s'uccidevano. andrea da barberino, i-119 : come le schiere s'abocorono insieme
si rendè. bandello, 1-9 (i-119 ): finito il ballo si misero
guarda ch'un dicesse. carena, i-119 : strada acciottolata, strada selciata, chiamano
di quelle degli acciottolati. carena, i-119 : acciottolato, ciottolato, che in alcuni
adesso va a capello. baretti, i-119 : i giorni scorrono tanto lentamente che se
a cui era accostumato. leopardi, i-119 : quel modo di parlare che non viene
così l'affannoso pensiero? boccaccio, i-119 : or non bastava alla invidiosa fortuna d'
la vecchiezza. giovanni da samminiato, i-119 : così colui ch'era signore di
comode eziandio ed aggradevoli. leopardi, i-119 : si ab- bandonan a quello stesso
ecc.]. capellano volgar., i-119 : questa parte del luogo prima,
la rigidezza della legge. cesarotti, i-119 : i bolognesi prendevano qualche cosa dei
, si conservarono sani. leopardi, i-119 : paragonano lo stil francese all'italiano
popolare). berni, 4-90 (i-119 ): che se non era l'elmo
celare il mio angoscioso pianto. boccaccio, i-119 : allora cominciò... il
paura che ella avea. segneri, i-119 : si turbano a simiglianza di marta:
cerimonia dell'anno venturo. ojetti, i-119 : monsignor ferdinando apollonio, parroco della
cocca fatale. foscolo, gr., i-119 : e di dardi / correa degli
/ delle piante natali. baldini, i-119 : magìa di queste ariose altezze,
l'effetto e l'opra. boterò, i-119 : ma perché alle volte la debilità
con ascitizia esterior vernice. leopardi, i-119 : quella schiettezza di frase le cui
leggermente, bagnare. cavalca, i-119 : barione, essendo anche pregato da'
mise a mangiare avidamente. verga, i-119 : andò ad appoggiarsi al davanzale,
poco la propria riputazione. baretti, i-119 : mi pesa lasciarmelo uscir di mano
capo sotto l'ascella. ojetti, i-119 : un bel vecchio era, bianco
protocollo. a. f. doni, i-119 : deh, cavatemi fuor di questa
sontuose fantasmagorie di nuvole. baldini, i-119 : i salti di fal- zarego s'
buche. a. f. doni, i-119 : deh, cavatemi fuor di questa
invisibili ed inaudibili insieme. campanella, i-119 : questi animali dinotano gli principati,
dello sbiecare della sala. carena, i-119 : calandro, calandrino, stromento non
.. superbamente fioriva. boine, i-119 : gonfiò a pallottola le piume arruffate
di elmo. andrea da barberino, i-119 : allora tabor, adirato, gittò
sorti i farisei. de sanctis, i-119 : così giudica la plebe: -quanto è
un recipiente qualsiasi. vasari, i-119 : accomodando poi fra esse canne di
coattivo: corso forzoso. cavour, i-119 : esiste in francia, ed esisteva quando
mortai, fu non indegno. tommaseo, i-119 : dal buio che l'attornia,
un ottavo delle figure. de sanctis, i-119 : così giudica la plebe: -quanto
al confronto di lisetta. pascoli, i-119 : ricordo un punto sul quale si
ebreo. di brente, conc., i-119 : ora egli è credibile che nelle
tremò l'alto convesso. prati, i-119 : in quell'istante, serene e belle
. dimin. coppettino. boine, i-119 : tu dicevi che ci sta bene colla
, sparso di stelle. pascoli, i-119 : chi di noi, pur sapendo di
tutto regolare ed armonico. cesarotti, i-119 : le provincie d'italia hanno dunque
possa conseguirsi. parini, giorno, i-119 : oh se te in sì gentile
di modestia. albertano volgar., i-119 : spezialmente si perbene all'animo ben
alza sopra le scuole. carducci, i-119 : del resto, può bene accadae
creduto di far loro provare. giusti, i-119 : legga e faccia leggere agli amici
de sanctis, lett. it., i-119 : la prosa italiana in questa letteratura
carlo monchier suo cubiculario. bembo, i-119 : le onoratissime parole che m'ha
nicio eritreo, i-119 : dovrebbe anche permettersi a tutti i
d'un pesciatino. de sanctis, i-119 : così giudica la plebe: -quanto è
: estremamente conturbante. verga, i-119 : il giovanetto guardava affascinato quella donna
che mi ti desti. verga, i-119 : non potè fare a meno di paragonare
sempre n'ho avuta. boterò, i-119 : il corpo s'incallisca talmente e disponga
coprono capelli e spalle. bocchelli, i-119 : e però nei camerotti sordi e
sgravano di questa amministrazione. rama, i-119 : questi diaconi, eletti dalla moltitudine ad
esame e di discussione. serao, i-119 : il terzo usciere mise una benda
/ aere vi siede. colletta, i-119 : erano... le strade per
da ogni parte. pisacane, i-119 : ma il concetto dell'italia una e
mente. capellano volgar., i-119 : della fontana sopradetta procedeano molti
discorde il loro canto. pascoli, i-119 : i poeti del passato hanno fallito.
