo, gr., i-153 : spontanee s'aggiogarono / alla biga gentil
innanzi agli occhi. emiliani- giudici, i-153 : nello squallore della povertà, nell'amara
/ stame al mio laccio. ottimo, i-153 : per la detta anima disse a
(una sega). giuliani, i-153 : come in un pezzo non puole passare
di una sega). giuliani, i-153 : come in un pezzo non puole passare
e verso sinistra. giuliani, i-153 : come in un pezzo non puole passare
o la verità. giraldi cinzio, i-153 : le materie lunghe e gravi hanno bisogno
al fiumicello della muzza. leopardi, i-153 : la barbarie, cupa ed oscura e
. sgridata, sfuriata. monti, i-153 : il poveretto è inviluppato in un brutto
coll'odiar più nessuno. d'annunzio, i-153 : o strenua lide, il vecchio
studio suo. l. pascoli, i-153 : il maschio frequenta lo studio d'un
al governo delle grandi cose. guicciardini, i-153 : quasi sempre è congiunta in uno
diabolici o divinità infernali. basile, i-153 : e 'l volgo saettar smorto e tremante
corre superbo il po. basile, i-153 : così, lucente e vago / copre
d'un mediocre rubino. prati, i-153 : di cuoio ha le compagini [la
te'; e nulla vale. getti, i-153 : ma che vuol da me infine
fulmine). bandello, 1-14 (i-153 ): furono i due amanti dal fuoco
(un vulcano). basile, i-153 : mentre d'ampia voragine tonante / fervido
europa. berchet, conc., i-153 : noi crediamo che la storia letteraria del
un contesto figur. bellincioni, i-153 : signor, non far palese / questo
a compiere un viaggio. ottimo, i-153 : con uno uncino lo trascinò nella caverna
b. pratella [in lacerba, i-153 ]: mi pare che questo sia un
torri, turrito. baruffaldi, i-153 : la notte e 'l giorno sfolgora /
insufficienza). l. pascoli, i-153 : tutto il suo spasso si ristrigneva in
auttori di tanta ribalderia. lemene, i-153 : tanta ingiuria / vendicherò: / cangiata
uso enfatico). baruffaldi, i-153 : ben pria d'alzar le ciglia /
si trattiene 53 versi. pascoli, i-153 : chi può accorgersi mai, leggendo un
lei non fusse. l. pascoli, i-153 : tutto il suo spasso si ristrigneva
la capigliatura). d'annunzio, i-153 : via!... canterem l'
guido baldovinetti suo nipote. balbo, i-153 : sotto il vescovo, ed al 'vogt'
discorsi). c. campana, i-153 : spogliandosi ogni passato affetto, l'abbracciò
alle idee della classe media. buzzati, i-153 : in questa atmosfera di soddisfazione,
di marines. g. manganelli, i-153 : e poi lasciate fare, l'amore