. praticabile. b. davanzali, i-130 : molte strade d'italia eran rotte
si collò nella grotta. soderini, i-130: lasciata adagio calare la macine, accomandata
: acconciamente. b. davanzali, i-130: druso parlò molto acconcio al quietargli
addomandare abbondanza di cose. idem, i-130 : questa legge è a'predicatori posta,
geva. giovanni da samminiato, i-130 : adiungo a queste cose,
metallo: crudo. balducci pegolotti, i-130 : vi si dà suso [al pane
bisogni e nella tribulazione. boccaccio, i-130 : e te, o sommo prencipe
diventare pretenzioso. bar etti, i-130 : dio sa se mai più alzo il
/ all'inganno del tempo. fanzini, i-130 : anco nel parco le rose.
era giammai. bandello, 1-10 (i-130 ): animosamente in mezzo de'turchi
giovanni da samminiaio [petrarca], i-130 : tu sai la favoletta del pesce
riescono ne'vecchi. bandello, 1-10 (i-130 ): circa tre anni continovamente praticò
si apparteneva di saperla. lambruschini, i-130 : alla fermezza... appartiene il
-arcifecondissimo: straordinariamente fecondo. vallisneri, i-130 : in qual sito mai del ventre di
era bello e ardito. boccaccio, i-130 : e tu, o santa venus,
poco d'aria. b. davanzali, i-130 : nel principio di quest'anno se
completamente, del tutto. guicciardini, i-130 : rimettendo a suo arbitrio [del
un palmo. giovanni da samminiato, i-130 : e lo rubatore abbraccia prima colui
faccia al sorriso avvenire. panzini, i-130 : non sapevo che cosa avrei fatto
di tunisi. bandcllo, 1-10 (i-130 ): avvenne che, parendo a molti
. a. f. doni, i-130 : noi altri fiorentini siamo cattive doghe
separati dalli loro vescovi. boccalini, i-130 : miglior consiglio era adularli col predir
lasciò ricadere sulle ginocchia. de amicis, i-130 : l'ufficiale le aveva promesso di
/ grande avviso recar. tommaseo, i-130 : per selva di pruneti orrida e
e lasciò cader il discorso. ojetti, i-130 : pian piano un cerino, poi
la sua professione. nido eritreo, i-130 : essendovi un minor numero di causidici
ma molto singolare. de sanctis, i-130 : prima di concepire voi siete libero
non m'intende. c. gozzi, i-130 : tra noi, l'affetto e
stomaco e negli intestini. ibidem, i-130 : molte spezie di colica si distinguono
, e ne sono risorte. prati, i-130 : nel torbid'evo, quando l'
onore di desinare con ltmperadore. cavour, i-130 : egli suppone che le commende sieno
compilatore di notizie poetiche! cesarotti, i-130 : di fatto come dovrà realmente chiamarsi cotesto
proverbiale avarizia dei principali. panzini, i-130 : fu molto se, per opera del
e una volta per sempre. cesarotti, i-130 : xxiv-926: egli forma se medesimo
concepito secondo quella. de sanctis, i-130 : prima di concepire voi siete libero;
costruzione logica). de sanctis, i-130 : questo è non il concetto, ma
; conduttore. b. davanzali, i-130 : moltre strade d'italia eran rotte,
cui risponde 4 fiamma '. campanella, i-130 : mira quante contrapposizioni sono in questo
turbarsi. albertano volgar., i-130 : allégra ti con quelli che sono
tore e fattore non può. baldi, i-130 : creditor, vuoi, ma debitor
alla valle del celio. tommaseo, i-130 : verso il monte ascen- dean dalla
gusto vario. pellico, conc., i-130 : e invece di cambiar di decorazioni
loro, che tuttavia rovinasse. monti, i-130 : non si tratta di una paga
le desidero lunghissima vita. boccalini, i-130 : in un'arte falsissima e solo degna
inimici. benvenuto da imola volgar., i-130 : togliete loro delle mani quelle luminarie
alberi e diagranti. buonarroti il giovane, i-130 : acciò ch'io dia la
scherzoso o peggiorativo). guerrazzi, i-130 : ragionando, mercé la grazia del dire
lontario compiacimento. guerrazzi, i-130 : quando... si
altri laudi e celebrazioni. menzini, i-130 : lor gloria, ancorché armata,
aveva la sua bellezza. gobetti, i-130 : la guerra europea ha dimostrato che
sembiante, aspasia. de sanctis, i-130 : prima di concepire voi siete libero;
disacerbi l'ira. berni, 5-22 (i-130 ): con mio danno mi convien
cosa sono? l. bellini, i-130 : ell'è ima cosa sì strania e
la disgrazia della affettazione? vasari, i-130 : l'occhio, nondimeno, ha poi
» il popolo tedesco. moravia, i-130 : il marito o avrebbe riso,
pigrizia, indolenza. ottimo, i-130 : accidia è un fastidio, è tedio
-rilassatezza, debolezza. ottimo, i-130 : accidia è un fastidio, è tedio
. a. f. doni, i-130 : noi altri fiorentini siamo cattive doghe
ciel t'adorna e dota? marino, i-130 : iddio mi dotò, la sua
salvato dalla necessità di ripetersi. lanzi, i-130 : la [scuola] fiorentina.