, fiero. albertano volgar., i-119 : niuna cosa può intervenire al savio
nemico papa. francesco da barberino, i-119 : d'un'altra cosa ti convien
per discordante, discorde. serra, i-119 : del quale [modo di parlare]
le fica in faccia. marino, i-119 : cominciarono le mie sventura quasi nel
. disonestàccio. p. fortini, i-119 : simone scusandosi li pareva che ella
noi potea senza disnore. alfieri, i-119 : lo scandalo dell'avvenimento suo e
nimici entrava. berni, 4-90 (i-119 ): disperatamente un colpo mena /
muffato, ne bisognasse. boterò, i-119 : il corpo s'incallisca talmente e disponga
amori di lucrezia borgia. marino, i-119 : i miei nemici, che non
in derisione caduta. p. verri, i-119 : 'probocomico', dandolo per distintivo
all'uomo distratto e frettoloso. deledda, i-119 : rientrò, pranzò distratto con gli
santo mistero. p. fortini, i-119 : tu m'hai fatta risentire e
qualche volta mordace. de sanctis, i-119 : queste sciocchezze egli [veuillot]
di sorgere e dominare. bocchelli, i-119 : sui campi domina la vista serena del
meno di un secolo dopo. moravia, i-119 : le dorature erano scrostate e mostravano
a due. g. bentivoglio, i-119 : ha lasciato all'arciduca il governo di
la propria personalità. caro, i-119 : il che penso sia stato fatto o
capi i quali chiamò duchi. marino, i-119 : molte grazie... ho
, perché è ebrio. getti, i-119 : questo medesimo avviene propriamente agli ebbri
donde renella e pietra. gelli, i-119 : non è altro l'ebbrietà, che
coll'elisione dell'a. cesarotti, i-119 : di fatto la terminazione vocale fluisce
io refletto utilissime a ricordarsi. fogazzaro, i-119 : secondo me l'amore fatto libero
toscana di questa ristampa. giusti, i-119 : non so se riescirà vendere il quadro
il gusto della campagna. moravia, i-119 : in quella casa solitaria, mentre,
le cose umili. gir aldi cinzio, i-119 : l'arte senza la natura fa
da fare ce l'aveva. serao, i-119 : -due, -gridò l'usciere
universalizzare lo spirito ellenico. pascoli; i-119 : o poeti dell'avvenire, voi dovete
nome della sua padrona. moravia, i-119 : la casa non l'interessava e
/ che numero fa? serao, i-119 : il novanta è un numero estremamente
di legne. capellano volgar., i-119 : nel detto luogo erano infiniti fascetti di
modo d'agire). cesarotti, i-119 : dante nel suo libro della volgare
ferreo, i fucili. bocchelli, i-119 : nei camerotti sordi e di poca luce
inutilmente tanti passi. giusto de'conti, i-119 : rimena il villanel fiaccato e stanco
smalto turchino di mare. soldati, i-119 : i 4 bei colori 'fiammanti degli
manda fuori fiamme. menzini, i-119 : già la fiammispirante ingorda belva
i-119 : in origine questo teatro non aveva accolto
né servo né fante. perticari, i-119 : il qual paragone potrebbe eccellentemente convenire
l'amava. bandello, 1-9 (i-119 ): dicendole poi come per quella fuocosamente
, forcola. ca'da mosto, i-119 : vogano più remi in piedi e senza
/ lieta bella et onesta. caporali, i-119 : una febbre ardentissima l'assalse,
roba sua mi diede. giannone, i-119 : visse servo di pitagora nell'isola di
. insegna di lupanare. giulianelli, i-119 : la 'frasca'era un segno inerente,
, ogni momento, indietro. verga, i-119 : guardava affascinato quella donna corrucciata,
pregio e valore. cavalca, i-119 : li principali avversari di questo
frotta / potenti e ricchi. caro, i-119 : il pover « unico » si
non facesse pregare. giusto de'conti, i-119 : rimena il
e tanto più bere richiede. gelli, i-119 : [gli ebbri] insino che
larghi doni. andrea da barberino, i-119 : tabor, adirato, gittò in terra
-letter. rigoglioso. d'annunzio, i-119 : oh il gaio vermiglio trionfo de'
futuri garreggiamenti. m. adriani, i-119 : in questa età gli amanti de'giovani
2. coffa. giovio, i-119 : l'armata cesarea fu scoperta dalla guarda
di novi fiori. b. tasso, i-119 : non fu mai dal dì che
di gesso da presa. moravia, i-119 : le dorature erano scrostate e mostra
vivemmo un giorno. d'annunzio, i-119 : già, fantasima / grigio, brumaio
al suo cannel la bocca. bettinelli, i-119 : non manco mai, nel pubblicare
v'incastra la marza. arici, i-119 : un giovin lauro io vidi, a
persone e di cose. pisacane, i-119 : il concetto dell'italia una e libera
dei pulcinelli cominciarono a grandinare. serra, i-119 : questo è uno dei difetti dell'
giovanni da samminiato [petrarca], i-119 : per te la rossa grana pende
la groma de la pietra. vasari, i-119 : il fiume teverone petrifica i rami
terreno paludoso. l. ugolini, i-119 : 'uccelli di gronda', vale 'uccelli
spelonca piena di muschio. vasari, i-119 : se ne fa ancora d'un'altra
, polemico; litigioso. bettinelli, i-119 : son giunto a farmi soggetti alcuni
/ quanto me stesso. savonarola, i-119 : gli umili e quelli che fuggano
scarsamente considerato). ottimo, i-119 : la fortuna è una scienza ignorata,
l'uscio. bandello, 1-9 (i-119 ): essendo in effetto veramente di lei
fare qualcosa. maestro alberto, i-119 : i tormenti de'quali [de'rei
come in erba l'angue. ottimo, i-119 : 'una gente impera ',
la ragione. binduccio dello scelto, i-119 : amore... m'ha
ornare al vertice. arici, i-119 : un giovin lauro io vidi, a
mio operare. g. ferrari, i-119 : la coscienza ci rivela la nostra libertà
alla sua abilità. ser giovanni, i-119 : si posero in cuore con loro industria
— anche al fìgur. boccaccio, i-119 : questo fia infallibile testimonio della verità
né infranciosata, né cruscheggiante. monti, i-119 : il gregge di questi nostri poeti
modesto ad una insolente vittoria. lemene, i-119 : nel rubar ci vuol destrezza.
di stile. giusto de'conti, i-119 : la voglia che sospinse l'intelletto
valore spreg.). monti, i-119 : bisogna che anche voi mi accordiate
, e li detti interfettori. saraceni, i-119 : indi a poco essendogli stato condotto
gelosamente le notizie etimologiche. leopardi, i-119 : [i francesi] non conoscono quella
gl'inventori della politica. delfico, i-119 : sono ben lontano dal contendere a roma
al figur. bandello, 1-9 (i-119 ): invitò la donna a ballare,
indi brillando usciva fuora. arici, i-119 : lungo i floridi margini, cui
cicilia ribellò. foscolo, gr., i-119 : non prieghi d'inni o danze
all'udito. parini, giorno, i-119 : il duro capitan qualor tra tarmi,
di congruenze lambiccate. a. cattaneo, i-119 : il primo poema che presentò,
, le insegne dei negozi. moravia, i-119 : quanto al giardino non lo degnò
a vicenza. bandello, i-9 (i-119 ): presala per mano e lentamente danzando
più bel del piacere amoroso. caporali, i-119 : si dispose provar come si lega
tempo). bandello, 1-9 (i-119 ): era venuto il tempo licenzioso
. -sostant. leopardi, i-119 : [i francesi] non conoscono quella
ha baldanzosa e presta. pananti, i-119 : la lingua ho sciolta, /
liturgi da ciascuna tribù. delfico, i-119 : il dire che in roma la professione
. benvenuto da imola volgar., i-119 : virginio, avuta la licenzia da
mar percuote e frange. campanella, i-119 : gli fieri giganti i..