minazza de vicina morte. michelangelo, i-130 : a me d'un modo e
circostanza). c. gozzi, i-130 : aggiungasi che l'epidemico genio della
di legname per esempio. vasari, i-130 : sogliono gli scultori, quando vogliono
estimazione. l. bellini, i-130 : proviamlo a dire. una zucca rataia
giovanni da samminiato [petrarca], i-130 : guardati, però che gli è
giovanni da samminiato [petrarca], i-130 : io godo et esulto per lo canto
ho il giuro mai? mazzini, i-130 : il papato deve perire perché ha falsato
è un latin falso. boccalini, i-130 : arte falsissima e solo degna di
infidi / sudditi rei. leopardi, i-130 : quantunque si sia sempre detto che
/ quante felicità meco dipingo! boccalini, i-130 : miglior consiglio era adularli con predir
rassicurato da esultanti chiese. baldini, i-130 : dietro il monte di monfalcone, ancora
finirli a ogni costo. de amicis, i-130 : un giorno se non le levavan
conduttori salariati a vettura. gioberti, i-130 : l'utopia della confederazione italiana è
/ folgoreggiante pronubo. idem, i-130 : altri dovizie immense con l'oro
, sconclusionato, assurdo. vallisneri, i-130 : vi sono infino di quegli che a
. benvenuto da imola volgar., i-130 : lo dittatore donoe, lo seguente di
che andiamo in frantumi. mazzini, i-130 : l'impero e il papato,
al fìgur. l. bellini, i-130 : una zucca frataia, / che benché
i ferri rossi qual fuoco. soffici, i-130 : mi elessi tra i ragazzi miei
arti stesse. c. gozzi, i-130 : l'epidemico genio della poesia, impossessato
naturale solo non arriva. vasari, i-130 : le dia [all'opera] giustamente
dubbio. a. f. doni, i-130 : -se desiderate imparar la nostra lingua
e il fresco di lei. tommaseo, i-130 : l'ombra involvea le falde,
un liquido). batacchi, i-130 : il dolce frontignan misto al falerno
la pretura. b. davanzali, i-130 : se n'andò quasi a pigliare
la gradina; sbozzare. vasari, i-130 : del fare i modelli di cera e
essere estremamente precisi. soffici, i-130 : soltanto con la lacca e coi gialli
farlo in gratificazione del papa. sarpi, i-130 : il duca di mantova concesse la
e l'appendice della malattia. rovani, i-130 : di punto in bianco cangiò il
affanno alle vostre persone. alfieri, i-130 : cagione principale di questa straordinaria salvatichezza
nasce gran guerra. ser giovanni, i-130 : dove egli viveva prima sempre in guerra
di mente. giuseppe flavio volgar., i-130 : disprezzava molto la ignobilità della sorella
10 sguardo). de marchi, i-130 : quando... si fermava a
raggiungere la perfezione cristiana. ottimo, i-130 : accidia è un fastidio e tedio d'
, nel cielo implacabile. ojetti, i-130 : la vicenda ricominciava implacabile. sbarbaro
la tua bell'anca. arici, i-130 : or nel giacinto infosca [la lana
morto da moise. bibbia volgar., i-130 : ripòsati nella terra, la quale
panno un baiocco. b. davanzali, i-130 : poco giovò al publico e rovinò
miglia per ora. de sanctis, i-130 : vi è innanzi una pianta che,
dubbiare o farneticare ci tiene. colletta, i-130 : il re, tornando alle cure
torlo della palpebra inferiore. soldati, i-130 : aveva pazientemente disegnato per me,.