altrui. g. b. strozzi, i-119 : quistionossi in firenze agli anni passati
di dio. ferd. martini, i-119 : il primo numero d'aprile uscirà doppio
travi. ulloa [castagneda], i-119 : il generale fece tornar a tirare
el li pigliasse. bandello, 1-9 (i-119 ): era venuto il tempo licenzioso
, segnato. a. cattaneo, i-119 : ad ogni bugia un « memento »
tronco. 0. targioni tozzetti, i-119 : le foglie annue e caduche hanno
temo non mangiar pan disperato. reina, i-119 : abraamo... per timore
parlare sul proprio conto. chiari, i-119 : sebbene non curavo gran fatto le dicerie
fianco del fosso. c. campana, i-119 : cominciarono per tanto a minare in
di un tributo). savonarola, i-119 : chi ha questa virtù in sé e
curiosità di scarsa importanza. caro, i-119 : non basta che voi ne sappiate [
. s. caterina da siena, i-119 : a misura tanto dio ci dà quanto
più deciso. berni, 4-89 (i-119 ): come se sopra [la testa
che si fanno momentanei. milizia, i-119 : a questo eccesso giunsero i teatri
. col vostro pianto. pananti, i-119 : gli fe'con la sua mano
quel smarrimento che meritavano. fanfani, i-119 : 'casa, stanza o simili in
- anche rifì. fanfani, i-119 : * monturare': vestire una divisa;
né meno è possibile. milizia, i-119 : fu anche il primo [pompeo1 a
dà all'ulivo detto moraiuolo. fanfani, i-119 : 4 morinèllo ': una specie
-spreg. mossàccia. fanfani, i-119 : 'mossaccia': brutto atto o parola
ed a mostra per la città fanfani, i-119 : 'andare a mostra 'si
, sedimento melmoso. fanfani, i-119 : 'motriglio': mota che si forma dal
frutta raddolcisce il prugno. fanfani, i-119 : 'muffettina ': si dice spesso dai
. 1. nelli, i-119 : chi ha visto mai una donna più
di veniexia a padoa. giovio, i-119 : le nachere e le prediche in
di un metallo. biringuccio, i-119 : la durezza che piglia il terzo
è male da biacca. pananti, i-119 : perché dar noia a chi non ve
sud, a nord. d'annunzio, i-119 : già, fantasima / grigio,
fucilate che deve bastare. serao, i-119 : l'altro usciere dava gli ultimi
i numeri del lotto. serao, i-119 : il novanta è un numero estrema-
obbligo, una necessitazione. marini, i-119 : dove sono i nobili rigori che ti
offesa di molti. de amicis, i-119 : -la gente che era là attorno
di un metallo). biringuccio, i-119 : la durezza che piglia il terzo
ombra, come celato. emanuelli, i-119 : viveva da burocrate all'ombra d'un
mento tutto lo scudo ombreggiava. bellori, i-119 : ombrazioni [della luna].
3. discrezione. sercambi, i-119 : per onestità di chi è rimaso non
crucciosa e disperata angoscia. verga, i-119 : il giovanetto guardava affascinato quella donna
orecchio destro. parini, giorno, i-119 : innalza un grido / lacera- tor
pasteggiare magnificamente uomini plebei. caro, i-119 : l'osservazion degli autori è necessaria:
d'oro. cuycuano volgar., i-119 : in questa parte dentro erano apparecchiati luoghi
virginale! documenti sul parentado medici-gonzaga, i-119 : affermando che, se bene alle più
a qualcuno: assalirlo. saraceni, i-119 : mazeo, inteso il disfacimento del sinistro
legni e parapetto. l. pascoli, i-119 : fu dal
stanca e pararai. berni, 4-89 (i-119 ): io son contento, se
, per sommi capi. caro, i-119 : avanti ch'entri nella replica, dirò
vanno ad imparare. b. corsini, i-119 : per ottenere in moglie / la
giuramento fattone patenti lettere. straparola, i-119 : torna al soldano e digli che
, denominata dalle pecore. ottimo, i-119 : in pecunia si contengono danari e
proprio tentativo. bandello, 1-9 (i-119 ): presala per mano e lentamente
ch'ogni cosa periclita. gioberti, i-119 : quando il centro è debole o
e permanenti colori. g. averani, i-119 : ora l'uomo e taltre cose
più chiarezza. francesco da barberino, i-119 : ornai ti seran piani / tutti
che al combattimento. tortora, i-119 : coll'avviso della nostra vittoria pareggiamo
di quella superbia claudiesca. boterò, i-119 : qualunque si sia il corpo, egli
-acque pietrificate: stalattiti. vasari, i-119 : i moderni..., variandole
-raro. sf. dannunzio, i-119 : mesci, splendida / pincerna, ne'
molto piacevole e quasi armonioso. vasari, i-119 : si fanno condotti d'acque e
, al mal le piume. boterò, i-119 : la lascivia sfrenata indebolisce le bestie
e padre il disegno. leopardi, i-119 : non conoscono [i francesi] quella
per man d'alchimedonte. caporali, i-119 : per la cui nuova, d'alle
mar la smisurata cete. baldi, i-119 : vago nocchier ch'in legno umil
e frutto che dalle armi. tortora, i-119 : non si presentò mai più illustre
di legno. l. pascoli, i-119 : questi quattro [quadri] furon così
de'sudditi le pretensioni. filangieri, i-119 : procurate [o sovrani]..