, eduardo di hartmann. bontempelli, i-130 : il suo incosciente... le
non avrebbero più armi. d'annunzio, i-130 : a 'l tenue gregge voi,
, contra tutti i veleni. tasso, i-130 : né so per qual fato o
di ferrigna caligine infoscossi. arici, i-130 : or nel giacinto infosca [la
m'asottiglio. binduccio dello scelto, i-130 : quando lo giorno aparbe, egli ha
breve tempo il contrario. tasso, i-130 : in guisa ella desidera...
pensiero, alla memoria. boccaccio, i-130 : le varie imaginazioni, che la fantasia
colore letterario delle venezie. gobetti, i-130 : [sturzo] inquadra la sua
insoavi nella conversazione civile. alfieri, i-130 : il mio già bastantemente insoave ed
fissava il balcone dirimpetto. palazzeschi, i-130 : da tre mesi, s'era installato
con favore). boccaccio, i-130 : voi, qualunque deità abitate ne'
sorriso vago, velato. betocchi, i-130 : la speranza intrisa / di quel
voi invaghisse. bandello, 1-10 (i-130 ): cominciò... maometto a
cose esecrande. 7. nelli, i-130 : l'esser donna è di un
tua luna involvono repente. tommaseo, i-130 : l'ombra in- volvea le falde
, noia, molestia. caro, i-130 : fuggì più che potette di tirarsi le
. dimin. laudétta. dominici, i-130 : mandovi della croce una laudétta,
scorre lentamente. d'annunzio, i-130 : oh alfine, alfine io posso viver
roma e vagheggiando ammira. testi, i-130 : cinzia, io non ho de
(un cane). landolfi, i-130 : il cane, guardandomi col solito orrore
fare specchi, lustrarli. vasari, i-130 : del fare i modelli di cera e
e li continui pericoli. boccaccio, i-130 : io mai né con parole né con
e all'altro. b. davanzati, i-130 : molte strade d'italia eran rotte
d'un rosso malinconico. lanzi, i-130 : la scuola fiorentina...
che fa quel marcantonio? dossi, i-130 : era un bel pezzo di marcantonio.
pensieri ed attenzione e balducci pegolotti, i-130 : pruovasi [il rame] in questo
natura). marino, i-130 : voglio almeno pretendere di vincere il
membro degli osservanti dal generale. savonarola, i-130 : se tu vivi da vero savio
disponi-, un bacio donami. gozzano, i-130 : talora -già la mensa era
fanno menzion le carte. ramusio, i-130 : è da notare che in questo volume
fine al mio dolore. beccuti, i-130 : trovi almeno appo lei fede sì
che della moglie. ser giovanni, i-130 : questo è quel che giorno e notte
. disonestà. b. davanzati, i-130 : facendo romore che molte strade d'
mobili di moto locale. giannone, i-130 : vivendo [gli sciti] ciascuno colla
facesse di terra i modelli. vasari, i-130 : sogliono gli scultori, quando vogliono
nuocere quando sian immoderate? guicciardini, i-130 : in maggiore quiete manterrete il popolo
in modo torni come pasta. biringuccio, i-130 : aviene che [il ferro]
su la sommità del colle. montecuccoli, i-130 : sedici tiri al giorno per moschettiero
ancora abiterebbe nelle caverne. delminio, i-130 : quei filosofi medesimi, i quali
figur. annunciarsi minacciosamente. emiliani-giudici, i-130 : la tempesta delle guerre civili mugghiava
gli provedi. lorenzo de'medici, i-130 : come sarebbe in un mendico e
te la pianta. b. davanzati, i-130 : quando non rimane più a quelli
devozione religiosa. ottimo, i-130 : accidia è un fastidio e tedio d'
considerargli più da vicino. seriman, i-130 : nonnostantecché non avessimo potuto difenderci da
di costanza; incostanza. ottimo, i-130 : le specie di questo vizio [dell'
nel saccheggiare. b. davanzati, i-130 : viene il consolato quarto ai tiberio
parve essere un altro. biringuccio, i-130 : e qualche uno che tal miniera chiama
non commettemmo. lorenzo de'medici, i-130 : dal quale [del pianto] desto
vostra benivoglienza. andrea da barberino, i-130 : chi segue le male operazioni,
difendere i posti oppugnati. mazza, i-130 : staria mal saldo l'edificio santo
'l sfortunato povero desprezza. giovio, i-130 : adesso ben potemo sperare quiete e
campo di castor. bandello, 1-10 (i-130 ): avuta... così
bandiere e gli orifiammi. luzi, i-130 : poi restava la luce / della tristezza
nasce origine di buono pensiero. alberti, i-130 : quando bene l'ozio fusse non
, meritarsi, fregiarsi. alberti, i-130 : sarà necessario a chi curi d'ornarsi
può dire avere. lorenzo def medici, i-130 : quasi come uno che dorma,
modo enfatico. bandello, 1-10 (i-130 ): era maometto assai giovine ed
rimedio viene poi tardi. alberti, i-130 : sarà necessario a chi curi d'
di un piccolo canestro. fanfani, i-130 : 'panierino ': lo dicono le donne
per farla asciugare. fanfani, i-130 : 'panieróne': quello dove si mette
firenze velluto in panna. fanfani, i-130 : 'panna ': velluto falso
troppa parcità alle riforme. perticari, i-130 : finch 'ella [la favella] sia
genovesi e presentaronlo. binduccio dello scelto, i-130 : elli prese quella notte molte volte
più che ottocento anni. guicciardini, i-130 : in maggior quiete manterrete il popolo
e ciarlavano di donne. gozzano, i-130 : era una cena / d'altri tempi
il pipistrello asconde. d'annunzio, i-130 : non mi rincresca l'agnella ed il
ancor di latte pasce. bruni, i-130 : sacratissimo latte [della madonna]
molt'anni l'impresa. caporali, i-130 : ciò sia detto per passaggio,
be'costumi ed auree leggi. colletta, i-130 : tutto quel lido, sovente rotto
pattuitavi la loro indipendenza totale. monti, i-130 : non si tratta di una paga
mani por nella braghetta. vallisneri, i-130 : in qual sito mai del ventre di
la persona del gran-signore. tortora, i-130 : fu publicato un editto che imponeva
della prima persona. g. bentivoglio, i-130 : l'arciduca parla a tutti gli
attaccar il pettardo. monte cuccoli, i-130 : petardieri coi loro materiali, polveristi co'
ai sembianti. bandello, 1-10 (i-130 ): era maometto assai giovine ed inclinatissimo
consolati, co'sacerdoti. delfico, i-130 : 1 plebei volevano che le leggi
. biglietto di visita. alfieri, i-130 : lasciai il polizzino di visita con una
necessità saperla fare. montecuccoli, i-130 : petardieri coi loro materiali, polveristi
anche: permeabilità. biringuccio, i-130 : per la sua mala mistione e molta
empio mezzo / torgli. gioberti, i-130 : è paziente [roma], perché
, ma saggia prudenza. baretti, i-130 : ho lasciato milano col cuore pieno
influente. stampa periodica milanese, i-130 : resta la moltitudine degli impiastratogli,
si deb- bon profanare. idem, i-130 : appresso gli antichi... era
per menarci via. ferd. martini, i-130 : io allora... gli
mali nervosi. stampa periodica milanese, i-130 : profondamente colpito dal tristo stato del
, un'arte). delminio, i-130 : appresso gli antichi... era
sua natura. girolamo da siena, i-130 : nulla cosa è pari a lui,
opera artistica. l. pascoli, i-130 : né molto passò che, imitando l'
di uso enfatico). deamicis, i-130 : chi può sapere sino a che punto
, ma fra quali. testi, i-130 : vedrai qual sia più caro, /
foscolo, sep., 188 (i-130 ): a questi marmi / venne spesso
suoi cari genitori. d'annunzio, i-130 : purché ai tenue vampa mi brilli 'l
, rinnovata foga. porcaccht, i-130 : alessandro, gastigando e confortando gli
raffigurazione pittorica). delminio, i-130 : quest'imagine... di pasiphe
detto d'amore [dante], i-130 : i'ò salda ragione / con
ripararle. b. davanzati, i-130 : facendo romore che molte strade d'
sì piccola profondità. c. ridolfi, i-130 : alcuni hanno dei poderi in poggio
altro dei cardinali così coglione. chiari, i-130 : questo nostro matrimonio...