uomo di fiducia salariato. mazzei, i-119 : chi ha fattore, chi ha amico
desiderabile il dono. l. pascoli, i-119 : con tal prontezza e colla continua
accusa). b. davanzati, i-119 : non ebbe difesa l'aversi guadagnato
suono semplice. stampa periodica milanese, i-119 : possedendo egli una voce pura ed
. di crudelmente puntiglioso. alfieri, i-119 : non sapendo che si fare per
deba rada frequente di pesci. gozzano, i-119 : rivedo gli orizzonti immaginari / e
fittone. vasari, i-119 : acque pietrificate che pendono a guisa di
. benvenuto da imola volgar., i-119 : virginio, avuta la licenzia da
. -scacciato. campanella, i-119 : ché 'l giorno vien che gli fieri
veruna. b. corsini, i-119 : per ottenere in moglie / la bella
nuova condizione. stampa periodica milanese, i-119 : la piena sua riuscita...
intrinsecamente perfetto. stampa periodica milanese, i-119 : facciam voti perch'ella [carolina pazzini
ch'ei la riduca. colletta, i-119 : carlo, in quel mezzo, volgendo
un locale. stampa periodica milanese, i-119 : non trascuravano essi [gli appassionati
, n. i. baldi, i-119 : vago nocchier ch'in legno umil ne
rimprovero, ripassata. caro, i-119 : mi vorrei trovare più fornito di scioperio
riprendere una relazione. moretti, i-119 : uno grida: « io sono di
36 libbre. balducci pegolotti, i-119 : riove 5 d'olio alla misura di
. g. f. pagnini, i-119 : non per altra ragione venivagli aggiunta
musicale. lorenzo de'medici, i-119 : tre parti,... secondo
fedel mettimi. lorenzo de'medici, i-119 : ritmo... vulvarmente chiamiamo 'rima'
periore. vasari, i-119 : altri ne fanno [fontane] di
soggetto inanimato. stampa periodica milanese, i-119 : i cori, quantunque belli,
disistima vi rivolge il ciglio. chiari, i-119 : giunto taluno al basso d'un
si riebbe alquanto. ventura rosetti, i-119 : 'aceto rosato semplice': pigliate rose
tempo. g. f. pagnint, i-119 : non per altra ragione vemvagli aggiunta
salutifera trovar ne potesse. ottimo, i-119 : oh a quanti fu utile, e
-come inter. eufemistica. dossi, i-119 : dopo, i due fratelli in apollo
alle forme dell'espressione teatrale. flaiano, i-119 : in quei luoghi che sembrano avere
ideologici. a. verri, i-119 : eutichio... permetteva a quei
: ancora tri scrignoli. folengo, i-119 : quel vecchio allor di somma cortesia /
dieciotto, temo secco! serao, i-119 : tutti quelli che avevano giuocato un
che sa il giuoco. fanzini, i-119 : si sfacevano [i sarmenti]
del papa, acciò vi desmoravia, i-119 : quanto al giardino, non lo degnò
altrui schernire. buonarroti il giovane, i-119 : orditi e trame, che, pur
g. f. pagnini, i-119 : furono ordinati i fiorini che il signor
diverse mainiere di signorie. ottimo, i-119 : signorie sono di più maniere,
l'uva pigiata). giuliani, i-119 : quest'anno l'uva smostava poco.