foscolo, sep., 198 (i-130 ): ah sì! da quella /
, deposito, feccia. ottimo, i-130 : ora ci attristiamo in stige..
beato chi 'l farà. bellincioni, i-130 : non basta aver la contrizion nel petto
vostra vita. dante, inf, i-130 : poeta, io ti richeggio / per
degli oppugnatori. a. cattaneo, i-130 : io non so se abbiate mai fatto
foscolo, sep., 187 (i-130 ): ove speme di gloria agli animosi
incanalato per tirrigazione. lamenti storici, i-130 : tu sa sempre, o bernabò visconte
iterativo. buonarroti il giovane, i-130 : in quante il guardo mio giro
alpestre finiva di rigovernare. gozzano, i-130 : maddalena con sordo brontolìo / disponeva
disdegnosa torce il muso. arici, i-130 : via correndo, / si rinselva
per cor- riero espresso. marini, i-130 : il trafisse così al vivo la ria
(una città). boterò, i-130 : tra li re di polonia ebbe questa
fu riposato. bibbia volgar., i-130 : andò isaac ad abimelec, re
e turpe. c. campana, i-130 : il seguente giorno di mattina,
non ne riesca. bandello, 1-10 (i-130 ): io non oso dire che
contento veggendola. bandello, 1-10 (i-130 ): il buon calibasso fu crudelissimamente con
le leggi dell'universo. marinetti, i-130 : come avete potuto rompere la vostra
alte spoglie! stampa periodica milanese, i-130 : prende quindi ad analizzare la genesi
e fangosissime. b. davanzati, i-130 : molte strade d'italia eran rotte
comportava il sacro rito. segneri, i-130 : considera come alcuni si persuadono che,
danze, ai conviti. palazzeschi, i-130 : giunto all'età matura e dopo
con molta salmodia sotterra. tommaseo, i-130 : or appallano ed or tra la
alle storpiature del popolaccio? pascoli, i-130 : la moglie gli si oppone sulla
aiuto che li vaglia. porcacchi, i-130 : ferocemente si misero dietro al quasi per
(una popolazione). giannone, i-130 : molte nazioni scitiche, secondo che
dipinto in modo maldestro. soffici, i-130 : non cera muricciolo del paese, parete
verso virgilio. buonarroti il giovane, i-130 : chi è costui che vien sì sconsolato
. guido delle colonne volgar., i-130 : sedesse onnuno e sedete tutti e
reso in parte illeggibile. palazzeschi, i-130 : così sta scritto sulla targhetta di
. foscolo, sep., 181 (i-130 ): in un tempio accolte /
talor fiochi ed incerti. arici, i-130 : or nel giacinto infosca [la
. guido delle colonne volgar., i-130 : assai desiderara che te potesse trovare
suo servedóre. francesco da barberino, i-130 : credo che fa male / colui
-scivolare via dal braccio. morante, i-130 : la sporta le si era sfilata dal
. guido delle colonne volgar., i-130 : audacemente e con sfrenate e soperbe
a'lochi caldi e secchi. biringuccio, i-130 : è più atto [il ferro
ingresso dellavilla del conte giuliano. gozzano, i-130 : era una cena / d'altri
. note al malmantile [1788], i-130 : signozzare o singozzare o singhiozzare è
azzurre èsili vene / languìano. gozzano, i-130 : maddalena con sordo brontolìo /.