si puote soferire. calettano volgar., i-119 : questa acqua, poi che in
al caporale che deve venire. ojetti, i-119 : un bel vecchio era, bianco
corro affannato. binduccio dello scelto, i-119 : perché non sa ella mio cuore e
ballarono la tarantella. n. ginzburg, i-119 : avevo schifo quando si accostava alla
trovare varie scienzie e arti. biringuccio, i-119 : con rin- durire gli altri metalli
e dato. leone africano, cii- i-119 : egli nondimeno, per essere della mia
; soggetto alla morte. guicciardini, i-119 : era fatale che tutte le cose del
dentro stava. capellano volgar., i-119 : nel detto luogo erano infiniti fascetti
figurare la vergine benedetta. monelli, i-119 : c'è il superiore che chiude gli
fronte i raggi d'oro. testi, i-119 : cinzia, dàmmi, cor mio
ed accamparsi a la campagna. colletta, i-119 : apparvero sopra i monti le prime
di sicurezza. n. ginzburg, i-119 : ha fatto un disegno di me con
le ricchezze dell'universo. balbo, i-119 : grimoaldo... respinse poi di
l'edificio fatiscente. musso, i-119 : non vedete l'aria che si purga
letto superiore. b. davanzati, i-119 : non ebbe difesa l'aversi guadagnato i
suolo. b. davanzati, i-119 : spezavano le sue immagini strascicate alle
tarmi. b. davanzali, i-119 : incolparon pisone d'avere...
(una persona). settembrini, i-119 : io poi debbo bene conoscere la strada
estratti del lotto. serao, i-119 : il primo usciere, quello che aveva
d'italia, no certamente. monti, i-119 : il gregge di questi nostri poeti
da un potere tirannico. savonarola, i-119 : molti sciocchi [dicono] che t
mansione. giuseppe flavio volgar., i-119 : avendo avuto cinque figliuoli di mariamme
muterebbe né l'uso. guicciardini, i-119 : alle quali accusazioni con non minore veemenza
i peli delle narici. dossi, i-119 : giunto il dì natalizio, venuta l'
ai torchietti dell'altare. ojetti, i-119 : lo trovai [il parroco di san
e la benevolenza de'compratori. gozzano, i-119 : rivedo gli orizzonti immaginari / e
foran spavento, eran trastullo. baruffaldi, i-119 : le nevi... sono
certo modo un popolo. savonarola, i-119 : chi ha questa virtù in sé e
trivio acconciamente. m. leopardi, i-119 : scesi di carrozza al trivio di sant'
sul trono. c. marzocchi, i-119 : entrato vide in una sala un trono
che non parli né rifiati. pananti, i-119 : non potrò i miei? mi
sacra romana rota. pallavicino, i-119 : era egli stato uditor di ruota e
gemine / tonsille ancor. pananti, i-119 : gli altrui versi cantano; io cantare
che scrive palladio. p. verri, i-119 : « signor tal de'tali »
e l'alto mar scorrendo. baldi, i-119 : vago nocchier ch'in legno umil
una prerogativa). guicciardini, i-119 : si ricordasse con quanta pietà e giustizia
nel trattare un argomento. guicciardini, i-119 : alle quali accusazioni con non minore
, o almeno le velleità. emanuelli, i-119 : viveva da burocrate all'ombra d'
. documenti sin parentado medici- gonzaga, i-119 : affermando che se bene alle più ne
tempo velocissimo cammina. d'annunzio, i-119 : fuggonci tore veloci su 'l capo /
). cravaliz [gómara], i-119 : cufflanac era già morto del male
mutaron giammai le lor vicende. baruffaldi, i-119 : dove anche le stagioni dell'anno
nulla ria indi- gnanza. bruni, i-119 : 1, presa amor la bella psiche
per sé chie- dea. giannone, i-119 : salmosin fu un vilissimo uomo e grande
praticato in una conduttura. vasari, i-119 : si fanno condotti d'acqua e diversi
a vimi- niccio. lanzi, i-119 : resti dunque maso nel suo possesso finché
accesso di ridarella. camon, i-119 : oggi ripensandoci bene propendo per la seconda
dopo lungo tempo. de marchi, i-119 : il conte stagni credette di riconoscere il