solcato e lieto. d'annunzio, i-130 : altri dovizie immense con l'oro fla-
mentale si trovarono ingannati. ottimo, i-130 : accidia è un fastidio e tedio
gente fu in superbia sormontata. ottimo, i-130 : quelli che sormonta in ira,
foscolo, sep., 183 (i-130 ): serbi l'itale glorie, uniche
oscolo, sep., 184 (i-130 ): più beata ché in un tempio
(la voce). dossi, i-130 : « nonna » poi disse con una
[in atene] sparirono. leopardi, i-130 : l'eroismo è sparito dal mondo
in due parole che baldini, i-130 : eravamo così diventati molto spenderecci di
raggravasi della sedizione spenta. porcacchi, i-130 : alessandro, gasti- gando e confortando
. guido delle colonne volgar., i-130 : montare accavallo et a la spessa
spigliatezza perisce. stampa periodica milanese, i-130 : per essi l'amor di patria sta
or di curiosità! c. gozzi, i-130 : l'affetto e l'amicizia erano
non è bene spumacciató. idem., i-130 : chi è costumato in delizia e
di legge. g. manganelli, i-130 : questa proposta mira a stabilizzare -
. gabinetto mineralogico del collegio nazzareno, i-130 : diconsi stalattiti certe concrezioni...
stimolo spingeva le bestie. d'annunzio, i-130 : non pur talora mi spiaccia tenere
-fisima, impuntatura. seriman, i-130 : la prima massima che stabilii,.
di stoviglie. gozzano, i-130 : era una cena / d'altri tempi
, incuria. ottimo, i-130 : le spezie di questo vizio sono.
di sé. petruccelli della gattina, i-130 : calmatevi, ottavia. voi stra-
storico); travagliato. balbo, i-130 : miseri secoli in tutto, quelli che
l mondo in fassola strecnio. bruni, i-130 : cristo lattante / stretto in povero
uomo non è di voi. guicciardini, i-130 : il popolo, incapace delle cose
ai primo ministro. m. leopardi, i-130 : il governo pontificio era abolito e
e spirituali. f. casini, i-130 : volete sapere la funesta cagione, per
a. l. moro, i-130 : per mio suggerimento egli la esibisce a'
in mano molti. b. cerretani, i-130 : et hanno avere tute le compagnie
, cominciò a dislacciarmi. giannone, i-130 : quando in passando veniva ad alcun
alle operazioni militari). ottimo, i-130 : accidia è un fastidio e tedio d'
. guido delle colonne volgar., i-130 : oramay senza piu parole ne parti-
più tegnente che la gelatina! vasari, i-130 : diremo del lavorar la cera e
vaghi e vistosi. d'annunzio, i-130 : altri dovizie immense con l'oro fìavente
soscrizioni. m. leopardi, i-130 : egli mi fece conoscere che questa scelta
. ot timo, i-130 : accidia è un fastidio e tedio d'
prov. giuseppe di santa maria, i-130 : ritornavano i messi da me muzio
/ che mi mettea sozzopra segneri, i-130 : tu vedi, che la colomba ama
preposte. b. davanzati, i-130 : facendo remore che molte strade d'italia
allocutivo. g. bentivoglio, i-130 : l'arciduca parla a tutti gli ambascia-
giovanni da samminiato [petrarca], i-130 : l'uccellatore e la femina lisciano
dell'avarizia. a. cattaneo, i-130 : questa verità s'intenderà meglio colla
un bene come proprio. guicciardini, i-130 : costui [ieronimo savonarola], avendo
irritabile 'ge- nus legionario'. moretti, i-130 : e lei, d'un tratto,
cristo. s. caterina da siena, i-130 : confortatevi insieme, legandovi al vincolo
lasciare i buoni proponimenti. savonarola, i-130 : l'uomo virtuoso è quello che virtuosamente
contesti iperbolici ed enfatici. ojetti, i-130 : in più di dieci brindisi essi gli
la limatura del ferro. soffici, i-130 : « poco questo zollone di giallo
tempo. e. migliorini, i-130 : la audience, il pubblico, che